Commentario del 31.03.2016

IN PRIMA PAGINA
Politica estera in primo piano, con la crisi in Libia – si spara sul governo dell'Onu (Repubblica) – e la Stampa che rilancia l'ipotesi di un intervento italiano: pronti gli addestratori. Per il governo altri due fronti aperti: con l'Egitto, per la morte di Regeni – Renzi: avanti fino alla verità vera (Sole) – e con l'India per il ritorno in patria di Girone. Ma l'India dice no (Avvenire). Il Giornale: sottomissione in corso. Spazio anche all'economia: Padoan stringe l'asse con la Francia sui conti pubblici. "Serve più flessibilità". Sul fronte pensioni, volano le anzianità (Sole) ma sono pensioni mini, sotto i 750 euro (Corriere). Calano le tariffe dell'energia (Avvenire): ogni famiglia risparmierà 67 euro (QN). Sulla Stampa allarme per il welfare sanitario: mancano 10 miliardi. Sul Sole il via libera al decreto che taglia le tasse in busta paga su premi e benefit aziendali. Sul Giornale il nuovo stop al decreto banche: "il governo truffa i truffati". Su tutti l'avvento di Cattaneo in Telecom: ora Bolloré è più forte (MF). Su Sole, Unità in prima pagina Confindustria che oggi sceglie il nuovo presidente. Il Fatto: Confindustria come i partiti: voto ai gazebo e franchi tiratori.

ITALIA-ECONOMIA
S&P's taglia la crescita dell'Eurozona e lima il pil italiano: 1,1% nel 2016, 1,3% nel 2017 (Sole p.6 e altri). In calo la disoccupazione: 11,8% a fine 2016, 10,2% nel 2017. A trainare la ripresa un solo "motore", la domanda interna: manca la spinta del commercio estero. Padoan, in un'intervista a Le Figaro, riapre il tema del calcolo del pil potenziale e chiede maggiore flessibilità ma promette di "rispettare lo sforzo di aggiustamento richiesto" (Repubblica p.26). Lo scontro sui numeri europei vale fino a 20 mld di tagli, scrive la Stampa (p.10): Renzi in pressing con Bruxelles per strappare più deficit ed evitare l'aumento dell'Iva (Stampa p.11). Attesa per il nuovo Def, ce dovrebbe essere varato l'8 aprile (Sole p.12). Su tutti il calo delle bollette di luce e gas per il taglio delle tariffe da parte dell'Authority: per le famiglie risparmio di 67 euro l'anno (Corriere p.31 e tutti). Su tutti anche il nuovo rinvio del decreto sui rimborsi ai risparmiatori truffati: si aspetta il ritorno di Renzi dagli Usa (Giornale p.11 e tutti). Spazio anche ai dati Inps sulle pensioni: nel 2015 boom delle pensioni di anzianità (Sole in prima e a p.12) forse per effetto dei ritiri degli esodati (+72,8%), in calo quelle di vecchiaia (-1,7%). Ma due pensioni su tre sono sotto i 750 euro (Corriere in prima e a p.2). Crescita record anche dell'invalidità civile (+50,5%). Sul Corriere (p.3) il focus di Sergio Rizzo: tra accompagnatori, ciechi e falsi invalidi 15 mld di welfare clientelare.
Sulla Stampa (p.14) allarme sanità: i conti non tengono, mancano 10 mld. La Corte dei Conti prevede nel 2015 un rosso da un miliardo; idem l'Aifa che prevede uno sforamento di 1,7 mld nella spesa farmaceutica ospedaliera. Intanto la Lorenzin fa dietrofront sulla stretta degli esami inutili, da cui ci si aspettavano risparmi per 120 milioni. Spandonaro (Tor Vergata): "Bisogna passare a un sistema misto. Assistenza gratuita solo a chi è davvero indigente. E i ricchi devono contribuire di più" (Stampa p.15).

ITALIA-POLITICA
"In due anni di governo abbiamo fatto quello che non era stato fatto nei 20 anni precedenti. I prossimi due anni capitalizzeremo su queste riforme e ragioneremo su quel che sarà l'Italia dei prossimi 20 anni": così Renzi dagli Usa (Corriere p.19 e su tutti). Ma sulle riforme è scontro in Parlamento sui tempi del voto (Sole p.29): il governo vuole calendarizzare la riforma del Senato l'11 aprile, per poi sottoporla a referendum a metà ottobre. Le opposizioni avevano chiesto di sospendere i lavori per il referendum, per evitare un "oscuramento" del tema trivelle. Per Bersani "incredibile l'invio a non andare a votare" (Repubblica p.14). Un referendum, scrive Ains nell'editoriale del Corriere (in prima e a p.27) che rappresenta la prova generale dello scontro che ci sarà sulla riforma costituzionale. Scontro anche sulla data delle amministrative, fissate da Alfano il 5 giugno: pesa il rischio astensionismo (Corriere p.17).
Su Avvenire e Unità in apertura e su tutti la riforma del Terzo settore, che ne introduce la personalità giuridica e molte innovazioni per le imprese sociali. Nasce la Fondazione Italia sociale, che dovrà mettere in connessione chi si occupa di sociale e chi vuole finanziarlo. Ma l'emendamento sulla Fondazione passa solo con il sì di Verdini. "Un obbrobrio" per il M5S (Corriere p.16).

EUROPA
La crisi libica scuote anche l'Europa. Ieri l'arrivo via mare del premier designato dall'Onu, Al Sarray, è stato salutato da spari e scontri nella capitale. Tripoli: vattene  o è guerra (Stampa p.2). "Ora saranno vitali le prossime 48 ore" dice l'analista Mezran: "Ogni fazione dovrà prendersi le proprie responsabilità e proteggere il governo" (Stampa p.3). "La Libia unita? Un sogno impossibile – dice al Corriere l'ex ad di Eni e Enel Scaroni – L'Italia punti tutto sulla Tripolitania. Un governo nella sola Tripolitania sarebbe molto meglio del caos attuale e darebbe l'esempio ad altre aree". Con l'insediamento di un governo riconosciuto dall'Onu diventa più probabile la richiesta di aiuto internazionale: gli Usa pronti a dare assistenza ma non ad aprire un altro fronte di guerra. Alla stabilità dovranno pensare gli europei, a partire dall'Italia (Stampa p.2). Della missione di assistenza prevista dall'Onu fanno parte 30 Paesi. All'Italia il coordinamento del Liam, ovvero delle operazioni di "ricostruzione delle capacità statuali", a cominciare dalla sicurezza. Discorso diverso per il contrasto al terrorismo jhiadista. Sono le cosiddette "azioni mirate" – raid aerei, impiego di forze speciali – che il governo libico dovrebbe chiedere a governi amici (Usa, Francia, Italia, Gran Bretagna) con accordi bilaterali (Stampa p.3). Intanto le coste libiche aperte fanno salire dell'80% i flussi degli immigrati: entro fine anno previsti 300 mila arrivi.   

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Commentario del 30.03.2016

IN PRIMA PAGINA
Libia, sulla Stampa i piani dell'Italia per l'intervento: Tornado e forze speciali ma no a contingente di terra. Mieli sul Corriere: evitiamo avventure in Libia. Su tutti la battaglia della mamma di Regeni: "la verità ho farò vedere le foto" (Stampa). Su Repubblica la pista dei sicari armati dai servizi. Gentiloni al Corriere: "Senza risposte siamo pronti a ogni misura". Sul fronte interno spazio all'economia. Da aprile via libera all'utilizzo dello sgravio contributivo 2016 (Sole, Italia Oggi). Poletti alla Stampa: "Contratti stabili meno costosi". Al via anche l'anagrafe di tutti i conti correnti (Corriere) e il 730 e Unico precompilati (Sole e tutti). Sui conti pubblici l'allarme di Confindustria: flessibilità cruciale per sostenere le riforme (Sole). Libero: anche Confindustria adesso avverte: rischio stangata. Renzi, negli Usa, inaugura uno stabilimento Enel Gp e rilancia: "Nelle rinnovabili noi leader, ma il petrolio serve" (Sole). E riparte lo scontro sulle trivelle (Avvenire). Scontro anche a Roma per le Comunali. Meloni contro l'asse Bertolaso-Marchini (Sole). Bertolaso al Fatto: "Resto candidato e non scendo da bordo".  Su Repubblica Bartezzaghi contro le telecamere all'asilo:salvate i nostri piccoli dal Grande Fratellino.

POLITICA
"Noi leader delle rinnovabili ma il petrolio serve" (Sole p.9 e tutti): Renzi inaugura un impianto Enel Gp e sfida gli ambientalisti in patria (Stampa p.11, Corriere p.15). "Un mondo che va avanti solo a rinnovabili è solo un sogno. Petrolio e gas naturale serviranno ancora a lungo". Nel Pd divampa la polemica. Bersani: disastroso. Speranza: c'è ancora tempo per cambiare rotta. Folli su Repubblica (p.11): torna a galla la doppia anima del Pd. Il voto sarà un test per la riforma costituzionale di autunno. Duri anche gli ambientalisti. Sul fronte amministrative è sempre Roma in primo piano, con lo scontro nel centrodestra. La Meloni si scaglia contro l'asse Bertolaso-Marchini (Sole p.21 e tutti): "Sarebbe un nuovo patto del Nazareno contro di me". Bertolaso, in un'intervista al Fatto (p.9) nega un disimpegno: "Ma quale ritiro, io resto, perché so' come si asfalta". Intervista a Bertolaso anche sul Tempo (p.3): "Farò tornare il Tevere balenabile e poi mi tufferò dal ponte". Ma dai sondaggi del Tempo (p.5) ad oggi sarebbe sfida Giachetti-Raggi con Giachetti avanti. Intanto Marino racconta i suoi anni in Campidoglio: un atto d'accusa contro Renzi, ritenuto il mandante di un golpe (Repubblica p.12). Pombeni sul Sole (p.21): "Populismi già indeboliti, le città chiedono politiche responsabili".

ECONOMIA
Conti pubblici, su Sole (p.8), Repubblica (p.22) e tutti l'allarme di Confindustria: "Senza una revisione della flessibilità, c'è il rischio che nel 2017 l'Italia debba fare una manovra da 24 miliardi". Per il Centro studi la flessibilità è essenziale per sostenere riforme strutturali ma per come è stata ideata e applicata (consentita un solo anno al massimo per lo 0,5% del pil e recuperando la deviazione nei tre anni successivi) ha "gravi limiti che ne limitano l'efficacia". Non serve aumentare il deficit ma allungare i tempi di rientro. Manovre all'insegna dell'austerity avrebbero conseguenze non solo sull'economia ma anche sul consenso politico a governi riformatori ingenerando instabilità politica. Per Repubblica (p.22) una critica molto forte all'Europa e un sostegno pieno al governo Renzi. Belpietro su Libero (in prima e a p.3): "Anche Confindustria adesso avverte il rischio stangata". Baretta: "Abbiamo diritto a maggiore flessibilità in nome delle riforme fatte" (Libero p.3). Gozi rilancia sulle spese per la sicurezza e per i migranti fuori dal deficit (Sole p.8). Oggi alla Camera il voto della Relazione Italia-Ue sulle priorità di Roma. La trattativa con Bruxelles è aperta.  Intanto diventa operativo lo sgravio biennale per il 2016 che prevede per i datori di lavoro esonero nella misura del 40% per le assunzioni stabili fino a un massimo di 3.250 euro l'anno (Sole p.39 e tutti). Poletti alla Stampa (p.10): "Dal 2018 il costo di un contratto stabile dovrà essere strutturalmente inferiore a un contratto a termine". Sul Corriere (p.19) la Guidi torna invece sulle liberalizzazioni: "Accelerare sulla concorrenza ma il Paese fatica a cambiare". Oggi intanto il governo dovrebbe firmare il decreto che sblocca i rimborsi per i risparmiatori traditi dalle 4 banche fallite: sbloccati solo 100 milioni, basteranno soltanto per un terzo dei risparmiatori (Giornale p.9). In calo a marzo la fiducia delle imprese (Sole p.13) mentre migliora quella dei consumatori.

EUROPA
Belgio, battuta d'arresto per l'inchiesta (Sole in prima e a p.6 e altri): rilasciato il giornalista sospettato di essere il "terzo uomo" della strage in aeroporto, ricomincia la caccia. Altre ombre su procura e polizia: il 16 marzo l'Fbi aveva segnalato alle autorità olandesi la pericolosità dei fratelli attentatori. La Stampa (in prima e a p.4) torna invece sull'emergenza migranti: non funziona il patto tra Ue e Turchia per imbrigliarne il flusso. Gli sbarchi sono calati ma le ripartenze sono al minimo, solo 70 rimpatri al giorno. I greci non hanno ancora riconosciuto la Turchia quale Paese sicuro per i rimpatri e i turchi non hanno varato le misure che stabiliscono la tutela dei profughi del Dodecanneso. Ferma anche la ricollocazione interna alla Ue. Sempre sulla Stampa (p.14) lo stallo politico della Spagna, senza governo da 100 giorni.


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Commentario del 29 marzo 2016

IN PRIMA PAGINA
Gli attacchi del terrorismo sempre in primo piano, con la strage al parco giochi in Pakistan – duramente condannata dal Papa – e il caos delle indagini in Belgio. Altra figuraccia della polizia: il reporter non c'entra (Fatto), liberato il terzo uomo (Repubblica). Su tutti la rete dei viaggi in Italia dei terroristi. Spataro a Repubblica: "No a leggi speciali ma tra i giudici Ue serve più scambio". Novità dall'Egitto sul caso Regeni. Il Cairo ci ripensa: "Indagini aperte" (Messaggero). Ma ormai tra i due Paesi è gelo: "Non è il momento di fare business" (Repubblica). Il viaggio di Renzi negli Usa rilancia invece export e hi tech. Starace (Enel) a Repubblica: "In America il meglio del nostro Paese". Il Corriere torna sulla concorrenza: salviamo la legge antilobby. Il Sole sull'abolizione del patto di stabilità nei Comuni: volano gli appalti comunali. Sul Sole anche lo scatto di Italia e Spagna in Borsa: perdite dimezzate nel trimestre.

ITALIA-ECONOMIA
Appalti, i sindaci spingono la ripresa: per il Sole (p.8) con il superamento del patto di stabilità interno c'è stato un aumento dell'85% degli importi messi a gara nei comuni, passati da 704 milioni a 1,3 mld. Ad accelerare gli appalti anche il tentativo di evitare le norme del nuovo regolamento sulla materia. In ripresa anche i mercati: Italia e Spagna dimezzano le perdite da inizio d'anno (Sole in apertura e a p13). Resta grande incertezza sui mercati. Sul Messaggero (p.20) le proiezioni Uil sulla proposta Boeri di flessibilità in uscita: con pensioni ridotte del 3% per ogni anno di uscita anticipata si perde una mensilità. Sabato la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil contro la Fornero. Sempre sul Messaggero (p.21) la svolta che si prepara in Fca: si va verso il sindacato unico. Fiom all'angolo. Sul Corriere (p.15) focus di Fubini sul debito pubblico italiano: nel silenzio generale sta via via cambiando "padrone", per effetto degli acquisti di titoli di Stato da parte di Bankitalia al ritmo di 8 mld al mese su mandato della Bce. Ma gli investitori restano diffidenti e ance il governo sembra non saperne approfittare riducendo spesa e tasse.

ITALIA-POLITICA
Renzi oggi in America, tra promozione del made in Italy, sicurezza anti-Isis e nucleare (Sole p.19 e altri). Il premier sarà oggi in Nevada per inaugurare l'impianto Enel Green Power, domani a Chicago, poi a Boston e giovedì a Washington per il vertice per la Sicurezza nucleare. Altro tema in evidenza il referendum sulle trivelle. Sul Sole (p.10) intervista al ministro Galletti: "Troppa demagogia sulle trivelle. Se voterò, voterò no. Non permetterò che il tema ambientale venga utilizzato per bloccare lo sviluppo". Su Corriere (p.13) e Repubblica (p.12) la spaccatura del Pd. Per Repubblica anche Bersani tentato dal "no". Divisioni anche dentro FI. Su Repubblica (p.14) l'altolà ai lobbisti alla Camera: in arrivo un regolamento che vieta regali e prevede un registro annuale e disciplina l'attività di chi entra in parlamento per tutelare interessi di categorie. Nell'editoriale del Corriere (in prima e a p. 28) Giavazzi difende la versione originale della legge sulla concorrenza, presa d'assalto da tutte le lobby fino al punto di essere svuotata. "Lasciar perdere e far decadere la legge sarebbe tuttavia un errore. Qualcosa di buono nella legge è rimasto e c'è ancora tempo per migliorarla".  Sul fronte interno, amministrative sempre in primo piano. Sul Sole (p.21) intervista a Sala, in corsa per Milano, che promette: "Meno burocrazia per cittadini e imprese".  E a Roma i sondaggi danno il Pd in rimonta e Giachetti che al ballottaggio batte la Raggi (Unità p.8).

ITALIA-USA
Sul Sole (p.9 19) e Repubblica (in prima e a p.10) la missione di Renzi negli Usa. Il Sole (p.9) ricorda la tappa a Chicago, decisiva per il mercato di robot e macchine utensili, che ha negli Stati Uniti (secondo mercato al mondo da oltre 6 mld di dollari) il suo primo canale di sbocco. Diversi gli incontri con il mondo del business locale della delegazione di costruttori al seguito organizzati da Mise, Ice, Confindustria e Ucimu-Sistemi. Il summit culminerà con l'intervento del premier davanti a oltre 200 imprenditori alla Booth School of Business dell'Università di Chicago. Repubblica (in prima e a p.10) focalizza la sua attenzione sulla tappa di Renzi in Nevada e al Fermi-Lab. "Visitare l'America per capire meglio l'Italia": questo il senso del viaggio di Renzi, che punta a sponsorizzare le eccellenze del Paese. "Qui il meglio del nostro Paese" dice Francesco Starace (Enel): "Siamo nel cuore di un exploit italiano unico al mondo. Nel deserto del Nevada, a Stillwater  Renzi vedrà il meglio delle energie rinnovabili".

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Commentario del 27.03.2016

IN PRIMA PAGINA

Terrorismo in evidenza. "Ancora sangue sull'Europa ma non parliamo di guerra" scrive Renzi sull'Unità. Intanto identificato il terzo uomo delle stragi di Bruxelles (Sole). La rete degli attacchi in Italia (Messaggero): a Salerno fermato un uomo che falsificava i passaporti. Nel mirino i social network: "Il web non sia una zona franca" (QN). E Prodi avverte: "Solo una rete europea può salvarci". Caso Regeni: alta tensione e smentite tra Italia ed Egitto (Repubblica). Alfano al Corriere: "Ora l'Egitto deve far indagare noi: avremo il nome dei killer". "Dall'Egitto alla Germania prendiamo sberle da tutti" attacca il Fatto, citando i casi Regeni e Kessler. Intanto in Libia pronta la missione diplomatica italiana per il nuovo governo (Corriere). Per l'economia le notizie sul Pil 2016 verso l'1,3% (Sole). Crescita e inflazione ipoteche sul debito. Lotta all'evasione fiscale: decolla la super banca-dati per conti correnti e carte di credito (Messaggero).


ITALIA-ECONOMIA

Governo al lavoro per chiudere il Def dopo il richiamo della Bce sui conti: crescita ridotta all'1,3% e rapporto Deficit/Pil che passa dal 2,5% al al 2,3% grazie un aggiustamento da 3 mld (Sole p.2). Ma Pesole (Sole in prima e p.2) avverte: "Sulla riduzione del debito pesa l'incognita inflazione". Per Tabellini (Sole in prima e p.18) la riduzione del debito italiano è fondamentale non solo per la stabilità italiana, ma anche per accelerare una maggiore integrazione politica ed economica in Europa. Sulla stessa linea anche Lucrezia Reichlin, secondo cui si va sempre di più verso l'Uem, ma l'Italia rischia di restare fuori a causa della fragilità finanziaria, dell'alto debito pubblico e delle sacarse prospettive di crescita (Corriere in prima e p.25). "Il nodo del debito italiano è gravissimo" avverte Paolo Savona ad Avvenire (p.22). L'economista invita a pensare ad un piano B "perchè l'euro non è irreversibile" e l'Europa oggi comporta "vincoli senza opportunità". Intanto la Commissione Ue comunica i dati di marzo sugli investimenti del piano Juncker: Italia in testa per numero di progetti con 1,4 mld per gli 8 progetti infrastrutturali (su tutti). Approvate 21 operazioni di finanziamento per 318 mln a beneficio della Pmi. Ma siamo in coda su cultura e scuola (Avvenire p.12).

Lotta all'evasione fiscale: decolla la super banca-dati per conti corrente e carte di credito (Messaggero in prima e p.15). Entro giovedì i dati da banche e Poste, in mano alle Entrate 1 mld di informazioni su assegni, bonifici e saldi.


ITALIA-POLITICA

"Non credo che guerra sia la parola giusta. E' la parola che vogliono usare i terroristi. Noi dobbiamo reagire, distruggendoli, perciò serve una reazione durissima": il Premier Renzi in un intervento sull'Unità (in prima e p.14) ribadisce la linea italiana. "Scelta la strada: per ogni euro investito in sicurezza, un euro in cultura". Alfano, al Corriere (in prima e p.13): "L'Ue non è in grado di eseguire decisioni già prese. Sono contrario ad un'Unione a due velocità – dice -, ma consapevole che se non forniamo risposte veloci, presteremo il fianco ad altri potenziali attacchi. Dobbiamo ripensare l'intera architettura puntando sulla sicurezza". Di diverso avviso Laura Boldrini, che su Repubblica (in prima e p.24) chiede "Maggiore cooperazione tra Stati e intelligence".

Comunali, "a Roma Fi avanti con Bertolaso. Ma se rinuncia sceglieremo Meloni" spiega al Corriere (in prima e p.17) Giovanni Toti (Fi). In Fi aumentano i dubbi sull'ex capo della Protezione Civile mentre FdI teme il possibile voltafaccia della Lega (Messaggero p.13). "Quello che è certo è che con 4 candidati il centrodestra rischia di regalare la città al M5S" commenta Cramer sul Giornale (p.11). Per Pombeni (Sole p.14) Berlusconi si è infilato in un vicolo cieco, dal quale può uscire solo "ammettendo di essersi sbagliato e ripiegando su Marchini". "Milano tornerà ad essere la capitale del centrodestra" spiega a Libero (p.10) Maria Stella Gelmini, che parla di "coalizione unita" e definisce "un'eccezione il caso Roma".


EUROPA

A tenere banco ancora il terrorismo. Scalfari su Repubblica (p.1 e 25) chiede "un Ministro dell'Interno Ue contro il terrorismo". Anche Ricolfi sul Sole (p. 1 e 6) mette in risalto l'impotenza dell'Europa dinanzi alla piaga del terrorismo in un territorio dove si scontrano leggi funzionanti ed efficaci nei confronti di cittadini educati a questo, ma drammaticamente inadeguate con individui e gruppi la cui propensione al rischio è incomparabilmente maggiore di quella del cittadino comune.

Su QN (p. 3) Prodi lancia l'allarme sul potere dei social network: "Solo una rete europea può salvarci. E' tutto in mano a società americane e cinesi, così perdiamo la sovranità". Lunga intervista all'ex Premier che in alcuni passaggi sottolinea come "serve che l'Ue faccia una legge che fissi regole comuni a tutti: questi giganti ignorano i giudici". Eric Dénécé, l'esperto di intelligence francese adAvvenire (p. 6): "Senza soldi gli 007 hanno le mani legate. Le leggi impongono troppi limiti ai servizi e i politici non le modificano perchè sottovalutano la minaccia".Intanto il Belgio è dall'allerta per le centrali nucleari (Repubblica p. 4). Necessario un "summit sulla sicurezza" (Sole p. 8) che si svolgerà giovedì e venerdì prossimi a Washington, per analizzare le minacce dell'Isis che emergono dalle intercettazioni. Per l'Italia parteciperà il Premier Renzi. In Europa, invece, la rabbia di Erdogan sui diplomatici Ue: "Siete indecenti" (Repubblica p. 14). Consoli e ambasciatori europei al processo a due giornalisti turchi accusati di spionaggio.


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Commentario del 26.03.2016

IN PRIMA PAGINA
Doppia offensiva contro l'Isis (Stampa): retata di arresti tra Bruxelles e Parigi (Corriere) mentre in Siria commando Usa elimina il numero due del Califfato (Repubblica). Il Papa: "I terroristi profanano il nome di Dio" (Corriere e tutti). Morta l'italiana data per dispersa (Messaggero). Il Belgio resta nel mirino per le falle nel sistema di sicurezza. L'ex premier Di Rupio al Corriere: "Uno Stato fallito? No, il mio Belgio rispetta le libertà". In Italia banca dati Dna e controlli più severi (Sole). Orlando al Corriere: "Da noi il pericolo del proselitismo cresce nelle carceri". Altro fronte caldo quello con l'Egitto: nuovo depistaggio su Regeni. I pm italiani: presa in giro (Corriere e tutti). Il Corriere: aspettavamo la verità, non un'altra menzogna. Il Giornale: la realpolitik di Renzi è una vergogna. In primo piano anche l'economia, con l'accelerazione sulle privatizzazioni – presto una nuova tranche di Poste sul mercato – e i tagli su auto blu e consulenze (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
"Il debito italiano resta pericoloso: al 150% sarà una mina per l'euro", dice a Repubblica (p.31) Lars Feld, uno dei consiglieri della Merkel. Feld duro anche con Draghi: "Con le ultime mosse la Bce segnala la sua disperazione, è andata troppo oltre". Ma il richiamo della Bce all'Italia sul debito alto convince il governo ad accelerare sulle privatizzazioni: presto una nuova tranche di Poste sul mercato (Sole in prima e a p. 4).Allo studio la riduzione dal 65% al 35% della quota controllata dal Mef. Ai prezzi attuali frutterebbe 2,6 mld. Sulla spending review mossa di Padoan: nella circolare di attuazione di Stabilità e Milleproroghe scure su consulenze e auto blu, paletti per spese informatiche e nuovi arredi (Messaggero p.18 e altri). Va invece in soffitta il patto di stabilità per gli enti locali: "I comuni torneranno a spendere" (QN p.14 e altri). Obiettivo: liberare 2 mld per investimenti. Quanto ai vincoli di bilancio resta solo l'obbligo di pareggio finale tra entrate e uscite.
Sul Sole (in apertura e a p.2 e 3) la fusione Bpm-Banco Popolare, benedetta da Moody's: "positiva per tutto il settore". A p.2 le interviste a Castagna e Saviotti. Slittano ancora, invece, i rimborsi agli obbligazionisti delle 4 banche fallite a ottobre: il governo vuole un fondo di 300 milioni di euro, la Ue sospetta aiuti di Stato (Corriere p.45). Per la Commissione il risarcimento, anche integrale, va bene ma deve essere accertata una truffa o un comportamento scorretto da parte delle banche. Zanetti deluso: "Serviva dare ai risparmiatori un segnale di attenzione subito, non riaprire una nuova trattativa con l'Europa. A Renzi dico: chi troppo vuole, nulla stringe" (Corriere p.45).

ITALIA-POLITICA
L'Italia accelera sulle misure antiterrorismo: varata ieri dal consiglio dei ministri la banca dati del Dna (Repubblica p.13 e tutti). "Un passo fondamentale per la sicurezza" dice il ministro Orlando al Corriere (p.10) ma non basta. "Le carceri sono le nostre banlieue. Il rischio di proselitismo esiste". Nel mirino anche l'Europa, per la sua linea ondivaga e inconcludente. Subito dopo gli attentati di Bruxelles, rivela Verderami sul Corriere (p.11), la Commissione è stata di fatto sfrattata da Palazzo Lipsius, col rischio di dover traslocare in Olanda. E Renzi fu tra i leader che si oppose a un vertice straordinario: non voleva mettere la faccia sull'ennesimo nulla di fatto. Altro fronte estero scoperto, quello con l'Egitto. Le ultime ricostruzioni fornite  sul delitto Regeni sono bollate da tutti i quotidiani come messa in scena. Casini a QN (p.13): "Schiaffo alla collaborazione, vogliamo verità non false piste". Il Messaggero (p.3) parla di premier irritato e deciso ad avere verità non di comodo: "Non c'è business o diplomazia che tenga". Ma per il Fatto (in prima e a p.13) l'Italia non può permettersi la verità su Regeni. Libero (in prima e a p.2) attacca invece Renzi per la sua visita-spot ieri a Lampedusa, da dove ha chiesto alla Ue di riconoscere l'isola zona franca. "Così il premier spalanca la porta all'invasione".

EUROPA
Da Parigi a Bruxelles, retate contro le cellule dei terroristi islamici (Stampa in apertura e a p.2). Ma procura (Repubblica p.9) e governo belga (Sole p. 6) restano nel mirino di governi alleati e analisti per la pessima gestione di indagini ed emergenza. L'ex premier Di Rupo al Corriere (p.15): "Il mio Paese non è fallito. Qui c'è libertà totale, per questo è fantastico". Intanto si fa più chiara la linea Ue anti-Isis: banca dati unica, maggiore cooperazione tra le intelligence, nuovi controlli alle frontiere (Messaggero p. 10). Ma il decalogo varato dei ministri di Interno e Giustizia dell'Unione rischia di essere l'ennesimo manuale di buone intenzioni. Molte le analisi e le interviste. Orlando al Corriere (p.10): "In Europa servono lo scambio di dati e una procura con una vera regia sul terrorismo". Sulla Stampa (p.6) parla il filosofo polacco Bauman: "Se cediamo alla paura morirà la democrazia". La Bonino all'Unità(p.5): "L'Europa è ferma alle nazioni. Così rincorrerà sempre l'emergenza". Fabbrini sul Sole (in prima e a p.9): all'Unione serve un vero governo. Idem Stefanini sulla Stampa (in prima e a p.23): "Per l'Europa è tempo di fare squadra". Sempre sulla Stampa (in prima e a p.23) Marta Dassù rilancia sulla necessità di una Fbi per la Ue. Intanto da Lampedusa, Renzi rilancia sull'emergenza migranti: "La Ue non chiuda gli occhi" (Messaggero p.13 e tutti). E chiede che l'isola diventi zona franca: "sarebbe una restituzione". Libero (p.2): "Così spalanca la porta all'invasione".

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Commentario del 25.03.2016

IN PRIMA PAGINA
Esteri in primo piano. Minaccia nucleare dall'Isis (QN). Polemiche sul vertice Ue sulla sicurezza che partorisce i soliti annunci (Fatto). Intanto sui fatti di Bruxelles è caccia ad un altro terrorista in fuga. 5 killer e 50 mila euro per fare 31 morti e 4 mld di danni (Fatto). Nel mirino anche la rete italiana di Salah (Libero). Secondo un dossier dell'Antiterrrorismo sono 280 i luoghi di culto pericolosi in Italia (Tempo). Per l'economia spazio allo stop della Bce all'Italia sui conti: il debito è troppo alto (Italia Oggi), la manovra bis è inevitabile (Giornale).  Nella politica tiene banco lo scontro Raggi-Pd sull'Acea. E sul Fatto l'inchiesta romana sul diesel: il ministero dei Trasporti indagato (Fatto). Su tutti l'addio a Cruiiff, il genio totale che inventò il calcio moderno.

ITALIA-ECONOMIA
Flessibilità, la Bce bacchetta i conti italiani (MF p.5 e altri): nel mirino le spese aggiuntive nella legge di Stabilità. Secondo Bruxelles il debito è troppo alto (Italia Oggi p.23) e Draghi gela Renzi: "La manovra bis è inevitabile" (Giornale in prima e p.16). Il governo intanto pensa a nuove privatizzazioni per abbassare il debito pubblico: in vista la cessione di un altro pezzo di Poste, che potrebbe portare 3 mld di euro (Libero p.12). Intanto la Bce mette ancora a disposizione denaro a costo zero per banche e imprese: il governo deve dire cosa vuole fare per favorire gli investimenti (Espresso p.47). Su Libero (in prima e p.13) l'aumento delle tasse sulle sigarette: aumento di 0,54 cent per chilo di tabacco (balzello da 18 mln): aumenti fino a 10 cent a pacchetto. 
Accelera la rivoluzione del credito italiano: massicci interventi per scongelare il "bancocentrismo" discesi da Draghi e che hanno influenzato le scelte di Renzi (Foglio in prima e p.4). La fusione Bpm-Banco Popolare è un altro test di una rivoluzione del credito lunga due anni. Gli obiettivi della superpopolare sono l'eliminazione di 10 mld di crediti a rischio (QN in prima e p.25). Sarà una fusione senza licenziamenti, assicurano i vertici. Le Borse restano fredde. "Ora serve una regolata alla Vigilanza" commenta su MF (p.13) De Mattia, secondo cui la fusione è "un fatto rilevante anche per la funzione di catalizzatore di altre forme di aggregazione che l'operazione potrà avere". 
Jobs Act, la Cgil va alla guerra: pubblicati i quesiti referendari per picconare la riforma. Stop al voucher, sì al reintegro e regole sugli appalti le domande (QN p.25). 

ITALIA-POLITICA
Comunali, a Roma tiene banco la lite Raggi-Pd sull'Acea: le critiche della candidata grillina fanno crollare il titolo (QN p.13 e tutti). Intanto per Italia Oggi (p.2) la candita grillina è sempre più papabile per il ballottaggio. Nel centrodestra, Bertolaso annuncia la svolta: "Potrei convergere su Marchini" (Libero p.14) ma Berlusconi non arretra: nessun ticket (Giornale p.19). "Bertolaso e Meloni non possono vincere: a Roma c'è solo Marchini" dice a Italia Oggi (p.7) Vittorio Sgarbi. A Milano, intanto, il M5S ha scelto Corrado (QN p.13 e altri). Sala (Pd), invece alle prese con lo spettro del fuoco amico (Italia Oggi p.6). Per il Foglio (p.2) sono i numeri a preoccupare Sala: nei sondaggi è al 42% contro il 35 di Parisi. "Nelle città sarà un voto per il tripolarismo: il bipolarismo potrebbe finire se i grillini vanno al ballottaggio in più città" commenta  Italia Oggi (p.6).
Prosegue lo scontro politico sul referendum sulle trivelle. Uno dei governatori promotori, Marcello Pittella (Basilicata), intervistato dal Foglio (p.2), prende le distanze: "Non è una consultazione sul governo o sul petrolio, ma sulla necessità di fare chiarezza sulla durata delle concessioni. Chi dice no alle trivelle dice una cazzata, come sempre si tende ad allontanarsi dal quesito referendario".

EUROPA
Vertice Ue dopo i fatti di Bruxelles: stretta sulle frontiere Ue (MF p.14). Via entro aprile al "registro unico dei passeggeri aerei" (Tempo p. 6), ed entro giugno pronta anche una guardia costiera e di frontiera europea. Polemico Feltri (Fatto p. 7): "nuove misure anti-terrore destinate ad impantanarsi". Intanto si teme per lo sbarco di 800mila persone dalla Libia: Renzi oggi vola a Lampedusa" (QN p. 3). Gozi: "L'Ue sarà pronta di fronte a un eventuale aumento di flussi delle coste africane". Da un punto di vista economico, invece, secondo MF (p. 14) "L'attacco alla capitale belga non azzopperà la ripresa di Eurolandia". Intanto i servizi segreti italiani si pongono un interrogativo: "E se fosse il Kosovo la capitale di Stato islamico in Europa?" (Foglio p. 3): nel mirino la rotta adriatica per l'approdo in Europa. E l'Espresso (p. 19-21) parla di "jihadisti esperti che hanno già combattuto in Bosnia e Cecenia. Prima di andare in Siria hanno vissuto in Italia".
In Olanda si tifa jihad: a favore 8 islamici su 10 (Giornale p 6). I risultati choc di un sondaggio tra i giovani musulmani prima dell'attacco a "Charlie Hebdo". A Londra un quinto è favorevole ai combattenti.

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Commentario del 24.03.2016

IN PRIMA PAGINA
Il Belgio conosceva i kamikaze (Repubblica): uno fu preso e rilasciato (Messaggero, QN). A Bruxelles in azione la stessa cellula di Parigi (Sole). Quattro in fuga: colpiremo ancora (Corriere). Il Papa conferma la sua agenda (Stampa").Unità: Europa reagisci. Il Foglio: l'amore non è la risposta. Mogherini a Repubblica:"Dialogo con l'Islam, cooperazione tra le intelligence". Pinotti a QN: "Ue troppo lenta, subito misure speciali contro l'Isis". Varoukakis ad Avvenire: "E' un'Europa senza anima". Berlusconi al Mattino: diplomazia e armi contro l'Isis in Siria, poi il migliore dei dittatori possibili. Gli 007: per l'Italia la minaccia jihadista arriva dai Balcani (Messaggero). Ma le periferie non sono a rischio (Avvenire). La notizia di economia e finanza del giorno è il via libera della Bce alle nozze Bpm-Banco Popolare (MF): sarà la terza banca del Paese (Corriere). Sul fronte politico ancora divisioni a Roma: Berlusconi stronca la Meloni: "Bertolaso al 40%"(Tempo). Giachetti corre a perdere per bruciare i 5Stelle (Fatto). La Raggi parla di Acea e i romani perdono 71 milioni (Messaggero).

POLITICA
"Nessuna minaccia specifica all'Italia, ma guardia alta" (Avvenire p.8 e tutti): così Renzi ai capigruppo riuniti ieri mattina a Palazzo Chigi. Dal premier rilancio anche sui fondi per il risanamento delle periferie, "un investimento sociale". M5S e Berlusconi convergono sulla linea attendista di Renzi (Stampa p.11) ma non la Lega. Salvini: "Se non controlli le frontiere e non espelli i clandestini sei complice dei terroristi". Meloni all'attacco della Mogherini: "Mi vergogno di essere rappresentata da lei. Le sue lacrime sono il simbolo di un'Europa debole". Di segno diverso la reazione dei Cinque Stelle. Di Maio a Repubblica (p.12): "Unità nazionale contro il terrorismo se lavoriamo perché l'Europa metta sanzioni ai Paesi del Golfo, vero bancomat dell'Isis". Ieri per Di Maio l'esame dei diplomatici Ue: imbarazzo per le risposte sull'euro (Corriere p.24). Berlusconi, alMattino (in prima e a p. 6 e 7): "Per porre fine alla fabbrica di morte diplomazia e armi con l'Isis in Siria poi il migliore dei dittatori possibili". Spazio anche alla corsa al voto nelle città. Berlusconi a Roma a fianco a Bertolaso, nonostante un sondaggio che lo dà sotto al 10% e che vede la sfida Raggi-Giachetti come la più probabile (Repubblica p.20). Una catastrofe, per l'ex Cav, se il M5S vincesse le politiche (Sole p.30). Mira ai 5S anche Renzi e cambia strategia su Roma: Giachetti correrebbe a perdere per favorire l'elezione della Raggi a sindaco.Si spera in un flop amministrativo che poi penalizzi il Movimento alle politiche , scrive il Fatto (in prima e a p.10). Renzi si sta infatti rendendo conto dell'altissimo rischio di sconfitta del Pd con l'Italicum.

ECONOMIA
Borse deboli ieri, mentre ci si interroga sugli effetti che gli attacchi terroristici possono avere sull'economia reale. Timori per la mossa del Dipartimento di Stato Usa, che ha messo in guardia gli americani sui viaggi in Europa: a rischio un business da 700 mld (Sole p.10 e tutti). In Italia si temono cancellazioni a catena. Il Sole (p.10): serve un piano coordinato europeo e globale per garantire la sicurezza dei viaggi e del turismo, uno dei fattori trainanti della crescita. Timori anche per i contraccolpi sulla libertà di circolazione di merci e persone (Sole p.11). Il Giornale (p.3): soltanto con la crescita sconfiggeremo il terrore. Per questo ci vogliono meno fisco e austerità e più pil. Ma c'è un riflesso anche sui conti pubblici. Renzi pronto ad approfittare della situazione per rilanciare lo stop al patto di stabilità (Giornale p.6). Gozi ad Avvenire (p.6): "Gli investimenti in sicurezza fuori dal deficit". Banco Popolare e Bpm, fusione decisa: nasce la terza banca italiana (Corriere p.36 e altri), un colosso da 170 mld (Sole p.2). Dopo mesi di traversie finanziarie e politiche i board approvano la fusione con il benestare della Bce la spinta di Mediobanca. Per il Sole (p.3) un salto di qualità per tutto il sistema La commissaria Bce Nouy: "C' spazio per ulteriori integrazioni" (Sole p.5). Intanto il governo lavora a un nuovo dl che innalza a 280 mln il fondo per i risparmiatori truffati: in questo modo indennizzi a tutti.

EUROPA
L'impreparazione del Belgio nel fronteggiare il terrorismo, la debolezza politica e di intelligence della risposta europea all'Isis: il giorno dopo gli attentati di Bruxelles sono questi i temi che dominano su tutti i giornali. "Servono strumenti europei per far fronte a una minaccia europea – dice la Mogherini a Repubblica (p.4) – Già nel 2001 si parlava di migliorare lo scambio di informazioni tra i servizi di intelligence: sappiamo tutti quello che bisogna fare, ma poi va fatto". Quello che non va fatto, per la Mogherini, è "raffigurare la questione in termini di "noi" e "loro", europei cristiani e arabi musulmani perché stiamo parlando di europei". Su QN (p.12) intervista alla Pinotti: "L'Europa è in ritardo. Serve un'assunzione di responsabilità politica da parte dell'Europa e serve un pacchetto di interventi straordinari che sia approvato con procedure straordinarie. E serve subito. Questo necessità di una decisione politica da parte dei leader europei". Per la Pinotti le priorità sono: "armonizzazione delle norme giudiziarie, procura europea anti terrorismo trasnazionale e creazione di una struttura di intelligence europea". Blair al Corriere (p.19): "Stiamo concedendo troppo.La tolleranza finisce se toccano i nostri valori". Sul Messaggero (p.11) parla il commissario Ue Avramopoulos: "Dobbiamo rafforzare strumenti che già abbiamo: serve una collaborazione tra gli Stati membri più forte e rapida". Weber (Ppe) al Corriere (p.17): "No al tranello delle guerre di religione e al populismo che predica la fine della Ue". Oggi il vertice d'emergenza dei ministri dell'Interno dei 28: in agenda la banca dati comunitaria, il coordinamento degli 007, la protezione delle frontiere esterne, il varo del registro europeo dei passeggeri aerei, la Procura europea anti-terrorismo, il Centro europeo antiterrorismo (Messaggero p.10).


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Commentario del 23.03.2016

IN PRIMA PAGINA
Is, guerra all'Europa (Repubblica). Bombe e kamikaze, Bruxelles brucia (Stampa). 34 morti, almeno 250 feriti. QN: strage annunciata. Il Marocco sapeva e aveva avvertito i belgi (Libero). L'Unità: la guerra a Bruxelles. Ma l'Europa si limita a piangere (Italia Oggi). Libero pubblica in apertura le foto dei tre attentatori: se questi non sono bastardi. Il Giornale: cacciamo l'Islam da casa nostra. Sul Foglio le mille e una Molenbeek d'Europa. Berlusconi al Foglio: "Siamo in guerra, è ora di essere uniti ed estirpare il cancro dell'Isis". Orlando al Foglio: "Subito una procura europea antiterrorismo". Cellule anche in Italia (Messaggero). L'Italia rafforza i controlli sugli scali e nelle stazioni (Sole, Corriere). Per Schengen può essere il colpo finale. Le Borse europee sbandano ma nel finale annullano le perdite (Sole). Su Corriere e Stampa notizie anche da Cuba. Obama: oggi sepolta la Guerra fredda.

POLITICA
"Né sciacalli, né colombe" (Stampa p.11): Renzi conferma una linea "attendista" e rilancia sulla necessità che la Ue si doti di una struttura unitaria di sicurezza e di difesa. Sul fronte interno Renzi ribadisce: "I nostri nemici sono già nelle nostre città: investiamo nelle periferie quanto investiamo in sicurezza". Libero (p.15) evoca il "Patto del Saraceno" e parla di assist di Forza Italia al premier. Brunetta ieri a Montecitorio ha proposto di avviare una fase di unità nazionale. "Non è pensabile che un governo senza maggioranza al Senato possa rispondere a queste emergenze". Salvini, al contrario, attacca il premier: "Di fronte all'ennesima strage il solito nulla di Renzi, che se la prende con gli sciacalli ma non fa niente per difendere gli italiani". Dura anche la Meloni: "L'Europa brucia sotto i colpi dell'integralismo islamico e Renzi, Alfano e Mattarella ci dicono che il terrorismo si combatte con la cultura ma è una rase buona per i cioccolatini" (Repubblica p.11). Grillo, sul blog, condanna gli attentati: "Questo dolore merita una risposta nuova alla minaccia terroristica". Stampa (p.11) e Sole (p.7) registrano l'evoluzione nella linea del Movimento, che passa da "capire" a "punire" l'Isis. Orlando al Foglio: "In Italia le leggi antiterrorismo ci sono e ora anche una procura nazionale. Ma in Europa non riusciamo a dotarci di norme comuni e efficaci. Non servono leggi più dure: servono leggi più simili tra Paesi, serve lo scambio di informazioni e una procura europea antiterrorismo". Letta ad Avvenire (p.11): "Situazione fuori controllo, manca una risposta europea. Serve un Fbi europeo". Berlusconi sul Foglio: "E' ora di essere uniti ed estirpare il cancro dell'Isis. Serve una coalizione, sotto l'egida dell'Onu, che metta insieme Europa, Usa, Russia, Cina e i paesi musulmani moderati e intervenga militarmente per eliminare la fabbrica della morte in Iraq e bloccare i conflitti in Siria e Libia".

ECONOMIA
Le Borse sbandano, poi annullano le perdite (Sole p.5 e altri): mercati indifferenti agli attentati di Bruxelles. Sui listini soffrono solo compagnie aeree e settore viaggi. Lo scudo della Bce regge anche agli attacchi terroristici: ieri evitate la fuga da BTp e titoli periferici verso il bund, anche se l'ecalation del terrorismo fa emergere le debolezze europee anche sul piano economico e finanziario (Sole p.4). Tra i contraccolpi per l'economia il rafforzamento dell'ipotesi Brexit (Sole p.5) e il rischio che per Schengen l'escalation terroristica rappresenti il colpo di grazia (Sole p.8). Squinzi: reagire insieme con fermezza (Sole p.7). Gli attentanti di ieri a Bruxelles non hanno comunque cancellato l'incontro tra Renzi e Moscovici sui conti italiani. La Commissione aspetta da Roma un aggiustamento che arriverà il 10 aprile. Per il 2016 si profila una manovra di aggiustamento da 2,3-2,4 mld. Per il 2017 la trattativa è aperta, con l'Italia che chiede altra flessibilità per far salire ancora il deficit: in tutto 16-19 mld per sterilizzare il possibile aumento di Iva e accise (Sole p.10). Intanto Prometeia raffredda gli entusiasmi: nel 2016 il pil salirà solo dell'1%. Anche la Corte dei Conti parla di ripresa ancora debole e incertezze sul 2016. A destare le maggiori preoccupazioni il sistema fiscale, con il livello di tassazione massimo in Europa (43,3%) e troppo concentrato su lavoro e imprese, ma anche con la maggior evasione fiscale. Sul Corriere (p.42) l'ultimo libro di Cottarelli, "Il macigno". Il riferimento è al debito pubblico, problema che l'Italia ha preferito rimuovere invece che affrontare. Intanto tra Banco Popolare e Bpm la fusione si fa più vicina dopo il via libera della Bce. Ma le banche italiane restano sorvegliate speciali, a cominciare da Mps e Carige (Stampa p.23).

EUROPA
"Obiettivi vulnerabili e attacchi spettacolari: per Jason Burke (Repubblica p.12) questa è la nuova strategia decisa dal Califfato per terrorizzare l'Europa e dimostrare di poter colpire anche lontano da Siria e Iraq. La mente degli attentanti non necessariamente a Raqqa o a Mosul: spesso sono le cellule locali a decidere cosa e quando colpire. Obiettivo: mettere una maggioranza non musulmana contro una minoranza musulmana. Molinari, nell'editoriale della Stampa (in prima e a p.2) fissa in tre obiettivi la campagna jihadista in atto – esaltare i seguaci per moltiplicare le reclute in Europa, testimoniare in Medio Oriente e Nordafrica la potenza dell'organizzazione, terrorizzare governi e cittadini europei per poter dilagare col saccheggio economico e umano nel vecchio continente – e stigmatizza la difesa debole e confusa delle democrazie aggredite. "Serve una nuova coalizione per fronteggiare e combattere il primo avversario totalitario del XXI secolo", cominciando con il trovare un'intesa sulla definizione del nemico, conoscerlo a fondo e dotarsi di una dottrina di sicurezza capace di sconfiggerlo. Napoletano sul Sole: risparmiateci il festival europeo della commozione, serve una governance globale per combattere il terrorismo. "Unire le forze senza ambiguità per difenderci", l'editoriale di Prodi sul Messaggero (in prima e a p. 16): unire e rafforzare l'intelligence, azione comune dei governi per colpire le protezioni e gli aiuti internazionali ai terroristi a cominciare dalla fitta rete economica di cui dispongono. Usa, Cina, Russia e Europa sono tutti sotto minaccia ma non è ancora nato il senso dell'emergenza. Polito, sul Corriere (in prima e a p.33) stigmatizza l'ignavia dei governi europei di fronte agli Stati del terrore (Siria, Iraq, Libia) e rilancia sulla necessità di una polizia federale europea. Ma ieri la risposta europea è stata ancora una volta debole e confusa: tra i leader un giro di telefonate ma non è stato convocato neppure il rituale Consiglio Europeo straordinario (Messaggero p.9).


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Commentario del 22.03.2016

IN PRIMA PAGINA
In apertura su tutti vita e morte delle sette ragazze italiane dell'Erasmus in Spagna. L'autista del bus ammette: "Mi sono addormentato" (Sole e tutti). Severgnini sul Corriere: non tradiamo il loro sogno. In primo piano anche la storica stretta di mano tra Obama e Raul Castro: "Diversi ma più vicini. Ora via l'embargo" (Repubblica e tutti). Sul fronte interno domina il caso Telecom: in arrivo Cattaneo (MF, Giornale). E Bolloré tenta l'en-plein in Italia con Mediaset (MF). Sul Sole le semplificazioni in arrivo sul fronte fiscale. Su Repubblica le mail dei lettori sul flop delle semplificazioni nella pubblica amministrazione. La Madia: "Avete ragione, ci servono due anni". Due casi di cronaca ad alto impatto politico. Dal Tribunale dei minori svolta nelle adozioni, sì al figlio con 2 papà (Repubblica, Corriere). Avvenire: divieto di surrogata di nuovo aggirato. Caserta, ammazza il ladro. "Era l'ottava volta che veniva in casa" (QN). Salvini: legittima difesa (Tempo). Libero: proteggere la famiglia è un diritto. In prima pagina anche Roma per le case del Comune - non paga l'85%, persi 4,5 milioni (Avvenire, Unità) – e Milano per l'area Expo: diventa un campo profughi (Giornale, Libero).

ITALIA-POLITICA
Renzi in Spagna con le famiglie delle vittime dell'incidente in Catalogna, rinviata la resa dei conti interna al Pd (Sole p.20). Uno slittamento che evita un confronto aspro in un momento di tensione altissima, scrive Folli su Repubblica (p.10): un errore l'invito a disertare il referendum sulle trivelle, che Renzi rischia di pagare alle amministrative. Slittano anche le nomine ai vertici della sicurezza: Mattarella stoppa il ricambio alla Guardia di Finanza e la creazione del nuovo dipartimento per la cyeber sicurezza da affidare a Carrai. Via libera solo alla nomina del generale Vecciarelli a capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica (Corriere p.17). Per il nuovo capo della Polizia, il nuovo comandante della Finanza e i direttori dei servizi Mattarella ha chiesto a Renzi "prudenza e ponderazione", oltre che rispetto delle scadenze previste. Altro fronte di scontro per il governo il caso Boschi, con la ministro di nuovo nel mirino del M5S per la posizione del padre. Il Pd la difende. Guerini: "Se presentano una mozione la respingeremo" (Corriere p.16). Lei rilancia con le riforme: "Elezione diretta al Quirinale" (Repubblica p.10). Cuperlo: "Basta improvvisazioni, serve cautela". Su Roma Salvini e Meloni cercano la riconciliazione: "Porte aperte a FI per una ricomposizione del centrodestra" (Sole p.22 e tutti) ma Berlusconi resta fermo su Bertolaso. A sbloccare lo stallo ci penseranno i numeri: oggi Berlusconi avrà il primo sondaggio vero su Roma e poi valuterà il da farsi.

ITALIA-ECONOMIA
Telecom, in arrivo Cattaneo (MF in apertura e a p.2 e su tutti): ieri le dimissioni di Patuano, salutato da un balzo del titolo in Borsa (+3%). Per gli analisi il cambio al vertice voluto dai soci francesi di Vivendi è utile al rilancio del gruppo. "Patuano si è giocato la poltrona sulla vendita delle antenne Inwit: tifava per una ricca offerta spagnola che però bloccava la strada a Mediaset e ai progetti del Cav di vendere il gruppo a Bolloré con la benedizione di Renzi" (Notizia Giornale in prima). Oggi il cda assegnerà a interim le deleghe a Recchi, ma resto arriverà Cattaneo. E dopo Telecom, Vivendi mette nel mirino Mediaset. Berlusconi: "Possibile una collaborazione con Bolloré" (Repubblica p.8). Squinzi: "Bisogna vedere quali sono gli obiettivi da raggiungere e quali le alternative. Tanti imprenditori italiani sono attivi e crescono sui mercati mondiali.Non esiste una linea precisa". Camusso: "Vogliamo informazioni ufficiali per poter definire orientamenti e preoccupazioni". Anzaldi (Pd):"La Borsa e il mercato devono essere liberi di muoversi come credono e la politica deve seguire le leggi del mercato". Dai dipendenti Telecom lettera a Renzi: "Telecom è ancora un'azienda strategica per il paese". Preoccupazione per le ricadute occupazionali sulla compagnia e sulle controllate. Dalla finanza all'economia reale. Da Squinzi nuovo monito al governo: "Crescita modesta, deve accelerare sulle riforme politiche, istituzionali, burocratiche e amministrative. Solo da lì si potrà ripartire". Su Repubblica (p.19) le denunce dei lettori sulla "persecuzione" della burocrazia, che costa alle imprese 31 mld l'anno e il 2% di pil. La Madia: "Troppe leggi e scritte male, troppi livelli di governo con competenze confuse: con le nostre riforme vogliamo costruire uno Stato semplice ma ci vorranno altri due anni". Sul Corriere (in prima e a p.28) affondo contro il governo sulle pensioni: troppa confusione sui numeri e sulle misure, servono parole chiare.

EUROPA
"Brexit ci costerebbe 100 mld". Sul Sole (p.23) l'allarme della Confindustria britannica sugli effetti dell'abbandono dell'Unione Europea da parte della Gran Bretagna: un grave shock per l'economia che costerebbe 100 mld di sterline e quasi un milione di posti di lavoro entro il 2020. I dati dello studio indipendente della Cbi in linea con quelli degli analisti di JpMorgan, Citi, BlackRock e del Cep della London School of Economics, tutti ugualmente allarmati per i gravi danni potenziali per l'economia britannica, dalla riduzione degli scambi commerciali al calo dell'occupazione, dall'impatto negativo sui servizi finanziari all'indebolimento della sterlina. La Cbi scenderà in campo contro Brexit: delle 190 mila imprese associate l'80% ritiene che lasciare la Ue danneggerebbe il proprio business; solo il 5% favorevole a Brexit. Molto più in difficoltà Cameron a tenere insieme governo e partito conservatore sul "no" a Brexit. "Da Brexit una rottura che lascerebbe sul campo solo sconfitti", l'editoriale di Maisano sul Sole (in prima e a p.23).

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Commentario del 21.03.2016

IN PRIMA PAGINA
La storica visita di Obama a Cuba e la strage di studenti Erasmus in Spagna in primo piano su tutti. Tra le 13 vittime del bus in Catalogna 7 italiane. In evidenza anche il caos sui migranti. Atene stoppa il piano Ue: "Non siamo pronti" (Corriere). Sul fronte interno politica in primo piano con le amministrative. Di Battista al Fatto: "Prendiamo Roma e Torino, poi nel 2017 faremo i conti col Pd". De Bortoli sul Corriere: seve un patto civico nei comuni. Su Repubblica le prede di Bolloré in Italia: dopo Telecom, Mediaset. Su Libero la corsa alla presidenza di Confindustria. Vacchi: "Meno salotti, politica e banche. Salveremo l'Italia noi industriali". 

ITALIA-ECONOMIA
Telecom, Vivendi spinge per accelerare il riassetto al vertice (Corriere p.10 e altri). Oggi il divorzio da Patuano. La svolta segna la conquista, anche operativa, di Telecom da parte di Bollorè. Un'avanzata che non preoccupa il governo (Stampa p.23). Ma per il viceministro Zanetti (Ncd) a QN (p.15) "è una vendita rischiosa. Noi siamo favorevoli al mercato, ma se il punto finale di caduta fosse il controllo di Orange, allora di mercato ci sarebbe ben poco". Mucchetti (Pd) a Repubblica (p.23): "Renzi è ondivago sulle tlc. L'Italia è uno strano Paese, scopre i campioni nazionali quando li comprano gli stranieri". Poi sul futuro della rete Telecom chiede che "sia sotto il controllo pubblico. Vedrei – dice – il contributo di Cdp ed Enel". Intanto Vivendi lavora sul nome del nuovo ad: Gubitosi (ex Rai), Ibarra (Wind), Mangoni (ex Telecom) e Cattaneo (Ntv) in lizza. 
Tasse locali, secondo uno studio Uil, tra il 2013 e il 2015, sono aumentate del 16,7%: 7 mld di euro in più, vanificati gli effetti del taglio dell'imposta sulla casa (Stampa p.23). "Un salasso che ha frenato i consumi" attacca il Giornale (p.2). Intanto nella lotta all'evasione, in arrivo la super banca dati delle Entrate (Sole in prima e p.2). I dati confluiranno in un database antievasione: dubbi de Garante della Privacy. "Un database da solo non trova gli evasori" analizza il Sole (p.2).
Inps, nuove polemiche sulla richiesta di maggiori poteri da parte di Boeri:  sindacati e consiglio di vigilanza chiamano Poletti affinché blocchi il piano di accentramento che consentirebbe al presidente di nominare i top manager dell'istituto (Mattino p.15).

ITALIA-POLITICA
"Basta beghe, in direzione faremo i conti" (Messaggero p.8). Da Renzi nuovo avvertimento alla sinistra in vista della direzione di oggi. E su Verdini: "Nel 2013 abbiamo perso, i voti di Ala ci servono". Damiano all'Unità: "Il Pd supererà le divisioni. La priorità oggi è l'economia". Ma ora il campo di battaglia sono le amministrative e Renzi chiederà alla sinistra una moratoria per blindare il Pd: fuori chi sostiene candidati alternativi (Messaggero p.9). "Renzi non regge, andremo a votare il prossimo anno" dice Di Battista al Fatto (p.9). "Su Roma e Torino possiamo fare un grandissimo risultato. A Roma Salvini si è accorto tardi che Berlusconi lavora ancora al Nazareno". Ma per il Messaggero proprio su Roma si tenta una ricomposizione anche in Forza Italia: ora c'è la tentazione Meloni (Messaggero p.11). Oggi l'apertura della campagna elettorale con Salvini, ma c'è ancora tempo per un accordo. ". De Bortoli sul Corriere (in prima e a p.26): candidature per dispetto, se si vuole vincere l'astensionismo programmi concreti e promesse sagge e ragionevoli. 

EUROPA
La Grecia frena sui rimpatri e chiede più tempo (Stampa p.12 e altri) reportage dalla Grecia. "Atene frena sui rimpatri: ci serve più tempo". A Lesbo mancano interpreti, pc, impiegati e gli sbarchi continuano. Il vicepresidente greco Cristodoulopulos (QN p. 5): "Critico sull'accordo, dubbi sulla sua legittimità, andremo incontro a problemi politici e legali. Stiamo andando contro la Convenzione di Ginevra del '51 e rischiamo di far passare la Turchia come un paese che rispetta i principi democratici, ma sappiamo che non è così. La Grecia darà asilo politico, ma serviranno mezzi e persone". Tsipras: "Rispetteremo gli standard internazionali". Mattarella: "L'accoglienza sia patrimonio della Ue" (Repubblica p. 10). Dalhuisen (Amnesty International): "Un errore quell'accordo, la Turchia non rispetta le leggi sui diritti umani" (Repubblica p. 11).

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Commentario del 20.03.2016

IN PRIMA PAGINA
Esteri sempre in primo piano, con il nuovo attentato Isis a Istanbul e le prime rivelazioni di Salah: "Dovevo esplodere allo stadio" (Corriere). Il terrorista inizia a collaborare (Sole, Stampa): sul suo processo l'Europa si gioca la faccia (Libero). . Su tutti anche le polemiche sul piano Ue di rimpatrio dei migranti: già pronte otto navi (Messaggero). Mogherini ad Avvenire: "Dopo l'accordo gli investimenti". Ma la notizia del giorno è la scossa al vertice di Telecom: via Patuano, avanza Cattaneo (Sole e tutti). Le mani francesi su Telecom (Repubblica): per il Fatto il governo sta con Bolloré. Sul fronte politico, in evidenza lo scontro a distanza Renzi-Letta - "Basta bufale sul governo" (Sole e tutti) – e il bagno di folla di Berlusconi a Palermo. Ma gli elettori di destra "licenziano" Berlusconi (QN). Guai anche per Renzi: Etruria, sotto inchiesta il papà della Boschi (Corriere). Intanto il Pd accelera sulle primarie per legge. Guerini: "Una sfida per tutti". Sulla Stampa intervista a Bagnasco: "Solo uno Stato triste autorizza l'eutanasia".

ITALIA-ECONOMIA
Un caso nazionale il terremoto ai vertici di Telecom, con l'ad Patuano in uscita dopo l'ennesimo braccio di ferro con i francesi di Vivendi, stavolta sulla svalutazione di Tim Brasile e le torri telefoniche che interessano Mediaset (Repubblica p.2 e tutti). L'interime al presidente Recchi, ma il candidato favorito alla successione sembra Cattaneo. La progressiva trasformazione di Telecom Italia in un gruppo a proprietà francese pone un problema sul controllo dei dati segreti gestiti dalla rete di tlc italiana. Il governo potrebbe esercitare poteri speciali nell'orientare la guida della società ma tra Renzi e i francesi ci sarebbe un'intesa di fondo. Per il Fatto (p.4) il premier appoggia la linea del nuovo azionista di riferimento Bolloré, che in Italia "detta legge" da Mediobanca a Mediaset passando per le Generali (Repubblica p.3). Altro fronte caldo le banche, con Bpm e Banco Popolare a un passo dalla fusione. Saviotti (Banco Popolare): "Propensi a dire sì, ma l'esito della fusione con Bpm non è scontato". E non esclude l'aumento di capitale per venire incontro alle richieste della Bce (Repubblica p.24). Dalla finanza all'economia reale: Poletti frena Boeri sulla riforma delle pensioni (Repubblica p.25). "Prima di tagliare gli assegni bisogna pensarci 150 volte". Camusso contraria al taglio: "No al 3% in meno a chi esce prima". Damiano invece apprezza: "Come Boeri crediamo che per liberare i giovani dalla disoccupazione bisogna far saltare il tappo generazionale".

ITALIA-POLITICA
Lo scontro a distanza tra Renzi e Letta sull'economia e il ritorno in campo di Berlusconi a Palermo le notizie del giorno. "Basta bufale su jobs act e trivelle" (Sole p.15 e altri): alla vigilia della direzione del Pd, il premier difende i risultati delle riforme e smentisce le "bufale" su pensioni di reversibilità, acqua pubblica, crescita, riforme costituzionali, referendum sulle trivelle. Irritazione per l'intervista di Letta al Corriere. Renzi: con noi l'economia va (Corriere p.12). Boschi: "Con lui il Paese stava peggio" (Fatto p.5). Guerini: "Basta criticarci con il ditino alzato" (Messaggero p.9). Ma si profila una nuova tempesta: nell'inchiesta sul cda di Banca Etruria risulta indagato anche il padre della ministro Boschi (Corriere p.13). Per Berlusconi è invece il ritorno al bagno di folla (Giornale p.6): "La Lega sbaglia, il leader del centrodestra resto io" (Repubblica p.12). Ma Toti rompe il fronte: "FI non è più egemone, dal 40% del Pdl oggi c'è una galassia di sigle equivalenti. Le primarie sono l'unica via di uscita" (Messaggero p.8). Salvini: "Ora bisogna cambiare" (Repubblica p.12). Cicchitto alla Stampa (p.11): "Salvini è un lupo, Berlusconi rischia grosso. Ammetta gli errori e rifaccia il Nazareno con noi". Roma potrebbe funzionare da laboratorio: FI potrebbe ripensarci su Bertolaso o appoggiare Marchini (Repubblica p.13).
In fibrillazione anche il Pd, stretto tra primarie e referendum. Guerini al Messaggero (p.9): "L'orizzonte comune sono amministrative e referendum". E sulle primarie: "E' arrivato il momento di regolarle per legge". Sul Corriere (p.13) il sondaggio di Pagnoncelli sulla sinistra: la scissione data 1 a 10 dagli elettori del Pd. E la sinistra radicale non sfonda: se nascesse un nuovo partito avrebbe meno del 9%.

EUROPA
Su Avvenire (prima p. 6), l'intervista alla Mogherini sull'intesa di Ankara: "E' solo il primo passo: dopo l'accordo, gli investimenti. L'intesa con Ankara non è "contro" i migranti, salveremo delle vite. Con la Turchia parliamo di tutto, non solo di rifugiati, ma anche di Siria, di Cipro, di terrorismo, della questione curda e di diritti umani, al rispetto dei diritti e del diritto. Non ci dovranno essere né respingimenti, né espulsioni di massa: ognuno avrà diritto ad un esame individuale". Sulla Libia invece spiega che "ci sono 450mila persone pronte a partire e che pur avendo concentrato il lavoro sulla rotta orientale, non dobbiamo dimenticare la situazione del Mediterraneo centrale dove il flusso migratorio non si  è mai interrotto, anche se diminuito in parte anche per merito della missione italiana Eunavfor Med "Sophia". E' essenziale che in Libia si crei una sorta di governo di unità nazionale con cui iniziare a lavorare su una serie di questioni. L'accordo con la Turchia non risolve tutti i problemi". Un cenno anche sul rapporto Renzi-Ue che la Mogherini: "Personalmente c'è un rapporto molto franco, ma l'agenda migratoria l'abbiamo portata noi in questa Europa in una direzione di forte sintonia con l'agenda italiana".
Intanto tra due settimane inizierà lo scambio "uno a uno" tra Ankara e gli Stati membri. Sul Corriere della Sera (prima e p. 2-3) il reportage dal campo profughi del Pireo: "Mezzanotte ad Atene, operazione rimpatri".

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Commentario del 19.03.2016

IN PRIMA PAGINA
Terrorismo in primo piano, con la cattura di Salah, il terrorista di Parigi: "preso a casa sua" (Messaggero). In primo piano anche la crisi dei migranti, con l'accordo Ue-Turchia raggiunto ieri a Bruxelles: dal 4 aprile i migranti saranno riportati in Turchia. In cambio aiuti per 6 miliardi ad Ankara (Sole e tutti). Una lezione di realismo, per il Corriere. Un accordo fragile per il Foglio, con l'Italia scoperta verso Libia e Albania. Grande spazio anche a temi economici. Boeri al Corriere: "In pensione prima con il 3% in meno". Delrio a Repubblica: "Privatizzazioni, investimenti e crescita: così scenderà il debito". Nannicini a QN: "Mini bonus per gli assunti". A cavallo tra politica e economia il referendum sulle trivelle. Prodi aiuta Renzi e si schiera per il "No". Schierato per il "no" anche il Foglio. "Sulle trivelle la bussola è la Laudato sì" dice invece Galantino (Avvenire). I vescovi trivellano Renzi (Fatto). Spazio anche alle amministrative: su Messaggero e Giornale il caso Meloni: "Al ballottaggio voterei la Raggi". Salvini-Meloni uniti contro Renzi: "Per batterlo votiamo pure M5S" (Fatto, Sole). Berlusconi a sorpresa riapre agli alfaniani (Giornale). Anche Casini tenta Berlusconi (QN). Libero: Via col centro.  Sul Corriere proteggiamo Roma, puniamo gli ultrà. Su Repubblica la Cattaneo contro il Polo all'Expo: "Corrompe la scienza".

ITALIA-ECONOMIA
"Le pensioni? Per sei lavoratori su dieci saranno più basse di quanto si aspettano" dice Boeri al Corriere (p.11). "Se il governo vuole introdurre flessibilità in uscita deve farlo adesso. Ci sono lavoratori bloccati nelle imprese per colpa della Fornero che ha frenato le assunzioni dei giovani. Si spiega così il 40% di disoccupazione giovanile". Preoccupa l'impatto sui conti pubblici: "Secondo la nostra proposta si potrebbe anticipare il pensionamento di tre anni, riducendo del 3% per ogni anno l'importo dell'assegno". Boeri nega tensioni col governo: "Io dico che il governo deve decidere. Peggio è se il governo non decide e ci lascia in un limbo". Su Repubblica (p.25) intervista a Delrio in risposta a Praet (Bce) che aveva chiesto all'Italia di tagliare prima il debito e poi le tasse: "Il governo va avanti: meno tasse aiutano i consumi. Il debito si attacca con la crescita. Le politiche di austerità erano sbagliate ma ora stiamo ripartendo. Già l'anno scorso i comuni hanno speso 2 miliardi in più. Ora stimolare gli investimenti privati, riducendo Irap, e promuovendo incentivi". E sulle privatizzazioni: "Un piano esiste e verrà aggiornato, un pezzo del debito dipende da questo. Ma servono soprattutto investimenti". Su QN (p11) intervista al sottosegretario Nannicini: produttività e pensioni sostenibili per i giovani, le sfide per il rilancio del Paese. Il 2016 sarà l'anno della flessibilità; quanto alle assunzioni ci sarà un altro anno di sgravi al 20-25%. "Poi bisognerà rendere strutturale il costo più basso del lavoro". Già calato il costo del lavoro, -0,8%, in controtendenza con il resto d'Europa (Sole p.12, Messaggero p.16 e tutti): merito degli sconti del 100% dei contributi per le assunzioni a tempo indeterminato. e del taglio dell'Irap: in flessione la componente non salariale. Ancora sui conti pubblici: per il 2016 Confcommercio vede +1.6%. Sangalli: "Ma Draghi da solo non basta. Serve meno spesa pubblica e meno tasse per varare un Paese più dinamico e equo". Zanetti promette: "Nel 2017 calo dell'Irpef" (Sole p.23).

ITALIA-POLITICA
Grandi manovre a destra. L'endorsement della Meloni a Raggi – "Se non passo io voto la Raggi" (QN p.14 e tutti) – rilancia la pista di un patto occulto tra Salvini e Grillo per abbattere Renzi (Sole p.15). Nel mirino anche FI (Repubblica p. 8): dopo l'opa di Salvini scatta il si salvi chi può Berlusconi torna a guardare al centro e apre ad Alfano, purché scelga: "o con noi o con la sinistra". Casini al Corriere (p.12): "Ora FI scelga Marchini. Una grande occasione per smarcarsi dai populisti". "Superando i vecchi livori si possono riunire i moderati". Sul Corriere (p.15) Letta torna invece sullo scontro in atto nel Pd: "Il Pd rischia una crisi insanabile. Un leader non caccia, unisce". La tensione resta alta in vista della direzione di lunedì. Sulla Stampa (p.7) la rivoluzione che si profila nel Pd: dirigenti dimezzati, primarie solo per gli iscritti.  
Si muove anche il fronte referendum. Prodi aiuta Renzi e inguaia la minoranza Pd: "Un referendum suicida. Se voto, voto no" (Giornale p.14). Galantino (Cei): "Sulle trivelle la bussola è la Laudato sì" (Avvenire in prima e a p.8). "Non c'è un sì o un no da parte dei vescovi purché ci si confronti". Il Fatto (in prima e a p.6): i vescovi trivellano Renzi. Sulle barricate anche Emiliano che alla Stampa (p.6) dice: "I nostri elettori inferociti non rispetto l'ordine del partito". E spunta il video con la Serracchiani in piazza contro le trivelle in Adriatico. Per il Messaggero (p.12) dietro il voto c'è solo un gioco di potere dei governatori: le trivelle sono già bloccate. La contesa è sulla politica energetica. Anche la Cgil divisa in due (QN p.12) con i chimici contro i metalmeccanici. Miceli (Filctem): "Posti di lavoro a rischio, non capisco la Fiom".

EUROPA
Migranti, intesa Ue-Turchia. Aiuti per 6 mld ad Ankara: sul Sole (p.7) e tutti l'accordo raggiunto ieri tra i 28. Da domani i migranti irregolari arrivati in Grecia tornano in Turchia. In cambio aiuti ad Ankara per 6 mld. Per ogni migrante illegale rinviato in Turchia l'Unione accoglierà un siriano registrato nei campi dei rifugiati. Il nuovo meccanismo sarà operativo da domani: i primi rinvii sono previsti dal 4 aprile. Cerretelli (Sole in prima e a p.7) - "In un'Europa senza passione ha vinto la realpolitik" - mette in risalto le difficoltà che si annidano dietro un accordo teoricamente fattibile, ma complicato da gestire nell'operatività tenendo conto dei numeri. Critico Avvenire che parla di "casa chiusa" e "controtratta" dei rifugiati. Critico anche il Vaticano: "Umiliante dover chiudere le porte, quasi che il diritto umanitario non trovi più posto" (Corriere p.6). Bubbico (Avvenire p.7): "L'intesa è uno spiraglio, ora si potrà cambiare Dublino. Un piano simile potrebbe applicarsi alla Libia". Sul Sole (p. 6) le parole di Renzi: "Attuazione da verificare concretamente ma è un precedente che va replicato per l'Africa. Aiutare i migranti a casa loro: servono grandi risorse, Sull'accordo polemiche ideologiche lontane da realtà". In Italia cresce l'allarme per la crisi libica, la Mogherini avverte: mezzo milione di persone pronte a partire dalla Libia.


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Commentario del 18.03.2016

IN PRIMA PAGINA
Sul Sole in apertura il richiamo di Draghi alla politica: "Fare chiarezza sul futuro dell'Eurozona". Su Repubblica parla l'economista di Draghi, Praet: "La Bce pronta ad abbassare ancora i tassi ma l'Italia deve abbassare il debito". Ieri Borse in rosso per una nuova caduta delle banche. E la Bce fa saltare la fusione Bpm-Banco (MF). Il Sole: basta scherzare col fuoco. Sulla Stampa l'ultima offerta Ue alla Turchia sui migranti: oggi trattative decisive. Renzi:ora aiuti a Libia e Albania (Messaggero). Tanta politica su tutti, con il nuovo scontro nel Pd per la condanna di Verdini e le divisioni del centrodestra alle amministrative. Pd diviso anche sulle trivelle (Stampa): "Non votate, andate al mare" (Fatto). Berlusconi: avanti con Bertolaso (Messaggero). Torna anche in tv: "io combatto" (Corriere). Salvini alla Stampa: "Berlusconi è mal consigliato". A ottobre altro referendum, stavolta  per il Veneto autonomo: alleanza Cinquestelle-Lega (Libero). Sul Sole e tutti i programmi di Boccia e Vacchi per la presidenza di Confindustria (Sole). Di Vico (Corriere): gli imprenditori ripartono dalle persone. Su Repubblica l'attesa infinita dei pazienti d'Italia: 500 giorni per un esame. Roma di nuovo in prima pagina: spacciavano coca con l'ambulanza, 3 arresti (Messaggero, Libero). Verdone al Fatto: "Un sacco brutta. Roma è in rianimazione".

ITALIA-POLITICA
Due anni per corruzione a Verdini per concorso in corruzione per la Scuola Marescialli, e nel Pd riparte lo scontro. La sinistra dem: "Basta con questi alleati pericolosi" (Repubblica p.10). Contro Renzi anche Lega e M5S. "Il premier governa con un pregiudicato" (Corriere p.5). Renzi prova a sfilarsi dal duello: lui non c'entra con il governo. Ma si complicano le mediazioni in vista della direzione Pd (Corriere p.6).
Altro terreno di scontro nel Pd il referendum sulle trivelle: "Consultazione inutile – la posizione dei vertici – il Pd si astiene" (Corriere p.11). Speranza: scelta mai discussa. Protesta anche il governatore Emiliano. Il Fatto (in prima e a p.6 e 7): Pd come Craxi e Ruini: "Non votate, andate al mare". Anche gli azzurri divisi sul voto, nonostante Toti e Zaia tra i promotori (Corriere p.11).
Ampio spazio anche alle amministrative. Sul Corriere (p.10) intervista a Parisi: "A Milano si va oltre il centrodestra. Da qui parte una leadership nuova, all'insegna del lib-pop: politiche liberali ma popolari". Su Roma continua lo scontro nel centrodestra. La Meloni ormai in campo, mentre Berlusconi insiste su Bertolaso: "Matteo e Giorgia sleali, mi sottovalutano" (Libero p.5). Salvini alla Stampa (p.12): "Rispetto Berlusconi ma con lui gente di vent'anni fa". Belpietro (Libero in prima e a p.3): l'offensiva di Salvini farà resuscitare il patto del Nazareno. Sul Foglio l'idea di Rutelli: fare di Roma la capitale di un patto tra Pd e Grillo. Con la Raggi che ha le migliori chance di vittoria – sull'Espresso in copertina – "i 5 Stelle capiranno che non si governa Roma stando contro il governo".

ITALIA-ECONOMIA
"Chiarezza sul futuro dell'Eurozona" chiede Draghi ai Ventotto riuniti per trovare un accordo con la Turchia sui migranti (Sole in apertura e a p.3 e su tutti). Anche la crisi dei migranti rischia di mettere a dura prova la coesione dell'eurozona. "La Bce ha fatto la sua parte. Ora tocca ai governi:servono riforme strutturali e riduzione delle tasse per far ripartire la domanda". Sul tema anche Peter Praet, capo economista Bce, che a Repubblica (p.8) dice: "La Bce potrà ancora abbassare i tassi: la ripresa è fragile. Ma l'Italia ha molto da recuperare produttività". Il problema resta il debito: "Nel 2011 si poteva tagliare la spesa corrente invece di alzare le tasse e ridurre gli investimenti. Oggi si tagliano le tasse ma questo deve essere proporzionale all'impatto delle riforme e alla sostenibilità del debito". Intanto Padoan lavora alla correzione della manovra 2016 da 2,4 mld (Repubblica p.8). Ma alla Ue manda a dire: "La spesa pubblica è stata tagliata per 25 mld, talmente tanto che è difficile andare oltre" (Messaggero p.13). Per la Stampa (p.2) Renzi punta a nuove privatizzazioni per abbattere il debito.
Ieri banche di nuovo nella bufera per il siluro Bce alla fusione Banco Popolare-Bpm (MF in apertura e su tutti). Il Sole: "Basta scherzare col fuoco". Per le banche arriva anchelo stop sull'anatocismo: non potranno aggiungere oneri extra agli interessi. Possibile un mini-aumento per il fondo destinato agli indennizzi ai risparmiatori dei 4 istituti falliti (Messaggero p.11). Sul Messaggero (p.13) e tutti anche il decreto che rende operativa la tassazione agevolata al 10% sui premi di produttività. Firmato ieri dal Ministro del Lavoro, ora manca solo la firma del Ministro dell'Economia. L'Inps spedisce 7 milioni di buste arancioni, con la pensione simulata: ma 12 milioni di contribuenti navigano ancora al buio (Repubblica p.26 e  tutti).

EUROPA
"Europa, ultima offerta alla Turchia". La Stampa (prima p. 3) apre col vertice Ue sulla questione migranti: "Ankara riprenda i migranti illegali in cambio di finanziamenti". A mezzanotte intesa per l'ultima offerta alla Turchia. Saltata la cena con Davutoglu, congelati i tre miliardi, restano i ricollocamenti. Cameron: allarme arrivi dalla Libia. Renzi (Messaggero in prima e a p.3): "L'intesa sia un precedente ora aiuti pure ad Albania e Libia. L'Unione deve sostenere anche gli altri Stati da cui attendiamo ondate di profughi". I turchi chiedono altri tre miliardi, in cambio selezioneranno sul loro territorio chi avrà asilo in Ue.A pagina 3 de La Stampa l'intervista a Jeffrey Sachs sul caso-Turchia: "Bruxelles guarda a Nord. L'Italia promuova un piano per il Mediterraneo. L'attuale crisi dei rifugiati causata dagli errori degli Usa in Libia e Siria".

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Commentario del 17.03.2016

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano su tutti, con la candidatura di Giorgia Meloni a Roma, spinta da Salvini. Ira di Berlusconi: "Ex fascisti". Bertolaso resta in campo, sostenuto da Berlusconi. Per il Fatto Berlusconi gioca a perdere pensando a Mediaset e Bolloré. Renzi alla Camera preannuncia le prossime mosse: "Giù le tasse anche in deficit. Bce non basta, deflazione impressionante" (Sole, Messaggero). Dal Financial Times richiamo all'Italia sempre più critica con la Ue: cosa vuole da Bruxelles? In primo piano anche i dati sul lavoro. Contratti stabili: +846mila nel 2015 ma frenata a gennaio (Sole). Senza più gli incentivi il Jobs Act già si sgonfia (Fatto, Libero, Giornale). Ma Poletti difende il Jobs Act e lancia il Social Act: "Noi, il governo più di sinistra" (Corriere). Su Sole, Stampa e tutti la fusione delle Borse di Londra e Francoforte: una sfida a Wall Street. Su Repubblica AlSisi avverte l'Italia sulla Libia: "Missione con troppi rischi". Ue alle prese con i migranti – oggi vertice in salita – Usa alle prese con Trump: se mi fermate sarà la rivolta (QN e altri). In prima pagina il caso Finmeccanica: cambia nome in Leonardo, ma finisce nel mirino di Finanza e Consob per l'opa Ansaldo-Hitachi (Corriere, Giornale e tutti). Sul Sole la Ferrero oltre i 10 miliardi: un esempio per il made in Italy.

POLITICA
In primo piano su tutti la Meloni in campo a Roma col sostegno di Salvini. Berlusconi attacca: "Tutti ex fascisti" (Repubblica p.6). Centrodestra spaccato anche a Torino, con la Lega che ritira l'appoggio a Napoli. Salvini al Messaggero (p.5): "Il nostro progetto va oltre le comunali. Tutto passa, pure il vecchio centrodestra". Toti al Corriere (p.5): "Un suicidio rompere per arrivare terzi. Ricuciamo in fretta o saremo irrilevanti". Bossi alla Stampa (p.3): "Matteo sbaglia, è un ragazzo. A Roma io voterei Bertolaso". Fini a Repubblica (p.8): "Finita l'alleanza del '93, ora è un fronte lepenista, nemico di Silvio". Per il Fatto (p.4) Berlusconi puntando su Bertolaso a Roma gioca a perdere: con Renzi all'orizzonte un nuovo "Nazareno" all'insegna della finanza e delle manovre del magnate francese Bolloré. Forza Italia scossa, pensa al dopo Silvio (Messaggero p.5). E per il Campidoglio spunta pure Tosi: "Ci sto pensando, il sindaco lo so fare" (Libero p.2). Intanto Marion Le Pen benedice Salvini e la Lega: "Ora può sfondare anche al sud" (QN p.5).
Sul Corriere (p.8) intervista a Sala:"Con me Milano più internazionale. La città deve competere con le metropoli del mondo. Parisi? E' più politico di me. I rivali? Vedo tante facce del passato". Su Repubblica (p.9) l'ultimo incubo di Sala: "Astensionismo record e perdere pezzi a sinistra". Con Parisi i sondaggi indicano quattro punti di distacco al ballottaggio. Sull'Unità (p.4) la lettera della Balzani: "Indiscutibile il mio aiuto a Sala. Ma non sono obbligata a candidarmi". Sulla Stampa (p.6) la voce dei salotti vip dei manager milanesi: "Sala o Parisi, vinciamo comunque".
Intanto nel M5S Grillo e Casaleggio "commissariano" i meetup locali: a decidere e selezionare le candidature ora sarà il sito (Unità p.9). Casaleggio: "Milano non è questione rilevante. Sceglieremo un candidato della società civile. Bedori ha lasciato per motivi personali" (Repubblica p.9). L'ex grillino Rizzetto: "Sempre meno Movimento, sempre più partito" (Unità p.6).
Spazio anche allo scontro interno al Pd. Sulla Stampa (p.6) intervista a Bersani: "Niente scissione, non voglio regalare il partito a quelli lì. Senza Pd non andiamo da nessuna parte. Ma se Renzi prende il mitra allora ci toccherà andare in montagna". E sul referendum costituzionale: "Pronto a votare sì a patto che non sia un modo per imbarcare Verdini".

ECONOMIA
"Giù le tasse anche in deficit, ma senza superare il limite": su Sole (p.7) e su tutti l'intervento di Renzi alla Camera in vista del vertice Ue di oggi sui migranti. Con una "deflazione impressionante" non bastano le misure "benedette" della Bce: "Serve abbassare la leva fiscale e gli investimenti nelle infrastrutture". Contando su 16 mld di flessibilità Renzi punta a una manovra per il 2017 da 30 mld, metà finanziata con la spending, metà in deficit. Confermato lo stop all'aumento dell'Iva e il taglio dell'Irpef (Avvenire p.8). Dal Parlamento accuse di scelte elettoralistiche dietro bonus e tagli di tasse e critiche al Jobs Act: "Abbiamo creato 913 mila contratti a tempo indeterminato, 468 mila occupati permanenti e 221ma occupati totali: significa che ha funzionato". Ma è battaglia sugli ultimi dati Inps (Sole p.10): nel 2015 +846 mila contratti stabili, a gennaio crollo del 58%. "Finita la droga di Stato crollano le assunzioni", scese del 39% (Libero p.8, Fatto p.9, Giornale p.8). Per la stampa d'opposizione i dati Inps certificano il fallimento del Jobs Act: funzionavano solo gli sgravi. Il Sole (p.10): serve un robusto aumento del pil per evitare che la fiammata occupazionale si spenga. Poletti al Corriere (p.9): "Su poveri e lavoro il nostro governo il più a sinistra della storia italiana". "Con la cassa integrazione e i prepensionamenti non abbiamo difeso il lavoro, bensì il reddito. Io mi batto per cambiare: basta rendite, moltiplichiamo le opportunità. Investimento meno sulla difesa e più sul futuro. Per questo il Social Act sarà più importante del Jobs Act". Intanto il settore auto nella Ue torna ai livelli del 2007 (Sole p.15): progresso dell'Italia (+27,3%), secondo mercato continentale. Marchionne: entro il 2018 piena occupazione (Sole p.15).

EUROPA
Migranti, intesa difficile in Europa (Sole 24 Ore). Si apre oggi la due giorni di Bruxelles: l'accordo preliminare con la Turchia prevede il rinvio in Grecia di tutti i nuovi rifugiati irregolari arrivati in Europa. Le parole di Mattarella dall'Etiopia: "Meglio non fare previsioni sul vertice di Bruxelles, sarebbe interessante inviare le immagini che abbiamo visto. E' un Paese in difficoltà, eppure non fa mancare l'aiuto a chi cerca aiuto". La Cerretelli, nell'editoriale del Sole, parla della "strada in salita di un'intesa Ue-Turchia". Il teorema-Merkel offirebbe la quadratura del cerchio, ma Ankara alza il prezzo chiedendo alla Ue il doppio degli aiuti (da 3 a 6 miliardi). Furlan su Avvenire (p.2): "L'accordo Ue-Turchia viola le norme internazionali". Da Bruxelles nuovo richiamo all'Italia" (p.5): da Roma pochi luoghi per rimpatriare, no ad espulsioni a tappeto verso Ankara". Sul Messaggero (in prima e p. 11) il progetto italiano sul servizio civile europeo: giovani arruolati per aiutare i profughi. Spazio per 250 candidati (italiani, inglesi e francesi) a 900 euro mensili.

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Commentario del 16.03.2016

IN PRIMA PAGINA
Esteri sempre in primo piano. Su Repubblica intervista del premier egiziano Al Sisi:"Avrete la verità su Regeni". Pista "economica" dietro al delitto. Su tutti la caccia ai terroristi in fuga ieri a Bruxelles. Negli Usa Trump vince in Florida, Rubio lascia la corsa. Clinton batte ancora Sanders (Corriere). Obama: campagna volgare e violenta (Sole, Repubblica). Altro tema in primo piano la politica interna, con la Meloni che sfida Berlusconi: pronta a candidarmi a sindaco (su tutti). E' la fine di un'epoca (Messaggero). Roma in prima pagina anche per il report di Cantone sugli appalti del Campidoglio (Messaggero). Tronca a Repubblica: "Roma e la legalità? Si parla troppo e si fa ancora meno". Spazio anche all'economia: sul Messaggero il prossimo "colpo grosso" di Renzi: la riduzione del bollo auto. Sul Sole il piano flessibilità del governo per gli investimenti: alle infrastrutture 4 miliardi. Sul Foglio il patto tra Renzi e imprenditori in cinque punti. Sul Sole il monito di Squinzi: accelerare le riforme per far ripartire i consumi. Su QN lo squilibrio nei conti tra Italia e Ue: l'Europa ci deve 5 mld.

POLITICA
Meloni si candida a Roma. Schiaffo a Berlusconi (Stampa p.4 e tutti). Patto a due con Salvini. Berlusconi: "Due ragazzotti, Giorgia si suicida" (Stampa p.5). "Si schianti pure" (Messaggero p.7). Ma a "schiantarsi" sembra essere candidato l'intero centrodestra. Maroni al Corriere (p.8): "Roma andava lasciata a Berlusconi. Possibile un contagio in altre città". "Le battaglie non si vincono facendo la guerra agli alleati". Toti al Secolo XIX (in prima e a p.3): "E' un'infezione che speriamo non dilaghi nel resto del Paese. Liguria e Lombardia il modello giusto". Polverini al Mattino (p.5): "Tempo scaduto, è stata la Meloni a tirare fuori che aspettava un bambino. Adesso è la maionese impazzita. Peccato perché Giorgia è intelligente". Ma il caso-Roma segna la svolta per la corsa alla successione di Berlusconi e la conquista della leadership nazionale del centro destra (Corriere p.6 e altri).
Nel M5S chi decide sui candidati è Casaleggio: le "comunarde" gestite solo dal blog (Repubblica p.15). A Napoli a sorpresa la spunta il milanese Brambilla. A Milano da decidere se rivotare o designare il terzo arrivato. Sul Mattino e altri il ritorno di Mastella: sarà candidato sindaco di Benevento per il centrodestra. A Napoli Bassolino incalza il Pd: "Un suicidio fare a meno di me" (Mattino p.3).
Sul Fatto (in apertura e p.2) le grandi manovre in corso perle nomine ai Servizi segreti, Marina, Aviazione, Polizia e Guardia di Finanza. Quirinale "inquieto" per il carnet di nomi su cui punta Renzi. Sarà l'ennesima invasione toscana: il generale Toschi in pole per la Finanza, Saltalamacchia per l'Aisi. Sempre sul Fatto (p.3) l'affondo di Mucchetti contro la "merchant bank" di Palazzo Chigi: "Basta con le norme ad bancam. Lotti stia lontano dalle Bcc".

ECONOMIA
Torna la deflazione, prezzi giù dello 0,3% (Repubblica p.24), sale ancora il debito pubblico (Messaggero p.11). Visco (Bankitalia): "Le misure della Bce fanno guadagnare tempo alla politica, ora i governi facciano scelte per la crescita: servono riforme strutturali e spesa per sostenere investimenti e occupazione" (Sole p.4). I sindacati: serve un piano straordinario di investimenti pubblici e privati e di redistribuzione del reddito (Repubblica p.24). Squinzi (Confindustria): accelerare le riforme per rilanciare la crescita e far ripartire i consumi (Sole in prima e a p.4). Savona a l'Unità (p.8): "Contro la deflazione vanno aumentati i salari". Sul Foglio (in prima) parla Alessandro Benetton: "Se Renzi volesse costruire un patto culturale con il mondo produttivo dovrebbe puntare su cinque temi cruciali pubblica amministrazione, tasse, produttività, giustizia e fallimenti". In una parola, semplificazione: "Uno stato che non semplifica è complice della corruzione". E il governo dovrebbe badare più a misure di buon senso che al consenso. Sul Messaggero (in prima e a p.11) la prossima mossa di Renzi per dare una spinta ai consumi e affrontare le amministrative di giugno e il referendum di ottobre: il "colpo grosso" sarebbe la riduzione del bollo auto e un intervento sulle pensioni che agevoli l'uscita dal lavoro, così da aprire ai giovani un varco nel mondo nel lavoro. Ma per contenere i costi dell'operazione si valuta un taglio della pensione fino al 25-30%. Sul Sole (in apertura e a p.3) il piano italiano per ottenere da Bruxelles la flessibilità di bilancio pro-investimenti.5,3 mld la spesa nazionale che si chiede di considerare, a cui vanno aggiunti i circa 6mld di fondi Ue. Nel piano, infrastrutture come le ferrovie Brennero e Chiasso-Milano, la Torino-Lione, il terzo valico Genova-Milano. Delrio: "Acceleriamo la spesa in corso". Sul Corriere (p.32) il varo del decreto con gli sgravi sulla produttività: bonus fiscale fino a 2.500 euro, possibilità di convertire il premio in voucher per asilo e badanti. Su Repubblica (p.20) la "graduatoria delle paure" in Italia: disoccupazione e criminalità angosciano ancora gli italiani ma meno che in passato. Crescono invece le paure globali – terrorismo e attentati in primis – e l'allarme per l'ambiente, a cominciare dalla sicurezza dei cibi.

EUROPA
La Ue ci deve 5 miliardi: su QN in apertura e su tutti il report della Corte dei Conti sui rapporti finanziari con la Ue e l'utilizzo dei fondi comunitari. L'Italia continua a dare all'Europa più di quanto riceve: nel 2014 lo squilibrio è stato di 5,4 mld, tra il 2008 e il 2014 il saldo netto negativo è stato di 39 mld. E quello che rientra nella penisola sotto forma i fondi Ue non solo è progressivamente diminuito ma è anche gravemente minacciato da frodi e imbrogli. C'è poi il problema del mancato utilizzo o ritardo nell'utilizzo degli stessi fondi. "Roma non sa fare i propri interessi" dice a QN (p.3) la giurista Angela Del Vecchio. "Con che faccia lamentarsi per il saldo negativo dei flussi finanziari se non siamo nemmeno capaci di spenderli tutti i fondi che ci arrivano?". La Del Vecchio critica con l'Italia anche per la malagestione delle procedure di infrazione: "Bisognerebbe fare trattative durissime a monte, quando le regole vengono stabilite per proteggere gli interessi del Paese, come fanno gli altri. I negoziatori degli altri Paesi hanno indicazioni stringenti, ogni norma viene valutata con le rispettive capitali. I nostri sono abbandonati a se stessi, con vaghe indicazioni generali di raggiungere un accordo". Su QN (p.4) focus anche sulla "follia dei regolamenti": dai tosaerba alle curve dei cetrioli, diktat assurdi e multe milionarie.

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