PRIME PAGINE
Si tratta sotto le bombe (Corriere). Diluvio di fuoco sulle città (Repubblica). Seduti allo stesso tavolo (Messaggero). Parte il dialogo ma l'attacco continua, crolla il rublo, Borsa di Mosca chiusa (Sole). Armi e soldi a Kiev, l'Italia ripudia la guerra ma non se a farla, sono gli altri (Notizia). Non c'è pace (Manifesto). Ci armiamo. Era ora (Libero). Putin tratta e bombarda (Giornale). Kiev: si spara e si spera, armi dall'Italia per 1 anno (Fatto). Massacro. Eppure si tratta (Avvenire). Si tratta sotto le bombe (Tempo). Si tratta (e si spara) (QN).
Sì alle armi a Kiev, Draghi: l'Italia non si tira indietro, fronda nel M5S (Repubblica). Governo, piano d'emergenza gas razionato per fare scorta (Messaggero).
Crolla il rublo, le Borse tengono (Corriere). Blocco finanziario, Russia già in crisi (Giornale).
ECONOMIA
Caro-energia. Le norme "salva gas", approvate ieri dal Cdm, servono a tutelarsi e "diversificare", cominciando a ridurre quella dipendenza dal gas russo che, al momento, copre il 45% del fabbisogno italiano (pari a 33 mld di metri cubi), "ma ci vorranno 24 mesi prima di avere una sensibile riduzione", avverte il Ministro Cingolani, intanto Di Maio e Descalzi chiedono aiuto all'Algeria (Corriere p.17). Missione del governo con Eni per raggiungere un accordo con il Paese africano, crollano in Borsa le banche, salgono i titoli della Difesa (Repubblica p.11). Per l'emergenza gas, il Governo pronto a spingere sulle centrali a carbone (Sole p.10). Starace su Corriere (p.31), sull'energia, scrive che "l'Italia può farcela ma servono (subito) tre scelte - ridurre il gas per alimentare le centrali, diversificare, migliorare le tecnologie e spinta ai gassificatori. Per ridurre la dipendenza da gas per produrre elettricità – aggiunge - si deve accelerare la conversione del parco di generazione verso le energie rinnovabili". Un Recovery per l'energia, segnala Stampa (p.11): il piano bond, Ue e prestiti agevolati ai Paesi più esposti al caro-bollette, Bruxelles ai governi, "tassate gli extra-profitti delle grandi aziende".
Crolla il rublo, tengono le Borse mondiali: Fubini su Corriere (p.12), evidenzia come corrano tutte le materie prime, si teme la "stagflazione", a Bruxelles si discute un'ulteriore stretta contro le banche, le società russe quotate a Londra precipitano, cali fino all'80%. La piazza finanziaria di Mosca chiusa ieri e oggi. Anche Stampa (p.10 e altri) evidenzia che la Borsa russa non apre e il rublo va a picco, Mosca rischia il default: i suoi gioielli crollano, l'Europa contiene le perdite, fuga da Sberbank e Gazprom, in Italia giù Unicredit e Intesa, balzo di Leonardo. Intanto parte la corsa al bancomat, Mosca resta senza contanti (Repubblica p.9 e altri). A Mosca code ai bancomat e rublo a picco, il caro-energia scuote le Borse europee (QN p.4).
Pnrr, l'ok di Bruxelles a 21mld, Von der Leyen: "Italia, buoni progressi" (Corriere p.30, Stampa p.26 e tutti). Manca soltanto il via libera formale, ma la prima rata del Recovery destinata al Pnrr, è in arrivo. In tutto, si tratta di 21 mld di euro, che arriveranno ad aprile, sbloccati grazie alla valutazione positiva in via preliminare, della commissione Europea. Orgoglio e soddisfazione per il Ministro Brunetta. Corte dei conti vigile sul Pnrr, titola Italia Oggi (prima), verifiche puntuali sul cronoprogramma e sul raggiungimento degli obiettivi.
Stampa (p.26) e Messaggero (p.15) segnalano la svolta dell'Agenzia delle Entrate, uno sportello telematico in video-chiamata, Ruffini: "comunicare diventa più semplice, adesso il Fisco risponde in video-chiamata".
Assegno unico, partenza lenta, troppi lacci frenano la riforma – segnala Messaggero (p.15): ieri ultimo giorno utile per ricevere il nuovo aiuto sul conto corrente bancario entro la fine del mese.
Turismo. Libero (prima e p.19) segnala: da oggi nuove regole Covid ma nessuno le ha capite, si riapre ai turisti, ma è caos totale.
POLITICA
Si muove l'Italia, che invierà a Kiev aiuti e armi. Partiti agitati, ma c'è il sì a Draghi (Corriere p.15 e tutti). Varate le misure in Cdm, con il premier che chiede compattezza. Oggi il voto in Aula, autorizzata la riapertura delle centrali a carbone. Il Giornale (p.12) parla di Cdm "di guerra": per la prima volta l'Italia invierà materiale bellico ad un altro stato. Oggi il testo in Aula per l'ok: centinaia di missili e migliaia di mitragliatrici. Repubblica (p.15) racconta invece dei Petrocelli, amico del Cremlino che guida la fronda 5S in Aula. Il presidente della commissione Esteri i frequenti incontri con Razov, ambasciatore di Putin in Italia. Tra i 10 e i 15 parlamentari grillini non voteranno a favore delle forniture di armi a Kiev. Lollobrigida: "Noi con la maggioranza, ma i grillini strizzano l'occhio a Mosca". Secondo il deputato di FdI "i governi di centrodestra sono stati gli unici a inseguire l'obiettivo dell'indipendenza energetica". Anche secondo Libero (p.3) la decisione di spedire a Kiev mitragliatori e missili spacca i 5Stelle. E tanti chiedono a Conte di lasciare libertà di coscienza al Parlamento. Anche Sinistra italiana frena: meglio mandare medicine. Stato di emergenza, titola invece la Stampa (p.14). Draghi parla di "fase storica" e di "aiutare il popolo ucraino". Il premier non segue il vertice all'Eliseo, il collegamento salta per "motivi tecnici". Libero (p.12) racconta di come le città italiane stiano accogliendo i profughi, Zaia: apriamo le seconde case. In Europa già arrivati in 500mila tra donne e bambini in fuga dalla guerra. Prefetture italiane in allerta. Ospedali e centri di primo soccorso a disposizione, procedura agevolata per avere lo status di rifugiato.
Virus. In coda per Novavax nell'hub di Milano dove si somministra per la prima volta il nuovo farmaco. Il Messaggero (p.13) parla di esempio italiano sui vaccini: "Terzi in Ue per dosi fatte". Il dossier di Agenas: il nostro Paese è dietro soltanto a Portogallo e Malta. L'83% della popolazione ha completato il ciclo di profilassi. Ora si parte con Novavax. Secondo la Stampa (p.22) invece Novavax non basta, vaccini al palo: Regioni pronte a chiudere gli hub. Frenano le dosi anche nella fascia 5-11 anni.
ESTERI
Si tratta sotto le bombe: negoziati a rilento. "Kiev si arrenda". Il secondo round si terrà al confine con la Polonia (Repubblica p.2-7, Stampa p.2-8 e tutti). Mentre i raid russi colpiscono le città ed è strage di bambini, Putin detta le condizioni: "Per la pace l'Ucraina accetti le mie condizioni" e poi attacca: "Occidente, impero delle bugie". Il Cremlino vuole la smilitarizzazione: Ucraina "neutrale", Donbass e Crimea. Kiev: "Ritirate prima le truppe". Ma si continuerà a trattare e sulle città riprendono a cadere le bombe. Borrell: "Le sanzioni avranno un prezzo per l'Europa, ma dobbiamo essere pronti a pagarlo o ne pagheremo uno molto più alto in futuro". Il portavoce di Boris Johnson: "Le sanzioni mirano a farlo cadere". Macron: "Per evitare che la situazione peggiori, ho suggerito al presidente Putin di restare in contatto, continueremo le discussioni. Dopo la telefonata Macron-Putin le cancellerie temono l'inasprimento degli attacchi.
Le sanzioni bloccano le riserve in valuta. Crolla la "fortezza russa". Sul tavolo della Ue, l'adesione di Kiev. Polonia favorevole, la Germania frena (Repubblica p. 8-9 e tutti). I musi lunghi degli oligarchi rivelano le crepe nel regime. Per il governatore della Banca centrale russa: "le condizioni per l'economia russa sono cambiate drammaticamente. L'Europa e gli altri partner del G7 colpiscono la Banca centrale e il Fondo sovrano. Anche la Svizzera si allinea alle sanzioni Ue.
"Noi leghisti amici della Russia? Dopo un'aggressione così è chiaro che le cose cambiano" (Corriere p.17). Il vicesegretario, Fontana: "Ora diamo il segnale di un Paese unito". "Sono allibito, Putin è sempre stato un tattico molto acuto aggredire l'Ucraina è per me incomprensibile".
Finlandia, Svizzera e Svezia: gli ex neutrali (Messaggero p.3). La Moldavia si chiama fuori: "Niente sanzioni". Helsinki è pronta a inviare armi all'Ucraina. La storica decisione del Paese da sempre neutrale. Scelta storica è anche quella della Svizzera, che ha deciso di applicare nei confronti della Russia, le sanzioni adottate dall'Unione europea il 23 e 25 febbraio.
Biden "fa cadere" la minaccia nucleare e cerca nuovi alleati alle Nazioni Unite (Corriere p.11, Stampa p.19). La Casa Bianca avverte: "Nessuno può vincere un conflitto nucleare" e in questo momento manca un "telefono rosso" diretto per far comunicare i vertici militari delle due nazioni. Ankara chiude il Mar Nero alle navi militari (Corriere p.12). La Turchia ha vietato il transito di tutte le navi militari attraverso gli stretti del Bosforo e dei Dardanelli. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri di Ankara.
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Commentario del 01.03.2022
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