Commentario del 24.10.2022

PRIME PAGINE
Meloni, a lezione d'Europa (Repubblica). Meloni-Macron, "Asse sul gas" (Messaggero). Meloni-Macron, prime intese (Corriere). "Contano solo Pil e lavoro" (Stampa). Meloni è ostaggio di Draghi: ricicla pure Attila Cingolani (Fatto). Una scommessa su Meloni (Foglio). Meloni sfida i gufi (Giornale). Europa e gas, l'agenda Draghi-Meloni (QN). Governo già al lavoro (Tempo). Pronti, via Draghi e Macron dicono sì a Giorgia (Libero).
Meloni, priorità a price cap e caro bollette (Sole). Diesel e benzina, dietrofront Ue sullo stop (Messaggero).

ECONOMIA
Il tema del caro bollette ancora in primo piano, Roberto Cingolani resterà al governo, non come ministro, certo, ma come consulente del presidente del Consiglio, Meloni e del neoministro della Transizione ecologica, Pichetto. La decisione di mantenere un ruolo per Cingolani sarebbe stata presa d'accordo con Draghi, per permettere un passaggio di consegne il più ordinato possibile, soprattutto per quanto riguarda i dossier che si stanno discutendo in Europa sul price cap del gas e sul disaccoppiamento del prezzo dell'elettricità da quello del metano (Messaggero p.7, Repubblica p.6 e tutti). "Resto senza compensi", ha detto Cingolani (Stampa p.6). Ma Fatto (prima e p.) critica: Meloni è ostaggio di Draghi, ricicla pure Attila Cingolani, l'ex ministro torna a Leonardo e fa il consulente.
Operazione bollette – evidenzia Stampa (p.6) – il nuovo decreto "Aiuti 4" è in cima alla lista delle priorità del nuovo governo che già domani dovrebbe fare il punto della situazione ed esaminare il nuovo pacchetto di interventi messo a punto dal ministero dell'Economia.
Intanto il Fondo monetario internazionale prevede una recessione tecnica anche per Germania e Italia, che secondo le stime dell'istituto di Washington registreranno "tre trimestri consecutivi di crescita negativa dal terzo trimestre del 2022, inflazione brutale, la Bce stringa sui tassi" (Messaggero p.7, Stampa p.24 e altri). Kammer (Fmi) intervistato da Repubblica (p.3): "Italia, serve un Fisco attento per aiutare le famiglie, no a derive britanniche, suggeriamo al nuovo governo di sostenere con aiuti mirati e temporanei le fasce di popolazione più colpite dalla crisi energetica, consigliamo una rapida applicazione del Pnrr e delle riforme strutturali".
La crisi energetica spinge Bruxelles a rivedere la strategia della mobilità e su auto diesel e benzina fa retromarcia: "Più tempo per lo stop", in arrivo la deroga per la normativa che sanciva l'addio ai motori termici nel 2026 (Messaggero p.12). L'inflazione si può battere – scrive de Bortoli su L'Economia (prima e p.2) – i comportamenti individuali di famiglie ed imprese, sono forieri di molte sorprese".
Il nuovo Ministro per la Funzione pubblica, Paolo Zangrillo parla al Messaggero (p.11): "va restituito l'orgoglio di lavorare per lo Stato. Bisogna adeguare i trattamenti economici – dice – il rinnovo dei contratti è un tema da affrontare tenendo presente che le risorse sono limitate".
Gilberto Pichetto Fratin, il nuovo ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, parla a Giornale (p.9): "Equilibrio tra nuove tecnologie e sistema produttivo, sì ai tavoli automotive per lavorare in squadra con gli altri ministri".
Su Repubblica (p.7) il programma del neoministro all'agricoltura e sovranità alimentare, Lollobrigida: "il prodotto italiano è di eccellenza e lo vogliamo tutelare come fanno le altre nazioni", ha detto chiedendo una riforma della Pac e dicendo no alle etichette Nutriscore sui prodotti. Lollobrigida parla al QN (p.6) e a Giornale (p.8): "La sovranità alimentare non è un concetto di destra – spiega - un piano per le coltivazioni, dobbiamo difendere la nostra agricoltura".  Il ministero delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, parla al Corriere (prima e p.8) e a Stampa (prima e p.10): "puntiamo a un'opera di sburocratizzazione e a difenderci dall'esproprio della nostra tecnologia serve più energia italiana, senza preclusioni sulle fonti – dice - con le filiere migliori si batte la recessione, saremo i difensori civici delle nostre imprese".

POLITICA
Ieri il rito di insediamento della premier Meloni, la campanella e il passaggio di consegne, poi la prima riunione (tutti). La premier, nel primo cdm, invita i ministri alla lealtà: "serve un gioco di squadra – dice – c'è grande aspettativa su di noi" (Messaggero p.2 e tutti). Sorrisi, complicità e cambio di scarpe, così la campanella è passata di mano, una cerimonia calorosa, tutta sorrisi e complimenti (Corriere p.6). Il debutto di Giorgia nel cdm – evidenzia Stampa (prima e p.3) – "Contano solo Pil e inflazione, priorità a caro bollette e price cap- dice la premier - ora dobbiamo parlare poco e lavorare molto" e Salvini: "Fidiamoci gli uni degli altri". Tajani: "Uniti come un sol uomo".  Prima un faccia a faccia con Draghi per 90 minuti, l'ex premier le ha spiegato la drammaticità del momento consigliandole di non isolarsi nella Ue, e le consegna le cartelle sui dossier, poi l'incontro in serata con Macron in visita nella capitale, è il primo faccia a faccia informale tra Meloni e Macron con quest'ultimo che ha invitato l'Italia ad andare avanti (Repubblica prima e p.2, Messaggero p.4 e tutti). Stampa (p.4) parla di "prove di disgelo" tra Italia-Francia, i due leader costretti a collaborare dopo gli attriti del passato, tra i dossier: energia, Ucraina, migranti e Patto di Stabilità. "Proseguiremo la collaborazione sulle grandi sfide comuni nel rispetto dei reciproci interessi nazionali", ha detto Meloni. "Come popoli amici dobbiamo continuare tutto il lavoro iniziato", ha detto Macron (Repubblica p.2). E al primo Cdm, il premier lancia l'allarme "gufi": ne aleggiano troppi sull'esecutivo, ha detto con un fondo di scaramanzia trasformato in scusa buona per richiamare i ministri alla lealtà (Libero prima e p.2). E SuperMario esce di scena in punta di piedi: è standing ovation per lui (Giornale p.3). Anche il presidente Mattarella da Sant'Egidio: "guerra russa sciagurata, la Ue garante di pace, tutti dobbiamo puntare a fare un passo avanti" (Sole prima e p.10 e tutti).
Al Messaggero (p.8) parla il neoministro ai rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani: "Il centrodestra starà insieme 5 anni, lo ha confermato in Cdm anche Salvini – dice – il dialogo con l'opposizione ci sarà ma la maggioranza è una. Anche il neo Guardiasigilli, Carlo Nordio, intervistato da Messaggero (p.9) e Corriere (p.12): "ridurre i tempi della giustizia con la discrezionalità dell'azione penale e la revisione dei reati – la sua ricetta – l'emergenza del Paese riguarda i costi dell'energia. Io voglio cominciare dai costi della giustizia, la legge sull'abuso d'ufficio non va abolita ma profondamente revisionata".  
Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, a Repubblica (p.9): "Meloni ci ha delusi, adesso Tajani si dimetta da coordinatore di FI - eliminiamo i doppi incarichi, chi ne ha uno di governo, lasci quello nel partito - anche Bernini faccia un passo indietro, o interverrà Berlusconi".
Eugenia Roccella, la nuova ministra della Famiglia intervistata da Stampa (p.11), sottolinea: "Ho imparato dal femminismo che l'aborto non è un diritto – e replica all'articolo di Lipperini - ma non cambieremo la 194, Meloni lo ha ripetuto fino alla nausea".
Intanto sul fronte dell'opposizione, su Stampa (p.8), si profila un asse Pd-5S ma la battaglia sarà nelle commissioni. Secondo Zingaretti: "Coordinarsi è un dovere, rivendicare le divisioni è una prova di follia".

ESTERI
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz parla a Repubblica (p.13): "Sosteniamo Kiev ma per ora niente Leopard, No a un conflitto Russia-Nato. Non si deve arrivare a un conflitto tra Russia e Nato. Concordo con Biden, che considero un ottimo presidente che ha ferma capacità di giudizio. Al contempo sosteniamo al massimo l'Ucraina. Dopo gli Usa, la Germania è uno dei maggiori sostenitori del Paese a livello finanziario, umanitario e anche con le armi. La Germania fornisce armi molto importanti in questa guerra artiglieria e difesa aerea.
La guerra ibrida: piano russo del blackout. "A rischio le reti elettriche" (Messaggero p.13, Corriere p.17). Il ministro per l'Energia di Kiev: "Rete elettrica fuori uso al 40%". In diversi Stati europei le intelligence sono in allerta: "Nel mirino cavi e server delle centrali". Francia, Regno Unito e Germania schierano forze speciali per la difesa. Mentre l'esercito ucraino assale Kherson e i russi si preparano alla ritirata, le città ucraine "si spengono" una a una sotto missili e droni russi che continuano a demolire centrali elettriche e infrastrutture critiche in vista dell'inverno. È la guerra dell'energia che spaventa anche l'Europa.
Shojgu chiama gli europei e accusa Kiev: "Bomba sporca pronta all'uso". Austin: "No a pretesti per l'escalation" (Repubblica p.15, e altri). Potrebbe essere il preludio di una nuova escalation o la premessa di un negoziato per un cessate-il-fuoco. In una mossa inedita in 9 mesi di "operazione militare speciale" in Ucraina, il ministro della Difesa russo, Serghej Shojgu ieri ha chiamato i suoi omologhi e, in quello che è stato il loro secondo colloquio in una settimana e il terzo dal 24 febbraio, il capo del Pentagono Austin negli Usa. Secondo i comunicati della Difesa russa, Shojgu ha discusso del "rapido deterioramento della situazione".
In Ucraina le città liberate, quasi deserte (Repubblica p.14, Stampa p.16). Per 8 mesi Dementiivka è stato al centro di combattimenti brutali e senza sosta. In paesi come questi il tempo sembra essere tornato indietro di un secolo.
L'imperatore Xi III: leader assoluto circondato dai 7 fedelissimi (Repubblica p. 18, e tutti). Il presidente cinese come Mao: storico terzo mandato alla guida del Partito comunista. Espulse tutte le donne.

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