Commentario 16.10.2022

PRIME PAGINE
Politica. Meloni: voglio le scuse di Silvio (Stampa). Destra nelle sabbie mobili (Repubblica). Meloni-Letta, primo scontro antagonisti contro La Russa (Messaggero). Prove di tregua per il governo (Corriere). Il ricatto a Meloni: B. al Colle da solo con un altro nome (Fatto). Sinistra sotto'odio (Giornale). Il governo appeso a una telefonata (Libero). Coltelli d'Italia (Manifesto). L'Italia ripiomba nel duello tra nemici (QN). Falce e manganello (Tempo).
Economia. BTp Italia scudo anti inflazione (Sole).
"In nome di Dio, fermate la guerra" (Stampa).
Esteri. Rifiuta di suonare per i soldati russi, direttore ucciso (Corriere). La musica della libertà (QN).  Spinta di pace (Avvenire).
Cronaca. Egonu lascia l'Italvolley, "Stanca del razzismo" (Repubblica, Messaggero e altri). Abusi sulla figlia i video sul web, "Sono io il papà" (Messaggero).

ECONOMIA
Su Messaggero (prima e p.8), Sole (prima e p.2 e tutti) il pressing del leader di Confindustria, Bonomi dal palco di Capri, per gli aiuti alle imprese: "Subito un esecutivo e sia inappuntabile, abbiamo sfide urgenti, non si può perdere tempo – servono ministri che conoscano bene i dossier, il caro-bollette sarà l'emergenza da affrontare nei primi 100 giorni – e aggiunge – lo scostamento di bilancio solo come estrema ratio, risorse dai risparmi sulla spesa pubblica. Se l'Europa latita c'è un'altra possibilità di recuperare le risorse necessarie, una spending review sulla spesa pubblica, con un risparmio del 4-5%". Intanto, sulla crisi di luce e metano, Cingolani, ministro uscente, resta in campo per avviare il piano energia (Messaggero p.9), supporterà il nuovo governo fino a dicembre. E per il caro bollette, arriva la ricetta dei Comuni su Sole (prima e p.4-5): più led, risparmi e smart working il venerdì negli uffici. Ci si prepara ad un inverno di austerità energetica nelle città, in campo, un piano con interventi per tagliare costi e risparmiare.  
La recessione è già arrivata: lo certifica il Documento programmatico del governo, che prevede il Pil negativo già per l'ultimo trimestre di quest'anno, una tendenza che proseguirà nel 2023. L'Istat calcola che oltre 355 mila aziende rischiano quest'anno margini negativi a causa del caro-energia (Repubblica p.30). L'ad di Fincantieri, Folgiero, intervistato da Stampa (p.28) su Pnrr: "La burocrazia non diventi un alibi, il rispetto dei tempi dipende anche dalle aziende, il Pnrr non si cambia, ora le imprese rinuncino ai ricorsi", secondo l'ad non serve riprogrammare il Piano ma, come spiega dal convegno di Capri di Confindustria – occorre passare al più presto alla fase attuativa del Piano aprendo i cantieri".
Pensioni. FdI, "Opzione Uomo", via dal lavoro a 58 anni ma si perde fino al 30% (Repubblica p.11). Per superare la Fornero, si studia un anticipo con assegno ridotto, come oggi per le donne, costerebbe meno di Quota 41 chiesta da Lega e sindacati. Opzione Uomo non è l'unica idea in materia di pensioni del centrodestra, a parte il mantra berlusconiano delle pensioni minime tutte a mille euro. La stessa Meloni punta a congelare l'età d'uscita di vecchiaia a 67 anni per sempre, senza farla variare con l'aspettativa di vita.
Bombardieri confermato alla guida della Uil (Stampa p.29 e altri). "I salari sono la priorità -  ha detto come primo messaggio subito dopo la sua rielezione al congresso di Bologna - in Italia c'è una questione salariale e dobbiamo dare risposte partendo dal lavoro".

POLITICA
Un inizio incendiario. Lo scontro tra maggioranza e opposizione, in particolare tra Meloni e Letta, è già durissimo (tutti). La protesta contro l'elezione di Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana è diventata martellante ed è stata caratterizzata da due episodi inquietanti a Roma: alla Garbatella la stella Br sulla serranda della vecchia sede Msi e al Colosseo il nome con i caratteri capovolti (Stampa p.10-11 e altri). Intanto altro scontro è fra Berlusconi e Meloni con quest'ultima che pretende le scuse dal Cav per gli epiteti da lui scritti in un foglietto. A destra disgelo ancora lontano, Meloni: "Silvio deve scusarsi". La leader non cede sul Guardasigilli: Nordio verso la Giustizia, Forza Italia accusa: "Gestione confusa delle trattative, ora lei faccia la prima mossa". Vendicare il torto o ricucire con FdI, ora Berlusconi si trova bloccato tra due fuochi (Stampa p.12). Repubblica (p.2) scrive che la lite tra Meloni e Berlusconi blocca il cantiere del governo: stallo sulla formazione dell'esecutivo, tutto fermo in attesa di un incontro tra i due. Salvini: "Tornerà l'armonia", la presidente FdI tiene il punto sui ministeri chiave. Ronzulli sarà capogruppo forzista al Senato ma in FI si teme la scissione. Conclave di famiglia per Berlusconi, Marina e Pier Silvio: "fermati, ci vuole un patto" (Corriere p.3): ad Arcore hanno inteso che FdI non vuole prove di forza e così il "partito" dei pontieri azzurri ha ripreso quota. "Credo che per ricucire sul piano personale ci vorrà qualche giorno, su quello politico il problema non esiste", garantisce Rampelli su Corriere (p.5) in merito allo scontro Meloni-Berlusconi, "serve responsabilità". Senaldi su Libero (prima e p.2) scrive di "pace necessaria", il centrodestra è appeso a una telefonata, arrivera? . FdI, messaggio al Cav (Messaggero p.2): "L'unico governo è con il centrodestra". Il centrodestra è in affanno, il week end serve allora a rifiatare, raffreddare le tensioni. Mercoledì le consultazioni del Colle, Rampelli: "Saremo uniti".
Il Terzo polo si tiene le mani libere, Calenda: "No all'unità tra opposizioni" (Repubblica p.4). Dopo l'elezione di La Russa, sospetti su una possibile "stampella" alla maggioranza da Azione e Iv.  Renzi: "Stupidata galattica" ma intanto lavora di sponda per affidare a Boschi la vicepresidenza della Camera o a Gelmini quella del Senato. Anche Messaggero (p.7) parla di ritorno dell'asse dem-grillini sulle vicepresidenze, l'ira del Terzo Polo.
Casini a Stampa (p.13): "È stata una partenza da brividi, il governo nascerà debole, serve un accordo tra le opposizioni mentre le divisioni sono un regalo a Meloni – e aggiunge - invito il presidente Fontana a chiarire la sua posizione sulla guerra". La ministra uscente, Bonetti intervistata da Stampa (p.15): "Eleggere Zan? Non prevalga l'ideologia, pronti a votare le leggi utili al Paese, Meloni segua l'esempio di Tina Anselmi e abbia successo per tutte le donne e il Pd non utilizzi il deputato come bandierina come fa con le donne".

ESTERI
Lorenzo Guerini, ministro della Difesa, parla a Repubblica (p.15): "L'Italia resti nel campo di Kiev e dell'euroatlantismo. Ambiguità nella nostra collocazione sarebbero contro la nostra storia e il nostro interesse inteso in senso ampio, non solo di sicurezza. In Europa è necessario proseguire nella costruzione di più forti capacità militari e industriali comuni. La leva obbligatoria è anacronistica. Altro è la creazione di una riserva operativa inizialmente di 10mila unità".
Magdalena Andersson, premier svedese uscente a Repubblica (p7): "In Italia deriva pericolosa, si rischia di spaccare l'unità europea. L'ascesa dell'estrema destra ci interroga e mette a rischio l'azione su temi cruciali, dalla guerra al clima. Penso sia una deriva spaventosa per l'Italia e per l'Ue". Scholz: "Politica condivisa sulle bollette". Berlino apre ma senza il tetto ai prezzi (Messaggero p.9). "Serve un patto europeo per l'energia a prezzi accessibili". Parlando al congresso del Pse, concluso ieri a Berlino, il cancelliere è tornato a intervenire sul caro-bollette e ad evocare una soluzione Ue".
Intanto, dagli Usa altre armi per 725 milioni, il totale supera i 20 miliardi di dollari (Stampa p.6). Ma Washington prende tempo sugli apparati più moderni di difesa aerea. L'Amministrazione Biden ha dato via libera a una nuova spedizione di armi. Lukashenko sigilla i confini e in aiuto arrivano i "fratelli russi" (Repubblica p.14, Stampa p.6). Le forze miste di Mosca e Minsk ora sono operative. Timori di un coinvolgimento bielorusso in Ucraina.  Belgorod, rivolta e spari nel poligono russo: "Almeno 11 le vittime" (Messaggero p.10, Corriere p.12). In Russia strage di reclute ed esplosioni nel fronte segreto russo.
Kherson, ucciso il direttore d' orchestra: "Si era rifiutato di suonare per i russi" (Corriere p.12, e tutti). Yuriy Kerpatenko, da 22 membro della Filarmonica di Kherson, assassinato dall'invasore russo per essersi rifiutato di dirigere la sua orchestra nel contesto di un evento culturale nella città.
Infine, il governatore di Zaporizhzhia: "I missili cadono ogni giorno, impossibile la pace con Putin" (Corriere p.13).

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