Commentario del 31.08.2015

IN PRIMA PAGINA
Schiaffo di Londra. "Stop agli immigrati anche della Ue" (Repubblica). "Entra solo chi ha già un lavoro" (Fatto). Il Giornale: frontiere chiuse per noi. Alfano al Corriere: "Un errore, Schengen non si tocca. Così si alimenta la paura". Attesa per il vertice d'emergenza sui migranti previsto per metà settembre. In Italia due fatti di cronaca a confronto: il profugo arrestato per una coppia uccisa nel catanese e l'ucraino di Napoli, "l'eroe normale che sfidò i banditi" (Corriere). L'altra notizia del giorno è la scoperta dell'Eni di un maxi giacimento di gas al largo dell'Egitto (Stampa in apertura e su tutti). Descalzi alla Stampa e a Repubblica: "Vantaggi per il Cairo ma anche per noi. Ora il Mediterraneo sarà più stabile". Su Repubblica come cambia la mappa dell'energia. Ancora in primo piano le vicende romane. Il ministro Orlando al Messaggero: "Giusta la scelta di Gabrielli. Per il Giubileo rafforzeremo gli uffici giudiziari". Parlano anche gli attori. Gigi Proietti: "Romani, torniamo all'orgoglio scolpito in Spqr" (Messaggero). Montesano: "Marino è nudo, via lui e il suo codazzo" (Giornale). Ghini: "Per il riscatto speriamo nel Papa" (Stampa). Intanto il governo si prepara a stanziare altri 50 milioni per il Giubileo (Stampa). Su tutti l'addio a Sacks - lo scrittore di "Risvegli" – e il trionfo di Valentino Rossi a Silverstone. Ma c'è un'Italia che non sa correre, ed è quella (non) vista ai Mondiali di Atletica (Corriere).

POLITICA
Della lunga intervista di Renzi al Corriere di ieri è il passaggio sul Senato – "Problemi di numeri non ce ne sono ma cercheremo fino in ultimo un punto di incontro" – il più dibattuto in vista del voto sul ddl di riforma costituzionale, a partire dall'8 settembre. Per la minoranza dem nelle parole di Renzi non c'è nessuna apertura: il premier andrà avanti senza mediazioni, pronto alla resa dei conti (Messaggero p.13). Chiti a Repubblica (p.13): "Sui numeri il premier bluffa. Non si può approvare una riforma così importante in maniera sguaiata e nemmeno brandire l'arma del voto anticipato". E a Zanda che dalla festa dell'Unità di Milano dice "sì al confronto ma la lotta politica si fa nel partito: in Parlamento i gruppi decidono a maggioranza" (Unità p.7 e altri) replica Bersani dalla festa di Reggio Emilia: "In nessun Paese i governi fanno le Costituzioni. Bisogna trovare un punto di equilibrio com'è avvenuto per l'elezione di Mattarella. Il governo sia più flessibile, lasciando margini di lavoro al Parlamento" (Corriere p. 9). Un varco c'è e si prepara ad aprirlo il presidente del Senato Grasso, che secondo Repubblica (p.13) ha deciso per l'emendabilità dell'articolo 2 della riforma, riaprendo clamorosamente la partita sull'elettività dei futuri senatori, cuore dello scontro politico tra maggioranza e minoranza dem. Un colpo a Renzi, e che riapre la necessità di trovare una soluzione politica "alta" per evitare imboscate parlamentari e voto anticipato, scenario che inquieta il presidente Mattarella. Per Repubblica prende così quota l'ipotesi di un incontro Renzi-Bersani, ancora prematuro ma alla fine obbligato. Sul Messaggero (p.5) intervista al ministro Orlando, in gran parte dedicata alla situazione di Roma; ma sulla riforma delle intercettazioni dice: "Penso che ce la possiamo fare entro il 2015. Confido che il testo intercettazioni venga approvato entro settembre alla Camera".

ECONOMIA
Cina e Bce, Borse con il fiato sospeso (Repubblica e Messaggero p.11). Dopo l'agosto nero la settimana si apre ancora all'insegna della volatilità anche se gli esperti escludono un altro lunedì di panic selling. Ora l'attesa per i dati macro sul rallentamento della Cina e per il board Bce di giovedì, che potrebbe decidere un ampliamento degli acquisti. Per le mosse della Fed sul costo del denaro Usa bisogna invece aspettare metà settembre, con tutti gli scenari aperti. Allen Sinai a Repubblica (p.11): "Le banche centrali hanno reagito bene. Basta pessimismo, la ripresa ci sarà". Per Milano incognita "migrazione": nel week end è stata spenta la vecchia piattaforma di regolazione di Monte titoli per spostarsi sul sistema europeo Target 2 securities.
Fa discutere l'intervista di Renzi ieri al Corriere. "Renzi si fa lo sconto ma a Bruxelles nessuno lo sa", scrive Feltri sul Fatto (p.2): i 17 mld di euro di "flessibilità" citati dal premier non risultato né al Tesoro né ai funzionari di Bruxelles. Ciò significa che Renzi ha intenzione di derogare alle regole europee per mantenere le tante promesse fatte sui conti, ma Padoan non sarà della partita.
Su Repubblica (p.8) bilancio dei primi 6 mesi di Jobs Act: disoccupazione giovanile ancora a quota record ma crescono i contratti stabili. Pesano la debolezza di pil, consumi, investimenti e produttività. Niente tira come dovrebbe per rianimare il lavoro. L'emergenza resta aumentare l'occupazione (in Italia lavorano solo 55 persone su 100, contro le 80 di Inghilterra e Germania) ma fin qui il Jobs Act non ha aiutato. "La nostra è una riforma strutturale, per vederne gli effetti serve tempo", dice Maurizio Del Conte, padre della nuova legge.
Sul Corriere (p.13) focus sulla spesa per il welfare: nel mirino i piccoli comuni e le Regioni grandi come quartieri. Per ridurre la spesa pubblica e migliorare il welfare territoriale bisognerebbe razionalizzare l'organizzazione statuale con non più di mille centri territoriali (rispetto agli 8000 attuali comuni) a 10, 11 Regioni e introdurre un'anagrafe generale dei richiedenti le prestazioni di welfare presso l'Inps con incroci fiscali.

EUROPA
"Londra trasforma tutti gli europei in migranti" (Fatto in prima e p.2 e tutti): il ministro degli Interni, Theresa May, al Sunday Times ha dichiarato lo "stop all'ingresso di tutti gli stranieri, anche europei, che non hanno un lavoro" perchè "gli ingressi sono decisamente troppi". Polemico Alfano al Corriere (p.3): "Grave errore di Londra che alimenta la paura". Contrario alla proposta inglese anche il sottosegretario Gozi a Repubblica (p.3): "No ai muri, la proposta ci riporta indietro di 50 anni". La ministra inglese ha puntato il dito contro l'accordo di Shengen che è "la causa della morte di centinaia di persone e per questo va abolito". Alfano: "Schegen è libertà: se per vincere la paura bisogna diminuirla, tra qualche anno avremo problemi maggiori" e per Gozi "la soluzione non è smontare ma completare quello che c'è". Per Lloyd, giornalista del Financial Times, (Repubblica p.2) "la proposta della May è un modo di cavalcare l'onda populista". A Londra nel frattempo preparano una stretta che riguarda anche gli studenti stranieri mentre in Ue è previsto per il 14 settembre un vertice d'emergenza (Su tutti): i ministri degli Interni dei 28 si riuniranno per discutere di quote e asilo. Alfano: "Finalmente in Ue prevalgono razionalità e concretezza, ma ci sono voluti centinaia di morti. Ora servono regole per un diritto di asilo europeo però non si può continuare a scaricare la responsabilità al Paese di primo ingresso". Al vertice Renzi chiederà di ragionare sul superamento di Dublino e su una politica europea di immigrazione (Corriere p.2). Manfred Weber (Ppe) al Corriere (p.2) si dice d'accordo col premier ma "serve più solidarietà per superare Dublino". Oscar Giannino sul Messaggero (in prima e p.3) nel frattempo analizza i costi dell'emergenza immigrazione per l'Italia: "Tra salvataggi e accoglienza spendiamo oltre 3 mld mentre la Ue ci dà circa 650 mln l'anno, il restante è a carico nostro. Anche se sono poca cosa rispetto a 800 mld di spesa pubblica, il vero problema è che le cifre non sono trasparenti".

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Commentario del 30.08.2015

IN PRIMA PAGINA
"L'Italia cresce. E il diritto d'asilo ora diventi europeo": così Renzi al Corriere in un'intervista a tutto campo che tocca politica, economia, Europa, immigrazione. "In arrivo nuovi dati positivi. Le unioni civili si faranno, sul Senato cerchiamo un punto d'incontro". Sul Messaggero costi e piano del governo per i pensionamenti anticipati le privatizzazioni. Sul Sole la riforma in vista per il bonus casa: verrà ampliato ed esteso oltre il 2015. Sul Fatto le falle della "Buona Scuola": asili con 10 mila maestri in meno. Su Avvenire la "mina" da 37 mld di derivati pronta a esplodere sotto i conti pubblici. Su tutti il dramma degli immigrati: ancora Tir "della vergogna" e spari sui trafficanti in Grecia. L'Onu: subito summit mondiale (Repubblica, Messaggero). Parolin: "Bene il vertice Onu" (Avvenire). Il Vescovo di Torino: "Cinque profughi in ogni parrocchia". L'Europa prepara la stretta sui treni: biglietti nominativi e pattuglie (Messaggero). Su tutti ancora il caso Roma. Sulla Stampa la verità di Marino:"Nessun tandem col prefetto". Sull'Unità intervista al sindaco: "Concordato il piano per il Giubileo con Gabrielli". E per i bus arrivano superticket da 1000 euro. L'assessore Esposito: "Voglio cambiare la mentalità gommarola" (Corriere). Sul Messaggero parla il sottosegretario De Vincenti: "Con l'Anticorruzione e Gabrielli rilanciamo la Capitale".

POLITICA
"Le unioni civili si faranno. E anche sul Senato il governo non rischia: cerchiamo pure un punto di incontro, basta che non sia la scusa per ricominciare tutto da capo. Non sono contro Berlusconi ma per l'Italia: ero perl'Ulivo. Con D'Alema siamo al paradosso che chi ha ucciso l'Ulivo oggi si erga a paladino dell'ulivismo. Letta candidato contro di me? Non mi risulta ma sarebbe divertente confrontare i risultati". Renzi a tutto campo nell'intervista a Cazzullo, in apertura sul Corriere (e a p.2 e 3), rilancia sul taglio dei costi della politica – "La vera sfida è ridurne il numero, come abbiamo fatto con le Province e come vogliamo fare col Senato.E controllarli di più" – ammette problemi con il mondo della scuola e sulle intercettazioni con Adinolfi dice: "La rivoluzione non è un pranzo di gala, no?". Quanto al voto anticipato "non vedo nessun rischio. Sulla riforma del Senato se vogliamo forzare sui numeri possiamo farlo. Ma noi fino alla fine cercheremo un punto di incontro". Il tema del voto anticipato continua però a essere in primo piano: settembre sarà un mese decisivo per le riforme, il fisco e la giustizia e il Pd resta diviso quasi su tutto (Repubblica e Sole p.10). E le dinamiche politiche italiane restano osservate speciali a Bruxelles e a Francoforte, scrive Magri sulla Stampa (p.2).L'ipotesi di elezioni in primavera e i risvolti sull'economia preoccupano sia "i piani alti della Repubblica" che quelli dell'Europa. Di Maio (M5S) al Fatto (p.4): "Non andranno mai al voto: Renzi bluffa, sarà la loro tomba". Quanto alla Lega "il corteggiamento di Salvini è inutile. Invece di lanciare appelli dovrebbe farla finita con vitalizi e rimborsi milionari. Non ha nessuna credibilità".
Intanto Berlusconi in settimana potrebbe incontrare Salvini (Messaggero p.11) col leader leghista che chiede opposizione dura al governo fino a far cadere Renzi mentre Maroni dà per vicino un accordo per le comunali di Milano, a riprova che "il modello Lombardia funziona". Nella rosa dei candidati Del Debbio, De Albertis (Triennale di Milano), Rocca (Assolombarda). Ma La Russa frena Berlusconi e Salvini: "Occhio a non bruciare i candidati" (Libero p.9). Sempre su Libero (p.9) l'operazione talk show di Berlusconi, alla ricerca di volti nuovi per la tv per svecchiare l'immagine di Forza Italia. Per parlare di immigrazione punta su Therese, un'ex modella nera.

ECONOMIA
"Il Paese non è fermo, al contrario vedo tanta energia. Gli indici di fiducia e i consumi tornano a crescere, il turismo tira, si respira un clima di ripartenza. Dopo anni di segno negativo torniamo a crescere" dice Renzi al Corriere (in apertura e a p.2 e 3). "L'Italia è in movimento, altro che ferma, con buona pace di Salvini. Voglio vedere quanti imprenditori del Nord-Est fermeranno le aziende per la sua serrata". Idem sul lavoro: "I contratti a tempo indeterminato sono buoni, gli occupati crescono, i cassintegrati scendono, la ripresa c'è". Renzi conferma il taglio delle tasse da qui al 2018 - "ma non ci saranno tagli alla sanità, bensì agli sprechi" – e che non ci sarà altro deficit: "Grazie al lavoro di Padoan abbiamo ottenuto dalla Ue la possibilità di uno spazio di patto di circa l1%, 17 mld di euro. Cercheremo di usare parte di quello". Ieri i dati Cgia sul ritorno dei capitali esteri, saliti del 3,5% nel 2014; ma in rapporto al pil l'Italia è in coda alla graduatoria europea. "Regno Unito, Germania e Francia rimangono i Paesi più attrattivi" dice Recchi (Confindustria). Per Libero (p.18) la "retorica"dei capitali esteri vale solo lo 0,2% del pil. Sul Corriere (p.8) l'indagine Unioncamere-Ref sulle città più attrattive per gli investimenti: Udine per l'industria, Monza per gli alberghi. Cosenza fanalino di coda.
Sui quotidiani si susseguono anticipazioni della prossima legge di Stabilità: sul Messaggero (p.2) il dossier "previdenza", col governo orientato a concedere il pensionamento anticipato ma con penalità fino al 30%. La Fornero d'accordo: "Giusto concedere flessibilità in uscita, le condizioni di emergenza del 2011 sono superate" (Stampa p.2). Dalle privatizzazioni il governo punta invece a incassare 11 mld (Messaggero p.3): Poste dovrebbe essere quotata entro l'anno, Enav e Fs nel 2016 ma per le Ferrovie è scontro nel governo sullo scorporo della rete. Sul Sole (p.3) il dossier "bonus edilizi": dopo il successo del secondo trimestre 2011 (+11% dei lavori) Delrio punta all'estensione degli incentivi al settore pubblico, condomini e riqualificazione urbana. Realacci al Sole (p.3): "La stabilizzazione per almeno un triennio dei crediti di imposta per ristrutturazioni e risparmio energetico e l'allargamento al patrimonio edilizio pubblico e delle imprese siano una priorità assoluta della prossima legge di Stabilità. Solo così si recupera crescita e occupazione". Sul Corriere (p.9) il dossier detrazioni, una giungla che vale 161 mld e che nonostante le promesse non si riesce a disboscare. Da qui il governo conta di pescare al massimo 2 mld di euro ma non è ancora chiaro dove voglia intervenire. Nel mirino agricoltura e trasporti. Su Avvenire (p.17) la mina derivati: 37 mld la soglia di perdite potenziali per lo Stato secondo Unimpresa.

EUROPA
Migranti, prosegue l'emergenza. In Grecia spari tra militari e trafficanti provocano la morte di un adolescente, in Austria 3 bambini disidratati trovati a bordo di un Tir (su tutti). Renzi al Corriere (in prima e p.2-3): "Per l'Europa è finito il tempo di commuoversi, è ora di muoversi". Intanto l'Onu convoca un summit mondiale. Ban Ki-Moon: "E' necessario fare di più. Lancio un appello a tutti i governi coinvolti perchè forniscano risposte globali e agiscano con umanità" (Repubblica p.2). L'Ungheria ignora l'appello e inasprisce le pene per il reato di immigrazione clandestina: 3 anni di carcere per chi entra illegalmente (Corriere p.6). Per Gulyas, deputato della maggioranza, è "un'inevitabile risposta a un'Europa inadeguata e irresponsabile". Tajani (Vicepresidente Ue) al Giornale (p.3): "E' una crisi globale, va affrontata da tutti. L'Occidente deve costruire una politica comune o sarà il disastro". Anche Bubbico, viceministro degli Interni, ad Avvenire (p.7) chiede di agire: "Basta ipocrisie, l'Ue deve essere unita. Non è più accettabile lo scaricabarile" e per l'esperto, Moisi, al Messaggero (p.4) "L'Ue deve tornare ad essere un modello: unita può fermare la tragedia". Il premier albanese, Edi Rama, al Mattino (in prima e p.3): "L'Ue salvi il Mediterraneo". Il premier al Corriere (p.3) torna a chiedere il superamento di Dublino e "una politica di immigrazione europea" (Corriere p.3) ma per Repubblica (p.4) al momento "in Europa vince il fai-da-te: ogni migrante ha possibilità diverse di ottenere un permesso a seconda del Paese in cui arriva". Nel frattempo arrivano nuove regole contro il terrorismo: biglietti nominativi e più controlli per chi viaggia in treno (Corriere p.5 e tutti). Il viceministro Bubbico a Repubblica (p.8) e Messaggero (p.7): "Prossimo passo sarà tracciare gli spostamenti, poi bisognerà fermare la vendita di armi". Le autorità nel frattempo continuano a lavorare per stroncare l'attività dei trafficanti di esseri umani. Nuredim Wehabredi Atta, trafficante pentito, collabora con i pm: "Il capo dell'organizzazione si trova in Libia ma i suoi soldi sono in Germania. Sua moglie ha un ruolo centrale, ora si trova a Francoforte" (Repubblica p.4).

IL CASO
Renzi chiude la polemica sul caso Roma dopo la decisione del Consiglio dei Ministri sulla "tutela" a Marino: "Nessun commissariamento" spiega al Corriere (in prima e p.2-3). "La Capitale ha ottenuto, oltre a ciò che ha chiesto per il Giubileo, un sostegno per combattere la corruzione con Gabrielli e Cantone". A rafforzare le parole del premier è il sottosegretario De Vincenti al Messaggero (in prima e p.9): "Con Gabrielli e l'Anticorruzione rilanciamo la Capitale". Marino rompe il silenzio parlando all'Unità (p.8): "Grande condivisione di vedute e massimo rapporto di fiducia con Gabrielli". Ma secondo la Stampa (in prima e p.3) il sindaco avrebbe detto ai suoi che quella con Gabrielli "non sarà una diarchia perchè il prefetto non ha poteri speciali". Intanto, secondo la Stampa (p.3) Marino attacca sui fondi per il Giubileo: "Stesso modello l'Expo. Ma c'è una differenza: per l'Esposizione universale lo Stato ha sborsato un miliardo e mezzo, per il Giubileo non metterà un euro". Sull'Anno Santo interviene anche De Vincenti al Messaggero (p.9): "Il Comune è chiamato a uno sforzo impegnativo ma ce la può fare. Per l'8 dicembre le opere saranno completate, si tratta non di grandi opere ma lavori di manutenzione che miglioreranno la qualità di vita. Per quanto riguarda i fondi, in settimana ci sarà una riunione con Comune e Mef". Intanto dalle opposizioni chiedono le elezioni nella Capitale. Di Battista (M5S) al Tempo (in prima e p.2): "Il Pd prende tempo per evitare una nostra vittoria ma il conto lo pagano i romani" mentre Beppe Grillo parla di "farsa mondiale". Anche Marchini attacca: "Il voto è sempre meglio di questo pastrocchio" (Tempo in prima e p.3).

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Commentario del 29.08.2015

IN PRIMA PAGINA
Migranti, la grande fuga dalla Libia (Stampa): oltre 5 milioni i siriani pronti a partire (Corriere). In mare è strage senza fine: oltre 200 corpi il conto dell'ultimo naufragio. Gentiloni a Repubblica: "Adesso l'Europa sa". Subito regole comuni su asilo e rimpatri. La Casa Bianca: la Ue fermi i trafficanti. Italia e Grecia lasciate sole (Messaggero). Su Sole e Stampa il cambio di passo della Merkel, da rigorista a statista: ora è Berlino a ricordare i diritti dell'uomo a Parigi (Stampa). Sul Sole le tre rotte dei disperati verso la fortezza Europa. Ma al Corriere il leade socialista spagnolo Sànchez dice: "Spagna alleata di Francia e Italia per evitare un'Europa tedesca". Oggi Netanyahu vede Renzi: al centro degli incontro il rischio Iran (Corriere).
Sul piano interno è ancora Roma in primo piano su tutti: politica e quotidiani divisi sul ruolo di Gabrielli, che il Tempo indica come candidato sindaco del Pd nel 2017. Per il Fatto ha solo poteri di prefetto, il vero "dominus" sul Giubileo è il Papa. Per il Giornale "sindaco ad interim" è Renzi. Alfano al Messaggero: "Ora Marino collabori". Cantone a Repubblica: "Salveremo il Giubileo col modello Expo". Il Giornale parla di sindaco sommerso e democrazia sospesa. Per 2 italiani su 3 Marino è come Schettino, scrive Libero citando un sondaggio Ixé. Il Giornale rilancia voci di un Renzi-bis: sarebbe la soluzione di Mattarella in caso di crisi sulla riforma del Senato. Squinzi si schiera col governo – "Tifo spietato per chi riduce le tasse ma va tagliata la spesa" (Sole) – e bacchetta i sindacati: "Sono un fattore di ritardo" (Messaggero).

POLITICA
Mattarella ha pronto il Renzi-bis: per il Giornale (in apertura e a p.8) questo lo scenario che si delinea nel caso, sempre più probabile, in cui il governo cadesse al Senato sulle riforme. Lo stesso scontro tra D'Alema e Lotti, anche per il Messaggero (p.9) è indicativo del livello di scontro con Renzi pronto al chiarimento finale con la minoranza dem e questo alza il rischio scissione nel partito. Anche per il Corriere (p.13) settembre sarà un mese cruciale per Renzi, non tanto per la legge di Stabilità ma per la riforma del Senato. E in caso di incidente parlamentare ci sarebbe il voto. Ma per il Giornale nel caso si arrivasse allo show down difficilmente Mattarella manderebbe il Paese alle urne: con la legge di Stabilità alle porte, due leggi elettorali diverse per Camera e Senato e il Giubileo al via a dicembre il presidente opterebbe per un Renzi-bis. Improbabili sia un governo istituzionale guidato da Grasso che una riedizione delle larghe intese. I toni nel Pd continuano a rimanere molto aspri. Delrio: "Non stiamo al governo a tutti i costi ma solo se riusciamo a governare" (Messaggero p.8). Guerini al Messaggero (p.8) esclude elezioni anticipate: "D'Alema? Polemica di bassa qualità.Ribelli o meno in aula avremo i voti". "Sull'elezione diretta dei senatori e la fiducia riservata ai soli deputati non si tratta". Fa discutere ancora anche l'intervento di Renzi al Meeting di Cl su berlusconismo e antiberlusconismo. Prodi a Repubblica (p.15): "Stallo? Renzi si è sbagliato". Prodi critico anche sulla promessa i tagliare le tasse: "Una volta si facevano analisi politiche serie, ora c'è twitter".
Su Repubblica (p.14) la speranza di Berlusconi di tornare in campo, libero dai gravami della Severino: a metà settembre arriverà la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo ed è convinto che gli sarà favorevole. Se così fosse, sarebbe pronto a ricandidarsi "con tanti saluti a Salvini". Diversamente la scelta per la leadership del centrodestra potrebbe essere Draghi o Marchionne: "Sono dei simboli, parlano all'elettorato moderato, elettori che hanno votato Renzi ma si sono già pentiti e che non voteranno mai la Lega di Salvini".

ECONOMIA
Debiti, una legge salva Regioni: il Corriere (in apertura e a p.10) torna sul caso innescato dai conti del Piemonte, censurati dalla Consulta per l'utilizzo dei fondi per il pagamento dei debiti della Pa per fare nuova spesa, aprendo un buco da 3,06 mld nel bilancio. Rischi analoghi anche nel Lazio (8,7 mld), in Campania (2,7 mld) e in Veneto (1,58 mld) e Palazzo Chigi, di fronte a un buco potenziale di 19,3 mld di euro corre ai ripari con un ddl che cancella l'obbligo di pareggio di bilancio per Regioni e Comuni e dovrebbe essere approvata entro metà ottobre. Sul Sole (p.6) la trattativa in atto tra governo e Comuni su Tasi e tagli: una partita da 5-6mliardi. E sullo stop all'Imu sugli immobili di lusso Morando frena: "Serve senso delle proporzioni". Per Libero (in prima e a p. 2 e 3) il taglio delle tasse non esiste: per Belpietro cancellare Imu e Tasi per ridare fiato al mercato immobiliare è una buona idea ma il premier non ha dato alcuna certezza sulle coperture finanziarie mentre Padoan continua a legare il taglio delle tasse a quello delle spese. E anche su questo, scrive Libero (p.2) un piano per tagliare gli sprechi ancora non c'è. Zanetti a Libero p.2: "Pericoloso ridurre le tasse facendo altro debito". E lo stesso Jobs Act si lascia alle spalle un buco di 2 mld, tanti ne servono per finanziare il taglio dei contributi sul nuovi contratti (Libero p.4). Sul Messaggero (p.7) complicazioni in vista per il rinnovo del contratto degli statali: oltre alle scarse risorse pesa sui rinnovi la mancata attuazione della riforma Brunetta. I fondi in Stabilità per il 2016 si limiterebbero a qualche centinaio di milioni. Ieri è stato anche il giorno del confronto tra Delrio e Squinzi alla festa de l'Unità di Milano: Squinzi loda il governo – "Tifo spietato per chi riduce le tasse ma va tagliata la spesa" (Sole in prima e a p.7) – e bacchetta i sindacati: "Il sindacato è un fattore di ritardo" (Messaggero in prima e a p.17). Delrio: "La ripresa è merito di una forte classe imprenditoriale" (Sole in prima e a p.7).

EUROPA
Migranti, strage senza fine. Ancora 200 morti davanti alla Libia (Repubblica in prima e p.2 e tutti). Obama chiede una stretta sui trafficanti e dagli Usa attaccano l'Ue: "Italia e Grecia abbandonate" (Messaggero p.4) ma per Gentiloni, intervistato da Repubblica (in prima e p.4), "ora l'Europa sa. L'orrore dei tir ha convinto i falchi, il dramma è di tutti non solo italiano". Sulla stessa linea il prefetto Morcone al Messaggero (p.5): "Ore tutti devono farsi carico dell'asilo". Intanto il Corriere (p.2) riporta il dossier dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni secondo cui il fenomeno proseguirà fino al 2050 ed è destinato a cambiare l'Europa. Per Pedro Sànchez, leader socialista spagnolo, intervistato da Fubini (Corriere p.6) "le migrazioni sono un fenomeno che riguarda popolazioni minacciate, l'Ue deve essere all'altezza. Finora, tranne Italia e Grecia, non lo è stata. Ogni Paese deve fare la sua parte. Il diritto d'asilo non è solo un obbligo morale ma anche una responsabilità giuridica". Il filosofo Baumann a Repubblica (p.9): "I migranti risvegliano le nostre paure ma la politica non può rimanere cieca". Intanto sono in molti a chiedere un cambio di passo all'Ue. Gentiloni a Repubblica (p.4): "Credo vadano modificate le regole di Dublino per cambiare un concetto: i migranti non entrano in Italia o Grecia ma in Europa, perciò servono regole valide in tutta l'Ue". Per la Stampa (p.5) è la Merkel che ha preso in mano la Ue: la sua uscita sull'immigrazione ha segnato il cambio di passo della Cancelliera che da rigorista si sta trasformando in statista. Per Venturini (Corriere in prima e p.32) "la cancelliera ora è consapevole che ci sono nuove priorità e che la questione migranti impone una strategia urgente per arrivare a un sistema unificato del diritto d'asilo in Europa. E' bene che l'Italia ne sostenga lo sforzo". Secondo Cacciari (Stampa p.5) "la leadership della Merkel è inevitabile, ma finora l'ha usata malissimo".
Grecia verso le elezioni. In bilico la scommessa di Tsipras. Dovrà governare con i conservatori? (Corriere p.14). Il partito dell'ex premier in calo nei sondaggi, la maggioranza assoluta si allontana.

IL CASO
Parte l'era Marino-Gabrielli alla guida del Comune di Roma (Corriere in prima e p.19 e tutti). Alfano al Messaggero (p.2) chiede al sindaco di collaborare: "Bisogna risanare Roma, Marino non avrebbe alcun interesse a contrapporsi all'affiancamento di Gabrielli. Nella scelta del governo non c'è nulla di politico". Intanto per Repubblica (p.12) è caos sui poteri condivisi tra sindaco e prefetto, che però, in attesa del primo incontro, lavora alle prime mosse: faro sugli appalti da annullare (Messaggero p.3). Il vicesindaco, Marco Causi, al Corriere (p.19) torna a ribadire che quella del governo "non è una forma di tutela, questo intervento è il minimo sindacale". A spiegare la situazione è il presidente Pd, Matteo Orfini, alla Stampa (p.7): "Marino da solo non ce la poteva fare. Ora è nelle condizioni di fare un salto di qualità". Ma la "diarchia" nella Capitale non convince gli esperti (Stampa p.6). Porro sul Giornale (in prima e p.8) parla di "sindaco sommerso e democrazia sospesa" mentre Rutelli al Tempo (p.2) vede una Capitale che "torna al Consolato, scelta obbligata ma non si capisce chi comanda". Secondo Cantone (Anticorruzione) "non si tratta di un provvedimento straordinario, già in altri casi è stato fornito supporto alle amministrazioni" ma per Pecoraro (ex prefetto di Roma), intervistato dal Tempo (p.3) "è una scelta creativa mai fatta prima. O si commissariava o si lasciava Marino". Intanto si continua a discutere sui provvedimenti in vista dell'Anno Santo. Causi al Corriere (p.19): "Esatta fotocopia del modello Expo, Roma viene trattata esattamente come Milano, solo con molti meno soldi". Cantone a Repubblica (p.13): "Userò gli stessi uomini dell'Expo. Vedrò presto Sabella per parlare degli appalti". Intanto il vicesindaco Causi parla anche al Sole (p.8): "Sto lavorando per andare oltre il Giubileo, spero che con Zingaretti e Delrio si possa definire un quadro di interventi a medio termine. Al centro del piano la mobilità, senza escludere però gli altri settori".

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Commentario del 28.08.2015

IN PRIMA PAGINA
Roma, alt a Marino (Repubblica), superpoteri a Gabrielli (Messaggero), sciolto il municipio di Ostia (Stampa). La relazione di Alfano su Mafia Capitale in apertura su tutti i giornali. Avvenire parla di un "tutore" per la città e per Marino, Repubblica e Giornale di "badante" al Campidoglio. Causi ad Avvenire: "Adottato il modello Expo Milano". Pesante la scelta del governo – per il Corriere – ma il sindaco non lo sa: è ancora ai Caraibi. Per il Messaggero una scelta obbligata: "l'onestà non basta". La Stampa parla di "soluzione minimale". In primo piano anche l'immigrazione, un "orrore senza fine" (Stampa). Due nuove tragedie: i 50 morti asfissiati in un tir nel cuore dell'Europa (Corriere) e il naufragio al largo della Libia. Si temono centinaia di morti. Merkel: ora la Ue si deve muovere (Corriere). Leon (Onnu) al Mattino: "Unirò la Libia contro l'orrore". Libero e Giornale continuano la loro campagna contro "la deriva del buonismo": "paghiamo le prostitute agli immigrati" (Giornale). "Il governo regala l'8xmille ai profughi" (Libero). Sartori a Qn: "La Ue affondi i barconi". Ma nel Regno Unito è record di immigrati italiani (QN). Su Sole e MF il rally delle Borse mondiali spinte dal pil americano. E nella legge di Stabilità spunta il bonus per chi investe (Sole).

POLITICA
Renzi apre al mondo cattolico: vicina l'intesa sulle unioni civili (Stampa p.9). Pontieri del Pd e Ncd starebbero limando i riferimenti al matrimonio per ricucire con la Chiesa. Ciò in vista di una possibile ritorno alle urne, al quale Renzi vuole tenersi pronto in ogni momento. Mirabelli ad Avvenire (p.7): Il ddl Cirinnà a rischio incostituzionalità". "Così com'è lacera il Paese, va riscritto. E il tema adozioni andrebbe stralciato".
Nel centro destra il richiamo di Salvini a Berlusconi: "Blocchi il Paese con me" (Corriere p.14 e su tutti). Ma per il Corriere difficilmente Berlusconi accetterà di sostenere il "Fermiamo l'Italia" di Salvini. Sulla Stampa (p.9) le ragioni dell'improvviso riavvicinamento di Salvini a Berlusconi: il flop della sua idea di fermare l'Italia, il sostanziale fallimento del progetto di sfondamento a sud con "Noi con Salvini" e il fatto che Maroni e Zaia siano assai più graditi da Berlusconi come interlocutori che non lui. Sempre alta la tensione anche nel Pd, dopo l'intervento di D'Alema alla Festa de l'Unità di Milano. "Siamo al bivio" (QN in prima e a p.10 e su tutti), "Il Pd è ancora il primo partito progressista europeo ma bisogna capire perché dal 41% a oggi i sondaggi ci danno al 30%". Replica di Lotti: "Nel 2013 il Pd prese il 25,2%" (Corriere p.15), "sfidi Renzi alle primarie" (Repubblica p.12). Il Foglio rilancia il tema della "scissione inevitabile" nel Pd, paventando uno scenario greco per l'Italia, con Renzi che come Tsipras riporta il Paese alle urne per liberarsi delle sue zavorre a sinistra. Sul Fatto (in apertura e a p.3) l'indagine aperta a Firenze sui rapporti Renzi-Adinolfi, dopo le intercettazioni tra i due. I pm vogliono capire se il generale della Finanza proteggeva il premier.

ECONOMIA
Scatta il pil americano (+3,7%), Borse in volo (Corriere p.8 e tutti): Milano guadagna il 3,39%. A segno l'asta BoT: collocati 6,75 mld. Oggi tocca ai BTp a 5 e 10 anni (Sole p.3). Ora l'attesa è per le decisioni della Fed sui tassi americani, attesa il 17 settembre (Sole p.5). Ma su pil e consumi "la Spagna ci batte" titola Qn (p.7): non è solo per le riforme di Rajoy, ma anche perché la crisi ha colpito la Spagna dopo anni di crescita tra il 3 e il 4%, mentre l'Italia er agià in declino. Prosegue intanto la marcia di avvicinamento alla legge di Stabilità. Sul Sole (in prima e a p.6) il piano del governo per introdurre un bonus fiscale per gli investimenti delle pmi, senza distinzione territoriale: le pmi potrebbero ammortizzare il valore di alcuni beni fino al 140%. In cantiere anche la riduzione del costo del lavoro, per estendere al 2016 i benefici del 2015, e il rilancio delle infrastrutture pubbliche a Sud. Ma sui ritardi sul Jobs Act Damiano avverte il premier: "Rispetti i patti, c'è già un'intesa con Poletti". Su Repubblica (p.10)la prudenza di Padoan sul taglio delle tasse: sarebbe in corso un braccio di ferro tra Mef e Palazzo Chigi sull'abolizione i Imu e Tasi e sui decreti del Jobs Act. Sul Messaggero (p.9) la caccia alle coperture, tra spending review, rientro dei capitali e un piccolo margine di flessibilità concesso da Bruxelles. Per il Fatto (p.2) il "banco" assunzioni rischia di saltare: il governo ha sottostimato i costi degli incentivi e chi stabilizza i dipendenti. Le previsioni sono state già superate e c'è il rischio concreto che manchino 2 miliardi. Continua a far discutere anche il testa coda del Ministero del Lavoro sui dati dell'occupazione: su occupazione e ripresa tra governo, Inps e Istat è guerrà dei dati (Repubblica p.10). Giovannini (ex Istat) a Repubblica (p.11): "Caos sulle cifre, regole non seguite. E dal Jobs Act effetto nullo". Sul Fatto (p.2) vita e disavventure del ministro Poletti, il "pallottoliere renziano" continuamente smentito dal premier: il suo vero mestiere è far credere che sia ripartita l'occupazione. Su tutti i dati dell'Abi sul credito: boom dei mutui, + 82% nel 2015 (Stampa p.20). Ma un terzo sono surroghi, ovvero vecchi mutui rottamati e sostituiti con mutui più vantaggiosi, non nuove transazioni. Sul Corriere (in prima e p.6) anticipazioni sul riassetto in vista tra i superconsulenti di Renzi per l'economia, con Guerra, Nannicini e De Franceschi in uscita. Il tema è se abbracciare il modello americano del Council of Economics Advisors, con procedure, ruoli e lavoro di squadra ben fissati oppure procedere come oggi, col gruppo che non ha mai fatto squadra.

EUROPA
Migranti, nuove stragi sconvolgono l'Europa. In Austria trovato un camion, proveniente dall'Ungheria, con 50 corpi soffocati nella cella frigorifera mentre sono almeno 30 le vittime per l'affondamento di un altro barcone al largo della Libia (Su tutti). "Siamo tutti sconvolti, è un ammonimento all'Europa a offrire solidarietà e a trovare soluzioni" ha commentato Angela Merkel (Repubblica p.2). La Cancelliera ha annunciato l'accordo raggiunto con Italia e Grecia sui centri di registrazione: "Saranno allestiti entro la fine dell'anno. Ma Italia e Grecia li accetteranno solo se altri Paesi sono pronti ad accogliere la loro quota di asilanti" (Corriere p.13). Gentiloni: "Italia e Grecia non sono più sole, come tre mesi fa, ora nella Ue comincia a serpeggiare la giusta preoccupazione". Il politologo Santori su QN 8p.2) stronca la Ue: "L'unica soluzione è affondare i barconi". Polemico sul vertice il Mattino (p.2) che parla di "nulla di fatto, l'Ue ancora non decide anche se da Berlino arrivano segnali si svolta sul superamento delle regole di Dublino". Il Sottosegretario Gozi al Messaggero (p.7): "Siamo felici che Germania abbia capito che Dublino è obsoleto e va cambiato. Serve una gestione dei flussi, l'Ue non può accogliere tutti. Porte aperte solo ai migranti politici". Nel frattempo nuovo allarme da Fabrice Leggeri, (capo di Frontex) che in un'intervista a Le Figaro, ripresa da Repubblica (p.3) spiega: "Questa crisi durerà per anni, costruire muri non serve a nulla". Uno dei punti centrali per risolvere la questione immigrazione è la stabilizzazione della Libia. L'inviato Onu, Bernardino Leòn, al Mattino (in prima e p.5) lancia segnali incoraggianti: "Siamo a un passo dall'accordo tra Tripoli e Tobruk, così fermeremo gli orrori. Al momento preoccupa la presenza dell'Isis, che è una minaccia per tutti, anche per l'Italia".
Italia Oggi (in prima e p.8) riporta una ricerca dell'economista, Nicola Cacace che evidenzia come l'immigrazione "rende più di quello che costa visto che gli stranieri producono 13,3 mld di tasse e contributi".

IL CASO
Ieri la decisione del Cdm sul caso Roma: "Più poteri a Gabrielli" (Corriere in prima e p.2 e tutti), evitato lo scioglimento della capitale. Marino esulta: "Sono soddisfatto" (Messaggero p.5 e altri). Sciolto solo il municipio di Ostia. Per Rosy Bindi (Antimafia) "la decisione del governo è giusta, Marino resta il sindaco ma non è assolto" (Repubblica p.6-7) e Rosato (capogruppo Pd alla Camera) al Messaggero (p.4): "E' l'occasione per valorizzare la città ma la Giunta sia all'altezza". Polemico Buccini (Corriere in prima e p.31): "Quella del governo è una scelta pesante ma il sindaco fa finta di non sapere. Renzi gli ha tolto tutto quello che poteva senza aprire una devastante crisi in Campidoglio". Per Maria Teresa Meli (Corriere p.5) "Renzi fa le prove generali in vista delle elezioni a Roma. Nel 2017 Gabrielli potrebbe diventare il candidato". A chiedere immediatamente il voto invece è Fi che punta su Alfio Marchini. Lui: "Io oltre i partiti" (Corriere p.5). Intanto il Cdm ha varato anche il pacchetto di provvedimenti per velocizzare i tempi per gli appalti del Giubileo. Gabrielli sarà il coordinatore e Cantone controllerà le gare. Marino: "Finalmente il via alle misure per il Giubileo a cui la mia amministrazione lavora da mesi" e per il Messaggero (p.2) "è una polemica per dire che è il governo ad essere in ritardo". Sabella ad Avvenire (p.8): "Per il Giubileo abbiamo ottenuto uno spazio aggiuntivo nel Patto di stabilità di 50 mln, e martedì c'è una riunione in cui si parlerà di altri 30 mln. Ora dovremo iniziare a correre". Palazzo Chigi preme sul Tesoro per aumentare i fondi (Stampa p.7), intanto sono state finanziate le prime 46 opere (Sole p.8) e per Santilli (Sole p.8) "adesso si lavorerà sulle manutenzioni, poi serve un piano per il rilancio". Polemico il Giornale (p.2) che parla di "grande bluff: le opere non si faranno mai, non ci sono soldi e i tempi sono troppo stretti".

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Commentario del 27.08.2015

IN PRIMA PAGINA
Un'altra strage nel Mediterraneo (Stampa) di nuovo in primo piano: troppo poveri, morti sul barcone (Corriere), cinquantuno nella stiva dove il viaggio costava meno, "trattati come topi" (Avveire). Il Viminale annuncia l'arrivo di altri ventimila profughi (Repubblica). In Germania Merkel visita i profughi e, dopo gli episodi xenofobi, promette tolleranza zero verso chi attacca i disperati: "vigliacchi". Ma Libero di nuovo all'attacco del governo: "Ai clandestini i soldi dei disabili". In evidenza l'appuntamento di oggi del Cdm sulla Capitale: "Marino sotto tutela" (Messaggero), superpoteri a Gabrielli, rimozione dei dirigenti e arrivo di tre tutor. QN apre con la tensione Renzi-Poletti dopo l'annuncio del ministero sulla correzione dei dati dei posti fissi annunciati a luglio: sono la metà. Per il Giornale "Il taglio delle tasse dura un giorno" e Padoan da Rimini frena il premier. "Silvio, sposiamoci" è la copertina di Panorama dedicata alla lunga intervista a Matteo Salvini: "non ci sono alternative all'alleanza nel centrodestra. Berlusconi è indispensabile, io e lui insieme saremo la coppia da battere". Il Fatto polemizza con Renzi sull'antiberlusconismo - "Ecco gli antiberlusconiani" - pubblicando le foto di varie personalità: da Biaggi a Montanelli, passando per Santoro e Luttazzi. "In Borsa vince la volatilità, sprint finale a Wall Street" sul Sole. Su tutti il massacro in diretta tv in Usa di un nero che si vendica contro due giornalisti: razzisti. Poi mette il filmato sul web e si suicida.

POLITICA
"Io e Berlusconi, un ticket per vincere" (Corriere p.18 e tutti): Salvini apre a FI ma gli chiede di cambiare alleanze in Europa e, intervistato da Panorama (p.43-49), rilancia la proposta ai forzisti e spiega che, sul progetto nazionale della Lega, "ormai i militanti hanno metabolizzato, sanno che non basta vincere a Treviso ma bisogna farlo anche a Reggio Calabria". Ma proprio il Corriere (p.20) racconta la "prudenza" che prevale tra gli azzurri: "vuole in cambio il nome per Milano". Accoglienza calorosa, invece, secondo Giornale e Libero. Opposta la versione di QN (p.8): "gli azzurri sentono puzza di bruciato".
Proseguono le polemiche sulla riforma del Senato. Per il Messaggero (p.11) c'è ancora in campo una trattativa del governo con Forza Italia, mentre la minoranza dem continua ad essere sulle barricate. "Il premier tenta in modo maldestro di condizionare Grasso" attacca il Senatore Gotor intervistato dalla Stampa (p.6). Ma il vice del Pd, Ricci, replica: "La minoranza blocca? Pronti al voto anticipato. La sinistra Pd è del tutto staccata dal suo popolo". Anche il Foglio (prima) parla delle opzioni sul voto anticipato: piano A con voto dopo il referendum, piano b con voto subito e patto con il Cav. Il Pd intanto prepara una campagna "per riconquistare la base" (Messaggero p.11), un tour in oltre 100 teatri, per caricare i militanti in vista delle Comunali: Bonaccini all'organizzazione. Repubblica (p.18) intervista: "Ncd al bivio, ma io con Renzi non ci vado".
Sul Corriere (p.21) intervista al vicepresidente del Cms, Legnini: "necessario regolare le intercettazioni. Punire chi diffonde quelle irrilevanti. Dopo l'esperienza politica non si deve tornare in magistratura". Sulla riforma della giustizia anche un intervento del Procuratore di Torino, Spataro, sul Corriere (p.33).

ECONOMIA
Il Ministro dell'Economia, Padoan, dal meeting di Rimini annuncia meno tasse con misure credibili (Corriere p.10 e altri) spiegando che "va ridotta di pari passo la spesa" e annuncia agevolazioni fiscali al Sud. Secondo il Giornale (p.4) "Padoan mette in riga Renzi sui proclami di tagli delle tasse", per Libero (p.7) "a Renzi non crede neanche Padoan". Panorama (p.61) rincara la dose elencando "i rospi" ingoiati da Padoan: "si moltiplicano le iniziative sui conti pubblici da parte di Renzi, il ministro tace e acconsente ma tocca a lui esporsi nelle difficili trattative con Bruxelles. Quanto potrà durare? La Legge di Stabilità sarà il banco di prova decisivo".
Il retroscena del Mattino (p.3) racconta che l'aiuto al Sud annunciato da Padoan prevede maxi sgravi del 120% a chi investe e detassazione delle assunzioni, con i fondi derivanti dalla restituzione del cofinanziamento. Il programma piace al capo del Comitato tecnico Credito e finanza di Confindustria, Boccia (intervista sul Mattino p.3): "pronti 2,4 miliardi in Campania sul credito d'imposta. Si può partire subito".
Intanto il ministero del lavoro si corregge sui posti fissi annunciati a luglio (su tutti): rivisti i dati su apprendistato e collaborazione mentre slittano alla prossima settimana i decreti del Jobs Act. E secondo Libero (p.6) "invece degli incentivi sul lavoro un nuovo taglio delle pensioni" sarebbe allo studio del governo. QN (prima e p. ) racconta la "tensione Renzi-Poletti".
Diverse ricostruzioni sulle possibili misure contenute nella prossima manovra. "Casa, decontribuzione, Ires e Irpef: il piano per alleggerire il fisco" sul Messaggero (p.9). QN (p.4) annuncia sconti Irap, contributi più bassi e misure per il Sud. Per l'Unità (p.5) "non solo Tasi, anche sgravi a Sud e per i redditi bassi". A delineare la manovra 2016 anche l'intervento del viceministro, Morando, sull'Unità (prima e p.9): profonda riforma Pa assieme alla Spending per sostenere la crescita. Sul Corriere (p.11) "Capitali all'estero, corsa al rientro. Attese oltre 100mila domande", c'è anche l'ipotesi proroga dopo il 30 settembre.

EUROPA
Migranti, sempre più centrale in Europa il dibattito sul superamento di Dublino. Sigmar Gabriel, vice cancelliere tedesco, e Frank-Walter Steinmeier, ministro federale degli Affari esteri tedesco, in un intervento sul Corriere (p.33) chiedono "un codice comune su immigrazione e asilo politico per riformare Dublino: se i principi guida sono l'equità e la solidarietà servono norme uniformi. E non bisogna lasciare soli i Paesi di frontiera". Per Maria Serena Natale (Corriere p.5) "Dublino va cambiato perchè il regolamento d'asilo in Europa è superato dagli eventi". L'Italia, al fianco di Francia e Germania, chiede anche di rivedere il piano per la distribuzione dei profughi che la Commissione ha approvato lo scorso luglio (Messaggero p.7). Polemica Adriana Cerretelli (Sole in prima e p.10) sulla risposta all'emergenza: "Mentre nella popolazione crescono i timori, i governi e i vertici Ue sono incapaci di adottare una politica comune". Alberto Negri (Sole p.10) analizza l'emergenza: "I migranti sono solo l'ultimo anello di una catena di errori, il problema sono le guerre che assediano l'Europa. Se non si fermano le guerre non si fermano neppure i profughi". In Germania intanto è polemica da parte di gruppi neo nazisti che hanno contestato la Merkel: dopo gli scontri la Cancelliera ha usato il pugno duro promettendo "Tolleranza zero contro chi viola i diritti degli esseri umani" (Stampa p.2 e altri). Resta alta nel frattempo la tensione anche al confine tra Serbia e Ungheria. Il governo ungherese ha inviato i corpi speciali per pattugliare la barriera contro i migranti che fuggono dalla Serbia. Sarebbero circa 140mila i profughi che hanno passato il confine (Corriere p.9 e tutti).

IL CASO
Giubileo, salta la lista chiusa, in arrivo altri 30 mln, che si dovrebbero aggiungere ai 50 già confermati. Governo e Comune lavorano al progetto a medio termine (Sole p.15 e altri): un'ordinanza del premier varerà un quadro di poteri speciali e deroghe per accelerare bandi di gare e altre fasi dell'appalto. Per il Giornale (p.6) però "i soldi non ci sono, il Giubileo resta a secco e il decreto slitta" mentre secondo il Messaggero (p.5) a giorni è previsto un vertice tra Tesoro e Campidoglio per sciogliere il nodo dei fondi. Per l'Anno Santo si seguirà lo schema taglia-tempi già utilizzato per l'Expo, sugli appalti vigilerà l'Autorità Anticorruzione guidata da Cantone (Repubblica p.14 e altri). Per Maria Teresa Meli (Corriere p.9) il premier "non vuole errori sul Giubileo per non vanificare il risultato dell'Expo". Intanto si è svolto un incontro tra il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e il vicesindaco di Roma, Marco Causi, nel quale si è parlato di lavori, tra cui lo stato del Ponte dei Congressi, del progetto per 40 km di piste ciclabili e delle concessioni su ferro (Sole p.15 e altri).

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