Commentario del 31.10.2022

PRIME PAGINE
La crisi svuota gli atenei (Repubblica). Letta: "La Russa divide l'Italia" (Stampa). Svuotacarceri e armi a Kiev: i governi Meloni sono già due (Fatto).
Intervista al ministro Valditara su Corriere: "Questa scuola è classista, va cambiata".
Lettera di Ignazio La Russa su Stampa: "Caro direttore, io voglio unire l'intera nazione". La replica di Giannini: "Caro presidente, adesso butti via il busto del Duce". Intervista a Ignazio La Russa su Libero: "Sinistra, fai i conti con l'odio antifascista". Intervista a Letta (Stampa): "Aspetto il presidente del Senato al corteo del 25 Aprile. Su contante e Covid, Meloni fa paura"
Intervista a Urso (Libero): "Il Made in Italy si difende solo con più sovranità".
"Reddito, stop a chi può lavorare" (Messaggero). Basta Reddito a vita (Tempo). Riparte il cantiere della flat tax: obiettivo, 240mila partite Iva (Sole). Reddito di cittadinanza, via alla stretta (Sole).
Sicurezza, scelta la linea dura (Corriere). Rave a Modena, La festa sta finendo (Giornale). No Lamorgese, no (rave) party (Libero). Rave (e non solo): il piano del Viminale (QN).
Lula eletto presidente in un Brasile spaccato (Corriere). Brasile, Lula fa il triplete la spunta d'un soffio su Bolsonaro (Repubblica e tutti).

ECONOMIA
Meloni pronta a nuove misure: "bollette insostenibili", nella manovra, una revisione generale del Superbonus (Stampa p.8), l'ipotesi di proroga a fine anno degli aiuti del governo Draghi. A disposizione circa 15 miliardi, il nodo bonus sociale. Il caro-bollette è il cruccio e l'assillo di Giorgia Meloni (Messaggero p.5). "I costi" di luce e gas, "sono diventati insostenibili per milioni di famiglie e imprese, giunte ormai a drammatiche decisioni come chiudere o licenziare", ha ripetuto ieri la premier, garantendo che la priorità del governo è mettere un argine al caro energia e alla speculazione e si dice pronta a fare anche da sola ma prima del decreto Aiuti, vuole capire cosa può ottenere dalla von der Leyen. Venerdì la Nadef aggiornata, l'obiettivo è stanziare circa 30 miliardi da destinare all'emergenza bollette. Esecutivo al lavoro su rimodulazione e potenziamento dei sussidi (Giornale p.3).
FdI intanto dimezza il Reddito (Messaggero prima e p.7): "stop a chi può lavorare", proposta più radicale di quella leghista che vorrebbe sospenderlo per soli 6 mesi. Formazione ai disoccupati e aiuti ai disabili, il leader di Italia Viva, Renzi: "Pronto a votare la proposta Meloni". Reddito di cittadinanza, via alla stretta – evidenzia Sole (prima e p.2) - misura in discussione per 660mila titolari occupabili, il 75% al Sud. Si punta a mantenere il reddito di cittadinanza solo per i soggetti fragili. L'assegno entra in discussione, invece, per chi è in grado di lavorare. Basta reddito a vita – titola Tempo.
Intanto riparte il cantiere della flat tax: obiettivo, 240mila partite Iva (Sole prima e p.3), l'aumento a 100mila euro dei ricavi massimi potrà far salire fino all'11% i beneficiari totali. Su Sole (p.5), il sondaggio di Noto vede le misure antinflazione dominare il gradimento, seguite da tagli di tasse e contrasto alla "grande" evasione, su cui però c'è scetticismo.
Parla del made in Italy il ministro Urso su Libero (prima e p.7): "Il Made in Italy si tutela solo con più sovranità – spiega – imprimeremo una svolta culturale, non possiamo passare dalla dipendenza energetica russa a quella tecnologica cinese, per essere autonomi, dobbiamo iniziare a produrre chip".

POLITICA
Oggi la squadra Giustizia e Interno, scontro sui vice verso il veto su Mangialavori e Meloni vuole accelerare: "daremo agli italiani le risposte che chiedono, la nostra priorità è creare un argine per difendere i cittadini dal caro energia" (Corriere p.4 e tutti). Si punta a chiudere oggi l'accordo su 40 sottosegretari e viceministri, tra le donne, Rauti e Montaruli ma sarebbero meno del 20% e la premier chiede conto agli alleati, resta aperto il caso Mangialavori (Stampa p.11, Repubblica p.7 e tutti).
Sulla scuola e l'istruzione, parla il ministro Valditara al Corriere (prima e p.6): "La scuola di oggi è classista – dice – ora un'alleanza per il merito con studenti e insegnanti, si utilizzino competenze dalle imprese, sostenere chi è in difficoltà e alimentare le capacità dei migliori, bisogna garantire un orientamento che fornisca alle famiglie e agli studenti, le informazioni per effettuare scelte consapevoli sin dalla scuola media". Un'inchiesta di Repubblica (prima e p.2) riporta che la crisi svuota l'università, matricole calate del 3% e 100mila fuori sede in meno a causa dei costi saliti alle stelle, l'Italia che tira la cinghia per studiare.
Torna a parlare Gianfranco Fini (Corriere p.9 e tutti): "il Pdl è stato un errore – dice – che non perdono a me stesso, Meloni e La Russa dettero vita alla casa della destra, non credevo in FdI ma avevano ragione loro".
E scoppia un caso, con il Pd all'attacco, sull'affermazione del presidente del Senato, La Russa sui festeggiamenti del 25 aprile che, ha detto in un'intervista di ieri su Stampa, forse non avrebbe celebrato e che certamente non avrebbe sfilato lungo i cortei perché "lì non si celebra la festa della democrazia e della libertà", aveva detto (Corriere p.8). Su Stampa (prima), la lettera di La Russa al direttore del quotidiano, Giannini in cui critica il titolo dell'articolo, secondo lui "fascista", alla sua intervista di ieri, "stia sereno – scrive - non organizzerò cortei alternativi" e Giannini replica: "noi non abbiamo "fuorviato" niente, quel "dipende" detto dalla seconda carica dello Stato apre scenari inquietanti; caro Presidente, adesso butti via il busto del Duce". Letta parla a Stampa (prima e p.3) e attacca: "Parole gravi, così disonora il Senato, le prime mosse di Meloni fanno paura". Le parole di La Russa anche su Libero (prima e p.8): "La destra ha fatto i conti con il fascismo, la sinistra li faccia con l'odio antifascista, l'ostracismo e il tentativo di criminalizzazione su questi argomenti non hanno senso. Noi siamo sulla strada giusta".
Il caso del rave party di Modena subito un caso politico (tutti). In 3.500 al rave party abusivo, il governo prepara la linea dura con il ministro Piantedosi che ordina lo sgombero. Oggi in Cdm, le misure contro i raduni illegali, il tweet di Salvini: "ora si cambia" (Corriere prima e p.2 e tutti). Il blitz potrebbe scattare già questa mattina per liberare l'area, stretta anche sulle navi Ong. Il ministro Piantedosi: "Non chiamatemi prefetto di ferro, ma servono rigore e fermezza", sugli eventi non autorizzati, pronto il decreto-legge. Le misure del ministro già oggi nel vertice di governo: "Bisogna agire sulla prevenzione" (QN p.3). Libero (prima e p.2) scrive di "pugno duro, finalmente. E ironizza, "No Lamorgese, no (rave) party".

ESTERI
Meloni rassicura gli Usa, Berlusconi spariglia, "No armi a Kiev ma soldi per la ricostruzione, quella con gli Usa è un'alleanza incrollabile che renderemo ancora più forte", la presidente giovedì sarà a Bruxelles (Stampa p.10). Berlusconi non rinnega l'amico Putin, "per la pace meno armi a Zelensky" (Repubblica p.9 e altri). Il leader di Forza Italia propone un nuovo referendum in Donbass, Crosetto: "Noi atlantici". Messaggio del premier agli italo-americani, "rafforzeremo i rapporti con Washington" ma Berlusconi si smarca: "Se promettiamo fondi per la ricostruzione, Zelensky tratterà" (Messaggero p.9).
Intanto, il report del ministero della Difesa ucraino, riporta un tragico bilancio, mille militari russi morti in un giorno, mai così tanti in nove mesi di guerra (Repubblica p.13).
Intervista alla ministra della Transizione energetica francese, Pannier-Runacher su (Repubblica p.8): "Francia e Italia unite per il tetto al gas e per una maggiore solidarietà europea. Dobbiamo prendere decisioni che limitino la volatilità dei prezzi del gas senza privarci dei possibili approvvigionamenti". Mike Pompeo, ex segretario di Stato Usa: "Ho detto a Salvini che sull'Ucraina sbaglia, va garantito ogni sostegno" (Repubblica p.9). "Salvini sbaglia sull'Ucraina, e gliel'ho anche detto. Meloni è una persona speciale, sono convinto che farà un lavoro fantastico".
Accuse a Mosca per lo stop al grano. Il mondo contro Putin: "Non usi il cibo come arma" (Corriere p.15, e tutti). Kiev: bloccate 40mila tonnellate per l'Etiopia. Mosca accusa gli ucraini di avere "utilizzato i corridoi umanitari del grano" per lanciare i droni che hanno attaccato il porto di Sebastopoli e chiede una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Lavrov: "È come la crisi dei missili a Cuba. "Il blocco del grano ucraino fa male all'Italia, così è a rischio il 13% del fabbisogno di mais" è l'allarme del presidente Coldiretti, Prandini (Giornale p.2) "investire per aumentare la produzione nazionale".
Sunak contro Carlo. Il summit sul clima divide il Regno Unito (Repubblica p.17). Il premier non andrà in Egitto. Il viaggio viene impedito, lui rilancia: "Gli esperti a Buckingham Palace". La decisione di Sunak di non andare a Cop 27, summit internazionale sul cambiamento climatico della prossima settimana in Egitto, sta ritorcendosi contro suscitando crescenti polemiche nonostante il premier si giustifichi con l'esigenza di occuparsi della crisi economica nazionale.
Il Brasile risceglie Lula eletto all' ultimo voto: è la terza volta. Per Bolsonaro sconfitta al fotofinish. "Basta divisioni, saremo uniti" (Repubblica p.15, e altri). Testa a testa poi il presidente-operaio supera lo sfidante.
Seul piange 154 ragazzi: "Ma la polizia dov'era? E' un omicidio di massa" (Repubblica p.14, e tutti). Le accuse alla polizia: "Non ha evitato la calca, nessuna misura di sicurezza".

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Commentario del 30.10.2022

PRIME PAGINE
La Russa, "Non festeggio questo 25 aprile" (Stampa). Meloni parte dalla giustizia, pensioni, premi a chi resta (Messaggero). Governo, discontinuità su giustizia e Covid, ecco le mosse di Meloni, tensione con Salvini (Corriere). Meloni condanna Nordio all'ergastolo (Fatto). Gli anti-Meloni si fanno il ponte (Libero). Lo scippo (Manifesto). Covid e Giustizia, doppia spallata (QN). Intervista al ministro Antonio Tajani su Corriere: "L'Italia deve contare di più".
Il ministro Crosetto parla a Libero: "L'Italia avrà più soldati".
Caccia ai soldi per tagliare le tasse (Giornale). Plastica e sugar tax, stop in due tempi (Sole).  Soldi a chi li merita (Tempo).
Esteri. Ucraina, ecco le armi mandate dall'Italia (Repubblica). Colpite quattro navi russe, "Stop all'intesa sul grano" (Messaggero). Attacco alle navi russe (Corriere). Il cibo vittima di guerra (Avvenire).
La strage di Halloween (Stampa). L'inferno di Halloween, oltre 100 morti a Seul (Messaggero e altri).

ECONOMIA
Il governo punta a usare i soldi europei non spesi dal 2014 al 2020. L'obiettivo è aiutare famiglie e imprese. Gli appalti del Pnrr costano 42 miliardi in più per il caro-energia, Meloni ha due mesi per completare le riforme. A meno di proroghe da parte dell'Europa, entro il 31 dicembre deve completare tutti gli obiettivi fissati nel 2022 (Stampa p.8). Tra le misure contro l'emergenza, su Messaggero (p.4) bollette, bonus sociale allargato e automatico, può saltare il tetto Isee. Sarà più facile avere l'aiuto: l'obiettivo è andare oltre i sei milioni di beneficiari.
Stampa (p.26) riporta la top ten dei rincari: dalle bollette a voli, olio e burro, gli aumenti cancellano 5 miliardi di spese, un italiano su tre a rischio povertà alimentare e il governo pensa al taglio Iva.
Su Repubblica (p.30 e altri), il tema delle pensioni, ora spunta Quota 103, un bonus per chi resta al lavoro: il governo lavora a un nuovo anticipo tra 61 e 63 anni di età, Salvini: "Sospendiamo il Reddito per avere le risorse necessarie". Anche Corriere (p.2) segnala il vertice con i ministri e Salvini presenta già le richieste: un miliardo dal reddito di cittadinanza per quota 102, l'integrazione alla Nadef.
Sul limite al contante studiato nei giorni scorsi, dal governo, interviene Carlo Sangalli (Confcommercio) su Messaggero (p.4): "giusto alzare il limite al contante e tagliare l'Iva sui beni di consumo – più sostegni per imprese e famiglie". Su Fatto (prima e p.3), Gabanelli parla di un segnale agli evasori: "ai più poveri non serve una soglia più alta".  Sui conti pubblici, il ministro Giorgetti sceglie la linea prudente e di mantenere gli impegni della campagna elettorale senza mettere a rischio i conti. Tra le linee di intervento, l'aumento del deficit limitato al 4,5% , l'ipotesi di estendere la flat tax fino a 80 mila euro e risparmio selettivo sull'ecobonus (Corriere p.4).
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Ciriani parla al Tempo (prima e p.4): "dalla pace fiscale soldi per le bollette, serve realismo, il margine di intervento è poco – e aggiunge - rottamazione nella legge Bilancio, ma non sarà un condono, tra Natale e Capodanno, l'ok alla Manovra".

POLITICA
Verso il nuovo governo. Ci sono le emergenze, quella delle bollette su tutte, ma anche molte scadenze, a cominciare dalla giustizia. Nel Cdm di domani la premier vuole blindare l'ergastolo ostativo ma Nordio era contrario: "Un'eresia". Il Pd contro il rinvio della riforma Cartabia (Stampa p.2 e tutti). Il primo decreto del nuovo governo punta a blindare il carcere ostativo, il divieto ai benefici carcerari per i detenuti della criminalità organizzata non pentiti, rivendicato dalla premier anche nel suo discorso d'insediamento alla Camera. Con un altro provvedimento poi si rimanda di almeno due mesi l'entrata in vigore della riforma Cartabia. Su Messaggero (p.233), il triste record dei suicidi in carcere, Nordio: "Emergenza drammatica", in 10 mesi già 72 le morti in cella. E l'elenco degli sprechi che fanno lievitare i costi della giustizia.
Il presidente del Senato, La Russa parla a Stampa (prima e p.3) e sul 25 aprile dice: "Io super partes ma farò politica, non celebro questo 25 aprile - non è più la festa della libertà, ma una cosa di sinistra, dobbiamo superare fascismo e antifascismo – poi aggiunge - Tetto al contante e multe Covid? Vigileremo su evasione e No Vax in altro modo". Intanto scatta la partita dei sottosegretari (Corriere p.4 e altri): entrano Ianniello e Alfano, la premier punta ad avere tutto pronto entro domani (Corriere p.4).
Calenda e Renzi, il Polo è già ai ferri corti, il patto per Boschi alla Vigilanza Rai (Stampa p.11). Non è solo Enrico Letta a sospettare intese sottobanco di Renzi con i vincitori, accusandolo di aver "piantato le tende nella maggioranza". Il leader di Azione non a caso è più duro con il governo. Ed è lite sulle primarie – segnala Repubblica (p.13) - scontro sui tempi per la nuova leadership e il ruolo dei non iscritti, "tardi votare a marzo", secondo il Pd.
Il sondaggio di Alessandra Ghisleri su Stampa (prima e p.4), evidenzia che FI paga il prezzo delle divisioni, FdI ne approfitta, cresce ancora e sfiora il 30% e meloni vive così un momento positivo. Conte piace agli elettori perché più concentrato sui temi, così ha riportato i 5S sopra il Pd. Nel frattempo i politici in fuga da TikTok (messaggero p.7), "dopo il voto non serve più", molti i leader spariti dal social.  
Il ministro degli esteri, Antonio Tajani parla al Corriere (prima e p.6): "a Bruxelles dobbiamo contare come Germania e Francia – è chiaro che il nostro obiettivo è raggiungere la pace, ma non può esserci pace senza giustizia, dunque senza indipendenza di Kiev, ho aumentato il numero dei diplomatici all'Unione europea".
Intanto, sul fronte Covid, da martedì saranno reintegrati i non immunizzati, possibile retromarcia sulle mascherine in ospedali e Rsa (Stampa p.6, Repubblica p.8 e altri). Ma su Repubblica (p.9) in evidenza la posizione del neo ministro Schillaci, un medico dunque un tecnico, che da una parte ha il pressing della destra che vuole abbattere tutte le misure anti pandemia del governo precedente, e dall'altra il freno della scienza. E diventa dunque un caso politico e la maggioranza si spacca con FI che va all'attacco: "i vaccini servono" (Repubblica p.10).

ESTERI
Cannoni e mezzi hi tech le armi date dall'Italia per l'offensiva ucraina (Repubblica p.2-3). Tra Kiev e Roma comincia a rompersi la cortina del segreto che copre le forniture militari all'Ucraina, mostrando l'importanza del sostegno alla resistenza deciso dal governo Draghi che ha fornito i lanciarazzi e i cannoni semoventi più moderni della Nato. Atteso per novembre il sesto pacchetto di sistemi di difesa per l'Ucraina. Salvini: "Roma chieda una conferenza di pace. Su L'Espresso (p.33), l'idea e il primo provvedimento che Salvini intende adottare in tempi brevi: nei porti mine antisbarco. Su Libero (prima e p.5), l'intervista al neoministro alla Difesa, Crosetto: "all'Italia servono più soldati - visto il contesto internazionale, riapriremo all'arruolamento dei giovani, prevedo Forze Armate Ue. Sono urgenti presìdi psicologici per evitare suicidi. Il mio conflitto d'interesse? Non esiste".
Attacco in Crimea alle navi russe. E Mosca blocca l'accordo sul grano (Repubblica p.6, e tutti). L'Onu: rischio fame per milioni di persone. Uno sciame di nove droni ucraini dall'aria e altri sette droni-motoscafo sulla superficie dell'acqua hanno attaccato le navi russe alla fonda nel porto di Sebastopoli, in Crimea. Danneggiate 4 navi. Dopo l'affondamento del Moskva una nuova umiliazione per Putin. Ma Mosca minimizza: "Attacco organizzato da Londra". Ma i britannici smentiscono: "Falsità per coprire i vostri disastri".
La strategia di attacco di Zelensky non frena (per ora) le prove di dialogo (Messaggero p.9). Dopo 8 mesi, si fa sentire la stanchezza per un conflitto sempre più devastante che non sembra avere via d'uscita, a Mosca come a Washington e Bruxelles. E il nuovo protagonismo della Cina potrebbe fare la differenza, in vista di un negoziato.
Il cellulare di Liz Truss intercettato da Mosca (Messaggero p. 9). Hackerato da agenti che secondo alcuni fonti sarebbero al soldo di Vladimir Putin. Lo ha rivelato in esclusiva il Mail on Sunday. Prove di golpe in Moldavia. Piano segreto di Putin (Repubblica p.7). Questa settimana il dipartimento del Tesoro americano ha messo sulla lista delle sanzioni un politico della Moldavia. Belgrado, la piccola Russia (Stampa p.15). In pochi mesi la capitale serba è diventata la prima meta di imprese e professionisti hi-tech che fuggono dalle sanzioni e dalla mobilitazione.
Halloween di sangue a Seul. Uccisi nella calca 146 giovani (Repubblica p.20, e tutti). Era la prima festa in libertà a Seul dopo 3 anni di Covid e si è trasformata in tragedia. Morti nella calca schiacciati dalla gente in fuga dai locali sovraffollati.

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Commentario del 29.10.2022

PRIME PAGINE
Covid, sfida sulle misure (Corriere). Stop ai divieti, governo diviso. Ostaggi del Covid (Giornale). L'emergenza è finita, lasciateci in pace (Libero). Mattarella: "Serve cautela con il Covid" (Messaggero). Mattarella corregge Meloni (Stampa).
Politica. Fratelli D'Italia sfiora il 30%, poi il Pd al 18,8: giù FI e Lega (Corriere). Piantedosi, il prefetto perfetto richiude i porti (Libero).
Economia. La Manovra taglia le bollette (Messaggero). Si lavora a una legge di Bilancio da oltre 40 miliardi. Carovita alle stelle, servono gli aiuti (QN). Caro energia, l'inflazione vola al 12% (Sole). Inflazione senza freni al 12%, e arriva la tassa anti-Amazon (Stampa). Prezzi in fiamme (Avvenire).
Esteri. Meloni prepara l'esordio alla Ue: "Pnrr ante-guerra, va rimodulato" (Giornale).

ECONOMIA
Inflazione senza freni, i prezzi di gas e cibo la spingono all'11,9% (Messaggero p.2-3 e tutti). Balzo del 3,5% in un solo mese, a ottobre il forte peggioramento. Rallentano le attività ricreative, culturali, di trasporto e ricettive. E nel carrello della spesa rincari come negli Anni '80. Per abbattere gli aumenti i consumatori riducono gli acquisti di prodotti di marca. Gli italiani ora intaccano i risparmi. Secondo l'Acri è in sofferenza il 61% dei nuclei. Per Stampa (p.6) siamo prigionieri dell'inflazione, con imprese e sindacati che vanno in pressing sull'esecutivo. L'inflazione cresce ancora e i risparmi delle famiglie adesso non bastano più, scrive invece il Giornale (p.4).
Dalla manovra in arrivo oltre 40 miliardi, alle bollette andrà il 75% (Messaggero p.5-6 e altri). Il governo è pronto ad usare 22 miliardi di deficit per finanziare le nuove misure. In arrivo la versione finale della Nadef, la crescita per il 2023 confermata allo 0,6%. Il ministro Urso: rivedremo l'imposta sugli extra-profitti per frenare le bollette. La premier però resta prudente sulle pensioni e studia il bonus unico per l'edilizia. Intanto il Giornale (p.7) parla di "sinistra smentita": minore evasione col tetto dei contanti a 5mila euro. Secondo lo studio di Unimpresa infatti: "Il livello massimo di tasse eluse con la soglia a mille euro". Panetta: "Il contante aiuta le fasce più povere e ci ha salvato dalla crisi economica" (Libero p.8). Il membro del board della Bce: "Le riserve di valore hanno aiutato i cittadini durante la pandemia. La carenza danneggerebbe i consumatori e i commercianti".

POLITICA
Mattarella, cautela sul Covid: "Non è stato ancora sconfitto" (Corriere p.2-3 e tutti). Il presidente davanti alla premier: "Responsabilità, fondamentale la campagna vaccinale". Intanto i medici no vax vengono reintegrati e niente multe agli over 50: la svolta del neo ministro, che congela il bollettino. Manca invece una decisione sulle mascherine nelle strutture sanitarie. Con morti e malati in calo l'emergenza è finita: i dati lo dimostrano, titola Libero (p.5).
Sul Corriere (p.8) spazio agli scenari di voto a cura di Nando Pagnoncelli. Fratelli d'Italia sfiora il 30%, Pd al 18,8, il M5S sale al 16. Lega e Forza Italia in calo, perde anche il Terzo polo. Per Meloni gradimento al 54%. Secondo gli intervistati con il nuovo esecutivo più controllo sui migranti, ma diritti civili meno tutelati.
Nel Pd intanto Letta annuncia: primarie il 12 marzo, ma nel partito è rebus alleanze (Messaggero p.7). Fissate le date del congresso: in campo Bonaccini e De Micheli. Elly Schlein tace. Frizioni con Renzi: "Fa da stampella alla maggioranza", ma è gelo anche con i 5S. Per Stampa (p.13) le primarie di marzo spaccano il Pd. Letta: Renzi ha messo le tende a destra. Il 7 novembre al via la fase costituente. Ma è scontro sui tempi, Orlando boccia lo schema proposto dal segretario. Per Libero (p.6) Zan vuole già la testa del ministro Roccella, e fa autogol sul suo ddl. Il deputato Pd accusa: "La titolare della Famiglia diffonde solo falsità". E ripresenta (senza speranze) la legge per inasprire le pene contro le discriminazioni dei gay.
La Stampa (p.12) pone l'accento sulla "lotta della Sapienza". Sciolta l'occupazione in facoltà, ma pronte "nuove mobilitazioni". Gli studenti in rivolta contro la Meloni: "Si è detta felice di chi manifesta mentre ci stavano manganellando".

ESTERI
Giorgia Meloni chiama Scholz: "Sull'energia bisogna fare in fretta". Zelensky la invita a Kiev. Putin si congratula (Messaggero e Stampa p.4, Corriere p.5). Vladimir Putin, si è congratulato con Giorgia Meloni per la nomina, ha detto ieri l'ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov, aggiungendo che il ministro degli Esteri, Sergey Lavrov, ha fatto lo stesso con l'omologo Antonio Tajani: "Collaboreremo con questo governo se la volontà sarà reciproca". Nella telefonata col cancelliere tedesco la premier ha ribadito "l'urgenza di arrivare, quanto prima, a misure concrete per ridurre i prezzi dell'energia".  Appello non da poco considerando che Berlino - assieme ai frugali e all'Olanda, siè messa di traverso sul price cap: "Giovedì la prima missione a Bruxelles: previsti incontri con von der Leyen, Metsola e Michel.
Giorgia Meloni riscalda i motori e si prepara a dar seguito alle decine di contatti già intercorsi con le cancellerie dei paesi alleati. Zelesnky: "Spero in una proficua collaborazione e l'ho invitata in Ucraina". Ma a Kiev. "La situazione sul campo però non lo consente" spiegano dal nuovo esecutivo, "ma Giorgia senza dubbio ci andrà" e ieri ha avuto una lunga telefonata con Zelensky, a cui "ha rinnovato pieno sostegno del Governo italiano" sul fronte "politico, militare, economico, umanitario e per la futura ricostruzione".
Spinta cinese per la pace: "Mosca è pronta a negoziare" (Messaggero p.8). Ottenuto il terzo scontato mandato Xi torna a occuparsi di politica estera. E in questa fase il pericolo dell'uso di armi nucleari e di recessione mondiale, Pechino spinge Mosca perché si cerchi la strada del negoziato in Ucraina. L'altro giorno colloquio telefonico tra i due ministri degli Esteri, Wang Yi e Serghei Lavrov che secondo il portavoce del ministro Yi "ha permesso di confrontarsi, Pechino ritiene che si dovrebbe evitare l'ulteriore escalation e prevenire i disastri umanitari". Non solo: la Russia avrebbe "espresso la volontà di condurre dialoghi con Ucraina e Stati Uniti e di riprendere i negoziati", cosa che la Cina accoglie con favore. Intanto Putin chiude la mobilitazione parziale: "Sul campo altri 80 mila nostri militari".
Cortei e spari, ancora sangue in Iran. Bambino di 12 anni ucciso dagli agenti (Stampa p.16, Corriere p.18). È stato massacrato nelle proteste di Zahedan. Morto anche lo chef 19enne Shahidia. Continua la repressione. Amnesty: "Intervenga l'Onu". Un nuovo massacro di manifestanti, dopo sei settimane di disordini scatenati dalla morte di Mahsa Amini. Gli agenti sono intervenuti per disperdere una manifestazione dopo la preghiera del venerdì durante la quale i partecipanti hanno scandito slogan contro la Repubblica islamica e la Guida Suprema, Ali Khamenei.

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Commentario del 28.10.2022

PRIME PAGINE
Contanti, c'è il compromesso (Corriere). "Contante, tetto a 5mila euro" (Messaggero). "Più contanti aiutano lo spaccio" (Stampa). Limite al contante, si tratta (Italia Oggi). Lagarde: avanti con il rialzo dei tassi, liquidità, alta tensione tra banche e Bce (Sole). La Banca centrale Europea alza ancora i tassi gli stati ricchi ringraziano e la sovranista Meloni non fiata (Notizia). La Bce rialza i tassi, stangata sui mutui (QN).
Conte sorpassa Letta e Meloni si mangia FI (Fatto). Con la scusa del centenario, Marcio su Roma (Libero).
Allarme piazze violente (Giornale).
Intervista a Monti (Corriere): "Il merito valga anche sul Fisco".
Patuelli (Abi) parla al Sole: "la proroga degli aiuti di Stato per tutto il 2023 dà respiro alle imprese".
Intervista al Ministro Carderoli (Corriere): "L'autonomia? Entro un anno".
Intervista al Ministro Picchetto Fratin: "Rinnovabili, pronti ad agire".
Il Ministro Roccella parla a Libero: "Donne tradite, il Pd preferisce i gay e i trans".  
Covid, indietro tutta (Repubblica).
Esteri. Putin all'attacco dell'Occidente: ci vuole sterminare (Corriere). La Jihad di Putin (Stampa). Ucraina, colpo su colpo (Avvenire). Delirio di potenza (Manifesto). Colloquio con Stoltenberg su Giornale, Meloni alla Nato: presto altre armi.
Cronaca. Coltellate al market: un morto, ferito un calciatore (Messaggero e altri). Follia mortale (QN).

ECONOMIA
Meloni media sul tetto al contante, il compromesso a quota 5mila euro (Corriere p.5 e tutti). Cinquemila euro, dunque, come ipotesi di compromesso, una soglia ritenuta praticabile anche confrontando il tetto al contante in vigore in alcuni Paesi europei. Attualmente è fissata a 2 mila, ma dal 1° gennaio era previsto scendesse a mille: l'asticella sarebbe dunque ritoccata al rialzo. Dopo la mossa della Lega, vertice a Palazzo Chigi con i ministri Giorgetti, Fitto e Calderone. Repubblica (p.6) parla di un tetto al contante tra 3 e 5 mila euro ma il governo è diviso. La Lega vuole di più, per FI non è una priorità e la relazione sull'evasione torna nella Nadef. La flat tax nella legge di Bilancio dovrebbe salire a 85 mila euro con aliquote differenziate (Stampa p.2). Sui contanti sì o no, su QN (p.6), lo studio di Bankitalia: "senza un tetto, cresce l'evasione".
L'ex premier, Monti al Corriere (prima e p.5): "Sono tipi di pagamento obsoleti, bene la premier che parla di merito ma deve valere anche per il Fisco, per garantire uguaglianza servono tasse eque". Anche secondo l'economista di Harvard, Rogoff, "così più evasione e criminalità, a nessuno conviene alzare la soglia" (Repubblica p.7). L'Istat su Stampa (p.2) rileva che la fiducia dei consumatori scende ad ottobre ai minimi da maggio 2013, registrando una dinamica negativa per il secondo mese consecutivo. Secondo Busia, presidente anticorruzione: "alzare il tetto al cash è dannoso, lo usano solo spacciatori ed evasori, un errore rallentare sui pagamenti elettronici". Ciriani, neoministro dei Rapporti col Parlamento su Stampa (p.4) assicura: "Nessun tetto spaventa le mafie, non è una priorità ma questa è una lunga battaglia di FdI - e aggiunge - per l'emergenza bollette, ci sarà un decreto". Verso le prime misure del governo su Messaggero (p.4), più aiuti per le bollette grazie al gettito dell'Iva, secondo Giorgetti: "È la priorità". Relazione al Parlamento per avere l'ok all'utilizzo subito dei 10 miliardi in deficit, taglio del cuneo fiscale del 2% nel 2023 e sulle pensioni, stop allo "scalone" della Fornero.
La Bce alza ancora i tassi dello 0,75%, per la seconda volta consecutiva, rate dei mutui e prestiti più cari (Corriere p.2 e tutti). Lagarde risponde a Meloni e Macron: "lotta all'inflazione prioritaria". La presidente ha ricordato ai governi "di impegnarsi a ridurre gradualmente il debito pubblico" (Repubblica p.26). Giorgetti: "ma adesso ci vorrà prudenza" e Lagarde: "Le critiche di Meloni? Faremo ciò che serve, priorità l'inflazione". Notizia (prima e p.12) critica: nuovo giro di vite della Bce, Francoforte alza di un altro 0,75%i tassi di interesse e dà una mazzata ai Paesi con molto debito pubblico come il nostro. Anche Giornale (prima): la Bce alza i tassi e ci condanna alla recessione. Intanto lo spread va giù, il governo al lavoro sui conti, accelerano le misure per le bollette. Calmierare le bollette di famiglie e imprese è l'emergenza numero uno e il governo intende spingere l'acceleratore. Ieri i rendimenti dei nostri titoli pubblici decennali sono scesi, lo spread con i bund tedeschi si è ristretto a 206 punti, la Borsa ha chiuso in rialzo.
Patuelli, presidente Abi, parla al Sole (prima e p.5): "la proroga al 31 dicembre 2023 del nuovo Temporary Framework sugli aiuti di Stato, in arrivo tra qualche giorno, dà molto respiro alle imprese, l'Italia dovrebbe recepire tempestivamente questo quadro con un decreto legge ad hoc, in modo da poter partire al più presto" suggerisce.
Il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Pichetto Fratin al Corriere (prima e p.11): "Gas, sul price cap passi avanti in Europa ma sulle rinnovabili pronti a fare da soli. In Europa stiamo andando avanti sull'energia – e su Cingolani aggiunge - il suo è un ruolo tecnico". Intanto sullo stop al diesel nel 2035, c'è l'intesa Ue (Corriere p.34 e altri) che prevede anche un obiettivo di riduzione intermedio delle emissioni del 55% per le auto nuove e del 50% per i furgoni nuovi entro il 2030 rispetto ai livelli del 2021.
Roberto Calderoli, ministro agli Affari regionali e Autonomie al Corriere (prima e p.16): "Autonomia entro un anno, si attiveranno tutte le Regioni e ricuciremo Nord e Sud. Nessuno vuole favorire i più ricchi. Servirà leale collaborazione - mi sono dato un'agenda personale che però è mia e non voglio imporla a nessuno".   

POLITICA
Via mascherine e multe ai No Vax: il governo cancella il Covid (Repubblica p.2-3). Da novembre stop alle protezioni in ospedali e rsa. Il ministro Schillaci: "Torniamo ad una maggiore liberalizzazione". Un emendamento per condannare le sanzioni agli over 50 non vaccinati. E da gennaio niente più obbligo per i medici.
E intanto Piantedosi ufficializza la linea Salvini: così le navi delle ong non sbarcato. Il ministro dell'Interno all'Ue: dividiamoci gli arrivi legali. Dopo gli scontri occupazione alla Sapienza. Per il Messaggero (p.7) è allarme manifestazioni: "C'è chi strumentalizza paura e crisi economica". Il ministro Piantedosi: "Teniamo sotto controllo i professionisti della sommossa. Gli italiani sono intimoriti perché anziani e non abituati al degrado urbano". A Libero (p.4) parla il neoministro Roccella: "La sinistra privilegia le richieste Lgbt, ma così tradisce i diritti delle donne". La responsabile della Famiglia: "I progressisti vogliono avere il monopolio del femminismo, che errore il ddl Zan. Vorrei le italiane libere di fare figli".
Secondo Repubblica (p.10) intanto sul conflitto d'interessi arrivano accuse a Crosetto, e lui si infuria: "Ho ceduto tutto". Bonelli all'attacco in Parlamento: "Lobbista di armi". Lui replica: "Ho rinunciato pure agli ultimi guadagni, Conte non lo fece".
I sondaggi dopo il voto trovano spazio su Messaggero (p.9). Il M5S ha sorpassato il Pd, tracollo di Forza Italia. Sondaggio Euromedia Research: i grillini raggiungono quota 17,3% scavalcando i dem, scesi al 17. Il Terzo Polo aumenta il suo distacco sugli azzurri, e Fratelli D'Italia cresce ancora. Sulle nomine arriva l'altolà a Forza Italia: chiede 12 posti e ne avrà 8. Entro il weekend dovrebbe risolversi il rebus di viceministri e sottosegretari. Berlusconi ha mandato a Donzelli (FdI) la lista dei desiderata, ma sarà deluso.
Nuove fratture nel centrosinistra. Da Conte schiaffo a Letta: nel Lazio 5S da soli con Marino o Fassina. Il governatore Zingaretti, neo deputato, si dimette e lancia un appello all'unità della coalizione. Ma il leader grillino punta ad un suo candidato. Il progetto del campo largo viene archiviato nella prima Regione chiamata al voto a febbraio. L'intesa Pd-5S è sempre più lontana. Per il Giornale (p.8) Conte si sta mangiando il Pd, la sinistra ha perso il centro. Il M5S punta a monopolizzare l'opposizione. E i dem "grillinizzati" fanno fuggire i moderati del Terzo polo.

ESTERI
La Premier Meloni garantisce al segretario generale della Nato, Stoltenbeg pieno sostegno all'Ucraina contro l'aggressione russa e "impegno sempre più forte".  Meloni, ha confermato il posizionamento internazionale dell'Italia durante una conversazione telefonica con Stoltenberg. Immediata e ruvida la replica di Mosca: "Non capisco cosa voglia dire Meloni quando sostiene che l'Italia continuerà a seguire una linea filo-atlantista", dichiara la portavoce del ministero degli Esteri Russo, Zakharova (Stampa p.15 e tutti). Intanto Putin, dal centro Valdai, una specie di club propagandistico russo, afferma che "è l'occidente che vuole limitare la crescita di altre società e imporre a tutti il proprio modello allo scopo di espandere il mercato per i suoi prodotti. Difendiamo la nostra esistenza contro i nazisti. Occidentali accecati dalla loro superiorità". Su Repubblica (p.16), Putin avverte: "È il decennio più pericoloso dalla Seconda Guerra mondiale, no alle élite liberali". Il presidente russo avvisa l'Occidente: "Mandi un segnale a Kiev" mentre sull'atomica dice, "non ne abbiamo mai parlato. Non voglio essere Krusciov, siamo pronti a risolvere qualsiasi questione attraverso un dialogo con gli Stati Uniti". Su Giornale (prima e p.13), l'intervista all'oligarca ispiratore del Cremlino, Malofeev: "La Russia tornerà pura, siamo in guerra contro gay e liberali. La guerra non si combatte solo sui campi di battaglia, ma anche sul piano ideologico e culturale. Vogliamo far piazza pulita di tutte le perversioni arrivate dall'America". Konstantin Malofeev è un portabandiera di quel "partito della guerra" che in Russia conta sempre più proseliti. Nel frattempo, la Cina: "Sostegno a Mosca, rafforzi la sua potenza". Nel giorno in cui il leader cinese Xi Jinping manda messaggi all'America che suonano come una distensione dei rapporti tra Pechino e Washington, il ministro degli Esteri, Wang Yi, in odore di promozione per diventare il nuovo super capo della diplomazia mandarina, in una telefonata con l'omologo russo Sergej Lavrov riafferma la partnership strategica con Mosca (Repubblica p.17, Stampa p.14 e altri).

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Commentario del 27.10.2022

PRIME PAGINE
Fiducia al governo Meloni: "Il tetto al contante salirà" (Messaggero). Tasse e contanti, le scelte di Meloni (Corriere). La battaglia del contante (Stampa). Fisco, colpo di spugna (Repubblica). Meloni: "Aumenterà il tetto al contante" verso i 3mila euro (Sole). Meloni fa saltare il tetto al contante (QN). La Meloni smonta la sinistra, Che figure di M (Libero). Ora si fa sul serio (Tempo). Un'opposizione nel panico (Foglio). Il via libera di Berlusconi (Giornale). Regalo a evasori e mafie, bavaglio su B. e Dell'Utri (Fatto). Voto di scambio delle destre con gli evasori tornano le valigette piene di contanti (Notizia).  
Crisi d'impresa, via gli alert (Italia Oggi). Ricchi grazie alla Russia (MF).
L'intervista al Ministro Urso (messaggero): "Incentivi per chi produrrà batterie e chip".
Intervista a Giuseppe Conte su Stampa, "La destra non vuole disturbare il malaffare".
Priolo, 40 giorni poi la raffineria chiude, impianto Versalis di Eni a rischio (Sole).
Li salva chi può (Avvenire).
Putin: "Rischio di escalation mondiale l'Italia è ostile" (Messaggero). Putin: alto rischio di guerra mondiale, minacce a Roma (Corriere). L'Iran funesta (Manifesto).
Greta Thunberg, "L'educazione come unica via per la salvezza" (Repubblica).

ECONOMIA
"Confermo. Metteremo mano al tetto al contante perché aiuta i poveri". È l'annuncio della premier, Giorgia Meloni di fronte al Senato, nella replica del dibattito sulla fiducia (Corriere p.8 e tutti). Più contante, meno cartelle, da Meloni regalo agli evasori – titola Repubblica (p.2) - la premier lancia il "patto" sulle tasse con una revisione al tetto per il cash. La Lega propone: "Portiamolo a diecimila euro", poi flat tax estesa alle partite Iva e sanatoria sulle multe ma insorge l'opposizione: "è un premio all'economia sommersa" e accusa il governo di voler favorire evasori e mafie. "Lo dirò con chiarezza – aggiunge meloni (Stampa p.2) - non c'è correlazione fra l'intensità del limite al contante e la diffusione dell'economia sommersa. Ci sono paesi in cui il limite non c'è e l'evasione è bassissima, sono parole di Piercarlo Padoan, ministro dei governi Renzi e Gentiloni, governi del Pd". Secondo Giuseppe Conte, intervistato da Stampa (prima e p.3), il governo ha un nuovo motto: non disturbare chi pensa al malaffare, certe scelte non aiutano i cittadini, ma agevolano evasori e corrotti, Meloni non parla di pace, conferma la vocazione guerrafondaia di FdI".
Repubblica (p.4) segnala una rilevazione del Politecnico di Milano secondo cui i pagamenti in contanti in Italia sono scesi ormai sotto il 50% e le transazioni digitali continuano ad aumentare, grazie alla diffusione del contactless, agli sforzi degli ultimi governi e alla pandemia, che ha scoraggiato l'uso di banconote e monete per motivi igienici.
Intanto l'Ue lega il tetto al contante non alla lotta all'evasione fiscale ma alla lotta al riciclaggio di denaro sporco e al terrorismo e nella sua proposta del 2021, ora in fase di negoziato tra Consiglio e Parlamento Ue, ha indicato un tetto da estendere a tutta l'Unione di 10 mila euro. Per ora gli Stati membri sono liberi di scegliere (Corriere p.9).
Tra le misure del nuovo governo, sarà rivista la tassa sugli utili extra delle società energetiche. Per il cuneo fiscale, taglio graduale di 5 punti. Aliquota unica sui redditi dichiarati in più (Corriere p.10).
L'ad di Unicredit, Orcel parla a Stampa (prima e p.4): "l'Italia si salva con riforme e Pnrr, ci sarà recessione, ma non cadremo - l'utile tocca i 4 miliardi in nove mesi, mai stati così efficienti e solidi, Meloni mi è parsa chiara e coerente. Draghi era credibile, teniamo la barra dritta".
Al Messaggero (prima e p.7) parla il neo ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: "Il made in Italy si rilancia con la difesa delle aziende – dice - ho già in mente il da farsi, specie per difendere la creatività italiana che il mondo ci invidia, arriverà uno sportello al ministero per aiutare le imprese bloccate dalla burocrazia e incentivi per la produzione di batterie e microchip, asset strategici, vogliamo semplificare la vita a chi vuole venire qui a investire".  

POLITICA
Senato, fiducia a Meloni: ma è lite su economia e riforme (Corriere p.2-3 e tutti). A Palazzo Madama il centrodestra vota compatto: 115 i sì. Dal tetto al contante al salario minimo le ricette della premier: "Senza una visione non ci sono risposte efficaci". Con tre maggioranze e quattro opposizioni è Aula balcanizzata. La presidente del Consiglio parla di "confronto franco". I distinguo del leghista Romeo che chiede "coesione", e per l'Ucraina propone una conferenza con Parigi e Berlino. Il Messaggero (p.4) riporta le parole di Silvio Berlusconi: "Noi leali per 5 anni, io sono uomo di pace al fianco dell'Occidente, Giorgia premier perché 28 anni fa ho dato vita al centrodestra". E infine sottolinea: "L'invasione dell'Ucraina ci fa tornare a prima degli accordi di Pratica di Mare". Giornale (p.4) riporta integralmente il discorso del Cav di ieri. Forza Italia reclama però Editoria e Giustizia: no a Valentini sottosegretario agli Esteri (Repubblica p.8). Rush finale sui nomi. Al meloniano Butti l'innovazione digitale. Il Terzo polo tratta con la maggioranza per Copasir e Vigilanza. Per Stampa (p.6) sono gli "artigli di Meloni". In Senato la neopremier alza i toni, difende la polizia e attacca i magistrati: "Sulle carceri niente depenalizzazioni". Ma intanto Renzi attacca il Pd e guarda a destra e alla fine Giorgia gli dice "bravo". Le bordate ai dem applaudite dall'esecutivo: "Sbagliati i no a prescindere". Tra gli obiettivi del leader di Iv c'è il Copasir.  Per il Giornale (p.7) Renzi sfotte i democratici e apre alle riforme del governo. Sempre nel centrosinistra Grillo ora riscopre Conte: "Ha tirato fuori l'orgoglio", e riparte col tour a teatro. L'assemblea con i neo parlamentari: "Voi qui solo grazie al tetto dei due mandati". Il leader: "Lo rispetterò anch'io quando toccherà a me".
"Proteste nelle piazze, serve una mediazione", il Messaggero (p.8) riporta le parole e la linea del capo della Polizia Giannini: approccio discreto per evitare scontri. Oggi vertice al Viminale con Piantedosi. Intese con i Paesi africani per fermare i flussi. Soccorsi sì, porti aperti no: la strategia di Piantedosi per smarcarsi da Salvini, titola sul tema Repubblica (p.10). I salvataggi continuano: in tre giorni tremila persone recuperate dalla Guardia costiera. Ma tolleranza zero verso le navi ong. Linea dura del ministro dell'Interno, ma l'ondata di sbarchi non si ferma (Stampa p.10).
"Sul Covid qualcosa da capire c'è, inaccettabile una sanità ingiusta". Sul Corriere (p.11) le parole del neoministro, Schillaci sulla commissione d'inchiesta: da chiarire gli approvvigionamenti nella pandemia. Il piano: combattere le liste d'attesa e le disuguaglianze. Sui vaccini per Stampa (p.8), è destra revisionista: "La scienza non è una religione". Meloni in Aula: "Nessuna evidenza sulle dosi ai dodicenni, ma li abbiamo vaccinati". Verso la fine dell'isolamento per gli asintomatici e decolla la commissione d'inchiesta.

ESTERI
La Russia protesta per essere stata esclusa dalla riunione del Gruppo internazionale contro la proliferazione nucleare iniziata a Roma e il nostro ministero degli Esteri risponde per le rime: "L'esclusione era stata preannunciata dall'Italia nella sua veste di presidente di turno" ma Mosca accusa Roma: "Atto ostile, noi esclusi dal vertice sul disarmo" (Corriere p.15 e tutti). Lo Zar testa i missili tattici nucleari e avverte: "Il rischio di un confronto globale è molto alto" e lancia accuse contro Kiev e le "bombe sporche" ma secondo l'occidente, è un pretesto per escalation, la Nato: "Difenderemo ogni centimetro di terra" (Stampa p.17). Secondo il politologo, Ian Bremmer, intervistato da Corriere (p.15): "Lo Zar è sempre più arrabbiato e pericoloso, adesso il conflitto può estendersi alla Nato - ora aumentano le probabilità che la guerra possa investire qualche Paese della Nato. I russi si stanno sempre più rendendo conto che gli europei sono ancora decisamente compatti nonostante le difficoltà economiche". Putin intanto assiste all'esercitazione atomica russa "Testiamo la risposta a un attacco nemico" (Repubblica p.14): gli Usa preoccupati e accelerano i piani per aggiornare le armi nucleari in Europa, da Mosca la portavoce Zakharova attacca Roma: "Ci è ostile". Secondo Zaryn, segretario di Stato polacco, intervistato da Stampa (p.17): "Il conflitto durerà ancora a lungo e sta per entrare in una nuova fase - ma l'uso dell'atomica resta improbabile". Il Ministro alla Difesa, Crosetto, intervistato da Stampa (p.15) è certo: "Non ci faremo intimidire da Mosca, abbiamo deciso da che parte stare. La posizione atlantista è anche nel nostro interesse nazionale. Sul sostegno militare all'Ucraina oggi si fanno scelte che peseranno sui prossimi decenni, l'Occidente deve porsi il problema che alcuni Paesi pagano più cara la scelta di campo".
Il generale Camporini al QN (p.9) spiega le mosse dello zar: "esercitazione regolare, gli Usa sono stati avvertiti, un'offensiva atomica su Kiev sarebbe un atto disperato, senza senso politico né militare".
Nel frattempo, tra Scholz e Macron restano le divisioni su energia e difesa (Sole p.8 e altri), tre ore di faccia a faccia per cercare di ricomporre l'asse dopo le tensioni sul tetto al prezzo al gas e lo scudo tedesco contro la crisi.  Su Repubblica (p.29), la lettera di Greta Thunberg, l'attivista, nel suo ultimo saggio, spiega perché la politica dei piccoli passi non salverà il pianeta: "la crisi climatica è grave, serve una nuova cultura", scrive.

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Commentario del 26.10.2022

PRIME PAGINE
Fisco e riforme, il sì a Meloni (Corriere). "Il mio piano per l'Italia" (Messaggero). "Datemi fiducia" (Avvenire). Meloni: in manovra solo il caro bollette, sfruttare di più i giacimenti di gas italiani (Sole). Il manifesto di Meloni: cambio l'Italia (QN). Il discorso del presidente: avanti a destra (Libero). L'Italia secondo Meloni (Stampa). Giorgia cambia marcia (Giornale). "Meloni l'equilibrista" titola Repubblica.
Migranti, "norme violate": stretta del Viminale sulle Ong in mare (Corriere). Il ministro dell'Interno Piantedosi inizia la crociata contro le ong: porti chiusi (Repubblica). Sugli sbarchi – titola il Tempo – l'aria è cambiata.
Energia, trivellazioni in Adriatico: si parte. E c'è il via libera al rigassificatore (Messaggero).
Esteri-Ucraina, per la trattativa di pace Mosca apre al ruolo del Papa (Sole). Lo spiraglio di Putin: trattare con il Papa (Libero).
Inghilterra, comincia l'era Sunak: così i figli dei profughi trasformano in realtà il sogno britannico (Repubblica).
Bce, i governi contro Lagarde: nel mirino la stretta sui tassi d'interesse (MF).

ECONOMIA
Meno Irpef a chi ha figli, flat tax a 100 mila euro e la tregua con l'Erario (Messaggero p.4-5 e altri). Quoziente familiare e tassa piatta sui redditi incrementali del triennio. Cancellazione delle mini-cartelle e una nuova rottamazione dei ruoli. Sul fronte delle pensioni per Quota 102 e Ape ci sarà una proroga. Il primo obiettivo è rinnovare le misure in scadenza, compresa Opzione Donna. In una seconda fase la flessibilità: verso Quota 41 con il vincolo di età. "Stop al caro bollette e subito tregua fiscale" questa l'Italia secondo Meloni, come titola Stampa (p.2-3). Nel primo discorso alla Camera il piano del governo. E promette: "Cambio il reddito di cittadinanza".  Tregua sulle cartelle esattoriali, ma le opposizioni attaccano: no ai condoni (Corriere p.6). Sarà taglio graduale del cuneo fiscale: "Non disturberemo chi vuole fare", e Bonomi approva: "Condivisibile". Secondo Landini "la priorità è il reddito dei dipendenti". Per il cuneo fiscale sarà taglio graduale: "Serve arrivare a cinque punti". IN programma anche una super deduzione del costo del lavoro per chi assume di più e il potenziamento di premi di produttività, fringe benefit e welfare aziendale.
Soldi soltanto per le bollette, patto in tre punti sul fisco e c'è la stretta sul Reddito, titola ancora Stampa (p.6). Nel programma tassa piatta per le partite Iva ma le misure più ambiziose slitteranno. L'altolà del commissario Gentiloni: sul Recovery non si può ricominciare da zero. Ma proprio sul Pnrr è forte il rischio di gare deserte con l'aumento di prezzi (Messaggero p.7). Allarme che arriva dall'Ance: opere in ritardo di 6 mesi, coperto solo il 15% del rincaro dei materiali. Meloni: "Sono necessari aggiustamenti".
Secondo il Giornale (p.11) slitta ancora il price cap: la Ue lo rimanda alla fine dell'autunno. Pichetto ottimista, ma il prossimo Consiglio sarà tra un mese. Via libera invece al rigassificatore.
Anche secondo il Sole (p.7) sul prezzo del Gas la Ue è ancora divisa: un mese per negoziare. La presidenza ceca punta a trovare un'intesa sui principi per il 24 novembre. L'Italia preme per definire i dettagli.
Il Messaggero (p.6) parla di via libera a Piombino e di decreto pronto per l'estrazione in Italia. Continuità con Cingolani: nell'Adriatico si possono ricavare 6 miliardi di metri cubi. La Toscana autorizza il rigassificatore, ma il sindaco non ci sta: faremo ricorso al Tar.
Per Stampa (p.24) Meloni sfida la Bce: un azzardo alzare i tassi, ma Francoforte è pronta al maxi-aumento. LA premier sulle linea di Macron e Marin: "Rischi per il credito delle famiglie". Stretta sui sostegni alle banche. Domani la riunione che può incrementare dello 0,75% il costo del denaro. Gli analisti: "L'inflazione resta il problema più urgente".
Repubblica (p.30) fa invece i conti allo smart working: risparmi più alle aziende che ai lavoratori. Con l'emergenza energia aumenta il ricorso all'impiego da remoto. Le imprese recuperano fino a 500 euro a postazione, ma solo il 13% offre al personale forme di compensazione per le spese in casa.

POLITICA
Fiducia alla Camera per il presidente Meloni con 235 sì. Dai diritti alle riforme, il manifesto della Meloni (Corriere p.2 e tutti). "Stop al caro bollette e subito la tregua fiscale. Basta restrizioni Covid" alcuni dei punti toccati nel primo discorso davanti ai deputati (Stampa p.2). Secondo il QN (p.2) puntando su orgoglio, nazione e futuro, la prima donna premier racconta un'altra Italia. Ma sul piano per rilanciare la natalità le associazioni si dividono: i pro vita accolgono con favore la ricetta contro la "glaciazione demografica" mentre il mondo Lgbt chiede attenzione e avverte: "Non ci fermiano" (Stampa p.13). Massimo Franco sul Corriere (p.2) sottolinea come dal primo discorso si intuisca quanto sarà difficile imporre alla premier un'agenda diversa da quella che ha in testa. Il ministro della Difesa Crosetto al Corriere (p.12): "Per la prima volta abbiamo un presidente che disegna un orizzonte di 10 anni con un discorso serio, di alto livello". Il Fatto (p.2) lancia l'affodono contro una Meloni "al servizio dei padroni" tra condono fiscale e stop al Reddito di cittadinanza. Tra parole e omissioni, Repubblica (p.6-7) evidenzia le 5 sfide del neo-premier: in economia si parte dai sostegni emergenziali, ma resta la vaghezza e l'assenza di dettagli; sui rapporti con l'Europa la leader di FdI ha garantito lealtà ma su ogni punto toccato nel discorso è apparsa l'insofferenza nei confronti di Bruxelles; sulle riforme ha rilanciato "l'azzardo presidenzialista"; sull'innovazione Repubblica critica l'assenza di un ministro dedicato e parla di "rivoluzione digitale" già finita; sui migranti si parte con porti chiusi e guerra alle ong. E arriva il primo stop del Viminale a due navi straniere: "Violano – dice il ministro Piantedosi – le norme italiane" (Messaggero e tutti). Pronti, via: fermato – scrive Giornale (p.11) – due barconi. Il titolare degli Interni a colloquio con la Stampa (p.11): "Se i migranti sono su navi stranieri si può vietare lo sbarco in Italia". Dal fronte delle opposizioni, Iv offre una sponda alla Meloni sulla commissione Covid mentre Conte boccia la Meloni "draghiana" (Repubblica p.8 e tutti). Libero (p.6) parla di sinistra allo sbando con il Pd che si divide ancora: Letta annuncia una "opposizione durissima" mentre Orfini lo punge e chiede subito il Congresso dem. Per il Giornale (p.8) le opposizioni sono irrecuperabili.

ESTERI
La Meloni al telefono con Joe Biden poi viaggio a Kiev e bollette (Repubblica p.14, Stampa p.18). La premier pianifica le mosse del suo esecutivo: dopo il nodo sottosegretari si parte subito con la prova di atlantismo. Ieri sera colloquio con il presidente Usa, già in calendario gli incontri con il segretario Nato e con il leader ucraino Zelensky. Giorgia Meloni deve correre e agire con urgenza sui dossier che rischiano di affossarla già in partenza. Sul primo, l'atlantismo, è zavorrata dal solido rapporto con Mosca di Matteo Salvini e dagli audio filoputiniani di Silvio Berlusconi. A sera, sente al telefono il presidente Usa Joe Biden, sottolineando "l'importanza della partnership transatlantica, soprattutto alla luce delle storiche sfide che le democrazie occidentali stanno affrontando, come la guerra in Ucraina e la crisi energetica e alimentare". Poi, appena possibile, visiterà Kiev.
Presto vertice Meloni-Stoltenberg: "Bene la premier ma ora servono più aiuti" (Stampa p.18). Nato, pressing per nuovo decreto armi entro novembre. In cima all'agenda di Giorgia Meloni è segnato un incontro con il segretario della Nato Jens Stoltenberg. Sarà uno dei primi vertici della premier. Una scelta precisa, simbolica, per scacciare ogni possibile ombra sulla linea atlantica che il nuovo governo continuerà a perseguire. Il faccia a faccia sarà "presto", spiega una fonte autorevole dell'esecutivo, forse già la prossima settimana.
All'Onu il dossier russo contro Kiev (Repubblica p.20, Messaggero p.14). Al Palazzo di Vetro le accuse di Mosca contro la "bomba sporca" e sui laboratori biologici sviluppati con l'aiuto degli Usa. Kiev risponde aprendo agli ispettori internazionali tutti i siti contestati, per smentire le accuse con i fatti. Lunedì sera l'ambasciatore Vasilij Nebenzia ha inviato una lettera al Consiglio di Sicurezza e al segretario generale António Guterres, avvertendo che "considereremmo l'uso di una "bomba sporca" da parte di Kiev come un atto di terrorismo nucleare". Quindi ha chiesto di esaminare la questione durante un incontro avvenuto ieri a porte chiuse, aggiungendo di indagare sui laboratori per le armi biologiche che gli Usa avrebbero sviluppato in Ucraina. Ma il Cremlino apre al Papa: "Pronti a discutere con lui" (Stampa p.18). Mosca apre al dialogo chiesto da Macron e Vaticano. Resta da chiarire lo spessore della mossa di Emmanuel Macron a Roma, che ha proposto di coinvolgere il Papa e la dirigenza americana per tentare il rilancio dei dialoghi con Mosca. Sia il segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, che il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, hanno espresso un generico interesse per l'iniziativa francese, che non sembra sia stata coordinata con Bruxelles. Cautela in Vaticano. Parolin: "La disponibilità è comunque un segnale".
Shojgu chiama gli europei e accusa Kiev: "Bomba sporca pronta all'uso". Austin: "No a pretesti per l'escalation" (Repubblica p.15, e altri). Potrebbe essere il preludio di una nuova escalation o la premessa di un negoziato per un cessate-il-fuoco. In una mossa inedita in 9 mesi di "operazione militare speciale" in Ucraina, il ministro della Difesa russo, Serghej Shojgu ieri ha chiamato i suoi omologhi e, in quello che è stato il loro secondo colloquio in una settimana e il terzo dal 24 febbraio, il capo del Pentagono Austin negli Usa. Secondo i comunicati della Difesa russa, Shojgu ha discusso del "rapido deterioramento della situazione".
In Ucraina le città liberate, quasi deserte (Repubblica p.14, Stampa p.16). Per 8 mesi Dementiivka è stato al centro di combattimenti brutali e senza sosta. In paesi come questi il tempo sembra essere tornato indietro di un secolo.
L'imperatore Xi III: leader assoluto circondato dai 7 fedelissimi (Repubblica p. 18, e tutti). Il presidente cinese come Mao: storico terzo mandato alla guida del Partito comunista. Espulse tutte le donne.

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Commentario del 25.10.2022

PRIME PAGINE
Politica. Meloni in Aula, Salvini in fuga (Stampa). Ciclone Salvini su Meloni (Repubblica). Meloni, Salvini e B. già separati in casa (Fatto). Al governo per 5 anni (Giornale). Arriva il "Merito", panico a sinistra (Libero). Porto rancore (Manifesto). Forza Italia e Lega rovinano la festa alla Meloni lei annunicia il programma e loro si fanno il proprio (Notizia).  Salvini, atto primo: difenderò i confini (QN). I primi cento giorni (Tempo).
Economia. Crisi, pronto il decreto aiuti e Pichetto apre al nucleare (Messaggero). "Un piano lungo 5 anni" (Corriere). L'accordo Ue dà i primi frutti, prezzo del gas sotto i 100 euro (Stampa).
Gas, il prezzo scende sotto i 100 euro, ancora rally dei mercati: Milano +1,9% (Sole). Srl on-line con statuti doc (Italia Oggi). Mps, soccorso fondazioni (MF).
Esteri. Intervista a Zelensky (Corriere): "Piena intesa con Meloni, pace, dai russi solo ricatti". La bomba "sporca" e la pace che risana (Avvenire).
Sunak, un figlio dell'India a Downing Street (Repubblica e altri).

ECONOMIA
Il gas sotto i 100 euro al megawattora (Stampa p.12, Repubblica p.23 e tutti): il prezzo scende, è l'effetto dell'accordo raggiunto da Draghi in Europa, il governo accelera sul decreto, oltre agli aiuti, la moratoria sui distacchi. L'appello del leader di Confindustria, Bonomi: "Bisogna mettere in sicurezza l'industria ma non si possono scassare i conti" mentre Landini (Cgil): "andiamo avanti sugli extra-profitti e serve un fondo per tutelare famiglie e aziende". Messaggero (p.4) segnala la reazione dei mercati, effetto governo: Borsa su, il metano sotto quota 100.
Il rapporto del Centro Einaudi su Stampa (p.26): "Covid, guerra, clima e inflazione rischiano di essere un mix letale per l'Italia e il Recovery non basta", i sostegni hanno mascherato la crisi e ora c'è l'incognita dei tassi Bce.
Moratoria e platea larga, ecco il nuovo piano per gli aiuti sulle bollette (Messaggero (p.3): si studia lo stop ai distacchi per 6 mesi e l'Isee a 15mila euro per il bonus sociale. Salvini chiede in Manovra di inserire l'estensione della flat tax, quota 41 e cartelle rottamate. Il dossier su Repubblica (p.4) della Fondazione Moressa, parla di campi, spiagge e hotel a caccia di personale: "Ma i lavoratori stranieri scappano dall'Italia, numeri troppo bassi e tempi sbagliati rispetto ai bisogni". I settori, "Ci servono certezze e meno burocrazia".
Alan Friedman su Stampa (p.8), fa un'analisi sul Pnrr: "un giallo da 220 mld, tanti ministri ma ancora senza regia, competenze divise fra Fitto (Affari europei), Pichetto (Energia) e Salvini (Trasporti), l'obiettivo: non solo spendere i soldi, ma anche conquistarli anno per anno a Bruxelles. Mantenere una gestione efficiente e competente dei 220 miliardi di investimenti del Pnrr in infrastrutture, digitalizzazione, transizione ecologica e mobilità sostenibile, le più importanti sfide di Meloni". Su Messaggero (p.7) il fallimento del Reddito con colloqui con il contagocce, solo 1 su 5 oggi è al lavoro, negli ultimi 3 anni, il 73% degli occupabili non ha mai avuto un contratto. Il dossier sulla riforma del sussidio sul tavolo della ministra Calderone. Sole (p.5) riporta le parole del numero uno di Confindustria, Bonomi: "Serve una riforma organica sui temi del lavoro, auspichiamo si apra periodo di confronto con le parti sociali, partire da legge seria su rappresentanza".
Istruzione e merito, il nuovo nome del ministero solleva il dibattito e polemiche tra Cgil e centrosinistra, con Landini che parla di "schiaffo a chi è in posizione di diseguaglianza" e dice: "trovo sia sbagliato, quando parliamo di Istruzione in un Paese dove c'è questo livello di diseguaglianze, introdurre la parola merito". Per Calenda è "un antidoto alla società classista". Opposizioni dunque all'attacco ma la maggioranza snobba la polemica (Stampa p.7, Repubblica p.11 e altri). Libero (prima e p.3): arriva il "merito", panico a sinistra, premiare i più bravi adesso è considerato "uno schiaffo ai poveri". Il neo ministro del Made in Italy, Urso, intervistato da QN (p.7) definisce gli imprenditori "eroi, dobbiamo aiutarli – dice – sì alla golden power, per garantirsi le fonti energetiche serve una politica europea comune, gli incentivi di Industria 4.0 vanno rilanciati in maniera strutturale".

POLITICA
Meloni, il giorno della fiducia: "Terremo unito il Paese" (Corriere p.5-6 e tutti). In Aula presenterà un programma di legislatura, alla Ue offrirà rispetto chiedendo rispetto: "Io la prima a Palazzo Chigi, lo dedico a tutte le donne". Ma dai migranti all'economia parte già il pressing di Salvini. L'incontro con il comandante della Guardia costiera come primo atto: torneremo a far rispettare i confini. Poi vertice con i suoi sui temi economici. Per Repubblica (p.2-3), Salvini torna sceriffo e detta l'agenda alla premier Meloni. Il capo della Lega prende possesso del suo ufficio al dicastero. Il Messaggero (p.9) pone l'accento sul Risiko dei sottosegretari: in Senato è rebus numeri. Forza Italia punta su Sisto (Giustizia) e Valentini (Esteri), Leo (FdI) al Tesoro. L'obiettivo è chiudere in una settimana, ma si registrano nuove spaccature nel partito di Berlusconi. Lollobrigida a Stampa (p.4): "L'agenda di Salvini? Bene le proposte, ma conta solo il programma comune". Il ministro dell'Agricoltura: "Il ponte sullo Stretto? Vediamo, ci sono tante emergenze. Con Draghi c'è cordialità, e Cingolani sarà consulente: non siamo ideologici". Per Repubblica (p.6) intanto FI pretende 12 sottosegretari: "Senza di noi il governo cade". L'intervista a Repubblica del vicepresidente della Camera, Mulè apre la partita interna della sostituzione di Tajani alla guida del partito. Berlusconi prepara il discorso che pronuncerà domani al Senato. Al Corriere (p.8) parla Luca Ciriani: "Tutti presenti in Aula, tradire il consenso avrebbe un costo altissimo. Il Senato non va sguarnito". Il ministro dei Rapporti con il Parlamento: non siamo stati eletti per fare turismo. Gli incarichi? Bilanciamo con Montecitorio".
Per Stampa (p.10) invece su Roccella e l'aborto le donne non si fidano: "La destra non provi a sabotare la legge". Allarme della sinistra: "Nelle regioni dove governa la destra ci sono ostacoli organizzativi e sanitari per chi intende interrompere la gravidanza". E proprio la ministra Roccella, intervistata da Avvenire (p.8), spiega: "Chi mi attacca non mi conosce, dialogo aperto per migliorare l'Assegno". Poi aggiunge: "si vorrebbe far passare questo governo come reazionario e le polemiche demografiche come una riedizione di quelle mussoliniane per dare figli alla Patria. Ma tutti sanno che la denatalità è un problema enorme, che impedisce al Paese di crescere".
Nel centrosinistra intanto Bonaccini preme sul Pd: "Il leader entro marzo", e Nardella è pronto alla sfida (Repubblica p.10). Il governatore: "Deve poterci capire anche chi è al bar". Il nodo dei candidati alla guida.

ESTERI
Intervista a Volodimir Zelensky su Corriere (p.2-3): "All'Italia chiedo armi di difesa aerea. Non parlo a Putin se ho la pistola puntata, ho invitato la Meloni a Kiev, mi ha promesso che continuerà il lavoro di Draghi. Per ora posso solo parlare in modo positivo del vostro governo appena insediato, nessuna impressione negativa. Ho avuto una conversazione telefonica con la nuova premier che si è detta chiaramente favorevole alla nostra comune alleanza e mi ha assicurato il suo pieno sostegno per l'Ucraina contro l'aggressione russa".
Macron dal Papa con il libro di Kant: "Teniamo aperto il dialogo con Putin. Dobbiamo fare tutto il possibile" (Repubblica p.12, e tutti). Il leader francese e il Pontefice concordi sulla necessità di non isolare Putin. Macron: "Non lasciamo che la pace possibile sia catturata dal potere russo".
"Bimbi ucraini da bruciare". Cacciato l'anchorman russo di Russia Today (Repubblica p.13, e tutti). Stavolta la condanna è arrivata persino da Mosca. Anton Krasovskij, direttore dei programmi in lingua russa di Rt, è stato licenziato dopo aver invitato a "bruciare" vivi o "annegare" i bambini ucraini che in era sovietica consideravano i russi degli occupanti.
"Bomba sporca di Kiev? Pretesto del Cremlino" (Messaggero p.12). "Bombasporca" ucraina o gioco sporco di Mosca nel quadro della guerra ibrida di cui è maestra? La minaccia russa, sostenuta dal ministro della Difesa, Shoigu rilanciata ieri dal portavoce di Putin, Peskov e dal ministro degli Esteri, Lavrov, viene bollata dalla Nato come "assurda" in una dichiarazione del segretario generale Stoltenberg, e da Usa, Gb e Francia in una dichiarazione congiunta. Il presidente Zelensky ricorda che solo la Russia potrebbe usare armi nucleari in Europa.
Battaglia a Bakhmut (Stampa p.14). Fino a pochi giorni fa la caduta di Bakhmut sembrava inevitabile. Per i russi la conquista della città era fondamentale ma ora anche qui battono in ritirata. Un maharaja a Downing Street: Sunak primo ministro (Repubblica p.14-15, e tutti). L'ex cancelliere dello scacchiere succede a Liz Truss. È il terzo capo di governo in tre mesi.
Shojgu chiama gli europei e accusa Kiev: "Bomba sporca pronta all'uso". Austin: "No a pretesti per l'escalation" (Repubblica p.15, e altri). Potrebbe essere il preludio di una nuova escalation o la premessa di un negoziato per un cessate-il-fuoco. In una mossa inedita in 9 mesi di "operazione militare speciale" in Ucraina, il ministro della Difesa russo, Serghej Shojgu ieri ha chiamato i suoi omologhi e, in quello che è stato il loro secondo colloquio in una settimana e il terzo dal 24 febbraio, il capo del Pentagono Austin negli Usa. Secondo i comunicati della Difesa russa, Shojgu ha discusso del "rapido deterioramento della situazione".
In Ucraina le città liberate, quasi deserte (Repubblica p.14, Stampa p.16). Per 8 mesi Dementiivka è stato al centro di combattimenti brutali e senza sosta. In paesi come questi il tempo sembra essere tornato indietro di un secolo.
L'imperatore Xi III: leader assoluto circondato dai 7 fedelissimi (Repubblica p. 18, e tutti). Il presidente cinese come Mao: storico terzo mandato alla guida del Partito comunista. Espulse tutte le donne.

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Commentario del 24.10.2022

PRIME PAGINE
Meloni, a lezione d'Europa (Repubblica). Meloni-Macron, "Asse sul gas" (Messaggero). Meloni-Macron, prime intese (Corriere). "Contano solo Pil e lavoro" (Stampa). Meloni è ostaggio di Draghi: ricicla pure Attila Cingolani (Fatto). Una scommessa su Meloni (Foglio). Meloni sfida i gufi (Giornale). Europa e gas, l'agenda Draghi-Meloni (QN). Governo già al lavoro (Tempo). Pronti, via Draghi e Macron dicono sì a Giorgia (Libero).
Meloni, priorità a price cap e caro bollette (Sole). Diesel e benzina, dietrofront Ue sullo stop (Messaggero).

ECONOMIA
Il tema del caro bollette ancora in primo piano, Roberto Cingolani resterà al governo, non come ministro, certo, ma come consulente del presidente del Consiglio, Meloni e del neoministro della Transizione ecologica, Pichetto. La decisione di mantenere un ruolo per Cingolani sarebbe stata presa d'accordo con Draghi, per permettere un passaggio di consegne il più ordinato possibile, soprattutto per quanto riguarda i dossier che si stanno discutendo in Europa sul price cap del gas e sul disaccoppiamento del prezzo dell'elettricità da quello del metano (Messaggero p.7, Repubblica p.6 e tutti). "Resto senza compensi", ha detto Cingolani (Stampa p.6). Ma Fatto (prima e p.) critica: Meloni è ostaggio di Draghi, ricicla pure Attila Cingolani, l'ex ministro torna a Leonardo e fa il consulente.
Operazione bollette – evidenzia Stampa (p.6) – il nuovo decreto "Aiuti 4" è in cima alla lista delle priorità del nuovo governo che già domani dovrebbe fare il punto della situazione ed esaminare il nuovo pacchetto di interventi messo a punto dal ministero dell'Economia.
Intanto il Fondo monetario internazionale prevede una recessione tecnica anche per Germania e Italia, che secondo le stime dell'istituto di Washington registreranno "tre trimestri consecutivi di crescita negativa dal terzo trimestre del 2022, inflazione brutale, la Bce stringa sui tassi" (Messaggero p.7, Stampa p.24 e altri). Kammer (Fmi) intervistato da Repubblica (p.3): "Italia, serve un Fisco attento per aiutare le famiglie, no a derive britanniche, suggeriamo al nuovo governo di sostenere con aiuti mirati e temporanei le fasce di popolazione più colpite dalla crisi energetica, consigliamo una rapida applicazione del Pnrr e delle riforme strutturali".
La crisi energetica spinge Bruxelles a rivedere la strategia della mobilità e su auto diesel e benzina fa retromarcia: "Più tempo per lo stop", in arrivo la deroga per la normativa che sanciva l'addio ai motori termici nel 2026 (Messaggero p.12). L'inflazione si può battere – scrive de Bortoli su L'Economia (prima e p.2) – i comportamenti individuali di famiglie ed imprese, sono forieri di molte sorprese".
Il nuovo Ministro per la Funzione pubblica, Paolo Zangrillo parla al Messaggero (p.11): "va restituito l'orgoglio di lavorare per lo Stato. Bisogna adeguare i trattamenti economici – dice – il rinnovo dei contratti è un tema da affrontare tenendo presente che le risorse sono limitate".
Gilberto Pichetto Fratin, il nuovo ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, parla a Giornale (p.9): "Equilibrio tra nuove tecnologie e sistema produttivo, sì ai tavoli automotive per lavorare in squadra con gli altri ministri".
Su Repubblica (p.7) il programma del neoministro all'agricoltura e sovranità alimentare, Lollobrigida: "il prodotto italiano è di eccellenza e lo vogliamo tutelare come fanno le altre nazioni", ha detto chiedendo una riforma della Pac e dicendo no alle etichette Nutriscore sui prodotti. Lollobrigida parla al QN (p.6) e a Giornale (p.8): "La sovranità alimentare non è un concetto di destra – spiega - un piano per le coltivazioni, dobbiamo difendere la nostra agricoltura".  Il ministero delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, parla al Corriere (prima e p.8) e a Stampa (prima e p.10): "puntiamo a un'opera di sburocratizzazione e a difenderci dall'esproprio della nostra tecnologia serve più energia italiana, senza preclusioni sulle fonti – dice - con le filiere migliori si batte la recessione, saremo i difensori civici delle nostre imprese".

POLITICA
Ieri il rito di insediamento della premier Meloni, la campanella e il passaggio di consegne, poi la prima riunione (tutti). La premier, nel primo cdm, invita i ministri alla lealtà: "serve un gioco di squadra – dice – c'è grande aspettativa su di noi" (Messaggero p.2 e tutti). Sorrisi, complicità e cambio di scarpe, così la campanella è passata di mano, una cerimonia calorosa, tutta sorrisi e complimenti (Corriere p.6). Il debutto di Giorgia nel cdm – evidenzia Stampa (prima e p.3) – "Contano solo Pil e inflazione, priorità a caro bollette e price cap- dice la premier - ora dobbiamo parlare poco e lavorare molto" e Salvini: "Fidiamoci gli uni degli altri". Tajani: "Uniti come un sol uomo".  Prima un faccia a faccia con Draghi per 90 minuti, l'ex premier le ha spiegato la drammaticità del momento consigliandole di non isolarsi nella Ue, e le consegna le cartelle sui dossier, poi l'incontro in serata con Macron in visita nella capitale, è il primo faccia a faccia informale tra Meloni e Macron con quest'ultimo che ha invitato l'Italia ad andare avanti (Repubblica prima e p.2, Messaggero p.4 e tutti). Stampa (p.4) parla di "prove di disgelo" tra Italia-Francia, i due leader costretti a collaborare dopo gli attriti del passato, tra i dossier: energia, Ucraina, migranti e Patto di Stabilità. "Proseguiremo la collaborazione sulle grandi sfide comuni nel rispetto dei reciproci interessi nazionali", ha detto Meloni. "Come popoli amici dobbiamo continuare tutto il lavoro iniziato", ha detto Macron (Repubblica p.2). E al primo Cdm, il premier lancia l'allarme "gufi": ne aleggiano troppi sull'esecutivo, ha detto con un fondo di scaramanzia trasformato in scusa buona per richiamare i ministri alla lealtà (Libero prima e p.2). E SuperMario esce di scena in punta di piedi: è standing ovation per lui (Giornale p.3). Anche il presidente Mattarella da Sant'Egidio: "guerra russa sciagurata, la Ue garante di pace, tutti dobbiamo puntare a fare un passo avanti" (Sole prima e p.10 e tutti).
Al Messaggero (p.8) parla il neoministro ai rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani: "Il centrodestra starà insieme 5 anni, lo ha confermato in Cdm anche Salvini – dice – il dialogo con l'opposizione ci sarà ma la maggioranza è una. Anche il neo Guardiasigilli, Carlo Nordio, intervistato da Messaggero (p.9) e Corriere (p.12): "ridurre i tempi della giustizia con la discrezionalità dell'azione penale e la revisione dei reati – la sua ricetta – l'emergenza del Paese riguarda i costi dell'energia. Io voglio cominciare dai costi della giustizia, la legge sull'abuso d'ufficio non va abolita ma profondamente revisionata".  
Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, a Repubblica (p.9): "Meloni ci ha delusi, adesso Tajani si dimetta da coordinatore di FI - eliminiamo i doppi incarichi, chi ne ha uno di governo, lasci quello nel partito - anche Bernini faccia un passo indietro, o interverrà Berlusconi".
Eugenia Roccella, la nuova ministra della Famiglia intervistata da Stampa (p.11), sottolinea: "Ho imparato dal femminismo che l'aborto non è un diritto – e replica all'articolo di Lipperini - ma non cambieremo la 194, Meloni lo ha ripetuto fino alla nausea".
Intanto sul fronte dell'opposizione, su Stampa (p.8), si profila un asse Pd-5S ma la battaglia sarà nelle commissioni. Secondo Zingaretti: "Coordinarsi è un dovere, rivendicare le divisioni è una prova di follia".

ESTERI
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz parla a Repubblica (p.13): "Sosteniamo Kiev ma per ora niente Leopard, No a un conflitto Russia-Nato. Non si deve arrivare a un conflitto tra Russia e Nato. Concordo con Biden, che considero un ottimo presidente che ha ferma capacità di giudizio. Al contempo sosteniamo al massimo l'Ucraina. Dopo gli Usa, la Germania è uno dei maggiori sostenitori del Paese a livello finanziario, umanitario e anche con le armi. La Germania fornisce armi molto importanti in questa guerra artiglieria e difesa aerea.
La guerra ibrida: piano russo del blackout. "A rischio le reti elettriche" (Messaggero p.13, Corriere p.17). Il ministro per l'Energia di Kiev: "Rete elettrica fuori uso al 40%". In diversi Stati europei le intelligence sono in allerta: "Nel mirino cavi e server delle centrali". Francia, Regno Unito e Germania schierano forze speciali per la difesa. Mentre l'esercito ucraino assale Kherson e i russi si preparano alla ritirata, le città ucraine "si spengono" una a una sotto missili e droni russi che continuano a demolire centrali elettriche e infrastrutture critiche in vista dell'inverno. È la guerra dell'energia che spaventa anche l'Europa.
Shojgu chiama gli europei e accusa Kiev: "Bomba sporca pronta all'uso". Austin: "No a pretesti per l'escalation" (Repubblica p.15, e altri). Potrebbe essere il preludio di una nuova escalation o la premessa di un negoziato per un cessate-il-fuoco. In una mossa inedita in 9 mesi di "operazione militare speciale" in Ucraina, il ministro della Difesa russo, Serghej Shojgu ieri ha chiamato i suoi omologhi e, in quello che è stato il loro secondo colloquio in una settimana e il terzo dal 24 febbraio, il capo del Pentagono Austin negli Usa. Secondo i comunicati della Difesa russa, Shojgu ha discusso del "rapido deterioramento della situazione".
In Ucraina le città liberate, quasi deserte (Repubblica p.14, Stampa p.16). Per 8 mesi Dementiivka è stato al centro di combattimenti brutali e senza sosta. In paesi come questi il tempo sembra essere tornato indietro di un secolo.
L'imperatore Xi III: leader assoluto circondato dai 7 fedelissimi (Repubblica p. 18, e tutti). Il presidente cinese come Mao: storico terzo mandato alla guida del Partito comunista. Espulse tutte le donne.

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Commentario del 23.10.2022

PRIME PAGINE
Meloni, esordio europeista (Stampa). La premier: "Al lavoro, con orgoglio" (Corriere). "Avanti con orgoglio e responsabilità" dice Meloni (Messaggero). Il governo Meloni – titola il Fatto – già rinnega Giorgia. Il governo parte in bolletta (Repubblica). Biden e la Ue, segnali per Meloni: "Impazienti di lavorare con voi" (Messaggero). Meloni, esordio nel segno di Ue e Usa (QN). L'Europa con la Meloni e la sinistra impazzisce (Giornale). "Chi proverà a fermarli", Libero guarda ai nemici del governo Meloni: occhio a magistrati, cancellerie straniere e mercati. E dalla Ue Gentiloni minaccia. Crosetto a Repubblica: "Tenuta sociale a rischio, Mosca soffia sulla rabbia delle piazze".
Italia-Economia. Il piano per i primi cento giorni del governo (Libero): subito intervento sulle bollette. Poi tocca a pensioni, natalità e riforme. Bonomi (Confindustria): "Bollette, ora servono aiuti". I sindacati aprono: niente pregiudizi (Messaggero).
Esteri-Cina, il Congresso: con Xi tornano le purghe, sbattuto fuori Hu Jintao (Stampa). Xi Jinping, il potere assoluto e le purghe (Repubblica). "Purga" in diretta tv, Xi più potente di Mao (Giornale). Poteri assoluti per Xi Jinping, Taiwan trema (Corriere).
Ucraina, al confine 5 mila soldati Usa: non accadeva dal '45 (Giornale).
Esteri, il caso Africa. La guerra "mondiale" e il ruolo di Usa e Cina (Messaggero).

ECONOMIA
Repubblica (p.2-3) fa subito il punto sui primi cento giorni. A rischio le misure-spot, fondi solo per le bollette: la partenza è ad ostacoli. Caro-energia priorità del governo: i soldi disponibili dirottati su quel capitolo, sperando in un aiuto della Ue. Difficili interventi drastici su pensioni e flat tax. Verrà rivisto il reddito di cittadinanza. Anche Libero (p.2-3) rilancia sul tema: subito giù le bollette, poi pensioni e lavoro. Ecco il piano di Giorgia per i primi 100 giorni. Al Corriere (p.6) parla il neoministro Lollobrigida: "Difenderò le nostre eccellenze, la sovranità alimentare non è un concetto fascista". Poi spiega: "E' un principio che governi socialisti hanno addirittura inserito in Costituzione. No a degenerazioni come la carne in laboratorio". E sul tema il Messaggero (p.15) parla di stop ai falsi Dop: arriva la difesa del Made in Italy. Imitazioni e contraffazioni estere dei marchi tricolori causano un danno da oltre 100 miliardi di euro.
Sempre il Corriere (p.7) analizza anche le sfide del ministro Giorgetti. Gas e mercati, i dilemmi di Giorgetti. I calcoli su pensioni e fisco e Gentiloni avverte: niente ritardi. Pnrr, cruciale spendere i 141 miliardi previsti per il 2023. Il commissario Ue: "Non saremo benevoli". L'aumento dei tassi della Bce e il nodo scostamenti. A Stampa (p.6) parla invece Paolo Zangrillo: "Fannulloni non solo tra gli statali, così renderò più moderna la Pa". Il neo ministro scherza sull'errore nell'assegnare gli incarichi: "Ci ho riso sopra". E rilancia: "Sfatiamo il mito del posto comodo, misuriamo la soddisfazione degli utenti".
Al Messaggero (p.6) parla Carlo Bonommi: "Esecutivo storico, subito aiuti sulle bollette". Sul gas nel solco di Draghi. Il presidente degli industriali: "Giudizio sui fatti. Il cuneo fiscale deve essere tagliato". Il neo ministro alla Transizione Pichetto pronto a proseguire la battaglia sul price cap.
Spunta il progetto "Quota flessibile": sessantenni in pensione con 35 anni di contributi, sottolinea Repubblica (p.8). E' l'idea a cui guarda la neoministra del Lavoro Calderone per superare la legge Fornero. In linea con le proposte di FdI. Farebbe uscire 470 mila lavoratori, ma serve un taglio dell'assegno. Più flessibilità sulle pensioni, il Reddito resta ma riscritto, titola anche Stampa (p.9). Sindacati in piazza e Calderone apre: "Ascolterò tutte le parti sociali". Il piano sulla previdenza: uscita tra 61 e 66 anni con 35 di contributi.

POLITICA
Il governo giura: "Serviremo l'Italia con orgoglio" (Messaggero p.2-3 e tutti). Meloni pronuncia la formula di rito a memoria. Sorrisi con Salvini. Regna la sobrietà, e le ministre tutte rigorosamente in pantaloni. Il ciao ciao alla figlia, le frasi a Mattarella: ora Meloni è premier (Corriere p.2-3). Il giuramento della squadra nel Salone delle Feste. Tajani ripete una parola, Salvini inforca gli occhiali, lei riserva all'amico Crosetto uno sguardo intenerito. A Repubblica (p.7) parla il neo ministro alla Difesa Guido Crosetto: "Tenuta sociale a rischio, e Mosca soffia sulla rabbia delle piazze". Poi chiarisce: "Io non ho conflitti di interessi: lascio incarichi e società. Sulle armi a Kiev seguiremo gli Alleati". L'analisi dei ministeri la fa anche il Giornale (p.7) con la Giustizia. Nordio, sfida sui codici e carriere dei magistrati. Il ministro: "Quello penale fu scritto dal Duce…". Il suo faro saranno garantismo e processi più veloci.
Per quanto riguarda gli incarichi, ora il risiko dei vice per placare i delusi: Forza Italia però è pronta a dare battaglia. I posti da assegnare nei ministeri sono una quarantina. Fazzolari, fedelissimo di Meloni, verso Palazzo Chigi con delega all'attuazione del programma (Corriere p.9 e altri).
Sul fronte dei diritti la Stampa (p.11) segnala Roccella già sotto attacco: "La 194? Spetta alla Sanità". Timori per la linea della titolare della Famiglia contro aborto e unioni civili, dubbi di movimenti e opposizione. Malpezzi: "Sembra un ministero di Orban". Sul fronte dei migranti al Messaggero (p.9) parla il ministro dell'Interno Piantedosi: "L'emergenza migranti è competenza degli Stati". Poi aggiunge: "Grande attenzione alle periferie e ai disagi dovuti al caro-energia. Gestiremo le proteste in piazza con equilibrio".
Sul fronte delle opposizioni Calenda e Renzi lanciano l'opa ostile sul Pd (Stampa p.13). Il leader di Azione: costruiamo un'area comune con i riformisti dem. E propone un'alleanza in vista delle Regionali in Lombardia e Lazio. Il Corriere (p.10) racconta invece delle ultime ore a Palazzo Chigi di Draghi: periodo di vacanza? Chiederò a mia moglie. A chi domanda cosa farà risponde: vedremo, ancora non so. Le lodi ai dipendenti della presidenza del Consiglio: un onore servire l'Italia con voi, ho visto la vostra dedizione.

ESTERI
Le reazioni del mondo dopo il giuramento del nuovo governo. I sovranisti europei esultano: "I patrioti prendono il potere". Da Orban a Le Pen le destre brindano. Ma felicitazioni anche dagli Usa: "Pronti a collaborare" (Stampa p.4). Da Biden a Von der Leyen, i leader "impazienti di lavorare con Giorgia", titola anche il Messaggero (p.4). Il presidente Usa: "Affrontiamo insieme le sfide globali". Benvenuto anche da Blinken. Colloqui con la leader della Ue e con Metsola, poi messaggio a Zelensky: noi dalla vostra parte. Il politologo francese Lazar a Stampa (p.4): "Su energia, debito e Ucraina Roma e Parigi sulla stessa linea". E aggiunge: "Gli interessi di Meloni e Macron convergono".
Cina, le purghe di Xi Jinping (Sole p.8 e tutti): l'ex presidente Hu Jintao "invitato" a lasciare l'assemblea del 20esimo Congresso del partito Comunista cinese davanti a 200 delegati che assistono impietriti. E' il simbolo di un potere sempre più assoluto che spazza via le vecchie cordate. Ora – secondo il Corriere (in prima e p.17) – Taiwan trema. I servizi taiwanesi e americani vedono uno scenario imminente in cui il governo di Pechino tenterà di portare il piccolo Paese democratico sotto il controllo cinese. Prima di un'invasione potrebbe esserci un blocco navale o uno sbarco su un'isoletta. Repubblica (p.19) segnala la svolta cinese su Taiwan: nella Carta entra per la prima volta un nuovo linguaggio che impegna a "opporsi con determinazione a scoraggiare i separatisti che cercano di ottenere l'indipendenza di Taiwan". Secondo gli analisti, il linguaggio potrebbe aprire presto la strada a una legge per la riunificazione. Con Taipei che replica: "E' l'ora di abbandonare la vecchia mentalità aggressiva e conflittuale". Pechino – commenta Sergio Romano sul Corriere (p.17) – non può ignorare i legami economici con l'Europa: nel 2020 la Cina ha assunto la posizione di principale partner commerciale dell'Ue per quanto riguarda le merci superando gli Stati Uniti, con una quota complessiva del 16,1 % rispetto al 15,2 % degli Usa.
Intanto in Ucraina spazzati via ponti e chiatte: gli ucraini stringono su Kherson. Silenzio dei vertici militari, le conferme dell'avanzata arrivano da collaborazionisti e autorità locali filo-Cremlino: "Lasciamo la regione", dicono. La Stampa (p.18) pone l'accento sull'arma del freddo. Sulla linea del fronte tra i civili tagliati fuori dal mondo, dove si resiste senza luce ne acqua. Evhen guida ogni giorno il suo van carico di cibo e medicine per chi vive sotto le cannonate.
Dopo le dimissioni di Truss nel Regno Unito è "una poltrona per due", come titola Stampa (p.20). La corsa per la successione è una sfida tra Snauk e Johnson. L'ex ministro delle Finanze avanti nelle preferenze dei Tory, Mordaunt terza incomoda.

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Commentario del 22.10.2022

PRIME PAGINE
Nasce il governo Meloni (Messaggero e tutti). E' il governo di Giorgia (Stampa). E' tutto vero – scrive Libero -: dopo 11 anni il Centrodestra torna a Palazzo Chigi. Giornale: si fa la storia, prima donna. Meloni già nella storia (Tempo). Meloni patria e famiglia (Repubblica). Sovranismo e identità: nasce il governo Meloni (Avvenire). Meloni premier: ecco i nomi (Corriere). Tajani e Salvini vice con Esteri e Infrastrutture, Nordio alla Giustizia, Roccella alla Famiglia. Fatto: sotto Meloni, niente. Giallo sulla delega ai porti: destinata al ministro del Mare, pretesa della Lega (Repubblica).
Italia-Economia. Primi test su bollette, manovra e Pnrr (Sole).
Gas, Draghi saluta con l'accordo: tetto al prezzo e acquisti comuni (Messaggero). Draghi e il patto Ue: "Ha vinto l'Italia, ora giù le bollette" (Corriere).
Vertice Ue. Cina, la Ue alza la vigilanza. Draghi: "Non ripetere errori fatti con Putin" (Sole).
Esteri-Inghilerra. La crisi di Londra, Johnson prova a tornare in sella (Messaggero).

ECONOMIA
Su tutti i quotidiani l'agenda del nuovo premier e le priorità. Per le bollette un altro bonus, poi tocca a pensioni e fisco (Messaggero p.9-10). Tra le primissime misure del governo la proroga degli aiuti per il caro energia. Manovra che avverrà senza scostamento: 8 miliardi solo per adeguare gli assegni previdenziali. Anche il Sole (p.2-3) segnala per il governo subito Dl bollette e manovra, invariato il rating di S&P. L'agenzia conferma la tripla B dopo aver avvertito sui rischi del rallentamento del Pnrr. Incognita debito sugli spazi fiscali della manovra. Repubblica (p.13) parla di scommessa Giorgetti tra manovra, bollette e diffidenza europea. Un ruolo chiave per il governo ma un'agenda enorme e tempi strettissimi.
Sul tetto al prezzo del gas si va avanti: un mese per farlo partire (Messaggero p.13). Nel documento finale anche il price cap sul metano usato per produrre energia. Tra i Ventisette spiragli su uno strumento di debito comune: si studia un nuovo Sure. Gas, ok al tetto, titola anche Stampa (p.19). Accordo al Consiglio europeo sul limite dinamico al prezzo: ultima parola ai ministri, tre settimane per il via libera definitivo. Ma spunta una "clausola di fiducia": veto possibile in extremis.
Per Libero (p.14) l'Europa esulta per l'accordo sul gas, ma il tetto ai prezzi è ancora lontano. Nel pacchetto approvato ieri mancano i dettagli del nuovo strumento e le regole per farlo scattare. Per ora è solo una traccia. E Scholz conferma: "Non c'è alcun price cap".
Energia e bollette, cosa cambia con l'accordo? Si chiede il Corriere (p.19). Il calo dei consumi aiuta la discesa dei prezzi. Verso bollette del metano meno care, ma da gennaio termina il mercato tutelato. E va rifinanziato l'azzeramento degli oneri generali.

POLITICA
Nasce il governo Meloni: il premier? La sottoscritta. Prima volta di una donna (Corriere p.2-3 e tutti). La nuova presidente del Consiglio presenta i 24 ministri. Dopo il colloquio con il capo dello Stato parla solo lei. Il siparietto di Berlusconi: alza il sopracciglio e guarda Salvini. Il tema è in apertura su tutti i quotidiani. Meloni presenta il suo governo, Mattarella: "Tutto in un mese", titola il Messaggero (p.2-3). Il capo dello Stato: "Necessario fare in fretta, viste le condizioni". Bollette e tregua con Macron le prime mosse della premier, secondo Stampa (p.3). Restano le tensioni con Salvini sui porti e con Berlusconi sulla Giustizia. Al Colle: "Alcune scelte non condivise, me ne assumo la responsabilità". Repubblica (p.4) parla di paradosso di Giorgia: prima premier donna in barba al femminismo. L'ex missina è arrivata a Palazzo Chigi senza mettere in discussione l'assetto patriarcale della società. Non ha attorno altre figure femminili: perciò gli uomini di FdI non la vedono come un pericolo. Sempre la Stampa (p.8) fa il punto su tutta quella che sarà la sua squadra.  Da Tajani agli Esteri a Nordio alla Giustizia, passando per la Difesa, dove ci sarà Crosetto. Per Repubblica (p.6) la premier si sceglie una squadra di fedelissimi: tornano i vice. Nove ministeri a FdI, cinque a Forza Italia, cinque alla Lega e ad altrettanti tecnici, solo sette donne compresa la presidente del Consiglio: questa la composizione del nuovo governo guidato da Meloni. Domani alle 10.30 a Palazzo Chigi la cerimonia della campanella con il premier uscente Draghi e alle 12 il primo Cdm. Per Libero (p.5) Giorgia ha ottenuto quello che voleva e ora si gioca tutto.
Arrivano anche le prime reazioni dal centrosinistra. La Stampa (p.14) parla di trincea di Letta: "Una squadra pessima". Il segretario del Pd: "Esecutivo debole, al di sotto di ogni aspettativa". Sorpresa per i 9 senatori ministri: "Così la maggioranza rischia".
Conte invece attacca Crosetto: "E' garanzia di riarmo". Il leader pentastellato boccia anche Tajani alla Farnesina: "Pronti a un'opposizione intransigente e senza sconti sui diritti". Il Messaggero (p.11) riporta invece il saluto di Draghi: "Il Paese è forte, lascio il lavoro compiuto". Nell'ultimo vertice a Bruxelles l'omaggio dei leader e un video: "Arrivederci Mario". Il Giornale (p.12) parla invece di fair play di Renzi e Calenda, chiamata alle armi per Pd e M5S. Al Corriere (p.16) parla Maria Elena Boschi: "Enrico ci prende in giro, i dem scelgano se stare con noi o con i 5Stelle". E aggiunge: "Non escludo il sì a buone leggi su fisco e giustizia.

ESTERI
"Collaboriamo in nome della Ue: Parigi e Berlino aprono a Meloni, scrive Stampa (p.17). Gli appelli di Macron e Scholz a "lavorare insieme". Metsola: rassicurati da Tajani sulla linea (Stampa p.17).
Intanto Usa e Russia tornano a parlarsi: allarme per la grande diga sul Dnepr. Telefonata tra i ministri della Difesa Austin e Shoigu. Erdogan annuncia: "Putin aperto a trattare". Anche il Messaggero (p.15) parla di pressing di Erdogan su Kiev: "Putin si è ammorbidito", dialogo tra Usa e Russia. Allarme attorno alla diga di Kakhova, Zelensky: "Una catastrofe se l'abbattono". Telefonata tra i ministri della Difesa, che parlano di "comunicazione aperta".
La Stampa (p.20) racconta invece de le camere delle torture. Nei territori liberati a Nord di Kharkiv le ferite dei sei mesi di occupazione emergono dalle prigioni russe usate per seviziare i civili "sospetti". Nei sotterranei di Balakliya si finiva anche solo per una bandiera ucraina: "Sentivo le urla dalle altre celle", racconta un testimone. Il reportage di Repubblica (p.23) racconta invece di chi è in guerra per il denaro: al fronte coi "musicisti" del Gruppo Wagner. I contractor russi hanno un ruolo sempre più importante in Ucraina: "Ma combattere qui è diverso che in Africa o in America Latina".
Il Corriere (p.21) analizza invece la situazione nel Regno Unito. Boris, la vendetta. Ma può farcela? Titola. Johnson si sta muovendo con alleati e donatori per riavere la premiership. Favorito nella base contro Mordaunt e Sunak, ma i Tory sono in subbuglio. Anche per Repubblica (p.27) Johnson punta al bis in coppia con Snauk, ma i mercati lo bocciano. E Truss fa scandalo: per 44 giorni da premier otterrà un lauto vitalizio. Boris 2 la vendetta, titola invece Stampa (p.22). L'ex premier torna dai Caraibi, pressa i parlamentari, incassa l'appoggio del ministro della Difesa Wallace. Incombe un clamoroso ritorno: solo Snauk può fermarlo.

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