Commentario del 30.04.2016

IN PRIMA PAGINA
Nuovi capi per polizia e 007 (Corriere). I capi solo per 2 anni. Slitta la nomina di Carrai (Repubblica). Ma Renzi "si è preso anche la Finanza" (Fatto). Dal consiglio dei Ministri anche il decreto banche, con l'indennizzo per i truffati (Messaggero, QN) e tempi di recupero crediti più rapidi (Sole). Fatto e Libero: regalo alle banche e un aiuto solo a metà dei truffati. Il Sole: il governo recupera l'azione. Cantone a QN: "Pronti per gli arbitrati ma ci servono le risorse promesse". Cantone parla anche sul Sole ma di appalti, pa e partiti: "Priorità anticorruzione". In primo piano anche il calo della disoccupazione, ai minimi dal 2012 (Messaggero). L'Unità: è la festa del lavoro. Poletti: "Ora più controlli e acceleriamo". Ma l'Italia rischia la deflazione: pesa il calo del petrolio (Sole). Sul fronte europeo, la Stampa anticipa le nuove regole sui migranti: chi non vuole i migranti pagherà. Ma sul muro del Brennero la Germania sta con l'Austria (Messaggero e tutti). La Mogherini alla Stampa: "Basta schizofrenia, gli Stati seguano l'Europa". Sul fronte interno su tutti lo scontro a destra tra Berlusconi e Salvini e a sinistra tra Speranza e Verdini. Nel sondaggio del Corriere M5S tallona il Pd nel voto nazionale, FI e alleati al 29%, incerti da record. Sul Fatto la fiducia del premier sotto il 30% e la batosta con Davigo: l'88% degli italiani sono con il magistrato.

ITALIA-ECONOMIA
Banche, via libera al decreto per i clienti dei quattro istituti falliti: rimborsi automatici per la metà dei risparmiatori, che si vedranno riconoscere l'80% di quanto investito; agli altri resterà la strada dell'arbitrato (Sole in apertura e a p.8 e su tutti). Arriva anche il "pegno non possessorio": con un accordo tra le parti la banca potrà ottenere a garanzia del prestito alle imprese anche un bene strumentale ma non quote societarie. Renzi: "Rimborsi a tutti i truffati senza un soldo speso dai cittadini" (Sole p.9). Fatto e Libero: regalo alle banche e un aiuto solo a metà dei truffati. Cantone a QN (p.3): "Non ci siamo ancora organizzati, aspettavamo il decreto: appena il testo sarà disponibile e capiremo le risorse economiche cominceremo a lavorare. Mi auguro che gli arbitrati siano messi in piedi con la collaborazione di Bankitalia e Consob". Intervista a Cantone anche sul Sole (in prima e p.25): "Per la lotta alla corruzione non serve la riforma del processo penale ma una risposta trasversale". Tra le priorità "la regolamentazione dei finanziamenti ai partiti e alle fondazioni, norme per la selezione della classe dirigente sia politica che amministrativa, inasprimento dell'azione disciplinare nella Pa". Intanto per la Pa arrivano nuove regole per la meritocrazia; rinviato ancora il varo del decreto sulla trasparenza (Sole p.9 e altri).
Sul fronte macro: cala la disoccupazione – all'11,4%, ai minimi dal 2012 – ma l'Italia resta ancora in deflazione: pesa il calo dei prezzi degli energetici (Sole p.2). Inflazione sotto 0 anche nell'Eurozona ma il pil torna ai livelli pre-crisi: 0,6% la crescita del primo trimestre trainata da Francia e Spagna (Sole p.3). In primo piano su tutti i dati sul lavoro, con la disoccupazione in calo all'11,4% (Sole p.2), ai minimi dal 2012 (Messaggero p. 7). Parallelamente crescono gli occupati, +90 mila a marzo. Renzi: "E' il segno che il Jobs Act funziona". Poletti all'Unità (p.3): "La riduzione dell'incentivo è stata assorbita dalle imprese. Non possiamo mantenere la decontribuzione, vedremo di trovare la soluzione migliore".

ITALIA-POLITICA
Gabrielli nuovo capo della Polizia, Pansa al Dis, Parente all'Aisi, Toschi alla Guardia di Finanza, Girardelli alla Marina militare. Solo un rinvio per Carrai. Renzi: "Mi darà una mano sui big data". Quanto a Massolo, dal Dis andrebbe alla presidenza di Fincantieri (Corriere p.2). In primo piano su tutti il "nomination day" che rivoluziona gran parte dei vertici della sicurezza (Sole in prima e a p.16 e su tutti). Renzi si è preso anche la Finanza, il titolo in apertura del Fatto. E su Carrai "se ne frega" delle riserve del Quirinale: "Nomino anche Carrai se lui vuole". Entrerà nello staff di Palazzo Chigi ma successivamente: Mattarella ha voluto che il suo incarico almeno non fosse accostato a quello dei vertici istituzionali (Repubblica p.3, Corriere p.3). Quirinale ignorato anche per la Finanza: "il premier impone Toschi" (Fatto p.3), nonostante il legame col generale Adinolfi e il Giglio Magico e l'arresto del fratello per appropriazione indebita. Ma i nuovi nominati scadranno tra due anni con la legislatura. Il Sole (in prima e a p.16): il governo fa il suo mestiere, un recupero d'azione che spezza una stagione che pareva finita nella palude. Intanto un sondaggio Ipsos da il M5S a un passo dal Pd nel voto nazionale (28,9% al 31,1%), FI e alleati al 29% e incerti da record (36,9%). E' un'Italia "tripolare" (Corriere in prima e a p.13) : il ballottaggio andrebbe al Pd con una vittoria di misura sul M5S; col centrodestra vittoria larga del M5S . Sul Fatto (p.8) il sondaggio Ixé sullo scontro Renzi-Davigo: l'88% sta col magistrato che ha detto "i politici rubano e non si vergognano più". Per il premier ieri scontri in piazza a Pisa e sondaggi a picco (Fatto p.7): per Ixé è al 29%. E oggi in Sicilia inaugurerà una strada che c'era già ma era rimasta chiusa per una frana.

EUROPA
Ue, chi non vuole i migranti pagherà. Sulla Stampa (in apertura e a p.2) in anteprima la "riformina" dell'accordo di Dublino che la Commissione proporrà agli Stati membri: viene mantenuta la responsabilità dell'accoglienza per lo Stato di primo approdo ma bilanciata da una ridistribuzione fra tutti per i casi di flussi "ampi e sproporzionati". Previste nuove quote di ripartizione dei migranti e per chi li rifiuta multa di 250 mila euro a profugo. Sul "Muro" al Brennero la Germania appoggia l'Austria (Corriere e Messaggero p.15). "Quello che succede al Brennero dipende dall'Italia", ha detto il ministro degli Interni tedesco de Maizière. E il ministro austriaco Sobotka: "Compito di Roma evitare arrivi in massa". Alfano: "Non ci faremo spaventare da un gabbiotto alla frontiera". Mogherini alla Stampa (p.3): "Basta schizofrenia, gli Stati devono seguire l'Europa". "Bisogna allineare il discorso politico che sta a monte delle decisioni comuni con quanto i governi fanno quando tornano a casa. Gli Stati non possono chiedere risposte europee a problemi comuni e poi fare di testa loro". E sul Brennero: "Reintrodurre controlli alla frontiera deve essere un fatto eccezionale e a tempo". Intanto in Italia la Lorenzin annuncia tessere sanitarie ai migranti  per tracciare i dati sulla salute: "Garantirà maggiore sicurezza" (Messaggero).

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Commentario del 29.04.2016

IN PRIMA PAGINA
Berlusconi cambia e sta con Marchini. La rottura a destra (Corriere): spiazzati Salvini e Meloni (Giornale). "Così i moderati governeranno Roma" dice Berlusconi al Messaggero. Salvini: "Ora basta alleanze" (Repubblica). Sempre in tema politico. Mattarella chiede un'alleanza politica-magistratura contro la corruzione (Sole) ma avverte: "La corruzione dei politici è più grave" (Repubblica). Oggi parte l'esame della prescrizione. In primo piano anche la sicurezza. Isis, 4 arresti tra Piemonte e Lombardia (Sole): la banda del kickboxer voleva colpire il Vaticano (Repubblica).  Spazio anche alle polemiche con Vienna sull'immigrazione (Unità).
In economia i conti italiani. "Più flessibilità per l'Italia": il presidente Dijsselbloem alla Stampa. Aperture sull'output gap anche da Dombrovskis (Sole). In arrivo novità sul fisco: caccia alle grandi evasioni, non alle somme esigue (Messaggero). Orlandi a Repubblica: "Faremo meno accertamenti". Oggi in cdm il decreto banche: sale la soglia per gli indennizzi (Messaggero). Confindustria, il Consiglio approva la squadra di Boccia (Sole).

ITALIA-ECONOMIA
"L'Italia può avere dall'Ue più flessibilità sui conti pubblici": nuova apertura dal presidente dell'Eurogruppo, Dijsselbloem, che alla Stampa (in prima e p.11) immagina un'ipotesi di un Patto di legislatura, oltre che di Stabilità. E ringrazia Padoan per la flessibilità legata alle riforme: "è un approccio che a lungo ho chiesto". Possibilità di revisione del Patto di stabilità annunciata dal vicepresidente della Ce, Dombrovskis, che promuove l'Italia - "bene su riforme e raccomandazioni" - e apre sull'output gap, flessibilità dello 0,75% sui saldi di quest'anno, ma la decisione è ancora da formalizzare (Sole in prima e p.4 e tutti). Manca ancora l'ok sulla manovra (Stampa p.11 e altri). Per Pesole (Sole p.4) lo 0,75% di flessibilità può essere un buon risultato, ma per MF (p.7), visto che l'Italia per il 2016 ha previsto uno sforamento dell'1% di Pil, ci sono in ballo 5 mld. Tra i nodi da sciogliere le indicazioni sul fisco: pressing Ue per spostare il carico delle tasse dal lavoro a consumi e proprietà (Giornale p.8 e altri). Intanto, arriva la svolta sul Fisco: caccia ai grandi evasori, non puniti gli errori (su tutti). La direttrice delle Entrate, Orlandi, a Repubblica (p.15): "Distinguere tra chi è distratto e chi è in malafede. Obiettivo: prevenire l'evasione". Novità sul fisco anche dal Def: blindati 60 mld  di agevolazioni (Sole p.4). Spazio anche alla questione bancaria, oggi in Cdm il decreto per i rimborsi agli azionisti e misure per il credito. Procedure fallimentari semplificate (Sole in prima e p.5). Oggi il salva risparmiatori: rimborso automatico in 8 casi su 10 (Unità p.7) ma sale la soglia per gli indennizzi (Messaggero in prima e p.19). Renzi rimette mano ai parametri dei rimborsi (Repubblica p.28). Intanto le quattro banche salvate si svalutano di quasi 400 mln, a dirlo è Stefano de Polis (Banca d'Italia): si pensava di vendere per un valore di 1,8 mld, ma le ultime stime parlano di 1,4 (Avvenire p.25 e altri). Il governo si prepara ad incassare 2,157 mld da Bankitalia, che ha chiuso i conti 2015 con un utile di 2,8 mld (Sole p.5).

ITALIA-POLITICA
Scontro politica-toghe. Mattarella: "Basta. La corruzione è il cancro, uniti contro il malaffare" (su tutti). Damilano sull'Espresso (p.18) parla di pericoloso dejà vù nello scontro politica-giustizia. Intanto in Senato parte l'esame sulla riforma della prescrizione: dentro c'è anche il ddl di riforma di parte del processo penale e la delega sulle intercettazioni (Repubblica in prima e p.6). Si cerca l'intesa con i centristi sui tempi della prescrizione (Messaggero p.8). Libero (p.11): la solita buffonata. Pd e Ncd si spartiscono pure la prescrizione. E per accontentare le toghe allungano i tempi. "La prescrizione lunga non serve" avverte ad Avvenire (p.12) il procuratore Nordio, e Ferrarella sul Corriere (in prima e p.27): meglio tempi più brevi ma con paletti più rigidi. Stampa (in prima e p.27) dice "il sistema giustizia va cambiato, ma bisogna vedere quale è la posta in gioco". Renzi, rispondendo in diretta sui social: "Regole più dure contro la corruzione? Noi ci siamo" (su tutti). Giornale e Fatto attaccano: altro che Renzi risponde, tace sull'ultima inchiesta di Napoli. Intanto oggi vertice tra Pd e Ala. Verdini entra in maggioranza (Giornale p.5). Protesta la minoranza dem. Bersani: "Ci mancava solo questo". Ma per Sarzanini (Corriere p.6) non ci sarà nessun ingresso. Verdini e amministrative di Roma sono i nodi del Pd (Messaggero p.5), con Renzi che nega l'ipotesi di un polo di centro. "Sono bipolarista e per il Pd" (Unità p.5 e altri).
In primo piano su tutti la svolta di Berlusconi, che scarica Bertolaso e punta su Marchini.  Berlusconi al Messaggero (p.3): "I moderati torneranno a governare: i sondaggi dicono che solo Marchini è in grado di vincere. Giorgia torni con noi". Meloni al Fatto (p.3): "Sorpresa ma fino a un certo punto. Ora la coalizione non c'è più". Salvini a Repubblica: "Questo è un inciucio". Marchini al Corriere: "Da Berlusconi scelta coraggiosa: così si sconfiggono i populismi". Raggi: "Caduta la maschera. Noi unici diversi" (Corriere p.6). Storace, dal Tempo (p.2) invita ancora all'unità.

EUROPA
"Brennero, niente muri" (Repubblica p. 13 su tutti). Vienna abbassa i toni, Sobotka incontra Alfano a Roma e trovano un accordo "per salvare il diritto di circolazione: il blocco di una frontiera sarebbe un danno enorme al turismo, nonché all'inport e all'export" sostiene il ministro italiano. Dal canto suo l'Austria risponde che "non fa nulla contro il diritto europeo" (Stampa p. 8). Polemico Libero (p. 5) che titola: "Muro? Che muro? Vienna adesso ci prende in giro". Giovedì previsto un incontro tra Renzi e Juncker per garantire il ritorno al normale funzionamento dell'area Schengen entro fine anno. Il premier: "Mentre noi parliamo di banda larga, altri immaginano muri che sono fuori dal senso della storia...". Preoccupazione di Ban Ki-Moon sulle misure sempre più restrittive nei confronti di immigrati e rifugiati da parte di alcuni Paesi.  Sulla Stampa (p. 8) "Turismo e autotrasporti in allarme" sullo stop al valico che potrebbe costare in termini di import-export un danno che si avvicina ai 10mld: un terzo delle merci che attraversa le Alpi "interessa" il Brennero per un complessivo di 40mln di tonnellate considerando anche il trasporto su rotaia.

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Commentario del 28.04.2016

IN PRIMA PAGINA
In primo piano il si della maggioranza alla prescrizione lunga (su tutti). Critiche dai giudici (Repubblica). Fatto attacca: legge truffa. E per QN il premier cede ai pm. Intanto si allarga l'indagine su camorra e politica (Sole): nel mirino il presidente campano del Pd e i voti nelle aree dei clan (Corriere). "Grazie per i voti" avrebbe detto il presidente Pd all'imprenditore di Gomorra (Fatto). Per l'Unità il Pd è in primo linea contro la camorra. Ampio spazio anche al tema migranti: la sfida del Brennero (Corriere): progettato il muro. Altolà di Renzi (Messaggero). L'Austria ci "invade": controlli sugli stranieri oltre la frontiere (Fatto).
In economia spazio le richieste delle Camere sul Def: più tagli al cuneo e sgravi sul sud (Sole). Aperture sulla pensione anticipata: tre ipotesi (Giornale). Vestager a Repubblica: "Il fondo atlante buon modello, più responsabilità alle banche". Su tutti i quotidiani analisi sulle elezioni americane e il ritorno della tempesta sulla Grecia, dopo il no di Berlino al summit sul debito (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Camera e Senato danno il via libera al Def, richiesti tagli al cuneo e sgravi al Sud (Sole in prima e p.3). Tema centrale anche l'apertura sulle pensioni anticipate (Corriere p.6 e tutti). Sulla flessibilità in uscita si propongono "interventi selettivi" con la previsione di ragionevoli penalizzazioni graduate a seconda del reddito (Sole p.2). Ieri Nannicini ha confermato che non c'è spazio per ipotesi generalizzate di flessibilità mentre si ragiona sull'ipotesi del prestito previdenziale. "E' una follia" attacca Landini. "Sulla previdenza bisogna essere seri, occorre preservare l'equilibrio finanziario" spiega all'Unità (p.5) il presidente della commissione Bilancio del Senato, Giorgio Tonini. Giornale (p.10) parla di 3 ipotesi per il sistema di pagamenti nella flessibilità in uscita: a pagare è il lavoratore (fino al 30%) per il ritiro anticipato, oppure lo Stato per chi resta disoccupato o le aziende in caso di ristrutturazione. Intanto notizie positive arrivano dall'Istat, che segnala il calo di 3,5 mld di tasse sulle imprese: stimata una riduzione dell'11% grazie all'eliminazione del costo del lavoro dell'Irap, all'introduzione dei maxiammortamenti e al rafforzamento dell'Ace (Sole in prima e p.3). Ma Padula sul Sole (in prima e p.3): "Sulla pressione fiscale serve fare di più: i numeri in discesa sono positivi ma non è corretto valutare la pressione fiscale solo in termini di quantità".
Aperture sul patto di stabilità dopo l'incontro Padoan-Dijsselbloem (Messaggero p.4 e tutti): le modifiche che si profilano serviranno a rendere meno rigida l'intera impalcatura della disciplina del bilancio europea (Sole p.3). Notizie positive anche sui conti pubblici: nel primo trimestre 2016 è sceso al livello minimo storico il costo del debito (Sole in prima e p.7).
"Atlante, un modello per le banche italiane": su Repubblica (p.13) parla Margrethe Vestager, commissario europeo alla Concorrenza, che difende i "bail in" ma apre ai rimborsi. "I contribuenti hanno pagato troppo a lungo per le crisi degli istituti di credito, è ora che chi ci investe si assuma i rischi". E a proposito di banche, domani è atteso il Consiglio dei Ministri per l'approvazione del Dl.

ITALIA-POLITICA
Intesa nella maggioranza sulla riforma della prescrizione abbinata a processo penale e intercettazioni (Sole e tutti). L'Anm avverte: serve riforma organica (Repubblica). Pd e Ncd vicini all'accordo per rilanciare il ddl fermo in Senato che prevede l'allungamento dei tempi per la prescrizione. Orlando: "Sono ottimista". Polemico il Fatto che parla di legge truffa: inutile sulla corruzione e inesistente sugli altri reati di Tangentopoli. Per la Stampa (p.7) Renzi e Orlando vogliono dare un segnale chiaro, dimostrando la volontà di non fare sconti sul piano giudiziario ma senza dare l'impressione di subire la linea dell'Anm. Per Giornale e Libero è un modo per ricucire lo strappo con la magistratura. Intanto, dopo le polemiche dei giorni scorsi, l'Anm evita strumentalizzazioni: "Si al dialogo, no agli insulti" (Corriere p.11 e tutti).
Camorra e politica, l'indagine si allarga (Sole in prima e p.26 e tutti). Scambio di accuse tra i dem, ma Renzi non replica a minoranza e opposizioni (Corriere p.9). Per Franco (Corriere p.15) l'impressione è che il Pd si senta accerchiato dalle inchieste giudiziarie e reagisca con un silenzio pesante. Il commissario del Pd Campano, Mirabelli, ad Avvenire (p.9): "Stiamo facendo pulizia, almeno noi ci proviamo". Bassolino a Repubblica (p.4) e Stampa (p.6): "Partito a rischio legalità, basta con le conventicole. Renzi sarebbe già dovuto intervenire". Altro che giustizia a orologeria, il Pd è sommerso dai processi (Giornale p.3) ma Migliore (Pd) all'Unità (p.6) rivendica: "Noi abbiamo fatto le leggi contro la corruzione, altri il legittimo impedimento". Per Pombeni (Sole in prima e p.26) tra etica e politica serve un binomio "senza se e senza ma". E Saviano su Repubblica (in prima e p.29) scrive: per combattere il sistema secondo cui "per emergere devi sporcarti", bisognerebbe aiutare gli imprenditori onesti.

EUROPA
Immigrazioni, Vienna alza una rete al Brennero e chiede di fare controlli già in Italia (Corriere prima e p.2). Renzi "è contro le regole europee, oltre che contro la storia". Dall'Austria fanno sapere: "ci fermeremo se l'Italia collabora" (Repubblica p. 10-11). Ora Renzi si aspetta sanzioni dall'Europa contro Vienna (Stampa p. 3). Avviati i contatti con Juncker per sollecitare una linea dura della Commissione. "E' in gioco il futuro dell'Unione" rimarca il premier. I numeri dicono che "L'Austria esporta più migranti di quanti ne arrivano dal nostro paese" (Corriere p. 3 e Repubblica p. 10). Per Libero (p. 13) ogni camion fermato, fa perdere 60 euro all'ora, per un complessivo di 170mln, un concetto rafforzato dalla Ravetto sul Corriere (p. 3): "La chiusura di Schengen avrà risvolti drammatici per l'economia: ci costerà 10mld. E non vorrei che la penalizzazione dei prodotti italiani, dall'Austria fosse stata calcolata". Il governatore altoatesino Kompatscher sul Mattino (p. 3): "Mossa elettorale, finora Vienna ha accolto 90mila migranti".
Torna d'attualità il caso Grecia, sul Corriere (p. 5 e su tutti) "salta l'Eurogruppo, nuovo scontro con Atene" sullo sblocco dei prestiti necessari alla penisola ellenica per evitare l'insolvenza tra maggio e l'estate. Intanto Tsipras fa sapere che "l'economia greca è andata meglio delle previsioni". Per la Stampa (p. 5) la linea dura di Berlino e Fmi rischia di far tornare d'attualità il "Grexit". Sapelli sul Messaggero (prima e p.16): "La Grecia all'angolo è peggio della Brexit: recuperarla diventa fondamentale anche per resistere alla nuova minaccia russa".

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Commentario del 27.04.2016

IN PRIMA PAGINA
Voti e camorra, bufera sul Pd (Corriere): indagato il presidente dem in Campania (Repubblica). "Voti per favori ai boss Casalesi" (Fatto). Renzi tace, M5S e Lega all'attacco. La Stampa: urgente fare pulizia. Governo sotto tiro anche in Europa, per i conti e la gestione dei migranti. Weidmann (Bundesbank): "Il vostro debito minaccia la Ue" (Repubblica). Hofer (Austria): "Chiusura del Brennero inevitabile" (Messaggero, Corriere). Sul fronte libico è l'ora del dietrofront: non c'è intesa tra leader europei, salta l'invio dei soldati (Stampa). Sempre in evidenza anche il tema pensioni, con le buste arancioni dell'Inps in arrivo. Sul Messaggero parla Nannicini: "Ecco i piani per l'uscita anticipata". Intanto l'aspettativa di vita per la prima volta risulta in calo. La Stampa: pesa il taglio dei fondi nella sanità. Sul Corriere anticipazioni sulla squadra di Boccia: oggi i nuovi vertici di Confindustria.

POLITICA
Camorra e appalti, indagato il leader del Pd in Campania (Stampa p.4 e su tutti). Stefano Graziano accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Lega e 5Stelle all'attacco: era consulente del governo. Palazzo Chigi: il suo incarico non fu rinnovato. Dalle intercettazioni (Corriere p.9 e altri) gli scambi con i boss Casalesi tra appalti e voti. Fico: è la dimostrazione che il Pd è permeabile a qualsiasi infiltrazione. Guerini: totale e incondizionata fiducia nei magistrati. Libero (p.3): voto vicino, il partito lo scarica. Renzi si chiude nel silenzio: la Stampa (p.3) parla di premier molto irritato, Repubblica (p.3) di grande paura del premier e imbarazzo dei Dem. Al Sud è "allarme questione morale": resiste solo l'asse col governatore De Luca.
Sorgi sulla Stampa (p.23): urgente fare pulizia, tanto più che in Campania Regione e Palazzo Chigi erano pronti a investire in opere pubbliche dieci miliardi di fondi europei. Folli su Repubblica (p.29) parla della politica degli occhi chiusi, su una classe dirigente mediocre e vorace. Graziano è un piccolo personaggio ma è curioso che abbia potuto restare a Palazzo Chigi per oltre due anni.

ECONOMIA
Weidmann (Bundesbank) gela l'Italia: "Il vostro debito minaccia la Ue" (Repubblica in prima e a p.6 e su tutti). Intervenendo nella residenza romana dell'ambasciatore tedesco (sul Foglio p.6 il discorso integrale) il capo della Bundesbank parla di regole sul disavanzo più spesso violate che rispettate e rilancia sul tetto ai titoli di Stato in pancia alle banche, in netto disaccordo con Padoan: "La sua visione è troppo ottimista, senza controlli è sbagliato condividere i rischi". Ma nel mirino c'è Renzi, nonostante il giudizio positivo su Jobs Act e fondo Atlante: non può volere qualcosa e il suo contrario, chiedere che in Europa si condividano certi debiti e rivendicare che il bilancio dell'Italia lo decidono gli italiani. A Weidmann fa da contraltare il vice di Draghi Coeuré, con un'intervista al Sole (p.2): "Tempi lunghi sul tetto ai bond sovrani nelle banche". Quanto all'Italia bene il fondo Atlante per le crisi bancarie ma va rivista la normativa fallimentare. Sul fronte interno il dibattito è sulle pensioni, con le buste arancioni dell'Inps in arrivo (Corriere p.33 e su tutti), che prefigurano per i giovani assegni non oltre la metà del reddito (Messaggero p.3). Per la Stampa (p.13) l'operazione trasparenza di Boeri rischia di trasformarsi in un boomerang: incognite sulla crescita, simulazioni di carriera complicate, serviranno monitoraggio e spiegazioni continue. Nannicini al Messaggero (p.2): "Da qui al 2018 il governo interverrà per sostenere le pensioni più basse ma è presto per dire come".  "Penalizzato chi lascia spontaneamente, aiuti ai disoccupati. In caso di ristrutturazioni paga l'azienda". Complessivamente l'aumento della flessibilità in uscita può costare 5-7 mld. Di qui la necessità di coinvolgere il sistema finanziario: "Vorremmo creare un mercato di anticipi pensionistici coinvolgendo governo, Inps, banche e assicurazione". Ribadita l'esclusione di un intervento sulle pensioni di reversibilità – "Puntiamo a dare di più, non di meno" – Nannicini conferma invece il taglio dell'Ires dal 27,5% al 24 a partire dal 2017.

EUROPA
I leader europei divisi sull'intervento in Libia, da Hannover frenata sull'invio a Tripoli di contingenti militari (Repubblica p.10 e altri). Hollande – che in sintonia con l'Egitto appoggia le autorità di Tobruk – spacca il fronte occidentale: gelo con l'Italia. Renzi: disponibili a intervenire ma solo se c'è chiarezza e condivisione. Timori per una nuova ondata di esodi dalla Libia. Il commissario Ue Avramopoulos a Repubblica (p.12): "L'Italia deve prepararsi, arrivi in aumento. Accelerate i rimpatri, la Ue pronta ad aiutarvi". "Roma non agisce, tocca a noi fermare l'onda dei migranti" dice al Corriere (p.3) Hofer, il leader dell'ultradestra austriaca che potrebbe diventare presidente dell'Austria. "Non sono felice del blocco del Brennero ma finché le frontiere esterne non funzionano bisogna mettere in sicurezza i nostri confini nazionali". Dicono invece "no" alla chiusura del varco con l'Italia le imprese austriache: la Camera di commercio federale prevede danni oltre 1 mld di euro (Sole p.23). Delrio al Mattino (in prima e a p.7): "La chiusura del Brennero sarebbe un danno gravissimo per l'economia e per i trasporti, europei non solo italiani.Noi lavoriamo per una maggiore diffusione del made in Italy".

IL CASO
Le Pmi italiane bocciate da Moody's: troppo deboli. Sul Corriere (in prima e p.6) il report dell'agenzia di rating che mette a confronto le piccole imprese di Belgio, Francia, Portogallo, Spagna, Regno Unito e Italia. Nonostante siano quelle che apportano più valore aggiunto all'economia del paese, le pmi italiane sono ferme al 2008. Mentre in Gran Bretagna il valore aggiunto aumentava dell'11,6% nel 2014, in Italia si assisteva solo ad un leggero calo delle sofferenze. "Le Pmi italiane hanno scontato negli anni la completa esposizione al sistema bancario e la totale chiusura a qualsiasi tipo di finanziamento", spiega Alessandro Minichilli, professore di Strategia e Imprenditorialità alla Bocconi, "per anni non si è pensato all'internazionalizzazione e alla diversificazione del rischio". A Moody's ribatte Silvestrini segretario generale del CNA: "è un'analisi ingenerosa e non analizza il problema nella sua completezza. Per performare meglio è necessario un contesto che supporti le aziende, pagamenti più puntuali e regole più amiche dell'impresa. E' innegabile che l'Italia sia stato uno dei paesi più massacrati dalla crisi."

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Commentario del 26.04.2016

IN PRIMA PAGINA
La Libia chiede aiuto per i pozzi, il G5 pronto a intervenire (Sole). L'Italia offre 900 soldati (Corriere, Stampa): proteggeranno siti a rischio e addestreranno militari. Dal vertice di Hannover di ieri anche il via libera di Washington alla richiesta di Roma sui migranti: Nato rafforzata nel Mediterraneo (Stampa). Asse anti sbarchi anche tra Roma e Berlino: riportare i migranti in Libia (Messaggero). Preoccupa la svolta a destra dell'Austria, mentre al Brennero partono i controlli (Repubblica e tutti). Da Renzi ultimatum a Vienna (QN). Marine Le Pen a Libero: "Liberiamoci dall'Europa". Sul fronte interno ancora in primo piano lo scontro politica-toghe. Orlando a Repubblica: nessuna guerra con Davigo, entro l'estate la legge sulla prescrizione. In evidenza anche la corsa al Campidoglio che spacca il centrodestra. Bertolaso al Corriere: avrei rinunciato, Forza Italia a detto no. Bossi sdogana i grillini: "Desistenza, pur di battere Renzi". Su tutti il richiamo di Mattarella alla Resistenza e gli insulti ai cortei della Brigata ebraica. Su tutti anche la cinquina della Juventus: per la Juve scudetto e fatturato da grande d'Europa (Sole).   

POLITICA
Lo scontro politica-toghe ancora in primo piano, col ministro Orlando che in un'intervista a Repubblica (p.9) offre una tregua: "Nessuna guerra con Anm e Davigo, pronti a un'intesa. Entro l'estate la legge sulla prescrizione". Quanto alle intercettazioni "saranno rafforzate quelle per i reati contro la pubblica amministrazione" e "non saranno limitate come strumento di indagine". Sempre su Repubblica (p. 8) intervista al procuratore Federico Cafiero De Raho: "Lo scontro crea confusione, ma è grave la giurisdizione, si fa condizionare dai politici. E la politica non può essere subalterna. Nelle intercettazioni serve prudenza, ma molti colloqui in apparenza privati sono notizie rilevanti". Gli fa eco Luca Palamara (Csm) sul Sole (p. 10): "La magistratura non sia strumento politico. Parlare solo con le sentenze? No, sulle leggi importanti è giusto esprimere opinioni". Il Fatto (prima e p. 4) "Renzi attacca e intanto i tribunali chiudono".
"Noi moderati, la destra è altro" (Messaggero p.6, Libero p.8): tutti i giornali riprendono l'intervento di Berlusconi ieri sul Giornale per ribadire la posizione di Fi in ordine al caos di Roma e al quadro politico nazionale. Intervento subito raccolto da Casini che a Repubblica (p.10) dice: "Partito unico con Berlusconi e insieme sosteniamo Renzi". L'orizzonte è quello del Ppe, il momento è ora i mai più". Bertolaso al Corriere (in prima e a p.11): "Ero pronto a rinunciare per Marchini. E' lui il candidato più simile a me. Ma Forza Italia  ha detto di no, sostenendo che andare con Marchini avrebbe compromesso l'alleanza nazionale con Lega e Fdi". Ma Bertolaso spera ancora di trovare un accordo con Marchini. Sul Messaggero (prima e p. 7 e su altri) il nuovo caso Raggi: "Lavorò con la destra". Il Pd accusa la candidata M5S che nel 2008 era presidente di una società vicina all'area di Alemanno. Lei si difende e su Facebook: "Il mio era soltanto un ruolo tecnico e non retribuito".

ECONOMIA
Lavoro e pensioni sempre in primo piano. Su Repubblica Taddei (Pd) difende i voucher: "Sconfiggono il nero", la legge non va cambiata ma va introdotta la tracciabilità "per impedire che il datore di lavoro denunci meno ore di quelle lavorate". I dati parlano i 115 milioni di voucher nel 2015 che hanno riguardato 1,4 milioni di persone, per 640 euro lordi l'anno. "I voucher stanno svolgendo il proprio compito: far emergere il lavoro nero. Ma ci vuole gradualità". QN (p.15) torna sulle pensioni. Damiano (Pd): "E' la precarietà a rendere povere le pensioni dei giovani. Serve un assegno sociale di base al quale sommare l'assegno calcolato col metodo contributivo". Altra ricetta da Pizzolante: "Vanno riscattati gli anni della crisi, sul modello di quello che avviene con la laurea. E va irrobustita la previdenza integrativa".
Intanto il governo lavora al bis sul rientro di capitali: obiettivo, recuperare 2 mld (QN p.14). E sulle banche dovrebbe essere ormai prossimo il decreto per i truffati dei 4 istituti falliti: previsti rimborsi automatici per i bond acquistati prima dell'agosto del 2013 (Corriere p,26 e altri). Per il Messaggero (p.8) gli indennizzi saranno automatici in due casi su tre. Nel decreto che tra domani e venerdì andrà in consiglio dei Ministri anche norme sulle sofferenze.

EUROPA
Pozzi, la Libia chiede aiuto all'Onu per difendere giacimenti e terminali petroliferi dall'Isis (Sole p.4 e tutti). Sostegno dal G5 riunito ieri ad Hannover. Italia pronta a mettere sul tavolo fino a 900 soldati (Corriere in apertura e a p.3) per addestrare l'esercito locale. Renzi: a Tripoli per proteggere le strutture delle Nazioni Unite (Stampa p.3). Ma serve una richiesta formale. Intanto Washington accoglie la richiesta di Roma di rafforzare i controlli sul Mediterraneo in chiave anti-immigrati (Stampa p.2 e altri). Anche Berlino vicina a Roma nel respingimento degli sbarchi: obiettivo, riportare i migranti in Libia (Messaggero p.3).  Ma Vienna blinda le frontiere e Renzi minaccia: "Nessun motivo per chiudere il Brennero. Se accadrà sanzioni Ue" (QN in apertura e a p.5). Obama alla Ue: "Basta muri, dovete restare uniti" (Stampa p.2). Agli antipodi Marine Le Pen, che a Libero (in apertura e a p.4) dice: "Costruire muri come fa Vienna è un atto di democrazia. Ora aspettiamo il referendum inglese: Brexit aprirà la strada a tutti per l'uscita".

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Commentario del 25.04.2016

IN PRIMA PAGINA
"Non siamo più subalterni ai pm, ora norme per accelerare i processi": con un'intervista a Repubblica Renzi entra nello scontro tra politica e toghe innescato da Davigo. Sul Fatto l'affondo del procuratore antimafia Roberti: "I processi rapidi fanno paura". Sulla Stampa parla Penati: "Fa carriera il pm che mi rovinò". In primo piano anche il caos del centrodestra a Roma. Con Berlusconi fermo su Bertolaso la Meloni attacca: "Coalizione finita" (Corriere). Duro anche Salvini: "Forza Italia senza futuro" (Corriere). Sul Giornale la linea di Berlusconi: "Noi siamo i moderati, la coalizione vince solo con noi". Per il Messaggero, dopo lo strappo di Roma Berlusconi prepara una svolta al centro. In evidenza anche l'economia. Sul Messaggero intervista a Delrio: "Opere pubbliche, un piano da 10 miliardi". Su Mattino e tutti il piano di rilancio della Campania firmato da Renzi e De Luca. Sul Mattino la ministro Giannini sull'emergenza minori a Napoli: "Scuole aperte al pomeriggio. In arrivo 10 milioni per le aree a rischio". Spazio anche a lavoro e pensioni. Nella "Generazione 90" record di espatri (Sole). Cazzola: "Pensione doppia ai giovani". Spazio anche alla politica estera. In Austria effetto migranti e al primo turno delle presidenziali trionfa la destra (Stampa, Corriere). Attesa per il vertice di Hannover tra i grandi. Obama loda la Merkel: "Sui profughi sei dalla parte giusta" (Repubblica).

ITALIA-ECONOMIA
Nessuna manovra fiscale prima delle amministrative. Renzi a Repubblica (in apertura e a p.2 e 3) nega nuovi interventi sul fisco e rimanda alla legge di Stabilità la prossima riduzione fiscale. "Vedremo se abbassare o meno le aliquote Irpef. Di sicuro le tasse continueranno a scendere". Sul Messaggero (p.7) Delrio rilancia sulle opere pubbliche: "Pronto il piano con le Regioni. In arrivo 10 miliardi solo per le strade. In due anni 17 miliardi per le ferrovie e 3,5 mld per le metro". E sull'operazione Anas-Fs: "Stiamo valutando i pro e i contro, aspettiamo i piani industriali per decidere".
Su tutti in primo piano lavoro e pensioni. Su Repubblica (p.4) il pressing per riformare i voucher, per combattere gli abusi: la Cgil vuole abrogarli, la minoranza dem vuole modificarli, utilizzandoli solo per gli "small jobs", il governo punta alla tracciabilità. Damiano (Pd) a Repubblica: "Con la legge Biagi i ticket funzionavano, torniamo alle origini". Procedure da rivedere anche per le dimissioni on line: la Stampa (p.20) parla di labirinto burocratico che rischia di costare allo Stato 1,5 mld. Petteni (Cisl): "Troppi problemi al sistema, il governo deve correggere le procedure". Sulle pensioni, QN (in apertura e a p.2) pubblica la proposta di Cazzola per garantire una pensione doppia ai giovani: un assegno sociale per tutti a cui sommare la rendita contributiva maturata col lavoro. Ad oggi, chi guadagna 1000 euro e versa all'Inps per 25 anni avrà solo 450 euro al mese. Ma il governo dice no: "Evitiamo l'approccio spezzatino. Dobbiamo aggiungere un equilibrio complessivo del sistema – dice Taddei (Pd) – attraverso la flessibilità con responsabilità" (QN p.3). Il Sole (p.16) torna a chiedere "più coraggio" sui fondi pensioni, ovvero sgravi e agevolazioni che ne incentivino il ricorso. Il focus è sulla "generazione 90" (Sole in prima e a p.8): beneficiati in termini di istruzione e comunicazione ma penalizzati da anagrafe e lavoro. Nel 2015 record di espatri dall'Italia per cercare fortuna in Germania e Regno Unito, 108 mila in tutto: e la metà erano under 40 (Sole p.8).

ITALIA-POLITICA
"Basta con la politica subalterna ai magistrati. Davigo faccia nomi e cognomi, dire che tutti i politici sono colpevoli vuol dire che nessuno è colpevole": in un'intervista a Repubblica (in apertura e a p.2 e 3) Renzi entra in prima persona nello scontro tra toghe e politica innescato dall'intervista di Davigo al Corriere. "Non esiste una deriva autoritaria, noi facciamo le leggi, i giudici i processi", dice il premier, che promette norme per accelerare i processi. Passaggio anche sulle amministrative: "Il voto è sui sindaci, sulle persone, non sui partiti. Si vota per il primo cittadino non per il primi ministro". E sul referendum costituzionale: "La riforma è un fatto storico, sarà il popolo a dire sì o no. Io farò campagna elettorale ovunque".
Nel dibattito apertissimo su politica e toghe molte le interviste. Da Legnini (Csm) altolà a Davigo: "Rischiamo un ritorno al passato". Ma ai politici "serve più rispetto per i pm" (Messaggero p.4). Guerini (Pd) al Corriere (p.10): "Da Davigo toni sbagliati ma è ora di archiviare le polemiche". E sulle inchieste in corso che lambiscono il Pd: "Ciascuno faccia il proprio lavoro rifuggendo da strumentalizzazioni o spettacolarizzazioni". Il procuratore antimafia Roberti con Davigo: "I processi rapidi fanno paura, le riforme non arrivano mai" (Fatto in apertura e a p.2). Sulla Stampa (p.11) parla Penati, assolto dopo 4 anni e mezzo di indagine: "Troppi innocenti in carcere, se il magistrato sbaglia deve pagare. Il pm che mi ha rovinato sta per essere promosso. Nel Pd ambiguità giustizialiste".

EUROPA
Effetto migranti, in Austria trionfa la destra (Stampa in apertura e a p.2 e 3 e su tutti). La Fpo al primo turno delle presidenziali: Hofer al 36%, se la vedrà con l'indipendente Van der Bellen; flop di socialisti e popolari. "Non siamo assistenti sociali" la linea di Hofer sugli immigrati. Il leader della Fpo Strache esulta e avverte la Ue "Adesso rispettate il voto" (Stampa p.3). Gonzalez Pons (Ppe) al Corriere (p.3): "Europa in pericolo, tornano i fantasmi sconfitti dalla guerra". Attesa per il vertice di oggi di Hannover. Tra Obama e Merkel è già feeling: "La Cancelliera dalla parte giusta della storia". Ian Bremmer: "Ormai per la Casa Bianca Berlino conta più di Londra, anche se per Washington la priorità strategica rimane l'Asia" (Corriere p.5). Il presidente Usa spinge per la ratifica del Ttip, il trattato sul commercio che divide la Ue: "E' questo il momento di chiudere". Quanto ai rapporti con la Russia "le sanzioni resteranno in vigore finché Putin non rispetterà gli accordi di Minsk". E l'Italia teme di restare l'unica fra gli alleati a pagare per la fermezza su Mosca (Stampa p.3). Italia molto esposta anche sul versante libico. Pinotti alla Stampa (p.7): " Puntiamo a creare centri di accoglienza nei Paesi d'origine, I varo del piano al vertice Nato di luglio. Intanto appoggiamo con forza il nuovo governo libico, nella speranza che venga votato dai parlamentari di Tobruk. L'Italia collaborerà con i libici in base alle loro richieste".

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Commentario del 24.04.2016

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano con lo scontro politica-magistratura innescato da Davigo e il caos nel centrodestra a Roma, con Berlusconi che "blinda" Bertolaso e "balla da solo" (Giornale). Renzi frena le polemiche sui giudici: rispetto le toghe, aspetto le sentenze (Sole, Corriere). Ma Alfano sul Messaggero rilancia: "I pm non contrastino i governi". Gratteri: "Renzi snobba la salva-processi. Troppi Vip finirebbero dentro" (Fatto). Di Matteo: dai politici impunità ai corrotti (Repubblica). Martelli: Renzi rischia un'altra Mani Pulite (QN). La Stampa: ogni anno 7 mila arrestati vengono giudicati innocenti. Ma politica e partiti sono al minimo della popolarità: 5% (QN). Da Bruxelles arrivano aperture sui conti pubblici: "allo studio regole più semplici" (Stampa, Sole e tutti). Sul Sole il rating alle riforme: attuazione al 70%. Ma col Ministero dello Sviluppo senza guida restano al palo dossier decisivi. Sul fronte migranti la visita della Merkel ai campi profughi turchi: "Zone di sicurezza in Siria" (Corriere e tutti). Sulla Stampa il piano Usa-Ue per aiutare l'Italia: navi Nato contro gli scafisti. Su tutti il petrolio che minaccia mare e coste genovesi. Repubblica: spiagge a rischio, troppi errori nell'emergenza. Galletti al Messaggero: "Finita l'emergenza, la sicurezza ha funzionato".

ITALIA-ECONOMIA
Patto di Stabilità, l'Ue apre a modifiche (Sole in apertura e a p.3, Corriere p.6, Stampa p.12 e su tutti). Padoan: "Tutti i ministri riconoscono che è troppo complesso e poco trasparente". All'Ecofin di Bruxelles si fa strada l'idea italiana di cambiare il metro per valutare l'andamento dei bilanci pubblici passando dal deficit strutturale agli obiettivi di spesa pubblica. "Una proposta che ha buone ragioni" ha riconosciuto il presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem. Se passasse questo diverso parametro l'Italia sarebbe già in linea con gli obiettivi europei, scrive Pesole sul Sole (p.3). Padoan ottimista anche sul giudizio Ue sulla legge di Stabilità: "Credo che la flessibilità sarà concessa" (Sole p.2). Altra buona notizia per l'Italia: in stand by la proposta tedesca di porre un tetto ai titoli di Stato in portafoglio alle banche: la maggioranza dei Paesi dell'Ecofin contraria (Sole p.2). Sul Corriere (p.6) il sottosegretario De Vincenti torna sui fondi strutturali Ue all'Italia: "Quelli per il periodo 2007-2013 li abbiamo spesi tutti. Ora abbiamo chiesto flessibilità per 5 miliardi di investimenti in infrastrutture, che faranno da leva per oltre 11 mld di investimenti. E per il periodo 2014-2020 tra fondi Ue e cofinanziamento nazionale avremo 90 mld a disposizione da spendere bene". Su QN (p.10) il richiamo della Corte dei Conti:basta bonus fiscali, allo Stato costano 300 miliardi. Sono 800 e vanno tagliati.

ITALIA-POLITICA
Renzi stoppa la polemica politica-toghe accesa dall'intervista di Davigo al Corriere: "Un film già visto. Io rispetto i magistrati e aspetto le sentenze". Orlando chiede "sinergia e leale collaborazione": "Non roviniamo tutto" (Corriere p.10 e tutti). Ma lo scontro divampa. Alfano al Messaggero (p.3): "I giudici perseguano i reati e non contrastino i governi". E rilancia sulla stretta alle intercettazioni "in nome della privacy". Il pm Di Matteo a Repubblica (P.7): "La politica è incapace di colpire i corrotti, troppi attacchi ai pm. La grande maggioranza delle toghe la pensa come Davigo". Gratteri al Fatto (p.5): "Renzi ignora le nostre riforme, vince il partito della prescrizione". Violante al Mattino (p.7): "Minoritaria la magistratura che si riconosce nell'estremismo di Davigo. Pensare che tutto sia corrotto e che non esistono gli onesti è fare un favore ai corrotti". Flick: "Non drammatizzerei le parole di Davigo ma non si usa il carcere per far confessare reati" (Mattino p.7). Martelli su QN (p.6): "Contro Renzi vedo lo stesso copione di Mani Pulite quando pm, forze economiche e media segnarono la fine della Prima Repubblica". Su QN (in apertura e a p.8) la crisi della politica: la fiducia ai partiti al 5% (era al 62% nel 1990, al 30% nel 2006), e per la scelta del candidato sindaco nessuno segue gli ordini di scuderia.

EUROPA
Merkel tra i profughi al confine turico-siriano con il presidente Ue Tusk e il premier turco Davutoglu: "Zone di sicurezza per i profughi in Siria" (Corriere in prima e a p. 4 e su tutti). Una richiesta che sposa le richieste della Turchia ma cozza con le posizioni del regime siriano. La visita, scrive il Corriere, serve a dimostrare che l'intesa Ue-Turchia sul blocco dei migranti in cambio di fondi marcia con successo ma non è così. E sulla chiusura del Brennero Markel non esclude il sostegno all'Austria per evitare l'arrivo in massa di migranti in Germania. (Stampa p.10). Sulla Stampa (in prima e a p.10) il piano Usa-Ue per aiutare l'Italia: navi Nato per intercettare gli scafisti e creare punti di raccolta nei Paesi di provenienza dei migranti per rimpatriarli. E' il tentativo di elaborare un "modello Turchia" per la Libia. Se ne parlerà ad Hannover nel vertice tra Obama e leader europei. Sul Corriere (p.5) la vicepresidente della Commissione Ue solidale con l'Italia: "Serve solidarietà agli Stati più colpiti dal fenomeno migranti. E per reperire risorse non escludiamo i Migration bond".

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Commenatario del 23.04.2016

IN PRIMA PAGINA

Politica e giudici, nuovo fronte (Corriere): in primo piano le polemiche dopo l'intervista di Davigo (Anm). Dai giudici avviso a Renzi (Libero) ma è gelo dal Csm (Stampa). L'ira del premier : "Folle nostalgico" ma niente scontro (Messaggero). Giornale parla di "intercettazioni su Renzi". Bruti (ex Anm) a Repubblica: "Non sta a noi dare voti alla politica". Mentre Di Maio al Corriere "Le idee di Davigo sugli infiltrati sono nella nostra legge". Su tutti i giornali l'accordo Onu sul clima: "Così salveremo la Terra" (Repubblica). Spazio anche a Brexit. Obama: "Restate in Europa". La replica di Johnson: "Ipocrita e mezzo Keniota" (Corriere e tutti). Sulla Stampa l'intervista al presidente tunisino Essebsi: "L'Isis vuole la Tunisia. Li sconfiggeremo con le armi e il lavoro". 

Nell'economia lo stop Ue a Berlino sui bond sovrani (Sole e tutti). Respinti i falchi Ue (QN ).

 

ITALIA-ECONOMIA

In primo piano la questione dei titoli di Stato detenuti dalle banche affrontata all'Ecofin. Stop Ue a Berlino (Sole): asse Italia, Francia e Bce contro Schaeuble (Messaggero p.5). Il sistema Italia è il più vulnerabile e l'introduzione di un tetto colpirebbe il sistema bancario italiano più di ogni altro tra i principali Paesi Ue (Sole p.2). Padoan: "Il debito sovrano non è associabile a un rischio, dunque è improprio sollecitare un tetto". La paura di Palazzo Chigi, condivisa da Bankitalia, è che l'imposizione rapida di questi limiti possa spingere le banche a vendere immediatamente gran parte dei loro bond sovrani facendo schizzare in alto i rendimenti e causando una crisi del debito (Repubblica p.6). Merli sul Sole (p.2) definisce il limite all'esposizione "uno specchietto per le allodole". E Longo sul Sole (p.2) lancia un avvertimento: le simulazioni parlano di un rischio svendita in blocco di titoli di Stato in caso passasse l'idea di imporre limiti alla quantità di titoli di Stato per le banche. Per Bastasin (Sole in prima e p.3) assegnare un rischio ai titoli di Stato era l'unica cosa ragionevole da fare, ma la proposta è stata accantonata.

Intanto in Europa tiene banco l'attacco tedesco a Draghi, che si difende: "Lavoriamo alla stabilità dell'Eurozona, non di Berlino". Ma il numero due della Cdu, Michael Fuchs a Repubblica (p.7) torna ad attaccare: "La Bce di Draghi penalizza il risparmio e non rialza l'inflazione". Poi spiega: "Non voglio criticare Draghi, lo voglio sostenere. Voglio che le sue misure abbiano effetto, ma ho i miei dubbi che stia accadendo". Su tutti il giudizio positivo di Fitch sulle politiche di bilancio italiane: l'agenzia evidenzia però i rischi in caso le riforme fossero respinte (Corriere p.10 e tutti).

 

ITALIA-POLITICA

Giustizia, si riaccende lo scontro (Corriere e tutti): dopo l'intervista  di Davigo (Anm), le critiche di Pd e Csm, con Legnini (Csm) che, dopo il via libera del Qurinale, gela: "Non alimenti inutili conflitti" (su tutti). L'ira del premier: "Attacco incredibile" (Repubblica p.8), e teme sia l'inizio di una "crociata" (Messaggero in prima e p.3) ma da New York si smarca: "Non infiammo uno scontro che serve solo a lui" (Stampa p.8 e altri). "Non si risolve tutto con le manette, anche la magistratura ha le sue colpe - dice al Corriere (p.5) Cantone (Anac) -. Non è vero  che oggi è peggio di Tangentopoli". Esultano Lega e M5S. Di Maio al Corriere (p.4): "Ha ragione Davigo, proposta di operazioni sotto copertura corrisponde alla nostra proposta di legge". Ainis sul Corriere (in prima e p.23: "Discutere è una virtù, litigare no" ed Edmondo Brutti Liberati (ex Anm) a Repubblica (in prima e p.9): "Ipotizzare una magistratura di buoni contro un'Italia di cattivi è sbagliato e si scontra con la realtà". E l'ex presidente dell'Anm, Palmara all'Unità (p.7) smorza i toni: "La corruzione è il problema, ma lo scontro toghe-politica non serve". Sorgi (Stampa p.9) teme che la tregua tra magistratura e politica, di questo passo, sia destinata a restare un miraggio.

Ieri, intanto, il "no" di 56 costituzionalisti alla riforma della Costituzione: "Condivisibile l'obiettivo di superare il bicameralismo ma si rischia di creare disfunzioni istituzionali" (Su tutti). Per Palmerini (Sole in prima e p.21) "toghe e referendum" rappresentano i due fuochi di Renzi, con lo schieramento di coloro che sono contrari al referendum di ottobre che è lo stesso di quello che ha sostenuto Davigo. D'Alimonte (Sole p.21): la riforma è un passo avanti per il sistema italiano: una soluzione realistica se combinata con il nuovo sistema elettorale. Polemica Urbinati (Libertà e Giustizia), al Fatto (p.9): "Renzi vuole il plebiscito al referendum per non spiegare la verità. Ma la riforma è un pasticcio e nelle mani sbagliate si potrebbe rischiare una deriva autoritaria".

 

EUROPA

Resta d'attualità il tema Brexit, sul Corriere (p. 12 e su tutti) "Obama agli inglesi: con la Brexit rischiate". Il presidente Usa avverte che il Regno Unito "finirebbe in coda nei trattati commerciali". Il sindaco di Londra Johnson lo attacca: "Appello incoerente, inconsistente e assolutamente ipocrita". E lo insulta: "E' un mezzo kenyano, ce l'ha con l'impero britannico". Cameron: "Il consiglio di Barak è sempre da ascoltare". Sulla stessa lunghezza d'onda di Obama e Cameron anche l'ex cancelliere britannico Ken Clarke, che intervistato da Repubblica (p. 4) ammonisce: "La Brexit è un errore, più forti dentro la Ue. L'incertezza sul referendum sta danneggiando l'economia".

Torna anche il caso-Grecia, su Repubblica (p. 6 e su tutti) "Tetto ai titoli pubblici, l'Europa stoppa Berlino. Nuove misure per Atene". La maggior parte dei ministri Ecofin contrari alla posizione tedesca. Hill: "Ci vuole un dibattito globale". Intanto l'Eurogruppo ha chiesto ad Atene un pacchetto automatico di tagli e tasse del valore di 3mld per trattare l'alleggerimento del debito.

 

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Commentario del 22.04.2016

IN PRIMA PAGINA
Europa e economia in primo piano col duello Draghi-Merkel sui tassi: "Bce indipendente, non obbedisce ai politici" (Sole e tutti). Merkel: "Legittimo criticare". Il Sole: Berlino gioca col fuoco e brucia l'Europa. Prodi al Corriere: "Rischio stagnazione, e la Bce ha finito le munizioni". Schulz a QN: "Basta austerità". Ma da Bruxelles arriva un altro stop. La Vestager al Fatto: "Banche, rimborsi solo a chi è stato davvero truffato". Via libera invece alle guardie europee per pattugliare mari e frontiere (Repubblica, Messaggero). E oggi arriva Obama, in missione per impedire Brexit (Corriere e tutti). Sul fronte interno ancora polemiche su pensioni e bonus. Libero: mancetta elettorale da 20 euro. Governo al lavoro sui redditi medi (Messaggero). Su Repubblica focus sul boom dei voucher, il nuovo sommerso. Sull'Espresso l'inchiesta sulla cricca del calcio e altri nomi del "Panama Paper": c'è anche il figlio dell'editore, De Benedetti jr. Spazio anche alla politica, col caos di Roma. Berlusconi non decide, Bertolaso resta in campo (Messaggero). La Meloni a Libero: "Aspetto ancora il guizzo di Silvio". Sul Corriere l'accusa di Davigo ai politici – "Rubano senza vergogna" – e l'affondo dell'ambasciatore Usa: "In Italia giustizia lenta".

ITALIA-ECONOMIA
Draghi difende la politica dei tassi bassi e sfida la Germania: "Non obbediamo ai politici, dannosi gli attacchi alla Bce" (Repubblica in apertura e a p.2 e su tutti). "Lavoro per l'Eurozona, non per i tedeschi", l'affondo del governatore da settimane sotto il tiro dei tedeschi per le scelte di politica monetaria. Merkel rompe il silenzio e replica: "Criticare i tassi bassi non è un'intromissione" (Stampa p.3). Dietro lo scontro con la Germania il tetto ai titoli di Stato che Berlino vorrebbe introdurre per le banche e che metterebbe in gravissima difficoltà l'Italia (Messaggero p.5). Il vice di Draghi, Constancio, cauto: "Regole da rivedere ma senza creare turbolenze nei mercati" (Sole p.2). Prodi al Corriere (p.3): "Draghi ha evitato il disastro ma ora ha finito le munizioni. E l'Europa rischia la stagnazione secolare". Sul fronte interno il dibattito è su banche e pensioni. Renzi promette il decreto su banche, sofferenze e rimborsi entro aprile (Sole p.4). La commissaria Ue Vestager al Fatto (p.19) avverte: "Rimborsi solo a chi è stato davvero truffato". Dall'ambasciatore Usa, ieri alla "Bocconi", affondo sulla giustizia: "Cosa frena l'Italia? I processi al rallentatore" (Corriere p. 4). Su tutti il dibattito sul welfare: nei primi tre mesi dell'anno nuove pensioni in picchiata per effetto della "Fornero". L'Inps: nel 2016 a riposo il 35% in meno (Stampa p.2 e tutti). Sulla Stampa (p.3) uno studio inedito di Boeri: "Con l'ultima riforma previdenziale 36 mila posti persi dai più giovani". Damiano all'Unità (p.10): "Niente terrorismo previdenziale ma bisogna correggere il sistema per dare ai giovani occupazione e pensione dignitosa". Su Repubblica (p.12) l'esercito dei nuovi precari, "arruolati" con i voucher: 1,4 milioni di persone malpagate e senza tutele. E il governo prepara un decreto per la tracciabilità dei voucher per contrastare il lavoro nero.

ITALIA-POLITICA
"I politici rubano più di prima. Ma adesso non si vergognano": sul Corriere (p.5) parla Davigo, neo presidente dell'Associazione nazionale magistrati. "Oggi la situazione è peggio di Tangentopoli. Hanno vinto i corrotti. Noi dovemmo interrompere la cura a metà". A fermare i giudizi di Milano "cominciò Berlusconi" ma quello che la destra fece male "la sinistra lo ha fatto in modo mirato. Non dico che ci abbiano messo in ginocchio, ma un po' genuflessi sì".
In primo piano su tutti il caso Roma, col centrodestra ancora diviso. Berlusconi tiene su Bertolaso. Scontro dentro Forza Italia (Corriere p.6). Bertolaso: "Non mi ritiro". La Meloni: "Allora perdi" (Repubblica p.6). Libero (p.4): poche ore per impedire l'harakiri. Per Repubblica (p.7) possibile l'incontro tra Berlusconi, Salvini e la Meloni già oggi. Su Libero (p.5 con richiamo in prima) parla la Meloni: "Aspetto ancora il guizzo di Silvio". "Deve fare quello che ha sempre fatto, giocare per vincere". Ieri al Pincio il lancio della campagna elettorale. Anche la candidata 5 Stelle in campo: incontra Grillo, lancia la lista e morde la Meloni: "Solo una riciclata" (Fatto p.10). "E' la nuova faccia del vecchio. E' stata con Alemanno, con Berlusconi, ora con Salvini: vogliamo un leghista a governare Roma?".

EUROPA
"Migranti, il patto con la Turchia non replicabile in Libia" (Corriere p. 10). Il ministro dell'immigrazione olandese Dijkhof ha raffreddato le aspettative italiane sostenendo di non potersi "limitare a copiare il modello e l'accordo" chiarendo che "i paesi nordafricani da dove partono i migranti diretti in Italia, non sono come la Turchia" vista l'instabilità interna. Ma le proposte di Renzi hanno comunque sortito i primi effetti con la creazione di una guardia europea di frontiera: "Operativa entro l'estate". Juncker: "Apprezzo il piano italiano".
Sul Corriere (p.10) focus sulla missione di Calenda a Strasburgo. L'esordio dell'ambasciatore ha avuto un'accoglienza positiva e trasversale e ogni venerdì rientra a Roma per fare il punto sull'agenda con i suoi interlocutori dell'Economia, degli Esteri e di Palazzo Chigi. Nella doppia veste di tecnico e politico e la linea diretta con Renzi dovrà servire per semplificare la gestione su vari fronti e recuperare il tempo perduto in passato. Tajani: "Ottima scelta, ma è una tessera di un mosaico ancora tutto da costruire. Serve una strategia dell'Italia in Europa, che vada oltre gli schieramenti politici". Per Davide Sassoli "fare squadra è decisivo per acquisire forza e bisogna lavorare insieme già in sede di definizione delle proposte". L'impressione generale è che l'Italia politica ed economica consideri quella di Calenda a Bruxelles "una scelta nella giusta direzione".

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Commentario del 21.04.2016

IN PRIMA PAGINA
Casa, per i nuovi mutui arrivano le regole europee (Sole): espropri automatici dopo 18 mesi (Italia Oggi), via libera alle case pignorate (Giornale). Sul Messaggero il piano segreto del governo per portare il bonus a 100 euro allargato alle pensioni minime. E sulle pensioni apertura alle uscite anticipate, col prestito delle banche e tfr in garanzia (Messaggero, Unità). Fornero: prima in pensione? No, costa troppo (Stampa). Giovannini: priorità ai poveri (Avvenire). Spazio anche a banche – Pop Vicenza, i soci perdono quasi tutto (MF, Fatto) – e all'editoria, con la multa milionaria dell'Antitrust a Mediaset, Sky e Infront sul calcio in tv. Marina Berlusconi al Corriere: "Diventare grandi è una necessità" . Dall'Orto al Sole: il canone bisogna meritarselo. Roma in prima pagina su tutti con Bertolaso a un passo dal ritiro, Forza Italia spaccata, Berlusconi al tramonto (Repubblica, Sole). Renzi alle prese con la minoranza interna: si riparla di voto nel 2017 (Avvenire). Su Repubblica il governo spaccato sulla legittima difesa contro i ladri in casa. Su tutti il ritorno in libertà dell'infermiera accusata dei morti in corsia. Su QN l'arresto della maestra romana: nell'asilo lager bambini legati ai passeggini.

POLITICA
Sinistra, strappo sul referendum. La minoranza dem non firma la richiesta di referendum confermativo come chiesto da Renzi: questione di "grammatica costituzionale". Poi l'allarme sulle amministrative e la richiesta di modifica della legge elettorale, chiedendo di cancellare il doppio turno. "C'è una parte del Pd che fa opposizione su tutto", la linea di Renzi che va avanti su referendum costituzionale e Italicum (Corriere p.12). Su Libero (p.7) il sondaggio choc del referendum di ottobre: "ciao Renzi", il 51,9% degli italiani boccia le modifiche alla Costituzione; tra contrari e indecisi anche il 35% dell'elettorato dem.
Ma è Roma a tenere banco, con Bertolaso scaricato e Berlusconi a un passo dalla Meloni: ieri sera però nuovo ripensamento, la decisione solo oggi col vertice a tre Berlusconi, Salvini, Meloni. Per Libero Berlusconi fa la mossa giusta: "ora il centrodestra si prepari a prendere il posto di Renzi", scrive Belpietro. Sole e Repubblica parlano invece di Cavaliere al bivio tra il "cadeau" a Renzi e la sconfitta certa. Il leader al tramonto si piega a Meloni e Salvini tradendo la sua storia politica. Intanto Giachetti chiude le liste e porta gli elenchi al presidente dell'Antimafia Rosy Bindi: "La trasparenza si pratica" (Unità p.6). E al Corriere (p.11) dice: "I sondaggi? Li butto nel cestino. Io ho già scalato una montagna". Il problema per Giachetti resta il Pd. Dal caos del Nazareno la lista esce in serata: capolista Piera levi Montalcini, poi Paola Concia, poi nessuno. Sull'Unità (p.6) parla lo scrittore Lodoli, capolista della civica di Giachetti: "Sinistra basta brontolare, impegniamoci per Roma".

ECONOMIA
Case alle banche per chi salta 18 rate (Sole p.3 e altri): passa in consiglio dei Ministri il decreto attuativo della direttiva Ue sui mutui. La casa va alla banca dopo 18 rate non pagate ma senza passare dall'asta del Tribunale, mentre per i mutui esistenti l'insolvenza scatta dopo 7 mensilità non pagate ma poi i tempi si allungano con le procedure dell''asta. E in caso di vendita forzata l'eccedenza resta all'ex proprietario. Il Giornale (in apertura e a p.3): le banche pignoreranno le case e ai truffati ancora zero rimborsi. E ora si profila il caso della Popolare di Vicenza: nel salvataggio gli azionisti hanno perso quasi tutto (Giornale, Fatto, MF). Ma ora il tema sono le nuove pensioni allo studio del governo. Via prima dal lavoro con il prestito delle banche e il Tfr in garanzia (Corriere p.4, Messaggero p.2): sarebbe questa l'ipotesi allo studio del governo per sbloccare la "flessibilità in uscita". Il Sole (in prima e a p.7) parla invece di un 10-15% in più di "copertura integrativa" per sostenere l'assegno in caso di uscita anticipata, rendendo obbligatoria la previdenza integrativa con agevolazioni fiscali. E questo rilancerebbe i fondi pensione, con incentivi per allargare le adesioni (Sole p.7). Anche per il Foglio, per evitare la "secessione" dei giovani dal welfare, la soluzione è più libertà, meno potere all'Inps. Ieri a Palazzo Chigi vertice riservato tra il sottosegretario Nannicini e il presidente dell'Inps Boeri, che preme come molti per una riforma della Fornero.  Fornero che alla Stampa (p.7) dice: "I pensionamenti anticipati? Troppo costosi. Meglio gli sgravi per favorire l'occupazione giovanile o il reddito di cittadinanza". Su Avvenire (p.10) parla l'ex ministro Giovannini: "La vera urgenza è la povertà, la soluzione era il prestito previdenziale. Per le pensioni pensare prima di tutto ai lavori usuranti". Taddei (Pd) all'Unità (p.4): "Sulle pensioni trasparenza e informazione ai cittadini. Altri sono intervenuti da un giorno all'altro senza dire nulla". Sul Messaggero (p.3) il piano segreto del governo per l'economia: ipotesi bonus a 100 euro e allargato alle pensioni minime. Costerebbe intorno a 4 mld, trovare i quali non sarebbe impossibile. Padoan: "Obiettivo Irpef, se i saldi lo consentono" (Sole p.7).

EUROPA
Terrorismo, immigrati, Medio Oriente: lunedì ad Hannover il vertice dei leader europei con Obama (Sole p.10 e tutti). Fin qui, scrive Negri sul Sole, americani ed europei hanno condiviso più che le stesse politiche i medesimi errori, ovvero messaggi confusi ai potenziali partner, prima fra tutti la Turchia. Intanto a Bruxelles prende quota l'idea di bond per gestire i profughi: sul Corriere (in prima e a p.7) anticipazioni del progetto della Commissione Ue, che prevede emissioni di obbligazioni comuni europee da parte di un'agenzia specializzata per finanziare le spese dell'emergenza migratoria (potenzialmente per decine di miliardi l'anno) senza pesare sul debito pubblico dei governi. Un piano ancora in nuce, che potrebbe essere discusso al consiglio europeo di fine giugno, molto vicino alla proposta italiana ma assai distante dalla linea tedesca. Al momento, però, le carte ufficiali della Commissione rimandano ad un'altra opzione, vale a dire ad un'apertura alla flessibilità dei bilanci nazionali per le spese straordinarie sostenute per fronteggiare le emergenze immigrazione e terrorismo (Sole in prima e a p.9). L'Italia ha già chiesto: ora si apre lo spazio per un "tesoretto" potenziale da 2 miliardi (Sole p.9).

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Commentario del 20.04.2016

IN PRIMA PAGINA
Inps, per i giovani è allarme pensioni (Repubblica, QN): "I nati negli anni 80 in pensione soltanto a 75 anni" (Stampa). Padoan: pensioni flessibili ma non per tutti (Corriere, Messaggero). Il Giornale: "Terrorismo sulle pensioni". Fibrillazione anche sulle banche: il decreto slitta ancora, timori per Popolare Vicenza (MF). In primo piano anche la politica. Al Senato sfiducia al governo respinta e Renzi attacca: "Il giustizialismo è una barbarie" (Corriere e tutti). Il Fatto: Renzi come B. Davigo: "Ma i politici non cacciano le mele marce" (Fatto). Migranti, nuove tensioni Ue-Turchia. Il Papa: "Siete un dono, non un peso" (Sole). Schroder al Corriere: "Dico sì al piano di Roma per aiutare il Nord Africa". Tra migranti e populismo l'Unione Europea rischia l'effetto paralisi (Stampa). Sul Corriere lo sciopero dei metalmeccanici e la sferzata di Guerra: "Serve ricambio nelle imprese". Su Repubblica la scelta di Eni: dopo il fermo di Viaggiano per l'inchiesta petrolio 350 lavoratori in cassa integrazione. Sul Sole la Birra Peroni ai giapponesi di Asahi per 2,5mld.

ITALIA-ECONOMIA
Padoan apre sulla flessibilità in uscita verso la pensione, con forme di finanziamento complementari che potrebbero consentire, attraverso il sistema bancario,di anticipare l'assegno a chi non ha ancora raggiunto l'età pensionabile. "Ma servono 7 miliardi" (Stampa p.8), perciò si sta pensando a "soluzioni di mercato", a cominciare dal ricorso alle banche (Repubblica p.2). Strada in salita, sia per i vincoli di bilancio che per la contrarietà della Ue. Da Boeri (Inps) allarme sulla "Generazione '80": "Chi ha 36 anni rischia di andare in pensione a 75 anni. Dato il livello di disoccupazione giovanile rischiamo di avere intere generazioni perdute". E' l'altra notizia del giorno: senza incentivi, da inizio anno crollano le assunzioni (Stampa p.9): in due mesi contratti fissi in calo del 74%, riparte il precariato. Sul Corriere (p.2) intervista a Guerra: "La politica ha fatto il ricambio, ora tocca alle imprese: le nostre aziende hanno bisogno di una nuova generazione". Alesina e Giavazzi sul Corriere (in prima e a p.24): il governo, dopo il Jobs Act, si è arenato, la produttività resta al palo, non deve lasciare la legge sulla concorrenza agli appetiti delle lobby. Pesa anche la debolezza della ripresa: per l'Istat la recessione è alle spalle ma la crescita resta lenta e anomala (Stampa p.9). Per centrare l'obiettivo del pil all'1,2% fissato dal Def serve un'accelerazione nella seconda metà dell'anno. Richiami al governo anche dall'Ufficio di bilancio: nelle stime ci volevano più rigore e cautela (Repubblica p.4). Da Padoan la conferma che il governo vuole sterilizzare le clausole che prevedono un aumento dell'Iva per 15 mld con una manovra alternativa che verrà definita nei prossimi mesi, attraverso nuovi risparmi sugli acquisti dello Stato e la revisione dele tax expenditures. Libero (p.6) parla di manovra da 15 mld in arrivo. Stoccata anche dalla Corte dei Conti Ue, ma alla Commissione Ue, trppo tenera con Roma: "L'Italia graziata sul debito" (Giornale p.2 e tutti). Altro fronte di crisi, le banche. Slitta ancora il decreto rimborsi, le banche frenano in Borsa (Sole p.4) anche se Milano chiude in positivo. Dietro il rinvio, scrive la Stampa p.6, una lite con il ministero della Giustizia che non ha dato il suo via libera alla parte di decreto dedicato alla velocizzazione delle procedure fallimentari e di recupero dei crediti delle banche.

ITALIA-POLITICA
Senato, sfiducia respinta con 183 voti contro 96. Renzi contro i pm "tribuni": "Basta barbarie giustizialista" (Messaggero p.6 e tutti). "L'Italia ha avuto giudici eroi ma anche una barbarie di giustizianlismo. Chi è colpevole viene deciso da un processo, la sentenza è quella che passa in giudicato". Napolitano è con lui: "C'è chi per montature giornalistiche è morto", dice riferendosi al suo consigliere D'Ambrosio. Barani (Ala): "Noi pretoriani di Renzi, lui come Craxi". Per il Messaggero (p.6) è la fine del tabù delle procure. Il Fatto: "Renzi come Berlusconi". Davigo al Fatto (p.2): "Nessuna guerra tra politica e giustizia. E' la politica che non fa pulizia". Travaglio (Fatto in prima e a p.24): mai dal premier attacco così duro, o sa di qualche inchiesta che noi non sappiamo o il risultato del referendum di domenica non l'ha rasserenato come dice. "Renzi ha vinto adesso, passerà le amministrative di giugno e stravincerà anche a ottobre", dice il sondaggista Piepoli a Italia Oggi (p.4): "finché non ci sarà un'alternativa credibile Renzi non può essere scalzato. E un'alternativa può essere cercata solo all'interno del suo partito". Per D'Alimonte (Sole p.21) il referendum sulle trivelle non può essere considerando il termometro dell'anti-renzismo: la rabbia c'è, la voglia di cambiamento anche ma non così forte da travolgere il governo.

EUROPA
La Ue rilancerà il piano italiano su migranti (Repubblica p.8): i veti incrociati tra Roma e Berlino su eurobond e accise sulla benzina saranno superati da Bruxelles, con l'impegno a cercare le risorse stornando i fondi destinati alla cooperazione. Ma ora a traballare è l'accordo tra Ue e Turchia, con il premier turco Davutoglu che minaccia di farlo saltare se entro giugno l'Ue non liberalizzerà i visti per i turchi in Europa. Juncker: "La liberalizzazione ci sarà se Ankara rispetterà i requisiti richiesti". Sempre alta anche la tensione tra Italia e Austria. Sul Messaggero (p.11) intervista al ministro degli Esteri austriaco Kurz: "Il nodo non è il Brennero ma i confini esterni dell'Ue. L'Austria ha accolto più profughi di tutti, il mare non può essere il visto per l'Europa". Frontiere blindate e no alle quote: sulla Stampa (in apertura e a p.2) il piano di Orban per i migranti. Critiche al Migration Compact di Renzi. Ieri l'incontro di Orban con l'ex cancelliere Kohl. Un altro ex cancelliere tedesco, Schroder, in un'intervista al Corriere (p.9) plaude al piano di Roma per una "strategia comune della Ue per il Nord Africa, con aiuti da finanziare con gli eurobond". Schroder si dice favorevole anche all'ingresso della Turchia nella Ue e al superamento delle sanzioni alla Russia. Da Prodi bacchettate ai tedeschi: "Servono gli eurobond per l'Africa" (Unità p.2).

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Commentario del 19.04.2016

IN PRIMA PAGINA
Centinaia di morti in mare (Corriere), avevano detto mai più (Libero). Duello Renzi-Merkel sui fondi Ue per i migranti (Stampa e Repubblica). Sul Giornale il diktat tedesco: tassa per gli immigrati.
Nella politica in primo piano il dopo-referendum: "Ha provocato costi inutili" attacca la Boschi al Corriere. Renzi: "Il popolo ha parlato, ora le Regioni tengano il mare pulito". Mentre i referendari presentano ricorso.  Ha spaccato il PD (Giornale). Su Messaggero  e Repubblica la mappa del non voto. Spazio al referendum costituzionale di ottobre. Sarà decisiva l'affluenza (QN). Landini al Fatto: "La Costituzione non va stravolta". Il Fatto: Premiata ditta Giorgio&Matteo: trivellano le intercettazioni. Per l'economia spazio ad alla questione bancaria: Atlante già in campo su Unicredit e Pop Vicenza (su tutti). Cimbri (Unipol) a Repubblica: "Partecipiamo". Il Fondo subentra a Unicredit nella garanza dell'aumento di capitale di Bpvi. Intanto il consiglio della banca fissa il maxi-sconto (Sole). In arrivo il decreto sulle banche salvate: ultimi ritocchi su indennizzi e recupero crediti (Sole). Spazio anche alle notizie sul petrolio: prezzi stabili senza i tagli (Sole). Negli esteri l'attentato in Israele: almeno 16 feriti in un attentato sul bus (Corriere)

ITALIA-ECONOMIA
In evidenza la questione bancaria. Atlante garantisce l'aumento di Pop Vicenza al posto di Unicredit (Repubblica p.22 e tutti). Il Fondo coprirà l'inoptato della ricapitalizzazione. Per MF è Atlante che si mette in moto. Intanto hanno deciso di sottoscrivere il Fondo anche Ubi, Sondrio, la Popolare di Bari,e la Fondazione Crt (Sole in prima e p.3). "Anche Unipol nel Fondo: va messo in sicurezza l'intero sistema bancario, non possiamo voltarci dall'altro lato": così l'ad del gruppo assicurativo a Repubblica (p.23). Bundesbank "benedice" Atlante (Sole p.3) e Toniolo sul Sole analizza: "lo spirito del Fondo è una lezione per l'Ue, il suo successo potrebbe favorire maggiore condivisione dei rischi a livello europeo". Polemico Oldani su Italia Oggi (p.5): "Il Fondo è una valida misura tampone, ma va ricordato che il merito è soprattutto della Bce, e che la partita non è finita". Mentre Zingales sul Sole (in prima e p.20) scrive: "Più che Atlante doveva essere chiamato Lete, il fiume dell'oblio che cancella i ricordi: il Fondo restituisce valore agli npl ed evita lunghe e destabilizzanti inchieste sulle eventuali responsabilità degli errori passati". Spazio anche alle novità per le banche salvate: ultimi ritocchi al testo Mef-Giustizia su indennizzi e recupero crediti (Sole in prima e p.2). Intanto Fubini (Corriere p.13) analizza gli effetti sul sistema dell'errore sulle stime sulle sofferenze nel crac delle 4 banche, che è costato all'Italia 10 mld.
Def, Bankitalia avverte Renzi: stime del Pil "plausibili ma a rischio ribasso" (Sole e tutti). Faro su debito e sulle tasse: "Sono troppo alte, tagli permanenti del cuneo fiscale" (Repubblica p.24). E Confindustria avverte: "Non si può rallentare sulle riforme".  Dalle audizioni di Bankitalia l'attacco degli enti locali: "Tagli non sopportabili e poco realistici" (Messaggero p.16). E il governo punta ad alleggerire il carico fiscale sui nuclei familiari, a partire da quelli numerosi con il nuovo testo unico per la famiglia e con la prossima legge si stabilità (Sole p.6). Libero (in prima e p.2) attacca sulle pensioni: nelle case degli italiani le proiezioni dell'Inps sugli assegni dei lavoratori, ma i calcoli si basano su previsioni del Pil irrealistiche.  Intanto l'Italia punta alla flessibilità Ue: al vaglio una proposta di Dijsselbloem per un patto di stabilità "semplificato" dopo la richiesta dell'Italia (Sole p.6). "La nostra flessibilità contribuisce a rendere più adeguata al contesto la politica fiscale aggregata dell'Eurozona" dice alla Stampa (p.) Gualtieri (Ecfin), secondo cui "sta passando l'idea della flessibilità: non si può fare sviluppo con l'austerità". Intanto tiene banco l'attacco della Germania a Draghi: "Con lui Bce meno credibile". La Bundesbank punta alla presidenza nel 2018.

ITALIA-POLITICA
Dopo referendum. "Il popolo ha parlato, ora le Regioni tengano il mare pulito" dice Renzi (Sole in prima e p.8  tutti). "Rispetti i governatori" tuona Zaia ad Avvenire (p.7). Il premier parla di vittoria 70 a 30 ma Franco sul Corriere (p.7) avverte: "gestire senza irritare gli sconfitti Pd". Boschi al Corriere (in prima e p.7): "Dal referendum costi per tutti, le Regione ora pensino alla sanità". Intanto i referendari presentano ricorso (Sole p.9). Sui quotidiani la mappa del non voto: astensione top nelle aree Pd (Messaggero in prima e p.4). Il 50% dei votanti provenienti da M5S e Sel (Repubblica in prima e p.2). Fiano (Pd) all'Unità (p.4): "Referendum politicizzato, hanno perso gli avversari del governo". "Non ci sentiamo sconfitti" risponde Fico (M5S) al Fatto (p.6). "Non ci sono vinti ne vincitori, ora si punti sulle rinnovabili" scrive la Furlan (Cgil) sull'Unità (in prima e p.6). Guardando all'affluenza, Folli parla di 15 mln di voti senza padrone, una mina vagante per il governo (Repubblica p.5) e per il Fatto (p.3) quei 13,3 mln di elettori del sì sono l'asticella per il referendum di ottobre. Bechis su Libero (in prima e p.7) parla di numeri che fanno tremare Renzi. Oggi, intanto, si vota la mozione di sfiducia in Senato sul caso Guidi. Pd sereno: "Ci sono i numeri" (su tutti). Il premier guarda a ottobre: vuole l'en plein sul referendum costituzionale (Messaggero p.5). "Sarà diverso da quello sulle trivelle – dice la Boschi al Corriere -. Ci auguriamo una grande partecipazione. Se vincesse il no non potremmo far finta di niente". Landini (Fiom) al Fatto (p.9): "La Costituzione è perfetta, basta applicarla. La riforma mira a ridurre la partecipazione dei cittadini e aumenta gli spazi di gestione autoritaria. Dico no". Pd alle prese con i malumori della minoranza. "Lavoro ad una alternativa al segretario, Renzi ha sbagliato troppe volte – dice Speranza a Repubblica (p.4) -. La sfida al premier parte da un'idea diversa di Paese. Gli sconsiglio di non intestarsi tutte le astensioni".
Inchiesta Potenza, il vicesegretario di Palazzo Chigi, Tiscar, parla al Corriere (p.9) del caso Unioncamere: "Non sono così potente da far nominare Lo Bello".

EUROPA
"L'Ue apre al piano di Roma, Berlino boccia gli eurobond" (Messaggero prima e p. 3 e su tutti). Dalla Commisione europea arrivano commenti positivi alla proposta italiana sui migranti, ma il governo tedesco dice 'no' allo strumento di finanziamento comune. Renzi: "Il problema va risolto dall'Ue tutta insieme: l'Italia non urla, ma propone soluzioni. Se la Merkel e i tedeschi hanno soluzioni diverse ce lo dicano". Mogherini: "Pensiamo che il piano italiano costituisca un positivo contributo politico". Nel summit di Lussemburgo, Gentiloni spiega il piano ai colleghi: "Ho registrato molto interesse, i dubbi dei tedeschi sono sull'uso dei bond in generale". Nell'intervista a Pittella (QN p. 2-3), l'europarlamentare dice: "Berlino è in debito con noi, ricambi la solidarietà. Abbiamo sostenuto l'intesa Ue-Turchia, ora tocca a loro".
Intanto ieri "Almeno 200 migranti morti" (Repubblica p. 10 e su tutti). Mistero sull'ultima strage. Un'imbarcazione si sarebbe rovesciata sabato dopo essere partita dall'Egitto. Mancano conferme ufficiali, i superstiti: "Centinaia in mare". Un anno fa esatto, la tragedia del Canale di Sicilia: affondarono in 800 nel Mediterraneo.

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Commentario del 18.04.2016

IN PRIMA PAGINA
"Niente quorum, vince Renzi" (Stampa). Libero: Vaffanquorum. La trivella vince, il mare perde, Renzi trionfa con chi non vota, il titolo del Fatto. Ma sono 16 milioni di voti contro Renzi, per il Giornale. Renzi: "Hanno vinto i lavoratori" (Repubblica). Emiliano: macché perso, abbiamo frenato la lobby. Guerini: voto strumentale, gli italiani sono con noi (Stampa). Repubblica parla di spallata fallita ma per il Corriere questo è solo il primo verdetto. Intanto il governo pensa alla riforma del fisco: meno tasse dal secondo figlio ai fondi pensione (Messaggero, QN). Su Affari&Finanza la lenta parabola dei sindacati, spinti al margine dalla rivoluzione digitale. Su CorrierEconomia quanto prenderemo di pensione, con la busta arancione dell'Inps rivista e corretta. Sul Sole si riparla di riforma del catasto, con la revisione degli estimi. Su tutti gli sviluppi dell'inchiesta di Potenza che investe Lo Bello: manovre per diventare presidente di Unioncamere (Messaggero, Corriere, Repubblica, Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Fondi pensione e nuovo bonus bebé: il governo a caccia di altri sgravi. Su QN (p.11) e Messaggero  (p.8)le prossime mosse del governo per dare ossigeno al ceto medio. Si prefigura una retromarcia sui fondi pensione, con l'abbattimento del peso fiscale innalzato negli anni scorsi: obiettivo, rendere più conveniente mettere denaro nei fondi pensione e nelle casse di previdenza dei professionisti nella prospettiva di assegni pensione assai magri. Da Damiano (Pd) nuovo richiamo sulla necessità di prevedere forme di flessibilità in uscita. Altro capitolo, la famiglia: il ministro Costa ha annunciato agevolazioni per il secondo figlio. Intanto oggi partono le prime "buste arancioni" dell'Inps con la simulazione dell'assegno di pensione (Messaggero p.8). Su CorrierEconomia (in apertura e a p.20 e 21) il confronto tra le stime governative (assai ottimistiche) e calcoli più attendibili su quanto prenderanno i 30-50enni di oggi, con le opzioni per accantonare risparmi aggiuntivi. Il Corriere (p.17) torna sui rimborsi per gli obbligazionisti truffati: il decreto legge è pronto e dovrebbe andare in consiglio dei ministri entro la settimana, salendo dai 100 milioni di dotazione previsti inizialmente a 300 mln: in questo modo dovrebbe garantire un rimborso alla quasi totalità dei truffati.

ITALIA-POLITICA
Referendum, votanti fermi al 32%, "un buco nell'acqua" (QN p.2). Renzi: "Hanno vinto i lavoratori" (Unità p.2). Per la Stampa ha vinto Renzi. Per il Giornale i 16 milioni di voti sono contro di lui. Berlusconi non va neanche a votare: "Spallata ora impossibile" (Messaggero p.4). Schiaffo per Grillo che ci aveva messo la faccia. Per Polito (editoriale del Corriere) il tentativo di creare un'Alleanza contro Renzi non ha funzionato. "Ha perso chi voleva fare la conta interna" (Corriere p.3), "la demagogia non paga, questa sconfitta ha nomi e cognomi", l'affondo di Renzi contro Emiliano, la sinistra dem e il M5S (Stampa p.3). Ma Renzi guarda già al referendum d'ottobre e prepara la battaglia d'autunno: "Quella è la sfida finale" (Repubblica p.3, Corriere p.3). Obiettivo: sfilare i poteri ai governatori (Messaggero p.3). Zaia a QN (p.5) E A Libero (p.2): "Se a ottobre Renzi pensa che sia una passeggiata si sbaglia di grosso". Romani (Pd) a QN (p.5): "Renzi più forte di M5S,Lega e Fi messi insieme. I veri sconfitti sono Grillo e Brunetta".  Serracchiani al Corriere (p.5): "Quesito insensato, ora chi l'ha voluto risponda dell'esito". "Renzi ci rispetti – dice Emiliano a Corriere (p.5) e Stampa (p.4): "I 14 milioni di elettori sono più dei voti presi dal Pd alle Europee.Mi auguro che il partito torni a sinistra". E a Repubblica (p.7): "Un popolo si è ribellato, questo è solo l'inizio. Da oggi il premier farà i conti con me". Ma chiarisce: "Non mi candiderò al congresso, continuerò a fare il governatore della Puglia".

EUROPA
Migranti sempre in primo piano, dopo la visita del Papa a Lesbo e alla vigilia del Consiglio Ue dei ministri di Esteri e Difesa che oggi analizzerà il Patto sull'immigrazione proposto dall'Italia (Messaggero p.10). Il commissario Onu Filippo Grandi, in un'intervista al Corriere (p.11), ridimensiona il fenomeno: "In Italia non è in corso un'invasione. E se si riescono a trovare gli strumenti europei per rispondere al flusso di profughi non ci sono motivi di apprensione". Per l'Italia la pressione maggiore è dalla Libia "ma sarà impossibile fermare questo fenomeno soltanto con strumenti di chiusura. Che si tratti di rifugiati o di migranti economici, credere di respingerli con barriere è un po' ingenuo. Capisco che dal punto di vista elettorale possa servire sul breve periodo. Ma il problema si ripresenterà". Anche il candidato democratico Usa Sanders condanna muri e xenofobia: "Europa e Usa accolgano più siriani: aiutare i rifugiati è un dovere morale" (Stampa p.7). Intanto a Tripoli si riaccende la tensione: battaglia per le strade, colpita la casa del vice premier (Stampa p.10). Alfano a Sky Tg24: "L'Italia è pronta a supportare la Libia anche con forze di polizia per controllare le frontiere a nord e a sud e impedire così il flusso di migranti verso l'Italia" (QN p.12). Più in generale il ministro dell'Interno italiano ha sollecitato investimenti in Africa: ma se ne deve fare carico l'Europa. Ma il fronte egiziano, scosso dal caso Regeni, balla. Al Sisi, sotto pressione anche della stampa internazionale, si difende attaccando: "Impossibile applicare gli standard europei dei diritti umani: il Paese è molto turbolento. Ma se l'Egitto cade conseguenze inimmaginabili" (Stampa p.11 e tutti).

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Commentario del 17.04.2016

IN PRIMA PAGINA
Pro o contro le trivelle: la battaglia è sul quorum (Sole e tutti). Renzi: nessuno strumentalizzi il voto (Corriere). Il Giornale: si vota e Renzi ha paura. Intanto nell'inchiesta sul petrolio entra anche Lo Bello (su tutti). In primo piano la vista del Papa a Lesbo. "C'era da piangere" (Repubblica). E porta in Vaticano tre famiglie islamiche (Giornale). Libero: il Papa prende 12 profughi e ne lascia a Lesbo 3.988. In evidenza anche l'economia, col governo che studia il taglio dell'Irpef (QN, Messaggero, Repubblica). Sulla Stampa le proiezioni choc sulle future pensioni: assegni a rischio per i figli del boom. Sul Corriere la montagna di cause arretrate: 4,5 milioni quelle del civile ancora aperte. Sul Sole l'ok del G20 al fondo salva banche italiano. Spazio anche alle amministrative. Cantone al Messaggero: "Liste pulite, i partiti facciano una legge". Sul Corriere i candidati di Milano alla pari. Sala: "Non guardo ai numeri. L'effetto Expo? C'è ancora". Parisi: credo nei sondaggi. Ma la vera scommessa è convincere gli indecisi". A Roma cambia lo scenario. Bertolaso verso l'uscita (Giornale). Berlusconi diviso tra Meloni e Marchini.

ITALIA-ECONOMIA
Il governo studia l'Irpef leggera, un superscaglione del 27% sulla fascia di reddito che va dai 15mila ai 75 mila euro (QN p.7, Messaggero p.10): la proposta è del vice ministro Zanetti (Sc) che ne stima anche i risparmi per i contribuenti fino a 5.500 euro l'anno) e i costi per il governo (9 mld il primo anno, 12 a regime). Analisi e commenti all'intervista di Renzi a QN di ieri. Tra gli annunci del premier lo slittamento al 2018 dell'intervento sull'Ires per dare la precedenza alle famiglie con il taglio dell'Irpef per il 2017 e una festa in piazza per celebrare la scomparsa dell'Imu, in programma il 16 maggio. Il Giornale (p.3): ennesimi spot elettorale. Morando: "Può creare consenso ma serve anche per la crescita" (Stampa p.7). Imprenditori e categorie divise sulle "precedenze" da dare nel taglio alle tasse. Scaccabarozzi (Farmindustria): "Imprese strozzate, il segnale serve ora" (QN p.6). Sangallo (Confcommercio): "La crescita riparte solo dalle famiglie" (QNp.6). Intanto Padoan al G20 incassa l'accoglienza favorevole della comunità finanziaria al fondo salva Banche italiano e si prepara ad implementare il decreto sui fallimenti che dovrebbe arrivare presto in consiglio dei ministri (Sole p.2): alle misure sul recupero crediti si affiancheranno interventi per sveltire i processi. Sulla lentezza della giustizia civile fa il punto Fubini sul Corriere (p.15): 4,5 milioni le cause arretrate, mentre aumentano i processi d'appello vecchi più di tre anni. Sulla Stampa (p.8) le proiezioni choc sulle pensioni dei "figli del boom" economico. Il periodo più critico nel 2030, specie se la crescita resterà modesta. Nel mirino le previsioni dell'Inps affidate alle cosiddette buste arancioni, basate su una crescita del pil dell'1,5%. A mettere in crisi l'Inps anche il processo di invecchiamento della popolazione, per cui il rapporto tra popolazione attiva e pensionati si raddoppierà nel giro di una generazione.

ITALIA-POLITICA
Referendum alla prova del quorum. Renzi: nessuno strumentalizzi il voto (Corriere in prima e a p.8). Partiti spaccati e in ordine sparso e alleanze trasversali (QN p.6). Il premier convinto che non passerà: "Uno sbaglio trasformare il referendum in una battaglia contro di me, si ragioni sul merito e si voti sulle questioni". "Si vota e Renzi ha paura" l'affondo di Sallusti sul Giornale (in apertura): "più che un sì o un no alle trivelle in mare oggi si contano le truppe anti-governative. Se l'affluenza fosse superiore al 35% sarebbe uno schiaffo al premier". Il Fatto: "Noi votiamo". La Ferilli al Fatto (p.2): "Voto sì. Gli appelli di Renzi e Napolitano irresponsabili". Macaluso al Messaggero (p.5): "Quesito sbagliato e inconsistente, è solo una battaglia per dare un colpo al governo". Anche Cacciari per il no, ma Repubblica (p.7) dice: "Si sta trasformando in un test degli anti renziani ma il premier così li aiuta". Anche il sindacato diviso, con Cisl e Uil decisamente contrarie e la Cgil che non ha dato indicazioni di voto (Repubblica p.6): dietro la scelta della Camusso di limitarsi ad invitare al voto c'è l'eterno scontro con Landini. Sulla Stampa (p.6) e l'Unità (p.7) chi sull'astensione ai referendum ha cambiato idea: tra questi anche Rodotà e Zagrebelsky.  

EUROPA
In primo piano su tutti il viaggio del Papa nell'isola greca di Lesbo: "L'Europa rispetti i migranti". Bergoglio si scaglia contro i nuovi ghetti e porta in Vaticano tre famiglie di siriani. In aereo l'intervista rilasciata alla stampa internazionale: "Manca una politica di integrazione per chi fugge da guerra e fame. Chi vende armi passi una giornata dai profughi".
Messaggero e Sole tornano sul "Migration compact", la proposta italiana alla Ue per affrontare il problema delle migrazioni: "Fondi alla Libia come ai turchi". Libia decisiva sia per la lotta all'Is che per il contrasto all'emigrazione, come ricorda Prodi nell'editoriale del Messaggero (prima e p. 22). Il Paese ha assoluto bisogno di un governo che possa avviare un percorso di ricostruzione; importante l'elezione di Serraj col sostegno della comunità internazionale, nella speranza che il parlamento di Tobruk voti in suo favore. Prodi giudica "opportuno e tempestivo" il viaggio di Gentiloni a Tunisi perchè in questo momento l'obiettivo principale dell'Italia è quello di aiutare la Libia a ricostruire il paese, non quello di intervenire militarmente

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