Commentario del 22.03.2016

IN PRIMA PAGINA
In apertura su tutti vita e morte delle sette ragazze italiane dell'Erasmus in Spagna. L'autista del bus ammette: "Mi sono addormentato" (Sole e tutti). Severgnini sul Corriere: non tradiamo il loro sogno. In primo piano anche la storica stretta di mano tra Obama e Raul Castro: "Diversi ma più vicini. Ora via l'embargo" (Repubblica e tutti). Sul fronte interno domina il caso Telecom: in arrivo Cattaneo (MF, Giornale). E Bolloré tenta l'en-plein in Italia con Mediaset (MF). Sul Sole le semplificazioni in arrivo sul fronte fiscale. Su Repubblica le mail dei lettori sul flop delle semplificazioni nella pubblica amministrazione. La Madia: "Avete ragione, ci servono due anni". Due casi di cronaca ad alto impatto politico. Dal Tribunale dei minori svolta nelle adozioni, sì al figlio con 2 papà (Repubblica, Corriere). Avvenire: divieto di surrogata di nuovo aggirato. Caserta, ammazza il ladro. "Era l'ottava volta che veniva in casa" (QN). Salvini: legittima difesa (Tempo). Libero: proteggere la famiglia è un diritto. In prima pagina anche Roma per le case del Comune - non paga l'85%, persi 4,5 milioni (Avvenire, Unità) – e Milano per l'area Expo: diventa un campo profughi (Giornale, Libero).

ITALIA-POLITICA
Renzi in Spagna con le famiglie delle vittime dell'incidente in Catalogna, rinviata la resa dei conti interna al Pd (Sole p.20). Uno slittamento che evita un confronto aspro in un momento di tensione altissima, scrive Folli su Repubblica (p.10): un errore l'invito a disertare il referendum sulle trivelle, che Renzi rischia di pagare alle amministrative. Slittano anche le nomine ai vertici della sicurezza: Mattarella stoppa il ricambio alla Guardia di Finanza e la creazione del nuovo dipartimento per la cyeber sicurezza da affidare a Carrai. Via libera solo alla nomina del generale Vecciarelli a capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica (Corriere p.17). Per il nuovo capo della Polizia, il nuovo comandante della Finanza e i direttori dei servizi Mattarella ha chiesto a Renzi "prudenza e ponderazione", oltre che rispetto delle scadenze previste. Altro fronte di scontro per il governo il caso Boschi, con la ministro di nuovo nel mirino del M5S per la posizione del padre. Il Pd la difende. Guerini: "Se presentano una mozione la respingeremo" (Corriere p.16). Lei rilancia con le riforme: "Elezione diretta al Quirinale" (Repubblica p.10). Cuperlo: "Basta improvvisazioni, serve cautela". Su Roma Salvini e Meloni cercano la riconciliazione: "Porte aperte a FI per una ricomposizione del centrodestra" (Sole p.22 e tutti) ma Berlusconi resta fermo su Bertolaso. A sbloccare lo stallo ci penseranno i numeri: oggi Berlusconi avrà il primo sondaggio vero su Roma e poi valuterà il da farsi.

ITALIA-ECONOMIA
Telecom, in arrivo Cattaneo (MF in apertura e a p.2 e su tutti): ieri le dimissioni di Patuano, salutato da un balzo del titolo in Borsa (+3%). Per gli analisi il cambio al vertice voluto dai soci francesi di Vivendi è utile al rilancio del gruppo. "Patuano si è giocato la poltrona sulla vendita delle antenne Inwit: tifava per una ricca offerta spagnola che però bloccava la strada a Mediaset e ai progetti del Cav di vendere il gruppo a Bolloré con la benedizione di Renzi" (Notizia Giornale in prima). Oggi il cda assegnerà a interim le deleghe a Recchi, ma resto arriverà Cattaneo. E dopo Telecom, Vivendi mette nel mirino Mediaset. Berlusconi: "Possibile una collaborazione con Bolloré" (Repubblica p.8). Squinzi: "Bisogna vedere quali sono gli obiettivi da raggiungere e quali le alternative. Tanti imprenditori italiani sono attivi e crescono sui mercati mondiali.Non esiste una linea precisa". Camusso: "Vogliamo informazioni ufficiali per poter definire orientamenti e preoccupazioni". Anzaldi (Pd):"La Borsa e il mercato devono essere liberi di muoversi come credono e la politica deve seguire le leggi del mercato". Dai dipendenti Telecom lettera a Renzi: "Telecom è ancora un'azienda strategica per il paese". Preoccupazione per le ricadute occupazionali sulla compagnia e sulle controllate. Dalla finanza all'economia reale. Da Squinzi nuovo monito al governo: "Crescita modesta, deve accelerare sulle riforme politiche, istituzionali, burocratiche e amministrative. Solo da lì si potrà ripartire". Su Repubblica (p.19) le denunce dei lettori sulla "persecuzione" della burocrazia, che costa alle imprese 31 mld l'anno e il 2% di pil. La Madia: "Troppe leggi e scritte male, troppi livelli di governo con competenze confuse: con le nostre riforme vogliamo costruire uno Stato semplice ma ci vorranno altri due anni". Sul Corriere (in prima e a p.28) affondo contro il governo sulle pensioni: troppa confusione sui numeri e sulle misure, servono parole chiare.

EUROPA
"Brexit ci costerebbe 100 mld". Sul Sole (p.23) l'allarme della Confindustria britannica sugli effetti dell'abbandono dell'Unione Europea da parte della Gran Bretagna: un grave shock per l'economia che costerebbe 100 mld di sterline e quasi un milione di posti di lavoro entro il 2020. I dati dello studio indipendente della Cbi in linea con quelli degli analisti di JpMorgan, Citi, BlackRock e del Cep della London School of Economics, tutti ugualmente allarmati per i gravi danni potenziali per l'economia britannica, dalla riduzione degli scambi commerciali al calo dell'occupazione, dall'impatto negativo sui servizi finanziari all'indebolimento della sterlina. La Cbi scenderà in campo contro Brexit: delle 190 mila imprese associate l'80% ritiene che lasciare la Ue danneggerebbe il proprio business; solo il 5% favorevole a Brexit. Molto più in difficoltà Cameron a tenere insieme governo e partito conservatore sul "no" a Brexit. "Da Brexit una rottura che lascerebbe sul campo solo sconfitti", l'editoriale di Maisano sul Sole (in prima e a p.23).

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