Commentario del 26.03.2016

IN PRIMA PAGINA
Doppia offensiva contro l'Isis (Stampa): retata di arresti tra Bruxelles e Parigi (Corriere) mentre in Siria commando Usa elimina il numero due del Califfato (Repubblica). Il Papa: "I terroristi profanano il nome di Dio" (Corriere e tutti). Morta l'italiana data per dispersa (Messaggero). Il Belgio resta nel mirino per le falle nel sistema di sicurezza. L'ex premier Di Rupio al Corriere: "Uno Stato fallito? No, il mio Belgio rispetta le libertà". In Italia banca dati Dna e controlli più severi (Sole). Orlando al Corriere: "Da noi il pericolo del proselitismo cresce nelle carceri". Altro fronte caldo quello con l'Egitto: nuovo depistaggio su Regeni. I pm italiani: presa in giro (Corriere e tutti). Il Corriere: aspettavamo la verità, non un'altra menzogna. Il Giornale: la realpolitik di Renzi è una vergogna. In primo piano anche l'economia, con l'accelerazione sulle privatizzazioni – presto una nuova tranche di Poste sul mercato – e i tagli su auto blu e consulenze (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
"Il debito italiano resta pericoloso: al 150% sarà una mina per l'euro", dice a Repubblica (p.31) Lars Feld, uno dei consiglieri della Merkel. Feld duro anche con Draghi: "Con le ultime mosse la Bce segnala la sua disperazione, è andata troppo oltre". Ma il richiamo della Bce all'Italia sul debito alto convince il governo ad accelerare sulle privatizzazioni: presto una nuova tranche di Poste sul mercato (Sole in prima e a p. 4).Allo studio la riduzione dal 65% al 35% della quota controllata dal Mef. Ai prezzi attuali frutterebbe 2,6 mld. Sulla spending review mossa di Padoan: nella circolare di attuazione di Stabilità e Milleproroghe scure su consulenze e auto blu, paletti per spese informatiche e nuovi arredi (Messaggero p.18 e altri). Va invece in soffitta il patto di stabilità per gli enti locali: "I comuni torneranno a spendere" (QN p.14 e altri). Obiettivo: liberare 2 mld per investimenti. Quanto ai vincoli di bilancio resta solo l'obbligo di pareggio finale tra entrate e uscite.
Sul Sole (in apertura e a p.2 e 3) la fusione Bpm-Banco Popolare, benedetta da Moody's: "positiva per tutto il settore". A p.2 le interviste a Castagna e Saviotti. Slittano ancora, invece, i rimborsi agli obbligazionisti delle 4 banche fallite a ottobre: il governo vuole un fondo di 300 milioni di euro, la Ue sospetta aiuti di Stato (Corriere p.45). Per la Commissione il risarcimento, anche integrale, va bene ma deve essere accertata una truffa o un comportamento scorretto da parte delle banche. Zanetti deluso: "Serviva dare ai risparmiatori un segnale di attenzione subito, non riaprire una nuova trattativa con l'Europa. A Renzi dico: chi troppo vuole, nulla stringe" (Corriere p.45).

ITALIA-POLITICA
L'Italia accelera sulle misure antiterrorismo: varata ieri dal consiglio dei ministri la banca dati del Dna (Repubblica p.13 e tutti). "Un passo fondamentale per la sicurezza" dice il ministro Orlando al Corriere (p.10) ma non basta. "Le carceri sono le nostre banlieue. Il rischio di proselitismo esiste". Nel mirino anche l'Europa, per la sua linea ondivaga e inconcludente. Subito dopo gli attentati di Bruxelles, rivela Verderami sul Corriere (p.11), la Commissione è stata di fatto sfrattata da Palazzo Lipsius, col rischio di dover traslocare in Olanda. E Renzi fu tra i leader che si oppose a un vertice straordinario: non voleva mettere la faccia sull'ennesimo nulla di fatto. Altro fronte estero scoperto, quello con l'Egitto. Le ultime ricostruzioni fornite  sul delitto Regeni sono bollate da tutti i quotidiani come messa in scena. Casini a QN (p.13): "Schiaffo alla collaborazione, vogliamo verità non false piste". Il Messaggero (p.3) parla di premier irritato e deciso ad avere verità non di comodo: "Non c'è business o diplomazia che tenga". Ma per il Fatto (in prima e a p.13) l'Italia non può permettersi la verità su Regeni. Libero (in prima e a p.2) attacca invece Renzi per la sua visita-spot ieri a Lampedusa, da dove ha chiesto alla Ue di riconoscere l'isola zona franca. "Così il premier spalanca la porta all'invasione".

EUROPA
Da Parigi a Bruxelles, retate contro le cellule dei terroristi islamici (Stampa in apertura e a p.2). Ma procura (Repubblica p.9) e governo belga (Sole p. 6) restano nel mirino di governi alleati e analisti per la pessima gestione di indagini ed emergenza. L'ex premier Di Rupo al Corriere (p.15): "Il mio Paese non è fallito. Qui c'è libertà totale, per questo è fantastico". Intanto si fa più chiara la linea Ue anti-Isis: banca dati unica, maggiore cooperazione tra le intelligence, nuovi controlli alle frontiere (Messaggero p. 10). Ma il decalogo varato dei ministri di Interno e Giustizia dell'Unione rischia di essere l'ennesimo manuale di buone intenzioni. Molte le analisi e le interviste. Orlando al Corriere (p.10): "In Europa servono lo scambio di dati e una procura con una vera regia sul terrorismo". Sulla Stampa (p.6) parla il filosofo polacco Bauman: "Se cediamo alla paura morirà la democrazia". La Bonino all'Unità(p.5): "L'Europa è ferma alle nazioni. Così rincorrerà sempre l'emergenza". Fabbrini sul Sole (in prima e a p.9): all'Unione serve un vero governo. Idem Stefanini sulla Stampa (in prima e a p.23): "Per l'Europa è tempo di fare squadra". Sempre sulla Stampa (in prima e a p.23) Marta Dassù rilancia sulla necessità di una Fbi per la Ue. Intanto da Lampedusa, Renzi rilancia sull'emergenza migranti: "La Ue non chiuda gli occhi" (Messaggero p.13 e tutti). E chiede che l'isola diventi zona franca: "sarebbe una restituzione". Libero (p.2): "Così spalanca la porta all'invasione".

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