Commentario del 17.08.18

IN PRIMA PAGINA
"Ecco perché il ponte è crollato": su Repubblica la relazione del Politecnico di Milano che individuava le falle nel tirante crollato. L'allarme lanciato un anno fa. Ma Autostrade rassicurò: "Strutture ok" (Corriere). Il disastro di Genova è un caso anche politico e finanziario. Il governo si divide su Autostrade (Corriere, Messaggero). E' polemica sulla revoca della concessione: Atlantia precipita in Borsa (-22,2%) (Sole, MF). Consob frena il governo su Autostrade (Stampa). Il Giornale: guerra tra sciacalli. Si cercano ancora i morti ma il governo fa processi sommari. Il Foglio parla di "sciacalli del cambiamento". Fatto e Verità contro la società Autostrade e i Benetton: Noi paghiamo, i ponti crollano, loro incassano (Fatto). Ma la revoca della concessione costerebbe 20 mld (Stampa, Messaggero). Sulla Stampa la rivolta dei genovesi contro i funerali di Stato. Su tutti il dolore per le vittime e l'angoscia per dispersi. Dramma anche per gli sfollati: "Il futuro ci fa paura" (Stampa). Genoa e Samp si fermano: niente partite ad inizio campionato (Corriere)
In cronaca: terremoto scuote il Sud, nuova scossa del 5.1 in Molise (Sole). Crepe e gente in strada. La scossa avvertita fino a Napoli (Corriere). Paura nel Centro-Sud ma pochi danni (Repubblica, Messaggero). Sul Corriere e tutti l'addio ad Aretha Franklin, la regina del soul.

ITALIA-ECONOMIA
Atlantia collassa in Borsa: bruciati 4,3 mld. Sotto pressione anche i bond della concessionaria (MF apertura e a p.3). Le minacce del governo sulla revoca della concessione spaventano gli investitori: in azione gli short seller. Sui bond effetti limitati (Sole p.2). Per il Fatto (p.2) a studiare personalmente gli accordi con i Benetton è il premier Conte: "aveva detto di voler fare l'avvocato difensore degli italiani e lo sta facendo". L'esito finale potrebbe essere, se non estromettere Autostrade dalla concessione, strappare la più alta penale possibile. Consob avverte Palazzo Chigi: "Pericoloso turbare i mercati "(Stampa in apertura e a p.9). Nel retroscena di Magri l'intervento "riservato" di Consob sui collaboratori del premier Conte, che avrebbe avuto l'effetto di raffreddare l'intenzione punitiva del governo verso Autostrade. Il contatto sarebbe avvenuto a metà mattina, alla luce della situazione in Piazza Affari, col titolo che dopo le dichiarazioni di Di Maio che confermava la decisione di revocare la licenza ad Atlantia stava perdendo oltre il 20%, "contagiando" anche Sias e Astra, del gruppo Gavio. Consob non avrebbe lanciato altolà né contestato il diritto del governo a revocare le concessioni ma solo suggerito di agire nel rispetto delle procedure, evitando accuse non comprovate per non prestare il fianco a controffensive legali Atlantia. Dopo questa "interlocuzione" il governo avrebbe cambiato strategia, e la polemica si è spostata sui presunti finanziamenti di Benetton al Pd, mentre la revoca della concessione ad Atlantia è stata delcassata a "ipotesi di lavoro da verificare". Anzaldi (Pd): "Qualcuno sarà chiamato a rispondere di aggiotaggio". Il pressing della Consob su Palazzo Chigi anche nel retroscena del Messaggero di Gentili (p.3 con richiamo in apertura). Giuricin (Bocconi) a MF (p.4): "La revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia? Prematura sul piano giuridico, devastante su quello finanziario a meno che non si voglia procedere a una sorta di esproprio. Ma questo lo fa il Venezuela, non uno Stato di diritto qual è l'Italia". Per il professore di Economia dei Trasporti "non si può annunciare una soluzione così drastica senza aver accertato l'inadempienza a carico di Autostrade. L'unico risultato che si ottiene è un clamoroso autogol: distruggere gli investimenti in Italia e allontanare i gruppi esteri. Chi verrebbe a investire nel nostro Paese rischiando che il governo cambi le carte in tavola senza rispettare la legge". Scudieri (Confindustria) alla Stampa (p.8): "Esecutivo poco responsabile e pericoloso. Questo atteggiamento anti imprese crea danni economici non indifferenti anche per il futuro. Siamo di fronte all'aggravarsi di una situazione anti imprenditoriale senza precedenti, c'è troppa leggerezza e superficialità. Le affermazioni di Conte, che dice "non possiamo aspettare i tempi della giustizia" mettono in dubbio i valori costituzionali La strada è pericolosa, non funziona così uno Stato di diritto". 
Anche l'Europa respinge al mittente le polemiche: "Ci sono i fondi per intervenire" (Stampa p.9). Per il Financial Times, il disastro di Genova apre all'Italia nuovi spazi di compromesso con la Ue per spendere di più su infrastrutture, strade e ponti 

ITALIA-POLITICA
Il disastro di Genova è anche un caso politico. M5S e Lega divisi sulla concessione. Di Maio: revoca indiscutibile. Salvini tratta con Autostrade (Repubblica, Corriere e tutti). Salvini a Pontida: "Di concessioni, penali e cavilli parleremo dalla settimana prossima". Concetto ribadito in un colloquio col Corriere: "Di sicuro va rivisto il sistema delle concessione, c'è chi ha fatto soldi a palate e mentre registra a bilancio miliardi di utile rivede al ribasso le cifre per la sicurezza. Ma non è questo il momento di parlare di rescissioni di concenzioni o di contratti. Prima vediamo che succede". Di Maio su La7: "La posizione del governo è che chi non vuole revocare le concessioni ad Autostrade deve passare dal mio cadavere. C'è una volontà politica chiara e anche Salvini è d'accordo". A due giorni dalla tragedia la Lega cerca di smussare la minaccia di divorzio con la società della famiglia Benetton mentre il M5S non intende cedere e vuole stracciare il contratto di concessione. In serata Salvini parla di "piena sintonia sulla revoca della concessione" e rimarca il tentativo della Lega di portare a casa "aiuti concreti e immediati da Autostrade a favore di Genova" (Corriere). Nel retroscena del Corriere l'imbarazzo di Toninelli per l'accelerazione del premier Conte sulla revoca: così è un boomerang. Il ministro non avrebbe una linea politica diversa, semplicemente sarebbe stato informato dai suoi tecnici sulla complessità di una revoca unilaterale. Non rispettare l'iter porterebbe ad Atlantia un maxi indennizzo. Toti al Messaggero: "Smettiamola con la guerra ideologica. Le responsabilità che certamente ci sono andranno appuirate e perseguire. Ma c'è da lavorare per il ripristino della normalità, non è il momento delle questioni ideologiche". Quanto alla revoca della concessione annunciata Toti dice: "Non è il tema del momento. Le responsabilità della società le deve accertare la magistratura, così come quelle del Ministero delle Infrastrutture che su quelle concessioni doveva vigilare. Responsabilità personali- Ma occorre che tutti, compresa società Autostrade, siano coinvolti e spinti a dare un contributo per il ripristino della normalità. A Genova l'emergenza sarà finita solo quando sarà inaugurato il nuovo ponte". Per Toti, che bolla come guerra ideologica quella sulla Gronda, "questa catastrofe avrà conseguenze anche sul pil italiano per l'impatto sul porto di Genova". 
 Dal M5S affondo contro il Pd: "Soldi dai Benetton ai dem". Renzi: sciacalli (Repubblica p.6, Stampa p.10). Anche Delrio al centro delle polemiche. Due anni fa l'interrogazione del senatore Maurizio Rossi sul ponte Morandi: "Delrio non mi ha neanche risposto", dice a Italia Oggi (p.6) Rossi, oggi tornato a fare l'editore di Genova Primocanale. "Stiamo parlando di 2 mila tir al giorno, un traffico che generava una fortissima usura. Quella del 2016 fu la seconda interrogazione, dopo quella del 2013". Per Rossi, che contestualmente sollecitava l'avvio della costruzione della Gronda, "è semplice capire di chi può essere la responsabilità del disastro: le autostrade in concessione hanno un contratto con il Mit che affida a loro la responsabilità della manutenzione ordinaria e straordinaria, ma il governo deve vigilare sul modo in cui questa manutenzione viene effettuata. Ma fino al 2012 questa vigilanza veniva effettuata dall'Anas, poi è stata spostata al Ministero, che ha istituito un'Agenzia ad hoc". Repubblica (a p.7). riferisce uno sfogo di Delrio: "Non dormo da due notti, sconvolto da quello che ho visto. Ma non ho mai ricevuto segnalazioni di alcun tipo, da nessuno, su ipotesi di cedimento strutturale del viadotto". Per Delrio "se Autostrade voleva farsi del male col crollo del Ponte avrebbe scelto il odo migliore. E' un danno clamoroso per la società. So che quel viadotto è il più controllato d'Italia, quello che riceve più manutenzione in assoluto, Perché? Perché è un ponte nato male, però sarei più prudente sulle cause". Quanto alla revoca della concessione "se ci sono gli elementi sono d'accordo, ma non prima che Autostrade abbia ricostruito il ponte assumendosi una responsabilità che è tutta sua. Sarebbe una cazz.. farlo ricostruire dallo Stato. I concessionari devono pagare i costi del ripristino, qualunque sia stata la ragione del crollo".

ESTERI
Nuovo scontro tra Italia e Malta sui migranti (Messaggero p.15, Stampa p.16) all'indomani dello sbarco della nave Aquarius nel porto di La Valletta. La Guardia costiera italiana ha infatti soccorso un barcone con 190 persone a bordo (di cui 13 subito evacuati a Lampedusa per soccorso medico), secondo Salvini all'insaputa del Viminale e nella zona Sar di Malta, a cui spetterebbe quindi la responsabilità dell'accoglienza. Tuttavia La Valletta ha negato l'attracco, commentando: "L'Italia non ha appigli legali per chiederci di occuparcene, il porto sicuro più vicino al punto di salvataggio è Lampedusa". Salvini a sua volta ha minacciato di far saltare l'accordo sulla ripartizione dei migranti da accogliere nel precedente caso Aquarius, qualora questi nuovi 177 profughi vengano dirottati in Italia.
Schiarita sui dazi, Cina e Stati Uniti riavviano il dialogo (Messaggero p.18) dopo due mesi di paventata guerra commerciale. Entro fine agosto infatti ci sarà un incontro di entrambe le delegazioni, che per ora si dichiarano caute e ancora ferme sulle proprie posizioni, per trovare un accordo. Tiepide rassicurazioni arrivano anche sul trattato Nafta, che sta per essere riconfermato dopo una prima disdetta da parte di Trump e varie concessioni reciproche tra Messico e Usa: il Canada invece non è ancora soddisfatto. Intanto sul fronte turco Washington annuncia nuove sanzioni, almeno finché non tornerà in libertà il sacerdote evangelico americano accusato di spionaggio. Ankara risponde accusando gli Usa di essere i responsabili della crisi e del crollo della Lira, inoltre il ministro delle Finanze, Berat Albayrak, ha placato le paure degli investitori assicurando che il governo non imporrà controlli sui capitali per sostenere la propria moneta.

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