Commentario del 18.06.2019

IN PRIMA PAGINA
Sul Sole il Dl Crescita (il taglio al cuneo Inail sarà strutturale dal 2023) e il Dl Dignità: quest'ultimo ha portato a un nuovo scontro M5S-Lega. Intanto è sfida alla Ue su salari e tasse (Corriere): domani il vertice per la lettera di Conte a Bruxelles. Per il Messaggero (e tutti), il salario minimo comporta costi record: Di Maio rilancia la tariffa oraria, ma arriva il no di Istat e Ocse per la stangata a imprese e conti pubblici. Per il Giornale il salario minimo M5S fa saltare il costo del lavoro. Per Libero invece "servono le gabbie salariali, altro che la paga minima". Stampa già suona l'allarme per il "giugno nero": a rischio 280mila posti di lavoro tra i 150 tavoli aperti al Mise. Nel frattempo, Salvini negli Usa rilancia la necessità per l'Italia di una "manovra Trumpiana" (Sole). Per Stampa e Fatto il vicepremier "si piega all'agenda Trump", "l'amicone americano" (Repubblica). Verità riporta però che la sponda Usa contro la Ue Salvini la paga su Iran e Cina.
MF apre con la scure europea sui titoli di Stato (MF): via libera dell'Eurogruppo alla bozza di revisione del trattato Esm.
Giustizia, caos Csm. In apertura di Verità l'intervista a Di Maio: "Lo scandalo del Csm è la P2 del Pd". Sul Giornale invece la "ricetta Falcone" per la giustizia: carriere divise per giudici e pm. Il Messaggero riporta la linea dura di Mattarella per ripartire. Intanto spunta la email di Verdini a Lotti per raccomandare un giudice.
Amministrative: la Meloni spicca il volo (Libero). FdI conquista Cagliari ed è il partito più votato nel centrodestra: superata FI nei sondaggi, si dichiara "pronta a un governo sovranista". Per la Verità la Lega e una "SuperMeloni" cacciano i dem dalla Sardegna.
Esteri-Egitto, Morsi muore in aula al processo (Corriere, Stampa). Emergenza Usa-Iran, Repubblica si concentra sugli interlocutori degli Ayatollah.
Altro: su tutti le condizioni critiche di Camilleri dopo il malore e l'addio di Totti alla Roma.

ECONOMIA
La lettera di risposta alla Ue sulla procedura di infrazione. "Non vinca la finanza" (Corriere p.4). Il Mef studia clausole anti-deficit (Sole p.8). La strategia di Conte: nessuna manovra e rinvio della procedura. Domani vertice con i vicepremier: «Rispetto delle regole ma si cambi». Il premier lima la lettera alla Ue. Il Tesoro mette a punto l'offerta con le clausole congela-spesa (Messaggero p.8). Intanto Bankitalia comunica i dati di aprile sul debito pubblico che segna un nuovo record a quota 2.373 miliardi (Messaggero p.8). La strettoia in Commissione, i negoziatori del Tesoro e la scadenza del 9 luglio. Il nodo per Roma: come creare consenso per avere più tempo (Corriere p.4). Ma per Repubblica (p.2) Conte è isolato in Europa: "Basta finanza, serve crescita". Il tentativo di trovare in Macron una sponda nei negoziati europei si è risolto in un nulla. Il leader francese, presente al Bourget quasi in contemporanea, è ripartito dal salone senza vedere Conte.
Salario minimo, Di Maio accelera. Ma Istat e imprese lo bocciano. Il vicepremier difende il decreto Dignità. Le critiche: alle aziende costerà 4,3 miliardi. L'Ocse: troppi 9 euro (Corriere p.2). Anche l'Istat è critico. Confindustria contraria: prima bisogna ridurre le tasse e i contributi. L'economista Garnero: il 12% dei lavoratori sono sottopagati più al Sud che al Nord (Stampa p.5). Subito bocciata la misura bandiera di M5S in Europa quasi tutti i Paesi pagano di meno (Messaggero p.6). Intervistato da La Verità (in prima e p.5), Di Maio difende il salario minimo dall'Ocse: "Pensino ai loro stipendi. Dobbiamo aiutare chi ha ancora paghe da due euro l'ora. Presto ridurremo le imposte. La flat tax? Mi piacerebbe di più tagliare il cuneo fiscale". Il presidente di Confindustria Boccia  al Sole (p.6) dichiara: "Il Paese non cresce con i salari minimi, servirebbe il taglio del cuneo fiscale".
Pensioni, per le imprese ipotesi di scivolo fino a 5 anni. Crac bancari, rimborsi veloci mentre slittano al 30 settembre studi di settore (Corriere p.37).
La carica dei navigator e gli esperti licenziati (Corriere p.37). Da un lato ci sono quasi 54 mila persone per un concorso da 2.980 mila posti. Migliaia di laureati (tre quarti donne) a Roma da tutta Italia che da stamattina cercheranno di diventare «navigator». Dall'altro oltre 600 precari che da anni lavorano per la società in house dell'Anpal a cui non sarà rinnovato il contratto.
Questione industriale, giugno di fuoco: in bilico 280 mila posti. Da Alcoa a Whirlpool a Bluetec al Mise 150 i tavoli di crisi aperti. Tavoli di crisi, convocati dal ministero dello Sviluppo per sbrogliare crisi vecchie e nuove, salvare posti di lavoro e rimediare a ritardi degli ultimi mesi denunciati dai sindacati (Stampa p.6).

POLITICA
Salvini a Washington avverte l'Europa: manovra trumpiana e avremo la flat tax. Vede Pence e Pompeo: i nostri Paesi mai così vicini. Norquist, l'ispiratore della riforma fiscale della Casa Bianca: "Tagli immediati e drastici, l'ho detto a Matteo" (Corriere p.3). Il leader della Lega cerca l'alleanza con gli Stati Uniti e si prepara allo scontro con Bruxelles. "Taglieremo le tasse a qualunque costo". L'ospite italiano accolto al Dipartimento di Stato ed alla Casa Bianca con gli onori di un capo di governo. L'omaggio ai caduti in Vietnam e in raccoglimento al cimitero militare di Arlington (Stampa p.2 e tutti). Pompeo fa accettare al vicepremier l'agenda di Trump su Cina e Russia. Con grinta yankee e accento italiano il Segretario di Stato ha ottenuto rassicurazioni sui legami con Putin, Via della Seta, riconoscimento di Guaidó, F-35 e pressioni sull'Iran. Il capo del Viminale ha chiesto di proteggere l'Italia dal rischio-dazi (Stampa p.3). Ma intanto Conte va a cena con i cinesi e i 5S fanno promesse a Mosca. La doppia geopolitica populista. Salvini a lezione da Trump: "Noi i più vicini agli Usa" (Repubblica p.3). E i Cinque Stelle stanno a guardare scrive Folli su Repubblica (p.33). Il dono di Salvini agli Usa: un governo senza grillini. Il leghista alla Casa Bianca si accredita come potenziale premier e cerca di far dimenticare l'amicizia con Putin (Giornale p.3)
Di Maio e l'ossessione del 20 luglio: "Resistere fino a quel giorno". Il vicepremier è convinto che Salvini romperà prima di quella data per andare a votare nel mese di settembre. L'ordine ai ministri M5S: "Evitiamo scontri su flat tax ma chiudete tutti i dossier". E accelera su cuneo fiscale e salari (Stampa p.5). Teme l'imboscata: "Lega vuole la crisi su flat tax" (Repubblica p.4). Di Maio lo ai suoi ministri: "Non capisco cosa voglia fare Matteo". Ma non parla di rimpasto (Fatto p.8).
Pd, Calenda a Corriere e Stampa: "Una mia lista? Il Pd non vuole. Lotti ha sbagliato e neanche lo ammette". Le critiche a Zingaretti: "Segreteria sbagliata. Bisogna cambiare passo, a settembre si vota". Oggi la resa dei conti nella Direzione dem: "Io sarò a Bruxelles, ma di sicuro si scanneranno". Dobbiamo formare un governo ombra non parlare di correnti. Per il leader dem il viaggio di Salvini negli Usa serve per l'ok ad andare al voto (Stampa p.8). Zingaretti cerca la tregua. Con l'aiuto di Renzi. Oggi al Nazareno la direzione del partito.
Scandalo toghe, il Csm volta pagina. Stop di Mattarella all'azzeramento senza nuove regole  (Stampa p.8). Sole (in prima e p.8) intervista Luca Poniz, nuovo presidente dell'Anm: "La questione morale tra le toghe esiste e si chiama carrierismo esasperato". Di Maio alla Verità (in prima e p.5) attacca: "Lo scandalo al Csm è la P2 del Pd, volevano sabotare il caso Consip. E' necessaria la riforma della giustizia: bisogna partire dall'assunto che se un magistrato scende in politica poi non può più tornare indietro. E bisogna agire sui tempi della giustizia, l'obiettivo è dimezzarli". Caccia all'intesa su processo penale, Csm, intercettazioni. Domani vertice Conte-Bonafede-Bongiorno.

ESTERI
Muore in tribunale l'ex raìs Morsi. Tensione al Cairo. I suoi seguaci: è omicidio. Erdogan: martire (Corriere p.12 e tutti). Infarto per l'ex presidente. E l'Egitto proclama lo stato d'emergenza. Si sarebbe sentito male mentre ammoniva la Corte: "Conosco tanti segreti". I Fratelli musulmani annunciano mobilitazione (Repubblica p.10).
Iran: il sogno atomico Nucleare, dieci giorni per evitare il disastro. Tensione crescente. Prima gli scontri con Washington per le sanzioni, poi l'attacco alle petroliere: ora Teheran annuncia che non rispetterà i limiti sull'uranio impoverito (Fatto p.20). Ultimatum Iran alla Ue (Corriere p.12). L'Iran minaccia: fuori dal trattato sul nucleare. Rohani accelera l'arricchimento dell'uranio e concede dieci giorni per salvare l'accordo (Stampa p.11). La risposta Usa: rafforziamo la presenza in Medio Oriente. Trump preme sul Congresso: "Più soldati contro Teheran". Il Segretario di Stato Pompeo: un attacco all'Iran è possibile anche senza il via libera di Capitol Hill (Stampa p.11).
L'«imperatore» Xi a Pyongyang. Una carta da giocare con Trump. Storica visita in Nord Corea del presidente cinese. Chiederà la ripresa del dialogo con gli Usa (Corriere p.13). Intanto la Cina fa un passo indietro sullo status di economia di mercato. Pechino ha chiesto alla Wto di fermare il procedimento contro il rifiuto dell'Europa (Sole p.24).
Gran Bretagna, "tattica del sottomarino" di Johnson: evita il confronto con i rivali, ma vince. Nessun dibattito o incontro con giornalisti, ma è in testa ai sondaggi (Repubblica p. 12).

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