Commentario del 23.03.2016

IN PRIMA PAGINA
Is, guerra all'Europa (Repubblica). Bombe e kamikaze, Bruxelles brucia (Stampa). 34 morti, almeno 250 feriti. QN: strage annunciata. Il Marocco sapeva e aveva avvertito i belgi (Libero). L'Unità: la guerra a Bruxelles. Ma l'Europa si limita a piangere (Italia Oggi). Libero pubblica in apertura le foto dei tre attentatori: se questi non sono bastardi. Il Giornale: cacciamo l'Islam da casa nostra. Sul Foglio le mille e una Molenbeek d'Europa. Berlusconi al Foglio: "Siamo in guerra, è ora di essere uniti ed estirpare il cancro dell'Isis". Orlando al Foglio: "Subito una procura europea antiterrorismo". Cellule anche in Italia (Messaggero). L'Italia rafforza i controlli sugli scali e nelle stazioni (Sole, Corriere). Per Schengen può essere il colpo finale. Le Borse europee sbandano ma nel finale annullano le perdite (Sole). Su Corriere e Stampa notizie anche da Cuba. Obama: oggi sepolta la Guerra fredda.

POLITICA
"Né sciacalli, né colombe" (Stampa p.11): Renzi conferma una linea "attendista" e rilancia sulla necessità che la Ue si doti di una struttura unitaria di sicurezza e di difesa. Sul fronte interno Renzi ribadisce: "I nostri nemici sono già nelle nostre città: investiamo nelle periferie quanto investiamo in sicurezza". Libero (p.15) evoca il "Patto del Saraceno" e parla di assist di Forza Italia al premier. Brunetta ieri a Montecitorio ha proposto di avviare una fase di unità nazionale. "Non è pensabile che un governo senza maggioranza al Senato possa rispondere a queste emergenze". Salvini, al contrario, attacca il premier: "Di fronte all'ennesima strage il solito nulla di Renzi, che se la prende con gli sciacalli ma non fa niente per difendere gli italiani". Dura anche la Meloni: "L'Europa brucia sotto i colpi dell'integralismo islamico e Renzi, Alfano e Mattarella ci dicono che il terrorismo si combatte con la cultura ma è una rase buona per i cioccolatini" (Repubblica p.11). Grillo, sul blog, condanna gli attentati: "Questo dolore merita una risposta nuova alla minaccia terroristica". Stampa (p.11) e Sole (p.7) registrano l'evoluzione nella linea del Movimento, che passa da "capire" a "punire" l'Isis. Orlando al Foglio: "In Italia le leggi antiterrorismo ci sono e ora anche una procura nazionale. Ma in Europa non riusciamo a dotarci di norme comuni e efficaci. Non servono leggi più dure: servono leggi più simili tra Paesi, serve lo scambio di informazioni e una procura europea antiterrorismo". Letta ad Avvenire (p.11): "Situazione fuori controllo, manca una risposta europea. Serve un Fbi europeo". Berlusconi sul Foglio: "E' ora di essere uniti ed estirpare il cancro dell'Isis. Serve una coalizione, sotto l'egida dell'Onu, che metta insieme Europa, Usa, Russia, Cina e i paesi musulmani moderati e intervenga militarmente per eliminare la fabbrica della morte in Iraq e bloccare i conflitti in Siria e Libia".

ECONOMIA
Le Borse sbandano, poi annullano le perdite (Sole p.5 e altri): mercati indifferenti agli attentati di Bruxelles. Sui listini soffrono solo compagnie aeree e settore viaggi. Lo scudo della Bce regge anche agli attacchi terroristici: ieri evitate la fuga da BTp e titoli periferici verso il bund, anche se l'ecalation del terrorismo fa emergere le debolezze europee anche sul piano economico e finanziario (Sole p.4). Tra i contraccolpi per l'economia il rafforzamento dell'ipotesi Brexit (Sole p.5) e il rischio che per Schengen l'escalation terroristica rappresenti il colpo di grazia (Sole p.8). Squinzi: reagire insieme con fermezza (Sole p.7). Gli attentanti di ieri a Bruxelles non hanno comunque cancellato l'incontro tra Renzi e Moscovici sui conti italiani. La Commissione aspetta da Roma un aggiustamento che arriverà il 10 aprile. Per il 2016 si profila una manovra di aggiustamento da 2,3-2,4 mld. Per il 2017 la trattativa è aperta, con l'Italia che chiede altra flessibilità per far salire ancora il deficit: in tutto 16-19 mld per sterilizzare il possibile aumento di Iva e accise (Sole p.10). Intanto Prometeia raffredda gli entusiasmi: nel 2016 il pil salirà solo dell'1%. Anche la Corte dei Conti parla di ripresa ancora debole e incertezze sul 2016. A destare le maggiori preoccupazioni il sistema fiscale, con il livello di tassazione massimo in Europa (43,3%) e troppo concentrato su lavoro e imprese, ma anche con la maggior evasione fiscale. Sul Corriere (p.42) l'ultimo libro di Cottarelli, "Il macigno". Il riferimento è al debito pubblico, problema che l'Italia ha preferito rimuovere invece che affrontare. Intanto tra Banco Popolare e Bpm la fusione si fa più vicina dopo il via libera della Bce. Ma le banche italiane restano sorvegliate speciali, a cominciare da Mps e Carige (Stampa p.23).

EUROPA
"Obiettivi vulnerabili e attacchi spettacolari: per Jason Burke (Repubblica p.12) questa è la nuova strategia decisa dal Califfato per terrorizzare l'Europa e dimostrare di poter colpire anche lontano da Siria e Iraq. La mente degli attentanti non necessariamente a Raqqa o a Mosul: spesso sono le cellule locali a decidere cosa e quando colpire. Obiettivo: mettere una maggioranza non musulmana contro una minoranza musulmana. Molinari, nell'editoriale della Stampa (in prima e a p.2) fissa in tre obiettivi la campagna jihadista in atto – esaltare i seguaci per moltiplicare le reclute in Europa, testimoniare in Medio Oriente e Nordafrica la potenza dell'organizzazione, terrorizzare governi e cittadini europei per poter dilagare col saccheggio economico e umano nel vecchio continente – e stigmatizza la difesa debole e confusa delle democrazie aggredite. "Serve una nuova coalizione per fronteggiare e combattere il primo avversario totalitario del XXI secolo", cominciando con il trovare un'intesa sulla definizione del nemico, conoscerlo a fondo e dotarsi di una dottrina di sicurezza capace di sconfiggerlo. Napoletano sul Sole: risparmiateci il festival europeo della commozione, serve una governance globale per combattere il terrorismo. "Unire le forze senza ambiguità per difenderci", l'editoriale di Prodi sul Messaggero (in prima e a p. 16): unire e rafforzare l'intelligence, azione comune dei governi per colpire le protezioni e gli aiuti internazionali ai terroristi a cominciare dalla fitta rete economica di cui dispongono. Usa, Cina, Russia e Europa sono tutti sotto minaccia ma non è ancora nato il senso dell'emergenza. Polito, sul Corriere (in prima e a p.33) stigmatizza l'ignavia dei governi europei di fronte agli Stati del terrore (Siria, Iraq, Libia) e rilancia sulla necessità di una polizia federale europea. Ma ieri la risposta europea è stata ancora una volta debole e confusa: tra i leader un giro di telefonate ma non è stato convocato neppure il rituale Consiglio Europeo straordinario (Messaggero p.9).


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