Commentario del 14.06.2019

IN PRIMA PAGINA
Stretta di Mattarella sul Csm (Corriere). Toghe in guerra, l'alt del Colle (Messaggero). Mattarella stoppa le manovre. Nuove regole, via le mele marce (Stampa). Fi all'attacco: "Sciogliere Csm". Il Colle tentenna, bufera su Lotti (Giornale). L'ex ministro Pd: "Facciamo la guerra" (Corriere). Il caso Lotti imbarazza i vertcici Pd (Repubblica). Lotti nei guai fino al Colle, ma Zingaretti seguita ad "auspicare" (Fatto).
Governo, maggioranza spaccata: Salvini fa lo stress test a Di Maio e al governo (Giornale). Cinque sberle a 5 Stelle: Di Maio in retromarcia per salvare il posto (Libero).
Conti pubblici, Ue mette Tria sulla graticola (QN). L'Eurogruppo: "Tagli, non promesse" (Stampa). Procedura d'infrazione, tutti contro l'Italia (MF). Tria ha mandato di trattare a oltranza (Messaggero). Il titolare del Mef: -10 mld di deficit in due anni. Dombrovskis: serve maxi correzione (Sole). Per la Verità c'è un piano per tagliare 200 mld di debito. Intanto, bocciati i mini-Bot (Corriere). Il "piano" Fatto per risanare i conti: stangando gli evasori, si recuperano 107 mld.
Reddito di cittadinanza: navigator, nebbia fitta su tempi e mansioni. Ferme 5600 assunzioni (Sole).
Sblocca cantieri è legge, ora la sfida sono i decreti attuativi (Sole). Repubblica in apertura: appalti, liberi tutti (e fuori controllo). Libero contro Toninelli: se non sblocca il cervello, non potrà mai sbloccare i cantieri.
Usa-Iran: Oman, colpite due petroliere. Usa accusano l'Iran (su tutti). Greggio in aumento (Sole).

ECONOMIA
Conti pubblici, da Bruxelles niente sconti. La Ue non si fida dell'Italia: "Subito misure antideficit" (su tutti). Parte in salita il negoziato per evitare la procedura di infrazione. Accordo da trovatre entro l'Eurogruppo del 9 luglio. I partner chiedono garanzie serie contro il debito (Repubblica p.5). Tria ha avvisato premier e vice del cambio di fase: "Stavolta con la Ue sarà diverso". Ma, piuttosto che rinunciare alla flat tax, Salvini pensa di attribuire all'Ue la responsabilità del voto anticipato (Repubblica p.7). La spagnola Calvino: evitiamo turbolenza sui mercati Corriere (p.8).
Conte scrive a Bruxelles: "Le regole vanno cambiate" (Sole p3). "Agite sul debito con il genio italiano" dice Lagarde, che boccia i "bizzarri" mini-Bot (Corriere p.9). Il piano di Tria alla Ue: in due anni deficit giù di 8-10 mld. I primi 3-4 con revisione dei saldi 2019, il resto nel 2020 da welfare, spending e sconti fiscali (Sole p.3). "Solo la lotta all'evasione può aiutare l'Italia a sanare i conti" scrive il Fatto (in prima e p.6): il modo per finanziare promesse dei partiti ed evitare aumento Iva senza fare altro deficit, è stangare gli evasori. Si possono recuperare 107 mld.
Debito. Privatizzazioni, missione impossibile. Ora prende quota il piano Messina (Messaggero p.7). Soltanto l'effetto annuncio del taglia-passivo con fondi territoriali farebbe scendere lo spread di 100 punti. Se l'Italia avesse il rischio-Paese del Portogallo risparmierebbe a regime 32 mld all'anno.
Sblocca cantieri è legge, 27 decreti per attuarla (Sole in prima e p.5 e tutti). Il regolamento generale entro sei mesi, come i decreti per i commissari. Salta per errore la liberalizzazione dell'appalto integrato. Repubblica (in prima e p.10) attacca: votata la legge che smonta il codice per fare più in fretta. Subappalti e "minor prezzo" favoriscono corruzione e mafie. I ribassi economici eccessivi avvantaggiano le "scatole vuote". Anche Foglio (p.3) polemizza: più difficili controlli per la sicurezza con l'aumento dei lavori affidati a terzi.  Lo "sblocca cantieri" è un bluff. Farina su Libero (in prima e p.7) contro Toninelli: "Se non sblocca il cervello non potrà mai sbloccare i cantieri".
Segnali positivi sul fronte del lavoro: nel primo trimestre 2019 l'Istat rileva un aumento dell'occupazione. E il tasso di disoccupazione è sceso al 10,4% (-0,2 punti), stabile quello di inattività al 34,3% (Repubblica p.28 e tutti).

POLITICA
Scandalo Csm in primo piano. La mossa del Colle. «Voltare pagina, ora nuove regole». Indette le elezioni suppletive per due consiglieri. Il ministro Bonafede: avviate le azioni disciplinari (Corriere p.2 e tutti). Le rivelazioni a colpi di dossier delle scorse settimane hanno «incrinato il prestigio e la fiducia dei cittadini nella magistratura» scrive Breda (Corriere p.2). Il cambio di marcia è ancora più urgente dopo che si è tentato di coinvolgere nel polverone tossico perfino il Quirinale. Sarebbe ipocritca – scrive Bianconi nell'editoriale del Corriere – continuare a far finta di niente. Intanto, il caso Lotti nello scandalo Csm imbarazza il Pd (Repubblica e tutti). Le trame di Lotti sul Csm: "Dobbiamo fare la guerra" diceva, intercettato (Corriere p.3). "Io pulito" la replica di Lotti. Zingaretti lo gela: "Non è il mio Pd". Ma numerosi dem continuano a difenderlo. Attacchi da 5S e centrodestra (Stampa p.4). Per il Fatto (in prima e p.2) Zingaretti si tiene l'imbarazzante Lotti.
Maggioranza spaccata: Salvini fa lo stress test al governo e a Di Maio (Giornale in prima e p.3). Il Carroccio sonda la tenuta del Movimento, ma il grillino ingoia tutti i rospi: se scavalla il 10 luglio non si vota, infatti sarebbe difficile che il Quirinale possa sciogliere le Camere in caso di rottura in estate. Per questo – scrive Carioti su Libero (in prima e p.3) – i 5S incassano 5 sberle: Ue, acqua pubblica, grandi opere, chiusure delle attività commerciali nei festive e giustizia. Il M5S fa retromarcia sulle sue battaglia per di salvare il posto. Verderami sul Corriere (in prima e p.10) evidenzia i calcoli e i timori sul futuro su cui stanno ragionando i ministri leghisti: Matteo, è meglio votare. Nel Carroccio si valuta la convenienza di un ritorno alle urne, per evitare di rimanere intrappolati tra logiche politiche e manovra economica in autunno. L'invito di Giorgetti a Salvini: "Sali al Quirinale e spiega come stanno le cose". Ma – scrive Verderami – mentre tutti gli consigliano di mollare, Salvini prende tempo.
Radio Radicale è salva. Un emendamento al decreto Crescita concede all'emittente altri 3 milioni di euro per il 2019. La Lega vota con il Pd. Di Maio: "Gravissimo" (Repubblica p.13).
Berlusconi liquida Fi. "Pronta la fusione con la Lega". Il progetto di un progressivo disimpegno, fino a un partito unico o a una federazione. C'è il nome, "Centrodestra italiano", ma c'è anche il no di Salvini (Repubblica p.8). La lite Toti-Berlusconi agita FI. "Finita l'era di Silvio, non può fare le primarie". La replica: il nominatissimo chiede democrazia (Corriere p.11). Meloni al Corriere (p.11): "Stimo Toti e condivido molte cose, FdI si allarga a mondi non tradizionali della destra".

ESTERI
Blocco dei Paesi Visegrad sulle nomine Ue. Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia non hanno un candidato per la Commissione ma condizionano le scelte. Il tentativo di Macron: spingere la Merkel per ottenere una Germania meno "tedesca" (Messaggero p.4). Oggi incontro Conte-Macron a Malta: Roma può cambiare equilibri sulle nomine (Messaggero p.5).
Gran Bretagna, primo voto per nuovo leader Tory: Johnson stacca tutti, donne fuori (Messaggero p.13). Johnson primeggia e divide: nel partito promettono di sabotare il suo progetto (Foglio p.3).
Usa-Iran, petroliere in fiamme nel golfo dell'Oman (su tutti). Washington: è stato un attacco iraniano. Le navi forse colpite da siluri. Pompeo: Teheran vuole bloccare il flusso del greggio. Schizza il prezzo del petrolio. Equipaggi salvi. Giapponese una delle navi, proprio mentre Abe si trova a Teheran. "Manovre sottomarine e una scia di sabotaggi, così inizia una guerra" commenta Venturini sul Corriere (p.13). Accuse incrociate: un alibi per entrambi, provocazioni destinate ad accendere la miccia tra Usa e Iran? Teheran ha rilevato la coincidenza «sospetta» tra il viaggio di Abe e la petroliera giapponese, il Cremlino ha esortato Washington a non usare l'episodio per attaccare l'Iran, il Segretario Onu ha prospettato una guerra «che il mondo non può permettersi». Trump sembra voler ripetere con l'Iran quello che non gli è riuscito con la Corea del Nord: obbligare il negoziato. Le sanzioni imposte a Teheran stanno paralizzando il Paese, e rafforzando le Guardie della Rivoluzione. In un groviglio di interessi – conclude Venturini -, la verità su chi provoca, dovrà per forza venire a galla. E giungerà così l'ora più temuta, quella delle conseguenze.
Hong Kong, il dissidente cinese Ai Weiwei a Repubblica (p.17): "Protesta di Hong Kong sarà una nuova Tienanmen. Paesi Ue svenduti alla Cina, come l'Italia con la Via della seta: pericolosissimo".
Venezuela. Di Stefano, sottosegretario agli Esteri al Corriere (p.16): "Abbiamo salvato la faccia alla Ue. Bene prudenza su Guaidó: si rischiava guerra civile. L'Ue ha condiviso la nostra posizione".

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