Commentario del 30.06.2019

PRIME PAGINE
Caso Sea Watch in primo piano: capitana arrestata, Parigi e Berlino: liberatela (Stampa, Corriere e tutti). Lite con la Ue (Messaggero). Speronata la nave della GdF e forzato il blocco, Carola al Corriere: "Avevo paura che ci fossero suicidi". Il dossier dell'accusa: "Diciassette giorni di ordini disattesi". L'Europa sta con Carola (Repubblica), Giornale attacca: "Buonismo criminale", ha aiutato i criminali e messo a rischio la vita dei finanzieri. Per Libero, Carola è o santa o criminale: la sinistra la osanna, la legge la condanna. Verità chiede le dimissioni dal Parlamento dei pirati Pd  che erano a bordo della nave e le hanno dato copertura.
Questione industriale, governo spaccato su Ilva e Atlantia. Multinazionali, rischio disimpegno (Sole). Renzi al Sole: "Di Maio odia chi crea lavoro, il partito della crescita reagisca".
Italia-Economia: trattativa con la Ue, "conti a posto, stop alla procedura" spiega il premier. Lega: flat tax o crisi (Messaggero). Sull'intesa con la Ue pesa l'incognita della flat tax (Sole). "Niente manovra bis per la flat tax" dice Conte (Stampa). Caos nel governo, Conte sfida Salvini sulle tasse (Giornale). L'analisi di Cottarelli sulla Stampa: adesso sceglieranno di aumentare il deficit.
Usa-Cina, è tregua: sospesi i nuovi dazi e riaperto il negoziato (Sole). Tregua da 325 mld, Trump e Xi provano a trattare (Repubblica).

ECONOMIA
Trattativa Italia-Ue per evitare la procedura d'infrazione. Il premier Conte dal G20: "I nostri conti sono in ordine, non mercanteggiamo" (Corriere p.9). Il numero uno di Palazzo Chigi si dice fiducioso perchè "abbiamo fatto il nostro" e "dovremmo evitare la procedura non perchè c'è dietro qualche magia, non perchè abbiamo elaborato qualche espediente dell'ultima ora, ma perchè i conti sono in ordine e lo stiamo dimostrando". Ma è la prossima legge di Bilancio a preoccupare: secondo le stime europee, il deficit del prossimo avvno viaggia verso il 3,5% e il debito al 135%, per questo Bruxelles pretende che un impegno formale a rientrare nei paletti del Patto di stabilità: serve una manovra da 30-40 mld (Messaggero p.8). E' soprattutto l'incognità flat tax a pesare sull'intesa con l'Ue (Sole p.3). La Lega non cede sulla sua proposta di riforma fiscale. "O sarà crisi" avvertono dal Carroccio. Ma per varare la tassa piatta nel 2020 servono altri 15 mld. Matteo Renzi al Sole (p.5): "La flat tax è uno slogan. Ma alla fine sarà solo un altro nome dato agli 80 euro". Poi sulla procedura d'infrazione, dice: "Per me è già evitata. Il merito non è di Conte, ma del boom delle entrate. E segnatamente la digitalizzazione del fisco, quel processo che abbiamo inaugurato con il nome di Fisco 2.0 col nostro governo: fatturazione elettronica, dichiarazione precompilata, incrocio delle banche dati. Sono entrati molti più soldi del previsto e io dico che il meglio deve ancora venire". L'analisi di Cottarelli sulla Stampa (in prima e p.6) evidenzia qualla che potrebbe essere "l'altra faccia" della mancata procedura europea nei confronti dell'Italia: l'aumento del deficit. I mercati sono tranquilli e non rischiamo attacchi speculativi, ma – mette in guardia Cottarelli – la situazione potrebbe cambiare se il governo decidesse di "raddoppiare" la spesa pubblica nel 2020.
Questione industriale, governo spaccato su Ilva e Atlantia. Sul Sole (in apertura e p.4) le posizioni discordanti nella maggioranza sui dossier caldi che saranno affrontati domani in Cdm. Il presidente degli industriali vicentini, Luciano Vescovi, a Repubblica (p.13): "La politica industriale di questo governo o non c'è, o non si capisce dove voglia andare. Tutto quello che fanno ha un sapore anti-industriale. Per il mondo delle imprese il rispetto delle regole è fondamentale, per loro vale solo il contratto di governo, al quale hanno giurato fedeltà eterna, la parola data vale solo in quel caso, non vale per un accordo commerciale". Matteo Renzi, intervistato dal Sole (in prima e p.5), all'attacco: "Di maio odia chi crea lavoro, il Partito della crescita reagisca. Con le scelte di questi giorni, il vicepremier ha rovinato una settimana positiva".

POLITICA
Le conseguenze dell'approdo della Sea Watch al porto di Lampedusa in primo piano su tutti. La capitana Carola arrestata per aver forzato il blocco e speronato una motovedetta della Finanza: rischia 10 anni (su tutti). Da Berlino l'appello: "Liberatela", anche Francia e Lussemburgo criticano l'Italia. Salvini: "Niente lezioni" (Corriere in apertura e tutti). L'Olanda scarica la capitana, e la ministra dell'immigrazione Broeker-Knol al Corriere (p.5) dice: "Abbiamo sempre riconosciuto l'impegno e la leadership italiana. Ora si lavori insieme per riformare il sistema europeo di asilo e immigrazione, i ricollocamenti per chi non ha diritto all'accoglienza sono uno spreco di risorse". Salvini alla Verità (p.5): "I 41 migranti saranno dislocati tra Francia, Germania, Finlandia, Lussemburgo e Portogallo. Brilla per assenza l'Olanda, sempre in prima fila quando si tratta di criticare le nostre decisioni. Discussioni per il superamento del trattato di Dublino? Tempo sprecato, tanto c'è sempre chi dice no. Dublino è superato nei fatti, ci siamo attrezzati da soli. E se la capitana Carola si sente di doversi far perdonare per essere ricca e bianca, faccia volontariato in Germania". L'Europa sta con la capitana e boccia il governo: "Salvare vite non è fuorilegge" (Repubblica in prima e p.6). Il Corriere (in prima e p.8) riporta le carte in mano all'accusa, che parla di "diciassette giorni di ordini disattesi". Nel verbale di sequestro della nave tutte le manovre "pericolose e non autorizzate" con cui la Ong ha sfidato l'Italia (Messaggero p.3). Ma per Repubblica (p.3) la legge internazionale dà ragione alla capitana. Carola al Corriere (p.3): "Dovevo entrare in porto, temevo che alcuni potessero suicidarsi. Non volevo colpire la motovedetta,  solo disobbedienza non fermarmi all'alt. Chiedo scusa". I finanzieri speronati: "Con la sua manovra potevamo morire" (su tutti). Il comandante GdF di Palermo Carrozzo, al Messaggero (p.3): "Gesto irresponsabile". Polemica Pd sulla gestione del caso Sea Watch: "Pura propaganda da parte di Salvini" (su tutti). La sinistra ha trovato un'icona, il Pd sale a bordo, poi si spacca (QN p.5). Delrio a Repubblica (p.6): "Il punto non è stare o meno dalla parte della comandante: il Pd non cerca eroi. Diritti umani vanno difesi". Orfini alla Stampa (p.4): "Al posto della capitana avrei fatto la stessa cosa". Libero (in prima e p.3): la legge la condanna, la sinistra la osanna. Verità (in apertura) all'attacco dei 5 parlamentari – Faraone, Fratoianni, Magi, oltre a Delrio e Orfini – saliti a bordo della nave: devono lasciare il Parlamento. Salvini alla Verità: "Lo speronamento una cosa mai vista e molto grave. Il comportamento dei parlamentari Pd è inqualificabile". Intanto, il ministro dell'Interno studia l'inasprimento del decreto Sicurezza bis (Corriere e tutti). Sanzioni alte e sequestro lampo, allo studio un decreto più severo (Messaggero p.5). Secondo l'Osservatorio di Mannheimer (Giornale p.4) il 40% degli italiani chiede misure più severe, il 60% approva il rigore.
Sull'Espresso (p.17-20) Zingaretti risponde alle domende dei lettori su disuguaglianze, precariato, pensioni, tasse e molto altro: "Da noi ci di aspettano idee chiare e scelte di campo, ma dobbiamo costruirle insieme, con un dibattito aperto e un grande piano per l'Italia". Sul fronte economico, il segretario del dice "no" alla flat tax, "ma – spiega – serve un taglio delle imposte e del cuno fiscale per i salari bassi. Il Jobs Act? Va rivisto, correggendo ciò che non ha funzionato".

ESTERI
Nomine Ue, sfida Timmersmans-Vestager: stasera il verice, con il socialista in pole per la presenza (Messaggero p.9). Salvini alla Verità: "Ho saputo che Macron e  Merkel si stanno mettendo d'accordo per proporre l'olandese Timmermans come presidente della Commissione Ue. Un socialista. Mi auguro sia uno scherzo, sarebbe uno schiaffo al voto popolare del 26 maggio". Intanto, il Corriere (p.9) registra lo stop di Macron al piano della Merkel, visto che il gruppo Visegrad sarebbe contrario alla scelta di Timmermans per la Commissione europea. Repubblica (p.10) parla di asse anti-socialista tra i Paesi populisti e l'Italia: Roma, con polacchi e ungheresi, pronta a boicottare l'intesa raggiounta su Timmermans. Intanto, Giorgetti si smarca: "Non sarò commissario". Una mossa che spiazza Conte, l'Italia non ha un altro nome da proporre al momento (Messaggero p.9). Ma per Repubblica (p.10) c'è Moavero in pole.
Usa-Cina, tregua da 325 mld tra Trump e Xi sui dazi (Repubblica in prima e p.11 e tutti). Intesa al G20 di Osaka , ripartono i negoziati, Trump apre su Huawei: per ora niente nuove tariffe, il gigante asiatico si impegna a importare di più dagli Usa (Messaggero p.12). Il disgelo è una "mezza buona notizia" per le Borse (Sole p.2), anche se per Gaggi (Corriere p.13) si è una retromarcia temporanea, visto la lotta  Washington-Pechino è ormai globale. E il presidente americano annuncia un viaggio in Corea del Sud, invitando Kim ad un incontro: "Lo aspetto al confine" (Corriere p.13 e altri).
Albania, alla Stampa (in prima e p.10) parla Berisha, ex presidente che attacca Rama nel giorno del voto contestato: "L'Albania dei socialisti è diventato un narco-Stato. Le elezioni non sono libere".

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Commentario del 29.06.2019

PRIME PAGINE
Demolizione del ponte di Genova, questione industriale, procedura d'infrazione, caso Sea Watch e nomine Ue i temi in evidenzia. Ponte Morandi lo show e la polvere (Repubblica). Le "fontane" di polvere: così Genova ha detto addio al suo ponte (Corriere). Quello nuovo è già in ritardo (Giornale). Salta tutto? Si chiede QN, che registra la lite Di Maio-Salvini anche sotto il Morandi, e quasi esplode anche il governo. Cacciare Atlantia ora si può (Fatto): pronta la relazione degli esperti del governo sulle colpe del gruppo Benetton. Ma, secondo il Messaggero, il ministero frena sulla revoca della concessione. Imprese e sindacati contro Di Maio: danni all'economia (Sole). Il vicepremier va ancora all'attacco: dossiere economici, stallo nel governo (Sole).
Conte mette fretta all'Europa sulla procedura (Corriere). La tela del premier: slitta a ottobre la procedura Ue, flat tax in pericolo (QN). Salvini attacca Conte: "Niente rinvio sulla procedura Ue" (Giornale). "La tregua con la Ue – dice Salvini – non mi piace" (Repubblica).
Caso Sea Watch ancora bloccata, le accuse alla capitana Carola (Sole, Corriere e tutti). La nave forza il blocco ed entra nel porto (Repubblica). Nave perquisita, Carola indagata: i migranti andranno in 5 Paesi Ue (Fatto). Giornale accusa la sinistra "da reality": il grande migrante vip.
Nomine Ue, Conte apre su Draghi, ma dalla Bce arriva un "no" (Stampa). Presidenza della Commissione, Draghi: "Onorato, ma non disponibile" (Sole).
Esteri-Russia, Repubblica intervista Putin: "L'idea liberale è superata". Al G20 sorrisi e ironie. Trump a Putin: nessuna interferenza (Stampa).

ECONOMIA
Tra politica ed economia, in primo piano resta la questione industriale, con un nuovo capitolo della polemica tra Di Maio e le imprese. Nel giorno in cui viene fatto saltare ciò che resta del ponte Morandi a Genova, Di Maio insiste sulla "fine della concessione" al gruppo Benetton: pronto il parere degli esperti, "il 14 agosto – annuncia il vicepremier – via alla revoca" (Fatto in prima e p.7). Nonostante Atlantia annunci il congelamento dei rincari al casello, Di Maio torna all'attacco (Corriere p.6). Repubblica (p.4) calcola in 20 mld il costo della revoca, un importo parametrato sugli utili previsiti fino alla scadenza originaria della concessione, prevista nel 2042. Il Messaggero (in prima e p.5) registra però la frenata del Mit, con i tecnici divisi sulla revoca: per la commissione è complicato dare un parere senza una sentenza dei magistrati. Il pressing del vicepremier grillino sulla revoca della concessione fa scattare la lite con Salvini anche sotto il ponte, con il leghista che si infuria (QN in prima e p.2). "Bisogna prestare attenzione ai lavoratori" ha detto Salvini. Il Sole (in prima e p.2) evidenzia come quello tra Atlantia e Autostrade sia un intreccio decisivo per i Benetton: il 100% degli utili netti arriva da Atlantia, che a sua volta realizza il 64,2% del margine operativo netto con i risultati della controllata Aspi. L'atteggiamento di Di Maio sui dossier Ilva e Austrade – considerato dalla Stampa (p.2) una strategia per ricompattare il M5S -, fa scattare la protesta di imprese e sindacati, che segnalano i posti di lavoro a rischio. Messaggero (p.6) calcola 70mila posti in pericolo per la guerra alle imprese. Bononi (Assolombarda) al Corriere (p.8): "Le aziende non possono più subire ricatti da chi governa". In polemica anche i sindacati, con il leader della Cgil Landini che al Foglio (p.4) dice: "Il governo attuale, come quello precedente, non ha restituito fiducia alle persone, non ha dato l'impressione che vi sia una nuova visione". Il viceministro leghista all'Economia, Garavaglia, parla al Mattino (p.3): "Non c'è un clima anti-industriale. Forse frasi sopra le righe, ora serve chiarezza di regole".
Procedura Ue contro l'Italia per il debito, Conte pressa: si apre o si chiude, non si può restare appesi (Corriere p.9). Il capo di Palazzo Chigi e il ministro Tria sbloccano il tavolo dell'intesa con la Ue: più vicino l'accordo grazie alla riduzione del deficit di quest'anno, ma resta l'incognita della flat tax sugli impegni per il 2020, che chiuderebbero il dossier (Sole p.4). Il premier al G20 di Osaka vede Juncker e rilancia: "Evitarla sarebbe un grande risultato". Per il premier la doppia sfida contro l'infrazione e il voto anticipato (Stampa p.2). Secondo il Giornale (p.6) è stato rinviato il ceffone europeo, ma la manovra sarà pesante, con Bruxelles pronta a chiedere una legge di Bilancio lacrime e sangue. Salvini non ci sta e detta la linea a Conte: "Nessun rinvio sulla procedura Ue" (Repubblica p.11). Il leghista chiede sanzioni o "assoluzione" subito, perchè rimandare la decisione vorrebbe dire mettere sotto controllo i conti dell'Italia e far saltare la proposta della flat tax, voluta dal Carroccio, nella prossima legge di Bilancio.

POLITICA
Il sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere (p.13) registra il calo sotto il 50% dei consensi nei confronti del governo: fiducia nella Lega al 24%, nel M5S solo all'11%, con il Pd al 17%. Nelle intenzioni di voto, la Lega al 33,3%, il Pd al 21,2%, il M5S al 17,3%. Anche guardando a questi numeri, Verderami (Corriere in prima e p.13) evidenzia il bivio leghista sul futuro dell'alleanza di governo: dubbi sul "momento opportuno" in cui staccare la spina, con Giorgetti che evidenzia come la crisi potrebbe arrivare da un errore dei 5S o da una scelta del Carroccio. Ma – scrive Verderami – mentre aumentano i dubbi sul futuro dell'alleanza, si allontana l'ipotesi delle elezioni.
Sea Watch, nella notte Carola forza il blocco ed entra nel porto: la capitana attracca a Lampedusa in nome dello stato di necessità, ora il governo vuole espellerla per decreto (Repubblica p.13). Salvini apre allo sbarco: "Ma non registriamoli qui". 5 Paesi pronti ad accogliere i migranti. Carola indagata, oggi attesa dai pm: tra le accuse nei suoi confonti c'è quella di favoreggiamento all'immigrazione clandestina (Stampa p.7). Polemica per l'iniziativa dei deputati Pd che dormono a bordo della nave per solidarietà. E' il reality dei migranti vip (Giornale in prima e p.3).
Dimistris Avramopoulos, commissario europeo ai Migranti, a Repubblica (p.10): "In tutta Europa le migrazioni sono sfruttate da populisti e nazionalisti che provano a instillare la paura nei cittadini. Ma questo approccio non offre soluzioni. La Commissione non ha competenze per indicare il porto di sbarco. Quello che possiamo fare e stiamo facendo attraverso contatti intensi è coordinare un sostegno tra gli Stati membri per farci trovare pronti quando i migranti saranno sbarcati. Le regole Ue sull'asilo sono chiare in termini di procedure, i migranti vanno registrati. Ma intanto sono grato ai cinque Paesi che hanno espresso la volontà di prendersi carico di alcuni migranti".

ESTERI
Su Repubblica (in prima e p.9-10) parla il presidente russo, Vladimir Putin, che si concentra sui rapporti con la Cina: "Le nostre relazioni con la Cina non sono motivate da opportunismo politico. Il trattato d'amicizia fu firmato nel 2001, molto prima degli attuali disaccordi economici fra Stati Uniti e Cina. Ci sono molti interessi che  coincidono. È la ragione dei frequenti contatti fra me e il presidente Xi Jinping". Poi il presidente russo affronta il tema delle migrazioni: "La Merkel ha commesso un errore capitale. Si può criticare Trump per la sua intenzione di costruire un muro tra il Messico e gli Stati Uniti. Forse esagera. Ma almeno sta cercando una soluzione. Per quanto riguarda l'idea liberale, presuppone che non ci sia bisogno di fare nulla. I migranti possono uccidere, saccheggiare e stuprare impunemente perché i loro diritti devono essere tutelati. Quindi, l'idea liberale è diventata obsoleta". Per Libero (p.13) purtoppo Putin ha ragione: i liberali hanno fallito. Al G20, sorrisi e ironie tra Trump e Putin: "Non interferire sulle mie elezioni" (Stampa p.8). Ora fari puntati sull'incontro Trump-Xi per i dazi (Messaggero p.10).
Nomine Ue, rebus per la guida della Commissione. Draghi si dice "onorato" ma "non disponibile" (Sole in prima e p.14 e tutti). Fonti vicine al numero uno Bce hanno smentito le voci di una sua candidatura, ma prosegue la caccia, con Timmermans dato per favorito. Secondo la Stampa (p.2), nelle prove d'accordo, il socialista olandese sarebbe indirizzato alla guida dell'esecutivo europeo, mentre c'è l'ipotesi Weber per la guida dell'Europarlamento, con Villeroy verso la Bce, anche se c'è un piano B che porta a Barnier. L'Italia resta ai margini della partita: nuovi endorsement per Giorgetti, giallo-verdi però fuori dai ruoli chiave (Messaggero p.7).

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Commentario del 28.06.2019

PRIME PAGINE
Questione industriale in primo piano. Ilva e Atlantia: scontro tra Di Maio e le grandi imprese (Corriere e tutti). L'affondo del vicepremier grillino: "Atlantia è decotta, affonderebbe Alitalia" (Sole). Per il Fatto, Di Maio apre la guerra finale sulla concessione. Salvini alla Stampa attacca: "Di Maio sbaglia, Atlantia assicura migliaia di posti". L'azienda: danni in Borsa, pronti a denunciarlo (Repubblica). Atlantia sfiducia il vicepremier (MF).
Economia: Ue, la cambiale d'ottobre (Repubblica): Bruxelles pronta a slittare di tre mesi la procedura. e Tria al G20: più vicino lo stop alla procedura Ue (Sole). Il viceministro dell'Economia, Laura Castelli, al Messaggero: "Autonomia, pericolo di aumento della spesa pubblica".
Tiene banco il caso Sea Watch, duello con l'Olanda (Messaggero). Nave bloccata, schiaffo dall'Olanda: non dateci i migranti (Stampa). Tutto sulle spalle della Sea Watch (Repubblica). "Forza Capitano" titola il Giornale contro "Repubblica" e sinistra che tifano contro l'Italia. La Verità: il Pd agli ordini della capitana. Libero chiede i porti chiusi: basta con le crociere pagate dagli italiani.
Germania: mistero Merkel, nuovo tremore in pubblico. "Al G20 ci sarà" (Corriere). Nessuno svela i gua i della Merkel (Libero). La malattia misteriosa della Merkel fa tremare Macron (Verità).
Su tutti l'inchiesta choc a Reggio Emilia: "lavaggio del cervello" per dare i bimbi in affido.

ECONOMIA
Conti pubblici, Conte e Tria al G20 sono fiduciosi: più vicino lo stop alla procedura Ue (Sole p.2). Il premier parla di clima positivo e si dice "fiducioso" che si arrivi ad una soluzione. Per Repubblica (in prima e p.9) Italia rimandata ad ottobre: l'Europa congelerà la procedura. La dilatazione dei tempi serve all'Ue per verificare i "numeri", visto che il governo italiano punta tutto sul deficit 2019, che è inferiore a quello previsto, ma Bruxelles non vuole accettare a scatola chiusa i conti forniti dall'Italia. Una proroga che permette di evitare i cicloni sui tassi di interesse e sui titoli di Stato, ma prevede garanzie sulla legge di bilancio 2020, aprendo una faglia nella coalizione 5S-Lega dal momento che il Carroccio punta e introdurre la flat tax nella legge di bilancio e in cui è previsto anche il disinnesco delle clausole di salvaguardia sull'Iva da 23 mld. Per Libero (p.6) questa Ue non ha più la forza per dare la multa all'Italia: l'Unione, priva di leadership, ha bisogno dei nostri voti per formare la Commissione, ecco perchè ci strizza l'occhio. Ma Conte teme le mosse di Salvini nella trattativa con Bruxelles: "Con la flat tax l'intesa con l'Ue è più difficile" (Repubblica p.9). Adesso Conte corre da solo nella trattativa e si smarca da Salvini e Di Maio (Stampa p.6). Il Sole (p.2) evidenzia i risparmi di quota 100 tra le misure su cui punta il governo per abbassare il deficit: dote di 5-7 mld in tre anni con la possibile riduzione del 30-35% delle adesioni rispetto alle stime iniziali. Ma sul deficit, l'analisi di Fubini sul Corriere (p.9) mette in guardia: se si considerano 10 mld di riduzione delle tasse e altre mancate entrate, il deficit rischia di crescere fino al 5% nel 2021, generando un ammanco di oltre 60 mld in 2 anni. Dunque – prosegue Fubini – se il governo vuole mantenere le promesse deve trovare molte risorse per compensare gli ammanchi. Considerando che i tagli di spesa possono aiutare, ma sono operazioni lente e delicate, l'ipotesi è un'amnistia fiscale, che non piace a Bruxelles perchè produrrebbe un'entrata una tantum.
Crolla la fiducia degli italiani, ai minimi dal 2017: peggiora l'umore di famiglie e imprese, a pesare sono le incertezze create dal governo. E i consumi frenano (Giornale p.6 e tutti).
Il dl Crescita è legge: decreto atteso domani in Gazzetta e in vigore da domenica. Arrivano il compromesso sul salva-Roma, la riapertura delle cartelle, ecoincentivi per scooter e mini-car, deducibilità Imu e affitti brevi (su tutti). Ma il voto al Senato evidenzia una maggioranza sempre più risicata (Repubblica p.8): solo 158 sì, persi 13 voti dal giorno della fiducia a Conte.

POLITICA
Questione industriale in primo piano: Ilva e Atlantia, scontro tra Di Maio e grandi imprese (Corriere in apertura). I Benetton e Di Maio ai ferri corti (MF prima e p. 4). Vicepremier all'attacco: "Atlantia è decotta, affonderebbe Alitalia" (Sole prima e p. 3). Il ministro, a Borsa aperta, ribadisce il suo no ad Atlantia per il salvataggio della ex compagnia di bandiera e aggiunge: "Quando revocheremo le concessioni autostradali l'azienda perderà di valore in Borsa e se li mettiamo dentro Alitalia faranno perdere valore anche agli aerei. Ormai è decotta". Il titolo ha chiuso a -0.29%. Da Atlantia dura reazione: "Gravi danni reputazionali, ci riserviamo ogni iniziativa legale". Salvini alla Stampa (in prima e p.3): "Autostrada dà migliaia di posti, attenti a dare giudizi sommari. Non collego il destino di Autostrade a quello di Alitalia o altre opere: mi interessa che le autostrade siano ben gestite e costino meno possibile". Confindustria: "La politica abbia il senso del limite". Per Boccia al Messaggero (p.7) "è opportuno che il premier chiarisca a nome del governo la linea su questi delicati dossier, non si governa con rancore, così diamo altri colpi alla nostra crediblità".
Migranti, bloccato il blitz della Sea Watch: la nave si avvicina a Lampedusa, ma arriva lo stop della GdF (su tutti). Salvini alla Stampa (in prima e p.2): "E' una nave fuorilegge, i aspetto che qualcuno venga arrestato. Mi aspetto che i migranti vengano accolti in altri Paesi e che l'equipaggio paghi penalmente le infrazioni commesse. L'assenza del governo olandese e dell'Europa è vergognosa". Il Viminale avvia l'iter per il sequestro della nave (Corriere p.3). Dopo il rifiuto dell'Olanda di accogliere i migranti, si accendono i toni con l'Europa. Conte lascia la grana ai ministri, Italia verso lo scontro con l'Ue (Messaggero p.5). Libero (in prima e p.3) attacca: è finito il tempo delle crociere a spese dei soliti italiani. Il premier Conte si allinea e copre il ministro dell'Interno: "Il comportamento della capitana della Sea Watch è di una gravità inaudita" (su tutti). Il Colle tace, il M5S si allinea: tutto pur di schivare le urne (Fatto p.3). Giornale (p.8) parla di finta tregua nel governo.
Autonomia regionale, la viceministro dell'Economia Castelli al Messaggero (in prima e p.10): "Dobbiamo trovare una soluzione mettendo in sicurezza la finanza pubblica e l'unità del Paese". Il governatore leghista della Lombardia, Attilio Fontana, al Corriere (p.10): "Mi fido di Conte, che è una persona seria e ha detto che si chiuderà mercoledì. Il Paese ha bisogno di una riforma che va verso la semplificazione e la sburocratizzazione. L'autonomia non penalizzerà il Sud". Ma non è dello stesso avviso il sottosegretario 5S agli Affari regionali Buffagni, che al Corriere dice: "Penalizza il Sud o aumenta la spesa, così è un suicidio. Il testo non è pronto per un'intesa, ma io penso che gli errori si possano risolvere con un lavoro unitario".

ESTERI
Paura per la Merkel, trema di nuovo in pubblico (Corriere in prima e p.12 e tutti). Secondo episodio in nove giorni per la cancelliera, che conferma comunque la sua presenza al G20 in Giappone. Il portavoce: "Sta bene, nessun cambio di programma". Repubblica intervista Di Lorenzo, giornalista del Die Welt: "Per la cultura tedesca parlare della salute dei leader è un tabù". Se trema Angela - scrive Farina su Libero (in prima e p.7)- in Europa sentiamo la scossa: i suoi tremori speventano la Germania, ma nemmeno l'Ue ha ragioni per sentirsi più serena, avere un interlocutore forte migliora gli avversari. Neppure l'Italia ha motivi per fodere politicamente di una debolezza della Merkel.
G20, occhi puntati sul vertice Trump-Xi: Pechino punta alla tregua su dazi e Huawei (Messaggero p.13). Dazi, Nord Corea e Iran sono le tre partite di Trump che infiammano il G20: al summit il numero uno della Casa Bianca vedrà Xi e Putin, occasione perfetta per affrontare i dossier caldi (Giornale p.12). Duello su dazi e bando a Huawei tra Trump e Xi (Stampa p.10): il presiente americano si presenta al g20 attaccando Giappone, Germania e India, mentre il numero uno cinese gli ha girato il tavolo della guerra commerciale. Trump pronto a riprendere il negoziato, ma la Cina pone come condizione che l'America tolga il divieto al 5G. Intanto, Washington cerca una sponda con gli europei per isolare Teheran, oggi bilaterale con Putin.

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Commentario del 27.06.2019

IN PRIMA PAGINA
Caso Sea Watch. Il capitano Carola sfida Salvini (Stampa). Salvini fa muro (Corriere). "Arrestateli" (Giornale). Forza Capitana (Repubblica). Arriva Sea Watch, Roma accusa l'Olanda (Messaggero). La Capitana e il Capitano (QN). La nave dei clandestini vìola qualsiasi legge (Libero). La Sea Watch infrange la legge, ma il Pd si schiera con i pirati (Verità).
Politica. Conte congela tutto per tornare dal G20 da salvatore dei conti (Giornale). Conti, autonomia, Tav, concessioni: scontro totale tra Lega e M5S (Sole). Un altro rinvio sui conti ed è lite sull'autonomia (Corriere). Veti M5S, Salvini minaccia la crisi (QN). La Rai è nei guai: Vespa, Fazio e Conti non si tagliano la paga (Fatto). Chi teme il voto anticipato (Libero).  La Corte dei Conti contro la flat tax (Tempo). Crack bancari, l'asse Pd-Fi frena la Commissione (Notizia Giornale).
Economia. Le tasse salite al 38%, non accadeva dal 2015 (Repubblica). Effetto manovra, la pressione fiscale è salita al 38% (Messaggero). Tasse record, mai così alte da 4 anni (QN). Mai così tante tasse (Giornale).
Infrastrutture. Cuccagna in Autostrada, un regalo da 6mld l'anno ai signori del casello (Notizia Giornale).
Caos Capitale. Roma invasa dai rifiuti, bimbi e malati a rischio (Repubblica). Roma in emergenza rifiuti, ma l'Italia non sta meglio (Notizia Giornale). Salute a rischio a Roma, nei rifiuti crescono i vermi (Avvenire). Le scale immobili, uno schiaffo a Roma (Messaggero). Contrordine, la scala è ancora rotta (Tempo).
Milano-Cortina. Olimpiadi '26, il Cio mette già le mani avanti: "Costì sottostimati su 2 strutture" (Fatto).
Lavoro Ex Ilva, avviso di chiusura (Messaggero). Ilva, pericolo di chiusura a settembre (Corriere). Ilva, schiaffo al goveerno. Mittal: chiusura a settembre (Repubblica). Il ricatto Mittal al governo: "Immunità o l'Ilva chiude" (Fatto).
Esteri. Sangue sull'Europa, Germania choc: politico ucciso perché a favore dei migranti (Stampa). La foto che indigna: papà e figlioletta annegati al confine tra Messico e Usa (QN e tutti). Orrore e ipocrisia, cosa ci dice questa foto (Giornale).

ECONOMIA
Conte in missione dai grandi: "Punire l'Italia un danno per tutti". Il premier al G20 di Osaka senza le garanzie anti-deficit richieste dalla Ue, ma punta a convincere Merkel e Macron. Ancora fibrillazioni nella maggioranza, Salvini: "Se continuano a dirmi di no ne traggo le conseguenze" (Repubblica p.6). Ma per il Giornale (p.4) Conte è allarmista sul bilancio per proporsi come salvatore e per «usare» il G20 come palcoscenico e intestarsi il rinvio della procedura. Intanto anche il condono fa flop. E il «buco» è da 11,4 miliardi (Giornale p.2). L'accordo Italia-Ue adesso è a un passo. Ma il Tesoro prende tempo per rispondere alla Ue. L'assestamento di bilancio spostato a lunedì per completare il negoziato (Messaggero p.6). Tre miliardi saranno risparmiati grazie alle minori spese per Reddito e pensioni. Roma ha promesso complessivamente 8 miliardi, in gran parte una tantum. (Stampa p.6). Incognite sugli obiettivi 2020. Europa divisa sulle sanzioni (Sole p.2).
Arriva l'effetto della manovra. La pressione fiscale sale al 38%. Allarme della Corte di conti: «Attenzione al drastico taglio delle tasse perché potrebbe aggravare il debito» (Messaggero p.17). Pd e Forza Italia all'attacco del governo (Corriere p.11). L'ex direttore delle Entrate Ruffini: «Il gettito sale? Merito del Fisco digitale, ma l'economia è ferma» (Corriere p.11).
Arcelor Mittal: senza scudo penale a settembre l'ex Ilva chiude. Il gruppo contro la misura che elimina l'immunità per gli interventi ambientali. Il colosso: «Due mesi per trattare» (Messaggero p.7). Il Mise: scelta irresponsabile (Stampa p.16). L'ombra di Bagnoli si allunga su Taranto è il commento di Paolo Bricco sul Sole (p.3) mentre Daniele Manca sul Corriere sottolinea "La mossa falsa del governo, perché gli impegni si rispettano" (Corriere p.31).
Pil, si allarga il gap nel Paese. Il Mezzogiorno cresce meno di un terzo rispetto al Nord-Est. La ripresa del sud ferma a +0,4% contro +0,9% della media nazionale e +1,4% di Veneto ed Emilia Romagna (Messaggero p.7).
I navigator assisteranno solo gli impiegati ma non i poveri (Fatto p.4). I quiz falsati da un algoritmo (Repubblica p.22).

POLITICA
Sea Watch forza il blocco. Salvini: i migranti non sbarcano. La nave a Lampedusa. Il ministro: li guida una sbruffoncella. La capitana Carola dal Polo alle Ong: «So che cosa rischio» (Corriere p.2).
Salvini: adesso li arrestino tutti. Di Maio lo attacca: se passiamo l'estate a litigare con le Ong abbiamo perso. Il commissario Ue: fateli scendere senza conseguenze. L'ira della Lega. Meloni: Mi aspetto che il governo faccia rispettare le leggi: la barca va affondata (Stampa p.2). Verso il sequestro della nave. Il decreto sicurezza prevede la confisca ma non è applicabile: manca la "recidiva" (Messaggero p.5).
La grande ipocrisia. Il Viminale cavalca da mesi lo slogan dei porti chiusi ma a giugno ci sono stati mille sbarchi sulle coste italiane. Eppure si parla soltanto dei 42 migranti salvati dalla Ong (Repubblica p.4)
La strategia di Salvini smaschera i veri obiettivi dei taxisti del mare. La stretta del ministro ha svelato il gioco delle organizzazioni, che non sono in missione umanitaria bensi politica: scaricare immigrati in Italia. Avessero solo voluto salvarli, sarebbero approdato altrove l'editoriale di Maurizio Belpietro (Verita p.3). "Ma la pistola del Capitano ora spara a salve" scrive Marcello Sorgi sulla Stampa (p.5) mentre Antonio Padellaro sul Fatto (p.3) segnala "I silenzi ipocriti del Ministro della Cattiveria".
Su autonomie e Autostrade governo diviso (Corriere p.8). Decreto Autonomie, l'ira della Lega. "I grillini fanno ostruzionismo". I Cinque Stelle puntano a rallentare l'iter di approvazione della legge cara a Salvini. I tecnici di Palazzo Chigi: la riforma comporta maggiori esborsi per lo Stato (Stampa p.7). La Lega: da Conte un agguato. Ma sulle Regioni non romperà. Al vertice urla e minacce, però niente crisi sull'autonomia: «Siamo un partito nazionale». Salvini sotto assedio dei suoi schierati con i governatori. Di Maio pronto a cedere sulla Tav (Messaggero p.9). Zaia: mi sento come un nido di vespe, dicano cosa vogliono. «Dal M5S metodo scandaloso: prendono in giro la mia gente. Basta no, la ricreazione è finita» (Corriere p.8). Salvini avverte: avanti, ma se continuano i no, traggo le conseguenze (Sole p.4). "Smettano di cavalcare l'antagonismo Nord-Sud" dice il ministro Stefani (Corriere p.9). Una maggioranza nel pantano lascia aperta la scorciatoia delle elezioni commenta Massimo Franco (Corriere p.9) mentre Vittorio Feltri su Libero in prima se la prende con "Quelli che hanno paura di tornare alle urne. "Se il capitano Matteo cerca di salvare il soldato Di Maio" è invece il commento di Augusto Minzolini (Giornale p.4).
Riconteggi: ai gialloverdi due senatori in più. La Giunta per le elezioni assegna i posti in bilico. E la maggioranza si rinforza (Fatto p.6). La tentazione del proporzionale (Messaggero p.9). Ma i pentastellati rischiano di restare senza gruppo in Europa (Stampa p.7). La critica di Fico scuote i 5S. "Il blog non basta più". Numerose le reazioni alle parole del presidente della Camera. Ma Zingaretti atacca: "Positivo aprire una riflessione, però restano la stampella di Salvini" (Repubblica p.8).
Toti sfida Forza Italia, ma Berlusconi dà la linea: confermati i dirigenti. Il governatore: no a operazioni gattopardesche. Il leader: tutti in carica sino al congresso (Giornale p.7).
Olimpiadi, il Cio vuole evitare scandali. Controlli esterni su spese e lavori. Governance, in vigore le nuove regole. Il contratto vincolante e l'assegno da 925 milioni (Corriere p.19). È indispensabile l'avvio in tempi brevissimi di tutte le procedure.

ESTERI
Usa, una foto scuote il mondo. Choc per il caso di due profughi annegati: la preghiera del Papa. Ma sul confine è lite al Congresso (Corriere p.5). Il corpo di Valeria come Alan. Della foto dell'ultimo abbraccio resta soltanto un'emozione. L'immagine della salvadoregna di 23 mesi annegata fa il giro del mondo. Settanta milioni di persone in fuga e noi piangiamo, ma non riusciamo a fare niente
(Stampa p.5). Volevano chiedere asilo, la polizia però ha chiuso il ponte (Corriere p.5). Ma commuoversi non basta:serve un'azione globale l'editoriale di Franco Venturini sul Corriere in prima.
Trump choc: "Alla Fed vorrei Draghi". Quasi un via libera al Fondo monetario. La Casa Bianca critica i rialzi dei tassi di Powell ed esalta la politica dell'uomo della Bce. Il presidente: "ho creato io il governatore, non sta facendo un buon lavoro e io posso cacciarlo" (Stampa p.17).
Nomine Ue. Per la Commissione, Weber vacilla (e spunta la Georgieva). Ma la Merkel presenterà il conto. La cancelliera pronta a cedere: chiederà contropartite (Corriere p.14).
Venezuela: i soldi degli aiuti in feste e viaggi. Guaidó alle corde. Scandalo per le spese folli dei due inviati del presidente ad interim al confine colombiano (Repubblica p.10).
Libia: Serraj riconquista Gharian. Haftar sempre più debole. Il ministro Bishaga vede Salvini: migranti e sostegno a Tripoli al centro dei colloqui (Repubblica p.18).

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Commentario del 26.06.2019

IN PRIMA PAGINA
Italia-Politica. Liti e veti, governo bloccato (Corriere). Palazzo Chigi frena l'autonomia (Messaggero). Intervista a Fico: cambiamo o sarà troppo tardi (Repubblica). Salvini da una mano alle discoteche: alcol anche dopo le tre (Stampa). Gelmini: "Anche io alle primarie, Forza Italia tornerà il partito delle libertà" (Libero).
Infrastrutture. Tav, sì ai bandi per i lavori in Italia, al 55% fondi europei (Sole). Tav, Conte pronto al sì. Di Maio spalle al muro (Stampa). Riparte la Tav, scontro M5S-Lega (QN, Corriere). Progetto Italia all'esame Cdp (MF). Tav, primi bandi. La Lega: non sarà una mini opera (Messaggero). Rilancio grillino: via la concessione ad Autostrade (QN, Notizia Giornale). E l'Autorità dei trasporti blocca i rincari senza motivo dei pedaggi (Fatto).
Italia-Economia. Banca d'Italia, stop della Bce a Lega e Fdi su riserve auree e autonomia (Sole). La Bce mette i paletti sull'oro di Bankitalia: Tria ottimista sulla trattativa (Verità). Condono fiscale, l'Erario spedisce le prime lettere (Giornale). Rottamazione ter, il fisco: 1,4 milioni di lettere spedite (QN). Robot, industria al palo: "Serve un piano 4.0" (Sole).
Giustizia. I pm Ielo e Fava: la vera storia del duello in Procura a Roma (Fatto). Di Matteo: "Mi candido al Csm per farla finita con i gruppi di potere" (Fatto).
Milano-Cortina. Lavori, nomine: i paletti sui Giochi di Sala e Zaia (Corriere). Zaia e i Giochi: "La burocrazia non ci intralci" (QN). Olimpiadi 2026: chi paga e chi ci guadagna (Fatto). I Cinque Cerchi seppelliscono le Cinque Stelle (Libero). Il gran rifiuto di Roma e Torino: così Raggi e Appendino hanno evitato il buco olimpico (Notizia Giornale).
Esteri. Guerra fredda: Putin sfida Trump, le navi di Mosca ritornano a Cuba (Stampa). Russia, Usa e Israele a Gerusalemme per il Medio Oriente (Stampa). Iran duro con gli Usa: dialogo escluso per sempre (Sole). Corte europea: no allo sbarco della Sea Watch (Stampa). I profughi delle Ong se li prende l'Olanda. Lo dice pure l'Europa (Libero). Macron sfora alla grande e l'Ue se ne frega (Notizia Giornale).
Altre notizie. Clima, l'Europa bolle a 40 gradi (Repubblica). Mondiale ItalDonne nella storia e nei quarti: battuta la Cina 2-0 (Messaggero e tutti).

ECONOMIA
Conti pubblici e procedura d'infrazione: la Ue rinvia il verdetto ma chiede nuovi tagli. Dilazione di una settimana. La Commissione ha deciso di rinviare a martedì il verdetto sulla procedura per debito ai danni dell'Italia. Una mossa per concedere ancora qualche giorno di tempo al governo per presentare nuove proposte. A Bruxelles si aspettano «numeri e impegni precisi» (Stampa p.3). Tria: niente procedura. Il piano del Tesoro: deficit al 2,1% con un "paracadute" di 6 miliardi (Messaggero p.8). E Macron continua a spendere in barba alle regole. La Corte dei conti francese boccia l"Eliseo: "L'aumento del debito è preoccupante e non in linea con la riduzione dei partner europei (Verità p.9)
Intervista a Ignazio Visco. Il Paese rischia se continuerà a giocare con l'Italexit. "Se si alimenta la paura che la politica intenda staccarci dall'Europa, beh, indubbiamente questa paura i mercati la scontano e si assicurano contro questo rischio" Claudio Cerasa sul Foglio in prima. E Draghi stoppa l'assalto a Banca d'Italia. La Bce boccia le proposte di Borghi & c. "Sono contro i trattati" (Foglio in prima).
La sfida di Powell a Trump: "La Fed non fa scelte politiche". Il presidente della Banca centrale respinge il pressing della Casa Bianca per un taglio dei tassi. Ma il rallentamento dell'economia potrebbe portare proprio a una riduzione del costo del denaro (Repubblica p.27).
Luce, i prezzi crescono ancora. Consumatori contro l'Autorità (Repubblica p.24). Ma per il gas nuovo calo dei costi. L'Authority: da luglio meno 6,9% il metano e più 1,9% l'elettricità. Famiglie, conto di 1.700 euro l'anno. Acqua, i «furbetti» della bolletta. E tra i morosi anche gli enti locali. Al Sud punte di mancati pagamenti fino al 27%. Il nodo della riscossione (Corriere p.34).
Il Forum famiglie: "La flat tax punisce chi ha figli". Anche il reddito di cittadinanza aiuta i single. La proposta: 150 euro al mese per ogni bambino (Repubblica p.25).
Fisco, 1,4 milioni di lettere per saldare la rottamazione. L'Erario sta inviando le risposte su adesioni accettate e sugli importi dovuti scontati da sanzioni e interessi (Giornale p.4).

POLITICA
Bocciata la Tav leggera. Partono i bandi italiani. Salvini: i treni devono correre. Parte l'iter per lavori da un miliardo (Messaggero p.7). Un passo avanti. Più fondi dalla Ue. Di Maio: "Il partito del cemento all'attacco contro di noi". L'Europa garantirà il 55% del finanziamento della tratta internazionale e il 50% per quella italiana. Risparmio di 1,6 miliardi (Repubblica p.2 e tutti). Tav, mossa dell'Ue. Telt lancia gli avvisi per lavori da 1 miliardo in Valsusa (Stampa p.2). L'offerta di Bruxelles spinge Conte verso il sì. M5S prova a resistere (Stampa p.3). Di Maio: è un progetto vecchio (Corriere p.5).
Muro grillino su autonomia e flat tax (Qn p.6). «Così salirebbe la spesa pubblica». La carta di Conte gela il Carroccio (Messaggero p.5). Il M5S spera in uno stop di Palazzo Chigi, ma la Lega: "Oggi via libera alle autonomie". Voci di pareri negativi al provvedimento, Di Maio e i suoi esultano. Salvini: "Andiamo avanti o si ingolfa tutto" (Stampa p.6). Di Maio vuole il blitz Autostrade. Vertice senza risultati. No del M5S che propone la revoca della concessione (Corriere p.2). L'ira del leader leghista. I suoi su Autostrade incalzano: delle cause civili risponderà il premier? (Corriere p.3). E Maurizio Belpietro sulla Verità (p. 3): Il vicepremier ha deciso: o comanda o rompe. La stratega di Salvini sembra essere quella di portare subito a casa le misure che ha a cuore oppure andare alle elezioni. Il 20 luglio è l'ultima data utile per poter votare a settembre: con i sondaggi che lo danno al 37%, la tentazione può essere forte.
"Alcolici anche dopo le 3". Svolta per le discoteche. Salvini cede alla movida. Bollino blu per certificare i locali sicuri: "Così combattiamo l'abusivismo" La mossa per guadagnare consensi tra i giovani e i proprietari dei club. (Stampa p.4 e Messaggero e Qn). Le famiglie criticano le nuove ipotesi (Stampa p.5).
Fico in campo per la crisi 5 Stelle: "Il blog non basta più. Ritorniamo a parlarci o noi 5S finiremo calpestati". Nel Movimento serve un momento di scambio franco e trasparente per superare i contrasti e ritrovare insieme una visione politica (Repubblica p.3).
Ribaltone 5Stelle o blitz di Lega e Pd. La capitale nel caos è terra di caccia. La difficoltà in cui versa la metropoli apre scenari interessanti: una candidatura a sindaco della Meloni piacerebbe a Salvini. Di Maio e Zingarettì chiuderebbero volentieri Di Battista e Calenda in Campidoglio (Verità p.3). I renziani frenano Zingaretti. Scontro sui rimborsi spese per i membri della segreteria
(Stampa p.7). Fi, l'altolà di Berlusconi. «Le indicazioni le do io» (Giornale p.12). Mariastella Gelmini spiega la propria (Libero p.9). Forza Italia verso le primarie, sfida a tre Toti, Gelmini e Carfagna in campo (Qn p.7).

ESTERI
"Siamo stremati, non ce la facciamo più". Ma Strasburgo gela i 42 della Sea Watch. Respinta la richiesta di un porto sicuro per la barca al largo di Lampedusa. Salvini: buon senso (Stampa p.9 e tutti).
Russia, Usa e Israele, l'insolito vertice a tre. A Gerusalemme i piani per il Medio Oriente. Sul tavolo le crisi in Siria e Iran. Mosca difende Teheran, ma apre sul ritiro dei Pasdaran da Damasco
(Stampa p.10). «Trump ritardato mentale» Iran-Usa, il clima è di guerra. Il presidente Rohani contro Washington: «Le sanzioni sono oltraggiose e idiote». Donald: «Ignoranti, possiamo annientarli». E in Libano gli Hezbollah spostano i missili (Messaggero p.11). Trump chiede agli europei una missione navale nel Golfo (Repubblica p.22).
Il piano di pace (senza politica). Il suo destino sembra segnato (Corriere p.16). Nel Medio Oriente "50 miliardi Usa non fanno la pace". Oggi nel Golfo il seminario sull' "Accordo del secolo" I palestinesi: "L'abbiamo saputo dalla Cnn. Vogliono comprarci" (Fatto p.21).
In 20 contro Trump. I candidati democratici alla nomination per la Casa Bianca si sfidano in due serate a Miami. Non a caso: la Florida fu decisiva alle presidenziali del 2016. Sarà una battaglia a colpi di slogan (Repubblica p.20).
A Cuba tornano le navi russe, Gli Usa: "Un aiuto a Maduro". La fregata Gorshkov è dotata di missili cruise, una risposta alle sanzioni (Stampa p.11). Intanto l'ex capo degli 007 di Maduro riappare negli Usa dopo il «tradimento» (Corriere p.16).

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Commentario del 25.06.2019

IN PRIMA PAGINA
Olimpiadi, vince lo sprint dell'Italia (Sole). La vittoria di Milano e Cortina (Corriere): giochi di squadra (Messaggero). Una ricaduta sul territorio da 4,5 mld e 36mila posti (Sole). Repubblica parla di "miracolo" a Milano (e a Cortina). "Che peccato per Torino" dice Giorgetti al Corriere. Torino esclusa, macchia grillina (Stampa). Fatto polemico: vincono Milano e Cortina, ma perde l'Italia. Mentre per il Giornale vince l'Italia anti grillina: il Lombardo-Veneto del fare più forte dei veti 5S.
Politica, Di Maio al Corriere: "Chi vuole la crisi ci porta al governo tecnico". M5S contro Di Battista: attacca perchè voleva un ministero (Stampa).
Economia: lotta all'evasione, sui pagamenti Lega e 5S dicono: "Aboliamo i contanti" (Stampa). Intanto, su Ilva, flat tax e mini-Bot Lega e M5S restano divisi (QN).
Migranti, sulla Sea-Watch la Ue ci dà l'ultimatum (Giornale). I giudici europei a bordo della Sea Watch (Verità). La capitana Carola della nave a Repubblica: "Sfido il diviento ed entro in porto".
Europa, sulla Stampa parla Manfred Weber: "L'Ue rischia una crisi istituzionale, ma io non mi faccio da parte. Visegrad e Macron sanno dire solo no".
Usa-Iran, sanzioni finanziarie per colpire i conti del leader Khamenei (Sole).

ECONOMIA
Lega e M5S ancora spaccati su flat tax e mini-Bot (QN e tutti). Duello nel governo sui fondi, dopo l'ultimatum del leghista sulla riforma del fisco e sui mini-Bot: "La posizione della Lega è nel contratto di governo. E' evidente – ha detto Salvini – che pagare i debiti con le imprese e con le famiglie è una priorità per il mio movimento". Di Maio attacca il Carroccio chiedendo come intende finanziare l'intervento fiscale (Repubblica p.6). La Verità (p.6) parla di nascondino tra Lega e M5S. Il vicepremier 5S al Corriere (p.9): "Non ho motivo di pensare che la Lega non abbia individuato le coperture per la flat tax, è un anno che dice che si può fare. Basta che per farla non si mettono le mani in tasca agli italiani, sarebbe paradossale". Intanto, tiene banco il braccio di ferro con l'Europa: il governo prepara il dossier con i numeri anti-procedura (Sole p.6): in Cdm assestamento e riassetto del Mef, salta la task force investimenti. Bruxelles mette i suoi paletti, niente procedura a condizione che si congelino altre spese (Messaggero p.8). Il vicepremier 5S, in vista di una possibile manovra in deficit, al Corriere dice: "Ci vuole coraggio per far ripartire il Paese. Se si tratta di tagliare il cuneo fiscale e creare decine di migliaia di posti di lavoro bisogna andare avanti".
Altro tema divisivo è il salario minimo: la proposta del M5S rischia di creare fino a 6 mld di costi per le imprese, con sindacati e Lega che si schierano contro il rischio di introdurre nuove "gabbie salariali" (Repubblica p.7). "Il costo per le casse dello Stato è zero, mentre sul piano delle imprese la proposta sarà affiancata da un'altra riduzione del cuneo fiscale – spiega Di Maio al Corriere -. Introdurremo quella sul cuneo in manovra. E' un'operazione con cui vinciamo tutti: stipendi più alti, più lavoro e meno tasse alle imprese". E Di Maio, sull'ostilità dei sindacati, dice: "Sono alcuni di loro che fanno la guerra al M5S. Forse hanno capito che presto gli taglieremo i privilegi. Ho un rapporto costante con i sindacati". Intanto, c'è accordo tra Lega e M5S nella lotta all'evasione: le due forze di maggioranza si schierano  contro il contante con l'obiettivo di tracciare i movimenti finanziari e contrastare evasione ed elusione fiscale (Stampa in prima e p.5).

POLITICA
Assegnate a Milano-Cortina le Olimpiadi invernali 2026 (su tutti). L'Italia unita fa squadra e convince il mondo (Stampa p.2). Battuta la Svezia: è la vittoria trasversale di Lega, Pd e delle donne. Questa volta la politica non si prende la scena ma si tiene il merito. Il sottosegretario con delega allo Sport Giorgetti al Messaggero (p.5): "La Svezia voleva minare la nostra credibilità, scritta una pagina della storia del Paese: abbiamo dimostrato di fare le cose bene. Il governo ha firmato le garanzie promesse in base al protocollo del Cio: dogane, sicurezza, sanità, etc. L'altra cosa riguarda il fondo investimenti, 70-80 mln di euro per opere infrastrutturali". Il Sole (in prima e p.2) evidenzia le ricadute economiche sul territorio: secondo lo studio delle università Bocconi e Ca' Foscari l'impatto sarà di 4,5 mld e 36 mila posti tra Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige. Per le casse dello Stato previsto un saldo positivo di 186,9 mln (Corriere p.7). Per Postiglione, nell'editoriale del Corriere (in prima e p.7), ora toccherà soprattutto ai privati, visto che le casse pubbliche hanno problemi (abbastanza) noti. Secondo il Giornale (p.5) i Giochi saranno un affare da 4 mld: 22 mila posti di lavoro e 600 mln di entrate per l'Erario, per ogni euro investito ne torneranno indietro tre. Di diverso avviso il Fatto (in prima e p.2), che parla di "maxi-affare in perdita": i costi per lo Stato, già saliti a 400 mln, possono lievitare ancora, ogni edizione da 50 anni finisce con mega-buchi per città e Paesi organizzatori, e anche maxi-aumenti di tasse. Per il Giornale (in apertura e p.3) invece è la vittoria del "fare": il modello lombardo-veneto spazza i veti e le paure grilline. Il successo della candidatura non premia soltanto il Lombardo-Veneto – precisa Ajello nell'editoriale del Messaggero - ma, a prescindere dai luoghi prescelti, questa è la vittoria di un metodo che riguarda l'Italia nel suo insieme. Adesso – analizza Bellinazzo sul Sole (p.2) – bisogna vincere la sfida su organizzazione, infrastrutture e investimenti. Resta il rammarico per Torino esclusa, ma la Appendino non si pente (Stampa p.4). Torino tagliata fuori con il fantasma del mega-buco del 2006 (Fatto p.2). Giorgetti al Corriere (in prima e p.3): "Con Torino la partita sarebbe stata ancora più facile. Quella M5S posizione politicamente legittima".
M5S, tensioni sul caso Di Battista: linea dura per gli "scorretti" (Corriere p.8). "Voleva gli Affari Ue": accuse nel M5S isolano Di Battista (Stampa p.9). Di Maio, a colloquio con il Corriere (in prima e p.9), avverte: "Attenti a chi vuole la crisi di governo. Con Di Battista ci siamo scritti dei messaggi". Ma poi il leader 5S taglia corto: "Non voglio parlare di queste cose". Le preoccupazioni di Fico, secondo cui l'identità 5S è a rischio (Fatto p.5). La dissidente Fattori a Corriere (p.10) e QN (p.8): "Di Maio non è più in grado di guidarci. Vorrei un leader eletto. Di Battista è anche peggio".

ESTERI
Sulla Stampa (in prima e p.7) parla Manfred Weber, in corsa per la presidenza della Commissione Ue: "Per come si sta mettendo la situazione, rischiamo di andare verso una crisi istituzionale tra Parlamento e Consiglio. Nessuno la vuole, per questo dobbiamo confrontarci in modo rispettoso e risolvere i rispettivi problemi. E ricordiamoci che popolari e socialisti sono indispensabili per una maggioranza stabile a Strasburgo. Al momento si è palesato soltanto un approccio distruttivo. Abbiamo visto alcuni leader lavorare con i Paesi di Visegrad per fare a pezzi questo sistema. Sinceramente non vedo come Macron e i Visegrad possano costruire una maggioranza propositiva. Per ora sono arrivati soltanto i "no", ma nessuno ha messo sul tavolo soluzioni".
Migranti, ultimatum della Corte di Strasburgo sulla Sea Watch, ma il Viminale non molla (Corriere p.13 e tutti): i migranti invocano l'intervento della Corte di Strasburgo, ma Salvini attacca: "Vadano in Olanda o in Germania". La capitana dell'imbarcazione, Carola Rackete, a Repubblica (p.17): "Perderò la Sea Watch, ma ora forzo il blocco. Ho deciso di entrare in porto a Lampedusa. So che rischio le denunce e il sequestro, ma i 42 naufraghi che ho a bordo sono allo stremo".
Usa-Iran, le sanzioni di Trump all'ayayollah Khameni: conti bloccati e avvertimento all'Europa (Stampa p.13). Trump rincara le sanzioni: proibiti i servizi finanziari americani (Repubblica p.15). L'America vuole costringere l'Iran a trattare, le misure colpiranno anche chi farà affari con Teheran. Il ministro degli Esteri degli Emirati, Gargash, a Repubblica (p.15): "Nessuno vuole la guerra. Non la vuole l'Iran e soprattutto non la vogliono gli Stati Uniti, come dimostra la rinuncia di rappresaglia americana dopo l'abbattimento del drone nel Golfo Persico. L'uscita di Trump dall'accordo nucleare con l'Iran? Ha fatto la scelta giusta perchè quel trattato andava ridiscusso perchè garantisce la non proliferazione del nucleare per i prossimi venti anni, ma è necessario allungare la scadenza".

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Commentario del 24.06.2019

IN PRIMA PAGINA
Manovra, Giorgetti spiazza la Lega (Messaggero). "Mini-Bot non verosimili", strappo del sottosegretario (Corriere) che fa retromarcia per un posto a Bruxelles (Stampa). Per il Giornale lo sfogo di Giorgietti è il segnale di crepe nella Lega contro Salvini che non molla i 5S. Intanto, con flat tax e Iva, si va verso una manovra d'autunno da 45 mld (Giornale, L'Economia).
M5S, Di Maio contro Di Battista: "Ognuno stia al suo posto" (Repubblica e tutti). I due big 5S si prendono a pugni (Libero e altri). Sospetti, veleni, addii: l'ora difficile dei 5S (Corriere).
Sanità, a Repubblica parla il ministro Grillo: "Giovani medici subito in corsia".
Giustizia, Verità intervista Bonafede: "Impedirò che chi si candida torni a fare il giudice".
Olimpiadi 2026, oggi il verdetto a Losanna. Milano-Cortina: tre "principesse" per battere la "regina" di Svezia (Corriere). Per il Giornale, solo i trucchi possono sconfiggere Milano-Cortina.
Esteri: la Cina si prende la Fao. Ira Trump: basta finanziamenti Usa (Stampa).
Esteri-Turchia: Istanbul sgretola Erdogan, sindaco all'opposizione (Repubblica). Il sultano perde Istanbul e adesso traballa (Libero).
Su Corriere, Messaggero e tutti l'incidente ai cancelli della Sapienza: un giovane scavalca per entrare al party e muore.

ECONOMIA
Giorgetti spaventa la Lega (Giornale p.4 e tutti). Il numero due della Lega boccia i minibot: "Sono inverosimili, nessuno li ha fatti. Se fosse così li farebbero tutti". I sospetti nella Lega: mossa per accreditarsi alla Ue (Corriere p.5). La Stampa infatti titola "Giorgetti, prove da commissario Ue". Ma nella Lega si innesca la rissa sulla proposta di riduzione del debito. Borghi replica al sottosegretario: "Salvini è d'accordo. I minibot sono verosimili, anche se non sono mai stati fatti. Ne abbiamo discusso tante volte" (Stampa p.7). Il M5S: quella del sottosegretario è una retromarcia che sorprende (Corriere p.5). Borghi: "Giancarlo ama scherzare, era distratto dalle Olimpiadi. L'ha detto perché sarà commissario europeo? Ma no, se per ottenere quel posto bisogna uscirsene così, allora siamo messi male" (Repubblica p.4). Il numero due della Lega vuole l'intesa con l'Europa. Ora i governi sono quattro. I due partiti di maggioranza spaccati al loro interno e Conte in mezzo, sempre più convinto che Salvini non voglia evitare la procedura d'infrazione (Repubblica p.5).
Flat tax, nuova lite Salvini-DiMaio. Il leader leghista: ci sono 15 miliardi. La replica: dica dove li trova. Ipotesi di vertice con il premier Conte. Per finanziare la flat tax la Lega crede che un terzo delle risorse possano essere in deficit (Corriere p.4). Il sottosegretario leghista Bitonci alla Verità (p.8): "Adesso la pace fiscale va estesa al contante. I grillini diranno di sì. Obiettivo tassa piatta per il 75% dei contribuenti. Se non si fa, stacchiamo la spina al Governo". Il piano fiscale del Carroccio: subito aliquota del 15% sui redditi fino a 55 mila euro, più avanti il 20% su quelli superiori (Repubblica p.4). Via gli 80 euro per la flat tax. Ma non si evita l'aumento Iva. La Lega studia il bilancio 2020: 45 miliardi da trovare. L'alternativa è deficit o aliquote più alte sui consumi (Giornale p.5). Trattare con l'Europa o no? I dubbi di Salvini sui 3 miliardi. "Li userei per tagliare le tasse". La sfida: sfruttare i risparmi da Quota 100 e Reddito di cittadinanza. "Abbatto il deficit con flat tax". Il governo dovrebbe trovare altri fondi. L'ira di Conte e Di Maio: "Così destabilizza i negoziati con Bruxelles" (Stampa p.7). L'ambasciatore Massolo al Corriere (p.4): "Siamo deboli in termini di reputazione per il debito che non scende. È necessaria una linea univoca da parte del governo: la Ue si è politicizzata".
L'Economia (in prima e p.4) fa i conti di promesse e impegni, che costano 45 mld: si profila una manovra-monstre. Servono 23 miliardi per evitare l'aumento delle aliquote Iva. Per il 2020 un conto da 40 miliardi fra aumento dell'Iva e cuneo fiscale. Oltre allo stop alla maggiore imposta vanno finanziate anche nuove spese come il rinnovo dei contratti pubblici (Messaggero p.4). Anticipare la manovra d'estate non sarebbe una novità assoluta: nel 2008, l'allora ministro Tremonti propose l'innovazione del decreto estivo con la gran parte dei contenuti dell'impostazione della politica economica per il triennio successivo, seguito poi a settembre da una finanziaria light, di soli 3 articoli, con saldi e tabelle (Messaggero p.4). Intervista a Claudio Borghi, responsabile economico del Carroccio: "La procedura Ue è sempre meglio che alzare l'Iva. Bruxelles non può pretendere altre tasse" (Libero p.6).

POLITICA
Resa dei conti nel Movimento. Di Maio: chi critica M5S indebolisce il governo. E Di Battista: no, è Salvini (su tutti). Il vicepremier: basta destabilizzare ognuno al suo posto, non è un risiko. L'ex deputato: serve una nuova agenda non sarà il mio libricino a minare Conte. I sospetti grillini sul taglio dei parlamentari: chi vuol far saltare il tavolo, lo fa per sabotare la riforma. Nella war room di Luigi contro il rivale: vuole le elezioni per trovarsi un lavoro (Messaggero p.6). Lo sfidante cerca l'asse con Casaleggio. Il messaggio di Di Battista agli attivisti per intestarsi la difesa del dna del Movimento (Repubblica p.6). Taverna: rispolverare le battaglie che ci hanno visto uniti contro tutto e tutti (Corriere p.6). Nugnes lascia e attacca: critiche impossibili. Ora al Senato maggioranza appesa a 3 voti. Luigi chiede le dimissioni da Palazzo Madama. Probabili altre fughe (Giornale p.3).
Parti sociali-governo, Landini alla Lega: "Trattiamo se parla a nome del governo". Annamaria Furlan (Cisl): a determinare la richiesta di un confronto è stato il successo della mobilitazione dei lavoratori (Repubblica p.8). La leader Fiom Re David a Repubblica (p.9): "Sì a incontrare Salvini ma con lui c'è un problema etico". Zingaretti: conferenza operaia, dalla piazza è arrivata la spinta (Repubblica p.9).
L'Italia punta forte sulle Olimpiadi di Milano e Cortina (Repubblica p.30). Giochi aperti torna il brivido di Italia-Svezia. Milano-Cortina contro Stoccolma-Åre: oggi il voto, alle 18 il verdetto Giorgetti: "È come Inter-Frosinone: siamo favoriti, ma tutto può capitare" (Repubblica p.30). Per il Giornale (in prima e p.11) solo i trucchi possono sconfiggere la candidatura italiana. Se l'Italia la dovesse spuntare, una pioggia d'oro si scaricherebbe sul Paese: uno studio de La Sapienza stima 2,3 mld di incremento di Pil nel 2028 (Messaggero p.9).

ESTERI
Istanbul volta le spalle al sultanato di Erdogan. Schiaffo al presidente-padrone, il candidato rivale Imamoglu eletto primo cittadino nella metropoli: "Trionfa la democrazia". Festa in piazza, tre mesi dopo l'annullamento delle precedenti elezioni (Repubblica p.12). Il Raìs di Ankara non è più invincibile ma guai a ritenerlo in caduta libera, scrive Garimberti (Repubblica p.13). L'elettorato dell'Akp, il partito del Sultano, non ha gradito di essere stato richiamato alle urne (Corriere p.10).
Trump sgancia l'atomica digitale sull'Iran. Il presidente Usa rade al suolo il sistema informatico militare di Teheran (Libero p.11). La cyberguerra di Trump contro i missili degli ayatollah. Come ritorsione all'abbattimento del drone americano e agli attacchi alle petroliere l'offensiva informatica degli Stati Uniti per neutralizzare i sistemi iraniani (Repubblica p.14). E oggi annuncia nuove sanzioni (Stampa p.12). Nel mirino dei pirati di Teheran anche alleati Ue di Trump (Messaggero p.10).
La Cina si prende la Fao. Battuti Usa e Unione europea. Qu Dongyu eletto direttore dell'agenzia per la lotta alla fame. È la prima volta di un Paese comunista. Voci di sostegno di Roma (Stampa p.10).
Etiopia sull'orlo del baratro. Sventato un colpo di Stato ma restano gli scontri etnici. Il capo dell'esercito di Amhara ha incoraggiato il popolo ad armarsi. Ucciso un generale. Dietro l'insurrezione l'accusa al premier Abiy di limitare l'autonomia della regione (Stampa p.13). Conte in aiuto di Addis Abeba: "Sosteniamo le riforme" (Stampa p.13).

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Commentario del 23.06.2019

IN PRIMA PAGINA
Manovra, Salvini in pressing su Conte: "Anticipiamola" (Stampa e tutti). Manovra e lavoro, Salvini sfida il M5S (Messaggero). Il leghista scavalca Di Maio e convoca le parti sociali (Sole). L'eterno braccio di ferro tra i due vicepremier si sposta nelle fabbriche (Verità). Emergenza disoccupazione: soltanto l'Africa peggio del nostro Sud (Giornale). E Bankitalia bastona Conte sul deficit (Giornale). Visco: "Non si vive con l'incubo del disavanzo, serve stabilità" (Sole e altri). Al Messaggero parla il presidente di Consob, Savona: "E' l'ora del dialogo, basta scontri con l'Ue". Il numero uno Cdp Palermo al Corriere: "800 mln al Tesoro, è l'ora della responsabilità".
In politica, un mese dopo il voto Paese in stallo: politica paralizzata dalle liti (QN). Libero dà 10 "buoni motivi" a Salvini per abbattere il governo. M5S, la senatrice Nugnes lascia i grillini e va al gruppo Misto (Verità). Intanto, sulle nomine, autorità per 2: Agcom alla Lega, Privacy ai 5S (Fatto). Repubblica lancia l'allarme sulla sanità: state sani, se potete. Estate da codice rosso: mancano 8mila medici in corsia.
Caos Csm, 10 anni di traffici: tutti i pm perseguitati (Fatto). A Repubblica parla De Ficchy: "Csm nel caso, ci sono troppi lottizzati". Verità parla di "lotta nel fango" tra le toghe rosse.
Usa-Iran: l'Iran minaccia: se Trump attacca sarà l'inferno (QN).
Il primo weekend d'estate, nubifragi, frane, allagamenti (Corriere e altri).

ECONOMIA
La Lega: "Anticipiamo la manovra", Conte non si fida e chiede un vertice. L'irritazione del premier: "I miei vice mettano la faccia sulla procedura. Pensino all'Italia e non ai loro interessi" (Stampa p.3). Manovra subito e dismissioni. La Lega accelera sulla legge di Bilancio. Si conta su risparmi, tagli dispesa, recupero di evasione e vendite (Corriere p.6). Nuovi tagli ai ministeri per evitare la procedura. Ma Bruxelles chiede 3 miliardi in più. Ipotesi di clausole rafforzate sulla spesa (Messaggero p.7). Incognita procedura da 10 miliardi. Chance flessibilità solo senza stop Ue. Conto da 40- 45 miliardi, coperture a 30 (Sole p.2). Visco: spread e fiducia sono legati, basta parlare di distacco dall'euro. Il governatore di Bankitalia: non si può vivere sotto l'incubo del disavanzo, i mercati vogliono stabilità (Corriere p.31). Visco: "Lo spread vola con la paura". E Vestager: "L'Italia da sola crede di aver capito tutto. Serve interrompere la retorica delle soluzioni miracolose e cominciare a trovare risposte che funzionino nella realtà" (Stampa p.2).
Conte e i vice, nuovo vertice: si cerca l'intesa con l'Europa. I tre si incontreranno prima del Cdm di mercoledì per ritrovare compatezza. Matteo tenta di non intestarsi il dialogo con la Ue, palazzo Chigi non gli lascia spazio (Messaggero p.5).
Il Messaggero (in prima e p.9) intervista Paolo Savona: «Basta scontri con la Ue è giunta l'ora del dialogo». Il presidente Consob: «Esagerazioni da entrambe le parti, serve un tavolo alto. Subito investimenti per fermare la fuga dei capitali e invertire il trend del debito. I mini-bot? Superiamo la polemica e pensiamo a introdurre gli European safe asset. Anche la Germania adesso è d'accordo".
"Con Bruxelles dialoghiamo, troveremo una soluzione per evitare l'infrazione" - dice Durigon,  sottosegretario al Lavoro, al Messaggero (p.4) -. La flat tax si farà, basta resistenze. Luigi? Nessuno invade il suo campo. Salario minimo non risolve i problemi e non può gravare sulle aziende".
"Il dividendo extra dalla Cdp? È l'ora della responsabilità, il piano industriale non cambia". Parla il ceo di Cdp Palermo al Corriere (in prima e p.6): "Per l'acquisto di altre quote pubbliche non ci sarebbero ostacoli di trattamento contabile".
Il viceministro 5S all'Economia Castelli parla a Repubblica (p.9): "I soldi di Cdp e Bankitalia vanno presi. Sulla Tav si può discutere. Convinceremo la Ue sulla base dei dati reali dell'economia. Contro l'evasione faremo anche una lotteria a premi sugli scontrini". Campagna del Fatto (in prima e 6): professionisti e commercianti sono le categorie che evadono di più, sono sull'orlo della fame ma i redditi dichiarati, secondo studi di settore e indici di affidabilità, non sono credibili.
Intanto, QN (in prima e p.4-5) evidenzia le difficoltà dei giovani: il sondaggio di Noto evidenzia l'insoddisfazione dei ragazzi per il diploma, il 70% va all'Università. Ma i dati Istat parlano di una "generazione di precati a vita": il 30% è senza impiego, contro il 6% della Germania, e il decreto dignità non sta portando gli effetti sperati.

POLITICA
Di Maio sfida Dibba. E attacca Salvini sui voli di Stato. "Sono inc... con lui". Salta l'intervista di Casaleggio all'ex deputato. Il Carroccio minaccia querela (Repubblica p.9). «Usa voli di Stato, io non lo faccio» (Corriere p.3). Intervista al ministro dei rapporti con il Parlamento Fraccaro: «C'è chi vuol far cadere il governo per non tagliare i parlamentari. Salvini si concentri sul Viminale. Minacciare strappi non serve, ci hanno eletti per altro» (Corriere p.4). L'asse Casaleggio-Di Battista. E il guru si sfoga: stiamo ballando: «Ma nessuna alleanza anti Di Maio». L'ex deputato: Salvini vuole mandare tutto all'aria (Corriere p.7).
Libero (in prima e p.3) consiglia a Salvini 10 "buoni motivi" per abbattere il governo: flat tax. Ministri bravi, grandi opere e un premier eletto. Se scarica i grillini ottiene tutto questo.
Ma il leghista non vuole corto circuiti. Guarda i sondaggi e allontana la crisi. La tesi: gli italiani ci premiano perché vogliono che si vada avanti (Corriere p.2). Il presidente siciliano Musumeci: "A Matteo servono i nostri voti, ci penso io a far vincere il Carroccio al Sud" (Stampa p.3).
"No a questo governo". I sindacati pronti allo sciopero generale. Manifestazione unitaria a Reggio Calabria, anche Zingaretti in piazza. Landini: "Senza lavoro la società non regge" (Repubblica p.4). Salvini scavalca Di Maio: li convoco io (Stampa p.2). Ora il Ministro di Tutto convoca pure i sindacati. Salvini, almeno a parole, governa da solo: "Li inviterò a luglio al Viminale insieme alle imprese per discutere la manovra: la scriveremo d'estate" (Fatto p.3). Per Libero però "I sindacati si alleano ai grillini contro l'autonomia" (Libero p.5). La replica del sindacato al vicepremier: speriamo che alle parole seguano i fatti (Corriere p.4).
Spartizione alla gialloverde: Privacy a 5S, Agcom a destra. Mercoledì voto in Parlamento per l'Autorità sui dati personali (Fatto p.5): zero trasparenza, decide tutto la politica. A luglio tocca alle Comunicazioni. Una poltrona ciascuno: prima il metodo, poi il merito.
Troppe assenze in Aula per i dem, Zingaretti: "Voglio spiegazioni" (Repubblica p.10). Il segretario dem non usa mezzi termini per stigmatizzare il comportamento del gruppo alla Camera. Venerdì sera, all'approvazione del decreto Crescita, erano presenti solo 29 dem su 111 (Corriere p.7).
Forza Italia, il nuovo corso del tutti contro tutti. Toti contesta Tajani: «Pochi risultati». Gelmini: «No a ipocrisie». La Carfagna: «No ai pregiudizi, ma cambiare nome a FI ora non è una priorità» (Corriere p.7). Il Mago Silvio non sa più fare il trucco di unire i moderati. Berlusconi sogna il centrodestra, ma il suo profilo è troppo ingombrante. Affidare il rilancio di Forza Italia a Toti e Carfagna è furbo, ma inutile scrive Marcello Veneziani su la Verità (p.7). Ma un sondaggio su Libero (p.2) evidenzia come gli elettori approvio le scelte di Berlusconi di cambi in Fi.

ESTERI
Gran Bretagna, l'ultima follia di Boris Johnson, che ora può perdere la guida dei Tory (Stampa p.7). Lite in casa con la fidanzata, i vicini chiamano gli agenti. Tabloid scatenati, lui non commenta.
Iran, Trump vara altre sanzioni (Corriere p.8). Guerra di parole fra Usa e Iran. Trump: non avrà mai l'atomica (Stampa p.6). Il piano Usa per il Medio Oriente cinquanta miliardi ai palestinesi. "Una strada per collegare Gaza a Ramallah, porti, più occupazione": Kushner anticipa il progetto. La Casa Bianca chiede i fondi agli alleati del Golfo. Il no di Abu Mazen: "Non siamo in vendita" (Repubblica p.12)
Istanbul torna al voto, oggi il bis delle elezioni cancellate. Il leader dell'opposizione spera nella vittoria. Imamoglu vuole lo scettro di Erdogan (Stampa p.6).
Fao, pressing tedesco sull'Italia: "Non votate per un direttore cinese". Julia Kloeckner, ministro dell'Agricoltura: Germania appoggia la candidata francese sostenuta anche da Usa (Stampa p.19).

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Commentario del 22.06.2019

IN PRIMA PAGINA
Caso toghe sporche, le preoccupazioni di Mattarella e il suo monito (Repubblica). "Sul Csm manovre e millanterie: ora si gira pagina" dice Mattarella, preoccupato (Corriere). Csm la strigliata di Mattarella: fatti sconcertanti, basta danni (Messaggero). Csm, Salvini con Lotti e come Berlusconi: galera a chi racconta gli scandali (Fatto). Tutti criticano la giustizia, nessuno sa come cambiarla (Libero).
Italia-Ue, la minaccia del premier: "Se arriva l'infrazione paralizzeremo l'Europa" (Stampa). No di Bruxelles all'Italia, Conte pronto alla linea dura: nessun alibi a Salvini (Messaggero). La linea dura di Bruxelles, Conte in affanno (QN). Ue, lo stallo sulle nomine dà più chance a Conte di salvarci dall'infrazione (Fatto). Governo accattone (Giornale).
Italia-Politica, Il 72% dei romani boccia Raggi (Messaggero). Disgelo Lega-Fi, Salvini incontra Mara Carfagna (QN). Lutto a Rocca di Papa: è morto il sindaco dopo il crollo del Comune (Messaggero). Salvini promette una medaglia al valore civile per Emanuele Crestani (Tempo).
Dopo Cdp il governo mette le mani sui fondi di Bankitalia (Repubblica). Tasse, M5S contro Salvini: "Cerca scuse per la crisi?" (Corriere). Salvini di lotta e di governo lancia l'ultimatum sulla flat tax che lui stesso non sa come fare (Notizia Giornale). Evasione, finalmente beccati 13mila evasori totali (Libero). Boccia: "Il governo deve chiarire se vuole la paralisi dell'industria" (Sole). Sì della Camera: rottamazione ter e saldo e stralcio riaperti al 31 luglio (Sole).
Infrastrutture, Genova, primo pilone del nuovo ponte (Sole).
Crisi Usa-Iran, il contrordine di Trump a dieci minuti dala guerra (Corriere). Trump e Iran a dieci minuti dalla guerra (Repubblica). Usa e Iran sull'orlo dell'abisso (Fatto). Trump: ho fermato i caccia in extremis (Messaggero).  Proteste contro la Russia: è battaglia a Tblisi, 240 feriti e 300 arresti (Stampa).

ECONOMIA
Trattativa con l'Europa per evitare la procedura d'infrazione. Il nodo del debito in mano a Moscovici. I partner all'Italia: decide Bruxelles. Misure antideficit attese per il consiglio di mercoledì (Corriere p.9). Il diktat dell'Italia: "Niente procedura o blocchiamo tutto" Conte: con Londra possiamo impedire le nomine Ue (Stampa p.2). Ma i grandi Paesi europei non si scompongono: la minaccia di ostruzionismo è un passo falso. Difficile trovare sponde tra i Paesi del Sud Europa, nessuna speranza tra i Baltici. Per il piano italiano non basterebbe il sostegno di Gran Bretagna, Polonia e Ungheria. "Sarete ancora più isolati". Per superare il quorum il candidato alla guida della Commissione Ue deve avere il voto di almeno 21 Paesi che devono rappresentare più del 65% della popolazione Ue (Stampa p.3). Ma lo stallo sulle nomine Ue aiuta l'Italia nel negoziato (Fatto p.10).
Conte: Non abbiamo nulla di cui farci scusare, non mi sono mai presentato con il cappello in mano. Salvini: Evitare l'infrazione è un obiettivo di tutti, ma non dobbiamo ottenerlo a ogni costo. Di Maio: Pensiamo troppo alle interviste sui giornali e poco a essere una squadra: la procedura è da scongiurare (Stampa p.2). Ma Conte non convince l'Ue e Salvini sfida Bruxelles (Messaggero p.4). Conte un uomo solo allo sbando: l'Ue lo isola, Salvini lo sabota. Il premier non convince nessuno a Bruxelles sui conti. Matteo: «L'infrazione? Sarebbe attacco contro l'Italia» (Giornale p.4). Sul Conte sventola bandiera bianca. La Ue dice no a tutto. Due giorni a trattare con i capi del Vecchio Continente non sono serviti a niente. Bruxelles insiste nel chiederci sacrifici sul debito. E al premier non resta che presentare il conto ai suoi due vice (Libero p.6).
La rincorsa del Tesoro servono altri 3 miliardi. Le diverse stime della Ue portano la correzione richiesta a 8-9 miliardi. Per colmare il divario più risparmi da Reddito e Quota 100. E altri tagli (Messaggero p.7). Ed è caccia al tesoro. Il governo punta a Bankitalia. Dopo la Cdp vuole il dividendo extra anche da via Nazionale. E intende ridurne l'autonomia (Repubblica p.7).

POLITICA
L'affondo di Mattarella. Il presidente al Csm travolto dall'inchiesta sulle nomine: "Quadro sconcertante, autorevolezza minata: ora le riforme. Manovre nascoste e millanterie in totale contrapposizione con quel che i cittadini si attendono dalla magistratura. Occorre far capire che l'ordine giudiziario e il suo organo di governo hanno al proprio interno gli anticorpi necessari (Repubblica p.2). La scossa di Mattarella (Stampa p.6). Si volta pagina (Corriere p.2). «Rischio carrierismo. Qui serve una cura». Tra laici e togati il giorno del mea culpa. La riunione straordinaria dopo la bufera (Corriere p.3).
Un sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere, registra il momento delicato per la credibilità delle toghe. La fiducia è ai minimi: 35%. E per il 61% è uno scandalo che avrà delle conseguenze. Il 55% degli italiani non crede nei giudici. L'indice di autorevolezza è il più basso di sempre (Corriere p.2)
I timori del Colle per una riforma contro l'autonomia l'editoriale di Marzio Breda sul Corriere (p.3). C'è un «non detto» destinato a pesare a lungo, nella durissima denuncia di Sergio Mattarella davanti al Csm dopo l'inchiesta che ha smascherato il «mercato delle toghe». Cioè il rischio che, sulla scia dello scandalo, l'annunciata stagione di riforme sui temi della giustizia venga indirizzata contro l'autonomia e l'indipendenza della magistratura.
"Salvini dica se vuole la crisi". I sospetti M5S dopo l'aut aut del leader sulle tasse (Corriere p.5). Di Maio: Matteo cerca la crisi ma rischia un governo tecnico (Messaggero p.5). Solo e sospettoso, Di Maio teme la congiura dei 5S. I dubbi su Fico e Di Battista e l'ansia del Movimento sulla lucidità del capo. L'ultima trincea: "Se passa la riduzione dei parlamentari non si vota più" (Repubblica p.8). Tempi lunghi per riorganizzare il partito (Corriere p.5).
Grandi manovre a Palazzo: gli indizi che portano al voto. Nessuno ne parla, ma i partiti si preparano alle urne. A partire dalle mance elettorali infilate nel dl Crescita (Giornale p.3). Giorgetti spinto sulla poltrona Ue come promozione o per fare posto? Battuta al veleno di Di Maio: «Guardati le spalle. E la Lega che ti vuole a Bruxelles» (Verita p.7). Casellati, niente trasparenza sugli atti: il Senato è cosa sua. Il nuovo regolamento prevede restrizioni per il diritto d'accesso a tutti i documenti (Fatto p.6).
Il caffè tra Salvini e Carfagna agita i 5Stelle (QN prima e p. 5). Ieri l'incontro tra il vicepremier leghista e la nuova cocoordinatrice di Forza Italia, alla festa della Guardia di finanza. Un faccia a faccia che l'entourage della forzista ha dipinto come "lungo e fitto, ma cordiale", mentre chi è vicino a Salvini parla di "pura cortesia, un caffè tra due esponenti politici che erano nello stesso posto e si sono salutati". Tra i due i rapporti in passato sono stati anche tesi.
Il 72% dei romani boccia la Raggi (Messaggero prima e p. 2-3). Il sondaggio di Euromedia: 2 lettori su 3 non rivoterebbe la sindaca, per il 68% è incapace, se si torasse alle urne otterrebbe il 15,5% delle preferenze. Il crollo su rifiuti, strade e trasporto: per il 70,7% deve lasciare. E se il Messaggero attacca, Notizia Giornale (prima e p. 8-9) difende la grillina: bombardata da politica e grandi giornali, ma molti stanno con la Raggi. Sulla pagina social del quotidiano, messaggi di solidarietà alla prima cittadina della Capitale.
Via libera al decreto crescita niente immunità per l'ex Ilva. La Lega lancia un "salvagente" a Taranto ma in casa Mittal cresce la preoccupazione (Messaggero p.9). «Il Governo dica se vuole l'industria». Taranto è una città simbolo, Arcelor Mittal va sostenuta (Sole p.2). Salario minimo, Iva, concessioni, ex Ilva: assalto all'impresa. Raffica di norme e proposte che aumentano i costi e creano incertezza. Sulle tariffe autostradali Confindustria teme il blocco di cantieri e invita a un confronto ministro-società (Sole p.3).

ESTERI
Usa-Iran, 10 minuti dalla guerra (Fatto p.18). I dieci minuti di Trump (Repubblica p.12). La notte della guerra sfiorata. Trump: «Ho fermato io l'attacco». Il presidente: era tutto pronto, ma ci sarebbero stati 150 morti (Corriere p.10). Washington vuole sfiancare il regime: l'obiettivo è una nuova intesa sul nucleare. La Repubblica islamica è in ginocchio per le sanzioni. Per Pompeo un'azione militare rischia di aiutare gli ayatollah (Stampa p.11). L'ipotesi di azioni sotto copertura. Ma c'è lo spazio per un negoziato. I generali non vogliono altre avventure (Corriere p.11).
Una bomba da disinnescare prima che sia troppo tardi di Massimo Gaggi sul Corriere in prima. Perché a Donald non piace premere il grilletto di Federico Rampini su Repubblica (p12).
Se c'è un lato buono dell'isolazionismo di Donald Trump, lo abbiamo visto in azione. Il ripensamento che ha portato il presidente a bloccare un attacco contro l'Iran – rappresaglia per la distruzione di un drone Usa – è coerente con il suo slogan preferito. America First non vuol dire soltanto nazionalismo. Dare la precedenza ai problemi dell'America, alla salute dell'economia, alle preoccupazioni degli elettori, significa rinunciare a fare il gendarme del mondo. L'isolazionismo può non piacere a chi, come gli europei, si era abituato a vivere di rendita sotto una sicurezza garantita dalla spesa militare americana. Ci sono tanti risvolti negativi, in questo ripiegamento dell'America su se stessa. Però isolazionista e guerrafondaio non sono la stessa cosa, di solito.
Turchia: Istanbul torna alle urne, sfida all'ultimo voto per il sindaco (Messaggero p.12). Erdogan rischia. E blocca i traghetti per le urne. I sondaggi non sono favorevoli al Sultano (Corriere p.13). Imamoglu "Erdogan ha sbagliato, ma Istanbul mi confermerà sindaco" (Repubblica p.14).
Putin a picco nella popolarità fronteggia a fatica il malcontento. Il Paese non gli perdona i tagli al welfare. E i suoi deputati si defilano. Rabbia e rivolte sociali mandano in frantumi l'invincibilità del presidente russo (Stampa p.9).

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Commentario del 21.06.2019

IN PRIMA PAGINA
L'Europa boccia l'Italia, rabbia Conte: "Ci vogliono punire" (Stampa). Il premier nell'intervista: "Contesto le stime Ue" (Messaggero). Cinque miliardi per la pace: le misure per evitare la procedura Ue (Corriere). La furbata da un miliardo (Repubblica). Deficit, il Governo batte cassa alla Cdo: chiesti 800 milioni (Sole).Calenda fa mea culpa, il decreto dignità sta funzionando bene (Notizia Giornale).
Salvini, giù le tasse o lascio (Corriere). Grandi manovre per ridare i vitalizi agli onorevoli condannati (Fatto). La Gelmini: "Forza Italia apre una fase nuova, ma resta liberale" (QN). Intervista alla Carfagna: "Verde, non salviniana, la nuova Forza Italia che ha convinto Toti" (Giornale, Tempo). Gigino ricatta: autonomia in cambio di soldi al Sud (Libero).
Decreto sicurezza picconato (Italia Oggi). Scandalo al Csm, i pm di Milano scavano nell'Eni (Notizia Giornale). Cosimo Ferri: "Sui magistrati vi svelo l'ipocrisia di Orlando, Carofiglio& C." (Verità). Evasione fiscale, la guerra giudiziaria paga: in 3 anni Milano strappa 5,6 miliardi (Fatto).
Istat, Italia culle vuote, siamo un Paese solo per vecchi (QN, Tempo, Avvenire e altri). Sorpresa, l'Italia è verde (Repubblica).
Autostrade, arriva la stretta sulle tariffe (Messaggero). Via al nuovo calcolo dei pedaggi, ma l'Aiscat lo boccia subito (Sole). C'è l'accordo Tim-Open Fiber (MF).
Morì a 17 anni per il no alla chemio, genitori condananti (QN e altri). La madre: rifarei tutto (Stampa, Corriere e altri).
Abbattuto un drone, tensione Usa-Iran e petrolio alle stelle. Trump: grave errore (Corriere, Stampa). Rapporto di Washington: "Traffico migranti, il governo di Roma è inadempiente" (Stampa). Dal Kenia: "Silvia Romano rapita perché subì molestie o vide atti di pedofilia" (Fatto).
Calcio, comincia l'avventura di Sarri alla Juve: "Con CR7 per battere nuovi record" (Stampa, Repubblica e tutti).

ECONOMIA
Deficit, il Governo batte cassa alla Cdp: chiesti 800 milioni. In primo piano su Sole e MF (e su tutti) la richiesta del Tesoro alla Cassa, che distribuirà un utile straordinario: il dividendo compenserà i mancati tagli a trasporto pubblico e altre voci e si sommerà ai risparmi da reddito e quota 100. Intanto arriva anche l'allarme Istat sul calo del Pil nel secondo trimestre, l'effetto domino del salario minino a 9 euro (costerà 6,7 mld alle imprese, soprattutto pmi) e la "recessione demografica". Sul fronte europeo, Conte specifica a Bruxelles che "il deficit sarà del 2,1 e non del 2,5%, come stima la Ue: vogliamo inoltre che le regole europee vengano ridiscusse. No ad atteggiamenti punitivi nei nostri confronti". Da Moscovici un'apertura prudente: "Lavoriamo per evitare la procedura, ma non discutiamo le regole". Nell'Italia la Bce vede un rischio per l'Eurozona, e anche Confindustria chiede che "la revisione della spesa sia permanente". Intanto la nomina dei nuovi vertici Sace non si sblocca, e il dossier finisce a Palazzo Chigi, dove media Cipollone (MF p.3). Sul Corriere (p.1-5), ampio spazio allo sfogo di Salvini: "Giù le tasse per 10 miliardi o lascio. Solo così si rianima l'economia: non è quello che vogliono i liberali?". L'Esecutivo dovrà però fare i conti con il costo della pace con la Ue, stimata in 5 mld (3 da maggiori entrate e 2 dai tagli), e che potrebbero non bastare. Infine, i gialloverdi continuano a lavorare per cambiare la governance Bankitalia: si vuole affidare al Governo e alle Camere la nomina dei componenti del direttorio di via Nazionale. La nuova procedura è delineata in un Dl presentato al Senato dai due capigruppo, Romeo per il Carroccio e Patuanelli per il M5S, sul modello della proposta del presidente della commissione Finanze Bagnai. Si riaccendono quindi le polemiche sui tentativi di condizionare politicamente Bankitalia, mentre alla Camera si discute dalla "nazionalizzazione".

POLITICA
In primo piano, su tutti i giornali, le stime Ue sui conti dell'Italia e l'ira di Conte che nell'intervista al Messaggero (prima e p. 4-5) dice: "Sarebbe grave se Bruxelles avesse atteggiamenti punitivi con l'Italia". Nonostante le trattative serrate, andate avanti pure nella notte, all'Europa non bastano 5 miliardi sul tavolo per il ridurre il deficit a 2,1%. Ed arriva la stoccata di Moscovici: "Le regole vanno rispettate, non commentate". Ma Conte contrattacca: "Bruxelles sbaglia le stime, non accettiamo atteggiamenti punitivi: conosciamo i nostri conti i loro non sono realistici". Il premier contesta a Moscovici anche "le norme intelligenti" e ribatte: "No, non lo sono, serve invece interpretare in modo intelligente" (Repubblica p. 6) E sulle parole di Salvini e Di Maio, il premier dice: "Grave se l'Unione avesse una reazione emotiva". Necessari altri risparmi sul welfare per abbassare il deficit-Pil al 2,1%: insufficienti le maggiori entrate fiscali e dividendi che il Tesoro incassa dalle partecipate (Messaggero p. 4 e tutti). Ora Palazzo Chigi cerca l'aiuto degli altri capi di governo, a cominciare dalla tedesca Merkel che abbozza una mezza apertura, ma Conte teme colpi di coda da parte della Commissione uscente (Corriere p. 3). Secondo il QN (p. 2) la proceduta d'infrazione è sempre più vicina, mentre il Giornale (prima e p. 4) propone ampi stralci della lettera che il presidente del Consiglio ha scritto a Bruxelles nella speranza di evitare la procedura d'infrazione: "Conti migliori del previsti, pronta la riforma del fisco: noi virtuosi, sono altri i Paesi sleali che fanno dumping".
Salvini, nel colloquio sul Corriere (p. 5) è categorico: ""Giù le tasse per 10 miliardi o saluto e me ne vado". Il vicepremier sostiene che "solo così si rianima l'economia, non è quello che voglio i liberali?". E aggiunge: "Questa è una convinzione fortissima che ho portato dal viaggio negli Stati Uniti. Basta gabbie sugli anni futuri, basta con lo strozzare la crescita possibile".
Autonomia, la Lega mobbizza i grillini e rilancia: "Subito la legge" (Giornale p. 5, Repubblica p. 8 e altri). Salvini accelera, ma Di maio frena: "Serve un piano per il Sud". Il graffio a Di Battista considerato "chiacchierone tropicale"
Politica interna, su tutti i giornali l'intervista a Mara Carfagna: "Con me, Forza Italia non sarà succube di Salvini" (Tempo prima e p. 6, Repubblica prima e p. 8 e altri). La vice presidente della Camera guiderà il partito del Cavaliere insieme a Giovanni Toti: "In questi anni – dice – abbiamo sofferto per mancanza di condivisione. Toti? Andremo d'accordissimo". E Berlusconi, sui social, posta la sua foto del primo giorno di lavoro a Bruxelles: "Questo pomeriggio dopo il vertice ho eseguito le procedure necessarie per essere a tutti gli effetti un membro di questa grande assemblea! E ora si comincia! Siete pronti?" (Repubblica p. 8 e tutti).
Istat, l'Italia è vecchia e in via d'estinzione (QN prima e p. 6 e altri). Culle vuote, sempre più anziani: "Il peggior calo demografico in 100 anni". In picchiata le nozze, boom di divorzi. E ci sono troppi laureati sovraistruiti che crea un mismatch tra domanda e offerta.

ESTERI
L'Iran abbatte drone Usa. Trump: "Errore enorme". Il presidente: "Radi aerei? Lo scoprirete presto". Teheran: "Pronti alla guerra ma non la vogliamo". Il Pentagono: il velivolo era in missione di ricognizione in acque internazionali Putin avverte gli Stati Uniti: "Se dichiarano guerra a Teheran sarà una catastrofe" (Libero, p.10, Messaggero, in prima e p.11). Secondo Teheran aveva violato lo spazio aereo del Paese. I militari americani: "Era sopra acque internazionali" Ma il presidente frena: "I miei consiglieri non mi stanno spingendo a entrare in guerra" (Repubblica, p.12). Drone abbattuto. Schizza il prezzo del petrolio (Stampa, p.11).
Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, intende chiedere al presidente cinese Xi Jinping, in visita ufficiale a Pyongyang per la prima volta dal 2005, di veicolare una nuova offerta di pace a Donald Trump. Lo ha dichiarato Thae Yong-ho, ex viceambasciatore a Londra e disertore dal 2016. Kim potrebbe offrire di aprire alle ispezioni o abbandonare cinque siti nucleari e per l'arricchimento dell'uranio, come richiesto dal presidente Usa ad Hanoi. Incontro al G20 di Osaka (Giornale, p.12, Avvenire p.19).
Bufera su Joe Biden. L'ex vicepresidente in corsa per la Casa Bianca ha dipinto due ex senatori segregazionisti come «persone per bene» e prendendoli ad esempio per spiegare come ai vecchi tempi a Washington ci fosse più civiltà nei rapporti tra avversari politici. Sul candidato di punta dei democratici si è abbattuta la prima vera e propria tegola dall'inizio della campagna elettorale, con un fuoco di fila da parte di tutti i principali concorrenti per le primarie dem. A dir poco infuriato, il sindaco di New York Bill de Blasio, che ha postato una foto della sua famiglia multirazziale. Biden si è rifiutato di chiedere scusa. (Avvenire, p.20).
Londra, sfida Johnson-Hunt per il governo. L'ex sindaco di Londra più vicino a Downing Street. Ma un'ombra lo insegue. Quanti figli ha? Dopo una lunga serie di votazioni, ieri i deputati del Partito Conservatore hanno selezionato gli ultimi due contendenti per la successione a Theresa May. Escluso Michael Gove (75 voti), Boris Johnson (160 voti) dovrà vedersela con l'attuale ministro degli Esteri Jeremy Hunt (77 voti) in un ballottaggio che culminerà il 22 luglio, quando si conoscerà il nome del vincitore e nuovo primo ministro, stavolta votato dai 124mila iscritti al partito. (Giornale, p.13, Avvenire, p.21).

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