Commentario del 9.06.2019

Primo Piano Rassegna Stampa
Domenica 9 giugno 2019

IN PRIMA PAGINA
Mini-Bot-Maxi  rissa (Libero). Mini-Bot e Ue. Scontro nel governo (Messaggero, Giornale). Asse Di Maio-Salvini sui mini-Bot (QN).  Conte frena sui mini-Bot e si smarca dal contratto (Stampa). Altolà di Tria sui mini-Bot (Corriere, Repubblica). Tesoro in trincea sull'euro (Corriere). Boccia contro il governo. Sindacati: sciopero generale vicino (Repubblica). Auto, per le multe scattano gli aumenti: notifiche su del 40% (Messaggero). Imu e Tasi, pochi rincari: al lavoro sulla riforma (Sole).
Italia game over (Espresso). Oggi i ballottaggi in 16 città (Fatto). Il Pd a caccia dei voti Cinque Stelle (Stampa). Berlusconi: "Con i ballottaggi rovesciamo i fortini rossi" (Giornale). Di Maio da Grillo per provare a frenare gli assalti di Fico (Stampa). Salvini Granturismo: 636 km al giorno e mai al ministero (Fatto). Intervista a Tajani: "L'esecutivo non baratti la flessibilità con delega di serie B" (Messaggero). "Non divideranno i cattolici dal Papa" Monito del cardinal Bassetti (Repubblica). Calano i migranti, Chiesa disperata (Libero).
Caos toghe: il regalo del Pd ai magistrati che ha riaperto i traffici dei pm (Verità). Sala: valutiamo il daspo urbano per i rom abusivi (Corriere).
Sondaggi. Le piccole vacanze: gli italiani puntano sul mordi e fuffi: addio ferie monoblocco, il 25% all'estero (QN).
Usa, accordo col Messico sui migranti, Trump blocca i dazi (Stampa). "Il governo ai Verdi? Noi ci siamo". Parla la leader tedesca Baerbock (Corriere). Khan e Londra, sindaco globale (Corriere). Libia, così il generale Haftar ha fatto saltare l'accordo con Sarraj (Stampa).
Calcio, Italia col botto: 3-0 alla Grecia nelle qualificazioni europee (Repubblica e tutti).

ECONOMIA
Tria: «I mini-Bot non servono». Il ministro dell'Economia: "Già dato parere negativo, non si possono emettere. È una cosa che sta nel programma della Lega ma il mio ministero ha già dato un parere negativo. Per il debito non servono e non possono essere fatti" (Corriere p.2)
Da Salvini e Di Maio fuoco incrociato sul no di Tria. Salvini: "Il ministro dell'Economia si preoccupi di saldare i debiti dello Stato con le imprese". Di Maio: "Trovi lui la soluzione". Giorgetti: "Le proposte vanno condivise. I titoli non servono a farci uscire dall'euro". Ma è Conte il vero obiettivo dei vicepremier. Temono un'asse tra il Quirinale e Draghi con il ministro dell'Economia e il premier (Repubblica p.4) Mini bot, maxi rissa (Libero p.4).
Debiti arretrati, Interni e Difesa i peggiori pagatori. In cima alla lista l'Anas con 1,4 miliardi, seguita dal Comune di Roma. Ma i tempi si stanno riducendo (Corriere p.3).
Pochi assunti e anziani in fuga: "Spariranno 600 mila statali". In Italia i giovani sono in forte diminuzione, ma nella Pubblica Amministrazione sono quasi estinti. Gli uffici pubblici sono l'ultimo posto dove si può sperare di trovare un under 30: sono appena 90 mila, il 2,8% del totale, certifica un'indagine di Fpa .
«Fondi pensione meglio del Tfr. Ma lo spread pesa sui rendimenti». Aumentano gli iscritti ai fondi pensione: sono 8 milioni, il 30% della forza lavoro. Quest'anno i rendimenti sono stati negativi, ma in 10 anni il guadagno è arrivato anche oltre il 4%. Il presidente della Covip, Mario Padula (Corriere p.32)

POLITICA
Gli alleati (uniti) in pressing su Palazzo Chigi: un politico commissario Ue. Di Maio: ora asse sull'Europa con Matteo (Corriere p.4). L'Italia resta a zero. La partita delle nomine. Conte pensa a un tecnico per la Commissione Ue, no di Lega e 5S. L'attenzione del Colle per il rischio-isolamento. Per il nostro Paese sarà impossibile replicare l'en plein che ci vedeva ai vertici della Bce, del Parlamento di Strasburgo e degli Affari esteri e della Difesa (Repubblica p.5). La mossa che allarma Conte: più difficile trattare nella Ue. Il premier vuole un chiarimento: vertice con i vice la riserva ancora non è sciolta, basta fuoco amico. La preoccupazione di Mattarella per l'esecutivo tagliato fuori dal tavolo sulla nuova Commissione. Weber domattina a Palazzo Chigi per sostenere la propria candidatura per il dopo Juncker. L'asse del presidente del consiglio con Tria e il pressing della Lega per aggiornare l'agenda per la "fase 2" (Messaggero p.3). Intervista ad Antonio Tajani: "Il governo isolato a Bruxelles non baratti più flessibilità con una delega di serie B". Il presidente uscente del parlamento europeo: mi auguro non ripetano l'errore di Renzi sui migranti. Non si capisce come pensano di cambiare o incidere se non partecipano a nessuna riunione (Messaggero p.3). Giorgetti: a Bruxelles puntiamo a Industria o Concorrenza (Sole p.2).
Intervista a Fitoussi: «Con le sanzioni Roma in ginocchio. Basta col tabù del 3%. Punire l'Italia è la fine della Ue. È un parametro che non ha più senso, un capestro. Non è giusto che l'Italia debba fare sacrifici per rispettare il 3%. Peggio: è assurdo, inutile. Non serve né all'Italia né all'Europa. Questo parametro che fissa il rapporto fra deficit pubblico e Pil risale al 1997: le condizioni all'epoca erano ben diverse» (QN p.5).
Salvini a Washington cerca la sponda della Casa Bianca L'obiettivo: un incontro con il vicepresidente Pence. Il leader della Lega sarà negli Stati Uniti il 16 e il 17 giugno, per accreditarsi come interlocutore privilegiato (Stampa p.6). Il Capitano in Usa per far dimenticare le simpatie pro Putin (Repubblica p.5).
Ballottaggi: i grillini ago della bilancia Oggi urne aperte in 121 comuni e 15 capoluoghi. Salvini punta sull'Emilia. Per Zingaretti partita cruciale. Ferrara in bilico e il Pd chiede l'aiuto del M5S "Stop alla Lega". Destra a un passo da una conquista storica. Banca e degrado le spine del centrosinistra (Stampa p.5).
Stefano Parisi. «Io con Toti? Non servono convention ma primarie» (Corriere p.5). "Toti velleitario. Chi fonda un partito poi va a fondo" l'editoriale di Vittorio Feltri su Libero.
 Parla Massimo D'Alema. Questa sinistra ha perso il popolo perché non pensa più al lavoro. Vicolo cieco. È surreale che qualcuno stia ancora cercando dei moderati al centro da riconquistare. Vent'anni di errori. È finita una "relazione sentimentale", i più precari sono stati abbandonati (Fatto p.10).
Il Dataroom di Milena Gabbanelli. Furti e delitti in calo. Ma la paura cresce. In dieci anni omicidi quasi dimezzati, rapine giù del 33%. Per il 78% degli italiani, però, la criminalità è aumentata e il 39% chiede che diventi più facile acquistare un'arma (Corriere p.15).

ESTERI
Il Messico cede al ricatto di Trump. E blocca i migranti per evitare i dazi. Accordo lampo dopo 48 ore di negoziati. Seimila militari al confine con il Guatemala. Per rispettare il patto il governo messicano ha bisogno di soldi. E li chiede a Trump (Corriere p.8). 1.600.000 gli immigrati che hanno cercato di varcare il confine meridionale americano nel 2000. 400.000 gli immigrati che hanno cercato di varcare il confine meridionale americano nel 2018 (Stampa p.6). Però per gli Usa è una vittoria a metà. I cartelli dei narcos e l'assalto agli Usa. Il fragile muro della droga, altro fronte di López Obrador (Repubblica p.13).
"Sarraj presidente, Haftar alla Difesa". Ecco il patto segreto tradito dal generale. L'accordo siglato ad Abu Dhabi grazie ai francesi. Poi l'attacco a Tripoli. Un patto tra Fayez al Sarraj e Khalifa Haftar per spartirsi potere e poltrone e governare assieme la Libia. È questo il segreto che si cela dietro la guerra civile libica iniziata con l'attacco militare alla capitale ordinato il 4 aprile dall'uomo forte della Cirenaica. A rivelarlo a «La Stampa» sono voci autorevoli che ricostruiscono quanto accaduto circa un mese prima dell'inizio delle ostilità (Stampa p.9). Haftar perde gli amici Usa: "Fermi l'avanzata in Libia". La missione del vicepresidente Maitig frena gli appoggi al leader della Cirenaica. La Casa Bianca inizia a voltare le spalle al generale Khalifa Haftar (Repubblica p.26).
Iran-Usa, dialogo a rischio nuove sanzioni di Trump. Washington colpisce il più grande gruppo petrolchimico. Ira di Teheran. «False le dichiarazioni del responsabile della Casa Bianca sulla sua volontà di trattare» (Messaggero p.11).
Tasse e trasparenza globale. Il G20 sfida i giganti del web. In Giappone il Segretario del Tesoro Mnuchin incontra il governatore della Banca centrale cinese. Verso una tregua sulla guerra commerciale in vista dell'incontro Xi-Trump al summit di fine mese. Sul tavolo del vertice di Fukuoka anche le misure contro i cambiamenti climatici. Lagarde vuole una strategia comune per mettere fine alle fughe fiscali dei big dell'hi-tech (Stampa p.7).
La crisi in Germania. Schulze, la leader dei Verdi: "Se cade la Grande coalizione non saremo noi la stampella" (Repubblica p.14). «La lotta verde terrà insieme la Ue. In Germania serve un nuovo voto». La coalizione a Berlino è finita, giusta la procedura d'infrazione all'Italia (Corriere p.9).

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