Commentario del 29.02.2016

IN PRIMA PAGINA
Vendola genitore, un caso politico. Lui: è solo amore (Corriere e tutti). Libero: "Vendola lascerà la politica per il figlio". In primo piano anche l'economia, con le prossime mosse del governo. "Niente aumento dell'Iva e tagli anticipati delle tasse" dice il vice ministro Morando al Corriere. Riduzione Irpef dal 2017 e concentrata sui ceti medi (Repubblica, Messaggero, QN). Sulla Stampa gli interessi che bloccano le liberalizzazioni. Sul Fatto gli espropri facili delle banche. Sul Sole gli incassi  in crescita per Equitalia (Sole). Sul fronte profughi, il Papa striglia l'Europa: "Non lasciate sola la Grecia" (Stampa, Repubblica). Il vice ministro greco a QN: "Asse con Roma". Sul Messaggero la bozza italiana per le nuove regole sull'asilo. Negli Usa l'ora della svolta per Hillary Clinton (Corriere, Stampa). E Trump cita Mussolini: "Che male c'è?" (QN, Giornale). Sul Fatto reportage dalla polveriera Siria, dove la tregua è finta e nel nome di Assad. Su Libero l'Italia secondo de Bortoli: "Il vero problema è che non ci sono più i poteri forti". Su QN il Pd secondo Macaluso: "Né orizzonti, né ideali". Politica anche nelle città. A Roma il referendum della Lega boccia Bertolaso e spinge Marchini (Messaggero). Lega al bivio, dentro o fuori dal centrodestra (Giornale). "A Milano voglio fare la rivoluzione garbata" dice Parisi a Libero. Sul Tempo intervista a Virginia Raggi: "Così cambierò la mia Roma".

ITALIA-ECONOMIA
"Niente aumento dell'Iva e tagli anticipati delle tasse": sul Corriere (in prima e a p.15) le prossime mosse del governo in economia annunciate dal vice ministro Morando, che parla di aumento dell'Iva bloccato per tre anni, taglio dell'Ires di quattro punti, alleggerimento dell'Irpef e nuovo taglio al cuneo fiscale forse già dal 2017. "Continuando a tagliare la spesa, i margini ci sono". C'è anche un "problema" di 7-8 miliardi, ammette Morando. "Dovremo compensare questi mancati introiti". Il Messaggero (p.5) conferma lo scenario e si sofferma sul taglio dell'Irpef: beneficiari dell'operazione i ceti medi, dai 25 mila euro l'anno in su. Su Repubblica (p.2 e 3) le ipotesi sul  cuneo fiscale: un taglio di 6 punti diviso tra lavoratori e aziende, mettendo più soldi in busta paga. Ma poi si pone il problema delle pensioni. Sempre su Repubblica (p.2) intervista al viceministro Casero, in pressing sulle imprese perché accelerino sulla fatturazione elettronica: "Solo con quello si recupererebbero 3-4 miliardi". Sul Corriere (p.15) il deficit italiano a confronto con quello di altri Paesi Ue: in Italia cala dal 2009 ma gli altri lo tagliano di più. Ma per Taddei (QN p.7): "la classe media paga troppo. Il vento cambia: via il tabù flessibilità". Sulla Stampa (p.8) le liberalizzazioni al palo: "la rete degli interessi sta bloccando le riforme". "Governo latitante, ha lasciato mano libera a correnti e gruppi di pressione - commenta il viceministro Zanetti alla Stampa (p.8) - Pressioni oggettive, ma al governo va riconosciuto di aver messo in campo la legge".
Sulla Stampa (p.9) le attese degli italiani sulla situazione economica: ripresa rallentata, dinamismo frenato. "Futuro stabile, se va bene. Ma la ricchezza non crescerà più".
Sul Fatto (in prima e a p.3) la rivolta (per adesso silenziosa) dei deputati sul decreto Banche per la norma che consente agli istituti di prendersi le case di chi è in ritardo col mutuo senza passare dal giudice. Il governo non sa che fare ma sul provvedimento Padoan si sarebbe impegnato con la Ue.

ITALIA-POLITICA
Un caso politico, la paternità di Vendola (Corriere in apertura e a p.8 e su tutti). "E' figlio di una storia d'amore" (Libero p.4) la difesa di Vendola dagli insulti. Possibile che lasci la politica. Salvini: "Questo non è futuro, è disgustoso egoismo". Pd diviso. Allo studio dei dem una legge per estendere le adozioni a coppie di fatto, single e unioni civili. Delrio a Repubblica (p.9): "Ora una legge ad hoc per i diritti dei bambini". Ma Ncd frena (Corriere p.11, Giornale p.4). Per il Messaggero (p.3) frena anche Renzi, alla luce dei sondaggi che bocciano le adozioni gay e in vista delle amministrative. Se ne riparlerà tra un anno. Su tutti lo scontro nel centrodestra sul candidato sindaco di Roma. Oggi l'esito del "referendum" della Lega: Marchini e Storace favoriti, Bertolaso "bruciato" da Salvini. Berlusconi irritato: "Primarie pagliacciata" (Stampa p.6). Il Giornale (in prima e a p.5): Lega al bivio, dentro o fuori dal centrodestra. E la Meloni riconsidera l'ipotesi di candidarsi (Corriere p.13). Sul Tempo (.3) parla la candidata 5S Virginia Raggi: "Se vinco niente Olimpiadi. Prima va risistematala città". Su Libero (p.12) intervista a Parisi, in corsa a Milano: "Voglio fare la rivoluzione garbata. Ma non moderata". Su Libero (p.11) l'Italia secondo De Bortoli: "I poteri forti non ci sono più. Questo è il guaio". "vedo solo lobby che agiscono in ordine sparso, mai regolate". "Renzi non perdona. Assistiamo a una concentrazione di poteri che svilisce la democrazia e priva il Paese dei necessari contrappesi":

EUROPA
Profughi, il Papa striglia l'Europa (Stampa in prima e p.2 e tutti): durante l'Angelus il Pontefice chiede "un'equa distribuzione nell'Ue" e "collaborazione con la Grecia". Parole dure anche dalla Merkel: "Se un Paese chiude il confine un altro soffre: non è la mia Europa".  E sulla Grecia: "Non possiamo lasciarla fuori da Schengen" (Stampa p.3). L'Italia continua a lavorare per il superamento degli accordi di Dublino e si prepara a presentare una bozza per le nuove regole di distribuzione dei migranti mentre a Taranto parte il quarto hotspot (Messaggero p.8). Intanto segnale di apertura dalla Svizzera: respinta dagli elettori la proposta di espulsione automatica dei criminali stranieri (Repubblica p.12 e altri).

©riproduzione riservata

Commentario del 28.02.2016

IN PRIMA PAGINA
Economia e politica estera in primo piano, con il piano taglia tasse di Renzi (Messaggero, Repubblica) e l'avanzata dei riformisti nelle elezioni in Iran.
Dal G20 di Shanghai timori per Brexit e per i migranti: shock per l'economia globale. Dai Balcani il grido dei profughi: "Fateci passare" (Corriere). Su QN Gozi annuncia la svolta Ue: via il principio del primo approdo. Casini torna invece sul caso Regeni: "Verità dal Cairo o ritiriamo l'ambasciatore" (Corriere). Per il Giornale Regeni ucciso per rovinare i rapporti tra Egitto e Italia. Su Repubblica Libia, Iraq, Afghanistan, i tre fronti dell'Italia in guerra. E in Siria prima fragile tregua dopo 5 anni (Stampa).
Sul fronte interno, lo scontro nel governo sulle adozioni. Alfano al Messaggero: "Le adozioni non si toccano, sarò intransigente". Orlando al Mattino: "Riformeremo la legge". Su QN il sondaggio Ipr: sì alla legge sulle unioni gay ma Renzi non convince. Su Libero la notizia della nascita del figlio di Nichi Vendola, in California. Fa discutere anche il voto di Verdini per le unioni civili. La Boschi a Repubblica: "La sinistra si lamenta troppo. Verdini ci serviva"
Su tutti l'incontro del Papa con gli imprenditori: "Al centro ci sia l'uomo" (Sole, Avvenire). Il Fatto parla di "schiaffi" a Confindustria, il Giornale la difende. Sul Corriere la richiesta del presidente argentino Macrì all'Italia: "Ci servono 4.000 ingegneri". A Roma i gazebo della Lega spaccano il centro destra. Cinesi in fila per votare la Pivetti (Stampa). Un "pasticciaccio" per Giorgia Meloni (Corriere).
Su Repubblica così comanda la nuova mafia a Palermo. Sulla Stampa la grande fuga dalle Scuole Medie (Stampa).

ITALIA- POLITICA
Renzi "straorgoglioso" della legge sulle unioni civili (Repubblica p.6 e tutti) ma la polemica divampa, dentro al Pd per il voto di Verdini, dentro il governo sulle adozioni. La Boschi a Repubblica (p.9): "La minoranza smetta di lamentarsi sempre. Verdini? A volte i voti servono in Parlamento. Quanto al congresso si farà nel 2017". Speranza al Corriere (p.10): "Troppa arroganza, voglio costruire un'alternativa al renzismo. Riconnettiamo civismo e centrosinistra e rottamiamo Verdini". Ma per Verdini l'obiettivo non confessato resta l'ingresso in maggioranza, scrive il Corriere (p.11). Prossima tappa l'appoggio al referendum costituzionale. Berlusconi: "Renzi perderà il referendum e si andrà al voto nel 2017. Pronto a tornare in campo: se vincessero i grillini sarebbe la catastrofe". Altro fronte lasciato aperto dal voto sulle unioni civili, le adozioni. I dem voglio fare presto (Repubblica p.6) ma il governo è diviso. Orlando al Mattino (in prima e a p.5): "Riformeremo la legge, non lasciamo i giudici soli". Alfano al Messaggero (in prima e a p.3): "Per le adozioni il capitolo è chiuso. Il patto con il Pd è chiaro". Su Libero (in prima e a p.5) fiocco "arcobaleno" in casa Vendola: in una clinica della California sarebbe nato il figlio suo e del compagno canadese Eddy.
A Roma "Destra nel caos, ora spunta la Pivetti" (Repubblica p.17): cinesi in fila ai gazebo leghisti per votare lei (Stampa in prima e a p.7). Ma Berlusconi avverte la Lega: "Bertolaso non si discute" (Giornale p.10). Un "pasticciaccio brutto" per la Meloni (Corriere in prima e a p.13). Sul Fatto (p.7): intervista al leader della comunità cinese a Roma: "Alle primarie del Pd noi ci siamo. Orfini ci ha già ricevuto al Nazareno.Ma non faremo come Sala".
Sul Fatto (p.5) spending di più: l'Air Force Renzi costa 15 milioni di euro all'anno.

ITALIA-ECONOMIA
Su Repubblica (in apertura e a p.3) il piano taglia-tasse per gli italiani e per gli europei che Renzi porterà a Parigi al vertice dei leader del Pse del 12 marzo. Sarà una manovra concordata e non solitaria di taglio alle tasse e di spinta alla flessibilità. Servirà a spingere il fronte socialista a contrastare l'avanzata dei populisti. Anche il Messaggero (in apertura e a p.3) parla di piano anti tasse di Renzi ma in chiave solo nazionale, mentre con Bruxelles si tratta per uno "scontone" di 14 mld sul deficit per la manovra del 2017. Renzi punterebbe ad abbassare Ires e Irpef entro il 2018, anche correndo il rischio di una procedura d'infrazione. Tanto lo scontro con la Ue alle urne paga. Per Fubini (Corriere p.33) con l'economia sta rallentando le previsioni ottimistiche del governo non saranno centrate e allora sarà difficile far quadrare i conti. Bruxelles per dare il suo placet a Renzi vorrebbe in cambio un nuovo intervento nel mercato del lavoro, stavolta nei contratti, spostando il livello verso territori e singole aziende. Sul Corriere (in prima e a p.9) l'agenda-Giavazzi per la vera ripresa: abbassare la pressione fiscale, dare un segnale sulle banche, rilanciare gli investimenti pubblici. accelerare su concorrenza e liberalizzazioni, rafforzare le autorità indipendenti. Sulle authority interviene anche Bisignani sul Tempo (in prima), per chiedere la testa di Visco (Bankitalia), Vegas (Consob) e La Via (Mef) per la malagestione del caso banche. Sul Giornale (in prima e a p.3) la stima "da brividi" della Cgia di Mestre sulla pressione fiscale, a quota 50,2%. "In queste condizioni e con la crescita così incerta rilanciare l'economia è impossibile". Il Tempo (in prima e a p.6) dell'indagine Cgia rimarca invece i dati sul sommerso: 211 mld. Sull'Unità (p.12 e 13) un sondaggio Swg sul referendum di aprile sulle trivelle in Adriatico: il 78% non le vuole e sceglie l'ambiente.

EUROPA
G20, timori per Brexit e migranti (Stampa, Sole e Unità in prima e su tutti). "Le politiche monetarie da sole non bastano a garantire una crescita equilibrata: anche gli Stati sostengano la crescita", il documento finale uscito dal G20 dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali. "Silenziato" il rischio Cina, le variabili negative sono Brexit e l'ondata di profughi, che fanno dell'Europa un'area geopolitica tra le più instabili al mondo. Ma per i bookmakers Londra resterà nella Ue (Repubblica p.2). Visco: le misure della Bce non sono al capolinea (Sole p.3). Borse europee in pressing sulla Bce per un super QE (Sole p.5): sale l'attesa per l'annuncio di nuove misure espansive, nel timore di una ripresa della deflazione su larga scala. Dalla finanza al mondo reale. Sul Corriere (in prima e a p.19) il grido dei profughi che non possono lasciare la Grecia: "Fateci passare". Alfano al Messaggero (p.3):"C'è il rischio che si apra una rotta dall'Albania verso l'Italia". Pittella a l'Unità: "La Grecia non diventi una gabbia". Su QN (in apertura e a p.7) Gozi annuncia la svolta Ue: "Junker pronto a riformare il regolamento di Dublino sul primo approdo". 

©riproduzione riservata

Commentario del 27.02.2016

IN PRIMA PAGINA
La "tregua" (Corriere), "l'intesa" (Messaggero) tra Renzi e Juncker in primo piano. Ieri il vertice dopo le polemiche. Il leader Ue loda l'Italia sui migranti. Sulla flessibilità "posizioni non distanti". Ma intanto i tecnici di Bruxelles richiamano Roma per l'alto debito e il fisco. "Il G.20 si divide sulla crescita" (Sole): Fmi sollecita maggiori stimoli monetari, cautela dagliUsa e no dalla Germania. La Stampa apre con l'allarme sbarchi in Puglia: profughi si stanno riversando su Albania e Kosovo, Nato in allerta. Su Repubblica in evidenza il sondaggio sulle Unioni Civili: ok da 7 italiani su 10 ma resta il no alle adozioni. Su tutti le polemiche interne al Pd per i voti dei verdiniani: la minoranza chiede un congresso subito. Dagli esteri, l'Iran alle urne (su tutti) e su Repubblica l'intervista a Jean-Marie Le Pen: "Marine ha tradito, la pagherà".

ITALIA-ECONOMIA
Tregua tra Renzi e Juncker (Corriere p.2 e tutti), un'intesa che porta flessibilità sui conti anche per il 2017 (Messaggero p.3) evitando così all'Italia una maximanovra da 25 miliardi per l'anno prossimo (Repubblica p.11). Saranno Moscovici e Padoan a trattare (Fubini Corriere p.3). Ma dai tecnici della Ue arriva un monito sul debito: rischio ricadute dall'Italia (Corriere p.3 e altri), nel report rilievi anche alla Germania per gli avanzi delle partite correnti. Controcorrente il Fatto (p.12): "nessuna garanzia sul deficit 2017, nulla di fatto sulla flessibilità". L'Ocse promuove l'Italia sulle riforme, "ma c'è ancora da fare su occupazione e fisco" (Sole p.5 e altri) mentre il CsC definisce "positivi" i fondamentali dell'economia. Il G-20 "si divide sulla crescita" (Sole prima e p.2,3) e va in scena il duello Visco-Schauble: l'Fmi spinge su riforme e investimenti pubblici, stop della Germania ma il governatore di Bankitalia assicura che la Bce è "pronta a potenziare il Qe" (Sole p.3). Un retroscena della Stampa (p.4) racconta che sul tema del rigore il governo tedesco si sta spaccando: "cresce la fronda contro il falco Schauble". Per Giannino (Messaggero prima e p.24) "l'ostacolo restano i veti tedeschi".

ITALIA-POLITICA
Mentre le Unioni Civili vengono promosse da 7 italiani su 10 (Repubblica prima e p.2) e la maggioranza dem esulta (Guerini a l'Unità p.5) pensando già alla nuova legge sulle adozioni (Messaggero p.9), la polemica si infiamma sui voti di Verdini. La sinistra Pd chiede il "congresso subito" (Messaggero p.6 e tutti). "Dalla minoranza parole da 5Stelle, perché svilire un risultato di sinistra?" replica Serracchiani (Messaggero p.6). "Scalati da destra, in ostaggio a oscurantisti" rilancia Cuperlo (Repubblica p.6). "Con Monti e Letta la fiducia la votava anche Berlusconi" ribatte Zanda (Sole p.10). Il verdiniano D'Anna al Mattino (p.13) prevede l'entrata di Ala al governo dopo il referendum di ottobre. Secondo Franco, in ogni caso la scissione nel Pd è "impossibile" (Corriere p.10). Verderami esclude un ritorno alle urne: "la scaletta di P.Chigi porta fino al 2018". Tensioni anche in Ncd. Gandolfini al Corriere (p.9): "poteva fare di più". Sacconi verso l'addio: "Alfano subalterno sui gay" (Stampa p.4). Divisioni anche nel centrodestra, con i gazebo della Lega a Roma che "mettono a rischio la quadra" (Giornale p.11). Bertolaso ostenta tranquillità: "vado avanti come una ruspa" (Tempo p.2). Ma per il Messaggero (p.12) Salvini punta ad azzerare tutto, "serve un altro candidato". Secondo Libero (p.10) invece, per il centrodestra è "sprint a Milano e Roma. Parisi e Bertolaso a pochi punti dai candidati Pd", testa a testa in tutte le città. Per il Giornale (p.11) Parisi a Milano in sole due settimane è al 36,5%, un'incollatura da Sala. A livello nazionale, invece, secondo Demos su Repubblica (p.2,3) Pd cresce al 32,2%, M5S cala al 25,8%, FI e Lega entrambe al 13%, FdI 5,5%, Sinistra 4,7%.

EUROPA
"Se tutti i Paesi Ue avessero lo stesso comportamento dell'Italia sulla questione migranti, i problemi sarebbero meno gravi": così il presidente della Commissione Juncker durante l'incontro con Renzi (Sole in prima e p.5 e tutti), nel quale il premier italiano è tornato a ribadire che "l'Italia ha fatto la sua parte sugli hotspot, ma lo stesso non si può dire degli altri Paesi su re-location e rimpatri". Intanto è l'allarme per il possibile arrivo di profughi in Puglia: "Se i Balcani chiudono i confini c'è il rischio di una nuova Albania" (Stampa in prima e p.3 e altri): la Commissione prepara la contromossa: patto per salvare Schengen con lo stop alla chiusura dei confini (Messaggero p.3). I dati dell'Oim parlano di 120 mila arrivi nei primi due mesi 2016 sulle coste di Italia e Grecia: Atene al collasso ed è scontro con l'Austria mentre preoccupa il dato sui clandestini: in Germania "spariti" 143mila profughi (Stampa p.3 e altri).

©riproduzione riservata

Commentario del 26.02.2016

IN PRIMA PAGINA
In Senato primo sì alle Unioni civili (Corriere e tutti). Renzi a Repubblica: "Passo storico, ho rischiato". La fiducia coi voti di Verdini (Stampa). Il Giornale: Governo contronatura. Orlando al Corriere: "Ora la stepchild". Su Corriere e Messaggero l'impegno italiano in Libia, con Tornado e navi: ok a missioni segrete dei corpi speciali. In Kuwait la base da cui partono gli aerei spia italiani (Foglio). Sulla Stampa e tutti lo scontro tra Grecia e Austria per il blocco dei Balcani ai migranti. La Ue: 10 giorni per evitare il caos (Repubblica). Sul Corriere i timori del Viminale: coi Balcani bloccati l'onda potrebbe dirigersi verso la Puglia. Oggi l'incontro Renzi-Juncker: accordo vicino sul deficit (Repubblica). Sul Sole la pagella tedesca che promuove il debito italiano. "Ma Roma non si adagi: faccia le riforme". Ieri Piazza Affari in recupero: rientrati 16 miliardi (Sole). Sul Messaggero il conto degli "esami" Bce per le banche italiane: 56 miliardi. Rischiano anche le concessioni balneari: bocciatura Ue sulla proroga (Messaggero, QN). Sul Sole l'intervento della ministro Giannini: semplificazioni e più risorse per rilanciare la ricerca.

ITALIA-ECONOMIA
Oggi a Roma il vertice Renzi-Juncker: tra i due leader segnali di distensione dopo gli scontri delle scorse settimane. Per Repubblica (p.23) si va verso un accordo sul deficit, tagliato di 2-3 miliardi ma senza manovra nel 2016. A Bruxelles la pubblicazione del report sull'Italia con i richiami su debito e banche e i dubbi sulla Tasi. Sul Sole (in prima e a p.27) la pagella tedesca che promuove il debito italiano. Considerando sia il debito pubblico esplicito che quello implicito (su cui pesano gli impegni pensionistici e i costi della sanità) l'Italia è l'unico paese Ue ad essere sotto il tetto del 60% del pil. Pesole sul Sole (in prima e a p.27): Roma non si adagi, faccia le riforme. Italia indietro invece sul turismo (Sole p.16). La Cdp: serve un piano nazionale che superi il binomio turismo-cultura e valorizzi la componente industriale del settore. Attesa anche per la sentenza della Corte di Giustizia Ue sulla proroga in automatico delle concessioni balneari (Messaggero p.18 e altri): probabile la bocciatura, per il contrasto con i principi di concorrenza e uguaglianza di trattamento. Coinvolte 30 mila aziende e 600 mila addetti. Beretta al Messaggero (p.18): "Accelerare sulle gare e sulla trattativa con la Ue su durata delle concessioni e indennizzi agli operatori". In fibrillazione anche l'Inps: "Servizi a rischio con il blocco del turn over" (Repubblica p.32 e altri). L'allarme arriva direttamente dal presidente Boeri: ogni mese cento dipendenti in meno; a questo ritmo l'indice di giacenza triplicherà. Su tutti i dati Istat su commercio e fiducia: il commercio torna a crescere (0,7%) ma meno delle aspettative; giù di quattro punti la fiducia dei consumatori, risale il sentiment delle imprese (Sole p.11).

ITALIA-POLITICA
Unioni civili, c'è il primo sì del Senato (Corriere p.2). Anche Verdini vota la fiducia e Bersani evoca il congresso (Repubblica p.2). "Ho rischiato l'osso del collo. Se tre mesi fa ci avessero detto che il Senato avrebbe approvato la legge nessuno ci avrebbe creduto". Ma Gandolfini e il fronte cattolico promette vendetta, già al referendum costituzionale di ottobre: "Vedremo con chi stanno i cattolici: gireremo le parrocchie una per una". Per Renzi "l'immobilismo del Paese è finito. Ora si fanno le riforme". Sul Corriere (p.5) intervista al ministro Orlando: "Un risultato storico. Ora iniziativa del Pd sulle adozioni". Lorenzin ad Avvenire (p.7): "Ora battaglia sull'utero in affitto. Pronta a presentare un mio testo". Ma non mancano i tormenti dentro Ap. Sacconi a Libero: "Strappo dal Ncd. Ora un referendum contro questa legge". Fibrillazioni anche nel Pd. Sinistra dem sul piede di guerra per "l'abbraccio mortale" di Verdini. Bersani: "Ora il congresso" (Corriere p.2, Repubblica p.2). Il Giornale (in apertura) parla di governo contro natura: è nato il governo Renzi-Verdini con la benedizione di Napolitano, che ha definito i voti di Ala "solo aggiuntivi".
Roma in primo piano con l'intervista a Tronca sul Foglio – "Roma ha bisogno di normalità" – e a Rutelli sul Corriere (p.13): "Roma è una città in rovina". "Se la politica non mette in campo un governo di statura europea non c'è speranza" – dice Rutelli. "Ci vuole un'aggregazione senza precedenti". Sempre sul Corriere (p.13) il sondaggio Ipr che premia Marchini: arriverebbe al ballottaggio,con l'appoggio di Lega e Fi. E sarebbe anche l'unico in grado di battere la 5Stelle Virginia Raggi. Ma sul costruttore pesa la vicenda della Popolare di Vicenza. (Repubblica p.25, Fatto p.15).

EUROPA
Migranti, è crisi diplomatica in Europa (Corriere p.9 e tutti): la Grecia richiama l'ambasciatore a Vienna per protesta contro la chiusura dei confini e per l'esclusione dal summit con i Paesi balcanici.  La chiusura dei confini a Nord rischia di trasformare la Grecia in una enorme campo per rifugiati (Repubblica p.6). Bruxelles avverte: "Soluzioni entro 10 giorni o si rischia la catastrofe". Preoccupazione italiana per la chiusura dei confini nei Balcani: l'onda potrebbe dirigersi verso la Puglia (Corriere p.9). Libero (in apertura): la Nato ci consegna gli immigrati a casa. L'ex ministro Mauro: "E' stato dato l'ordine: i fuggitivi bloccati nei Balcani verranno portati qui". Fra loro anche terroristi.

©riproduzione riservata

Commentario del 25.02.2016

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano, con l'accordo sulle unioni civili: adozioni stralciate, oggi il voto di fiducia. Ma è già polemica su Verdini, pronto a entrare al governo (Stampa, Fatto). Polemica anche sulla bocciatura della Consulta della legge lombarda sulle Moschee. Ieri nuovo tonfo di Piazza Affari (-2,6%) affondata dal petrolio. Ma l'industria ritrova il segno + nel 2015. E a Milano i big della moda fanno sistema per la crescita (Sole). Ieri anche il lancio del polo medico nell'area Expo (Stampa e tutti). Su Repubblica la stroncatura della Cattaneo: solo uno spot. Sul Corriere l'allarme di Cantone: pochi fondi, non posso lavorare.

ITALIA-ECONOMIA
Monito europeo sul debito dell'Italia: per la Stampa (p.6) tempo due settimane e da Bruxelles arriverà un richiamo sui conti, una sorta di ultimo appello prima dell'apertura di una procedura di infrazione. Preoccupano la mole del debito e la debolezza strutturale dell'economia: si chiede di stringere sulla finanza pubblica e di rilanciare la competitività che frena la crescita. C'è disponibilità a trattare ma ognuno deve fare la sua parte, Bruxelles sulla flessibilità, Roma sulle correzioni. Dombrovskis: "L'Italia consideri i rilievi Ue: ci aspettiamo proposte su come affrontare gli squilibri" (Sole p.10). Pittella alla Stampa (p.6): "Juncker è consapevole che l'austerità finalizzata solo al rigore e senza investimenti sia sbagliata. E ci aiuterà, perché l'Italia è un baluardo contro i populismi che scuotono l'Europa". Domani l'incontro tra Renzi e Juncker: per la Stampa (p.7) in ballo c'è la procedura di infrazione, ormai in discussione in seno alla Commissione ma che Renzi è sicuro di evitare. Ma anche Juncker ha interesse a trovare un accordo. Niente da fare invece sul congelamento delle nuove regole sui fallimenti bancari, chiesto a più voci dall'Italia. La Vestager: "Il bail in non cambia" (Stampa p.6 e altri). Nuovo tonfo in Borsa: Milano perde il 2,6% (Sole in apertura e a p.3) per le tensioni su petrolio e valute. Sotto tiro i titoli bancari. Dall'economia reale dati in chiaroscuro: nel 2015 per l'industria +5,2% di ordini (Sole in prima e a p.11 e su tutti) mentre il fatturato si ferma a +0,2%. Dall'Istat la conferma che a spingere l'occupazione siano stati gli sgravi del governo. Ma la misura è stata pensata come temporanea, conferma Nannicini: "Il taglio strutturale del cuneo contributivo è una sfida, per ora non c'è una proposta politica o uno studio approfondito" (Sole p.11). Anche la flessibilità in uscita sarà affrontata nella prossima manovra: "Il nodo da sciogliere sono i costi" (Sole p.10 e su tutti). Su tutti l'Expo che rinasce: sarà il polo della medicina del XXI secolo.

ITALIA-POLITICA
Unioni civili, intesa Pd-Ncd: via le adozioni dalla legge e obbligo di fedeltà tra partner (Repubblica in apertura e a p.6 e su tutti). Oggi il voto di fiducia sull'emendamento del governo che praticamente riscrive la "Cirinnà" (Corriere p.2). Renzi: "Un fatto storico per l'Italia". Alfano: "Vince il buon senso". Per la Stampa (in apertura e a p. 3) ora la spina di Renzi è Verdini, ormai indispensabile alla maggioranza, pronto a votare la fiducia per poi entrare al governo. Sarà un appoggio esterno, attraverso il cambio di casacca del sottosegretario Gentile (ora Ncd). Su tutti il caso wikileaks. Boschi in aula: "Inaccettabile spiare Berlusconi". La Procura di Roma apre un inchiesta. Ma per Repubblica (p.3) tanto oltre non si andrà, perché a Washington non hanno contezza di quanti dati abbia "rubato" Snowden, e perché a Roma non conviene neppure incrinare il rapporto con gli Usa, correndo il rischio di essere escluso dalle partite più delicate, dalla Libia alla Siria. Il Giornale (n prima e a p.10) contro la legge sul conflitto di interessi promossa dal Pd, un ddl che esclude gli imprenditori dalla politica: un ritorno alla Prima Repubblica, la riabilitazione dei mister preferenze, la politica come posto fisso.

EUROPA
Borse Ue in caduta, sterlina ai minimi da 7 anni (Sole in prima e p.3): il rischio Brexit affossa la valuta inglese. A pesare sui listini è il petrolio in altalena: Milano perde il 2,59%. Per Franceschi (Sole p.3) il 2016 può essere l'anno più volatile di sempre: in questi primi mesi il Ftse Mib ha registrato sbalzi del 2% per ben 20 sedute. Attacco a Draghi da Bundesbank: per Weidmann "è dannoso dare più liquidità. Comunque – spiega – la ripresa continuerà" (Repubblica p.26).
Migranti, la sfida dell'ungherese Orban: "Un referendum sulle quote Ue" (Stampa p.9 e altri). Previsti un milione di sbarchi nel 2016. Austria e Paesi balcanici chiedono di "ridurre subito i flussi" (Repubblica p.12). "Migranti, sicurezza e crisi economica sono problemi che bisogna affrontare da europei, e l'Italia lo sta facendo. Grazie al grande impegno sono state ridotte le procedure di infrazione contro l'Italia" spiega sull'Unità (in prima e p.14) il sottosegretario Gozi.

©riproduzione riservata

Commentario del 24.02.2016

IN PRIMA PAGINA
Finanza, esteri e politica interna nelle prime pagine di oggi. Trattative in corso per un "superborsa europea" tra Londra e Francoforte. Sulla Stampa il report Ue sulle banche italiane tra sofferenze e salvataggi: aumentano rischi e costi. Su Repubblica e il Messaggero il nuovo piano occidentale per la Libia: Paese diviso in tre, cordone aeronavale nel Mediterraneo, raid mirati a terra. Ma tra Roma e Washington è gelo dopo le rivelazioni wikileaks su Berlusconi spiato. Sulle unioni civili senza adozioni gay Cei contenta a metà. Sul Corriere la spinta di Barilla al lavoro agile: impiegati a casa per lavorare. Sul Sole l'incontro dell'industria col Santo Padre. Ravasi: fare impresa per creare valori.

ITALIA-ECONOMIA
Banche italiane più fragili per la crisi e le debolezze strutturali: più deboli di altri Paesi Ue, più lenta la ripresa dell'universo creditizio: sulla Stampa (in apertura e a p.3) altre anticipazioni del "country report" di Bruxelles sull'Italia, dopo quelle di ieri su debito pubblico, crescita e riforme. "Giudizi noti" per il governo. Renzi: "La Commissione li fa per tutti" (Stampa p.2). Ora si aspetta venerdì, la visita di Juncker a Roma. Austerità, debito e banche i nodi aperti del vertice di Roma, riepiloga il Corriere (p.17), con Juncker che lancia segnali di distensione in vista dell'incontro con Renzi. Nannicini al Corriere (p.17): "La filosofia è cambiata: prima l'obiettivo era il consolidamento finanziario, la crescita era solo un vincolo: dovevamo risanare senza scaricare troppi effetti negativi sull'economia. Ora l'obiettivo è la crescita e il risanamento di bilancio è un vincolo. Nessuno vuole creare la crescita con la droga del disavanzo pubblico in maniera permanente ma ci sono leve di breve periodo da tenere presenti". Rallenta l'aggiustamento fiscale e arriva un Social Act per la lotta alla povertà. Sul Sole (p.16) e altri la lettera di Tajani (Fi) al commissario Hill per chiedere una deroga alla normativa bancaria a favore del credito alle piccole e medie imprese: "Più credito alle Pmi europee".

ITALIA-POLITICA
Un caso politico internazionale Berlusconi spiato dagli Usa. Per il Giornale (p.3) è l'ultimo tassello che dimostra il complotti di Napolitano & C. Su Repubblica (p.6) l'ira di Renzi: "Gli Usa spieghino perché spiavano Berlusconi". Forza Italia insorge: "E' la conferma del complotto". Convocato l'ambasciatore Usa a Roma. Ma Washington liquida Renzi: "Noi intercettiamo chi ci pare", la sintesi del Fatto (in prima e a p.4) della nota del Dipartimento di Stato. Luttwak al Giornale (p.4): "Nel mondo dell'intelligence non esistono amici o alleati". E sulla crisi italiana del 2011 parla di "congiura benevola" per rimuovere Berlusconi da Palazzo Chigi: "l'Italia era a rischio collasso, un default dell'Italia avrebbe portato al crollo del sistema bancario europeo, poi un collasso delle economie reali. Una catastrofe. L'unica strada era rimuovere un governo che non si era dimostrato capace di fare le riforme".
Unioni civili, si va verso l'approvazione della legge senza adozioni: dal Pd via libera "informale". Dalla Cei soddisfazione a metà. Parolin: "Bene lo stralcio, evitare altri grimaldelli" (Sole p.22 e tutti). Oggi la Consulta si pronuncerà sulla coppia lesbica italo-americana (su tutti). Per il Messaggero (p.8) la Consulta va verso l'inammissibilità del ricorso.
Su tutti la scelta del M5S per Roma: è Virginia Raggi la candidata. "Volevano cancellarci, sarà la rivincita" (Corriere p.15). Con 1700 preferenze su 3800 voti ha battuto Marcello De Vito. Sul Giornale (p.8) la legge sul conflitto di interessi voluta dal Pd: così la politica solo per  professionisti, non per imprenditori e gente del fare. Brunetta: "Premiati i nulla facenti".

EUROPA
La mossa inglese: una super Borsa con Francoforte (Corriere in prima e a p.37, Sole in prima e a p.3). London Stock Exchange e Deutsche Borse in trattativa per una fusione alla pari. Non è la prima volta che si tenta la fusione ma la sola conferma della trattativa in corso ha fatto volare i titoli. Non sfugge il risvolto politico dell'operazione, con la Gran Bretagna in piena campagna-Brexit. "La City si rifugia in Eurolandia", il titolo di MF (p.2): Piazza Affari avrà così un "padrone tedesco" (nell'ipotesi di fusione alla pari a DB andrebbe il 54%) ma nascerebbe un colosso in grado di sfidare i giganti Usa. Maisano sul Sole (in prima e a p.2): "Così finanzia ed economia hanno già votato sì". Manacorda sulla Stampa (in prima e a p. 23): "E' un bene che mentre l'Europa politica sbanda, qualcosa si muova dal basso, dalla concretezza delle imprese che stanno sul mercato ogni giorno". Contro Brexit anche 200 grandi gruppi inglesi che ieri hanno scritto al Times: "Per crescere, investire, creare occupazione le imprese devono avere accesso senza limitazioni al mercato europeo" (Sole p.2). Intanto in Germania cade la fiducia delle imprese tedesche (Sole p.8): l'industria teme i contraccolpi della crisi di Schengen sulla crescita dell'export.

©riproduzione riservata

Commentario del 23.02.2016

IN PRIMA PAGINA
Unioni civili, il Pd ha deciso: addio adozioni e fiducia (Repubblica). Ora il nodo welfare (Stampa): in ballo reversibilità e cognome del partner (Corriere). Il Pd in ginocchio da Alfano: niente stepchild adoption (Fatto). Ma è quello europeo il fronte caldo del giorno. Sulla Stampa in esclusiva il rapporto di Bruxeels sulla nostra economia: "L'Italia debole può contagiare l'Unione". Su tutti la lettera dell'Italia alla Ue: garanzia Ue sui depositi bancari, eurobond per la crisi dei migranti (Sole). Ieri intanto, per timore della Brexit, sterlina ai minimi da 7 anni (Sole). Su tutti le rivelazioni del Wsj: "Partono dall'Italia i droni armati contro l'Is" (Repubblica e tutti).  Sul Messaggero parla la Pinotti: "Finora nessuna operazione, droni usati solo come difesa antiterrorismo". Su Repubblica intervista a Grandi, commissario Onu per i rifugiati: "La Ue s'è persa, uno scandalo per tutti quelle piccole vittime nell'Egeo". Sul Corriere le pensioni d'oro che sfuggono a ogni riforma.  Sul Foglio Consort-industria, la cena conclave dei lombardi per la corsa al vertice.

ITALIA-ECONOMIA
"Italia bene su riforme e lavoro ma vulnerabile sul debito": sulla Stampa (in apertura e a p. 2 e 3) in esclusiva il "country report" della Commissione Ue sull'Italia, che per la mole di debito e la competitività sotto il potenziale resta "Paese sotto osservazione". Rilevati progressi sul fronte del lavoro, delle banche e della scuola. Ma restano dubbi sul taglio dell'Imu e sull'efficacia della spending review. "Progressi limitati" sul fisco, che resta una "giungla" per le imprese. Il 13 marzo il rating dell'Italia di S&P, che suona l'allarme sulla ripresa economica dell'eurozona (MF p.4). Su tutti il "position paper" italiano per riformare la Ue, messo a punto dal Ministero del Tesoro per confutare la linea dell'austerity imposta a Bruxelles dai tedeschi. Tra le proposte Ministero del Tesoro unico, unione bancaria con la garanzia comune sui depositi, eurobond per finanziare le spese dei migranti, flessibilità per la crescita, lavoro e integrazione contro i populismi (Sole p.8, Repubblica p.5, Corriere p.3 e tutti). Su Stampa (p.5) e Messaggero (p.4) la reazione della Commissione: "Contributo positivo, ma le priorità adesso sono altre". Al lavoro per l'Europa, non per avere le briciole", la linea di Renzi ribadita ieri davanti alla stampa estera (Sole p.8). Tra gli impegni il calo del debito nel 2016, la fine della Salerno-Reggio Calabria. Ma Renzi taglia le stime del Pil, dall'1,6% all'1,4% (Corriere p.2). Sul Messaggero (p.6) la classifica dei Paesi per debito aggregato della Banca dei regolamenti internazionali: l'Italia è tra i Paesi più solidi.
MF (in apertura e a p.2) anticipa il piano del governo per accelerare le procedure di recupero crediti: sul modello dei tribunali delle imprese si cercano i tribunali più efficienti nel gestire i fallimenti verso i quali potrebbero essere dirottate le pratiche, purché non siano troppo pochi.  

ITALIA-POLITICA
Unioni civili, intesa Pd-Ncd: un emendamento su cui verrà posta la fiducia stralcia dalla Cirinnà la stepchild adoption. Il tema delle adozioni nelle coppie gay rinviato a un ddl di riforma complessiva delle adozioni. Restano ora da affrontare i nodi della pensione di reversibilità e del cognome del compagno su cui pure c'era l'opposizione del Ncd per l'equiparazione delle unioni civili al matrimonio (Sole p.25 e tutti). Il M5S protesta e scrive a Grasso: così il governo esautora il Parlamento (Corriere p.8). Violante al Corriere (p.8): "Giusto realismo, non ci sono i voti necessari. Ragionevole lo stralcio in attesa della decisione della Consulta sulle adozioni". Sul Giornale (p.2) la pioggia di insulti al premier. Delrio all'Unità (p.6): "La nostra rivoluzione? E' appena iniziata. Renzi non è arrivato a Palazzo Chigi per caso. La riforma più difficile? Il Jobs Act, ma già si vedono i frutti. E ora cambieremo tutta la pubblica amministrazione. La fine della Salerno-Reggio Calabria sarà l'emblema dell'Italia che cambia". Sul Foglio (in prima) la squadra di 13 economisti guidata da Nannicini che lavorerà su legge di rappresentanza, salario minimo e riforma del fisco, le tre riforme su cui Renzi punta per smuovere l'economia e dimostrare all'Europa che l'Italia sta continuando a fare i compiti a casa e merita rispetto. Perché è sull'economia – scrive Cerasa – che Renzi sta costruendo la sua egemonia, con Nannicini che si prepara a diventare il successore di Padoan.  

EUROPA
Brexit, la City in campo per l'Ue: il fronte economico inglese si schiera contro l'uscita appoggiando Cameron, che davanti ai Comuni ha detto: "Brexit è un salto nel buio" (Corriere p.6 e tutti). Il premier torna ad attaccare Johnson e spiega l'accordo firmato con Bruxelles. Un accordo che, secondo il Sole (p.4), "forza la mano all'Eurozona, sancisce un'Europa a due velocità e costringe i Paesi della moneta unica a integrarsi di più". Secondo l'analisi dell'ex ministro Padoa-Schioppa si tratta di "un accordo ambiguo". "Ora – avverte - c'è bisogno di maggiori poteri all'Eurozona" (Sole p.4). Intanto la sterlina crolla ai minimi dal 2009, a pesare soprattutto la presa di posizione a favore della Brexit da parte del sindaco Johnson, che avrebbe l'appoggio di quasi la metà dei deputati conservatori e di sei ministri (Repubblica po.15). "Quella del sindaco Boris è una variabile che rovina i piani di Cameron" commenta Maisano sul Sole (in prima e p.5). Intanto si fanno sentire gli indipendentisti scozzesi: "Se Londra esce votiamo la secessione" (Corriere p.6).

©riproduzione riservata

Commentario del 21.02.2016

IN PRIMA PAGINA
"Basta Europa". Il patto con la Ue spacca Londra (Repubblica). Cinque ministri contro Cameron, che al referendum del 23 giugno chiederà di restare nella Ue (Stampa). Si va verso l'Europa a due velocità (Messaggero). Prodi sul Messaggero: la Ue rischia di affondare per mancanza di progetto. Intanto sui migranti l'Austria chiude le frontiere e l'Ungheria minaccia di fare altrettanto. Italia stretta tra Brennero e Lampedusa, dove ripartono gli sbarchi (QN). Giornale e Libero contro il governo pronto a requisire case sfitte per gli immigrati. Ma "Fuocoammare" di Rosi vince l'Orso d'oro al Festival di Berlino (Sole e tutti): "Ora giù ai muri" dice il regista a Repubblica. Su Repubblica anche l'appello dei genitori di Regeni ai 007 italiani: "Restate al Cairo finché non scoprite la verità". Renzi: vogliamo i colpevoli. Ma l'attesa oggi è per l'assemblea del Pd: da Renzi la "linea" sulle Unioni civili e la replica ai "tecnici" che lo criticano su Europa e conti. Da De Bortoli sul Corriere nuova stoccata: amnesie sul debito pubblico. Su tutti l'omaggio a Umberto Eco, il "Nome" della nostra cultura (Sole). Controcorrente Giornale e Libero: il migliore tra chi si crede migliore.  

ITALIA-ECONOMIA
"Debito pubblico e pubbliche amnesie": nell'editoriale del Corriere (in prima e a p.27) De Bortoli richiama governo e opinione pubblica al tema dell'aumento del debito, sempre in crescita nonostante una congiuntura favorevole di euro e petrolio irripetibile. Le varie proposte di abbattere il debito sono cadute, la spending review è in parte fallita, la flessibilità è considerata come se fosse un credito bloccato dalla Ue ma così il governo rischia di perdere la sua scommessa. Sul Sole (in primae a p.6) Gutgeld difende l'azione di "spending" del governo: per fare la revisione della spesa serve tempo ma con la digitalizzazione dei processi e la riduzione delle centrali d'acquisto i risultati arriveranno. Ieri dal Mef altre stime sui risparmi: con le convenzioni Consip per appalti e acquisti la pubblica amministrazione risparmi fino al 52% (Sole p.6).
Sul Sole (in apertura e a p.2 e 3) inchiesta sul bail in Europa: a ciascun Paese il suo. Leggi ad hoc in ogni Stato per cercare di sterilizzare gli effetti dei fallimenti bancari e salvaguardare i risparmiatori. E il Sole (in prima e a p.3) torna a chiedere un anno di moratoria sul bail in per l'Italia. Sul Sole (p.6) e su tutti la riforma Delrio sul trasporto locale: cittadino-utente al centro del servizi, 800 milioni di cofinanziamenti Stato-Regioni per rinnovare il parco mezzi, con l'acquisto di almeno 5000 bus. Agli utenti rimborsi in caso di ritardi dei bus e stangata in caso di viaggi senza biglietto. Il sottosegretario Del Basso De Caro a Repubblica (p.20): "I cittadini non ne possono più. Da noi i mezzi più vecchi d'Europa". Su Repubblica (p.22) il nuovo codice degli appalti, che verrà approvato al prossimo consiglio dei Ministri: appalti trasparenti, stop alle varianti, freno alle lobby, superpoteri a Cantone.

ITALIA-POLITICA
Oggi Renzi all'assemblea del Pd per richiamare il partito all'unità sulle unioni civili, domani l'incontro con la stampa estera per fare il punto su due anni di governo. Pesa il pressing dei grandi ex – Napolitano, Monti, Prodi, Letta – su politica europea e conti pubblici e l'avvicinarsi delle Amministrative. Monti sul Corriere (in prima e a p.26) torna a smentire la tesi del complotto dell'establishment contro Renzi: "Siamo più vicini di quel che appare". Idem Napolitano sulla Stampa (in prima e a p.17): "Siamo d'accordo sull'esigenza di un cambio di passo della Ue", ma si possono avere opinioni diverse senza per questo dover essere sospettati di cospirazioni e complotti. "Io non sono come loro", il Renzi-pensiero su Monti e Letta (Corriere p.7, Repubblica p.11, Messaggero p.9): nell'assemblea di oggi risponderà duramente ai "tecnici" per l'eredità lasciata dal gverno Monti (fiscal compact, esodati, riforma Fornero) e tornerà sulla sua battaglia nella Ue che tanti anche nel Pd criticano ma che lo premia nei consensi. Noto (Ipr Marketing) su QN (p.9): gli italiani promuovono il premier anti Bruxelles (67%%) ma il 54% teme che questa strategia indebolisca il Paese. Italiani scettici anche sulla capacità di Renzi di far uscire il Paese dalla crisi: solo il 38% pensa che ce la farà. Un anno fa erano il 53%.

EUROPA
Il 23 giugno referendum su Brexit (su tutti). Sfida di Cameron che promette una campagna a favore della permanenza (Corriere in prima e p.2). Ma il patto con l'Ue spacca Londra (Repubblica in prima e p.2). Cinque ministri contro il premier, ma c'è un ampio fronte anche per il "no" a Brexit (Sole in prima e a p.5) che non annovera solo la Corona e la City ma anche pezzi significativi del mondo editoriale. I tagli ai benefici dei migranti Ue residenti in Regno Unito il nodo più complicato (Sole in prima e p.4). Garton Ash su Repubblica (p.4) avverte: "E' in gioco il futuro, il rischio è che si sgretoli il Regno Unito e poi l'Ue". Idem Prodi sul Messaggero (in prima e a p.18): "La Ue rischia di affondare per mancanza di progetto". L'ex ministro Moavero ad Avvenire (p.7): "Serve una rifondazione. Questa Ue non basta più". Anche tema migranti al centro del dibattito europeo: le nuove chiusure alle frontiere sono un allarme per il Nord Italia (Messaggero p.4 e altri). "Libera circolazione e controllo delle frontiere, sicurezza finanziaria e crescita sono i pilastri di qualunque comunità di Stati. Se vacillano, l'intera costruzione europea è a rischio - così  Carlo Calenda, in una lettera al Corriere (in prima e p.27), in cui spiega la posizione del governo italiano: "Se la Ce dimostrerà capacità d'azione, la sosterremo, altrimenti costretti ad ingaggiare un confronto rispettoso ma duro".

©riproduzione riservata

Commentario del 20.02.2016

IN PRIMA PAGINA
Accordo europeo anti-Brexit (Sole): "Status speciale per Londra" (Corriere). Ma è lite sui migranti: Vienna sfida Bruxelles (Repubblica). Sui migranti Italia senza alleati (Corriere). Manzione al Mattino: "Il Brennero chiuso per l'Italia sarà un'altra Lampedusa". Intanto in Libia gli Usa attaccano l'Is (Repubblica). Oltre 40 le vittime, tra loro la mente della strage al Bardo (Stampa, Messaggero). Dilemma per l'Italia (Repubblica). Su tutti il report dell'Istat sul Paese: nel 2015 nascite al minimo e picco di mortalità (Sole, Messaggero). Italiani in fuga: l'anno scorso via in 100 mila (Stampa). Sulle Unioni civili Boschi ammette: il Pd non ha i numeri (Stampa). Servirà un'intesa. Sul fronte economico Libero e Giornale annunciano stangate dal governo sulle eredità: "Renzi ci metterà le mani in tasca". Dal Tesoro i conti della spending review: 25mld nel 2016. Cottarelli a QN: "Tagli pesanti ma c'è ancora troppo Stato". Da Confindustria allarme sul bail in: rallenta l'economia (Sole). Libero: fermatelo subito. Sul Messaggero e altri il caos del centrodestra a Roma, dove Salvini "congela" Bertolaso e propone un referendum per scegliere il candidato sindaco. Belpietro su Libero parla di suicidio perfetto.  Su tutti anche la nuova Ferrari: parte l'assalto al mondiale (Messaggero). Sul Corriere e Repubblica la morte di Umberto Eco: lo scrittore che cambiò la cultura (Corriere).

ITALIA-POLITICA
Unioni civili, sulle adozioni non ci sono i voti neanche sommando i voti di Pd e Sel dice la Boschi: "Serve un'intesa" (Stampa p.11). E Grasso "spiazza" sul supercanguro: si va verso l'inammissibilità, il che lascerebbe sul campo 500 emendamenti da votare a scrutinio palese ad eccezione di quelli relativi alla stepchild adoption che sarebbero votati col voto segreto, rischiando la bocciatura. Ora si attende l'ok di Renzi ma per la Stampa questa è l'unica via per superare lo stallo. Situazione di stallo anche a Roma nel centrodestra. Salvini "congela" Bertolaso e lancia l'idea di un referendum per consultare i romani (Sole p.12 e tutti). Per il Messaggero la mossa rischia di far saltare il tavolo con Berlusconi e la Meloni. E nel clima di veti e ricatti non è peregrina l'ipotesi Meloni candidata sindaco. Silenzio di Bertolaso, oggi invitato alla Leopolda romana di Rutelli (ma Berlusconi gli ha consigliato di non andare) (Messaggero p.9). "Bertolaso mollerà, non ha via di scampo – dice Storace al Messaggero p.9 - Non troveranno un altro e convergeranno su me o su Salvini. Ho un'autostrada davanti. L'unico di centrodestra sono io".

ITALIA-ECONOMIA
Confindustria contro il bail-in: le nuove regole Ue sulle banche frenano l'economia. Su Sole e Libero in prima e su tutti l'analisi del CsC sul nuovo sistema di salvataggi bancari, che invece di salvaguardare i contribuenti rischia di aumentare i costi potenziali da sopportare. Visco insiste sulla revisione del bail in entro il 2018 - "Serve un'attuazione graduale per dare ai risparmiatori tempo per adattarsi al nuovo regime" – e fa mea culpa: "Avremmo dovuto riflettere di più sulle conseguenze non volute. Ci sono rischi legali da discutere seriamente" (Sole p.7). Sul Sole (p.10) e altri i conti del Tesoro sulla spending review: nel 2014 varati interventi con un impatto di oltre 46 miliardi. Impatto che nel 2016 sarà pari a 25 miliardi. Cottarelli a QN (p.6): "Spesa pubblica ridotta ma in Italia c'è ancora troppo Stato. Il punto non è il freno alla spesa pubblica ma il tipo di interventi effettuati". Zingales a Repubblica (p.24): "La spending review è politicamente molto costosa e si sta rivelando difficilissima. Così prevale la pigrizia. E questo vale anche per le banche". Giornale e Libero rilanciano voci di una stangata sulle successioni, patrimoniale sulla ricchezza finanziaria e ritocco dell'Iva. Per Libero (p.5) il governo deve trovare tra i 25 e i 30 miliardi per scongiurare la procedura di infrazione e sta lavorando a un pacchetto fiscale. Su tutti il "check up" al Paese dell'Istat: 2015 da record per nati (mai così pochi) e per morti (mai così tanti). Ma il dato che fa più discutere è quello dei 100 mila giovani in fuga dall'Italia. Il demografo Rosina alla Stampa (p.15): "I segnali positivi non bastano per trattenere i nostri giovani". Sul Messaggero (p.14) il piano del governo sul trasporto locale: via i bus inquinanti, contratti d'affitto per rinnovare i mezzi.

EUROPA
Unione Europea, c'è l'accordo per scongiurare Brexit ma non sulle frontiere chiuse dall'Austria (Stampa p.4 e 5 e su tutti). Intesa unanime con Cameron: status speciale per Londra. Ora al referendum il premier chiederà agli inglesi di votare per rimanere nell'Unione. Due i punti controversi dell'intesa: la sospensione dei benefici del welfare per i cittadini europei per 7 anni e la possibilità riconosciuta a Londra di evitare un'integrazione più stretta col resto dell'Europa. Concessioni particolari anche per la finanza (Corriere p.2). Resta il nodo della libera circolazione dei lavoratori, che Londra vuole arginare: ora lo potrà fare anche per motivazioni economiche (Sole p.3). Un arretramento rispetto alle posizioni difese dalla Corte europea di Giustizia. Da decifrare gli effetti dell'intesa sulla governance economica della Ue e l'impatto sulle regole dei trattati. Renzi parla di un buon compromesso (Corriere p.5). Schulz al Corriere (p.3): "Ora i britannici votino per il sì e saremo più forti". Contro Brexit famiglia reale e alta finanza (Messaggero p.3).
Altro fronte caldo quello con l'Austria, che nonostante i richiami della Commissione ha avviato la stretta sui migranti (Sole p.4). Berlino irritata con Vienna e i Paesi dell'Est per la chiusura delle frontiere guarda alla Turchia per bloccare i flussi migratori. Polonia e Ungheria contro Renzi per il "ricatto" del taglio ai fondi. La Sarzanini sul Corriere (p.29) parla di Italia senza alleati sull'immigrazione: "entro qualche mese corriamo il rischio di trovarci isolati, stretti in una morsa visto che al nord ci saranno le frontiere chiuse". Sulla Stampa (p.5) il timore di Renzi: "Se si continua a rinviare la discussione sull'immigrazione Schengen rischia di saltare". Sul Mattino (p.5) intervista al sottosegretario Manzione: "Il Brennero chiuso scelta scellerata. Per l'Italia sarà un'altra Lampedusa".

©riproduzione riservata

Commentario del 19.02.2016

IN PRIMA PAGINA
Male i conti, Renzi assediato (QN). L'Ocse rivede le stime di crescita: per l'Italia non 1,4% ma 1% nel 2016 (Sole, Messaggero). Corte dei Conti: spending review, parziale insuccesso (Sole). Su banche e conti affondo anti Italia. Ma Renzi apre al dialogo con Merkel (Stampa). Vita (Unicredit) al Sole: "Merkel pronta a farsi carico di parte del debito italiano". Monti al Foglio: vi spiego le mie sberle a Renzi. Ieri il vertice Ue su Brexit e migranti. L'Europa contro l'Austria: illegale il tetto ai nuovi arrivi (Messaggero e tutti). Renzi minaccia di tagliare i fondi ai paesi dell'Est (Repubblica). In primo piano anche le parole del Papa su Unioni civili – "non mi immischio" – e su Donald Trump: "chi alza i muri non è cristiano". L'Unità: Laudato sì. Anche Roma in primo piano, per la grana debito (Messaggero) e lo scontro nel centrodestra su Bertolaso (su tutti). Berlusconi al Tempo: "I romani non sono stupidi, lo voteranno". Sull'Espresso "Noi, i ragazzi dello zoo di Roma", i minorenni immigrati che si prostituiscono alla stazione. Su Repubblica il lavoro cresce ma delude il Jobs Act.

ITALIA-ECONOMIA
Banche, conti e riforme, Italia sotto accusa (Stampa p.3): Juncker critica il governo su debito e deficit, Schaueble vuole mettere un tetto ai titoli di Stato nei bilanci delle banche, la stampa anglosassone parla di venti contrari a Renzi, e, ieri sul Ft, di un rischio deragliamento sulle banche. Campanelli di allarme che preoccupano il premier: ieri il tentativo di uscire dall'assedio, aprendo un dialogo con Berlino (Stampa p.3). Dialogo-compromesso di cui Roma ha bisogno, scrive Fubini sul Corriere (p.9), col debito pubblico che continua a salire e quel legame non risolto tra governo e banche (pesantemente esposte con i titoli di Stato) e con il governo tedesco che dubita della stabilità finanziaria dell'Italia. Sul Sole (p.29) intervista al presidente di Unicredit Vita, "pontiere" italiano in Germania: "La malattia dell'Europa è l'elettoralite cronica. Serve un ministro del Tesoro unico europeo. E, a mio avviso, Angela Merkel è disponibile a condividere una parte, non tutti, i nostri debiti. A patto però che noi facciamo quello che ci compete. E' un problema di sopravvivenza. Serve una terapia che ci faccia guarire. Dobbiamo ridurre il nostro debito pubblico in maniera socialmente accettabile". Su QN (p.4) Luttwak boccia Renzi: "Renzi ha fallito. Ha promesso riforme drastiche e non le ha fatte, Ma non c'è alternativa". Ieri altra sequenza di dati negativi. L'Ocse taglia le stime di crescita, non l'1,4% ma l'1% nel 2016 (Corriere p.9 e tutti): "Crescita deludente, serve un patto sugli investimenti" (Stampa p.4). Dalla Corte dei Conti richiamo sui tagli alla spesa: "Spending review, parziale insuccesso" (Sole p.8 e tutti). "Italia fuori dalla recessione ma futuro incerto". Repubblica (p.11) nega che ci sia in vista una manovra bis ma parla di "correzione" dei conti da 2 miliardi: Padoan starebbe trattando con Moscovici per avere in cambio un nuovo margine di flessibilità per il 2017. "Male i conti, Renzi assediato", il titolo di apertura di QN. E si riparla di complotto di europei e poteri forti.

ITALIA-POLITICA
"Il Papa non si immischia nella politica italiana. Un cattolico deve votare secondo la propria coscienza ma ben formata" (Stampa p.2 e su tutti): così Bergoglio sulle unioni civili, mentre al Senato è stallo su adozioni e "canguro" sia dentro che fuori il Pd. Il Corriere (p.11) parla di Renzi stufo delle continue polemiche interne al punto di pensare ad anticipare il congresso a fine 2016, subito dopo il referendum. Ma c'è anche chi spinge il premier ad anticipare anche le elezioni, a febbraio 2017. L'ipotesi di elezioni anticipate la rilancia anche Libero in apertura: per Belpietro il problema non sono le unioni civili ma l'economia, che continua a non andare. La montagna di miliardi investiti per il lavoro ha partorito il topolino, si rischia una manovra correttiva nel 2017 che farà precipitare il consenso al governo. E Renzi punta al voto anticipato alla prossima primavera. Ma il sondaggio di Italia Oggi (p.9) dà il Pd in risalita – dal 32 al 33,8% - e Renzi che riconquista il favore del 40% del paese dopo due mesi di calo. "Renzi vive sulle difficoltà degli avversari". Ma Palazzo Chigi osserva con preoccupazione le mosse dell'establishment europeo e le uscite della stampa anglosassone (Stampa p.3). Letta sta alla finestra (QN p.2), Monti rilascia interviste a Corriere (p.8) e Foglio (in prima): "Parlo per me, non a nome di altri. Molti politici si dicono europeisti ma sono maestri muratori della decostruzione europea solo per questioni di consenso". E al Foglio: "La rappresentazione ostile dell'Europa è un gioco distruttivo a cui l'Italia sta partecipando più di altri. La Ue si sta spezzando. Non si può più escludere la nascita di due euro diversi".

EUROPA
Ue contro l'Austria per le quote: "Limiti incompatibili con il diritto europeo" (Sole in prima e a p.5 e su tutti). Ma il cancelliere Faymann ha ribadito la decisione di mettere un  tetto al numero dei profughi da accogliere e limitare a 3.200 i rifugiati in transito ogni giorno, reintroducendo i controlli alla frontiera con Slovenia e Italia. Renzi: "Non si può chiudere il Brennero". E minaccia di tagliare i fondi Ue ai Paesi dell'Est contrari a prendere i rifugiati (Repubblica in prima e a p.6). Ma se a maggio la Grecia non avrà ripreso il controllo delle sue frontiere e non ci sarà una gestione comune dei flussi migratori il rischio di una mini Schengen che isoli Grecia e Italia sarà altissimo. Alfano: "Sarebbe la fine dell'Europa". Il Sole (p.5): attenzione agli scenari a incubo, subito riforme radicali per non dover affrontare Brexit, Grexit, mini Schengen. Oggi la giornata chiave per i negoziati con Londra: Cameron chiede ai leader europei un accordo per evitare la Brexit (Stampa p.6). "Vogliamo restare ma dobbiamo risolvere il problema che il Regno Unito ha con questa "organizzazione"". La Merkel: evitare l'uscita degli inglesi. Anche la City contro l'uscita della Ue (Messaggero p.4). Renzi: faranno un po' di scena, poi si troverà un accordo (Corriere p.8). Repubblica (p.12)  e Corriere (p.6) riepilogano i nodi tra Londra e Bruxelles: il diritto di tagliare il welfare agli immigrati comunitari, il diritto di impugnare norme e regolamenti dell'eurozona che impattino sui mercati finanziari, il diritto a non cedere alla Ue ulteriore sovranità, che aprirebbe a una Unione a due velocità. Il Foglio (in prima e a p.4): perdere il Regno Unito conduce a un'Europa troppo filotedesca.

©riproduzione riservata

Commentario del 18.02.2016

IN PRIMA PAGINA
Unioni civili, il voto slitta di 7 giorni. Cirinnà al Corriere: "Tradita dalle liti nei dem". Su Repubblica se la prende invece con i 5 Stelle: "Ho sbagliato a fidarmi". Alfano alla Stampa: "Il Pd voleva strafare". Ma Renzi va avanti: la legge si farà (Messaggero), no allo stralcio delle adozioni (Sole). Sulla Stampa (e tutti) la spallata di Monti per far cadere Renzi: "Basta attaccare la Ue". "Niente lezioni", la replica del premier, che alla Germania manda a dire: "Tetto i Btp nelle banche? Non se ne parla" (MF). Oggi e domani consiglio Ue: ultima chance per evitare Brexit (Sole). Ma si parlerà anche di migranti, mentre in Italia il Viminale chiede altri 50 mila posti. Regioni in rivolta (Repubblica). Su Stampa e Corriere la strage di militari ad Ankara. Su Repubblica la messa del Papa al muro tra Messico e Usa: "Avete diritto di sognare". Su tutti la sfida Apple-Fbi tra sicurezza e privacy. Su tutti anche le nomine Rai: invasioni barbariche per il Fatto. Sulla Stampa inchiesta su conti e corruzione in Italia: colpa dei corrotti il 17% degli sprechi pubblici. Sul Messaggero il debito monstre di Roma che affonda il Campidoglio. E ora parte la sfida per Roma 2024: per il Messaggero vale 2,4 punti di pil per la Capitale.

ITALIA-ECONOMIA
Scontro Monti-Renzi su Europa ed economia: "Con lei l'Italia rischia". "Non accetto lezioni" (Repubblica). Poi la sfida del premier alla Germania: "No al tetto sui titoli di Stato  detenuti dalle banche" (Stampa p.2). Italia pronta al veto in Europa (Corriere p.13). Vigilia del consiglio europeo ad alta tensione a Roma: dietro al duello tra Renzi e Monti il timore di Palazzo Chigi di spallate al governo con "mandanti internazionali" (Stampa p.3). "Ma se Monti vuole aprire la strada a qualcun altro stavolta gli andrà male" i rumors renziani. Sul Giornale (in apertura e a p.3) un'altra mossa che viene letta come un messaggio in codice a Renzi da parte di Draghi: lo studio di un gruppo di economisti che chiedono di mettere ordine nei conti pubblici anche attraverso una patrimoniale e drastici tagli di spesa.  Polito, nell'editoriale del Corriere (in prima e a p.28) parla di spinta smarrita del premier: aver scommesso anzitempo sulla ripresa è un errore che ora si paga. Intanto in consiglio dei ministri arriva il decreto legislativo sulla riforma degli appalt i (Sole in prima e a p.9): saranno premiate imprese e pa "virtuose". Per Santilli (Sole in prima e a p.9) sarà una rivoluzione vera, un "modello Expo"da estendere a livello nazionale.  
Sulla Stampa (in prima e a p.3 e 4) i guasti della corruzione sui conti pubblici: secondo uno studio di tre economisti italiani pubblicato da American economic review su 100 sprechi 83 sono frutto di inefficienza, 17 di corruzione. Serve un "whistleblower", ovvero chi scopre l'illecito e lo denuncia. Ma una stima precisa dei costi della corruzione non c'è.
Su tutti il boom delle tasse locali "certificato" da Confcommercio: in ventenni sono salite da 30 a 103 mld (Corriere p.35). Roma e Campobasso le città più care. Ciò nonostante la Capitale registra un superdebito da 13,6 mld (Messaggero in apertura e a p.4): la voragine nei conti nel report dei commissari ora sul tavolo di Padoan. Con l'Irpef al top, impossibile tagliare le tasse.

ITALIA-POLITICA
Unioni civili, legge nel caos: senza lo "scudo" del "canguro" il voto slitta di sette giorni (Repubblica in apertura e a p.2 e su tutti). Dem e grillini nella bufera. Alfano alla Stampa (p.9): "Renzi mi dia retta, il buon senso non è vintage. Il Pd ha voluto strafare". Ma Renzi sulle Unioni civili si gioca il tutto per tutto (Repubblica p.3, Messaggero p.7): "Di stralcio non voglio sentir parlare. Il ddl non lo cambiamo noi, compresa la stepchild adoption. Chi non vuole la legge parli in aula". La Cirinnà a Repubblica (p.5): "Ferita dal tradimento dei 5 Stelle ma combatterò. Questa settimana servirà a non sfracellarsi, a fare un po' di conti sui numeri che servono per portare a casa il risultato. Il testo è quello. Per il Pd è la partita della vita". Intervista alla Cirinnà anche sul Corriere (p.12): "Sto pagando le ripicche di certi colleghi renziani che volevano un premietto". Su Repubblica (in prima e a p.27) l'editoriale di Calabresi, che critica tanto Renzi quanto il M5S: ma adesso è il Pd e la maggioranza che devono portare a destinazione la legge mettendoci la faccia.
Lega nella bufera per l'inchiesta lombarda su sanità e tangenti. A Rizzi scoperti i soldi nel congelatore, ma serviranno rogatorie internazionali per rintracciare conti e società all'estero (su tutti). Salvini: "Adesso le cose devono cambiare". Bossi: "Rischiamo di perdere un sacco di voti". E se in pubblico il partito fa quadrato su Maroni in realtà si fa strada l'ipotesi di ridimensionarne l'autonomia.  (Messaggero p.8).

EUROPA
Ultima chance per evitare Brexit: oggi e domani al Consiglio europeo il confronto tra Londra e i partner dell'Unione (Sole in prima e p.6 e tutti). Sul tavolo la bozza di accordo firmata da Cameron e Tusk, che ieri ha detto ai leader "non c'è garanzia di accordo". Ma ora il premier britannico vuole nuove garanzie per il "no" all'uscita: si tratta su banche e assicurazioni (Repubblica p.5). Europa spaccata: Madrid e Parigi contro Londra (Libero p.15) e i Paesi dell'Est frenano sullo stop dei benefici previdenziali agli stranieri (Sole p.6). Nel Consiglio si parlerà anche dell'emergenza migratoria e della necessità di ricollocare 160mila profughi. Ma su quote profughi e asilo l'Europa si spacca (Repubblica p.12). L'Italia torna a chiedere regole comuni sui rimpatri e il superamento degli accordi di Dublino. Ma "più che sciogliere i nodi, sarà un summit di sopravvivenza per evitare che i nodi sciolgano l'Unione" avverte l'Unità (p.5) mentre Fabbrini auspica che "le grandi decisioni facciano emergere leader all'altezza: le due questioni sono fondamentali per il futuro Ue"(Sole in prima e p.6).

©riproduzione riservata

Commentario del 17.02.2016

IN PRIMA PAGINA
La scelta del M5S sulle Unioni Civili conquista l'apertura dei principali quotidiani. "Stop dei 5 stelle" (Corriere), "sgambetto di Grillo" (Stampa), "dietrofront M5S" (Repubblica), "agguato al Pd" (QN) e ora la legge è a rischio. I grillini non votano il super-emendamento. Ira di Renzi: manovra sulla pelle dei diritti. Altro tema forte il nuovo terremoto nella sanità lombarda: "arrestato per tangenti il leghista re della sanità" (Corriere), "Sanità in manette" (Repubblica). Il Sole apre con l'intesa Arabia-Russia per congelare la produzione di petrolio "ma il no dell'Iran tiene i prezzi bassi" (Corriere). Il Giornale apre con l'Austria che "ci lascia gli immigrati". Sulla Stampa e altri "i superstiti del Bataclan tornano a cantare": gli Eagles of Death Metal di nuovo a Parigi.

ITALIA-ECONOMIA
"I 5 punti della proposta del governo per l'Europa" sul Corriere (p.9): Tesoro e P. Chigi lavorano al "position paper" su crescita, rigore e occupazione. L'Italia chiederà che la Ue promuova politiche espansive con la flessibilità come incentivo. "I tedeschi devono capirlo. Solo con più crescita si abbatte il debito": così Gutgeld intervistato dalla Stampa (p.6): "fase 2 della spending review. Più risorse a scuola e Sanità". "Effetto sgravi, +764mila contratti stabili nel 2015" (Sole p.6 e tutti) ma "è rischio boomerang sui conti: serviranno 3 miliardi in più" per la decontribuzione (Avvenire p.14). Renzi esulta: il Jobs Act funziona (l'Unità p.7). Leonardi e Nannicini: "prossimo passo rendere il tempo indeterminato strutturalmente meno costoso" (l'Unità prima e p.14).  "Qualità del lavoro migliorata grazie a flessibilità e decontribuzione" sottolinea Pogliotti (Sole p.6). Per il Fatto (p.5), invece, "il vero Jobs Act sono 115 milioni di voucher in un anno".
Previdenza ancora al centro delle riflessioni. Marro descrive la strategia di Boeri: flessibilità sulle pensioni e reversibilità legata all'Isee (Corriere p.24). "Riforma delle pensioni solo se cambierà il patto di stabilità Ue" spiega proprio Boeri a Repubblica (p.9): "per introdurre l'età flessibile, Bruxelles va convinta a tener conto del debito futuro, destinato a calare. Nelle nostre proposte non c'è nulla che riguarda la reversibilità". Brambilla sostiene la convenienza della separazione tra assistenza e previdenza per fare chiarezza su spese molto diverse tra loro ma anche per garantire equità tra chi ha versato e chi no, squilibrio che pesa soprattutto sui più giovani (Corriere p.22).
Riforma Bcc, "cresce la fronda e il governo apre a modifiche" (Corriere p.25), 20 banche pronte a sfilarsi (MF p.4). Ma il dg della Bcc Roma, Pastore, ad Avvenire (p.24) assicura: "al progetto comune aderirà il 97% delle banche coop". Morando: "decreto non è blindato" (Messaggero p.16).

ITALIA-POLITICA
"M5S si sfila, rinvio sulle unioni civili" (Messaggero p.2 e tutti), "il Pd: la colpa sarà la vostra" (Repubblica p.2). 'no' grillino al canguro e resa dei conti oggi. Esulta Gandolfini: "il liberi tutti di Grillo ha sprigionato energie. So chi di loro è con noi" (Corriere p.3). La "linea di Casaleggio per colpire i dem" (Corriere p.2) crea malumori anche nella base (Fatto p.2). Folli (Repubblica p.29) accusa il M5S di aver "appreso alla perfezione le astuzie tattiche tipiche della vecchia casta parlamentare" e di averle "messe al servizio di un voltafaccia annunciato". Geremicca sulla Stampa (p.23) attacca la "politica che volta le spalle al Paese" con il M5S che "pur di impedire il successo di Renzi completa il suo dietro-front" e il Pd che non trova un accordo al suo interno. I grillini si difendono, Airola a Republica (p.2): "capisco la delusione dei gay ma basta con certe forzature". Ora Renzi pensa allo stralcio per garantire l'accordo nella maggioranza.  "Via le adozioni e legge in due giorni" propone Romani (FI) su Avvenire (p.12). "Accordo largo" suggerisce anche Schifani (Avvenire p.12). Zanda a l'Unità (p.3): "ora legge dipende da compattezza del Pd".
In vista delle amministrative, ancora polemiche a Roma. Nel centrodestra "fuga da Bertolaso, 21 lasciano FdI per Storace" (Messaggero p.8 e altri). Nel M5S, invece, è "Gaffe di Taverna" (Repubblica p.14 e tutti): "complotto per far vincere il M5S". Merlo attacca: "forza Taverna, ancora un passo e scoprirà che il diavolo non esiste perché il diavolo eravate voi" (Repubblica p.29).
Nuovo terremoto in Lombardia, in cella il braccio destro di Maroni, Rizzi (su tutti). Bossi a Repubblica (p.5): "temo sia compromesso anche Roberto".

EUROPA
L'Austria chiuderà le frontiere: si allarga il fronte anti-immigrati (Repubblica p.10 e altri). Strappo di Vienna che annuncia: "Aumentiamo la sicurezza dei confini sud, ingressi limitati". Effetto domino tra i Paesi dell'Est che potrebbe mettere a rischio anche la posizione italiana. "Se la Ue alza un muro a Est rischi alti per il nostro Paese" avverte l'eurodeputato Fi, Tajani, in un intervento sul Messaggero (p.11). Intanto ieri il Consiglio Ue ha adottato le raccomandazioni che costringono la Grecia entro tre mesi a controllare meglio le frontiere. "La Germania non vuole la Grecia fuori da Schengn – assicura il vice-ministro degli esteri tedesco, Roth, a Repubblica (p.10) -. Metto in guardia da iniziative solitarie, l'Ue senza confini non dev'essere minacciata". Intanto la Ue boccia una delle battaglia italiane: no alla revisione delle regole di Dublino (Stampa p.14).
Europa alle prese anche con il caso Brexit: Cameron a Bruxelles per i negoziati (Sole p.15). I temi più critici sono: eccezioni alle attuali regole sui benefit previdenziali ai cittadini comunitari e governance europea. "Si potrebbe raggiungere un compromesso sui temi previdenziali – commenta Maisano sul Sole (in prima e p.15) -, mentre è più delicata la partita della governance economica. Uscire dall'eterno equivoco del rapporto Ue-Uk è la mission del summit, ma farlo senza condannare la GB all'esilio e senza condannare il resto d'Ue all'incertezza britannica non è scontato". Juncker avverte: "Non c'è un piano B, Londra deve restare" (su tutti).

©riproduzione riservata

Commentario del 16.02.2016

IN PRIMA PAGINA
Unioni civili, l'intesa non c'è e la legge rischia (Corriere, Stampa). Arriva il canguro per blindare le adozioni gay (Libero). Oggi il via al voto. Draghi annuncia nuovi interventi della Bce, garantisce sulle banche e le Borse ripartono (Stampa). Ma sul bail in gela l'Italia: le regole sui fallimenti non cambiano (QN). Sui tagli alle pensioni di reversibilità frenata del governo (Messaggero e tutti). Ma per Libero taglieranno le pensioni alle vedove. E sul canone Rai in bolletta è caos (Giornale, Libero, Fatto). In Siria pioggia di bombe fa strage negli ospedali (Repubblica e tutti): Turchia e Usa accusano Mosca e Assad (Sole). In Messico il Papa chiede perdono per le violenze agli indios (Corriere e tutti). Dal Cairo e Londra le ultime sulla morte di Regeni: Giulio aveva lavorato per un'azienda di intelligence (Stampa). A Bruxelles l'appello dell'industria alla Ue: non togliere i dazi antidumping (Sole). A Roma la carica dei 200 per candidarsi col M5S (Corriere e tutti). Sull'Unità i due anni di governo Renzi: sul Fatto Renzi pigliatutto, come il premier si è preso l'Italia. Su Repubblica la "meglio gioventù" tra l'Italia e la fuga: le storie dei ricercatori premiati dall'Europa. Su tutti il test sulla saliva che in dieci minuti scova il cancro.

ITALIA-ECONOMIA
"Bce pronta ad agire ancora, banche più forti del 2012" (Stampa p.6 e tutti): le parole di Draghi rassicurano le Borse (Repubblica p.9). Ieri Milano a +3,19%, spread a 137 (Sole p.3). Ma tra Roma e Bruxelles restano le distanze su bail in e conti pubblici. "Per la crescita servono più investimenti e tasse basse" ha detto Draghi in audizione al Parlamento europeo (Corriere in prima e a p.14 e su tutti). "A marzo nuovi interventi ma sul bail in non si cambia" (Messaggero p.2). Il 10 marzo le decisioni della Bce: acquisto dei titoli verso gli 80 mld al mese (Messaggero p.3). Ma il bollettino di Bankitalia certifica per Roma più tasse (26 mld in più) più debito pubblico (52 mld in più) e meno spese per investimenti (11 mld in meno) tra 2014 e 2015 (Avvenire p.11 e su tutti): tutto l'opposto della "cura Draghi". Stessa distanza sul bail in. Il governo ci ripensa: è di ieri una mozione del Pd Pelillo per anticipare la verifica e a intensificare l'educazione finanziaria (Sole p.4). Anche FI chiede modifiche al bail in che consentano l'aiuto alle banche e per una garanzia europea comune sui depositi bancari. Il M5S chiede direttamente il rinvio. Ma per Draghi non si cambia.  
Ieri intanto Mattarella ha firmato il decreto sulle banche (Sole p.6 e tutti). Padoan difende la riforma delle Bcc, Federcasse torna a chiedere modifiche: "Perplessità su way out e mancato recepimento delle proposte sulle specificità territoriali". E sulla vendita della Popolare di Spoleto, su cui indagava la Procura, cadono le accuse a Bankitalia: chiesta l'archiviazione per Visco (Sole p.7 e tutti). Masciandaro, sul Sole (p.7), stigmatizza l'avvio stesso dell'inchiesta e l'eco mediatica che ebbe: l'Italia è un Paese analfabeta sul piano finanziario e con basso senso delle istituzioni pubbliche.

ITALIA-POLITICA
Unioni civili, oggi il voto senza intesa nel Pd (Corriere p.8 e su tutti): nessuna intesa con i cattolici del partito e Zanda evoca il "super canguro", il voto che eliminerebbe tutti gli emendamenti sulla stepchild adoption. Resta in campo l'emendamento Lumia che riconosce al giudice minorile un ruolo determinante nella decisione dell'adozione. Alla Boschi il compito dell'ultima trattativa con i cattolici, ma da deputata e non da ministro (Corriere p.9): obiettivo, dividere il fronte dei cattodem offrendo una stepchild adoption più edulcorata. Massimo Franco sul Corriere (p.9) parla però compromesso difficile da raggiungere perché non esiste un vero terreno di mediazione: o la legge passa, inclusa l'adozione, oppure salta. Una contrapposizione che Renzi non aveva previsto. Sul Fatto Renzi pigliatutto, bilancio di due anni di governo: come prendere tutto il potere, non solo sul fronte istituzionale ma anche nelle aziende di Stato che ora rispondono direttamente a Palazzo Chigi. Su Renzi anche l'occhio critico del Financial Times (ripreso dal Corriere p.9): "La fortuna del premier si sta esaurendo mentre montano problemi interni e all'estero".  Ancora polemica sulle pensioni di reversibilità: con l'indicatore Isee possibili tagli ai nuovi assegni destinati ai coniugi superstiti (Stampa p.5). Poletti smentisce il taglio (Corriere p.15 e tutti): "Intatti tutti i trattamenti in essere, per il futuro nessun intervento sulle pensioni di reversibilità, ma solo il superamento di sovrapposizioni e situazioni anomale. Il governo vuole dare e non togliere". Ma sindacati e opposizioni restano sulle barricate: temono un nuovo taglio alle pensioni come quello del 1995. Belpietro su Libero (in prima e a p.3): Renzi ha i conti sfondati e fa cassa con le pensioni.

EUROPA
"L'acciaio Made in Europe in piazza contro l'ingresso della Cina" (Unità p.15 e altri) ma la Guidi diserta il vertice salva-acciaio (Libero p.3). In 5mila a Bruxelles contro il dumping. Cinque ministri dell'industria chiedono "misure rapide e appropriate": assente la Guidi (Stampa p.22). Oggi governo italiano in pressing: missione di Calenda, che incontra il commissario Malmstrom (Corriere p.29 e Sole p.9). "L'Italia è in prima linea - scrive sull'Unità (p.15) Patrizia Toia, eurodeputato Pd -. Finora siamo riusciti ad arginare l'influenza dei Paesi del Nord che vorrebbero chiudere un occhio sulle pratiche scorrette: sarebbe una politica suicida". Nonostante i nuovi dazi Ue, per Gozzi (Federacciai) "l'allarme resta elevato e il riconoscimento dello status di economia di mercato alla Cina sarebbe assurdo. Le istituzioni non ci hanno ascoltato ma il vento sta cambiando" (Sole p.9). La replica Ue alla manifestazione: "Vogliamo agire rapidamente e insieme". E il vicepresidente Katainen "la Commissione intende continuare a fare pieno uso degli strumenti di difesa commerciale". Bricco sul Sole (in prima e p.9) parla di "pretesa della Cina di non rispettare le regole" e sottolinea la necessità che "l'Europa dica no alle prospettive di riduzione del Pil e perdita di posti di lavoro stimate dall'Economic Policy Institute in caso di concessione dello status". Assenti alla manifestazione i sindacati italiani, che hanno definito "strumentale" l'invito di Eurofer, e hanno lanciato la piattaforma unitaria "Sos siderurgia" (Unità p.15).

©riproduzione riservata

Commentario del 15.01.2016

IN PRIMA PAGINA
Adozioni gay, periodo di prova per la coppia e sentenza speciale del giudice: questa per il Messaggero la versione "ammorbidita" della stepchild adoption spinta da Renzi per far passare la legge sulle Unioni civili senza urtare la maggioranza degli italiani contrari alle adozioni gay. Alfano insiste sullo stralcio (Stampa e tutti). E' scontro anche sull'economia. Giornale e Libero prevedono altre tasse in arrivo: la stangata ad aprile. Per il Messaggero è pronto invece un piano dei tagli alla spesa pubblica: nel mirino sanità e pubblica amministrazione. Su tutti gli sviluppi del caso Regeni: Giulio tradito dai dossier finiti nelle mani degli 007 (Repubblica). Casini a QN: "Facciamoci rispettare". Su tutti anche la crisi in Siria. Damasco: le truppe turche ci invadono (Stampa). Obama e Putin cercano il disgelo (Corriere). Sul Corriere il caso della diga di Mosul a rischio crollo. I lavori alla italiana Trevi. Su A&F la seconda sfida del Jobs Act: politiche attive per il lavoro. Sul Sole Paese che vai, stipendio (e costi) che trovi.  

POLITICA
Unioni civili, alla vigilia del voto Alfano torna a chiedere lo stralcio delle adozioni dalla legge  e lancia un appello a cattodem e grillini: "Spero che votino no per far saltare la stepchild". Nel Pd continua la trattativa e resta in programma l'emendamento-"canguro". Per il Messaggero (p.7) c'è un piano di Renzi per portare a casa la legge – i voti ci sono – ma senza fughe in avanti dei laicisti, visti i sondaggi che danno il 54% degli italiani contrari alla stepchild. Stepchild che passerà ma con rigidi paletti: non sarà automatica ma valutata caso per caso dal Tribunale dei Minori; possibile anche la previsione di due anni di prova da estendere però anche alle coppie etero. Rosato (Pd) al Messaggero (p.6): "Restiamo contrari a stralciare le norme sulle adozioni, vogliamo andare avanti fino in fondo. Renzi ha detto che il 2016 dovrà essere l'anno dei diritti".
Su tutti la corsa alle Amministrative, con la mossa dei centristi – che a Roma sostengono Marchini e a Milano Parisi - e le "comunarie" del M5S per il Campidoglio (Messaggero). Finita l'era del "partito dei sindaci" ora siamo ai territori senza partiti ma con molti piccoli capi sparsi e dispersi, scrive Diamanti su Repubblica (in prima e a p.25).
Sul Corriere (p.11) anticipazioni sulla nuova legge sul conflitto di interessi, che sarà in aula alla Camera il 23 febbraio. L'accelerazione imposta dal Pd in vista delle Amministrative per togliere spazio al M5S. Tra le norme previste un esame preventivo davanti all'Antitrust per chi ritiene di essere in area di conflitto di interessi e vuole una certificazione di conformità per entrare in Parlamento.

ECONOMIA
Attesa per la riapertura dei mercati, che guardano alle Borse cinesi e aspettano le parole di Draghi a Bruxelles (Repubblica p.11). Pesa anche il prezzo del petrolio: si prospetta "una certa dose di volatilità". Bordignon a QN (p.9). "L'Italia è un vaso di coccio tra vasi di ferro". Giornale e Libero (in apertura) rilanciano l'ipotesi di una manovra correttiva, sulla scia delle dichiarazioni di Padoan e del vice ministro Zanetti, che al Messaggero (p.2) precisa: "Prematuro parlare di manovra, possibili piccoli aggiustamenti". Semmai, scrive il Messaggero (p.2), per far fronte al rallentamento del pil si riparla di tagli alla sanità (con la rinegoziazione di contratti di fornitura e con il meccanismo del pay back) e alla pubblica amministrazione (col taglio delle partecipate e il controllo della spesa con la regia della Consip). Resta la "persecuzione dello zero virgola", scrive QN a p.6: nonostante gli 80 euro e gli sgravi del Jobs Act la crescita resta al palo, e oltre a prendersela con l'Europa bisogna domandarsi se ci sia qualcosa che non funziona nella politica economica del governo.  Ma sulla produzione industriale, scrive Fortis sul Messaggero (p.3) l'Italia frena meno di Berlino. A dicembre Roma ha perso lo 0,7%, Berlino l'1,3%. Un aiuto alle imprese può arrivare anche dalla semplificazione legislativa. Lo dice al Messaggero (p.11) il presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno: "Abbiamo sempre spinto in questa direzione ma ci vuole una costanza che non sempre c'è stata da parte dei governi". Pajno difende poi la giustizia amministrativa: "E' il processo più veloce in Italia, al massimo in due anni è chiuso un procedimento. Da luglio tempi ancora più rapidi con il nuovo procedimento telematico".
Continua lo scontro sulle pensioni di reversibilità: contro il taglio Lega, Cgil, sinistra Pd e Area popolare (Repubblica p.15 e altri). Dal governo la precisazione che la norma riguarderebbe le pensioni future non quelle in essere. Salvini: "Un governo che fa cassa coi morti mi fa schifo: così si fregano migliaia di persone, soprattutto donne rimaste vedove". Contrario anche Damiano: "La previdenza non è una mucca da mungere".
Ancora polemiche anche sulla riforma delle banche di credito cooperativo. Giorgetti (Lega Nord): "Snaturato un testo condiviso, ora è una riforma ad ad personam". Il riferimento è alla norma che disciplina il way out dalla holding unica (Corriere p.13). Ma l'economista Nicola Rossi difende la "sua" riforma: "Sbagliato parlare di trasformazione in spa, si tratta di un mero scorporo dell'attività bancaria" (Corriere p.13). Il premier tira dritto: il decreto sulle Bcc non cambia (Stampa p.12). A corredo il caso della Toscana, dove la "clausola Lotti" sembra studiata su misura per la Bcc di Cambiano, di Pontassieve e San Casciano Val di Pesa. Belpietro su Libero (in prima e a p.3):  "Renzi gioca con i soldi degli italiani e l'opposizione è muta".

EUROPA
Oggi a Praga il "fronte dell'Est" – Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia – dice no all'accoglienza (Repubblica p.9): si punta a chiudere la cosiddetta rotta dei balcani. Ma se in Siria Assad aiutato dalla Russia riconquisterà il Paese sull'Europa si riverserà un altro milioni di profughi (Messaggero p.5). "Basta muri, sono castelli che scatenano nuovi assedi": su Repubblica (in prima a p.25) la lettera all'Europa di Roberto Saviano. "Davvero in Europa c'è qualcuno che pensa di fermare le stragi dei migranti e l'orrore della jihad alzando l'ennesimo muro?". E' invece certo che "fermare Schengen significherebbe soltanto distruggere l'integrazione europea,  non solo nella declinazione dei diritti ma nella stessa formazione della struttura sociale". Da fermare sono piuttosto i flussi illegali e finanziari ormai senza controllo, che da Dubai, all'Arabia Saudita, dal Medio Oriente sono arrivati "attraverso i canali finanziari più scoperti" e hanno reso possibile un vero e proprio potere terroristico in Belgio. "Il problema sono i capitali, non gli esseri umani. L'Europa paga un prezzo altissimo per la sua incapacità di gestire flussi finanziari e riciclaggio". Sulla Stampa (p.8) parla Cohn Bendit: "Meglio un'Europa più piccola ma solidale". "Deve ridefinirsi come federazione di Paesi".

©riproduzione riservata




Commentario del 14.02.2016

IN PRIMA PAGINA
La Siria in apertura su Repubblica. "Ultimatum degli Usa ad Assad. Mosca: rischio nuova guerra fredda".  "Minacce incrociate" per Avvenire. Mogherini al Corriere: "ora basta armi". E il Giornale riprende l'allarme di Valls: "In arrivo un attentato in Europa". Il Corriere sceglie le rivelazioni del NYT su Regeni: "preso e torturato per i contatti sul cellulare". La Stampa apre con i temi etici: "ogni anno 100 bimbi italiani nascono dall'utero in affitto". Il racconto di una coppia gay ma vi ricorrono per l'80% etero. Su tutti la visita del Papa in Messico: "la sfida dei narcos, metastasi che divora" (Avvenire). In evidenza anche "Il sorpasso Juve e un Sanremo da Stadio" (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Renzi: nessun favore alle Bcc toscane, resta il sistema coop (Repubblica p.28): il premier difende la riforma del credito cooperativo e bolla come "strumentali" le polemiche. Ma è "battaglia sulla way out" (Sole p.6): tensioni con centristi e sinistra Pd sul riscatto delle riserve. "Braccio di ferro" nel governo (Stampa p.10). "Nessun favore alle Bcc toscane" ribadisce Taddei (Stampa p.10): "garantiamo libertà d'impresa". Disco verde alla riforma anche da parte del dg della Bcc di Roma, la più grande (Repubblica p.28). "La riforma serve a rafforzare le banche" aggiunge Lotti (Corriere p.9) ma per Tajani (FI) "c'è il rischio di aiuti di Stato" e invoca l'intervento Ue (Corriere p.9).
La questione bancaria in primo piano anche per il bail-in. "Il vero test è su derivati e leva" (Sole p.5), "sfida alle regole Ue sui salvataggi" (Repubblica p.17): il Pd chiede la revisione anticipata, posizione simile da Bankitalia. Dijsselbloem: "no a qualsiasi allentamento". "Una direttiva ingiusta, sospendetela subito" chiede Patuelli (Abi) su Repubblica (p.17): "serve iniziativa coordinata di tutte le autorità competenti". Brunetta attacca la Germania (Giornale p.6): "ieri lo spread, oggi le banche. Così Berlino si mangia l'Italia". E contesta il "silenzio" di Palazzo Chigi e Colle. Il Fatto (prima e p.3) apre con la "grande rapina" sui Mutui: truffa Euribor 2005-2008, ricorsi bloccati, solo ai clienti italiani scippati 16 miliardi.
Sul fronte della crescita lenta dell'Italia, il Messaggero (p.2) annuncia nuovi tagli per 2-4 mld. "Ma palazzo Chigi tiene duro: nessuna correzione dei conti" (Messaggero p.3). "In Europa pronti ad alleanze variabili e sulla flessibilità non saremo isolati" annuncia Gozi (Messaggero p.3).
"L'economia mondiale non ha più una bussola" attacca Prodi nell'editoriale del Messaggero (prima e p.18), "Eurobond per battere l'ambiguità europea" chiede Quadro Curzio (Sole prima e p.2).
Sul Corriere (p.29) la corsa a quattro per Confindustria: c'è anche Bonometti.

ITALIA-POLITICA
"Riconquisteremo Roma e Milano. E poi vinceremo anche alle Politiche": le parole di Berlusconi sul Giornale (prima e p.2). Le amministrative "saranno l'anticipo delle elezioni politiche". "Una squadra di romani per rianimare la Capitale" (Giornale p.2) annuncia il candidato Bertolaso in una delle interviste concesse. "Non temo né i processi, né la concorrenza" spiega a Libero (p.8). "Roma come il Cairo. Rinuncerò alla prescrizione. La Meloni sarà capolista di FdI alle comunali" aggiunge al Messaggero (p.6): "piaccio anche a sinistra". Ma la scelta dell'ex capo della Protezione civile non è gradita da tutti e la destra annuncia: "mai con Bertolaso" (Repubblica p.15). Lui replica: "Dovranno adeguarsi". Poi attacca Marchini: "non distingue una delibera da un Dpr". Ma l'imprenditore non si rassegna e al Messaggero (p.6) si definisce il "vero anti Pd e M5S. Le primarie mancate? Un errore, servono alla leadership". Secondo Pansa (p.9) Berlusconi "sacrifica Roma perché sogna Palazzo Chigi": rischia il ko alle Comunali ma spera di rifarsi alle politiche. Su la Stampa (p.11) e il Corriere (p.12-13) una panoramica del voto amministrativo: ma non c'è "nessun vincitore annuciato" (Stampa).
Unioni civili, "italiani favorevoli ma il 54% non vuole le adozioni": i dati di Pagnoncelli sul Corriere (p.11) e Breda racconta la "vigilanza" di Mattarella sul ddl Cirinnà, intenzionato a fare in modo che questo "non ricalchi pedissequamente il matrimonio con un'altra etichetta". Le schermaglie politiche proseguono. Cesa (Udc) a Libero (p.7): "se non cambia il ddl, l'Udc abbandona il governo". Tonini a l'Unità (p.2): "basta muro contro muro nel Pd".

EUROPA
"L'Italia sa che in questo momento di difficoltà dell'Europa serve cambiare la nostra Unione, e nell'anno e mezzo di lavoro in Commissione ho visto un'Italia protagonista di molte battaglie, non per suo beneficio, ma per il bene di tutta l'Ue" così Mogherini al Corriere (p.5) sulla battaglia che il governo italiano sta portando avanti per "un'altra idea di Europa". Tra i temi fondamentali in questa fase la Mogherini torna a citare la questione migranti. Una delle aree più calde è la Grecia, che rischia di essere tagliata fuori da Schengen. Boldrini in visita a Lesbo: "Se perdete voi, affonda tutta l'Europa" (Corriere p.17). Intanto Parigi gela Berlino sulle quote fisse di redistribuzione dei rifugiati (Stampa p.6) ed è polemica per l'annuncio della costruzione del muro austriaco al Brennero che "divide la nostra storia" (Repubblica p.7).

©riproduzione riservata