Commentario del 28.06.2019

PRIME PAGINE
Questione industriale in primo piano. Ilva e Atlantia: scontro tra Di Maio e le grandi imprese (Corriere e tutti). L'affondo del vicepremier grillino: "Atlantia è decotta, affonderebbe Alitalia" (Sole). Per il Fatto, Di Maio apre la guerra finale sulla concessione. Salvini alla Stampa attacca: "Di Maio sbaglia, Atlantia assicura migliaia di posti". L'azienda: danni in Borsa, pronti a denunciarlo (Repubblica). Atlantia sfiducia il vicepremier (MF).
Economia: Ue, la cambiale d'ottobre (Repubblica): Bruxelles pronta a slittare di tre mesi la procedura. e Tria al G20: più vicino lo stop alla procedura Ue (Sole). Il viceministro dell'Economia, Laura Castelli, al Messaggero: "Autonomia, pericolo di aumento della spesa pubblica".
Tiene banco il caso Sea Watch, duello con l'Olanda (Messaggero). Nave bloccata, schiaffo dall'Olanda: non dateci i migranti (Stampa). Tutto sulle spalle della Sea Watch (Repubblica). "Forza Capitano" titola il Giornale contro "Repubblica" e sinistra che tifano contro l'Italia. La Verità: il Pd agli ordini della capitana. Libero chiede i porti chiusi: basta con le crociere pagate dagli italiani.
Germania: mistero Merkel, nuovo tremore in pubblico. "Al G20 ci sarà" (Corriere). Nessuno svela i gua i della Merkel (Libero). La malattia misteriosa della Merkel fa tremare Macron (Verità).
Su tutti l'inchiesta choc a Reggio Emilia: "lavaggio del cervello" per dare i bimbi in affido.

ECONOMIA
Conti pubblici, Conte e Tria al G20 sono fiduciosi: più vicino lo stop alla procedura Ue (Sole p.2). Il premier parla di clima positivo e si dice "fiducioso" che si arrivi ad una soluzione. Per Repubblica (in prima e p.9) Italia rimandata ad ottobre: l'Europa congelerà la procedura. La dilatazione dei tempi serve all'Ue per verificare i "numeri", visto che il governo italiano punta tutto sul deficit 2019, che è inferiore a quello previsto, ma Bruxelles non vuole accettare a scatola chiusa i conti forniti dall'Italia. Una proroga che permette di evitare i cicloni sui tassi di interesse e sui titoli di Stato, ma prevede garanzie sulla legge di bilancio 2020, aprendo una faglia nella coalizione 5S-Lega dal momento che il Carroccio punta e introdurre la flat tax nella legge di bilancio e in cui è previsto anche il disinnesco delle clausole di salvaguardia sull'Iva da 23 mld. Per Libero (p.6) questa Ue non ha più la forza per dare la multa all'Italia: l'Unione, priva di leadership, ha bisogno dei nostri voti per formare la Commissione, ecco perchè ci strizza l'occhio. Ma Conte teme le mosse di Salvini nella trattativa con Bruxelles: "Con la flat tax l'intesa con l'Ue è più difficile" (Repubblica p.9). Adesso Conte corre da solo nella trattativa e si smarca da Salvini e Di Maio (Stampa p.6). Il Sole (p.2) evidenzia i risparmi di quota 100 tra le misure su cui punta il governo per abbassare il deficit: dote di 5-7 mld in tre anni con la possibile riduzione del 30-35% delle adesioni rispetto alle stime iniziali. Ma sul deficit, l'analisi di Fubini sul Corriere (p.9) mette in guardia: se si considerano 10 mld di riduzione delle tasse e altre mancate entrate, il deficit rischia di crescere fino al 5% nel 2021, generando un ammanco di oltre 60 mld in 2 anni. Dunque – prosegue Fubini – se il governo vuole mantenere le promesse deve trovare molte risorse per compensare gli ammanchi. Considerando che i tagli di spesa possono aiutare, ma sono operazioni lente e delicate, l'ipotesi è un'amnistia fiscale, che non piace a Bruxelles perchè produrrebbe un'entrata una tantum.
Crolla la fiducia degli italiani, ai minimi dal 2017: peggiora l'umore di famiglie e imprese, a pesare sono le incertezze create dal governo. E i consumi frenano (Giornale p.6 e tutti).
Il dl Crescita è legge: decreto atteso domani in Gazzetta e in vigore da domenica. Arrivano il compromesso sul salva-Roma, la riapertura delle cartelle, ecoincentivi per scooter e mini-car, deducibilità Imu e affitti brevi (su tutti). Ma il voto al Senato evidenzia una maggioranza sempre più risicata (Repubblica p.8): solo 158 sì, persi 13 voti dal giorno della fiducia a Conte.

POLITICA
Questione industriale in primo piano: Ilva e Atlantia, scontro tra Di Maio e grandi imprese (Corriere in apertura). I Benetton e Di Maio ai ferri corti (MF prima e p. 4). Vicepremier all'attacco: "Atlantia è decotta, affonderebbe Alitalia" (Sole prima e p. 3). Il ministro, a Borsa aperta, ribadisce il suo no ad Atlantia per il salvataggio della ex compagnia di bandiera e aggiunge: "Quando revocheremo le concessioni autostradali l'azienda perderà di valore in Borsa e se li mettiamo dentro Alitalia faranno perdere valore anche agli aerei. Ormai è decotta". Il titolo ha chiuso a -0.29%. Da Atlantia dura reazione: "Gravi danni reputazionali, ci riserviamo ogni iniziativa legale". Salvini alla Stampa (in prima e p.3): "Autostrada dà migliaia di posti, attenti a dare giudizi sommari. Non collego il destino di Autostrade a quello di Alitalia o altre opere: mi interessa che le autostrade siano ben gestite e costino meno possibile". Confindustria: "La politica abbia il senso del limite". Per Boccia al Messaggero (p.7) "è opportuno che il premier chiarisca a nome del governo la linea su questi delicati dossier, non si governa con rancore, così diamo altri colpi alla nostra crediblità".
Migranti, bloccato il blitz della Sea Watch: la nave si avvicina a Lampedusa, ma arriva lo stop della GdF (su tutti). Salvini alla Stampa (in prima e p.2): "E' una nave fuorilegge, i aspetto che qualcuno venga arrestato. Mi aspetto che i migranti vengano accolti in altri Paesi e che l'equipaggio paghi penalmente le infrazioni commesse. L'assenza del governo olandese e dell'Europa è vergognosa". Il Viminale avvia l'iter per il sequestro della nave (Corriere p.3). Dopo il rifiuto dell'Olanda di accogliere i migranti, si accendono i toni con l'Europa. Conte lascia la grana ai ministri, Italia verso lo scontro con l'Ue (Messaggero p.5). Libero (in prima e p.3) attacca: è finito il tempo delle crociere a spese dei soliti italiani. Il premier Conte si allinea e copre il ministro dell'Interno: "Il comportamento della capitana della Sea Watch è di una gravità inaudita" (su tutti). Il Colle tace, il M5S si allinea: tutto pur di schivare le urne (Fatto p.3). Giornale (p.8) parla di finta tregua nel governo.
Autonomia regionale, la viceministro dell'Economia Castelli al Messaggero (in prima e p.10): "Dobbiamo trovare una soluzione mettendo in sicurezza la finanza pubblica e l'unità del Paese". Il governatore leghista della Lombardia, Attilio Fontana, al Corriere (p.10): "Mi fido di Conte, che è una persona seria e ha detto che si chiuderà mercoledì. Il Paese ha bisogno di una riforma che va verso la semplificazione e la sburocratizzazione. L'autonomia non penalizzerà il Sud". Ma non è dello stesso avviso il sottosegretario 5S agli Affari regionali Buffagni, che al Corriere dice: "Penalizza il Sud o aumenta la spesa, così è un suicidio. Il testo non è pronto per un'intesa, ma io penso che gli errori si possano risolvere con un lavoro unitario".

ESTERI
Paura per la Merkel, trema di nuovo in pubblico (Corriere in prima e p.12 e tutti). Secondo episodio in nove giorni per la cancelliera, che conferma comunque la sua presenza al G20 in Giappone. Il portavoce: "Sta bene, nessun cambio di programma". Repubblica intervista Di Lorenzo, giornalista del Die Welt: "Per la cultura tedesca parlare della salute dei leader è un tabù". Se trema Angela - scrive Farina su Libero (in prima e p.7)- in Europa sentiamo la scossa: i suoi tremori speventano la Germania, ma nemmeno l'Ue ha ragioni per sentirsi più serena, avere un interlocutore forte migliora gli avversari. Neppure l'Italia ha motivi per fodere politicamente di una debolezza della Merkel.
G20, occhi puntati sul vertice Trump-Xi: Pechino punta alla tregua su dazi e Huawei (Messaggero p.13). Dazi, Nord Corea e Iran sono le tre partite di Trump che infiammano il G20: al summit il numero uno della Casa Bianca vedrà Xi e Putin, occasione perfetta per affrontare i dossier caldi (Giornale p.12). Duello su dazi e bando a Huawei tra Trump e Xi (Stampa p.10): il presiente americano si presenta al g20 attaccando Giappone, Germania e India, mentre il numero uno cinese gli ha girato il tavolo della guerra commerciale. Trump pronto a riprendere il negoziato, ma la Cina pone come condizione che l'America tolga il divieto al 5G. Intanto, Washington cerca una sponda con gli europei per isolare Teheran, oggi bilaterale con Putin.

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