Commentario del 4.03.2016

IN PRIMA PAGINA
La morte dei due ostaggi italiani in Libia – "Usati come scudi umani" (Sole, Unità) – in apertura su tutti i giornali. Pronto l'attacco con aerei e navi (Repubblica). L'ambasciatore Usa: "Potete inviare a Tripoli fino a 5 mila militari" (Corriere). Renzi spera di evitare la guerra. Alfano non la esclude (Corriere). "Italia a rischio? Siamo pronti" dice a l'Unità. Casini al Mattino: ora con russi e arabi ci vuole una Santa Alleanza. Pace al Fatto: "Una pazzia gli 007 lì senza passare dal Parlamento" (Fatto). Sul Messaggero, da Cairo a Tripoli, la guerra sotterranea agli interessi italiani. Quotidiani divisi sull'intervento: favorevoli Corriere, Giornale, Foglio. Frena il Sole: in Libia senza rete, un copione scritto da altri. Intanto dalla Ue appello ai migranti economici: "Non venite qui" (su tutti). Libero: finalmente l'Europa dice la verità. Sul fronte interno è l'economia in primo piano, col varo del nuovo codice per gli appalti (Sole e tutti): Delrio: la cura per le opere pubbliche (Unità). Cantone: una rivoluzione (Corriere). Sui mutui casa, corretta la norma: vendita dopo 18 rate non pagate alla banca (Avvenire e tutti). Il Sole: così disparità tra vecchi e nuovi morosi. Su tutti commenti e analisi sull'operazione Stampubblica (Fatto): esuberi, rivolta Rcs e Ansa nel mirino (Fatto). Per il Foglio nasce un nuovo Capitalismo. Per il Giornale è il regime di De Benedetti. Ma gli analisti promuovono l'operazione (MF). A Roma Berlusconi apre alle primarie: punto su Bertolaso (Messaggero). Ma la città è sotto assedio, tra alberi killer e topi (Messaggero). Sul Tempo mensa "proibita" all'alunno disabile

ITALIA-ECONOMIA
Il nuovo codice degli appalti varato dal governo e il cambio in corsa alla norma sui mutui per le case in primo piano su tutti. Col nuovo codice degli appalti meno burocrazia, più trasparenza, stop alle incompiute e potere all'Anac di giudicare amministrazioni pubbliche e imprese. Cantone: "Una rivoluzione". Cantone alla Stampa (p.7): "Bene il nuovo codice, ci sarà meno burocrazia e più legalità". Delrio a Repubblica (p.11): "Lavori veloci e prezzi chiari. E' finita l'era delle incompiute: andranno avanti solo i progetti validi". Critica la Camusso: "Subappalto senza limiti, temiamo per i lavoratori" (Repubblica p.11). Sulle case alle banche per il mutuo non pagato il governo corregge il tiro: servono 18 mesi e non più 7 (su tutti). Ma queste modifiche , avverte il Sole (in prima e a p.7) rischiano di creare disparità con gli altri Paesi europei e soprattutto tra vecchi e futuri morosi per il diverso valore di vendita dell'immobile. Intanto il mercato riprende a tirare:  444 mila le vendite (+ 6,5%) nel 2015, mentre calano le aste giudiziarie (-6,7%) (Sole p.7). Sulla Stampa (p.10) e altri il boom dei brevetti delle imprese italiane. Ma il tema (anche economico) del giorno resta la fusione tra Repubblica e la Stampa. Fatto (p.4) e Giornale (p.1) rimarcano le difficoltà di Rcs (ieri a -7,8%) e le contestazioni dei giornalisti del gruppo (oggi sul Corriere p.21 la nota del cdr). Ipotesi di alleanza con il gruppo Monti Riffeser del QN e sul Gruppo Caltagirone (Giornale p.10). Sul Foglio (p.5) il "sogno" "Sole della Sera", accarezzato da Rocca e Bonomi, viste le difficoltà in cui si dibatte anche il Sole 24 Ore. Ipotesi però smentita (Giornale p.10). Sempre il Foglio (in prima) coglie un filo rosso tra l'operazione Rcs, Fca, Repubblica, Generali, Telecom e Unicredit e parla dell'avvento di un nuovo capitalismo, con il francese Bolloré che sta colmando il vuoto di una regia italiana. Per Renzi è la grande occasione per trasformare Palazzo Chigi nel salotto buono del Capitalismo italiano.  

ITALIA-POLITICA
L'uccisione di due dei quattro italiani rapiti in Libia drammatizza e accelera il dibattito politico sull'Italia in guerra. La linea di Palazzo Chigi e del Colle resta quella di non cedere alle accelerazioni (Corriere p.8). Renzi: "Nessuna fuga in avanti" (Stampa p.4). Attentati in Italia e rappresaglie le due paure del premier. Bersani, Berlusconi e Prodi apprezzano, Salvini all'attacco di Renzi: "Ha le mani sporche di sangue". Alfano si smarca: rischio di attentati già alto anche senza intervenire (Corriere p.8). E all'Unità (p.4) dice: "Lavoriamo perché l'Italia sia il paese leader per la stabilizzazione della Libia. Stabilizzare quel Paese è necessario per la lotta all'Isis e per fermare gli sbarchi degli immigrati". Sul Corriere (p.9) le pressioni internazionali sul governo italiano. L'ambasciatore americano a Roma: "A voi la guida in Libia, ci aspettiamo 5 mila uomini".  Ma Renzi, furioso per la divulgazione dei piani segreti sulla linea di comando in caso di operazioni sul campo, prende ancora tempo nella speranza che si possa evitare la guerra. Per Verderami (Corriere p.5) teme non solo le incognite sul campo ma anche l'effetto che la mossa avrebbe sull'opinione pubblica, alienandogli le simpatie di un altro pezzo di elettorato di sinistra senza conquistare moderati al centro. I sondaggi descrivono in fatti un Paese schizofrenico: favorevole a combattere il terrorismo ma non a missioni militari. Quotidiani divisi sull'ipotesi di un intervento. Corriere favorevole, con Venturini (in prima e a p. 27) che parla di "dovere di agire". Favorevoli anche Giornale e Foglio. Frena il Sole, con Negri (in prima e a p.5) che stigmatizza gli interventi internazionali fatti fin qui digerire all'Italia dagli alleati senza rete e senza alcun reale beneficio. Il Messaggero (p.7) rimarca l'isolamento dell'Italia su Egitto e Libia: la morte di Regeni e dei due ostaggi può essere letta come il tentativo di frenare l'interventismo economico di Roma in Nord Africa. Tesi sostenuta anche da Repubblica: "Col delitto Regeni colevano colpire gli affari italiani".

EUROPA
In primo piano su tutti l'appello del presidente del Consiglio d'Europa Tusk ai migranti economici: "Non venite in Europa, non date retta ai trafficanti di essere umani: i rimpatri aumenteranno". Tusk ha anche assicurato il pieno ripristino delle regole di Schengen: troppo pesanti i danni economici della sospensione (Corriere in prima e a p.10 e su tutti.). La stima che trapela dalla Commissione è di 1.400 mld persi in 10 anni se verranno ripristinati i controlli alle frontiere. Oggi Juncker lancerà una road map per il ripristino completo di Schngen entro novembre. Merkel, sempre più in difficoltà sul fronte interno, cerca un accordo con Ankara per bloccare i flussi di migranti in Turchia e per attuare una politica di rimpatri massicci dalla Grecia. Oggi il vertice con Hollande per concordare una linea comune franco-tedesca in vista del summit Ue di lunedì. L'Italia chiede la riforma del Trattato di Dublino e l'attuazione dei ricollocamenti in altri Stati Ue. Intanto Salvini attacca Mattarella per l'elogio all'Italia che accoglie: "Pensi agli italiani sotto la soglia della povertà" (Repubblica p.6 e altri). Su Repubblica (p.8) l'altro fronte caldo europeo, quello con la Gran Bretagna. Col fronte degli anti-Ue che si allarga, arriva il contraccolpo sui mercati: sterlina debole e investimenti in fuga.

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