Commentario del 31.01.2021

PRIME PAGINE
Politica. Conte ter solo con un patto di legislatura (Stampa). Zingaretti e Crimi insistono sul premier: "E' l'unico candidato". Renzi non mette veti, ma non molla su Draghi. Fico consulta, tensioni ma si tratta (Corriere). Crimi: accantonare il tema Mes. Italia Viva: altri argomenti divisivi, adesso un contratto scritto. Un contratto per il Conte ter (Messaggero). Clima disteso dopo le prime consultazioni. Renzi chiede un patto scritto: "E Draghi se va male". Ma Zingaretti blinda il premier uscente. Balletto sul governo e l'Italia affonda (QN). Fico media, ma Pd, renziani e 5Stelle non trovano una soluzione rapida. Rabbia dei ristoranti chiusi. Mattarella insiste con i cocci di una maggioranza che non c'è (Verità).
Giustizia. Faida tra toghe (Giornale). Il caso Palamara piomba sull'inaugurazione dell'anno giudiziario: tutti contro tutti.
Coid. Molti non si ammalano (Libero). Non si muore per Corona, ma per la sproporzionata reazione al virus che rovina gli organi vitali.
Economia. Via il reddito di cittadinanza (Tempo). I paletti del leader di Italia Viva per far partire il nuovo governo. Sotto accusa il sussidio grillino. I fondi per il Sud nel Recovery, altolà Svimez: vanno restituiti. Pd e M5S per Conte, Renzi: fare chiarezza sui soldi del Recovery (Sole).

ECONOMIA
Nebbia sui fondi del Sud: 16 miliardi sono a rischio (Messaggero p.7). Le risorse di coesione confluite nel piano italiano, i dubbi sul loro effettivo impiego. La Svimez chiede certezze al governo: "Vanno restituiti". Il faro della Camera. E sempre il quotidiano segnala anche la guerra per i bonus di Stato: boom di ricorsi dal giudice per gli indennizzi mancati. A Roma si registra un aumento del 9 per cento delle cause davanti al tribunale civile per ottenere sussidi. E gli industriali intanto allontanano la ripresa: "Senza il vaccino il Pil non riparte" (Qn p.6). Confindustria avverte: l'Italia non tornerà a crescere prima di metà del 2021. Consumi fermi, mancano gli investimenti. Per il Tempo (p.6) il Recovery Plan fa il pieno di critiche "La redditività è troppo bassa". L'analisi della Cgia: nella bozza approvata a gennaio gli investimenti restano soltanto sulla carta. E sempre il Qn (p.9) parla di zona gialla a partire da domani, e scoppia l'ira dei ristoratori: "Ci tolgono la domenica: è l'ultimo schiaffo". Rivolta dalla Lombardia all'Emilia: "Ci eravamo preparati con gli acquisti e la sanificazione per il weekend. Decisione da incompetenti". Il governatore Fontana: "Penalizzate tante attività che erano già pronte a ripartire". E si registrano numeri choc: 43 miliardi il calo del fatturato. Il Sole (p.4) si concentra sui cantieri. Tempi lunghi per i commissari: servono 37 intese con le Regioni. Gli accordi con i governatori su tutte le opere "regionali" necessari per varare il Dpcm. Il viceministro Cancellieri: "Lettere pronte, ma aspettiamo il parere parlamentare per spedirle".  E infine il Messaggero (p.15) parla anche della lotteria degli scontrini, partenza nel caos. Via da domani. Ma un commerciante su due sostiene di non essersi ancora attrezzato con i nuovi registratori. Si partecipa acquistando con le carte e presentando il codice alla cassa. La vittoria sarà comunicata via Pec o raccomandata. Anche la Stampa (p.24) riporta la rabbia dei commercianti: serve il rinvio. Per le associazioni metà degli esercenti non sono pronti. I consumatori: avanti, il paese non può fermarsi.

POLITICA
In primo piano ancora la crisi di governo. Le trattative si allungano, Pd e M5S blindano Conte ma Renzi prende tempo (Stampa p.2 e altri). Il leader di Italia Viva: "Presto per i nomi, prima scriviamo il programma". Cresce la fronda grillina. E Fico prepara il secondo giro di consultazioni. Secondo il Corriere (p.2) Iv chiede un accordo scritto, e intanto Pd e M5S insistono su Conte. I dem: piano vincolante e strategico. Renzi: i punti divisivi? Mes ma anche reddito di cittadinanza. Secondo il Messaggero (p.3) riprende quota il Conte ter, ma per Renzi c'è anche Draghi. Iv decisa a chiedere il massimo sui dossier, continua però a tessere la tela istituzionale. Dem compatti: "Senza Giuseppe il M5S esplode e noi ci suicideremmo. L'alternativa è il voto".
"Guardiamo al merito e al metodo, da qui si può ripartire" dice Teresa Bellanova intervistata dal Messaggero (p.3). La Stampa (p.3) racconta invece di quelle telefonate del Colle a Draghi che fanno tremare Pd e Movimento. Il Quirinale precisa: non è stato sondato come premier. Renzi: "L'ho sentito, lui è pronto con l'appoggio esterno della Lega".
Sul Corriere (p.6) le parole di Goffredo Bettini: "Patto con Conte premier o si andrà al voto a giugno. Renzi dica che vuole fare, il governo di tutti non c'è". E sempre sul Corriere (p.7) arrivano anche le parole di Matteo Renzi: "Proviamo prima a fare un esecutivo politico, le urne saranno nel 2023. L'Arabia? E' un alleato".
Dall centrodestra invece le dichiarazioni di Antonio Tajani al Messaggero: "Ora il governo dei migliori, oppure per noi solo il voto. Draghi? Procediamo per gradi, ma è il solo modo per affrontare i problemi". Berlusconi, intervistato dal Corriere (p.9) chiede un "esecutivo di alto profilo con le forze migliori. Forza Italia responsabile, non si fa dettare la linea".
Infine, su Stampa (p.6) intervista a Maria Elena Boschi: "Un accordo ma solo con le idee chiare, su giustizia e Recovery però siamo lontani".

ESTERI
Dall' Aifa arriva intanto l'ok al vaccino di AstraZeneca: "Ma va utilizzato tra i 18 ed i 55 anni". La Ue: contratti per 2,3 miliardi di dosi complessive. Boccia: a noi 4 milioni a febbraio, devono essere garantiti. Anche il Giornale (p.11) parla di rebus AstraZeneca: "Si per tutte le età, meglio se under 55", gli scienziati restano divisi. Intanto il Corriere (p.15) sottolinea che sono stati superati i 2,2 milioni di morti nel mondo. Il Messaggero (p.10) parla di Oms e caso vaccini: "Stop alla campagna, ora dateli ai Paesi poveri". "Dopo medici e vulnerabili è necessario fermarsi per garantire accesso equo a tutti". Per l'Organizzazione mondiale la scelta è giusta "economicamente e moralmente".
Usa, sul Corriere (p.16) intervista all'inviato speciale Usa Robert Malley, appena nominato da Biden: "Torniamo all'intesa con l'Iran, poi si può trattare per ampliarla". Poi aggiunge: "Con l'Europa ci sarà più cooperazione, perché condivide la visione di Biden sul Medio Oriente". E intanto lo "sciamano" contro Trump: "Mi ha tradito, ora parlo io". Il simbolo dell'irruzione in Parlamento chiede di testimoniare sull'impeachment. Deluso per non aver ottenuto la grazia, vuole dare a Donald la colpa dell'assalto. Secondo il Tempo (p.10) Trump rischia il secondo sfratto. La cittadinanza di Palm Beach discuterà se mantenere la residenza privata del tycoon nel club di Mar-a-Lago.

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Commentario del 31.01.2021

PRIME PAGINE
Politica. Conte ter solo con un patto di legislatura (Stampa). Zingaretti e Crimi insistono sul premier: "E' l'unico candidato". Renzi non mette veti, ma non molla su Draghi. Fico consulta, tensioni ma si tratta (Corriere). Crimi: accantonare il tema Mes. Italia Viva: altri argomenti divisivi, adesso un contratto scritto. Un contratto per il Conte ter (Messaggero). Clima disteso dopo le prime consultazioni. Renzi chiede un patto scritto: "E Draghi se va male". Ma Zingaretti blinda il premier uscente. Balletto sul governo e l'Italia affonda (QN). Fico media, ma Pd, renziani e 5Stelle non trovano una soluzione rapida. Rabbia dei ristoranti chiusi. Mattarella insiste con i cocci di una maggioranza che non c'è (Verità).
Giustizia. Faida tra toghe (Giornale). Il caso Palamara piomba sull'inaugurazione dell'anno giudiziario: tutti contro tutti.
Coid. Molti non si ammalano (Libero). Non si muore per Corona, ma per la sproporzionata reazione al virus che rovina gli organi vitali.
Economia. Via il reddito di cittadinanza (Tempo). I paletti del leader di Italia Viva per far partire il nuovo governo. Sotto accusa il sussidio grillino. I fondi per il Sud nel Recovery, altolà Svimez: vanno restituiti. Pd e M5S per Conte, Renzi: fare chiarezza sui soldi del Recovery (Sole).

ECONOMIA
Nebbia sui fondi del Sud: 16 miliardi sono a rischio (Messaggero p.7). Le risorse di coesione confluite nel piano italiano, i dubbi sul loro effettivo impiego. La Svimez chiede certezze al governo: "Vanno restituiti". Il faro della Camera. E sempre il quotidiano segnala anche la guerra per i bonus di Stato: boom di ricorsi dal giudice per gli indennizzi mancati. A Roma si registra un aumento del 9 per cento delle cause davanti al tribunale civile per ottenere sussidi. E gli industriali intanto allontanano la ripresa: "Senza il vaccino il Pil non riparte" (Qn p.6). Confindustria avverte: l'Italia non tornerà a crescere prima di metà del 2021. Consumi fermi, mancano gli investimenti. Per il Tempo (p.6) il Recovery Plan fa il pieno di critiche "La redditività è troppo bassa". L'analisi della Cgia: nella bozza approvata a gennaio gli investimenti restano soltanto sulla carta. E sempre il Qn (p.9) parla di zona gialla a partire da domani, e scoppia l'ira dei ristoratori: "Ci tolgono la domenica: è l'ultimo schiaffo". Rivolta dalla Lombardia all'Emilia: "Ci eravamo preparati con gli acquisti e la sanificazione per il weekend. Decisione da incompetenti". Il governatore Fontana: "Penalizzate tante attività che erano già pronte a ripartire". E si registrano numeri choc: 43 miliardi il calo del fatturato. Il Sole (p.4) si concentra sui cantieri. Tempi lunghi per i commissari: servono 37 intese con le Regioni. Gli accordi con i governatori su tutte le opere "regionali" necessari per varare il Dpcm. Il viceministro Cancellieri: "Lettere pronte, ma aspettiamo il parere parlamentare per spedirle".  E infine il Messaggero (p.15) parla anche della lotteria degli scontrini, partenza nel caos. Via da domani. Ma un commerciante su due sostiene di non essersi ancora attrezzato con i nuovi registratori. Si partecipa acquistando con le carte e presentando il codice alla cassa. La vittoria sarà comunicata via Pec o raccomandata. Anche la Stampa (p.24) riporta la rabbia dei commercianti: serve il rinvio. Per le associazioni metà degli esercenti non sono pronti. I consumatori: avanti, il paese non può fermarsi.

POLITICA
In primo piano ancora la crisi di governo. Le trattative si allungano, Pd e M5S blindano Conte ma Renzi prende tempo (Stampa p.2 e altri). Il leader di Italia Viva: "Presto per i nomi, prima scriviamo il programma". Cresce la fronda grillina. E Fico prepara il secondo giro di consultazioni. Secondo il Corriere (p.2) Iv chiede un accordo scritto, e intanto Pd e M5S insistono su Conte. I dem: piano vincolante e strategico. Renzi: i punti divisivi? Mes ma anche reddito di cittadinanza. Secondo il Messaggero (p.3) riprende quota il Conte ter, ma per Renzi c'è anche Draghi. Iv decisa a chiedere il massimo sui dossier, continua però a tessere la tela istituzionale. Dem compatti: "Senza Giuseppe il M5S esplode e noi ci suicideremmo. L'alternativa è il voto".
"Guardiamo al merito e al metodo, da qui si può ripartire" dice Teresa Bellanova intervistata dal Messaggero (p.3). La Stampa (p.3) racconta invece di quelle telefonate del Colle a Draghi che fanno tremare Pd e Movimento. Il Quirinale precisa: non è stato sondato come premier. Renzi: "L'ho sentito, lui è pronto con l'appoggio esterno della Lega".
Sul Corriere (p.6) le parole di Goffredo Bettini: "Patto con Conte premier o si andrà al voto a giugno. Renzi dica che vuole fare, il governo di tutti non c'è". E sempre sul Corriere (p.7) arrivano anche le parole di Matteo Renzi: "Proviamo prima a fare un esecutivo politico, le urne saranno nel 2023. L'Arabia? E' un alleato".
Dall centrodestra invece le dichiarazioni di Antonio Tajani al Messaggero: "Ora il governo dei migliori, oppure per noi solo il voto. Draghi? Procediamo per gradi, ma è il solo modo per affrontare i problemi". Berlusconi, intervistato dal Corriere (p.9) chiede un "esecutivo di alto profilo con le forze migliori. Forza Italia responsabile, non si fa dettare la linea".
Infine, su Stampa (p.6) intervista a Maria Elena Boschi: "Un accordo ma solo con le idee chiare, su giustizia e Recovery però siamo lontani".

ESTERI
Dall' Aifa arriva intanto l'ok al vaccino di AstraZeneca: "Ma va utilizzato tra i 18 ed i 55 anni". La Ue: contratti per 2,3 miliardi di dosi complessive. Boccia: a noi 4 milioni a febbraio, devono essere garantiti. Anche il Giornale (p.11) parla di rebus AstraZeneca: "Si per tutte le età, meglio se under 55", gli scienziati restano divisi. Intanto il Corriere (p.15) sottolinea che sono stati superati i 2,2 milioni di morti nel mondo. Il Messaggero (p.10) parla di Oms e caso vaccini: "Stop alla campagna, ora dateli ai Paesi poveri". "Dopo medici e vulnerabili è necessario fermarsi per garantire accesso equo a tutti". Per l'Organizzazione mondiale la scelta è giusta "economicamente e moralmente".
Usa, sul Corriere (p.16) intervista all'inviato speciale Usa Robert Malley, appena nominato da Biden: "Torniamo all'intesa con l'Iran, poi si può trattare per ampliarla". Poi aggiunge: "Con l'Europa ci sarà più cooperazione, perché condivide la visione di Biden sul Medio Oriente". E intanto lo "sciamano" contro Trump: "Mi ha tradito, ora parlo io". Il simbolo dell'irruzione in Parlamento chiede di testimoniare sull'impeachment. Deluso per non aver ottenuto la grazia, vuole dare a Donald la colpa dell'assalto. Secondo il Tempo (p.10) Trump rischia il secondo sfratto. La cittadinanza di Palm Beach discuterà se mantenere la residenza privata del tycoon nel club di Mar-a-Lago.

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Commentario del 30.01.2021

PRIME PAGINE
La crisi si allunga: Fico esplora, Conte spera (Stampa). Fico deve vedere se Conte ha i numeri (Corriere). La delusione di Conte: sperava di essere chiamato per primo (Messaggero). Fico in cerca di un premier (Repubblica). Ci prova Fico, M5S spaccato (Messaggero). "L'esploratore" scrive il QN. Libero attacca: adesso ci tocca un Fico secco. E Giornale parla di "foglia di Fico". Fico esplora, per il Fatto Renzi già prende la mira. Il leader d Iv alza il prezzo. L'alternativa: governo tecnico (Messaggero). Il Tempo vede Renzi-Conte a un passo dal ko. Berlusconi: "Ora un governo dei migliori" (Giornale). Ma la Meloni al Corriere rilancia: "La campagna acquisti è finita. Ora le urne". Intanto il presidente francese Macron a Repubblica dice: "La crisi ci preoccupa, ma ho fiducia nel Quirinale".
Virus, la sorpresa dell'Italia in giallo (Stampa). Da lunedì l'Italia gialla in 16 regioni. Intanto c'è il sì dell'Ue al vaccino AstraZeneca (Repubblica e tutti). Ma restano le polemiche sui numeri. Libero: i vaccini ci sono, ma non arrivano.
Italia-Economia. Cartelle fiscali, ancora un mese di tempo (Sole).
Esteri. Usa, le strane allenze: Biden "snobba" la Merkel e punta a Francia e Cina (Fatto).

ECONOMIA
Ristori, il Sole (p.2) riporta l'intervista di giovedì a Telefisco del ministro Gualtieri: "Siamo consapevoli della fase difficile con chiusure prolungate d'interi settori che hanno avuto un impatto molto pesante. Tante imprese e famiglie stanno pagando un prezzo rilevante. Le misure dei Governi possono ridurre l'impatto della crisi ma eliminarlo completamente è difficile. Nel 2020 l'entità e la rapidità delle misure ha contribuito ad attutire questo impatto, in Italia come in altri paesi, ed è stata una linea di politica economica giusta. Occorre continuare finchè ci saranno restrizioni, così come occorre predisporre interventi più strutturali per il rilancio della crescita e degli investimenti. Questo è quello che abbiamo già fatto, che è il cuore del Recovery Plan". Il ministro giovedì ha annunciato anche lo "scaglionamento degli invii delle cartelle dell'agenzia della Riscossione e degli atti dell'agenzia delle Entrate", anticipando il rinvio che è arrivato poi ieri.
Sul Fisco solo un mini rinvio, tutto fermo fino al 28 febbraio – scrive il Sole (in prima e p.2) -. Ieri firmato un "decreto leggero" che sposta di un mese la ripresa di cartelle, avvisi e pignoramenti. Salta per ora il prolungamento della prescrizione e lo scaglionamento degli incassi. Salvini al QN (p.6) attacca: "Questo è stato il governo del rinvio. E il Cdm ha approvato l'ennesimo rinvio al 28 febbraio per il pagamento delle cartelle esattoriali. Dovevano fare un bel condono e basta. Le nostre priorità sono: apertura dei cantieri, rivoluzione fiscale, con la flat tax e il condono tombale. Quindi riforma della giustizia, salute, politiche per la famiglia e lotta alla droga".
Da Confindustria arriva un nuovo avvertimento: correggere il Recovery Fund. Il Dg Mariotti in audizione parla di "sfida storica", per questo chiede di porre attenzione, perchè il Paese rischia di scivolare indietro. Tra le richieste, Confindustria punta anche sull'inserimento della riforma del mercato del lavoro.

POLITICA
Crisi di governo, mandato esplorativo a Fico per verificare la maggioranza. Concluse le consultazioni, il M5S non mette veti a Italia viva. Il presidente della Camera riferirà entro martedì.  "Mattarella chiama Fico l'esploratore per ricucire il patto con Renzi" titola Repubblica (p.2). Il sì dei 5S a Renzi – in queste ora al centro della polemica per i rapporti con il principe saudita - sblocca la trattativa: nessun veto grillino a Italia viva (Corriere p.2). Per la Stampa (p.3) è la sfida più impervia del grillino di sinistra: "Bisogna salvare il premier e il Movimento". La scelta di Mattarella per mettere alla prova la vecchia maggioranza: il capo dello Stato – evidenzia il Corriere (p.3) – ha scelto Fico per un ruolo da "paciere". Il Colle avverte che Fico è l'ultima possibilità di una soluzione politica, altrimenti si scalda l'ipotesi Draghi. Libero (p.3) attacca: ora ci prova un Fico secco a tenere in vita i giallorossi. Nelle mani del grillino rosso il destino del Conte ter, ma – scrive Repubblica (p.3) – un altro nome non è un tabù. Il Conte ter si farà solo alle condizioni di Renzi, o – segnala il Messaggero (p.3) – si andrà verso un governo istituzionale. Ma il Pd, teme che Renzi sollevi diktat sulle poltrone in cambio di un via libera al patto programmatico (Stampa p.4). Su giustizia, vaccini, trasporti e Recovery l'ex premier vuole dettare le sue condizioni (QN p.4).  L'obiettivo di Renzi sarebbe portare Draghi a Palazzo Chigi (Stampa p.7). Intanto, l'apertura a un nuovo accordo con Renzi spacca il M5S. C'è lo strappo di Di Battista: "Se è così, arrivederci" (su tutti). Spettro scissione per i grillini: 3-4 senatori pronti a uscire (Stampa p.4). Per il Corriere (p.5) sarebbero 10 i senatori che dicono "No" a Italia viva. E mentre il Messaggero (p.4) si concentra sui "kamikaze" dei cinquestelle pronti a far saltare il banco, il Corriere (p.5) intervista il senatore 5S Morra: "Anche Di Maio e Conte hanno dato la colpa della crisi a Renzi – dice -. Ho difficoltà a individuare un solo motivo per cui si possa rinnegare quel giudizio". Sullo sfondo, nel caso fallisse il tentativo dell'esploratore Fico, c'è l'opzione istituzionale: il "male minore" - scrive Verderami sul Corriere (p.6) - che nessuno scarta. Tra i papabili ci sono Mario Draghi, Carlo Cottarelli e Marta Cartabia. Il Messaggero (p.6) si chiede se possa essere la prima volta di una donna al governo: oltre a Cartabia, in lizza anche Severino, Lamoregese e Casellati.
Il centrodestra intanto marcia unito sulla strada del voto. Passa infatti la linea sovranista delle elezioni, anche se – scrive Repubblica (p.9) – il piano B tenta Salvini e Meloni, che potrebbero aprire a un governo istituzionale. La forzista Carfagna a Repubblica e Messaggero spiega: "Il centrodestra abbandoni l'Aventino. Sì a un governo Draghi". Per la Stampa (p.5) con Salvini e Meloni che restano intransigenti, l'ipotesi di un governo istituzionale può spaccare la coalizione. La Meloni, intervistata dal Corriere (p.11), avverte gli alleati: "Sempre meglio le elezioni. Se tra noi qualcuno farà altro, ricucire sarà faticoso". Mentre Salvini al QN (p.6) dice: "Altri quattro giorni di chiacchiere, una mancanza di rispetto. Abbiamo chiesto il voto perché ci pare la via d'uscita per affrontare i temi concreti. Poi se questa esplorazione di Fico dovesse andar male e il presidente avesse delle idee noi siamo pronti ad ascoltarlo. L'ho detto io stesso a Mattarella".
D'Alimonte sul Sole (p.4) riporta i dati del sondaggio Winpoll che valuta l'ipotesi di una lista di Conte: arriverebbe al 16,5%, nonostante gli italiani boccino l'esecutivo su emergenza sanitaria economica e Recovery. La lista di Conte ridimensionerebbe il Pd – che scenderebbe al 13% - e il M5S, che crollerebbe all'8%. Secondo le simulazioni di voto, il centrodestra otterrebbe il 50,8%.
Intanto, sulla situazione italiana interviene anche il presidente francese Macron, intervistato da Repubblica (p.10): "L'Italia ha bisogno di stabilità. L'Italia ha bisogno del Recovery Fund. Esprimo il mio sostegno e la mia amicizia al presidente Mattarella, che ancora una volta avrà un ruolo molto importante nelle prossime ore e nei prossimi giorni per trovare un equilibrio politico".

ESTERI
Sì dell'Ue ad AstraZeneca: "Anche per gli over 55". Ma in Italia esperti divisi (Repubblica p.12-13, Corriere p. 14-15, Messaggero p.11, Stampa p.15). Oggi l'Aifa deciderà se somministrarlo o no ai più anziani. Rezza: limite a 65 anni. L'allarme del commissario dopo la riduzione di Moderna: "Mancano 300mila dosi". Ue, contratti deboli e in ritardo. E con Londra fa retromarcia. Svelato l'accordo con AstraZeneca: le fiale possono arrivare anche dal Regno Unito. Pochi margini per azioni legali. Omissis sui soldi e niente penali.
Repubblica (p.10) intervista il presidente francese Macron. Tra gli argomenti: la crisi politica, caso Regeni, nuova America di Biden e  polemiche sui vaccini: "Sosteniamo l'azione della Commissione per verificare che non ci possano essere impegni contrattuali sui vaccini rivisti alla luce della pressione di altri Paesi. Sul fronte della salute - ammette Macron - le prime settimane della crisi sono state una cacofonia. Dopo ci siamo coordinati meglio e abbiamo costruito una competenza sanitaria comunitaria che prima non esisteva". Per quanto riguarda i rapporti con gli Stati Uniti, Macron definisce "una persona con cui la discussione è molto piacevole" il presidente Biden. Poi però spiega la sua linea sulla autonomia europea: "Dal punto di vista militare, la ricerca dell'autonomia non significa che vogliamo sciogliere le alleanze ma essere un partner credibile e autonomo. Cooperare significa scegliere di lavorare insieme per valori e obiettivi comuni. Il giorno in cui cooperare significa dipendere dal fatto che sei diventato il vassallo di qualcuno, sparisci".
Intanto, Biden chiama gli alleati europei per fare fronte comune contro la Cina (Repubblica p.17). Il consigliere per la Sicurezza nazionale Sullivan invoca un cambio di rotta nei rapporti con Pechino. Tutti dovremo prepararci ad agire e imporre dei costi per quello che la Cina fa nello Xinjiang e a Hong Kong e per le minacce a Taiwan.

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Commentario del 29.01.2021

PRIME PAGINE
Crisi di governo. Partita riaperta (Avvenire). No di Renzi, Conte all'angolo (Messaggero). Renzi, per ora, ferma Conte (Corriere).Renzi rifiuta la mano di Conte, che tace e resta a guardare (Fatto). Verso la scelta di Fico – scrive il Giornale -: scacco Matteo a Conte. La mossa di Renzi congela il Conte ter (Stampa e Repubblica). Forse Fico "esplora" se c'è la maggioranza. O governo del Colle (Fatto).  "Al Colle solo chiacchiere inutili" attacca Libero.
Processo Salvini, Conte ammette: "Decisioni condivise sugli sbarchi" (Verità). Scontro sui migranti, Conte – secondo Libero – dà ragione a Salvini. Il Corriere parla di "fair play" su Salvini.
Covid, dossier de Servizi a Palazzo Chigi: "I contagi sottostimati del 50%" (Repubblica). Indice Rt in discesa, ma la Lombardia resta "arancione" (Corriere e altri). Intanto, sui vaccini, l'Ue dice: blocchiamo l'export (Stampa). Oggi atteso il sì dell'Ema ad Astrazeneca, ma soltanto per gli under 65 (Giornale e altri).

ECONOMIA
Il Messaggero (p.7) segnala giro di vite sul Reddito: scoperti 48mila furbetti. A gennaio intensificati tutti i controlli, ma è emersa solo la punta dell'iceberg. Il sussidio di Stato fino ad oggi revocato a 307 percettori condannati per mafia. Il Giornale (p.9) riporta l'allarme dell'Fmi sul debito: "Usate il Recovery", e arriva la tegola del fisco. Partite Iva ancora sotto la lente delle Entrate: mille miliardi di crediti difficili da riscuotere. Anche il Corriere (p.33) si concentra sul fisco, parlando di cartelle a scaglioni e 1000 miliardi nascosti. Il M5S insiste per la rottamazione. L'allarme di Ruffini: gran parte dei crediti è inesigibile. Secondo Repubblica (p.25) per le cartelle fiscali in arrivo nuovo stop di un mese. Il rinvio potrebbe essere deciso oggi dal governo, Gualtieri conferma: "Ci stiamo lavorando". Il Tesoro rinvia le cartelle fiscali, possibile sconto sui versamenti, sottolinea anche la Stampa (p.20). Al consiglio dei ministri decreto in attesa del prossimo ristori. Scintille M5S-Gualtieri. La scadenza del blocco dei pagamenti al fisco potrebbe slittare di un altro mese.

POLITICA
Renzi blocca l'incarico a Conte, punta prima a un mandato a Fico (Corriere p.2-3 e altri). Dopo Iv, da Mattarella la delegazione del PD. Zingaretti: confermiamo l'appoggio al premier uscente. E proprio Renzi alza la posta: devono riconoscerci, il colloquio col premier non basta a ricucire. "Conte mi ha chiamato, ma non è un fatto personale". Il tema è in primo piano su tutti i quotidiani. Il Messaggero (p.2) parla di veto di Renzi su Conte: "Dicano se ci vogliono", ma è gelo di Zingaretti. Il leader di Iv: "Tocca a Pd e M5S chiarire. Maggioranze raccogliticce? Non ci stiamo"
Secondo il QN (p.3) si va verso un nuovo premier per risolvere la crisi: l'ipotesi di un incarico esplorativo a Fico. "E' inaffidabile, riaprirebbe la crisi tra poco. Se lui rientra non voto la fiducia al governo", dice la senatrice del M5S Barbara Lezzi alla Stampa (p.4). Ma da Zingaretti arriva il no a governi istituzionali: "Adesso Italia Viva ha le spalle al muro". Il leader Pd serio e silente al Colle per rimarcare la totale differenza di stile con il suo predecessore.
Quelle sirene per Draghi, l'invisibile protagonista della crisi di governo, scrive Repubblica (p.6). Si è sempre definito un servitore dello Stato, vanta un solido legame con il Colle e un forte prestigio in Europa. E il suo nome prende quota nel caso di un esecutivo istituzionale. Tutte le strade che portano al TrisConte, scrive il Foglio (prima) sottolineando come solo per ora sia no, come fatto capire da Renzi. Ma al Colle non esclude il sì. E nel M5S cade il veto sul senatore di Scandicci.
Sui quotidiani spazio anche alle mosse e le reazioni dell'opposizione. La Stampa (p.7) parla di centrodestra diviso sul governissimo: ora a minacciare lo strappo è Meloni. La leader di FdI irritata dai dubbi di Salvini: "Se è così, al Colle ognuno parlerà per sé". Il no al voto di Salvini e Berlusconi, Meloni s'infuria e vuole un vertice, scrive anche Repubblica (p.11). Dopo le rivelazioni di Vitali, Fratelli D'Italia minaccia di andare sola oggi alle consultazioni al Colle. Secondo il Giornale (p.7) il centrodestra invece è compatto e dice no a governi improvvisati. Al Colle oggi una delegazione di 12 membri: "Senza ampia maggioranza subito al voto".
E intanto come scrive Repubblica (p.10 e altri) parte il rebus dei colori: dieci regioni sperano ma la stretta rimane. Il ministero: dall'arancione al giallo solo dopo tre settimane di dati buoni.

ESTERI
Confisca dei vaccini e stop all'export" L'Europa mette in mora AstraZeneca.  "Troppe dosi agli inglesi" (Repubblica p.15, Corriere p.16, Stampa p.11, Messagero p.10) Big Pharma, l'Ue passa al contrattacco. "I Paesi possono vietare l'export di dosi"). L'Unione convince la casa farmaceutica britannica a rendere pubblico il contratto e dispone ispezioni nei suoi siti produttivi in Belgio. Oggi l'Ema autorizzerà il farmaco forse per tutti Ma l'Italia valuta di fare come la Germania: solo agli under 65. Nella mappa europea del contagio assegnato il rischio massimo al Friuli e a Bolzano. Fauci consiglia la doppia mascherina. "È buon senso, protegge".
"Svolta liberal di Biden: Obamacare e fondi all'aborto rimessi in campo per decreto (Repubblica p. 16, Stampa p.15, Messaggero p.12). Il presidente continua nell'opera di demolizione delle pratiche di Trump Critiche per il ricorso agli ordini esecutivi. "Devo rimediare ai danni". 100 cento giorni senza limiti "Faremo 150 milioni di iniezioni". Niente strappi e tanta cautela nel Medio Oriente di Biden e Blinken. No alla svolta con l'Iran, continuità su Israele: le prime scelte del segretario di Stato. Ieri la telefonata a Di Maio. La poetessa di Biden è già più famosa di lui. La 22enne Amanda ha anche firmato un contratto da modella: è nata una star
Marta Lempart: "La Ue ci ha abbandonato ma Solidarnosc delle donne vincerà" (Stampa p.14, Repubblica p.17). "L'Europa non fa nulla, ci volta le spalle per dialogare con un governo che ci priva di libertà fondamentali. In piazza per l'aborto Nessuno fermerà la nostra rivoluzione




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Commentario del 28.01.2021

PRIME PAGINE
Politica. Crisi, alta tensione con Renzi (Corriere). Pd e M5S indicano Conte premier, il leader di Iv attacca: uno scandalo i gruppi improvvisati. Il Conte ter è già finito (Giornale). Il premier potrebbe ricevere il reincarico, ma un nuovo governo nascerebbe già morto per i veti di Renzi (e degli alleati). Conte ter, Renzi alza il prezzo (Messaggero). Il Pd: per noi c'è solo il premier. Cresce l'ipotesi del mandato esplorativo. Conte: non mi umilio per Renzi (Stampa). Zingaretti insiste per il reincarico. Cade il veto sul leader di Iv, ma il M5S insorge: "E' un irresponsabile".
Pochi vaccini per colpa degli errori Ue (Qn). Braccio di ferro con le aziende. Ma Londra procede spedita perché ha stipulato i contratti molti mesi prima di Bruxelles. Bruxelles sfida AstraZeneca: falsità sul vaccino (Repubblica).
Economia. Tasse sulla casa, partito l'iter per raddoppiarle (Verità). Lunedì l'Agenzia delle Entrate accenderà il software per la mappatura, poi si passerà alla riclassificazione con effetti su Imu e Irpef.

ECONOMIA
Assegno unico e lavoro, ecco le prime riforme che rischiano di slittare (Messaggero p.6). Il Recovery Plan dovrà contenere interventi a lungo sollecitati dalla Ue. Ma il governo è già in ritardo sui dossier relativi a famiglie e ammortizzatori sociali. Caos Recovery, "spesi" 14 miliardi in più, titola invece il Giornale (p.5). I rilievi dei tecnici delle Camere al piano evidenziano l'errore. Fondi Ue a rischio.  Recovery plan, su impatto deficit e concorrenza i dubbi del Senato (Sole p.8). Per il Servizio Bilancio, va chiarito se gli interventi aggiuntivi, come quelli coperti dal Fondo coesione, producono indebitamento. Per i mercati impegno insufficiente: "Serve una legge nuova".
Il Sole (p.2) parla di economia nella morsa del Covid, la Fed va avanti con gli acquisti. Nella prima riunione sotto la nuova amministrazione Biden, la Banca centrale Usa lascia il costo del denaro a quota 0-0,25%. Continuerà a comprare asset al ritmo mensile di 120 miliardi.
L'Italia che non ce la fa, è invece l'analisi di Stampa (p.10). Fallimenti in aumento del 60%, fatturati in picchiata, e ora i 32 miliardi del decreto ristori rallentati dalla crisi politica. L'urlo delle imprese: "Fate presto". Dal Dl dignità alle politiche attive, riforme ancora al palo, scrive il Sole (p.7). Anche sugli ammortizzatori tutto fermo. Resta da sciogliere la sorte di tremila navigator, scontro con l'Anpal.
E infine Verità (p.4) parla di mazzata in arrivo sulla casa: al via il software necessario per la riforma del catasto. Il Sit verrà acceso lunedì: mapperà tutti gli immobili che poi verranno riclassificati. Il risultato sarà, come sempre, un aumento di Imu, Irpef e imposte di registro.

POLITICA
Sospetti e veleni tra gli alleati, e Renzi riparte all'attacco (Corriere p.2-3 e altri). Il leader di Italia Viva: uno scandalo i gruppi improvvisati. Bellanova lancia Di Maio. Pd e M5S: noi indichiamo il premier uscente. E Conte vuole costruire una "sua" maggioranza e trattare con Italia Viva da una posizione di forza. Il Messaggero (p.3) riporta il "prezzo" di Renzi per il ter: via Bonafede e un nuovo Piano. Il leader di Iv convinto di essere in partita si prepara a trattare con Conte: ci divertiremo. La Stampa (p.4) riporta il messaggio del Quirinale ai partiti: ora basta ambiguità, subito risposte chiare. Se Conte avrà i numeri, incarico per chiudere in pochi giorni. Oggi da Mattarella è il turno della delegazione di Italia Viva. Repubblica (p.11) riporta l'altalena dei ministri: da Gualtieri a Bonafede, ora molti sono a rischio. Con il ter i titolari di Economia e Giustizia nel mirino di Renzi. Inamovibile Di Maio, possibili new entry Orlando, Boschi e Di Battista. "Basta giochi al rialzo, ora un patto sulle riforme" dice il sottosegretario Fraccaro intervistato da Stampa (p.6), che aggiunge: "Serve un governo forte e autorevole, soprattutto per difendere i nostri interessi in Europa".
Sui quotidiani spazio anche alle reazioni nel centrodestra. Salvini apre: "Discutiamo con tutti" e Meloni resta sola. Per la Lega, se Conte si fa da parte, non c'è più solo il voto. Il gelo dell'alleata, che ripete: "Elezioni subito". Secondo il Giornale (p.9) Salvini si riposiziona sulla linea di Forza Italia: "Non c'è solo il voto". Il leader della Lega non chiude al governo di unità nazionale: "Proporremo più opzioni". E intanto Vitali lascia Forza Italia e si arruola nei responsabili: ma mancano ancora 6 voti (Corriere p.9). Il senatore: "Pronto a votare la fiducia al Conte ter". Prime divisioni nel nuovo gruppo degli Europeisti.
La proposta di Salvini: via Conte e discutiamo, titola invece Libero (p.5). Il leader leghista apre ad altre alleanze: "Uscito questo signore da Palazzo Chigi, il centrodestra è pronto a ragionare di temi reali con tutti quelli che vorranno". Intanto parte la controffensiva anti-voltagabbana: un gruppo per raccogliere i grillini delusi. Tra i temi in primo piano anche la condanna di un anno alla sindaca di Torino, Chiara Appendino. Piazza San Carlo, paga Appendino, titola Repubblica (p.19): "Io condannata per la follia di altri". Un anno e mezzo di pena. Nella calca scatenata da una banda di rapinatori durante la finale di Champions morirono due persone. La sindaca: "Porterò sempre con me il dolore per quella notte, ma ora riflettiamo sul difficile ruolo di chi fa il mio lavoro".

ESTERI
Scontro tra Ue e AstraZeneca: il rischio di via libera condizionato (Corriere p.12 e tutti). I contratti prevedono penali non automatiche alla fine di ogni trimestre. Si discute sull'autorizzazione solo agli under 65. Il Qn (p.4) riporta il duro messaggio dell'Europa: "Rispettate gli accordi o vi tagliamo i soldi". L'ira di Bruxelles: abbiamo ordinato le fiale prima dell'autorizzazione per non trovarci in questa situazione, fuori il contratto. Sopralluogo nell'impianto belga colpevole per i ritardi. Il premier inglese tranquillo: "Le nostre forniture sono blindate". La Stampa (p.12) parla di taglio de 75% delle dosi, Ue furiosa: favoriscono Londra. Scontro con la casa farmaceutica sulla mancata fornitura dei vaccini.
Lo Zar Putin a Davos ridisegna il mondo "Si rischia l'anarchia" (Repubblica p.14, Stampa p.16). Il presidente torna al Forum dopo 12 anni, con un intervento a sorpresa. Mano tesa agli Usa sul nucleare. Ma in patria è ancora repressione "Il mondo unipolare porta conflitti. Fermare la lotta di tutti contro tutti" e rilancia il multilateralismo e tende una mano all'Europa. Ratificato l'accordo New Start sulle armi nucleari, ma "è presto per il reset con gli Usa. Affondo contro i giganti dei social media "Ormai in competizione con gli Stati".
Disastro inglese (Corriere p.17). Boris Johnson ammette: "Abbiamo fatto errori". Più di 100mila morti, le varianti fuori controllo. Nel Regno Unito la risposta del governo alla pandemia All'estero è sotto accusa. Nei Paesi Bassi è guerra sulle restrizioni.
Biden taglia emissioni e sussidi. È partita la battaglia per l'ambiente (Repubblica p.16, Corriere p18)). Il presidente annuncia il suo pacchetto in difesa del clima e per cancellare la deregulation di Trump. Il piano del presidente americano: 2 mila miliardi per affrontare la crisi climatica. E creare nuovo lavoro.  Primo intervento su auto, camion e centrali.

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Commentario del 27.01.2021

PRIME PAGINE
Politica. Si lavora al Conte ter tra gli ostacoli (Corriere). Appello del premier: governo di salvezza nazionale. Il Conte ter non decolla (Messaggero). Il premier uscente fatica a trovare i Responsabili per un terzo mandato e prova a riaprire a Renzi. Conte ter in salita, i numeri non ci sono (Stampa). Il capo del governo: "Mi dimetto, ora un esecutivo di salvezza nazionale". Conte in saldo (Giornale). Il premier si dimette e inizia la trattativa: servono altri responsabili. Addio al peggiore dei governi (Tempo). Giuseppi ha gettato la spugna nelle mani del Capo dello Stato. Fine corsa per questi ministri. No a un altro camaleConte (Verità). Il centrodestra si presenta compatto al Colle.
Recovery, allarme europeo: "Fate presto". Il Fondo monetario taglia le stime sul Pil (Repubblica).
Esteri: Kamala: la mia America darà voce ai più deboli (Repubblica).
Unicredit ha il suo premier (MF); Andrea Orcel sarà il successore di Mustier (Sole); La svolta di Unicredit (Repubblica).

ECONOMIA
In primo piano l'allarme del Fondo Montario Internazionale sul Pil italiano: "La crescita frena" (Stampa p.12 e tutti). I timori di Sassoli per il piano di ripresa europeo. L'agenzia Fitch: senza i fondi Ue il rating è in bilico. Il tema è riportato da tutti i quotidiani. "Il Pil italiano salirà solo del 3%", scrive Repubblica (p.11), A ottobre prevedeva il 5,2%, ora siamo ultimi fra i Paesi G7. E intanto la Ue è preoccupata per il Recovery: "Sbloccate la crisi". Per il Giornale (p.9) la Borsa tifa per i tecnici, ma punta sulla continuità. Piazza Affari ignora la crisi, lo spread scende. L'Fmi taglia le stime del Pil, e rimane il nodo Recovery. Intanto, come riportato dal Messaggero (p.7), Gualtieri prova ad accelerare sul Decreto Ristori per chiudere in settimana. Le misure anti crisi rientrano negli "affari correnti". Il ministro: "Dovremo prorogare Cig e blocco dei licenziamenti". Anche per Repubblica (p.11) tra proroga cartelle e decreto Ristori il governo punta a concludere. I due interventi possono essere varati nonostante le dimissioni perché considerati atti correnti.
"Sono meravigliato da questi tira e molla, così si rallenta il piano Recovery", dice Carlo Cottarelli nella sua intervista a Stampa (p.5), aggiungendo che "i soldi Ue arriveranno, il problema riguarda l'esecuzione del piano. Sugli investimenti abbiamo ritardi storici".
"La crisi va risolta in pochi giorni, con le urne è a rischio il Recovery", così invece Johannes Hahn, commissario Ue per il Bilancio: "Una campagna elettorale distrarrebbe i politici. Bisogna pensare al bene degli italiani, non a giochetti politici da due soldi".
Secondo Verità (p.8) l'Ue sblocca gli aiuti, uno su due ai tedeschi. Rilevante intervento che tiene conto delle difficoltà che stanno fronteggiando numerose attività: raddoppiato il tetto dei sussidi, aumentato quello per la copertura dei costi fissi. Berlino si muove con tempestività e risorse, l'Italia si balocca con i decreti attuativi.

POLITICA
Conte si dimette e rilancia la sfida: "Un governo di salvezza nazionale" (Stampa p.2 e tutti). Pd, M5S e Leu assicurano il loro sostegno al premier. Oggi al via le consultazioni al Colle.
Il Corriere (p.2) riporta invece l'apertura a Renzi: "Emerga chi ha a cuore il Paese". L'annuncio ai ministri, poi il colloquio con Mattarella per le dimissioni. Fino a venerdì le delegazioni dei partiti dal presidente della Repubblica. E Da Italia Viva arrivano le parole di Maria Elena Boschia al Messaggero (p.5): "Nessun veto sui nomi, ma svolta sui contenuti". La presidente dei deputati di Iv: è tempo di fare un salto di qualità. Via Bonafede? E' un dato di fatto che ha rischiato la bocciatura in Senato". Mattarella, tempi lunghi per svelenire. E chiede numeri e programmi certi, scrive il Messaggero (p.4). Meno di mezz'ora di colloquio con il presidente del Consiglio dimissionario. Consultazioni fino a venerdì: aperto alla possibilità che arrivino anche i responsabili. Sui quotidiani spazio anche agli scenari possibili. Il Giornale (p.4) riporta i segnali di Renzi al centrodestra: non torno indietro. Nessun contatto tra Giuseppi e i leader di Iv, che telefona a Berlusconi. Cav scettico: "Si farà un Conte ter". Carfagna: guadagna solo la Meloni. La Stampa (p.3) parla di sei scenari possibili. Dal reincarico alle larghe intese per il Recovery: tutti gli snodi politici di questa crisi.
E il Messaggero (p.6) parla di centrodestra compatto al Colle: "Diremo no al reincarico". Il Cav: dentro tutti o nessuno. Coalizione compatta, ma sul dopo le scelte si dividono. Salvini e Meloni: urne unica strada. Mezza Forza Italia ribolle: basta appiattirci sui sovranisti. Berlusconi prova a mediare. Su Stampa (p.5) le parole di Carlo Cottarelli: "Conte ter unica soluzione. Tocca a me? Chi ci crede rimarrà deluso". Nel centrosinistra invece, come riportato da Repubblica (p.8) Zingaretti al lavoro per salvare il premier e l'alleanza con i 5S. Ma se salta il ter con maggioranza allargata, i dem sono destinati a dividersi sul piano B. Affondo di Marcucci: "Non c'è solo Conte". Per la Stampa (p.7) i cinque stelle sono sull'orlo di una crisi di nervi, e c'è che spera in Grillo. Movimento diviso sul veto nei confronti di Italia Viva. In molti attendono una presa di posizione del fondatore. "Niente elezioni, ma il Pd sia il baricentro" dice il governatore dell'Emilia-Romagna Bonaccini su Repubblica (p.10).

ESTERI
L'Ue studia il blocco dei vaccini "È business". L'ira di Londra (Corriere p.14). Come per le mascherine, limiti e trasparenza nell'export. AstraZeneca sarà solo per gli under 65? Ursula von der Leyen: "L'Ue e altri hanno aiutato con denaro a costruire centri di ricerca e stabilimenti produttivi - ha detto al World Economic Forum di Davos - L'Europa ha investito miliardi per aiutare a sviluppare i primi vaccini al mondo contro il Covid-19, per creare un vero bene comune. Ora le compagnie devono mantenere la parola: devono onorare i loro obblighi". L'Unione creerà "un meccanismo per la trasparenza sulle esportazioni dei vaccini". Johnson: "Non voglio vedere restrizioni sui vaccini o su loro componenti. Sono convinto che questo sarà ampiamente sostenuto anche nell'Ue".
Hacker, elezioni truccate e nucleare il primo difficile contatto Biden-Putin (Repubblica p.17-19, Corriere p.20, Stampa p.21, Messaggero p.12). Nella telefonata accuse per "l'aggressione russa in Ucraina". Alta tensione su Navalny. Ma anche un'intesa sul disarmo. Inversione di rotta rispetto a Trump sui dossier caldi. Potenziato il piano vaccinazioni. Disparità e razzismo Biden volta pagina: riformata la polizia. Raffica di ordini esecutivi del neo presidente che punta a mantenere le promesse della campagna elettorale. Commissione sull'uccisione di Floyd. Il Senato vota l'impeachment per Trump che apre in Florida "l'ufficio dell'ex presidente". Grinta e moderazione la ricetta di Harris per far ripartire l'America. Grinta e moderazione la ricetta di Harris per far ripartire l'America.
Macron progetta la Ue del dopo-Merkel: "Questo capitalismo non funziona più" (Stampa p.20). Il capo dell'Eliseo a Davos ruba la scena ad Angela: "Dobbiamo battere le diseguaglianze. Non possiamo pensare l'economia senza gli esseri umani, la vita viene prima. Dobbiamo imparare dal Covid". La Merkel: "Non possiamo pensare l'economia senza gli esseri umani, la vita viene prima. Dobbiamo imparare dal Covid". Von der Leyen contro i social network "Un pericolo per le democrazie".

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Commentario del 27.01.2021

PRIME PAGINE
Si lavora al Conte ter tra gli ostacoli (Corriere). Appello del premier:
governo di salvezza nazionale.
Il Conte ter non decolla (Messaggero). Il premier uscente fatica a
trovare i Responsabili per un terzo mandato e prova a riaprire a Renzi.
Conte ter in salita, i numeri non ci sono (Stampa). Il capo del governo:
"Mi dimetto, ora un esecutivo di salvezza nazionale".
Conte in saldo (Giornale). Il premier si dimette e inizia la trattativa:
servono altri responsabili.
Addio al peggiore dei governi (Tempo). Giuseppi ha gettato la spugna
nelle mani del Capo dello Stato. Fine corsa per questi ministri.
No a un altro camaleConte (Verità). Il centrodestra si presenta compatto
al Colle.
Recovery, allarme europeo: "Fate presto". Il Fondo monetario taglia le
stime sul Pil (Repubblica).
Esteri: Kamala: la mia America darà voce ai più deboli (Repubblica).

ECONOMIA
In primo piano l'allarme del Fondo Montario Internazionale sul Pil
italiano: "La crescita frena" (Stampa p.12 e tutti). I timori di Sassoli
per il piano di ripresa europeo. L'agenzia Fitch: senza i fondi Ue il
rating è in bilico. Il tema è riportato da tutti i quotidiani. "Il Pil
italiano salirà solo del 3%", scrive Repubblica (p.11), A ottobre
prevedeva il 5,2%, ora siamo ultimi fra i Paesi G7. E intanto la Ue è
preoccupata per il Recovery: "Sbloccate la crisi". Per il Giornale (p.9)
la Borsa tifa per i tecnici, ma punta sulla continuità. Piazza Affari
ignora la crisi, lo spread scende. L'Fmi taglia le stime del Pil, e
rimane il nodo Recovery.
Intanto come riportato dal Messaggero (p.7) Gualtieri prova ad
accelerare sul Decreto Ristori per chiudere in settimana. Le misure anti
crisi rientrano negli "affari correnti". Il ministro: "Dovremo prorogare
Cig e blocco dei licenziamenti". Anche per Repubblica (p.11) tra proroga
cartelle e decreto Ristori il governo punta a concludere. I due
interventi possono essere varati nonostante le dimissioni perché
considerati atti correnti.
"Sono meravigliato da questi tira e molla, così si rallenta il piano
Recovery", dice Carlo Cottarelli nella sua intervista a Stampa (p.5),
aggiungendo che "i soldi Ue arriveranno, il problema riguarda
l'esecuzione del piano. Sugli investimenti abbiamo ritardi storici".
. "La crisi va risolta in pochi giorni, con le urne è a rischio il
Recovery", così invece Johannes Hahn, commissario Ue per il Bilancio:
"Una campagna elettorale distrarrebbe i politici. Bisogna pensare al
bene degli italiani, non a giochetti politici da due soldi".
Secondo Verità (p.8) l'Ue sblocca gli aiuti, uno su due ai tedeschi.
Rilevante intervento che tiene conto delle difficoltà che stanno
fronteggiando numerose attività: raddoppiato il tetto dei sussidi,
aumentato quello per la copertura dei costi fissi. Berlino si muove con
tempestività e risorse, l'Italia si balocca con i decreti attuativi.

POLITICA
Conte si dimette e rilancia la sfida: "Un governo di salvezza nazionale"
(Stampa p.2 e tutti). Pd, M5S e Leu assicurano il loro sostegno al
premier. Oggi al via le consultazioni al Colle.
Il Corriere (p.2) riporta invece l'apertura a Renzi: "Emerga chi ha a
cuore il Paese". L'annuncio ai ministri, poi il colloquio con Mattarella
per le dimissioni. Fino a venerdì le delegazioni dei partiti dal
presidente della Repubblica. E Da Italia Viva arrivano le parole di
Maria Elena Boschia al Messaggero (p.5): "Nessun veto sui nomi, ma
svolta sui contenuti". La presidente dei deputati di Iv: è tempo di fare
un salto di qualità. Via Bonafede? E' un dato di fatto che ha rischiato
la bocciatura in Senato". Mattarella, tempi lunghi per svelenire. E
chiede numeri e programmi certi, scrive il Messaggero (p.4). Meno di
mezz'ora di colloquio con il presidente del Consiglio dimissionario.
Consultazioni fino a venerdì: aperto alla possibilità che arrivino anche
i responsabili. Sui quotidiani spazio anche agli scenari possibili. Il
Giornale (p.4) riporta i segnali di Renzi al centrodestra: non torno
indietro. Nessun contatto tra Giuseppi e i leader di Iv, che telefona a
Berlusconi. Cav scettico: "Si farà un Conte ter". Carfagna: guadagna
solo la Meloni. La Stampa (p.3) parla di sei scenari possibili. Dal
reincarico alle larghe intese per il Recovery: tutti gli snodi politici
di questa crisi.
E il Messaggero (p.6) parla di centrodestra compatto al Colle: "Diremo
no al reincarico". Il Cav: dentro tutti o nessuno. Coalizione compatta,
ma sul dopo le scelte si dividono. Salvini e Meloni: urne unica strada.
Mezza Forza Italia ribolle: basta appiattirci sui sovranisti. Berlusconi
prova a mediare. Su Stampa (p.5) le parole di Carlo Cottarelli: "Conte
ter unica soluzione. Tocca a me? Chi ci crede rimarrà deluso". Nel
centrosinistra invece, come riportato da Repubblica (p.8) Zingaretti al
lavoro per salvare il premier e l'alleanza con i 5S. Ma se salta il ter
con maggioranza allargata, i dem sono destinati a dividersi sul piano B.
Affondo di Marcucci: "Non c'è solo Conte". Per la Stampa (p.7) i cinque
stelle sono sull'orlo di una crisi di nervi, e c'è che spera in Grillo.
Movimento diviso sul veto nei confronti di Italia Viva. In molti
attendono una presa di posizione del fondatore.
"Niente elezioni, ma il Pd sia il baricentro" dice il governatore
dell'Emilia-Romagna Bonaccini su Repubblica (p.10).

ESTERI
L'Ue studia il blocco dei vaccini "È business". L'ira di Londra
(Corriere p.14). Come per le mascherine, limiti e trasparenza
nell'export. AstraZeneca sarà solo per gli under 65? Ursula von der
Leyen: "L'Ue e altri hanno aiutato con denaro a costruire centri di
ricerca e stabilimenti produttivi - ha detto al World Economic Forum di
Davos - L'Europa ha investito miliardi per aiutare a sviluppare i primi
vaccini al mondo contro il Covid-19, per creare un vero bene comune. Ora
le compagnie devono mantenere la parola: devono onorare i loro
obblighi". L'Unione creerà "un meccanismo per la trasparenza sulle
esportazioni dei vaccini". Johnson: "Non voglio vedere restrizioni sui
vaccini o su loro componenti. Sono convinto che questo sarà ampiamente
sostenuto anche nell'Ue".
Hacker, elezioni truccate e nucleare il primo difficile contatto
Biden-Putin (Repubblica p.17-19, Corriere p.20, Stampa p.21, Messaggero
p.12). Nella telefonata accuse per "l'aggressione russa in Ucraina".
Alta tensione su Navalny. Ma anche un'intesa sul disarmo. Inversione di
rotta rispetto a Trump sui dossier caldi. Potenziato il piano
vaccinazioni. Disparità e razzismo Biden volta pagina: riformata la
polizia. Raffica di ordini esecutivi del neo presidente che punta a
mantenere le promesse della campagna elettorale. Commissione
sull'uccisione di Floyd. Il Senato vota l'impeachment per Trump che apre
in Florida "l'ufficio dell'ex presidente"
Grinta e moderazione la ricetta di Harris per far ripartire l'America.
Grinta e moderazione la ricetta di Harris per far ripartire l'America.
Macron progetta la Ue del dopo-Merkel: "Questo capitalismo non funziona
più" (Stampa p.20). Il capo dell'Eliseo a Davos ruba la scena ad Angela:
"Dobbiamo battere le diseguaglianze. Non possiamo pensare l'economia
senza gli esseri umani, la vita viene prima. Dobbiamo imparare dal
Covid". La Merkel: "Non possiamo pensare l'economia senza gli esseri
umani, la vita viene prima. Dobbiamo imparare dal Covid". Von der Leyen
contro i social network "Un pericolo per le democrazie".




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Commentario del 26.01.2021

PRIME PAGINE
Conte si dimette e ci riprova (Corriere, Messaggero e tutti). "E' crisi al buio" scrive Repubblica. Il premier si arrende, scontro sul reincarico (Stampa). "Lascia o triplica?" si chiede il QN. Incarico ter, jolly o voto: ecco le ipotesi in campo (Giornale). Per Libero, Conte è "un uomo solo allo sbando". Guerini a Repubblica rilancia: "Patto di legislatura con Italia viva". Berlusconi al Giornale spiega la posizione di Fi: "Esecutivo di unità o voto. Forza Italia è nel centrodestra". Stampa segnala: per Berlusconi sirena Quirinale. Il Fatto attacca Renzi: grazie a lui Conte va a casa e Berlusconi al Quirinale.
Italia-Economia. Lo stallo politico blocca ancora i ristori, arriva un nuovo rinvio per le cartelle (Messaggero). L'affondo di Bonomi (Confindustria): "Manca la forza per le riforme" (Sole). Il leader degli industriali avverte ancora: "Recovery a rischio" (Stampa). E Prodi a Repubblica dice: "Un esecutivo per il Recovery plan, in gioco c'è il futuro". L'avvertimento di Schauble, leader del Bundestag, su Repubblica: "Fare presto o non si riuscirà a sfruttare i fondi Ue". La Consob accende un faro sull'ingresso di Generali in Cattolica (MF, Sole).
Covid, AstraZeneca taglia il 60% dei vaccini. L'ira di Bruxelles (Stampa). Con i ritardi dei vaccini – scrive il Sole – l'immunità di gregge va al 2022.
Esteri. Davos, Xi Jinping tende la mano a Biden e rilancia sul multilateralismo (Sole).
Caso Regeni, Mattarella: "L'Egitto deve dare risposte" (Repubblica).

ECONOMIA
Recovery, Confindustria all'attacco. Gentiloni: "Serve un governo forte". Bonomi duro sul piano approvato: "Non rispetta le indicazioni Ue, così rischiamo la revoca dei fondi: il tempo scade". Il ministro Gualtieri promette correzioni per chiarire la governance dei progetti: "Condizionati dalla crisi politica". Per Libero (p.15) le imprese demoliscono il piano del governo. Da Confindustria ai piccoli artigiani: coro di bocciature al documento messo a punto dall'esecutivo per utilizzare i fondi Ue. Dopo sei mesi non solo mancano i dettagli dei progetti da realizzare, ma neanche è stata stabilita una priorità degli interventi. E sulle colonne di Repubblica (p.11) il presidente del Bundestag Schauble chiede "più poteri all'Europa o perderemo l'occasione della ripresa". Poi precisa: "L'Ue ha sovranità limitata sull'uso delle somme. Se chiede cosa succederà, può accadere addirittura che scoppino crisi di governo come in Italia". E sempre su Repubblica (p.8) Romano Prodi dice "no alle elezioni", sottolineando come la priorità sia "un governo per fare il Recovery". Poi aggiunge: "Non c'è più tempo, i partiti devono subito indicare una strada per il rilancio. Non possiamo permetterci una campagna elettorale".
Per il Messaggero (p.5) la crisi fa slittare i ristori, arriva un nuovo stop per le cartelle. Le misure per commercianti e imprese rinviate in attesa di una soluzione politica. Gli atti di riscossione del Fisco saranno rimandati almeno di un altro mese. Repubblica (p.10) riporta intanto la precisazione dell'Inps: la Cig pagata nel 98% dei casi, tre mesi per averla. L'Istituto contesta le cifre del quotidiano sulle 200 mila domande ferme. Ma il numero è messo nero su bianco in un suo documento ufficiale. Secondo il Tempo (p.8) all'Inps c'è un buco di 20 miliardi. L'organismo di vigilanza interno: ben 15,7 sono stati creati dall'erogazione della Cassa Covid. Secondo il quotidiano circa 1,2 milioni di italiani sono ancora in attesa di ricevere la corresponsione della Cig legata alla pandemia. E sempre il Messaggero (p.6) sottolinea come dai bonus ai cantieri la burocrazia lumaca tiene fermi 358 decreti. Ancora troppe le norme non attuate. Giacciono nei cassetti ben 34 misure di semplificazione per le infrastrutture.

POLITICA
La resistenza di Conte, poi si arrende: oggi al Quirinale per dimettersi (Corriere p.2-3 e tutti). Le voci sulla decisione si sono rincorse per tutta la giornata di ieri. Il premier si è convinto dopo un giro di telefonate con i leader. Il premier però è "al lavoro per il ter", come scrive il Messaggero (p.2), continua la caccia ai responsabili. Consiglio dei ministri questa mattina, al termine Conte salirà al Quirinale. Zingaretti: "Con lui per un nuovo governo europeista". M5S: Giuseppe unica soluzione. Per Stampa (p.3) il premier teme la grande trappola, al suo posto spunta l'ipotesi Di Maio. Il ministro degli Esteri smentisce: "E' tutto un giochetto di Renzi". Il presidente del Consiglio spera in 12 "costruttori". Ma non chiude del tutto a Italia Viva: "E' il momento della verità, vediamo cosa diranno durante le consultazioni".
"Un nuovo patto aperto anche a Italia Viva, ma il premier deve restare", dice il ministro Guerini intervistato da Repubblica (p.5): "E' una crisi incomprensibile per l'Italia e per l'Europa e le responsabilità di Renzi sono chiare, ma non è tempo di risentimenti". Il Corriere (p.4) parla de "le tre vite dell'avvocato". Passato indenne dalla morsa dei vice Di Maio e Salvini è approdato, più europeista che mai, all'asse con il Pd. Ora vuole tentare la nuova chance. Ma la partita è aperta. Il Messaggero (p.4) racconta di un M5S a rischio implosione: cresce la tentazione di sacrificare Bonafede. Grillini costretti a subire il ritorno di Renzi. Crimi: "Noi con Conte", ma ci sono molti malumori. Il Guardasigilli intralcio alla nuova fase. Dubbi pure tra i suoi: "Ha sbagliato troppo".
Per il Corriere (p.5) il capo dello Stato vuole certezze prima di decidere a chi dare l'incarico. Mattarella di fronte all'opzione di un Conte-ter chiederà risposte sui numeri e anche sul fatto che il nome sia condiviso dagli alleati. Secondo Verità (p.9) Conte punta al terzo giro di valzer: oggi lascia, ma per tornare in sella. Dopo il Dpcm di questa mattina, Giuseppi salirà al Colle cercando di ottenere il reincarico. E di riaprire il mercato delle vacche.
Repubblica (p.6) si concentra anche sul centrodestra, riportando i sospetti su Berlusconi di Salvini e Meloni: "Fa il governo Ursula". La crisi spacca il centrodestra. L'ex premier: "Si a un esecutivo di unità sostanziale". E proprio Silvio Berlusconi intervistato dal Giornale (p.5) chiede "un esecutivo di unità oppure le elezioni. Pettegolezzi su Forza Italia, restiamo nel centrodestra".

ESTERI
Vaccini, l'ira dell'Europa contro AstraZeneca: "Ora ci spieghi dove finiranno le fiale" (Stampa p.11 e tutti). A pochi giorni dal via libera dell'Ema, l'azienda ha annunciato un taglio alla distribuzione in Europa del 60%. Il sospetto è che voglia vendere le fiale all'estero. Intanto, l'Italia va in pressing su Pfizer: 15 giorni per mettersi in regola. Partita dall'Avvocatura dello Stato – secondo quanto scrive il Corriere (p.14) – la diffida per i ritardi.
Usa-Cina, il leader di Pechino avverte Washington: "Basta arroganza e guerra fredda" (Stampa p.18 e altri). A Davos il primo discorso di Xi Jinping dopo l'addio di Trump: rilancio del multilateralismo e impegni sull'ambiente. "Una governance globale" ha chiesto Xinping, che ha criticato l'approccio  americano da guerra fredda e ha definito "pregiudizi ideologici" i timori nei confronti di Pechino (Sole p.24). L'egemonia cinese, le ambizioni di Putin e l'intesa con l'Europa rappresentano però – secondo la Stampa (p.19) – le sfide che attendono l'era Biden per il nuovo ordine globale: il presidente americano, mentre la Cina supera gli Usa per investimenti esteri diretti, spinge il "Made in America". E il Messaggero (p.10) scrive: Cina nemica e made in Usa, in Biden c'è un po' di Trump. Tema centrale per il nuovo presidente Usa sarà anche il rapporto con l'Europa. Schaeuble, leader del Bundestag tedesco, a Repubblica (p.11) dice: "Con Biden si apre un nuovo capitolo nei rapporti con gli Usa. Il dialogo sarà di nuovo possibile, anche se non ci sarà subito concordanza su tutti i temi". Poi, sull'accordo Ue-Cina, firmato prima dell'insediamento di Biden, Schaeuble dice: "L'Europa deve prendersi le sue responsabilità e assumere un suo ruolo. Penso che se lo augurino anche gli Usa. Ma avrei apprezzato se l'Ue avesse cercato di formulare una posizione comune con gli Usa, prima di firmare".
Il caso Regeni non scalda l'Europa, la Stampa (p.17) evidenzia il silenzio di Francia e Germania, che al Consiglio degli Affari Esteri non hanno espresso solidarietà all'Italia. Mentre scatta il quinto anniversario dalla morte del ricercatore, il presidente Mattarella chiede all'Egitto "risposte adeguate" (Corriere p.20). Intanto, l'inchiesta non si ferma: pm ancora sulle tracce di altri 13 complici.
Vicina alla soluzione intanto la vicenda dei Marò: un milione alle famiglie delle vittime (Messaggero p.10). L'offerta per chiudere definitivamente il contenzioso, ma Nuova Delhi chiede il 50% in più.

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Commentario del 26.01.2021

PRIME PAGINE
Conte si dimette e ci riprova (Corriere, Messaggero e tutti). "E' crisi
al buio" scrive Repubblica. Il premier si arrende, scontro sul
reincarico (Stampa). "Lascia o triplica?" si chiede il QN. Incarico ter,
jolly o voto: ecco le ipotesi in campo (Giornale). Per Libero, Conte è
"un uomo solo allo sbando". Guerini a Repubblica rilancia: "Patto di
legislatura con Italia viva". Berlusconi al Giornale spiega la posizione
di Fi: "Esecutivo di unità o voto. Forza Italia è nel centrodestra".
Stampa segnala: per Berlusconi sirena Quirinale. Il Fatto attacca Renzi:
grazie a lui Conte va a casa e Berlusconi al Quirinale.
Italia-Economia. Lo stallo politico blocca ancora i ristori, arriva un
nuovo rinvio per le cartelle (Messaggero). L'affondo di Bonomi
(Confindustria): "Manca la forza per le riforme" (Sole). Il leader degli
industriali avverte ancora: "Recovery a rischio" (Stampa). E Prodi a
Repubblica dice: "Un esecutivo per il Recovery plan, in gioco c'è il
futuro". L'avvertimento di Schauble, leader del Bundestag, su
Repubblica: "Fare presto o non si riuscirà a sfruttare i fondi Ue".
Covid, AstraZeneca taglia il 60% dei vaccini. L'ira di Bruxelles
(Stampa). Con i ritardi dei vaccini – scrive il Sole – l'immunità di
gregge va al 2022.
Esteri. Davos, Xi Jinping tende la mano a Biden e rilancia sul
multilateralismo (Sole).
Caso Regeni, Mattarella: "L'Egitto deve dare risposte" (Repubblica).

ECONOMIA
Recovery, Confindustria all'attacco. Gentiloni: "Serve un governo
forte". Bonomi duro sul piano approvato: "Non rispetta le indicazioni
Ue, così rischiamo la revoca dei fondi: il tempo scade". Il ministro
Gualtieri promette correzioni per chiarire la governance dei progetti:
"Condizionati dalla crisi politica". Per Libero (p.15) le imprese
demoliscono il piano del governo. Da Confindustria ai piccoli artigiani:
coro di bocciature al documento messo a punto dall'esecutivo per
utilizzare i fondi Ue. Dopo sei mesi non solo mancano i dettagli dei
progetti da realizzare, ma neanche è stata stabilita una priorità degli
interventi.
E sulle colonne di Repubblica (p.11) il presidente del Bundestag
Schauble chiede "più poteri all'Europa o perderemo l'occasione della
ripresa". Poi precisa: "L'Ue ha sovranità limitata sull'uso delle somme.
Se chiede cosa succederà, può accadere addirittura che scoppino crisi di
governo come in Italia". E sempre su Repubblica (p.8) Romano Prodi dice
"no alle elezioni", sottolineando come la priorità sia "un governo per
fare il Recovery". Poi aggiunge: "Non c'è più tempo, i partiti devono
subito indicare una strada per il rilancio. Non possiamo permetterci una
campagna elettorale".
Per il Messaggero (p.5) la crisi fa slittare i ristori, arriva un nuovo
stop per le cartelle. Le misure per commercianti e imprese rinviate in
attesa di una soluzione politica. Gli atti di riscossione del Fisco
saranno rimandati almeno di un altro mese. Repubblica (p.10) riporta
intanto la precisazione dell'Inps: la Cig pagata nel 98% dei casi, tre
mesi per averla. L'Istituto contesta le cifre del quotidiano sulle 200
mila domande ferme. Ma il numero è messo nero su bianco in un suo
documento ufficiale. Secondo il Tempo (p.8) all'Inps c'è un buco di 20
miliardi. L'organismo di vigilanza interno: ben 15,7 sono stati creati
dall'erogazione della Cassa Covid. Secondo il quotidiano circa 1,2
milioni di italiani sono ancora in attesa di ricevere la corresponsione
della Cig legata alla pandemia.
E sempre il Messaggero (p.6) sottolinea come dai bonus ai cantieri la
burocrazia lumaca tiene fermi 358 decreti. Ancora troppe le norme non
attuate. Giacciono nei cassetti ben 34 misure di semplificazione per le
infrastrutture.

POLITICA
La resistenza di Conte, poi si arrende: oggi al Quirinale per dimettersi
(Corriere p.2-3 e tutti). Le voci sulla decisione si sono rincorse per
tutta la giornata di ieri. Il premier si è convinto dopo un giro di
telefonate con i leader. Il premier però è "al lavoro per il ter", come
scrive il Messaggero (p.2), continua la caccia ai responsabili.
Consiglio dei ministri questa mattina, al termine Conte salirà al
Quirinale. Zingaretti: "Con lui per un nuovo governo europeista". M5S:
Giuseppe unica soluzione. Per Stampa (p.3) il premier teme la grande
trappola, al suo posto spunta l'ipotesi Di Maio. Il ministro degli
Esteri smentisce: "E' tutto un giochetto di Renzi". Il presidente del
Consiglio spera in 12 "costruttori". Ma non chiude del tutto a Italia
Viva: "E' il momento della verità, vediamo cosa diranno durante le
consultazioni".
"Un nuovo patto aperto anche a Italia Viva, ma il premier deve restare",
dice il ministro Guerini intervistato da Repubblica (p.5): "E' una crisi
incomprensibile per l'Italia e per l'Europa e le responsabilità di Renzi
sono chiare, ma non è tempo di risentimenti". Il Corriere (p.4) parla de
"le tre vite dell'avvocato". Passato indenne dalla morsa dei vice Di
Maio e Salvini è approdato, più europeista che mai, all'asse con il Pd.
Ora vuole tentare la nuova chance. Ma la partita è aperta. Il Messaggero
(p.4) racconta di un M5S a rischio implosione: cresce la tentazione di
sacrificare Bonafede. Grillini costretti a subire il ritorno di Renzi.
Crimi: "Noi con Conte", ma ci sono molti malumori. Il Guardasigilli
intralcio alla nuova fase. Dubbi pure tra i suoi: "Ha sbagliato troppo".
Per il Corriere (p.5) il capo dello Stato vuole certezze prima di
decidere a chi dare l'incarico. Mattarella di fronte all'opzione di un
Conte-ter chiederà risposte sui numeri e anche sul fatto che il nome sia
condiviso dagli alleati. Secondo Verità (p.9) Conte punta al terzo giro
di valzer: oggi lascia, ma per tornare in sella. Dopo il Dpcm di questa
mattina, Giuseppi salirà al Colle cercando di ottenere il reincarico. E
di riaprire il mercato delle vacche.
Repubblica (p.6) si concentra anche sul centrodestra, riportando i
sospetti su Berlusconi di Salvini e Meloni: "Fa il governo Ursula". La
crisi spacca il centrodestra. L'ex premier: "Si a un esecutivo di unità
sostanziale". E proprio Silvio Berlusconi intervistato dal Giornale
(p.5) chiede "un esecutivo di unità oppure le elezioni. Pettegolezzi su
Forza Italia, restiamo nel centrodestra".

ESTERI
Vaccini, l'ira dell'Europa contro AstraZeneca: "Ora ci spieghi dove
finiranno le fiale" (Stampa p.11 e tutti). A pochi giorni dal via libera
dell'Ema, l'azienda ha annunciato un taglio alla distribuzione in Europa
del 60%. Il sospetto è che voglia vendere le fiale all'estero. Intanto,
l'Italia va in pressing su Pfizer: 15 giorni per mettersi in regola.
Partita dall'Avvocatura dello Stato – secondo quanto scrive il Corriere
(p.14) – la diffida per i ritardi.
Usa-Cina, il leader di Pechino avverte Washington: "Basta arroganza e
guerra fredda" (Stampa p.18 e altri). A Davos il primo discorso di Xi
Jinping dopo l'addio di Trump: rilancio del multilateralismo e impegni
sull'ambiente. "Una governance globale" ha chiesto Xinping, che ha
criticato l'approccio  americano da guerra fredda e ha definito
"pregiudizi ideologici" i timori nei confronti di Pechino (Sole p.24).
L'egemonia cinese, le ambizioni di Putin e l'intesa con l'Europa
rappresentano però – secondo la Stampa (p.19) – le sfide che attendono
l'era Biden per il nuovo ordine globale: il presidente americano, mentre
la Cina supera gli Usa per investimenti esteri diretti, spinge il "Made
in America". E il Messaggero (p.10) scrive: Cina nemica e made in Usa,
in Biden c'è un po' di Trump. Tema centrale per il nuovo presidente Usa
sarà anche il rapporto con l'Europa. Schaeuble, leader del Bundestag
tedesco, a Repubblica (p.11) dice: "Con Biden si apre un nuovo capitolo
nei rapporti con gli Usa. Il dialogo sarà di nuovo possibile, anche se
non ci sarà subito concordanza su tutti i temi". Poi, sull'accordo
Ue-Cina, firmato prima dell'insediamento di Biden, Schaeuble dice:
"L'Europa deve prendersi le sue responsabilità e assumere un suo ruolo.
Penso che se lo augurino anche gli Usa. Ma avrei apprezzato se l'Ue
avesse cercato di formulare una posizione comune con gli Usa, prima di
firmare".
Il caso Regeni non scalda l'Europa, la Stampa (p.17) evidenzia il
silenzio di Francia e Germania, che al Consiglio degli Affari Esteri non
hanno espresso solidarietà all'Italia. Mentre scatta il quinto
anniversario dalla morte del ricercatore, il presidente Mattarella
chiede all'Egitto "risposte adeguate" (Corriere p.20). Intanto,
l'inchiesta non si ferma: pm ancora sulle tracce di altri 13 complici.
Vicina alla soluzione intanto la vicenda dei Marò: 1 mln alle famiglie
delle vittime (Messaggero p.10). L'offerta per chiudere definitivamente
il contenzioso, ma Nuova Delhi chiede il 50% in più.




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Commentario del 25.01.2021

PRIME PAGINE
Conte, braccio di ferro sulle dimissioni (Stampa). Il premier verso le dimissioni e un Conte ter: ipotesi governo di "salvezza nazionale" (Corriere). Resa di Conte: ter con Renzi (Messaggero). Ultime 48 ore per trovare i numeri. E il premier conta su Bonafede (Fatto). Il Guardasigilli: "Se bocciate me, bocciate anche i fondi Ue" (Corriere).  Gelo di Pd e centristi, il premier resta solo (QN). Per il Giornale gli alleati lo mollano, Conte giustiziato. Libero: Conte, arrenditi e vattene.
Per i sondaggisti, il partito del premier farebbe vincere il centrodestra (Libero). Salvini lancia Berlusconi al Quirinale (Giornale).
Italia-Economia. Ristori a rischio per la crisi (Messaggero). "Un milione senza aiuti" titola Repubblica. Il Sole: i ristori alla prova di efficacia. David Sassoli in un intervento su Repubblica: "Sul Recovery l'Italia non può fermarsi".
Vaccini, l'Ue segue Roma e fa causa ai colossi per i tagli alle dosi (Fatto). Il Corriere evidenzia i segreti del contratto Pfizer. Intanto il piano è saltato (QN): ritardo di due mesi sulle vaccinazioni, e pagano ancora gli anziani (Giornale). L'allarme di Ricciardi al Messaggero: "Varianti del virus pericolose: serve un mese di zona rossa".
Caso Regeni, Roma chiama la Ue (Stampa). Fico: "Su Regene la Ue deve ascoltare Roma" (Repubblica).

ECONOMIA
La crisi politica minaccia il decreto Ristori: rischio slittamento (Messaggero p.2 e altri). Senza governo in carica e maggioranza certa, resta in bilico il provvedimento da 32 mld. E vanno ancora messi a punto sostegni per le categorie penalizzate dalle chiusure. Il Sole (in prima e p.5) evidenzia i nuovi requisiti per i ristori 2021: il decreto promette di rivedere le regole d'accesso e allargare la platea. Finora il maggior numero di bonifici è andato ad attività di ristorazione e commercio.
Intanto, la Cig non arriva: 1,2 mln aspettano ancora l'assegno (Repubblica in prima e p.2): l'Inps ha circa 200 mila pratiche in giacenza, un terzo delle quali risale a diversi mesi fa. E la cassa integrazione veloce non decolla.
Il SOle (in prima e p.2) evidenzia il balzo dell'Isee nel 2020: 9,5 mln di famiglie chiedono aiuti e sconti. Aumenta il numero dei percettori del Reddito di cittadinanza e i numerosi bonus sorti con il Covid fanno crescere del 20% le richieste dell'indicatore all'Inps. E arriva l'allarme sui conti dell'Inps. Il presidente del consiglio di vilanza dell'istituo, Guglielo Loy, a Repubblica (p.3) spiega: "Buco da 16 mld per gli aiuti Covid. E' un'ipotesi estrema, ma potrebbe succedere che non ci siano le risorse per coprire le prestazioni, pensioni comprese".
"Il Recovery non aspetta, l'Italia non può fermarsi" avverte il presidente dell'Europarlamento, David Sassoli, in un intervento sul Messaggero (in prima e p.3).

POLITICA
Conte verso le dimissioni, poi l'appello ai partiti: la via per il governo ter (Corriere in prima e p.8 e tutti). Potrebbero appoggiare il nuovo esecutivo pezzi dell'area moderata e rientrerebbe Renzi. La decisione attesa per oggi. Secondo il Messaggero (p.5) Pd e M5S spingono il premier all'intesa con Renzi e poi al Conte ter: il capo del governo potrebbe salire già domani al Colle per dimettersi e ricevere un nuovo incarico, sarebbe costretto ad accettare per evitare la sconfitta al Senato mercoledì sulla giustizia. Con il voto a rischio in Aula, il Pd spinge il premier a tentare il ter (Repubblica p.4). Il governo infatti – come segnalano Stampa (p.2) e tutti – traballa sulla relazione Bonafede. Il Guardasigilli non ha i numeri: sulla relazione di mercoledì di Bonafede si sfilano responsabili e centristi. Giornale (p.3) parla di fuggi fuggi su Bonafede: giallorossi fermi a quota 145. Ultimatum a Conte: "48 ore per la soluzione" (Messaggero p.4). Secondo il Fatto (p.4) però su Bonafede si va alla conta: altre 48 ore per trovare i voti. Nonostante Renzi tenti di spaccare la maggioranza, Conte e M5S non cedono e cercano responsabili assenze in Aula. Il ministro della Giustizia, per sminare il terreno, promette processi più veloci (Repubblica p.6). Bonafede apre sulle riforme, ma avverte la maggioranza: "Non sarò il capro espiatorio" (Messaggero p.4). Bonafede in Aula tenterà il dialogo – scrive il Corriere (p.10) -. Il ministro prepara la relazione e insisterà sul fatto che i finanziamenti sono stati quadruplicati. "Ma – avverte Bonafede – se mi bocciate, dite no ai fondi europei". Il Giornale (p.4) guarda alle possibili dimissioni del premier: mollato da tutti, il Conte bis finisce qui. Ora rischia di sparire anche se si dimette. Anche per Libero (p.2) quello di Conte è un destino segnato: Casini, Pd e Tabacci sono volenterosi di mandarlo a casa. Fatti coraggio – prosegue Libero (p.3) all'indirizzo del premier -: un po' di dignità, arrenditi e vattene. Intanto, l'ipotesi Conte ter divide il centrodestra. Un nuovo esecutivo può spaccare Forza Italia (Repubblica p.7): una trentina di parlamentari, vicini a Carfagna e Brunetta, sarebbero pronti a sganciarsi se il premier lascia. Il forzista Romani al Corriere (p.8): "Noi siamo disponibili, ma con un esecutivo di salvezza nazionale. Anche nella Lega c'è chi la pensa così". Mentre Tajani esclude nuove fuoriuscite da Fi, Salvini lancia Berlusconi al Quirinale per tenere compatta l'alleanza (Giornale p.7).
Covid, paura per le vaccinazioni: "Il piano slitta di due mesi". Libero (p.9) scrive: un mese di ritardo costa 10 mila vite. E intanto l'Ue segue la strada di Roma e minaccia le vie legali contro Pfizer (Stampa p.6 e tutti). Scatta però l'ora di AstraZeneca: Ema verso il via libera anche per gli over 55 (Repubblica p.8). "Con tutti questi ritardi, restrizioni necessarie" dice alla Stampa (p.7) l'infettivologo Galli. Mentre il consulente di Speranza, Walter Ricciardi, al Messaggero (p.7) spiega: "Le varianti sono un pericolo, tutti in zona rossa per un mese".

ESTERI
Caso Regerni, Repubblica (p.13) intervista Roberto Fico: "Offesi dai pm del Cairo. Ora in nome di Giulio stop alla vendita di armi. Basta ambiguità da parte di alcuni Paesi europei, per affrontare i dossier più delicati va rafforzata la politica estera Ue." Esecuzioni, censura e Pil. Al Sisi soffoca la protesta (Stampa p.16). A 10 anni dai moti di piazza Tahrir il presidente indurisce la repressione e punta sulla crescita.
Le sfide di Cina e Russia: una partita doppia per l'America di Biden (Repubblica p.15, Stampa p.14, Corriere e Messaggero p.12).). Gli Usa a Putin: "Liberate Navalny". Il dipartimento di Stato: il rispetto dei diritti è nella vostra Costituzione. Mosca replica: basta interferenze. Il Cremlino accusa Washington ma si dice disponibile al dialogo "sui temi importanti". Biden non cambia linea sulla Cina "Basta provocazioni contro Taiwan. Taipei: i jet di Pechino nel nostro spazio aereo. La nuova Casa Bianca conferma il pugno duro. Manovre militari ordinate da Pechino vicino a Taiwan, repressione a Mosca Immediate le risposte, entrambe con toni duri: non ci sarà tolleranza. Minacce di Trump dalla Florida ai repubblicani: "Restate con me o fondo un partito". Gli Usa a Israele: "Impegno di Biden a rafforzare gli accordi di Abramo" Il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan ha telefonato al collega israeliano Meir Ben Shabbat ribadendo "il fermo impegno del presidente Joe Biden verso la sicurezza di Israele" e discutendo con lui delle "opportunità di potenziare la partneship nei prossimi mesi, anche rafforzando il successo degli accordi di normalizzazione di Israele con Emirati Arabi, Bahrain, Sudan e Marocco".
Russia, la sfida di Yulia signora d'acciaio che lotta con Navalny (Stampa p.15, Repubblica p.15). Non è solo la moglie dell'oppositore ma una delle leader della rivolta Con Alexey in cella, è l'unica candidata a guidare la protesta anti-Putin. Dasha protesta con papà Navalnyj: "Ma in piazza non vado". La figlia dell'oppositore vive negli Stati Uniti Oltre 3500 arresti in tutto il Paese per i cortei È il record di sempre
Il Portogallo conferma De Sousa il moderato. La destra non sfonda (Messaggero p.12, Stampa 15). Successo del presidente uscente nel Paese travolto dalla pandemia Su il candidato nazionalista, ma fallisce l'obiettivo del secondo posto. Voto nel segno della stabilità. Il vincitore aveva bisogno anche del sostegno del premier socialista Costa.

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Commentario del 24.01.2021

PRIME PAGINE
Tagli ai vaccini, l'Ira dell'Italia (Corriere). Vaccini dimezzati, l'Italia nei guai (QN). L'Europa è indietro. Il Lazio dice sì a quello russo (Messaggero). Conte all'attacco (Repubblica). Poche dosi all'Italia, Conte: "Faremo causa" (Avvenire). Giornale attacca: "Conte fallisce anche sui vaccini".
Italia-Politica. Governo in cerca dei voti sulla giustizia al Senato. Cresce la spinta del Conte ter (Sole). Sulla giustizia il premier vuole la conta. Tabacci: "Non ha i voti" (Repubblica). Orlando al Corriere: "Conte non si tocca". Destre & Iv rivogliono la prescrizione (Fatto). Il Pd avvisa Conte: così si va a casa. Ora il premier apre alle dimissioni (Messaggero). QN parla di "avviso di sfratto". Il Pd minaccia il voto, ora Conte trema (Verità). Il ministro Amendola alla Stampa: "Se si va alle urne salta il Recovery".
Italia-Economia. Lavoro: scontro su licenziamenti, cassa Covid e contratti a termine (Sole). Il Giornale attacca burocrazia e inefficienza: dopo 450 norme antivirus ancora mancano i ristori. Recovery, Gentiloni avverte: "Vanno fatte le riforme" (Repubblica).
Esteri-Russia. Proteste contro Putin, 3000 arresti (Repubblica). A Mosca la retata dei fan di Navalny. Biden: "Rilasciateli" (Messaggero e altri).

ECONOMIA
Recovery, l'Ue teme il flop italiano. Il commissario Gentiloni avverte: "Vanno fatte le riforme" (Repubblica p.13). A preoccupare i partner europei è la crisi politica, visto che l'Italia è il principale destinatario delle risorse messe in campo dall'Unione. Un fallimento ridarebbe forza alle tesi dei Paesi nordici, contrari al debito comune. Ristori, Recovery, sfratti: i dossier economici restano bloccati dalla ricerca di voti del governo. E – avverte il Giornale (p.9) – presto arriverà la bomba licenziamenti. Per aiutare le riforme itlaine, in campo la task force Ue (Messaggero p.11): stanziati 864 mln per la struttura che collaborarà con gli Stati nei progetti. Intanto, la presidente della Commissione economica dell'Europarlamento, Irene Tinagli, al Messaggero (p.11) dice: "Il Recovery non sono solo mld da spendere, non ci sarà crescita se il Paese non cambia".
Lavoro, sconto su licenziamenti, cassa Covid e contratti a termine (Sole in prima e p.3). Sale a 8 mld il "peso" delle misure a sostegno del lavoro destinato a entrare nel decreto Ristori. Ipotesi di allungamento di 2 mesi della Naspi a favore dei beneficiari con il sussidio in scadenza tra gennaio e marzo. In arrivo, inoltre, altre 26 settimane di Cig in deroga emergenziale per chi è ancora in difficoltà, mentre l'industria potrebbe essere "estromessa" dalla cassa Covid. Ma c'è un'altra ipotesi allo studio: allungamento di 26 settimane della Cig Covid per tutti, ma legata al calo di fatturato. Scontro intanto sullo stop ai licenziamenti: il M5S è per lo stop generalizzato, il Pd vuole il blocco solo per le imprese che usano la Cig. Il vicepresidente di Confindustria, Maurizio Stirpe, al Corriere (p.26) dice: "Proroga del blocco dei licenziamenti solo per chi è chiuso. Per poter ripartire, le aziende devono potersi ristrutturare".

POLITICA
Il caos vaccini scuote l'Europa. Nel mirino i tagli alla distribuzione annunciati da Astra Zeneca. Conte. "Pronti a iniziative legali" (Corriere in prima e p.2 e tutti). Il premier accusa: "Danno enormi da AstraZeneca". E' pronto a fare causa. Europa lumaca ostaggio delle aziende – scrive il Messaggero (p.2) -: a pesare sono le autorizzazioni atrdive, i contratti deboli e le carenze produttive. E mentre l'Italia si prepara alle azioni legali contro i ritardi delle multinazionali sui vaccini, salta il piano per immunizzare 12 mln di italiani entro marzo (Stampa p.6). Piano vaccini dimezzato – scrive Repubblica (p.3) -: slittano prof e over 60, ora il calendario è da rifare. Così – segnala il Corriere (p.3) – l'immunità di gregge in Italia slitta di 3 o 4 mesi. Secondo i calcoli, l'immunità ci sarà solo nel 2022. Mentre il Lazio – riporta il Messaggero (p.3) – apre al siero russso. Per il Giornale (in prima e p.14) la Caporetto sui vaccini è un fallimento di Conte.
Il governo deve fare i conti con le fibrillazioni interne. A preoccupare è il voto in Senato sulla relazione del ministro della Giustizia Bonafede. Conte ora vede le elezioni: voto in Senato a rischio e pressing del Pd sulla giustizia (Stampa p.2 e tutti). I dem chiedono una svolta garantista per convincere i responsabili. Pressioni per un Conte ter, ma per ora il premier non intende dimettersi. Secondo il Giornale (p.2) il premier sarebbe però tentato dal blitz: salire in anticipo al Colle e giocare la carta "ter", ma teme altre imboscate. L'ipotesi dimissioni e governo Conte ter, nonostante le pressioni, non trova conferma sugli altri quotidiani: secondo il Corriere (p.11) il premier non intende, per ora, dimettersi. E anche se è di fronte a una strettoia dice: "Posso uscirne". Conte non vuole cedere – scrive il Fatto (p5) -: non vorrebbe dimettersi e sul guardasigilli potrebbe andare fino in fondo. Il Corriere (p.10) ipotizza lo slittamento di un giorno del voto a Palazzo Madama sulla giustizia. E arriva la spinta sul Guardasigilli Bonafede: "Dia un segnale". Libero (p.2) scrive: Conte e Bonafede provano a fuggire, ma le elezioni sono sempre più vicine. Per la Stampa (p.2) i 5S mollano il Guardasiglli: "La testa di Bonafede sarà la prima a cadere".  Secondo Repubblica (p.8) Conte sarebbe tentato dalla sfida sulla giustizia, cercando consensi in Senato. Il regista dell'operazione "costruttori" Tabacci, però, a Repubblica (p.9) avverte: "Mancano i voti. Ora il premier si dimetta: nuovo governo o urne". Il Pd – che frena sul voto anticipato - avverte il capo del governo: "Senza i numeri si va a casa"  (Messaggero p.6). Ma il ministro Amendola, intervistato dalla Stampa (p.2), avverte: "Sciogliendo adesso le Camere rischiamo i soldi del Recovery". I quotidiani guardano alle mosse di Italia viva. Prescrizione e Bonafede, Renzi ci prova, ma rischia la scissione (Fatto p.6). Rosato al Messaggero (p.6): "Il Guardasigilli non ci ha mai convinto: ripartiamo insieme con un nuovo patto". Per la Stampa (p.6) stavolta da Italia viva nessuna astensione bis: Renzi dirà no a Bonafede. La sua scommessa è di cacciare il premier, ma senza andare a votare. Tra i dem – segnala Repubblica (p.10) – cresce la fronda pro-Renzi: "Ricuciamo, senza ultimatum".

ESTERI
Navalnyj sveglia la Russia: tutto il Paese in piazza, oltre 3000 arrestati (Stampa p.14-15, Corriere p.16-17  e tutti). A Mosca protestano in 20mila. Adunate a San Pietroburgo, in Siberia e altre 112 città. La polizia attacca e per la prima volta la gente risponde. In cella finiscono anche i più stretti collaboratori dell'oppositore: ma la protesta non si ferma. La Ue condanna l'escalation e prepara nuove sanzioni (Repubblica p.15): domani i ministri degli Esteri dell'Ue si troveranno a Bruxelles per un delicato vertice nel quale inizieranno a discutere l'ampliamento delle sanzioni a carico degli apparati più vicini a Vladimir Putin. Gli Usa chiedono il rilascio immediato dei detenuti. Appello dei dissidenti in esilio "L'Occidente rifiuti i soldi di Putin".
Svolta in Afghanistan: Biden vuole rivedere l'accordo con i talebani (Repubblica p.16, Stampa p.13, Corriere p.19). Il generale Austin, nuovo capo del Pentagono, esordisce con un passo indietro rispetto alle scelte di Trump: ancora troppa violenza nel Paese. Notti all'addiaccio per i soldati, scuse di Joe Biden al generale.
Il film su Khashoggi fa tremare Riad. Bin Salman scatena la guerra dei troll (Stampa p.16). "The Dissident", pellicola sull'uccisione dell'editorialista del Washington Post, rischia di minare le relazioni con Biden.

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Commentario del 23.01.2021

PRIME PAGINE
Italia viva riapre, ma Conte chiude a Renzi. E ora il governo rischia sulla giustizia (Corriere). Mancano i "costruttori": pressing di Pd e M5S per un nuovo esecutivo (Stampa). Conte adesso è disperato: "Non trovo responsabili" (Giornali). E gli alleati iniziano a friggere (Libero). Gli italiani bocciano il governicchio dei "responsabili" - secondo il sondaggio sulla Stampa -, ma dicono sì al partito di Conte.   Pressing su Conte: "Dimettiti" (Messaggero). Riprende quota la crisi pilotata (Sole). Conte prova il terzo atto (Repubblica). Dimissioni e reincarico per il premier se c'è il gruppo di Centro (Fatto). Sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere: solo un italiano su 5 vuole le elezioni.
Intanto, l'instabilità politica colpisce Borsa e spread: nei bond decennali la Grecia batte l'Italia (Sole).
Covid, la Lombardia torna arancione (Corriere). Lombardia rossa per errore, "A Milano persi 100 mln" (Repubblica). Vaccini, la rabbia di Arcuri: "Non mi fido più di Pfizer" (Stampa). Anche AstraZeneca frena sui vaccini (QN). L'attacco di Libero: buttati soldi invece di acquistare dosi. Vaccini, o li paghi o non li hai. Variante e vaccini, doppio allarme: "Virus più letale" (Messaggero).
Italia-Economia. Recovery plan, Conte vede i sindacati e apre alla trattativa (Sole).  Il ministro Boccia al Corriere: "Diritto ai ristori per le attività tenute chiuse".

ECONOMIA
Recovery., i paletti di Bruxelles su pensioni, giustizia e Pa: "L'Italia faccia le riforme" (Repubblica p.6). Le nuove linee guida della Commissione, e intanto lo Spread continua la corsa al rialzo. Per il Giornale (p.6) il Conte dimezzato allarma mercati e agenzie di rating. Per Moody's la maggioranza risicata compromette la risposta alla pandemia. Balza lo spread, Borsa giù. "Questo governo non farà nulla", Italia sotto tiro degli speculatori, titola sul tema Libero (p.8). Dopo l'allarme lanciato dalla Lagarde, si diffonde il timore che l'esecutivo senza una maggioranza stabile non abbia la forza di portare avanti i progetti di rilancio. "I fondi Ue ultima chance per l'Italia". Rischio declassamento, su lo spread, scrive la Stampa (p.16). Moody's: "Per il Paese sfide spaventose". Conte ai sindacati: "Miglioriamo insieme il Recovery". Crisi politica e Bce più avara: sui bond la Grecia batte l'Italia, scrive il Sole (p.3). Ora i tassi del Btp sono più elevati di quelli greci e fanalini di coda in Eurozona. Il differenziale sui Bund sale a 123 punti base e la Borsa di Milano (-1,52%) scende più di tutte. E sempre il Sole (p.4) si concentra anche sul Recovery, Conte cerca il dialogo con i sindacati e apre a modifiche. La versione finale del piano recepirà le osservazioni di parti sociali e Parlamento. Lunedì incontro con le imprese, poi al via i tavoli per settori e missioni con i ministri interessati. Per il Tempo (p.6) il Recovery è ancora un cantiere. Conte e Gualtieri avviano il confronto con i sindacati e promettono: "Creeremo 3 punti in più di Pil". Il ministro dell'Economia: "Intervento complessivo da 300 miliardi". La Uil preoccupata per le incertezze sulla governance.
E infine il Messaggero (p.18) torna sul reddito di cittadinanza e parla di paradosso navigator, premio dopo il flop. Dovevano trovare lavoro ai disoccupati beneficiari del Reddito, ad aprile invece scadrà il loro contratto. Il governo adesso li vuole salvare con proroga a fine anno e una corsia preferenziale nei concorsi pubblici.

POLITICA
Addio responsabili, Pd e M5S a Conte: dimissioni, poi il ter (Messaggero p.2). Si arena il progetto di arruolare senatori centristi. Renzi: "Ora torniamo a trattare". Dem e pentastellati divisi sul dialogo con Iv. Tabacci vede Di Maio: discontinuità per allargare. La crisi va chiusa entro il weekend. Se nasce il Centro, c'è il Conte-ter, titola invece il Fatto (p.2). Per attirare i responsabili Conte ha solo quattro giorni di tempo, sottolinea anche Repubblica (p.2). La via della crisi pilotata se trova i numeri in Senato, altrimenti il capo del governo sceglierà la sfida in aula sulla relazione di Bonafede. Nessuna apertura a Renzi. E se tutto andasse male punterà sul voto. E secondo il Giornale (p.2) il voto su Bonafede agita i giallorossi. Appelli 5S a Renzi: riaprire il dialogo. Mercoledì al Senato si può andare sotto soglia 156: solo l'astensione i Iv può salvare Conte. I grillini aprono spiragli, l'ex premier compatta i suoi. Tabacci: "Serve un nuovo governo". Stallo sui numeri e rischio urne: tensione nella maggioranza, scrive invece il Corriere (p.10). Mercoledì il voto sulla giustizia ma i responsabili non arrivano. Tabacci vede Di Maio. E Renzi offre un patto "senza pregiudizi". Il Messaggero (p.5) racconta anche di un centrodestra diviso. Per il Cav solo le elezioni, e i ribelli di FI: così ci perde. Opposizione in ordine sparso: il diktat di Meloni e Salvini non convince tutti. Tra i forzisti il sospetto che Berlusconi abbia barattato il suo sì per la candidatura al Colle. Su Stampa (p.7) spazio al sondaggio a cura di Alessandra Ghisleri. Gli italiani bocciano il governicchio, il partito del premier vola al 10%. Sul Corriere (p.17) gli scenari di voto a cura di Nando Pagnoncelli. Solo un italiano su 5 vuole le urne, il 42% non capisce i motivi della crisi. Gradimento, Conte stabile in testa (Renzi resta in coda), poi Speranza e Meloni. Scende Salvini.
E il Foglio (prima) chiede di darsi una calmata per non sputtanare l'Italia. Avere un governo che si tiene in piedi con qualche scappato di casa solo per non andare a votare potrebbe essere per il Paese una scommessa persino più pericolosa che mollare tutto e andare al voto. Basta capricci. E' ora di riconciliarsi, please.
Cresce intanto l'allarme sui vaccini, anche AstraZeneca in ritardo: "Dosi più che dimezzate" (Stampa p.2). In italia e nei Paesi dell'Ue a rischio le iniezioni di febbraio e marzo. Pressioni sull'Ema per il via libera anticipato. Pfizer rassicura sui tagli. Ma Arcuri attacca: "Pfizer inadempiente, pronti a portarli in tribunale". Il commissario straordinario all'emergenza: oggi riunione con l'Avvocatura di Stato per concludere l'istruttoria: "La riduzione del 20% della fornitura è una triste certezza. Non si negozia sul diritto alla salute degli italiani".
In primo piano sui quotidiani anche il pasticcio relativo alla Lombardia. Un autogol, rossa per i dati sbagliati, scrive il Messaggero (p.11). Trasmessi dal Pirellone e poi rettificati. L'Iss: numeri cambiati solo successivamente. Salvini: il governo risarcisca i danni. Da domani il ritorno in arancione. "Salvini? Si faccia spiegare da Fontana. Il sistema funziona, lo dicono i numeri", questa la replica del ministro Boccia al Corriere (p.5). "Comunicati dati incompleti ora corretti, le attività chiuse hanno comunque diritto ai ristori".

ESTERI
Usa, Biden prepara un piano per l'America dei più poveri: buoni pasto e salario minimo a 15 dollari (Stampa p.13 e altri). Il presidente parla di "obbligo morale" e punta ad agire subito per i sofferenti. Messaggero (p.13) la definisce una "svolta a sinistra" di Biden: misure in favore delle fasce deboli e gli sconti fiscali di Trump resteranno per le classi medie. La sua sfida – scrive Repubblica (p.14) – è la manovra da 1.900 mld al Senato. Intanto, via al processo per impeachment nei confronti di Trump: l'8 febbraio si discute in aula al Senato (Corriere p.19 e altri). Libero (p.11) attacca invece la strategia interventista dei Democratici: arriva Biden e gli Usa tornano a fare la guerra. Truppe militari schierano in Siria, mentre la Casa Bianca esclude l'Italia dai primi colloqui per indicare gli obiettivi militari.
Russia, i sostenitori di Navalny in piazza sfidano Putin: malgrado i divieti, migliaia di giovani intendono manifestare in 70 città. La polizia gioca d'anticipo, arrestati i collaboratori dell'attivista anti-corruzione (Sole p.19).

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