Commentario del 24.02.2016

IN PRIMA PAGINA
Finanza, esteri e politica interna nelle prime pagine di oggi. Trattative in corso per un "superborsa europea" tra Londra e Francoforte. Sulla Stampa il report Ue sulle banche italiane tra sofferenze e salvataggi: aumentano rischi e costi. Su Repubblica e il Messaggero il nuovo piano occidentale per la Libia: Paese diviso in tre, cordone aeronavale nel Mediterraneo, raid mirati a terra. Ma tra Roma e Washington è gelo dopo le rivelazioni wikileaks su Berlusconi spiato. Sulle unioni civili senza adozioni gay Cei contenta a metà. Sul Corriere la spinta di Barilla al lavoro agile: impiegati a casa per lavorare. Sul Sole l'incontro dell'industria col Santo Padre. Ravasi: fare impresa per creare valori.

ITALIA-ECONOMIA
Banche italiane più fragili per la crisi e le debolezze strutturali: più deboli di altri Paesi Ue, più lenta la ripresa dell'universo creditizio: sulla Stampa (in apertura e a p.3) altre anticipazioni del "country report" di Bruxelles sull'Italia, dopo quelle di ieri su debito pubblico, crescita e riforme. "Giudizi noti" per il governo. Renzi: "La Commissione li fa per tutti" (Stampa p.2). Ora si aspetta venerdì, la visita di Juncker a Roma. Austerità, debito e banche i nodi aperti del vertice di Roma, riepiloga il Corriere (p.17), con Juncker che lancia segnali di distensione in vista dell'incontro con Renzi. Nannicini al Corriere (p.17): "La filosofia è cambiata: prima l'obiettivo era il consolidamento finanziario, la crescita era solo un vincolo: dovevamo risanare senza scaricare troppi effetti negativi sull'economia. Ora l'obiettivo è la crescita e il risanamento di bilancio è un vincolo. Nessuno vuole creare la crescita con la droga del disavanzo pubblico in maniera permanente ma ci sono leve di breve periodo da tenere presenti". Rallenta l'aggiustamento fiscale e arriva un Social Act per la lotta alla povertà. Sul Sole (p.16) e altri la lettera di Tajani (Fi) al commissario Hill per chiedere una deroga alla normativa bancaria a favore del credito alle piccole e medie imprese: "Più credito alle Pmi europee".

ITALIA-POLITICA
Un caso politico internazionale Berlusconi spiato dagli Usa. Per il Giornale (p.3) è l'ultimo tassello che dimostra il complotti di Napolitano & C. Su Repubblica (p.6) l'ira di Renzi: "Gli Usa spieghino perché spiavano Berlusconi". Forza Italia insorge: "E' la conferma del complotto". Convocato l'ambasciatore Usa a Roma. Ma Washington liquida Renzi: "Noi intercettiamo chi ci pare", la sintesi del Fatto (in prima e a p.4) della nota del Dipartimento di Stato. Luttwak al Giornale (p.4): "Nel mondo dell'intelligence non esistono amici o alleati". E sulla crisi italiana del 2011 parla di "congiura benevola" per rimuovere Berlusconi da Palazzo Chigi: "l'Italia era a rischio collasso, un default dell'Italia avrebbe portato al crollo del sistema bancario europeo, poi un collasso delle economie reali. Una catastrofe. L'unica strada era rimuovere un governo che non si era dimostrato capace di fare le riforme".
Unioni civili, si va verso l'approvazione della legge senza adozioni: dal Pd via libera "informale". Dalla Cei soddisfazione a metà. Parolin: "Bene lo stralcio, evitare altri grimaldelli" (Sole p.22 e tutti). Oggi la Consulta si pronuncerà sulla coppia lesbica italo-americana (su tutti). Per il Messaggero (p.8) la Consulta va verso l'inammissibilità del ricorso.
Su tutti la scelta del M5S per Roma: è Virginia Raggi la candidata. "Volevano cancellarci, sarà la rivincita" (Corriere p.15). Con 1700 preferenze su 3800 voti ha battuto Marcello De Vito. Sul Giornale (p.8) la legge sul conflitto di interessi voluta dal Pd: così la politica solo per  professionisti, non per imprenditori e gente del fare. Brunetta: "Premiati i nulla facenti".

EUROPA
La mossa inglese: una super Borsa con Francoforte (Corriere in prima e a p.37, Sole in prima e a p.3). London Stock Exchange e Deutsche Borse in trattativa per una fusione alla pari. Non è la prima volta che si tenta la fusione ma la sola conferma della trattativa in corso ha fatto volare i titoli. Non sfugge il risvolto politico dell'operazione, con la Gran Bretagna in piena campagna-Brexit. "La City si rifugia in Eurolandia", il titolo di MF (p.2): Piazza Affari avrà così un "padrone tedesco" (nell'ipotesi di fusione alla pari a DB andrebbe il 54%) ma nascerebbe un colosso in grado di sfidare i giganti Usa. Maisano sul Sole (in prima e a p.2): "Così finanzia ed economia hanno già votato sì". Manacorda sulla Stampa (in prima e a p. 23): "E' un bene che mentre l'Europa politica sbanda, qualcosa si muova dal basso, dalla concretezza delle imprese che stanno sul mercato ogni giorno". Contro Brexit anche 200 grandi gruppi inglesi che ieri hanno scritto al Times: "Per crescere, investire, creare occupazione le imprese devono avere accesso senza limitazioni al mercato europeo" (Sole p.2). Intanto in Germania cade la fiducia delle imprese tedesche (Sole p.8): l'industria teme i contraccolpi della crisi di Schengen sulla crescita dell'export.

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