Commentario del 31.08.2018

IN PRIMA PAGINA
Spread e Btp, alto rischio (Repubblica). Rendimenti Btp al 3,2%, ma la richiesta resta alta. Lo spread balza a 287 (Sole). Tassi ai massimi da 4 anni (MF). Def, Tria rivede i conti di Di Maio: il deficit salirà ma non oltre l',15% (Stampa). Contro lo spread il governo gioca d'anticipo: si accelera la revisione del Def per rassicurare i mercati (Messaggero). Attesa oggi per il giudizio di Fitch sul rating dell'Italia. Deficit, paura per Moody's (Corriere).
Sole intervista Moscovici, che chiede di "correggere i conti 2019" ed elogia Tria. In vista della legge di bilancio, il presidente di Confindustria Boccia alla Stampa: "Il governo passi dalla fase adolescenziale a quella adulta" (Sole).
Migranti: L'Ue se ne ri-frega: no a rotazione di porti e sbarchi (Fatto). Italia pronta a fermare Sophia, nuovo scontro Salvini-Macron (Sole). Giornale: dai respingimenti al ponte Morandi: tra Macron e Italia è guerra aperta.
Ampio spazio anche alla politica: il premier Conte sull'orlo di una crisi di nervi (Giornale). Dai migranti ai voucher, la falsa intesa: i nove punti che dividono M5S e Lega (Repubblica). Su Repubblica parla Zingaretti: "Ecco il mio Pd contro i populisti". Sul Corriere la svolta nel centrodestra: il nuovo partito di Salvini.
Ponte di Genova, si ragiona sulla ricostruzione. Nuovo ponte leggero, meno piloni e nessun tirate. Il progetto sull'idea di Piano (Repubblica). Sul crollo del ponte Moranti: "il ministero sapeva", trema pure Toninelli (Giornale e altri). Giallo sulle carte che Autostrade ha negato a Roma (Stampa). Intanto, la Lega vuole la Pedemontana, peggio di Autostrade-Benetton (Fatto).
Argentina: Macri chiede all'Fmi di anticipare gli aiuti e il peso crolla. La banca centrale reagisce alzando i tassi al 60% (MF).
Altro: crolla il tetto della Chiesa San Giuseppe dei falegfnami a Roma, brivido ai Fori (Messaggero e tutti).

ECONOMIA
Spread e Btp, alto rischio (Repubblica in apertura e tutti). Asta difficile per i titoli di Stato e oggi arriva il rating di Fitch. Governo pronto ad anticipare il Def per scongiurare attacchi speculativi (Messaggero p.9): al via la cabina di regia per la manovra, l'intento è accelerare sugli obiettivi di finanza pubblica e ribadire il rispetto dei vincoli europei. Boccia (Confindustria) alla Stampa (p.3): "Non penso ci sia qualcuno nel mondo che stia pensando di attaccare l'Italia per far cadere il governo, c'è una percezione di rischiosità e nella fase di attesa arretrano le posizioni di investimento. Perciò dico al governo: usciamo dalla fase elettoralistica e apriamo un confronto serrato. Ci aspettiamo una Finanziaria che non aumenti il deficit e che recuperi il termine industria". Intanto, pensioni e reddito di cittadinanza, parte l'assedio al ministero di Tria (Corriere p.2) Pressing dei grillini sul titolare del Mef: l'idea è spingere sul deficit al 2,9% per avviare il reddito di cittadinanza (Repubblica p.10). Ma Tria frena Di Maio: deficit sopra l'1,5%, ma non intende sforare la soglia del 3%. All'Europa chiederà 10 mld di sconto (Stampa in prima e p.2). Ma il telefono tra l'Italia e la Ue resta muto (Corriere p.5). Anche se Moscovici al Sole (in prima e p.3) dice: "L'Italia non può lamentarsi della Commissione europea, è sempre stata al suo fianco per sostenere la crescita, è di gran lunga il Paese che più ha beneficiato di flessibilità di bilancio. Sforare il 3% provocherebbe difficoltà che non voglio nemmeno immaginare: il 3% non è un targer ma un tetto". Poi aggiunge: "E' nell'interesse dell'Italia controllare il suo debito pubblico, lo sforzo richiesto è dello 0,6% del Pil, si tratta di un ritorno alla normalità dopo lo sforzo ridotto previsto quest'anno sulla scia di una ripresa più solida e delle necessità di ridurre l'indebitamento".  Bruxelles è pronta ad aiutarci, ma le minacce non aiutano (Stampa p.2): il blocco del Nord Europa prepara un esame rigoroso e vuole garanzie, chiesto un taglio strutturale delle spese, senza "una tantum".
Genova, "I Benetton accettano Fincantieri, incontro tra Castellucci e Bono" (Stampa p.5): faccia a faccia la prossima settimana tra la società concessionaria e l'azienda di Stato per la ricostruzione. Meno piloni e niente tiranti, il viadotto leggero di Autostrade (Repubblica p.6 e tutti): la società presenta il suo progetto, molto vicino a quello di Piano. In campo c'è anche F2i (Messaggero p.12). Intanto, prosegue il dibattito sulla possibile revoca della concessione ad Autostrade, mentre il gruppo vaglia in cda la difesa contro l'ipotesi della revoca (Messaggero p.12). Di Maio punta a riassegnare solo la A10 in cambio di un abbassamento delle tariffe (Stampa p.5).
L'ex ministro Costa al Corriere (p.13): "E' successo l'imponderabile, ma fu giusto privatizzare". Cantone al Tempo (p.6): "Il sistema delle concessioni va rivisto. Il rapporto tra pubblico e privato è diventato squilibrato. Non sono favorevole a soluzioni stataliste". Intanto, prosegue l'inchiesta della

ITALIA-POLITICA
Conte sull'orlo di una crisi di nervi (Giornale in prima e p.3): il premier si sente isolato e non tollera più l'attivismo di Salvini in politica estera, per questo prova a rafforzare l'asse con il Colle per ridimensionarlo. Ma anche con Di Maio crescono i motivi di tensione, anche dopo l'ultima gaffe sull'affaire Regeni. Messo all'angolo dai suoi vice, il capo del governo rivendica autonomia (QN p.11). Per il Corriere (p.6) il premier lancia l'avvertimento: "Resto qui solo per un giro", e si muove per frenare gli alleati: in campo il comitato di conciliazione previsto nel contratto. Repubblica (p.10) evidenzia tutti i punti che dividono 5S e Lega: dalle politiche sul lavoro agli sviluppi sull'Ilva, dal taglio alle pensioni alte ai migranti. Ma sono divisi anche su sicurezza e giustizia. E anche in tema di infrastrutture e nazionalizzazioni restano i contrasti. Ora Salvini prende le distanze dai 5 stelle: "Non dobbiamo bloccare le grandi opere" (Stampa p.11). In netto contrasto con le nazionalizzazioni del ministro Toninelli, definisce "un'ottima cosa la collaborazione tra pubblico e privato". Altro tema che accende lo scontro è quello legato al taglio delle pensioni alte. Il leghista Brambilla al Corriere (p.3): "Con i piani del M5S salterebbe tutto il sistema. Il metodo per ridurre le pensioni d'oro non prevede un ricalcolo col metodo contributivo, ma è un taglio in rapporto ad età di pensionamento fittizie applicate ex post. Un'operazione senza senso. Il contratto di governo prevede che il taglio scatti per gli assegni sopra i 5mila euro netti, ma non in modo arbitrario. Inoltre la misura porterebbe solo 30-40 mln, mentre la misura che la Lega avanza sulle pensioni è la riforma della Fornero attraverso 'quota 100'".
"Italia a rischio con questo governo" avverte Mara Carfagna (Fi) al Tempo (p.10). La capogruppo azzurra spiega: "Il contratto ci espone al rischio della speculazione, la manovra eviti il reddito di cittadinanza e Salvini abbassi i toni su Ue e migranti". Il numero due di Fi e presidente dell'Europarlamento, Tajani al Giornale (p.5): "Il pericolo di una fiammate dello spread in coincidenza della manovra c'è. Siamo meno credibili di Spagna e Portogallo agli occhi degli investitori. Dobbiamo mettere al centro dell'opposizione gli interessi degli italiani. Siamo pronti a difendere con forza le pensioni: invece di pensare al reddito di cittadinanza si pensi ad alzare le pensioni minime, non a colpire il ceto medio".
Lega, sul Corriere (p.9) il piano di Salvini dopo il 5 settembre: un partito unico di centrodestra. Verso la sentenza sui conti della Lega, il segretario del Carroccio sarebbe pronto ad imprimere la svolta, ma starebbe ancora valutando tra l'ipotesi di costituire un nuovo partito con il perimetro politico della Lega oppure porti come il federatore unico dell'intera area di centrodestra.
Centrosinistra, Su Repubblica (in prima e p.13) parla Nicola Zingaretti, che parla del rilancio del Pd: "Rimettiamo al centro le ragioni della nostra esistenza: ridurre la forbice tra chi ha e chi non ha. Altrimenti il caos ci porta dritti all'autoritarismo. La mia intenzione è di affrontare con le nostre ragioni la complessità di un popolo che per certi aspetti è tornato ad essere plebe subalterna". Al QN (p.9) parla Sandro Gozi, ex sottosegretario con delega agli affari europei: "Serve una nuova alleanza per l'Europa contro l'asse dei sovranisti. Bisogna costruire un'alternativa radicale senza ripetere gli errori passati".

ESTERI
Migranti, smacco all'Italia: la missione Sophia non cambietà (Stampa p.7 e tutti). La Ue respinge la proposta italiana di rotazione dei porti di sbarco. E Salvini annuncia: "Valutiamo l'uscita dalla missione". Ma la ministra della Difesa Trenta è irritata con il vicepremier: "Senza dialogo non ci aiuta nessuno" (Messaggero p.4). L'Italia è sola sull'accoglienza (Giornale p.7). "L'Europa se ne ri-frega" titola il Fatto (in prima pagina).
Intanto, nuovo scontro Macron-Italia: il presidente francese torna sulle accuse di Salvini, che ha parlato di "ipocrisia" dell'Eliseo sui clandestini, dicendo che "sul crollo del ponte Morandi il Viminale dà la colpa a Bruxelles. Ci sono demagoghi nazionalisti che accusano la Ue di tutto" (Giornale p.6 e altri). 
Siria, Mosca pronta ad attaccare Idlib (Messaggero p.11). Assedio del regime a Idlib. Allarme per la fuga dei profughi: "In 700 mila pronti a scappare" (Stampa p.5). E l'Onu lancia l'allarme: "Rischio catastrofe umanitaria". Violenta offensiva di Damasco e Mosca contro l'ultima roccaforte dell'Isis nella regione. L'Onu: in città 10 mila foreign fighter, timori che gli sfollati possano muoversi vero l'Europa.

©riproduzione riservata

Commentario del 30.08.18

IN PRIMA PAGINA
Europa, da Macron nuove accuse al governo italiano (Corriere). Il presidente francese sfida Salvini sulla nuova Ue (Stampa). Su Repubblica le nuove accuse al leader leghista per la "Diciotti". Libero: più lo insultano, più Salvini vince.
Sulle pensioni d'oro il nuovo fronte di scontro tra Lega e M5S: Di Maio minaccia Salvini (Giornale), il taglio si farà (QN). Libero contro il leader grillino: fa rimpiangere perfino la Fornero. Ma per il Foglio si va verso un nuovo contenitore politico per Lega eM5S. Su tutti il dibattito a sinistra rilanciato da Veltroni. Cacciari a Repubblica: servono partito federale e leader dal basso. Sul Fatto l'estate di Martina, il segretario invisibile.
Sempre in primo piano anche l'economia. Tria: l'euro non è in discussione (Sole). Ma sui bot pesa l'effetto spread (MF). La Castelli al Fatto: "Soldi per la crescita, l'Ue dovrà ascoltarci.
Scuola, sulla Stampa metà scuole a rischio sisma e incendi: da Torino a Messina costretti a chiudere. Bussetti al Mattino: "Le scuole vanno aperte, i fondi sicurezza ci sono". Sul Sole la legge sulla concorrenza ancora ferma. Su tutti gli sviluppi dell'inchiesta di Genova. Autostrade scrisse a febbraio: urgente rinforzare il ponte (Sole, Stampa). E ora i pm stringono sui dirigenti del ministero (Corriere). Per la ricostruzione intesa Autostrade e Fincantieri sul progetto di Renzo Piano. Manca il sì del governo (Stampa).
Dall'estero. Effetto Trump, investimenti ed export spingono il pil Usa nel secondo trimestre (Sole). In Venezuela è un esodo di massa. Il Brasile: esercito alle frontiere (Messaggero). In Siria battaglia a Idlib. L'Onu: catastrofe umanitaria (Stampa)
Cinema, Venezia stregata dalla luna: Gosling già corre per l'Oscar. Borghi fa rivivere il caso Cucchi. L'Arma:solidali con la famiglia (Messaggero). Applausi e lacrime sulla pelle di Cucchi: la battaglia di Ilaria commuove Venezia (Repubblica). Sul Tempo la rabbia delle divise contro il film su Cucchi: fango su di noi senza prove.

ITALIA-ECONOMIA
Mercati, patto nel governo per fermare l'attacco (Avvenire p.7). Il ministro: l'euro non è in discussione (Sole). Tria chiama i due vicepremier: prudenti su manovra ed Europa (Messaggero p.3). Richiamo anche da Forza Italia. Carfagna: "Il governo smetta di provocare i mercati: lo spread non si tiene a bada proponendo il reddito di cittadinanza" (Giornale). Di Maio: "Se dovesse esserci un attacco speculativo sarebbe solo per ragioni politiche. Sul piano economico siamo molto tranquilli". Il vice ministro smentisce l'indiscrezione ieri sulla Stampa di una richiesta di aiuto alla Bce: "Non stiamo chiedendo aiuto perché non c'è un attacco speculativo". Di Maio nega strappi con Tria ma ribadisce che i punti chiave del contratto di governo non possono essere sacrificati sull'altare dei conti e della Ue. Sul Fatto parla la vice ministro Castelli (M5S): "Al primo posto delle priorità per la legge di bilancio ci sono le emergenze: terremoti, alluvioni e Genova, perla quale stiamo lavorando a una sospensione delle cartelle esattoriali dei mutui. Fisco e cartelle saranno bloccate per imprese e famiglie colpite dalla tragedia. Poi procederemo con quoziente familiari e aiuti alla crescita: l'Ue dovrà dire sì alla nostra richiesta di flessibilità". Ieri tassi semestrali dei Bot in rialzo allo 0,438% per le tensioni sullo spread. Buon per i risparmiatori, scrive il Sole, meno per lo Stato e i contribuenti che dovranno pagare una maggiore spesa per interessi sul debito. Oggi l'asta Btp. Per il Sole è sempre di più un governo a tre teste quello che si prepara alla battaglia d'autunno sulla manovra, con Conte e Tria e Lega e M5S costretti a inseguirsi e a smentirsi.
Su investimenti e infrastrutture Tria si gioca la carta cinese (Stampa p.8). Il ministro vuole convincere la Cina a puntare sempre più sull'Italia come meta prediletta dei suoi investimenti e ora che Francia e Germania hanno stoppato gli investimenti cinesi in casa loro Pechino ha accolto la delegazione italiana a braccia aperte. Ieri l'incontro con tre grandi fondi di investimento, potenziali acquirenti di grandi quantità di titoli pubblici. Tria li ha rassicurati sulla prossima Finanziaria e ha promesso attenzione alle loro ragioni nelle aziende in cui sono presenti. "L'Italia ha una grande occasione – dice alla Stampa Alberto Bombassei (Fondazione Italia-Cina) – la Cina può investire in aziende tricolore in risi o in imprese che facciano nascere molti posti di lavoro. Pechino può essere un grande aiuto per rilanciare il Mezzogiorno". Per l'industriale "l'Italia può diventare in ponte ideale con la Cina e crearsi una corsia preferenziale sul fronte degli investimenti".
Sul Sole il punto sulla legge della Concorrenza ad un anno dal varo: meno di un quarto tra decreti attuativi, regolamenti e atti è entrato in vigore, e il potenziale di  crescita atteso (che il governo Gentiloni stimava in uno 0,2% del pil in cinque anni) può dirsi "congelato". Tra i rinvii la piena liberalizzazione del mercato elettrico, la riserva per Poste degli invii postali fino a 5 kg, la proroga di un anno per la riforma del settore taxi e noleggio con conducendo.
Sul Corriere la soluzione ponte escogitata dal governo per l'Istat: a Giorgio Alleva, tornato alla sua cattedra universitaria, dovrebbe subentrare il consigliere anziano Maurizio Franzini, della Sapienza di Roma, uno dei maggiori studiosi italiani delle disuguaglianze. Per la presidenza resta sempre in pista l'ipotesi Blangiardo.

ITALIA-POLITICA
Governo, il premier Conte in allarme: "Non reggo la gara M5S-Lega" (Repubblica). Il premier si si lamenta per la corsa continua tra Di Maio e Salvini che "scredita il mio ruolo". Per mettere fine alle tensioni, varata una cabina di regia con i due vicepremier per decidere sui dossier più delicati. Si parte martedì dal dossier migranti. Il premier si sente scavalcato: "Non esiste scoprire dalle agenzie quel è la linea sui migranti, che poi non coincide con la mia". "Alleati divisi su tutto": il Corriere mette in fila le questioni che agitano la maggioranza di governo. Oltre al tema migranti, ci sono anche le questioni economiche: dallo scontro su flat tax e reddito di cittadinanza nella manovra, allae grandi opere, per arrivare all'ipotesi delle nazionalizzazione. Il Foglio, in controtendenza, segnala come Lega e M5S si trovino bene e nella maggioranza starebbe maturando un'ipotesi: la nascita di un unico fronte sovranista dopo le europee, in caso di collasso del M5S.
Intanto, crescono le tensioni anche sul taglio delle pensioni sopra i 4mila euro, dopo lo stop del Carroccio (Repubblica). Di Maio prepara la guerra alla Lega (Fatto) e avverte: "Non ci fermiamo". Ma la Lega vuole alzare la soglia: riduzione sopra 5mila euro (Corriere). Il sottosegretario del Carroccio, Durignon al Corriere: "Il programma prevede di tagliare le pensioni di importo superiore ai 5mila euro, quindi la soglia dei 4 mila sarà aumentata".
M5S e Lega divisi in vista delle elezioni europee del prossimo maggio. L'incontro Salvini-Orban e la presa di posizione di Macron contro "l'asse sovranista" in Ue, mettono pressione ai grillini, in cerca di una collocazione. Agea (M5S) alla Stampa: "L'incontro Salvini-Orban è stato politico, non di governo. Orban è nel Ppe, che insieme ai socialisti ha fallito. Noi siamo pronti a discutere con chiunque voglia invertire la rotta. Asse con Macron? Porta aperta, ma prima decida se stare con l'establishment o tracciare una nuova linea". "Correremo come sempre da soli, poi valuteremo – dice invece il sottosegretario M5S alla Difesa Tofalo al Corriere -. Un patto con Macron? Nessun pregiudizio, ma la Francia cambi la sua politica estera aggressiva". Per la Stampa sulla collocazione europea il M5S ha perso l'orientamento.
Centrosinistra, dopo le proteste in piazza San Babila contro l'incontro Salvini-Orban, a Milano la rete dei nuovi resistenti: centri sociali e Acli, anarchici, ong, sindacati e partiti di sinistra pronti a costituire una rete progressista (Repubblica ). Intanto, l'intervento di ieri di Veltroni apre il dibattito sulla nuova sinistra. Pd in cerca di rilancio, Zingaretti verso il congresso dem spiega: "Si rischia una deriva autoritaria se non ci sbrighiamo". Il tema di una nuova sinistra trova l'appoggio di Massimo Cacciari, che a Repubblica dice: "Serve un partito federale e transnazionale, uno sforzo dei progressisti per combattere il disegno di Salvini". Sulla stessa linea il premier socialista portoghese Costa: "Da noi il sovranismo è stato battuto con l'alleanza di tutti i progressisti".

ESTERI
Dopo l'accordo Salvini-Orban, Macron lancia la sfida al vicepremier italiano sulla nuova Ue (su tutti) e dice: "Se ritengono che in Francia ci sia il nemico del nazionalismo, della politica dell'odio, hanno ragione". La replica di Salvini: "Il principale avversario di Macron è il popolo francese, a giudicare dai sondaggi. Niente lezioni da lui, piuttosto apra le frontiere". Per la Stampa (p.5) Salvini vuole spaccare il Ppe e prendersi Bruxelles: sostituire l'attuale alleanza di governo tra popolari e socialisti Ue per dare via alla "Lega delle Leghe", il cui progetto non è più un'utopia. Lo scontro con Macron consacra il segretario del Carroccio guida dei populisti europei. L'eurodeputato francese del Ppe, Lamassoure al Corriere (p.2): "Salvini, con la vicenda della nave Acquarius, scandalosa umanamente ma buona politicamente, ha messo i dirigenti Ue davanti alle proprie responsabilità sui migranti. L'Italia ha bisogno dell'aiuto degli altri Stati, ma la coalizione Lega-M5S è contro natura. La frattura tra nazionalisti e progressisti in Europa – aggiunge - ha sostituito quella tra sinistra e destra". E Fubini (Corriere p.3) analizza lo scenario europeo: lo scontro nazionalisti-progressisti segnerà il prossimo voto europeo di maggio, la grande coalizione tra popolari e socialisti europei rischia di perdere la maggioranza in favore dei sovranisti.
Intanto, nuovo scontro Italia-Ue sui fondi italiani al bilancio comunitario e sulla questione migranti. Oettinger (Ue) nell'intervista a Die Welt, ripresa da Repubblica (p.6) dice: "Roma non mischi le due questioni, così rischia delle sanzioni". La replica del vicepremier: "Ipocriti, non si fanno sentire sui migranti e intervengono ora che hanno capito che non gli diamo un euro" (su tutti). Intanto, nel vertice europeo di Vienna, il ministro Trenta propone di modificare la missione Sophia e introdurre la "rotazione dei porti" dove destinare lo sbarco dei migranti: serve un'unità di coordinamento (Messaggero p.4, Corriere e altri).

©riproduzione riservata





Commentario del 29.08.18

IN PRIMA PAGINA
Migranti, asse Salvini-Orbàn (Corriere): "Matteo, sei un eroe. Cambieremo l'Europa" (QN). Repubblica e Stampa parlano di patto contro la Ue. Il Fatto: Salvini si allea con Orbàn alle Europee ma senza M5S.
Altro fronte caldo, i conti. Tria, dalla Cina, "ammorbidisce" le dichiarazioni di Di Maio: criticare il 3% è diverso da superarlo (Sole e tutti). Sulla Stampa la trattativa segreta tra governo e Bce per avere uno scudo bis per l'Italia. Per il Foglio il piano B del governo è l'Incidente: un botto che porta fuori dall'euro. Sul Messaggero il caso pensioni: l'uscita bloccata a 67 anni resta fino al 2022. Su Repubblica e QN lo stop della Lega alla tagliola proposta dal M5S sulle pensioni d'oro: meglio il contributo di solidarietà.
A Genova i disegni di Piano per ricostruire: ponte di 43 vele (Corriere), 43 lampioni, uno per ogni vittima (Stampa). Di Maio accusa i vecchi governi: "Danno erariale, pagheranno" (Messaggero). Toti: "M5S, basta propaganda" (Corriere). Il governo s'incarta sul caso Autostrade. Ricostruzione ferma (Giornale).
Alta tensione in Vaticano. "Non mi dimetto" titola QN sulla foto del Papa. Dopo i dossier, Bergoglio è amareggiato ma non pensa alle dimissioni (Corriere). Il procuratore Usa: il Vaticano ha coperto gli abusi sessuali (Mattino, Verità).
Dall'estero. L'addio a Macron del ministro esploratore: "Indifferenza sull'ambiente" (Corriere). Macron perde l'uomo della svolta ambientalista (Avvenire). A Tripoli si spara intorno ai lager per gli immigrati (Fatto). Su Repubblica i profughi martiri rimasti negli occhi del Papa.
Cinema, ciclone Riondino alla Mostra di Venezia: "Salvini non mi rappresenta" (Stampa). Nuoto, Federica Pellegrini medita l'addio: "Troppe delusioni fuori dalla vasca" (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
Tria avverte dalla Cina: sul deficit non sfonderemo il tetto del 3% (Messaggero p.8, MF p.3 e tutti), nessun conflitto con la Ue (Sole p.4). Il ministro dell'Economia rassicura i mercati dopo l'intervista di Di Maio ieri al Fatto. "Il governo continuerà a ridurre il rapporto tra debito e pil. Quanto al tetto del 3% tra deficit e pil è stato criticato anche da chi lo ha inventato, ma questo è diverso dal dire che lo supereremo". Dal ministro la rassicurazione agli interlocutori cinesi "che il debito è totalmente sostenibile, si è stabilizzato ed è entrato in una fase di lieve riduzione, l'impegno del governo è continuare su questo sentiero". Rassicurazioni anche sullo spread: "Ci sono fluttuazioni dovute a un livello di attesa e incertezza rispetto ai programmi che verranno presentati. Sono fiducioso che quando ci sarà chiarimento con la legge di bilancio lo spread ridiscenderà. Lo spread non riflette i nostri fondamentali economici". "Di Maio non scherzi col fuoco e rispetti il tetto del deficit/pil", scrive il Contrarian di MF. Dalla Cina altro annuncio di Panetta (Bankitalia): nella gestione delle proprie riserve valutarie, Bankitalia costituirà  un portafoglio in renmibi, per un controvalore di 300 mln, i cui investimenti riguarderanno principalmente titoli di Stato cinesi. Panetta: "Una scelta di diversificazione del portafoglio approvata dal direttorio, non riguarda l'Eurosistema".
Nella missione in Cina ribadita la partecipazione italiana alla Nuova Via della Seta lanciata da Xi Jinping e chiusi tre accordi di cooperazione: protagoniste Cdp, Snam, Fincantieri, Banck of China, State Grid International Development e Cssc (Corriere e tutti).  Salvini: "quella in Cina sarà la prima di una lunga serie di missioni per costruire solidi rapporti economici, industriali e finanziari. Se qualcuno intendesse speculare sulla pelle degli italiani noi contiamo di avere sostegno al di fuori dei confini europei" (Messaggero).
Sulla Stampa la trattativa segreta di Di Maio e Giorgetti con Bruxelles: "Indispensabile per l'Italia un nuovo scudo della Bce". Temendo un nuovo attacco speculativo all'Italia, si alza la voce in Europa per avere una nuova copertura, con un quantitative easing bis. Per il Foglio il "Piano B" del governo è l'incidente: un botto che porta il Paese fuori dall'euro.
Intanto cala il clima di fiducia di imprese e famiglie (Messaggero e altri). Ad agosto l'indice di fiducia sceso da 116,2 a 115,2 per i consumatori, da 105,3 a 103,8 perle imprese, il più basso da gennaio 2017: calo dovuto principalmente al deterioramento della componente economica.
Sul Messaggero le ultime sulle pensioni: l'età resta bloccata a 67 anni fino al 2022. La Ragioneria generale dello Stato sospende l'adeguamento previsto per il 2021. Ma l'incremento dei requisiti sarà più veloce negli anni successivi: per la vecchiaia quota 68 sarà raggiunta nel 2029. La Ragioneria ha aggiornato anche lo scenario demografico, che porterà la spesa previdenziale al 15,1% del pil tra il 2019 e il 2021, per salire al 16,2% nel 2044.
Sul Fatto l'incognita Istat: oggi Giorgio Alleva decadrà sia dall'incarico di presidente sia di legale rappresentante, avendo esaurito il suo mandato, ma un successore ancora non c'è. Il governo si è mosso tardi per il rinnovo, la procedura è chiusa da due settimane ma non si sa nulla. Una vicenda tutt'altro che trascurabile considerando gli appuntamenti dell'agenda economica di settembre, a partire dalla revisione del Pil 2017.

ITALIA-POLITICA
In primo piano su tutti i giornali l'incontro Salvini-Orban, che segna la nascita dell'asse sovranista contro i migranti a livello europeo. Ripercussioni anche sulla politica italiana. Per il Messaggero l'asse sovranista imbarazza il M5S, che deve risolvere il rebus della collocazione in vista del voto europeo del maggio 2019. Per Repubblica questo è il nuovo fronte della crisi tra M5S e Lega: Salvini traccia una politica estera alternativa a quella di Palazzo Chigi e Conte, scavalcato, si irrita. La ministra 5S Lezzi al Fatto: "L'incontro tra Salvini e Orban non rappresenta nulla, E' un discorso che riguarda Salvini e solo lui. Per il resto c'è un contratto di governo. E io sono distante anni luce da Orban, il contraente M5S ha precisato che Salvini non rappresentava l'esecutivo a quell'incontro: non ci possono essere effetti". Il numero due di Fi Tajani alla Stampa: "La linea del governo non è coerente su nulla: infrastrutture, Ilva, rapporti con le imprese. E' un matrimonio contro natura, criticano Bruxelles per nascondere la mancanza di una strategia. Fanno a gara a chi cresce nei sondaggi, ma il problema è la politica economica".
Ieri, intanto, migliaia di persone in piazza San Babila a Milano per protestare contro l'incontro tra Salvini e Orban: la sinistra al sit-in anti sovranista (Corriere e tutti). Veltroni in un'analisi su Repubblica: contro questa destra estrema è l'ora di una nuova sinistra, il momento è pericoloso, non si ha la piena percezione dei rischi che corre la democrazia. Basta correnti, divisioni ed egoismi, il Pd si apra a un progetto unitario che tenga insieme il sogno e il popolo, l'innovazione e l'orgoglio delle radici. Non è con il rimpianto di un passato perduto né inseguendo parole d'ordine di altri che si può ripartire. Giornale attacca la manifestazione contro l'asse Salvini-Orban: gli impresentabili vanno bene solo se li riceve la sinistra.
Continua a tenere banco il caso della nave Diciotti. Si sgretola l'impianto accusatorio dei pm di Agrigento nei confronti di Salvini per il mancato sbarco dei migranti (Giornale e Libero). Ieri intanto 100 dei migranti sbarcati dalla nave Diciotti sono arrivati a Rocca di Papa, dove sono stati accolti al centro "Mondo migliore" gestito dalla cooperativa cattolica Auxilium (Corriere). Tensioni per le due opposte fazioni ad attendere i pullman: da una parte un gruppo di simpatizzanti di Potere al Popolo e persone iscritte all'Anpi, dall'altra esponenti di Casapound (Messaggero e tutti). Altri 39 dei migranti sbarcati dalla Diciotti sono rimasti nell'hotspot di Messina, ma saranno trasferiti in Irlanda e in Albania, ma i per i trasferimenti verso Tirana restano problemi tecnico-amministrativi (Corriere). Nel frattempo, ad agosto è record: mai così pochi sbarchi (Giornale). Secondo i dati del Viminale, gli arrivi sono stati 1.259 contro i 21.294 dello stesso mese del 2016.

ESTERI
Orban-Salvini, attacco all'Europa: "Serve un piano contro i migranti" (Stampa e tutti). Il premier ungherese incorona Salvini - "E' un eroe" - ma glissa sul caso Diciotti e conferma il no di Budapest ai ricollocamenti. A Milano nasce un accordo in chiave elettorale: intesa contro l'accoglienza e attacco al vecchio establishment. Il leader leghista: "Uniti per lasciare fuori dal governo Ue socialisti e Macron" (Messaggero p.2). Per la Verità (p.7) Orban è un alleato fondamentale per cambiare faccia all'Europa e l'alleanza con la Lega ha il beneplacito di Berlusconi. Il premier ungherese non pare intenzionato a lasciare il Ppe per aderire all'eurogruppo dei partiti euroscettici (Enf), culla della "Lega delle leghe" di cui aveva parlato Salvini (Corriere p.2). "Sono leale, il mio Fidesz è e resta nel gruppo – ha detto Orban a Salvini -, ma dobbiamo spostarlo a destra e dopo le elezioni di maggio costruire un'alleanza con voi e altri per mettere fuori il Pse dalla guida dell'Ue" (Messaggero p.3). Il deputato di Macron Bonnell al Corriere (p.5): "L'asse dei sovranisti è fatale per l'Ue". Feltri sul Fatto (p.3) parla di "piano Lega-Fidesz" per prendersi l'Europa: in molti nel Ppe chiedono di cacciare Orban, ma è più probabile che a vincere sia il leader ungherese, che potrebbe portare la Lega nel Ppe o creare un nuovo gruppo. Tajani alla Stampa (p.5): "Mi auguro che Orban resti nel Ppe. Un ingresso della Lega? Sì, se sostiene l'Ue e l'euro". Poi in tema immigrazione, il presidente dell'Europarlamento spiega: "Vanno fermati i flussi illegali, ma l'immigrazione va gestita perchè aiuta le economie. Se il gruppo Visegrad non vuole le quote deve mettere mld per aiutare l'Africa". Contemporneamente al vertice Salvini-Orban, ieri Conte ha incontrato il premier ceco Babis, che gela l'Italia sull'accoglienza condivisa (Stampa e tutti). In tema migranti, ieri altra fumata nera sulla revisione della missione Sophia chiesta da Roma: c'è anche il no ungherese e l'Italia resta unico porto (Messaggero p.2). Italia isolata, la ministra Trenta cerca la mediazione: il porto di sbarco sia scelto a turno tra i Paesi dell'Unione (Stampa p.4).
Rigurgiti neonazisti in Sassonia. A Chemnitz, dopo l'uccisione di un uomo da parte di due stranieri, parte la caccia agli immigrati.  Merkel avvisa i neonazi: "Tolleranza zero per l'odio" (Corriere). "Per voi non c'è posto" (Messaggero).
In Francia il ministro-esploratore Nicolas Hulot dice addio (a sorpresa) al governo Macron (Corriere): "Sono stanco di mentire" (Messaggero). "C'è una totale indifferenza verso la catastrofe ambientale, stiamo correndo verso una tragedia annunciata. D'altronde i politici sono ossessionati dal breve periodo e non riescono a fare politica per il medio-lungo termine. Sembra che interessi solo a me".

©riproduzione riservata




Commentario del 28.08.2018

IN PRIMA PAGINA
In primo piano l'intervista di Di Maio al Fatto: "Reddito minimo nel 2019, anche violando il tetto del 3% di deficit". "Il governo gialloverde frena l'Italia: Pil giù, siamo ultimi d'Europa" titola il Giornale. E sale di tono la lite sul bilancio Ue (Sole). "Pronto il veto" annuncia Di Maio (Corriere). Scontro sui mld a Bruxelles (Messaggero). Ma arriva lo schiaffo Ue: "il vostro veto è una farsa" (QN). "Così perderemo alleati nella Ue" attacca Brunetta ad Avvenire.
Intanto, sui migranti, oggi l'incontro Salvini-Orban per sigillare l'Europa (Stampa),  La Boldrini ad Avvenire: "Ormai vengono prima gli ungheresi".
Diciotti, Salvini sfida le toghe e rinuncia all'immunità (Giornale e tutti). Valanga di firme pro Salvini (Libero). Intanto, maxi piano della Chiesa per i migranti (Mattino). Cento in un comune vicino Roma, prime proteste (Fatto). "L'Italia che non si chiude" titola Avvenire, che sottolinea le diocesi in campo per accogliere i profughi. Bassetti: "Risolta l'emergenza con carità".
Ancora ampio spazio al tema Autostrade: il gruppo diffonde il testo del contratto. Cedole per 14 mld in 25 anni (Sole). Fatto parla di "finta trasparenza": nasconde i numeri su Genova. Intanto Toninelli dice: "Concessioni tutte da rifare" (Corriere e tutti). Dopo il crollo del ponte "Morandi", Fincantieri (con Cdp) farà il nuovo ponte di Genova (MF, Stampa). Ma il cda dirà no all'intervento dello Stato (Messaggero). Ed è scontro Toti-Di Maio (Sole, Messaggero). La Lega ai 5S: no allo Stato padrone (Repubblica).
Esteri-Germania: Merkel: Europa "più forte" al centro dell'agenda (Sole).
Esteri-Usa, Trump convince il Messico, finisce il Nafta (MF, Messaggero e altri). Il presidente americano scommette sul Nafta-bis, a Wall Streeet  volano auto e agricoltura (Sole).

ITALIA-ECONOMIA
"Spread e fuga di capitali sono frutto di una narrazione che ci dipinge come barbari, rimedieremo con il contratto diretto con gli investitori". Il ministro Di Maio al Fatto (in prima e p.3) non esclude lo sforamento del tetto del 3% del rapporto tra deficit e Pil "per raggiungere gli obiettivi", che sono: superamento della Fornero, reddito di cittadinanza e flat tax. Ma assicura: "Nessuna sfida all'Ue: vogliamo fare il bene dei cittadini e la regola del 3% l'ha definita sbagliata il suo stesso inventore". Per il Giornale (in prima e p.3) il governo gialloverde frena l'Italia: Pil giù, siamo ultimi d'Europa. Ma Tria dalla Cina rassicura: "Lo spread tornerà a scendere" (Sole p.3). Ora la manovra diventa più difficile (Messaggero p.2). Fubini (Corriere p.3) parla di spazi strettissimi sui conti con l'Europa. Bruxelles detta le condizioni: "Niente forzature", ma eviterà la rottura per non dare un'arma di propaganda. Intanto, è scontro sui contributi all'Europa. "L'Italia non paga? E' una farsa" dicono dall'Ue (Corriere tutti). Con il commissario indicato dalla Germania Oettinger che avverte: "I 20 mld dell'Italia sono una farsa, quelli netti sono solo 3: quasi tutta la quota versata vi torna sotto forma di fondi europei". E arrivano messaggi in codice da Bruxelles per spaventare il governo gialloblù (Verità p.15): Monti e Goulard escono allo scoperto contemporaneamente, l'asse Conte-Trump innervosisce la Francia, che teme di rimanere isolata. Il politologo Moisi, vicino a Macron, al Corriere (p.2): "Il presidente francese critica le scelte, ma distingue tra Conte e Salvini".  "Italexit": Rizzo su Repubblica (p.13) analizza le vie del governo per mettere in crisi l'Europa. Dall'immigrazione al vincolo di bilancio, Lega e M5S sono unite nell'offensiva sovranista, resiste solo il ministro dell'Economia Tria. Brunetta (FI) ad Avvenire (p.10) avverte: "Il braccio di ferro continuo non è la soluzione. Se lo spread salisse a 500 sarebbe il collasso dell'economia italiana. Basta sparate quotidiane, bisogna anticipare la nota di variazione ad Def, assumendo obiettivi rigorosi di deficit e debito, anticipando il giudizio delle agenzie di rating. Così l'Italia si può salvare".
Autostrade, desecretata la convenzione: nel piano, capitale "remunerato" al 10,21% (Sole in prima e p.2). Fatto (p.8) parla di "trasparenza col buco" e attacca: "Figuraccia di autostrade". Pubblicata dopo 20 anni la concessione ma senza la Gronda e i dati storici, svelati dal ministero. Il ministro Toninelli: "Così hanno lucrato sui pedaggi" (Verità p.11). Il titolare del Mit segnala come nel 2016 "la società ha fatturato quasi 7 mld, di cui 5,7 dai caselli, ma allo Stato sono tornati appena 841 mln". La Stampa (p.3) però evidenzia come Stato e azionisti incassino, mentre è solo l'automobilista a pagare: la società versa alla concessione il 2,4% di quanto incassa dai pedaggi, ma grazie a una legge del 2010 nelle casse pubbliche finisce il 12%. Su Repubblica (p.3) l'analisi sui privilegi della concessione: dai pedaggi ai profitti, gli accordi con lo Stato garantiscono al gruppo privato condizioni favorevoli e guadagni miliardari sicuri. "Autostrade allo Stato e revisione totale degli accordi" annuncia Toninelli (Repubblica p.2 e tutti). "La revoca della concessione ad Autostrade procede ottimamente – spiega Di Maio al Fatto -. Mi aspetto che ci facciano causa, ma ci sono tutti i presupposti per la revoca, poi realizzeremo una nazionalizzazione. Pensiamo a un nuovo soggetto ad hoc che gestisca quelle strade. Bisogna scegliere un modello stradale o un altro composto da più soggetti regionali". Ma la Lega frena sulla revoca della concessione (Repubblica p.4). Intanto, Fincantieri ricostruirà il ponte (MF in prima e p.5). Di Maio annuncia che gli interventi saranno affidati a un'azienda di Stato e si prefigura un ruolo per Cdp. E Toninelli avverte: "Non lo affideremo a chi lo ha fatto crollare, ci sarà il timbro dello Stato" (Corriere p.10). Ma è scontro sulla costruzione del nuovo ponte Morandi. Lega e Toti per Aspi (Sole p.2 e tutti).

ITALIA-POLITICA
Caso Diciotti, proseguono le indagini dei pm, che potrebbero ascoltare Salvini, accusato di arresto illegale, abuso d'ufficio e sequestro di persona (Corriere e tutti). Un'aggravante per Salvini: "Sequestrati anche minori" (Fatto p.4). Ma crescono i dubbi sull'ipotesi di arresto illegale: "Dal ministro non ci fu un ordine preciso" (Stampa p.4). Il vicepremier sfida i pm: "Non voglio l'immunità" (Giornale p.6 e tutti). Di Maio al Fatto spiega: "Il governo non ha sequestrato nessuno, la posizione dei ricollocamenti non puoi portarla avanti con modi gentili". Su Repubblica il botta e risposta tra Di Stefano e Maroni a Repubblica (p.11): "Ma più casi Diciotti, Budapest non è un modello" dice l'esponente 5S, ma l'ex ministro leghista avverte: "5S indecisi, Salvini pensi agli imprenditori del Nord". Dopo lo scontro Salvini-Fico sul caso Diciotti, nel Movimento cresce la fronda a sostegno del presidente della Camera: la minoranza grillina teme una "deriva di destra" e una riforma di Dublino che chiuda ai profughi (Corriere p.8).
Intanto, niente pace per i 100 migranti sbarcati della Diciotti: proteste a Rocca di Papa, dove saranno accolti prima di andare nelle diocesi (su tutti). Le diocesi italiane si mobilitano. "Un'intesa nel nome dell'uomo, la Chiesa non resta a guardare - dice il presidente della Cei Bassetti ad Avvenire (p.8) -. Nessun sostegno politico, pronti a risposte analoghe in caso di nuove emergenze. La nostra storia dice che la comunità ecclesiale interviene quando lo Stato è in difficoltà". Nel frattempo, 40 dei migranti della Diciotti potrebbero andare a Tirana, ma Bruxelles ha bocciato l'ipotesi Albania già 2 mesi fa (Stampa p.4).
Sul Corriere (p.5) l'analisi dell'Istituto Cattaneo sullo scarto tra i numeri reali dell'immigrazione e la percezione: oltre il 70% crede che siano 4 volte di più. Contro le mosse del governo in tema immigrazione si scaglia la Boldrini, che ad Avvenire (p.11) spiega: "Lo slogan è diventato 'prima gli ungheresi'. La nostra storia non consente di avere interlocutori così. Contro i sovranisti serve una lista unitaria senza simboli, sulla Diciotti Salvini si è incartato".
Per evitare litigi Lega-M5S slittano prescrizione e intercettazioni (Stampa p.5). Bonafede prende tempo, mentre Salvini sarebbe pronto a ritagliarsi una riforma della giustizia a colpi di atti amministrativi, spingendo sull'ampliamento dei rati per cui un migrante può essere espulso e sull'aumento dei tempi di permanenza nei Cpr: da 90 a 180 giorni.

ESTERI
Oggi summit Salvini-Orban a Milano per blindare i confini d'Europa (Stampa p.6 e tutti). "Così difendiamo i confini" dice il vicepremier (su tutti). Ma Milano scende in piazza contro il presidente ungherese (Repubblica p.11). La Verità attacca: "La sinistra si mobilita contro Orban come non fa nemmeno con i dittatori". Ma il presidente ungherese non piace neppure al M5s. "Con Orban non vogliamo avere niente a che fare – dice Di Maio al Fatto -. Ma la sua posizione contraria alla revisione del trattato di Dublino è la stessa di Germania e Francia". Contemporaneamente all'incontro Salvini-Orban, Conte incontrerà il premier ceco Babis: il governo cerca nuovi alleati, ma sull'accoglienza dei migranti entrambi i Paesi hanno già detto no (Messaggero p.3).
Un'Europa "più forte" al centro dell'agenda d'autunno della Merkel (Sole p. 14). La cancelliera ha enfatizzato che il ruolo della Germania deve crescere per "assumersi più responsabilità" in Europa, puntando sull'aspetto che sta più a cuore alla popolazione, quello della difesa. È la difesa dei confini un terreno fertile dove la cancelliera può saldare la spinta europeista con Emmanuel Macron senza perdere elettori. Per Angela Merkel si apre così un autunno di sfide che le arriveranno da tutti i fronti e la impegneranno intrecciando politica domestica ed estera.La minaccia di Trump oltreconfine si somma a quella dell'Afd in casa. I continui litigi nella Grande Coalizione si aggiungono a quelli nell'Ue dilaniata dalla questione sulla migrazione e non solo.

©riproduzione riservata

Commentario del 27.08.18

IN PRIMA PAGINA
Dio salvi Salvini (Libero). Tutti contro il pm che lo accusa (Tempo). "Inchiesta boomerang per i pm" (Messaggero). Salvini, sotto inchiesta per il sequestro dei migranti sulla nave Diciotti si difende e contrattacca: "Pronti a riformare la giustizia". Di Maio è con lui ma lo frena sulle toghe (Corriere). Su Repubblica le accuse dei pm e l'allarme dei magistrati: Bonafede ci difenda. Berlusconi difende Salvini: assurda interferenza (Giornale). Meloni: "Atto sovversivo del magistrato". Gelmini: "Difendo Matteo ma è ora che torni a casa" (Tempo).
Altro fronte aperto, quello con la Ue. "Questa Europa sparirà" dice Di Maio alla Stampa. Bagnai al Fatto: Mettere il veto al bilancio della Ue conviene a tutti". Monti, sul Corriere: più lontani dall'Europa senza dirlo.
Spazio anche all'economia. Sul Messaggero parla il sottosegretario Geraci: "Dazi selettivi per cinque anni anche in Italia". Zoppas (Confindustria) a Libero: "Basta inseguire il consenso. Fate qualcosa per le imprese". Sul Sole il punto sul reddito degli italiani: non ancora recuperati gli anni della crisi. Contro la povertà servono 6 miliardi. Su A&F la lunga ritirata dello Stato.Padrone: 110 miliardi incassati dalle privatizzazioni. Sapelli: "La vera storia delle privatizzazioni targate Prodi"(Verità).
Dall'estero. Morto McCain: "Non voglio Trump ai miei funerali" (Messaggero). Addio al leone dell'America delle libertà (Stampa). Russia, sulla maxi-tassa gli oligarchi sfidano Putin (Stampa).
Dal Vaticano. Mons.Viganò: "Via il Papa. Ha coperto un pedofilo" (Fatto). Dossier choc contro il Papa. E lui: leggete e giudicate voi (Corriere). Burke: "Adesso il Papa deve fare chiarezza" (Verità). Su A&F chi controlla il tesoro di Francesco.
Calcio, l'Inter fa due gol e si ferma: pareggio con il Toro (Repubblica). Formula Uno, Vettel scatenato, trionfo Ferrari (Corriere). Prossima tappa Monza (Repubblica). Motogp, figuraccia a Silverstone: un po' di pioggia cancella la gara (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Missione in Cina per il ministro Tria: in agenda commercio e titoli di Stato (Messaggero). Sul Messaggero parla il sottosegretario Geraci, nella delegazione partita per Pechino: "Pronti a dazi selettivi della durata di 5 anni. Servono per far riabituare la popolazione alla globalizzazione, non per promuovere l'autarchia". Ma l'Italia non diventerà "statalista": "Sono solo annunci, non parliamo di nazionalizzazioni. Si parla in un caso solo, autostrade, di aumentare un pochino la presenza dello Stato nei controlli legati alla sicurezza che il privato sembra non abbia garantito il controllo". Sulla rete nazionalizzata frena anche Giorgetti che al Corriere dice: "Prima va concluso l'iter: stiamo aspettando la replica di Autostrade. E comunque non credo che in assoluto lo Stato faccia le cose meglio del privato, né il contrario. Poco importa chi farà il ponte ma che venga fatto presto e bene e che a pagare sia Autostrade". Ma il vice premier Di Maio, intervistato dalla Stampa, è di parere diverso: "Nazionalizzeremo le autostrade e togliendole ai Benetton. Da un punto di vista umano hanno avuto un comportamento vergognoso. Dopo la tragedia ha parlato solo Atlantia per dire che il ponte era sicuro. Neanche una parola sulle vittime. Ma la manutenzione di quel ponte spettava a loro. In compenso hanno guadagnato miliardi dai pedaggi, a scapito della manutenzione. Per questo vogliamo nazionalizzare: per abbassare i pedaggi e aumentare gli investimenti". Ai Benetton, dice ancora Di Maio "non chiediamo elemosina. Se versano i soldi per rifare il ponte fanno solo la metà del loro dovere. Il ponte sarà rifatto comunque e non da loro". Oltre ad Autostrade, scrive Repubblica, sono altre trentamila le concessioni nel mirino, dalle frequenze tv – che chiamano in causa Mediaset e Fininvest – ci sono anche i Gavio, Garrone, Zoppas fino ai concessionari delle spiagge e ai venditori ambulanti.
Il focus resta sulla manovra. Repubblica parla di Tria stretto tra tre richieste: flat tax, reddito di cittadinanza e revisione della Fornero. A questo ora bisogna aggiungere il piano Savona sugli investimenti, per far salire il il pil al 2% già nel 2019. Ma è come volere costruire un palazzo di tre piani senza poterselo permettere. "La legge di Bilancio terrà conto dei parametri europei ma serve flessibilità per un grande piano di manutenzione delle opere pubbliche – dice Giorgetti al Corriere – Servono per la sicurezza dei cittadini e per far ripartire l'economia di questo Paese".
Sangalli (Confcommercio): "Il governo impedisca l'aumento dell'Iva o sarà un disastro per imprese e famiglie". Da Sangalli appello per "una legge di bilancio credibile. Solo così daremo risposta ai mercati e agli investitori, che vanno rispettati perché contribuiscono a sostenere la nostra economia e in parte finanziano il nostro debito". Su Libero parla Zoppas, presidente di Confindustria Veneto: "Basta proclami, Lega e M5S sembrano ancora in campagna elettorale. Piuttosto aiutino le imprese a sopravvivere o addio lavoro. Il decreto dignità ammazzerà molte imprese: non tutela l'economia reale ma garantisce lavoratori senza merito. Al governo dico: programmiamo insieme 10 anni di sviluppo". Su Libero parla Cottarelli: "Bisogna ridurre il deficit: se l'attacco sui mercati arriverà sarà peggio del 2011. Nel caso l'Italia andasse in recessione niente ci salverebbe da un'offensiva speculativa".

ITALIA-POLITICA
"Salvini non deve dimettersi. Giusto che i pm indaghino ma stiamo difendendo l'Italia": in un'intervista alla Stampa Di Maio difende il leader della Lega, sotto inchiesta per il blocco dei migranti sulla nave "Diciotti". "L'indagine di Agrigento è un atto dovuto, perché le decisioni prese facevano capo al Viminale.Ma le scelte del governo sono state condivise". "Nessuna contrapposizione con i giudici" dice il leader 5Stelle, ma nemmeno dimissioni da parte di Salvini: "C'è una bella differenza tra un politico indagato perché fa l'interesse della nazione ed eletti del Pd indagati per corruzione, concussione, istigazione a delinquere". Sui rapporti tra alleati "Salvini fa Salvini, io faccio Di Maio. Ma sui temi del contratto lui e la Lega sono sempre stati leali". Quanto al consenso che Salvini guadagnerebbe dall'inchiesta "a me oggi non mi interessa il consenso – dice Di Maio – Mi interessano i risultati. Cominceremo nazionalizzando le autostrade". Tornando a Lega e M5S, con Salvini che comanda su tutti "i numeri dicono altro. Insieme siamo il 65% degli elettori: né loro né noi siamo autonomi. Piuttosto sono le opposizioni a essere in caduta libera". Ma nel Movimento, scrive Repubblica, cresce la fronda anti-Salvini: "Basta odio verso nemici inesistenti".
"L'inchiesta? Un boomerang" dice al Messaggero Salvini. "Mi fa piacere il sostegno di Berlusconi e della Meloni, meno quello di Forza Italia, ipocrita per come si sta comportando in Parlamento. Ho ricevuto una marea di messaggi di solidarietà: credo che ad Agrigento abbiano sbagliato i loro conti se pensavano di fermare e intimorire qualcuno. La cosa bella è che tra i tanti messaggi di sostegno ce ne sono parecchi di giudici e pubblici ministeri di varie procure italiane. E' segno che la politicizzazione va stretta anche a molti operatori della giustizia". Per Salvini i tempi sono maturi per la riforma della giustizia: "Non per l'inchiesta su Salvini ma perché abbiamo milioni di processi arretrati e questo è uno dei problemi che frenano gli investimenti in Italia. Poi affronteremo la separazione delle carriere e il correntismo della magistratura.". Intervista di Salvini anche su Libero: "Niente immunità, voglio essere processato. Non avrei mai pensato di essere indagato per sequestro di persona, voglio solo difendere il Paese dall'invasione. Con la linea dura non è più arrivato nessuno. Ora sono in contatto con i Paesi extra europei per ridistribuire altri immigrati". Quanto a lui "chiederò al Senato di farmi processare". E sul centrodestra: "Ringrazio Berlusconi per la solidarietà ma Forza Italia è troppo vicina al Pd". Libero lancia una raccolta di firme a sostegno di Salvini: "Evviva Matteo e la legittima difesa dell'Italia". Con Salvini anche Berlusconi: "E' un'inchiesta assurda. I giudici sono intervenuti in una questione politica" (Giornale). Giorgia Meloni, intervistata dal Tempo parla di "atto sovversivo su Salvini" ed evoca il blocco navale. Martina alla Stampa: "Salvini ha fallito, l'Italia è più debole. Dobbiamo ringraziare la Chiesa che si è fatta carico delle persone che erano sulla Diciotto. Il governo ha solo dimostrato la sua totale incapacità e irresponsabilità". Dal segretario del Pd appello alla politica: "Facciano un passo avanti tutti quelli che colgono l'urgenza di una risposta alla deriva imposta da Lega e 5Stelle. Mettiamoci fianco a fianco e costruiamo insieme un nuovo progetto. Il Pd c'è".
Su Repubblica gli atti del pm di Agrigento Patronaggio: "fermò lo sbarco dei migranti con un ordine per telefono". La testimonianza chiave che inchioda il ministro è quella del prefetto Corda, in servizio al Viminale. Materialmente a trasmettere il diktat è stato il capo di gabinetto Piantedosi, indagato con Salvini. Ma Piantedosi è convinto che sull'affaire Diciotti non sia stata violata alcuna norma. A questo punto il tribunale dei ministri può archiviare oppure sollecitare la procura di Palermo a chiedere l'autorizzazione a procedere al Senato per Salvini, che però difficilmente verrebbe concessa considerati i numeri della maggioranza.
"Il ministro della Giustizia difenda le prerogative costituzionali della magistratura" dice a Repubblica il presidente dell'Anm Francesco Minisci. "Nessuno deve e può interferire nel lavoro dei pm. Se nella vicenda della nave Diciotto sono stati commessi reati e chi li ha commessi spetta stabilirlo a chi indaga: questo significa autonomia e indipendenza della magistratura".

ESTERI
"Questa Europa sparirà", dice Di Maio nell'intervista alla Stampa. "Il vento è cambiato, sui migranti le contraddizioni stanno vendendo fuori. Su questo tema l'Ue si gioca la credibilità.Molti governi ci attaccano chiamandoci populisti, senza rendersi conto che hanno le ore contate. Alle prossime elezioni europee prenderanno una batosta memorabile". Sui migranti "con la prossima nave non ci rivolgeremo più a Bruxelles ma ai singoli Stati". Quanto alle alleanze "non abbiamo alleati internazionali prestabiliti: facciamo i migliori interessi per il nostro Paese".
Domani l'incontro di Salvini con Orbàn, mentre il governo definisce "più che possibile" il veto sul bilancio Ue. L'Italia guarda a Visegrad, titola la Stampa. Quirinale preoccupato per uno strappo che può diventare insanabile. L'Europa avverte: "Le minacce non aiutano".
"Italia isolata se ricatta Bruxelles": sul Corriere la svolta dei governo europei, sempre più insofferenti verso Roma. Il caso della "Diciotti" ha segnato uno spartiacque: per la prima volta c'è stata una decisione quasi unanime di isolare il governo italiano e portarlo a una chiara sconfitta politica sui migranti. La capofila nel respingere le richieste sui profughi è stata la Francia, ma erano con lei anche Spagna, Germania e persino l'Ungheria. Le minacce italiane sul bilancio europeo hanno radicalizzato ancora di più lo scontro e indurito le posizioni e questo avrà ripercussioni sulla trattativa che ora si apre sul bilancio per avere margini di flessibilità sui conti. Cambio di passo anche dei mercati: finora gli sbalzi sui titoli del Tesoro erano dettati dagli annunci del governo legati alla manovra e all'euro. Ora l'economia non c'entra quasi più: da martedì lo spread è di nuovo in ascesa solo sulle tensioni politiche in particolare con la Ue.
"Roma rischia l'isolamento. La solidarietà arriva col dialogo" dice Sylvie Goulard alla Stampa. Per la numero due della Banca di Francia nessun Paese europeo può affrontare le sfide globali – dall'immigrazione alla rivoluzione tecnologica – da solo. "Servono proposte nuove per cambiare l'Europa non la negazione dell'interdipendenza. Chiedere aiuto a Usa e Russia è sbagliato: non esistono filantropi a capo delle grandi potenze".

©riproduzione riservata




Commentario del 26.08.18

IN PRIMA PAGINA
Migranti, la Procura indaga Salvini (Stampa). "E' sequestro di persona" (Repubblica). Scontro con i pm (Messaggero). "Non mi fermo" (Corriere). Il Fatto: Salvini affonda. Il Giornale: follia delle toghe. Minniti a Repubblica: "Un inaccettabile conflitto di poteri". Legnini alla Stampa: inaccettabile sfidare i magistrati, rischia la democrazia. Il Tempo: preparatevi a votare. Intanto per i profughi arriva l'ok allo sbarco: accolti da Albania, Dublino e vescovi (Sole, Messaggero). Il cancelliere austriaco Kurz al Messaggero: "I migranti irregolari vanno rimandati a casa". Sul Fatto tutte le promessi rimangiate dalla "fu Europa".
Sul Sole l'Italia alla campagna di Cina: il governo a Pechino per commercio, dazi e Btp. In manovra il taglio del cuneo fiscale alle imprese 4.0 (Sole). Sul giornale lo scippo delle pensioni da 3.700 euro. Su QN la Bongiorno in guerra con i furbetti della pubblica amministrazione.
Genova, le prime famiglie ricevono gli aiuti. Da Autostrade 1,5 milioni (Avvenire). Rixi al Secolo XIX: Ponte Morandi, la demolizione partirà all'inizio di settembre. Il procuratore al Corriere: "Demolizione? Nessuna fretta, quei monconi sono una prova"
Dall'estero. Trump, nuovo giallo: "Ha un figlio segreto" (Secolo XIX). Su Repubblica Pepe Mujica in Italia: "La sinistra in crisi può ancora salvarsi ma deve pensare di più alla felicità" (Repubblica). Su tutti il Papa in Irlanda: "Sulla pedofilia la Chiesa ha fallito". Sulla Verità in esclusiva il j'accuse di monsignor Viganò: "Il Papa sapeva degli abusi del cardinale gay ma li ha coperti. Ora deve dimettersi".
In cronaca: Jesolo, arrestato lo stupratore, un senegalese con precedenti (Corriere, Messaggero). "Andava espulso due anni fa" (Repubblica).
Calcio, CR7 a secco e s'arrabbia, Juve inarrestabile: 2-0 alla Lazio (Stampa). Il Napoli beffa il Milan, da 0-2 a 3-2 (Messaggero). Oggi Belotti sfida Icardi a San Siro (Stampa). Formula 1, pole per Hamilton in Belgio. Vettel secondo attacca il team.

ITALIA-ECONOMIA
Tria vola a Pechino ma anche i cinesi aspettano di vedere la legge di Bilancio prima di comprare BTp, scrive il Fatto che evoca un "rischio Grecia" sulla manovra. E' in corso una fuga di capitali (34 mld a maggio, 38 a giugno) che non ha giustificazioni sul piano economico quanto nell'incertezza politica, come ha esplicitato Moody's, che aspetta l'aggiornamento del Def per aggiornare il rating sul debito. Le rassicurazioni di Conte, Tria e Moavero non bastano: gli investitori temono che in Parlamento la Lega faccia salire il deficit. Per il Fatto non ci saranno aiuti dall'estero. Non dagli Usa: Conte aveva chiesto a Trump di dare messaggi rassicuranti sullo stato dell'economia italiana per influenzare le banche americane ma non sembra aver avuto effetti. E nemmeno dalla Cina, dove andrà domani Tria: fonti del Tesoro avvertono che anche i cinesi apsettano di vedere la legge di Bilancio prima di comprare Btp. Savona ha rivisto al ribasso il suo piano di investimenti, col resto del governo le interlocuzioni sono al minimo. Draghi ha incontrato varie volte Tria ma non ha avuto mai un vero confronto con Conte e Di Maio. Domani è atteso il giudizio di Fitch ma quasi certamente rinvierà come Moody's.
Sul Corriere la linea del Tesoro sulla visita di Tria in Cina: missione istituzionale, non siamo lì per vendere Btp. "Sulle aste non c'è mai stato alcun problema e non ce ne saranno in futuro". Anche da Bankitalia smentiscono: "Andare a vendere Btp sarebbe incredibile, ridicolo e controproducente". Ma tra agosto e settembre sono 60 i mld in scadenza tra Bot e Btp, altri 25 a ottobre. In un'analisi di Bloomberg altra stoccata all'Italia: "Dalla Brexit all'ascesa del governo populista in Italia, la politica è diventata impossibile da ignorare per gli investitori".
Anche per il Sole ufficialmente i Btp sono fuori dall'agenda della visita della delegazione italiana in Cina, ma la questione dei titoli di Stato resta legata a doppio filo alla ricerca di capitali stranieri, dopo il drastico deterioramento della fiducia degli investitori esteri.
Repubblica torna invece sul tema della rinazionalizzazione dei servizi, spinto dal caso di Genova, con un'intervista a Cottarelli: "Questa foga è sospetta, come se si volesse cogliere l'occasione della tragedia di Genova per affermare una volontà già esistente. Il contratto di governo è permeato di riferimenti a uno Stato più presente nell'economia. Ma restituire alla mano pubblica le aziende privatizzate sarebbe un errore, non per motivi ideologici ma pragmatici. La nostalgia dello Stato padrone cozza contro la realtà: non si garantiremmo un miglior servizio né maggior sicurezza. E salirebbe ancora una volta il debito pubblico". Per Cottarelli "il governo ha però ragione nel voler rivedere le concessioni: serve concorrenza, trasparenza dei contratti e una vigilanza pubblica martellante".
Sul Sole anticipazioni della manovra d'ottobre: allo studio il taglio selettivo del cuneo fiscale, almeno 5 punti in meno alle aziende del settore dell'innovazione tecnologica. Con una dote fino a 1 miliardo e mezzo la sforbiciata potrebbe salire a 10 punti. Tra le subordinate c'è quella di agganciare a questo intervento un piano di revisione tariffaria targato Inail, che taglierebbe subito il costo del lavoro di alcune centinaia di milioni. Ad insistere su questo sarebbe lo stesso Di Maio.

ITALIA-POLITICA
"Diciotti", Salvini indagato, via allo sbarco dei migranti (Repubblica e tutti). Sequestro di persona, arresto illegale e abuso di ufficio le ipotesi di reato formulate dal pm di Agrigento Patronaggio. Le carte trasmesse al Tribunale dei Ministri. I 150 migranti sbarcati vanno 100 dai vescovi, gli altri in Albania e Irlanda. L'indagine aperta su Salvini è il caso politico del giorno. "Una vergogna, non mi fermano, ho difeso i confini del Paese" la reazione di Salvini che in un comizio a Pinzolo sfida le toghe: "Mi vengano a prendere, li aspetto con la grappa" (Stampa). Il leader della Lega ricorda Genova "ancora senza indagati" dopo 43 morti (Corriere) e accusa i pm: "Siete del Pd" (Messaggero).  Solidarietà da Toti – "Mi sento indagato come lui" – e dalla Meloni: "Sovversivo indagare chi vuol fermare l'invasione" (Giornale). Repubblica parla di Salvini incontenibile, Di Maio all'angolo e 5 Stelle sempre più divisi: "Ci metto un attimo a portare tutti ad elezioni e a diventare presidente del Consiglio", lo sfogo del leader della Lega con i suoi a Pinzolo. "Non mi ferma un procuratore: gli italiani sono con me. Se andiamo a votare mi prendo l'Italia". Minniti a Repubblica: "Salvini porta il conflitto nello Stato e il Paese alla deriva: una situazione senza precedenti e senza giustificazione, perché non c'è alcuna emergenza profughi. Il futuro del Paese è a rischio, c'è uno slittamento della democrazia che porta fuori dalla modernità". "Inaccettabile la sfida ai pm – dice Legnini alla Stampa – Un'inchiesta giudiziaria non ammette interferenze da parte di nessuno".
Conte e Di Maio provano a serrare le fila: "Esiste un codice etico dei ministri e per quel codice Salvini può restare ministro" (Messaggero). Per il premier quello dei pm è un atto dovuto, legato all'azione politica del capo del Viminale, Ma l'anima 5Stelle è in agitazione. Attesa per un intervento del ministro Bonafede. Sul Corriere la telefonata di Di Maio a Salvini: "Deciditi sullo sbarco, i miei non li tengo più". Il vicepremier in realtà ha condiviso la linea dura sui migranti ma sa che le sensibilità del Movimento a riguardo sono diverse. Contatti anche tra Di Maio e Fico, col vicepremier che ha sottolineato il fastidio per l'esternazione pro-migranti del presidente della Camera. Ma Fico non è stato il solo a schierarsi contro la linea di Salvini. In campo anche la ministro della Difesa Trenta, a tutela della Guardia Costiera: "La Marina è candidata al Nobel per la Pace". Sul Tempo la "profezia" di Bisignani: con Salvini indagato prepariamoci a votare. Altro strappo tra Lega e M5S, quello sul vertice di Salvini con Orban (Corriere). I Cinque Stelle si dissociano: atto politico, non istituzionale e quindi non governativo.
Sul Messaggero il futuro del centrosinistra. La sfida nel Pd corre nelle ex stazioni: Zingaretti lancia una mobilitazione per il 5 e 6 ottobre a Roma alle ex Dogane di San Lorenzo. Due settimane dopo torna la Leopolda di Renzi, che si chiamerà "la prova del Nove". Zingaretti si prepara ad essere inclusivo, la mission ècercare di spezzare il fronte Lega-M5S parlando con l'elettorato grillino. Renzi non ha ancora sciolto le riserve ma c'è sempre il progetto macroniano in gestazione. "La sinistra in crisi può ancora salvarsi ma deve pensare di più alla felicità" dice a Repubblica l'ex presidente uruguaiano José Pepe Mujica. "Il vero problema non sono i migranti ma il fatto che voi europei siete un continente vecchio. Avete bisogno di forza lavoro e invece la respingete. Il vero problema è il cambiamento climatico e l'imminente disastro ambientale su cui la politica dell'Occidente è inerte".

©riproduzione riservata





Commentario del 25.08.18

IN PRIMA PAGINA
Migranti, dal vertice Ue niente accordo sugli sbarchi. Scontro frontale Roma-Bruxelles (Sole). Italia pronta a giocarsi la carta del veto sui conti (Corriere). Lo scontro si sposta sul contributo di bilancio (Stampa). Il governo: ritorsioni sui fondi (Messaggero). Repubblica parla di Italia all'angolo e attacca Salvini per gli abusi sulla "Diciotti". Centinaia gli esposti contro il Viminale per il blocco della nave a Catania (Stampa). Il Fatto: la Ue se ne frega dei migranti, i governi lavorano per Salvini. Anche la Chiesa divisa sull'accoglienza (Messaggero). I vertici: chi non è per l'accoglienza non è un vero fedele. Il vescovo di Ventimiglia: Salvini sui profughi meglio di Famiglia Cristiana (Libero).
Su Avvenire l'autunno caldo dell'economia: manovra condizionata dai mercati. Boccia (Confindustria): serve un tavolo con il governo (Sole). Savona: "Piano B se parte l'attacco sul nostro debito" (Messaggero).
Su Repubblica l'autunno del Pd e la rabbia dell'Emilia: "Basta liti nel partito". Mentana al Fatto: "Il Pd non sta con i potenti ma ha sbagliato". Intanto Calenda prepara il suo partito (Verità).
Genova ancora in prima pagina. Su Corriere e QN così cadrà il mostro: "Caduta guidata". Ma è braccio di ferro sull'abbattimento. Timori anche per l'allarme meteo (Messaggero). Su tutti il siluramento di Ferrazza: il tecnico che Toninelli ha cacciato poteva chiudere l'autostrada (Fatto). "Scaricabarile su di me" (Corriere). E ora uno 007 per indagare sul ponte (Giornale)
Sul Giornale: troppe ferie fanno impazzire figli e genitori. Il ministro Bussetti a Libero: aprirò le scuole anche d'estate.
In cronaca. Le zanzare fanno una strage: undici morti per la febbre del Nilo (Libero). Su QN città d'arte, laghi e isole: da Clooney a Tom Hanks l'Italia è un set a cielo aperto. Su Corriere e tutti la sfida a distanza Ronaldo e Higuain. Per l'esordio di Ronaldo 154 Paesi collegati con lo Stadium (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Sarà un autunno caldo per l'economia, titola in prima pagina Avvenire, con la manovra di bilancio stretta tra spread, deficit e fuga degli investitori stranieri. Dal Meeting di Rimini il presidente di Confindustria Boccia lancia l'allarme: "Dobbiamo stare attenti a fare una manovra finanziaria che si allarghe anche a lavoro e giovani ma che non esageri sul ricorso al deficit. Se la percezione dei mercati è quella è evidente che lo spread aumenta". L'allarme di Boccia anche sul Corriere: "Mettono le mani avanti perché ci sarà un attacco dei mercati. Non ci sono fondi che vogliono far cadere un governo, si tratta solo di soldi". Per Boccia bisogna mettere un freno alle "sparate demagogiche" e imparare "i fondamentali dell'economia: se dice che l'aumento dello spread non ti interessa tanto il popolo è con te, vorrei ricordare che quello spread fa aumentare i mutui di famiglie e imprese". Il Sole, dell'intervento di Boccia, sottolinea invece l'apertura al governo: "Serve un tavolo di confronto e più interlocuzione: siamo partiti in salita". Richiesta condivisa dalla leader della Cisl Furlan: "Conte si confronti" (Sole). Da Boccia riferimento anche al caso autostrade-Cdp: "Quando c'è il privato sarebbe opportuno che il pubblico non entrasse. Lo Stato faccia lo Stato e controlli, il privato faccia bene il privato".
Sul Messaggero il ministro Savona torna al "Piano B": "Il rischio di attacco c'è". Parlando a Porto Cervo alla presentazione del suo ultimo libro, Savona ha detto che non è importante se l'uscita dall'euro sia determinata dal governo italiano o arrivi da altrove, l'importante è essere consapevoli che può accadere. A spingere il "cigno nero" può essere la crisi dei migranti – con Di Maio che ieri a Agorà ha evocato l'Italexit – ma soprattutto la manovra di bilancio. Le agenzie di rating hanno dato più tempo all'Italia, col rinvio del giudizio a dopo la presentazione della manovra, l'ombrello della Bce funziona ancora ma il focus è tutto sulla legge di Stabilità, col piano Savona che prevede la mobilitazione di 50 miliardi l'anno per spingere il pil al 2%.
Sul Corriere e altri la missione di Tria in Cina per piazzare il debito italiano: nel 2019 saranno offerti titoli pubblici e Btp per 400 mld di euro, un terzo dei quali dovrebbero andare all'estero. Conte ha sondato a riguardo Trump, Tria è in missione in Cina. Sul Corriere i dubbi degli economisti di Pechino e Shanghai: per investire nel debito italiano serve la certezza di un ritorno e di rischi non eccessivi. Il crollo del ponte di Genova ha evidenziato la debolezza delle nostre infrastrutture ma la Cina potrebbe offrire collaborazione. Sempre alta poi l'attenzione sul porto di Trieste quale terminale per la nuova via della Seta.
Libero attacca Bini Smaghi, per l'intervista di ieri a Repubblica in cui chiedeva al governo di anticipare il Def per rassicurare gli investitori e fermare lo spread: "il banchiere amico del Pd vuole affossare l'Italia".

ITALIA-POLITICA
Crescono le tensioni a bordo della nave Diciotti, con i migranti in sciopero della fame (Messaggero e tutti). La procura di Agrigento al lavoro sul mancato sbarco. Repubblica evidenzia le norme violate per ordine di Salvini: dal "porto sicuro" negato all'assenza di disposizioni scritte, i pm indagano sulla catena di illegittimità. Oggi interrogati due funzionari del Viminale. Salvini: "Perchè il pm non parte da me negli interrogatori?" (Corriere e tutti). L'appello della Guardia costiera: "Situazione critica, autorizzate lo sbarco". Il piano del Viminale per superare lo stallo: identificare i profughi a bordo e far sbarcare solo chi ha diritto all'asilo (su tutti). Conte a lungo tentato dall'ipotesi di intervenire sullo sbarco dei 150 immigrati (Corriere). Ora tratta con Salvini: "Battiti, ma falli scendere" (Repubblica). Per i sondaggisti, il 40% degli elettori è favorevole al pugno di ferro (Stampa). Ma il premier è irritato per i toni alti dei due vice che hanno complicato le trattative con la Ue. Minzolini sul Giornale mette in evidenza le contraddizioni del governo: Conte guida un esecutivo politico travestito da tecnico, è un peccato originale che sta paralizzando il Paese. Il premier non è in grado di mediare tra Lega e M5S. Moavero contrario alla linea dura sui migranti, per il Corriere la bacchettata del ministro degli Esteri spiazza gli alleati giallo-verdi. Il ministro rappresenta l'ala moderata e dà voce alla posizione del Quirinale (Messaggero), che non condivide i toni alti e non vuole offrire scorciatoie (Corriere).
Opposizioni all'attacco sul caso della Diciotti. Sfilata della sinistra, anche la Boschi si fa bella a bordo della nave (La Verità). Boldrini al Corriere: "Quei migranti sono ostaggi per chiedere il riscatto a Bruxelles". E Fi attacca Salvini. "Esaspera gli animi – dice Mara Carfagna alla Stampa -. Uno Stato severo non può essere crudele. Non si possono usare i migranti come armi contro l'Europa". Il senatore M5S Paragone in una lettera a Libero: "Per provare a risolvere i problemi servono anche posizioni dure". Ma nel Movimento è spaccatura, cresce la pattuglia anti-Lega (Repubblica). Per il Fatto, Conte e il M5S sono gli "altri ostaggi della Lega". E Fico prepara la fronda d'ottobre anti-Carroccio (Giornale). E' gelo tra il presidente della Camera e Di Maio (Corriere).
Anche la Chiesa si divide sull'accoglienza: in tutta Europa ora emerge l'ala prudente (Messaggero). La Cei lancia l'allarme: chi non è per l'accoglienza non è un vero fedele (Libero). Il vescovo di Agrigento, Montenegro, alla Stampa sui migranti a bordo della nave Diciotti: "Se fossero stati animali li avrebbero trattati meglio". Mentre mons. Suetta, vescovo di Ventimiglia, a Libero spiega: "Sui profughi Salvini meglio di Famiglia Cristiana. La carità verso il prossimo non è uno slogan".

ESTERI
Caso Diciotti e ripartizione dei migranti, la Ue mette all'angolo l'Italia (Repubblica e tutti). Fumata nera al vertice, tensione tra Italia e Ue sul contributo al bilancio (Stampa e tutti). Ora lo scontro si sposta sui conti (Fatto p.3). Di Maio: "Stop ai fondi all'Ue". Ma l'esecutivo si divide e la Farnesina avverte: "Pagare i contributi europei è un dovere" (Su tutti). Giornale (p.3) polemico: quello di Di Maio è solo un "penultimatum", così il governo esce sconfitto e fermando i versamenti ci rimettiamo 12 mld. E si temono ritorsioni Ue sulla manovra (Stampa). L'Unione avverte: "No ai ricatti di Roma, sanzioni se Roma non paga" (Stampa p.2). "Schiaffi all'Italia dall'Ue, che vuole i soldi ma non i migranti" titola La Verità. Ma il QN fa "i conti con l'Europa": un affare da 40 mld. Il nostro Paese incassa dalla sua partecipazione all'Ue più di quanto tira fuori. L'ira del premier Conte per l'attacco dell'Europa e avverte: "Ci saranno conseguenze" (su tutti). Per uscire dall'impasse Conte propone di detrarre a Bruxelles le spese per i migranti (Messaggero p.3). Salvini pronto a vedere Orbàn per lanciare l'alleanza anti-Ue (Stampa p.3). Tajani: "Sparate demagogiche le minacce all'Europa" (Giornale p.4). Su Repubblica (p.7) parla il premier ceco Babis: "Basta con la politica di accoglienza dei migranti in cambio di fondi Ue.  Abbiamo molte idee in comune con l'Italia su integrazione e sovranità, ne parlerò il 28 a Roma con Conte e Salvini. Bisogna negoziare un Piano Marshall per Siria e Africa: far vivere bene i migranti a casa loro anziché venire da noi illegalmente. Dico no alle quote di ripartizione".

©riproduzione riservata




Commentario del 24.08.2018

Primo Piano Rassegna Stampa
Venerdì 24 agosto 2018

IN PRIMA PAGINA
Conti pubblici, caso nave Diciotti, Ilva e caso Autostrade, dopo il crollo a Genova, i temi in evidenza. Moody's rivede al ribasso le stime sulla crescita dell'Italia (Sole). Giù le stime sul Pil, lo spread vola (Giornale). Sui Bond, Intesa riapre il mercato (MF). Sul debito la "promessa" Usa (Corriere).
Intanto, sfida all'Europa sui migranti (Corriere, Messaggero e altri). Di Maio: "Senza aiuti blocchiamo i fondi" (Repubblica e tutti). Salvini al Corriere: "A breve vedrò Orbàn per cambiare le regole". Nave Diciotti, sale lo scontro. Salvini: "Ho la coscienza pulita". In campo Onu e Ue (Sole). Il Fatto si concentra sul "trucco" di Salvini per tenere le nave Diciotti in mare: la norma Minniti. "Sulla pelle del migranti" titola Avvenire, ma secondo un sondaggio di Libero l'85% dei cattolici è fedele a Salvini. Sul caso Diciotti, Mattarella chiama Conte: è gelo per la linea dura (Messaggero). Sul QN parla il segretario dem Martina, che lancia la scommessa: "il Pd ritorna tra la gente".
Atlantia: il titolo risale, ma domina la speculazione (MF). Hedge in manovra. Confindustria: nessuna revoca della concessione. Il leader confindustriale Boccia: "Nazionalizzare è un errore, tempi certi per la fine dell'emergenza" (Sole). Intanto, nell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi, il Mit decapita la commissione (Messaggero). Il prof Brencich si dimette, il presidenze Ferrazza viene rimosso: falsa partenza (Fatto). Corriere parla di "retromarcia di Toninelli". Per La Verità "l'inchiesta punta ai vertici di Autostrade".
Ampi spazio anche all'Ilva. Di Maio: "Una gara illegittima". Ma tratta con Mittal (Sole). Avvenire parla di "trappola" della gara "viziata ma non annullabile". La Bei: "Pronti a finanziare la nuova Taranto" (Stampa).
Dagli esteri, il monito di Trump: "Senza di me crolla tutto", (QN). Per il Mattino è l'economia forte il vero scudo anti-impeachment per Trump (Mattino).
Sisma, due anni dopo Amatrice, trema il Molise (Messaggero). La rabbia dei sindaci: "Due anni di macerie e non cambia nulla" (Tempo). Su Repubblica la beffa degli sms solidali: i mln donati ci sono ma non si riesce a spenderli.

ITALIA-ECONOMIA
Moody's: giu le stime di crescita dell'Italia (su tutti). L'agenzia Usa di rating rivede il Pil al ribasso quest'anno dall'1,5 all'1,2% e nel 2019 dall'1,2 all'1,1%. Dalla Bce campanello d'allarme sullo spread dopo la vendita di 70 mld di titoli in due mesi: "Pericoli per l'economia – avverte Angeloni - se il differenziale coi Btp sale ancora" (Messaggero p.19). "L'ex Belpaese balla sul Titanic" scrive Forte sul Giornale (p.6). Savona mette le mani avanti: "Ora la speculazione può colpirci". E conferma: "La manovra può creare tensioni sui mercati" (Stampa p.19). Bini Smaghi a Repubblica (p.29): "Subito un segnale, serve un Cdm per rassicurare gli investitori perchè l'attesa per la manovra è deleteria per lo spread e le stime di Moody's sono una conferma delle grande incertezza sulle intenzioni del governo". Fubini (Corriere p.29) riporta l'offerta di Trump a Conte: "Sul debito vi aiutiamo noi". Ma il presidente Usa ha incontrato di recente grandi investitori senza menzionare l'Italia. Salvini al Corriere (p.3) torna ad attaccare i mercati: "A qualcuno diamo fastidio e le prove generali di un attacco economico sono già partite, parlo anche dei 70 mld di titoli italiani disinvestiti tra maggio e giugno. Per questo fa bene Conte ad andare da Trump e fanno bene gli esponenti di governo che stanno per partire per la Cina, che può essere un partner strategico su terrorismo e immigrazione, visto che sta facendo investimenti formidabili in Africa".
Intanto, il vicepresidente della Bei, Dario Scannapieco, alla Stampa (p.7): "L'Italia chiede più flessibilità all'Europa, ma non riesce a spendere: usati 5,6 mld su 38 a fine 2017. Abbiamo dato 100 mld di prestiti all'Italia in 10 anni. Ai trasporti ne sono andati 15 e ne hanno attirati 35 dai privati". E sul tema dello scorporo degli investimenti nel calcolo del rapporto tra deficit e Pil Scannapieco spiega: "Ha la sua logica, ma bisogna capire di quale investimenti si parla, se sono le infrastrutture, la ricerca, lo sviluppo. Se l'Italia si presenta a chiedere flessibilità senza aver speso i contributi europei, la strada si fa in salita: bisogna dimostrare di saper usare i soldi prima di chiederne altri". E contro chi accusa la mancanza di sostegno europeo all'economia italiana, Scannapieco spiega: "In 10 anni la Bei ha finanziato l'Italia con 100 mld".
"La strategia di Cdp per scalare Autostrade" (QN p.7): un'idea che risolverebbe il nodo concessione. Insieme a Fincantieri, la Cassa potrebbe affiancare autostrade per non lasciare sola Atlantia nella costruzione del nuovo ponte (Corriere p.10). Cdp regista della ricostruzione (Repubblica p.8): sarà il braccio operativo del governo e Fincatieri si candida per il progetto del nuovo ponte. Nella zona rossa l'esordio della Cdp come regista della politica industriale (Messaggero p.8): visita in Regione dell'ad Palermo, insieme ai vertici di Ansaldo e Fincantieri, pronte a ricostruire l'opera. MF (p.3) definisce la Cdp "la Cassaforte che gestisce 420 mld di attivi": ha in portafoglio gran parte delle controllate del Tesoro e vorrebbero dargliene altre insieme alla regia della politica industriale. Sole (p.2) parla di "un'Ati per ricostruire": allo studio del governo un'associazione temporanea di imprese. L'economista Mazzuccato a Repubblica (p.9): "Pubblico e privato ora devono collaborare, questa diventi l'occasione per far voltare pagina al Paese. Il nodo da sciogliere è come far interagire i due settori. A chi obietta che lo Stato in questi anni non ha dato prova di grandi capacità risponde che c'è bisogno di alzare il livello dei suoi tecnici e manager". Anche Ubi a sostegno di Genova: ha deciso di sospendere le rate sugli immobili nelle aree del crollo del ponte (MF p.2). Intanto, sull'ipotesi nazionalizzazione, il numero uno di Confindustria Boccia avverte: "Servono tempi certi, no a nazionalizzazione" (Sole p.2). Per MF (p.2) Confindustria si schiera a fianco di Atlantica. Per il Giornale (p.8) scrive: Atlantia lo aveva previsto. Sei anni fa il gruppo avvertì: "Si può perdere la concessione".

ITALIA-POLITICA
Prosegue lo scontro sul caso della nave Diciotti ferma a Catania. Salvini i toni: "Non temo Mattarella". Il Colle non accetta la sfida: contatti con il premier per trovare una soluzione (Messaggero p.3). Intanto, l'inchiesta punta sul Viminale (Repubblica p.2). Nel mirino dei pm gli atti della nave Diciotti per capire chi ha impedito lo sbarco (Messaggero p.2). Viminale nel mirino, ma Salvini al Corriere dice: "Ostaggi? Gli ostaggi sono stati gli italiani, degli immigrati e dell'Europa. Ma con questo governo non lo saranno più". Sulle possibili soluzioni, il ministro rilancia: "Con un aereo in arrivo a Catania da una delle capitali europee risolviamo la questione: gli europei dimostreranno il loro cuore grande caricando tutti gli aspiranti profughi". La Merkel si dice "pronta ad accogliere" ma c'è il muro degli altri Paesi Ue (Messaggero p.5). Di Maio, in soccorso di Salvini, sfida la Ue: "Intervenga subito o non approviamo i conti dell'Unione" (Messaggero e tutti). Ma Bruxelles rinvia lo scontro: "Meglio non turbare il vertice di oggi" (Stampa p.2). Salvini al Corriere (in prima e p.3): "L'Europa deve sapere che il governo italiano è irritato, l'Ue si era impegnata a prendere 35 mila immigrati, ma si sono fermati a 12 mila: dobbiamo costringerla a farsi carico di ciò che le spetta. L'Italia è contribuente per circa 6 mld l'anno. Stiamo entrando nella discussione sul bilancio europeo: serve l'unanimità, ma se la scordino". Tajani al Messaggero (p.5) avverte: "Bloccare i fondi? Sarebbe solo un autogoal. Le minacce servono a fare propaganda, non a ottenere risultati concreti". Per la Stampa (p.3) l'alleanza giallo-verde vuole scalare l'Europa, ma Roma resta isolata.  Anche se Salvini al Corriere spiega: "Non siamo soli. La maggior parte dei Paesi pretende lo stop all'immigrazione. Nei prossimi giorni incontrerò Orbàn: discuteremo di come modificare trattati e convenzioni per riportare gli immigrati indietro". Avvenire (in apertura) parla di sfida del governo all'Ue "sulla pelle degli ostaggi" in riferimento al caso Diciotti. Ma un sondaggio del centro Studi AnalisiPolitica, riportato da Libero (in apertura) evidenzia come l'85% degli elettori cattolici sia con Salvini: un plebiscito a favore del ministro, ritenuto è la persona più degna di fiducia anche sul tema immigrazione. E il 77% dei cattolici voterebbe persino che il leghista accentuasse la linea dura per impedire l'invasione dell'Italia. In merito all'inchiesta sul mancato sbarco dalla nave Diciotti, il vicepremier al Corriere commenta: "Ci sono migliaia di processi in arretrato e mi stupisce che ci sia qualche magistrato che ritiene di aprire un fascicolo per sequestro di persona. Se mi convocano sono a disposizione: se l'autorità giudiziaria riterrà di indagarmi, processarmi o arrestarmi, troverà in me un italiano pronto a difendersi".
L'inchiesta sul crollo del ponte "Morandi" punta ai vertici di Autostrade (La Verità in apertura). Sentiti dalla Gdf i primi manager di Autostrade per capire chi decide sulla manutenzione (Messaggero p.9, Repubblica p.6 e tutti). Dodici indagati per il crollo, è giallo sul dossier ignorato (Giornale p.9). Corriere (p.13) dedica un focus al manager Mariglini, che dirige il tronco di Genova, già "condannato" sui social ma che in tv ha confermato la periodicità dei controlli sulla rete. Acquisiti i suoi hard disk. Intanto,  Decapitata la commissione che indaga sul crollo, via i due tecnici scelti da Toninelli (Stampa p.9 e tutti). Brencich si dimette, revocato l'incarico a Ferrazza. Il ministro: "Ragioni di opportunità". Secondo la relazione dei periti, intanto, il ponte era a rischio anche nel lato Ovest (Messaggero p.8). Sulle cause del crollo spunta il giallo delle bombole di acetilene: ipotesi di esplosione di 30 contenitori (Messaggero p.9 e tutti). "La verità arriverà solo nel 2026": su Libero (p.11) le parole del ministro Bongiorno, secondo cui "la giustizia è paralizzata". Intanto, Casini al Corriere (p.10) dice "No" a una commissione parlamentare d'inchiesta sul crollo, proposta da Fi e parte del centrodinistra: "Rischiamo – dice – di inseguire la peggior demagogia di un governo populista usando le stesse armi propagandistiche".

ESTERI
Su QN, Sole e tutti il "Ciclone-Trump" sulla scena economica americana e mondiale: il rischio di impeachment potrebbe avere serie ripercussioni su tutti i mercati. "Senza di me crolla tutto" dice il presidente Usa: "Il mio impeachment sarebbe una follia, non si può mettere in stato d'accusa uno che sta facendo un grandissimo lavoro: il ministero che dirigo non sarà mai influenzato impropriamente da discorsi politici". "Ma il Tycoon rischia poco", non sono infatti emerse prove concrete e schiaccianti contro il presidente Usa. Intanto al meeting di Jackson Hole occhi puntati su Powell e le mosse della Fed (Sole): oltre alla politica monetaria saranno centrali anche i temi macroeconomici, dato che infuria la guerra dei dazi, soprattutto con la Cina, con pesanti ripercussioni sulle Borse mondiali.
"Merkel rinuncia a Bce" (Sole p.1-13, MF p.1-6, Italia Oggi p.19, Corriere p.28, Messaggero p.19, Stampa p.11 e su tutti) Scatta la corsa al dopo-Draghi: la Merkel ha subito deciso di sacrificare la presidenza della Bce preferendo quella più politica della Commissione Europea.

©riproduzione riservata

Commentario del 23.08.18

IN PRIMA PAGINA
Atlantia contrattacca e pesa l'addio ad Autostrade (Sole). Atlantia si mette l'elmetto (MF) e va all'attacco del governo: "Dalle esternazioni danno agli azionisti" (Messaggero). Ma la Stampa segnala il dolore dei Benetton, decisi a cercare un contatto con Palazzo Chigi. Inchiesta sul crollo del ponte "Morandi": arrivano gli indagati e i Benetton chiedono i danni (Fatto). Avvisi di garanzia pronti (Repubblica). Sequestrati pc e telefoni ai vertici di Autostrade (Corriere). "Ministero e Autostrade avvisati del rischio ponte": sulla Stampa le rivelazioni del commissario nominato dal governo. Mentre la Finanza va dai Benetton, si rischiano altri crolli a Genova (Giornale). Il cardinal Bagnasco a Repubblica: "Una prova durissima, ma la mia Genova saprà rialzarsi".
Mercati: vendite per 70 mld: stranieri in fuga dai Btp (Corriere). Mai così male dal 2012 (Stampa). Può salvarci solo Trump (Libero): tutti si aspettano la speculazione su Borsa e titoli di Stato, la Ue e Draghi non muoveranno un dito. Intanto, sulla Stampa, Cottarelli analizza: se lo spread minaccia le banche.
Politica: sui migranti è lite Salvini-Fico (Corriere). Il titolare del Viminale sfida Conte e Quirinale: "Sui migranti decido solo io" (Repubblica). Fatto parla di scontro di Salvini con Mattarella, Conte, Fico e pm. La procura apre un'inchiesta per sequestro di persona, per il Giornale "vogliono arrestare Salvini". Il cardinale Scola al Messaggero: "Difficile accogliere tutti. Così il M5S non andrà lontano". Su Repubblica parla Roberta Pinotti: "Il Pd deve ripartire non dai fischi di Genova ma dalla sua storia".
Russiagate, torna su Trump l'ombra dell'impeachment (Sole). Wall Street snobba il rischio, mentre Trump minaccia dazi al 25% sulle auto importate dall'Europa (MF). Intanto, riparte il dialogo Usa-Cina (Sole).
Altro. Caso Asia Argento: l'attrice incastrata da sms e foto (Giornale e altri). Bennett contro Asia: "Decisi di parlare dopo i suoi racconti. Sono per #MeToo".

ITALIA-ECONOMIA
Rischio Italia, stranieri in fuga dai Btp. Vendite record: 70 mld in due mesi (Corriere p.34). Mai così male dal 2012 (Stampa), a giugno venduti 38mld di Btp: è record. Report di Bank of America: da gennaio per Tria sarà sempre più difficili piazzare le obbligazioni pubbliche (Libero p.2). I timori dei fondi sulla legge di bilancio e il deficit. Il Tesoro tranquillizza: "Dati da non drammatizzare". Ma cresce l'incertezza degli investitori esteri sulle mosse dell'esecutivo con la prossima manovra. Per Braganti, il responsabili investimenti di Banca Albertini, intervistato dalla Stampa (p.8): "I mercati sono preoccupati per la riforma delle pensioni e il reddito di cittadinanza. Hanno paura che Roma non centri gli obiettivi, si teme che cominci una stagione di spese con le mani bucate". Per l'economista Lorenzo Codogno, intervistato da Repubblica (p.24) "i mercati chiedono al governo di rispettare le regole europee. Se non si riesce a disinnescare l'ondata di sfiducia, con la fine del Qe, i rendimenti dei Btp e lo spread saliranno ancora". Lunedì Tria in Cina a caccia di capitali: a Pechino l'obiettivo è suscitare interesse per Bot e Btp italiani. Ormai gli investimenti degli asiatici nel nostro Paese valgono 15 mld, ma sull'incontro pesano le dichiarazioni sulla nazionalizzazione di Autostrade (Stampa p.9). Al Sole (p.6) parla il sottosegretario al Mise Michele Geraci: "In Cina a caccia di risorse per Alitalia, porti e digitale". "Può salvarci solo Trump" (Libero in apertura): tutti si aspettano la speculazione su Borsa e titoli di Stato, la Ue e Draghi non muoveranno un dito.
Il piano di Savona per rilanciare l'Italia: investire 50 mld tra pubblico e privato (Stampa p.8). Il ministro punta a fare in modo che 34 li mettano Eni, Enel, Leonardo e Terna, mentre il resto sarebbe in deficit. Grazie a questi investimenti il Pil crescerebbe di 75-100 mld di euro.
Atlantia, intorno a Cdp la partita è aperta (MF p.2). Oggi l'ad Palermo sarà a Genova, dal governo definiscono il deal una suggestione, ma pesano i silenzi. Secondo l'esecutivo, la spa dovrà assumere un ruolo di regia nella politica industriale del Paese. Tria prudente: "Rivedere la concessione, ma niente fughe in avanti su Cdp" (Corriere p.9). Il titolare del Mit, Toninelli a La Verità: "Coinvolgimento di Cdp? Non mi risulta, e mi pare sia stato smentito dal Mef". Ma Rixi, sottosegretario del Mit, a MF (p.2) dice: "La spa del Tesoro è una strada. La nazionalizzazione potrebbe essere un segnale mal interpretato dagli investitori stranieri". A Ponzano l'ipotesi della Cassa viene guardata senza preclusioni: i Benetton già da tempo avevano previsto di aprire il capitale a nuovi soci, la valutazione parte da 15 mld (Messaggero p.8). La via d'uscita aiuterebbe anche a tranquillizzare i fondi stranieri, a cominciare dai cinesi di Silk Road. Benetton e soci si preparano a una strategia senza Autostrade (Corriere p.8). E La Verità (in prima e p.2) segnala: in un giorno Mediobanca raddoppia il conto per la revoca ad Autostrade: martedì l'istituto stimava tra 8,5 e 11 mld che lo Stato avrebbe dovuto pagare se si fosse ripreso la A10. Poche ore dopo la cifra è stata corretta a 22,5 mld: una benedizione per i Benetton, azionisti di Piazzetta Cuccia. Intanto, tra dolore e amarezza, i Benetton pronti alla sfida con l'esecutivo (Stampa p.2). Cerchiai, ad di Edizioni, sarà l'uomo delle relazioni con il M5S e con il premier (MF p.3). Atlantia passa al contrattacco: "Il governo tuteli i risparmiatori" (Stampa p.2 e tutti).

ITALIA-POLITICA
La Finanza negli uffici di Autostrade: presi telefonini, pc e la concessione (Corriere p.12, Fatto e tutti). Gli inquirenti vogliono appurare quale fosse il grado di consapevolezza sulle condizioni del Morandi (La Verità p.4). Svolta dei pm sul ponte: pronti gli avvisi di garanzia, almeno 12 nomi nel mirino tra vertici di Autostrade e dirigenti del ministero (Repubblica p.6). Il titolare del Mit Toninelli al La Verità: "Lo Stato ha prima abdicato al suo ruolo di gestore e poi a quello di efficace controllore. Questa è la peggiore eredità dei precedenti governi". I pm accelerano: un indicente probatorio in tempi brevi, prima che si deteriorino i resti del viadotto (Messaggero p.7). Traballano gli ispettori scelti da Toninelli: non lanciarono l'allarme (Giornale p.5). La Stampa (p.3) parla di "mistero" del documento ignorato in cui si diceva che "il ponte può crollare sulle case". Nello speciale del Fatto (p.4) i "processi in mezza Italia ad Autostrade e Anas per i morti sotto i ponti". Otto casi in cinque anni: dal guardarail sfondato in Irpinia (40 vittime) ai viadotti e ai cavalcavia che hanno ucciso altre sei persone dal 2013 ad oggi, prima del disastro di Genova. Intanto, l'Anac contesta ad Aspi le opere non realizzate, la società si difende: "Non è colpa nostra ma dei ritardi delle istituzioni" (Repubblica p.4). E Libero (p.6) ricorda i tre cantieri su quattro saltati lungo l'autostrada maledetta. Intanto, si accelera per mettere in sicurezza la parte di ponte rimasta in piedi. Va abbattuto, l'allarme della Prefettura sui due monconi: "Il pilone 10 più costoso di quello già collassato" (Messaggeri p.6 e tutti). Moody's mette sotto osservazione i rating della galassia Atlantia per un downgrade (MF p.3). La Verità (in apertura): "In Atlantia han giocato in Borsa sulla strage del ponte di Genova".
Dopo il crollo del "Morandi", sull'ipotesi nazionalizzazione delle autostrade prosegue il dibattito. Il ministro Toninelli a La Verità (p.5): "Noi stiamo dalla parte dei cittadini e a difesa degli interessi dello Stato. Il 14 agosto è avvenuta una strage per un evidente problema di manutenzione, cosa altro deve succedere perchè si possa procedere a revocare una concessione?". Le parole del ministro sono rivolte alle frasi di Maresca, avvocato che difende gli interessi di Aiscat ma che fu consulente di Delrio, che ha detto che non c'è spazio per revocare la concessione, né per l'annullabilità: "Sono scandalizzato, ma sappiamo come ha agito la vecchia politica e conosciamo le complicità vergognose tra partiti e certi poteri forti. Dobbiamo smontare il sistema, c'è sintonia nel governo sulla procedura di caducazione che riguarda la convenzione con Autostrade. E troveremo lo strumento migliore per garantire una gestione efficiente. Rinazionalizzare? Studiamo tutte le soluzioni, ma ci sono le condizioni per evitare gli errori del passato". La Malfa al Corriere (p.11): "Lo Stato in campo. Si rischia che il modello sia l'Atac più che l'Iri". Giornale (p.6) parla di sterzata a sinistra del M5S: vogliono nazionalizzare tutto. Su Repubblica (p.4) parla il governatore leghista della Lombardia, Attilio Fontana: "Non si torna allo Stato e i 5S lo capiranno. Ora più controlli sui gestori". Dalla Protezione civile arriva l'avvertimento del numero uno Borrelli, che al QN (p.6) chiede "un piano per le allerte imminenti. Regole semplici, non possiamo agire in deroga".
Intanto, da Palazzo Chigi, si punta su controlli a tappeto sulle concessioni: si partirà dalle acque minerali (Messaggero p.9). Oltre 30mila i contratti da verificare, ma molti hanno scadenze lontanissime. Vicina, nel frattempo, la stretta sulle centrali idroelettirche.
Scontro sui migranti (Corriere p.2 e tutti). Sul caso della nave Diciotti, inchiesta e scontro istituzionale per i migranti bloccati sulla nave della Guardia costiera (Repubblica p.2). Il pm accusa il governo: "E' sequestro" (Fatto e tutti). Il procuratore Patronaggio al Corriere (p.5): "Nessuna sfida alla politica, per fare l'ispezione dovevo aprire un fascicolo. A bordo ho visto una realtà devastante". Salvini attacca, nonostante il tentativo di mediazione del premier Conte, che lo chiama: "Il ministro sono io, mi arrestino pure" (Corriere p.3). Per sfidare Conte e Mattarella il vice premier minaccia la crisi (Repubblica p.3): "Se sconfessato, lascio" (Messaggero p.3). Lo scontro principale sul caso Diciotti è tra Salvini e Fico. Dalla nave sbarcano solo i minori, ma il presidente della Camera dice: "Tutti giù". La replica del vicepremier: "Pensi a fare il presidente della Camera" (Messaggero p.2). La 5S Nugnes al Corriere (p.2): "Così il governo sbaglia. Non si violano le regole per riuscire a cambiarle". Per Giovanni Maria Flick a Repubblica (p.2) "limitare la libertà significa violare la Costituzione". Il piano di rimandarli tutti in Libia allarma l'Europa (Stampa p.5). Il procuratore Spatato alla Stampa: "Il problema delle migrazioni è mondiale, quindi è giusto invocare l'effettività di accordi politici sovranazionali. Ma riferimenti offensivi di ogni genere vanno evitati". Il cardinale Angelo Scola al Messaggero (p.5): "Non si può accogliere tutti. Il M5S così non va lontano".

ESTERI
Russiagate, su Trump torna l'ombra dell'impeachment (Sole p.17 e tutti). Ma la Borsa non teme l'impeachment: indici poco mossi (MF p.5), al momento mancano le basi per una messa in stato d'accusa del presidente, che spacca i democratici (Repubblica p.14). Intanto, scontro sulla Fed e sui dazi per l'auto Ue (Messaggero p.19), la banca centrale dice: "Adeguato un nuovo aumento dei tassi a breve". Ma Trump attacca Powell: "Dovrebbe fare il bene del Paese". Su MF (p.4) l'analisi su "Dove corre il Toro di Wall Street", prosegue l'inarrestabile corsa di Wall Street (Stampa p.9). L'indice americano resiste a Cina e Fed: tenuta dopo la conferma del Fomc di uno o due rialzi dei tassi nel 2018, invece è ancora incerto l'esito dell'incontro degli Usa con la delegazione cinese sui dazi. In arrivo nuovi dazi incrociati Usa-Cina, ma il dialogo riparte. E il presidente americano torna a minacciare tariffe del 25% contro le auto europee (Sole p.17). Trump cancella l'intesa con Juncker (Corriere p.37). Per il Fatto (p.13) la guerra dei dazi è per Trump l'antidoto al Russiagate. Ma per il Messaggero (p.19) quelle di Trump sono solo mosse elettorali: con l'Europa la trattativa è aperta.

©riproduzione riservata