Commentario del 08.06.2019

IN PRIMA PAGINA
Conti pubblici: Bankitalia dimezza le stime di crescita, investimenti a -0,5% (Sole). Debito, duello sui mini-Bot (Corriere). La sfida della Lega a Draghi: "Porteremo i mini-Bot nella legge di bilancio" (Stampa). Per il Carroccio sono una soluzione per i pagamenti (Messaggero). Giorgetti: "Così lo Stato può pagare i suoi debiti alle imprese" (Verità). Confindustria dice no: ha ragione Draghi (Corriere). Le imprese: basta guerre alla Ue (QN).
In politica, rimpasto di governo in vista. Alla Lega gli Affari europei (Sole). Conte a Salvini e Di Maio: "Vertice entro il Cdm di martedì" (Fatto). Conte già nel partito del Colle, tensione con i vicepremier (Verità). Sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere: gradimento in discesa, il governo perde 4 punti. Per Libero è "panico" tra i grillini.
Scandalo Csm: giudici sospesi ma strapagati (Giornale). Il piano del ministro Bonafede: denunce anonime tra i magistrati (Stampa). Per la Verità il mercato dei giudici è colpa di Renzi: noi l'avevamo svelato 5 anni fa.
Russia-Cina, nuova alleanza (Sole). Putin in soccorso della Cina nello scontro su Huawei (Stampa).
Istituzioni Ue, nomine in alto mare: verso vertice straordinario (Sole). Italia isolata sulle nomine Ue (Messaggero). L'Europa decide, l'Italia non c'è (Repubblica). E mentre l'Ue parla di migranti e rimpatri Salvini non c'è: è dalla D'Urso (Fatto).
Mediaset, la sede va in Olanda: primo passo per il polo tv europeo (Sole e tutti).
Su tutti il caso di Ivrea: tabaccaio spara e uccide un rapinatore, è indagato. Tutto il paese è con lui: "Hai fatto bene" (Stampa). Primo caso con la nuova legge sulla legittima difesa (Repubblica). "Assolvetelo subito , o la nuova legge è una farsa" scrive la Verità.

ECONOMIA
La Lega rilancia sui minibot: "È un'opzione" (su tutti). Draghi: I minibot o sono valuta, e quindi sono illegali, o sono debito, e dunque lo stock del debito sale. Giorgetti: I minibot sono una delle soluzioni, non la Bibbia (Stampa p.2). Salvini: l'importante è pagare le imprese. Ma Boccia (Confindustria) dice no (Corriere p.5). "Imprenditori vogliono soldi veri, con la carta paghino i parlamentari - dice Gay di Digital Magics al Corriere (p.5) -. Troppi rischi, ingannare il mercato è impossibile. Non è immaginabile pagare un fornitore tedesco con un mini-Bot".
La Stampa (p.3) intervista il leghista Borghi, ideologo dei minibot: "Serviranno per realizzare la nostra riforma fiscale. Se stessi progettando l'uscita unilaterale dalla moneta unica, farei ben altre cose. Con la flat tax niente deduzioni e detrazioni, saranno compensate con i minibot".
La partita solitaria del vicepremier contro Bruxelles. Perché, nonostante l'avvertimento di Draghi, Salvini e Giorgetti, hanno preso le difese dei mini-bot? Si chiede Marcello Sorgi sulla Stampa (p.3). Ce n'è abbastanza per credere che l'uscita dei numeri uno e due leghisti al governo si inquadri nella strategia del "no" alle pretese dell'Unione europea.
I Giovani industriali: "I problemi non si risolvono con i soldi del Monopoli. Basta chiacchiere, servono confronti e non balconi. L'esecutivo riattivi subito la cabina di regia per stimolare la crescita. "Abbassiamo il cunero fiscale per fa ripartire la crescita" dice il presidente Rossi (Sole in prima e p.5). "I conti pubblici – dicono - sono sotto vigilanza europea, insieme alla flessibilità è finita la pazienza. Non si può innescare una guerra con le istituzioni europee, per cambiarle occorre starci dentro" (Stampa p.2). "È un governo social ma ignora noi giovani" (Repubblica p.9).
Italia e Germania, giù le stime sul Pil. Le nuove previsioni di Bankitalia e Bundesbank: il nostro Paese crescerà dello 0,3%, i tedeschi dello 0,6% (Messaggero p.17 e tutti). Sui consumi (+0,5%) effetto positivo dal reddito di cittadinanza (Sole p.3). Da Spagna e Francia aiuto con l'Ue. "La Commissione tratti con l'Italia" (Repubblica p.9). Intanto, Tria vuol tagliare la Sanità per trovare 3,5 mld. La Grillo: se è così lascio. L'ipotesi: la scure sui fondi del 2020-2021. E il Patto per la salute salta prima di partire (Giornale p.7).
Intanto, pesano le crisi aziendali: 158 tavoli aperti in attesa di soluzioni (Messaggero in prima e p.4). Oltre 15 riunioni al Mise in 2 settimane ma c'è solo il vice capo di gabinetto, Sorial. L'unico strumento praticato la cassa integrazione, salita del 78% in un anno.

POLITICA
Nomine europee in alto mare. Verso un vertice straordinario. Popolari e socialisti in crisi. Polemica nei liberali tra francesi e nordici. Probabile summit il 30 giugno. Tusk al lavoro con sei premier capigruppo (Sole p.16). La cena dei sei leader europei per la spartizione del potere, ma è nulla di fatto. E Weidmann ci corteggia per conquistare la Bce. Idea Letta al Consiglio Ue. l'Italia dice no e resta isolata. Il governo sbarra la strada all'ex premier Pd, ma Roma rischia di rimanere senza cariche (Repubblica p.2). Strano duetto Conte-Letta: l'ex premier sogna la Ue e punta alla guida del Consiglio europeo, ma l'Italia è fuori dal risiko. Lotta per un incarico di serie A. Carroccio e M5S senza gruppo e lontani da quelli di peso (Messaggero p.3). Intanto, Salvini va dalla D'Urso e salta un altro Consiglio Ue (Fatto in prima e p.9). Il leghista diserta la riunione dei ministri dell'Interno Ue in cui arriva il via libera ai rimpatri nei Paesi terzi. Il piano, avanzato un anno fa da Austria e Danimarca, ha ricevuto via libera dai ministri dell'Interno dei 28 Paesi Ue (Stampa p.10).
In Italia, spinta sul rimpasto di governo. Ma a Conte (irritato) nessuno ne ha mai parlato (Corriere p.6). Salvini: un ministero per trattare con la Ue. Nel risiko del rimpasto Picchi o Fontana agli Affari Europei (Repubblica p.8). Ma Conte chiede prudenza (Messaggero p.2). Nel nuovo patto di governo, flat tax e salario minimo. "L'ipoteca della Lega su programmi e ministeri" scrive Franco sul Corriere (p.10). Pronti alla revisione del contratto. Ma ci sono ministri a rischio, come la Grillo (Corriere p.6). E Toninelli prepara le valigie.
Sondaggio di Pagnoncelli (Corriere in prima e p.10) evidenzia il gradimento nel governo in calo del 4%. È il prezzo delle divisioni. Anche Conte arretra, ma resta il leader più apprezzato con Salvini. Cresce il peso dei cattolici che votano Lega – analizza Diamanti su Repubblica (in prima e p.6) -. Dal 12 al 27% la percentuale di cattolici praticanti che sceglie il Carroccio, arretrano Pd, Fi e M5S.
"Risultati o voto", le voci della Lega. I parlamentari chiedono autonomia e grandi opere: se no nei territori è finita. L'ultimatum dei sindaci: le misure entro l'estate (Corriere p.8). Ballottaggi, il patto Pd-M5S irrita la Lega. Le voci su un accordo in Molise scatenano l'ira del Carroccio. Possibili convergenze sui candidati dem. In gioco la poltrona di sindaco in 124 comuni e 15 capoluoghi. Con i voti grillini che faranno la differenza (Stampa p.5).
Nel M5S l'ora delle accuse incrociate. Parte il processo a chi sta al governo. La «graticola» per i sottosegretari: chi perde viene sostituito. Buffagni attacca Fico sul 2 Giugno (Corriere p.9). La grande ritirata dei "ribelli". La paura delle urne svuota le file degli "ortodossi" (Messaggero p.2). Il gregge di Di Maio è allo sbando. I 333 parlamentari pentastellati, ormai senza guida, si muovono in tutte le direzioni con l'unico obiettivo di conservare la poltrona. Questa anarchia è pericolosa per Salvini: o riesce a commissariarli o rischia (Libero p3).
Centrodestra, Toti al Corriere (p.9): "Molti berlusconiani in privato mi danno ragione. Ora una forza per i moderati". Il governatore: "FI partecipi alla mia convention, si apra".

ESTERI
Gran Bretagna: May lascia, Johnson verso Downing Street (su tutti). Theresa formalizza le dimissioni, per la successione undici in corsa. Ma il favorito resta ancora l'ex ministro degli Esteri. Farage sfida i conservatori sulla Brexit: "Anche io devo partecipare al tavolo con Bruxelles". Lite sull'uscita dalla Ue (Messaggero p.11).
Corpo a corpo tra navi. I «dispetti» Usa-Russia nel mare più strategico (Corriere p.14). L'impatto sfiorato al largo delle Filippine. Schermaglie russoamericane in alto mare, incidenti che fanno da corona a giochi diplomatici più ampi. E c'è chi sostiene che gli Usa abbiano cercato la provocazione in coincidenza con la visita del presidente cinese Xi Jinping in Russia.
Putin a fianco di Xi nel duello su Huawei: no ai diktat degli Usa. Al Forum di San Pietroburgo fronte contro "l'egoismo commerciale". Difesa del colosso tech cinese: "L'America la vuole fuori dal mercato" (Stampa p.11). Al mega vertice di Mosca unica assente l'Ue. Mentre Trump preme per attirare a se Londra, Putin e Xi rinsaldano l'asse commerciale in chiave anti dazi. Mosca lancia l'invito a Bruxelles in cambio dello stop alle sanzioni, ma l'Unione perde anche questa volta l'occasione di fare affari (Verità p.17). Putin: l'America rischia la prima guerra tecnologica. L'asse Mosca-Pechino. Intervenuto al Forum di San Pietroburgo a fianco di Xi Jinping, il presidente russo ha attaccato l'offensiva Usa contro Huawei e Nord Stream 2 (Sole p.6).
Siria, l'America aspetta la risposta. Soldati sul campo? Roma tace (Corriere in prima e p.15). Gli Usa avevano chiesto aiuto per l'addestramento. Tante linee nel governo, niente decisioni. Gli Stati Uniti da alcune settimane premono su Roma per avere un «aiuto» in Siria. Ritorno dell'Isis e il possibile scontro tra Turchia e forze democratiche siriane, sono i rischi in quell'area.
Libia, Haftar vuole andare da Trump per vincere lo scontro a Tripoli (Stampa p.11). La battaglia è a un punto di svolta dopo uno stallo di due mesi. Haftar deve sbloccarla in un modo o in un altro per non perdere appoggi internazionali e prosciugare le sue risorse finanziare.

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