IN PRIMA PAGINA
Stretta di Mattarella sul Csm (Corriere). Toghe in guerra, l'alt del Colle (Messaggero). Mattarella stoppa le manovre. Nuove regole, via le mele marce (Stampa). Fi all'attacco: "Sciogliere Csm". Il Colle tentenna, bufera su Lotti (Giornale). L'ex ministro Pd: "Facciamo la guerra" (Corriere). Il caso Lotti imbarazza i vertcici Pd (Repubblica). Lotti nei guai fino al Colle, ma Zingaretti seguita ad "auspicare" (Fatto).
Governo, maggioranza spaccata: Salvini fa lo stress test a Di Maio e al governo (Giornale). Cinque sberle a 5 Stelle: Di Maio in retromarcia per salvare il posto (Libero).
Conti pubblici, Ue mette Tria sulla graticola (QN). L'Eurogruppo: "Tagli, non promesse" (Stampa). Procedura d'infrazione, tutti contro l'Italia (MF). Tria ha mandato di trattare a oltranza (Messaggero). Il titolare del Mef: -10 mld di deficit in due anni. Dombrovskis: serve maxi correzione (Sole). Per la Verità c'è un piano per tagliare 200 mld di debito. Intanto, bocciati i mini-Bot (Corriere). Il "piano" Fatto per risanare i conti: stangando gli evasori, si recuperano 107 mld.
Reddito di cittadinanza: navigator, nebbia fitta su tempi e mansioni. Ferme 5600 assunzioni (Sole).
Sblocca cantieri è legge, ora la sfida sono i decreti attuativi (Sole). Repubblica in apertura: appalti, liberi tutti (e fuori controllo). Libero contro Toninelli: se non sblocca il cervello, non potrà mai sbloccare i cantieri.
Usa-Iran: Oman, colpite due petroliere. Usa accusano l'Iran (su tutti). Greggio in aumento (Sole).
ECONOMIA
Conti pubblici, da Bruxelles niente sconti. La Ue non si fida dell'Italia: "Subito misure antideficit" (su tutti). Parte in salita il negoziato per evitare la procedura di infrazione. Accordo da trovatre entro l'Eurogruppo del 9 luglio. I partner chiedono garanzie serie contro il debito (Repubblica p.5). Tria ha avvisato premier e vice del cambio di fase: "Stavolta con la Ue sarà diverso". Ma, piuttosto che rinunciare alla flat tax, Salvini pensa di attribuire all'Ue la responsabilità del voto anticipato (Repubblica p.7). La spagnola Calvino: evitiamo turbolenza sui mercati Corriere (p.8).
Conte scrive a Bruxelles: "Le regole vanno cambiate" (Sole p3). "Agite sul debito con il genio italiano" dice Lagarde, che boccia i "bizzarri" mini-Bot (Corriere p.9). Il piano di Tria alla Ue: in due anni deficit giù di 8-10 mld. I primi 3-4 con revisione dei saldi 2019, il resto nel 2020 da welfare, spending e sconti fiscali (Sole p.3). "Solo la lotta all'evasione può aiutare l'Italia a sanare i conti" scrive il Fatto (in prima e p.6): il modo per finanziare promesse dei partiti ed evitare aumento Iva senza fare altro deficit, è stangare gli evasori. Si possono recuperare 107 mld.
Debito. Privatizzazioni, missione impossibile. Ora prende quota il piano Messina (Messaggero p.7). Soltanto l'effetto annuncio del taglia-passivo con fondi territoriali farebbe scendere lo spread di 100 punti. Se l'Italia avesse il rischio-Paese del Portogallo risparmierebbe a regime 32 mld all'anno.
Sblocca cantieri è legge, 27 decreti per attuarla (Sole in prima e p.5 e tutti). Il regolamento generale entro sei mesi, come i decreti per i commissari. Salta per errore la liberalizzazione dell'appalto integrato. Repubblica (in prima e p.10) attacca: votata la legge che smonta il codice per fare più in fretta. Subappalti e "minor prezzo" favoriscono corruzione e mafie. I ribassi economici eccessivi avvantaggiano le "scatole vuote". Anche Foglio (p.3) polemizza: più difficili controlli per la sicurezza con l'aumento dei lavori affidati a terzi. Lo "sblocca cantieri" è un bluff. Farina su Libero (in prima e p.7) contro Toninelli: "Se non sblocca il cervello non potrà mai sbloccare i cantieri".
Segnali positivi sul fronte del lavoro: nel primo trimestre 2019 l'Istat rileva un aumento dell'occupazione. E il tasso di disoccupazione è sceso al 10,4% (-0,2 punti), stabile quello di inattività al 34,3% (Repubblica p.28 e tutti).
POLITICA
Scandalo Csm in primo piano. La mossa del Colle. «Voltare pagina, ora nuove regole». Indette le elezioni suppletive per due consiglieri. Il ministro Bonafede: avviate le azioni disciplinari (Corriere p.2 e tutti). Le rivelazioni a colpi di dossier delle scorse settimane hanno «incrinato il prestigio e la fiducia dei cittadini nella magistratura» scrive Breda (Corriere p.2). Il cambio di marcia è ancora più urgente dopo che si è tentato di coinvolgere nel polverone tossico perfino il Quirinale. Sarebbe ipocritca – scrive Bianconi nell'editoriale del Corriere – continuare a far finta di niente. Intanto, il caso Lotti nello scandalo Csm imbarazza il Pd (Repubblica e tutti). Le trame di Lotti sul Csm: "Dobbiamo fare la guerra" diceva, intercettato (Corriere p.3). "Io pulito" la replica di Lotti. Zingaretti lo gela: "Non è il mio Pd". Ma numerosi dem continuano a difenderlo. Attacchi da 5S e centrodestra (Stampa p.4). Per il Fatto (in prima e p.2) Zingaretti si tiene l'imbarazzante Lotti.
Maggioranza spaccata: Salvini fa lo stress test al governo e a Di Maio (Giornale in prima e p.3). Il Carroccio sonda la tenuta del Movimento, ma il grillino ingoia tutti i rospi: se scavalla il 10 luglio non si vota, infatti sarebbe difficile che il Quirinale possa sciogliere le Camere in caso di rottura in estate. Per questo – scrive Carioti su Libero (in prima e p.3) – i 5S incassano 5 sberle: Ue, acqua pubblica, grandi opere, chiusure delle attività commerciali nei festive e giustizia. Il M5S fa retromarcia sulle sue battaglia per di salvare il posto. Verderami sul Corriere (in prima e p.10) evidenzia i calcoli e i timori sul futuro su cui stanno ragionando i ministri leghisti: Matteo, è meglio votare. Nel Carroccio si valuta la convenienza di un ritorno alle urne, per evitare di rimanere intrappolati tra logiche politiche e manovra economica in autunno. L'invito di Giorgetti a Salvini: "Sali al Quirinale e spiega come stanno le cose". Ma – scrive Verderami – mentre tutti gli consigliano di mollare, Salvini prende tempo.
Radio Radicale è salva. Un emendamento al decreto Crescita concede all'emittente altri 3 milioni di euro per il 2019. La Lega vota con il Pd. Di Maio: "Gravissimo" (Repubblica p.13).
Berlusconi liquida Fi. "Pronta la fusione con la Lega". Il progetto di un progressivo disimpegno, fino a un partito unico o a una federazione. C'è il nome, "Centrodestra italiano", ma c'è anche il no di Salvini (Repubblica p.8). La lite Toti-Berlusconi agita FI. "Finita l'era di Silvio, non può fare le primarie". La replica: il nominatissimo chiede democrazia (Corriere p.11). Meloni al Corriere (p.11): "Stimo Toti e condivido molte cose, FdI si allarga a mondi non tradizionali della destra".
ESTERI
Blocco dei Paesi Visegrad sulle nomine Ue. Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia non hanno un candidato per la Commissione ma condizionano le scelte. Il tentativo di Macron: spingere la Merkel per ottenere una Germania meno "tedesca" (Messaggero p.4). Oggi incontro Conte-Macron a Malta: Roma può cambiare equilibri sulle nomine (Messaggero p.5).
Gran Bretagna, primo voto per nuovo leader Tory: Johnson stacca tutti, donne fuori (Messaggero p.13). Johnson primeggia e divide: nel partito promettono di sabotare il suo progetto (Foglio p.3).
Usa-Iran, petroliere in fiamme nel golfo dell'Oman (su tutti). Washington: è stato un attacco iraniano. Le navi forse colpite da siluri. Pompeo: Teheran vuole bloccare il flusso del greggio. Schizza il prezzo del petrolio. Equipaggi salvi. Giapponese una delle navi, proprio mentre Abe si trova a Teheran. "Manovre sottomarine e una scia di sabotaggi, così inizia una guerra" commenta Venturini sul Corriere (p.13). Accuse incrociate: un alibi per entrambi, provocazioni destinate ad accendere la miccia tra Usa e Iran? Teheran ha rilevato la coincidenza «sospetta» tra il viaggio di Abe e la petroliera giapponese, il Cremlino ha esortato Washington a non usare l'episodio per attaccare l'Iran, il Segretario Onu ha prospettato una guerra «che il mondo non può permettersi». Trump sembra voler ripetere con l'Iran quello che non gli è riuscito con la Corea del Nord: obbligare il negoziato. Le sanzioni imposte a Teheran stanno paralizzando il Paese, e rafforzando le Guardie della Rivoluzione. In un groviglio di interessi – conclude Venturini -, la verità su chi provoca, dovrà per forza venire a galla. E giungerà così l'ora più temuta, quella delle conseguenze.
Hong Kong, il dissidente cinese Ai Weiwei a Repubblica (p.17): "Protesta di Hong Kong sarà una nuova Tienanmen. Paesi Ue svenduti alla Cina, come l'Italia con la Via della seta: pericolosissimo".
Venezuela. Di Stefano, sottosegretario agli Esteri al Corriere (p.16): "Abbiamo salvato la faccia alla Ue. Bene prudenza su Guaidó: si rischiava guerra civile. L'Ue ha condiviso la nostra posizione".
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Commentario del 14.06.2019
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