Commentario del 31.07.2022

PRIME PAGINE
Verso il voto: quei 50 collegi decisivi (Repubblica). Centrodestra, prove di governo. Meloni: il Tesoro a FdI (Messaggero). Politici e super-esperti: la squadra dei moderati (Giornale). Guerra e fisco, Meloni blinda il programma (Stampa). Al centro si balla il valzer delle alleanze (QN). Lite Calenda-dem sull'asse con i grillini (Giornale). Speranza al Corriere: "Sbagliato dividerci". Azione, dubbi sul patto con i democratici. Nuovi addii nel M5S, ma Grillo: "Vinceremo" (Corriere). Via D'Incà e Crippa: il Pd offre posti ai transfughi M5S (Messaggero). D'Incà: "Sto nel centrosinistra" (Repubblica). Intanto da Santoro a Conte: nato il partito anti-Nato (Giornale).
Italia-Economia. Pnrr, allarme sui 55 obiettivi di fine 2022. Progetti in corso, incognita da 20 mld (Sole). Buste paga, aumenti da agosto (Messaggero).
L'acquisto di Ita da parte di Msc-Lufhtansa: sì dell'esecutivo alla privatizzazione (Messaggero).
Cronaca. Quattro minuti di furia cieca per uccidere l'ambulante (Repubblica). "Il seme dell'odio" titola la Stampa. Il Fatto: ucciso a mani nude e usato dai politicanti. Sul nigeriano ucciso a pugni sciacalli rossi all'attacco (Giornale). Libero: "Vilipendio di cadavere".

ECONOMIA
Il Sole (in prima e p.2) lancia l'allarme sui 55 obiettivi del Pnrr da raggiungere entro fine anno: incognita di 20 mld su progetti già attivi che riguardano giustizia tributaria, spending review e istruzione. Agenda fitta fino a dicembre per evitare di mettere a rischio anche i contributi a fondo perduto che sostituiscono le risorse nazionali per misure già avviate.
Confindustria pronta a consegnare il documento ai partiti con le richieste per il dopo-voto: in 18 punti le priorità per il Paese secondo le imprese (Stampa p.12). "La crisi di governo è stato un atto irresponsabile – fanno sapere da viale dell'Astronomia, ora si apra una nuova stagione di riforme". In cima al dossier stilato da Confindustria c'è la conferma della collocazione atlantista dell'Italia, ma anche molti punti che riguardano l'economia: dalla bocciature del salario minimo alla eliminazione dell'Irap, dal freno ai prepensionamenti agli incentivi più facili per le imprese. Uno dei punti su cui gli industriali hanno sempre battuto è il taglio del cuneo fiscale: già dal mese di agosto busta pagare più pesante con il taglio dei contributi – ricorda il Messaggero (p.9) -. La riduzione dell'1% riguarda i redditi sotto i 35 mila euro e varrà per tutto il 2022, con un beneficio fino a 75 euro mensili per i lavoratori. Intanto, sulle proposte circolate nelle settimane scorse, arriva la chiusura di Draghi al taglio dell'Iva (Stampa p.13): secondo Draghi e il Tesoro, che continuano a lavorare sul dl Aiuti-bis che arriverà in Cdm a metà settimana, la riduzione dell'imposta è inefficace. Mentre si va verso la rivalutazione anticipata del 2% delle pensioni.
Draghi scioglie i dubbi su Ita: via libera alla privatizzazione (Messaggero in prima e p.17). Nel prossimo Cdm arriverà l'ok all'operazione con Msc-Lufhtansa già approvata dal Tesoro.
Lavoro, su Corriere (p.29) e altri quotidiani i dati della Cgia di Mestre sul mercato del lavoro in nero che non conosce crisi. Secondo le ultime rilevazioni, riferite a inizio 2020, in Italia c'erano 3,2 milioni di occupati irregolari. L'area del Paese con maggiore incidenza del lavoro irregolare è il Mezzogiorno (17,5%), quindi il Centro (13,1%) e Nord (10%); la media nazionale è del 12,6%, mentre in termini assoluti svetta il Nord.

POLITICA
Sono 50 i collegi decisivi dove si decide la sfida elettorale: secondo l'analisi di Repubblica (in prima e pp.2-3) i 50 collegi "contendibili", che nessun sondaggio è in grado di assegnare al centrodestra o al centrosinistra, saranno decisivi. Secondo i dati dell'Istituto Cattaneo solo precisamente 46, 29 per la Camera e 17 per il Senato, ma ci sono altri collegi che le segreterie regionali dei partiti pensano di poter portare a casa. Per questo l'attenzione è indirizzata a questi collegi: i partiti cercano di selezionare i nomi migliori che potrebbero spostare l'ago della bilancia.
M5S alle prese con il rebus delle liste, dopo lo stop alla ricandidatura di molti big (Repubblica p.4). Conte pesca nella società civile: da Santoro a Scanzi, da Orsina a De Masi, diversi i nomi che circolano. Intanto, è alta tensione per le nuove uscite, con il ministro D'Incà e il capogruppo Crippa che vanno verso il Pd. Grillo attacca: "Contagiati dagli zombie" (Corriere in prima e p.2 e tutti). Per i transfughi M5S porte aperte dei dem: pronti posti in lista nel Pd (Messaggero p.4). Il ministro dei Rapporti con il Parlamento a Repubblica (p.5) dice: "Ho deciso l'addio al Movimento la sera della sfiducia a Draghi. Ora, per non consegnare il Paese alle destre, serve l'impegno di tutti. Il campo è quello delle forze progressiste". Anche Crippa al Corriere (p.3) spiega: "Il più grande errore di Conte è stato disfare il progetto del campo largo riformista e progressista e consegnare la testa di Draghi alla destra. Candidarmi con il Pd? Vedremo cosa accade nei prossimi giorni".
Il possibile ingresso dei fuoriusciti 5S nel Pd allontana l'accordo tra i dem e Calenda. Il leader di Azione annuncia per domani la decisione sulla possibilità o meno di correre da soli, intanto detta le condizioni al Pd: sì ma senza ex 5S e Fratoianni nei collegi (Repubblica p.6). Al centro parte il valzer delle alleanze: non si scioglie il nodo di un'intesa tra Azione e democratici (QN in prima e p.6). Calenda ha dei dubbi sull'intesa, ma spiega: "Non siamo equidistanti". Con l'esponente di Azione, Raffaele Bonanni, che al Corriere (p.7) dice: "Serve un patto repubblicano vero. Per noi l'importante è incontrarsi sui contenuti. Vorrei correre con un Pd che diventasse un partito riformatore". Intanto, secondo la Stampa (p.11), il Pd corteggia Fico: è caccia ai 5S esclusi dal vincolo dei due mandati. Il ministro della Salute e leader di Articolo 1, Roberto Speranza, al Corriere (p.6) avverte: "Dinanzi a una destra simile continuo a pensare che sia un errore dividere il campo. A tutti chiedo di non sottovalutare questa spaccatura nei collegi".
Nel centrodestra, in programma un nuovo vertice per decidere sui collegi (Giornale p.8). In settimana un nuovo incontro tra i leader per definire il quadro. Meloni mette i paletti agli alleati: "Sostegno all'Ucraina nel programma" (Stampa p.6). Salvini intanto pensa al governo dei big e lancia la richiesta: "Ministri decisi prima del voto" (Repubblica p.8 e tutti). Meloni candidata per il ruolo di premier, i vice potrebbero essere Salvini – cui andrebbe anche il Viminale – e Tajani – che potrebbe accomodarsi alla Farnesina -. Resta in piedi l'ipotesi di Berlusconi presidente del Senato. Secondo Libero (p.9) si va verso la conferma dei ministri leghisti Giorgetti, Stefani e Garavaglia. Con Centinaio che potrebbe tornare all'Agricoltura. Ma per il Corriere (p.8) la Meloni preferisce il riserbo sulla rosa dei nomi. Intanto, il governatore leghista Fedriga alla Stampa (p.7) nega un incarico per lui: "Non farò il ministro, rimarrò in Regione. I sondaggi ci danno per favoriti, ma dobbiamo lavorare". E il presidente del Veneto Zaia al Corriere (p.9) aggiunge: "Servono risposte, dall'immigrazione all'ambiente. Non bisogna avere paura di cambiare".

ESTERI
Il Financial Times e il dopo Draghi: "Bene sulla guerra, timori sull'economia" (Stampa p.9). "La sostenibilità del debito e le prospettive di riforma economica e amministrativa preoccupano i mercati finanziari e gli alleati dopo l'uscita di Draghi".  L'altro tema caldo è la gestione della guerra in Ucraina perché il premier "ha assunto una posizione netta contro la Russia, ha allineato l'Italia al 100% con i suoi partner della Nato ed è stato schietto nel sostegno all'Ucraina". Ma - secondo FT - anche in caso di vittoria della destra "non ci sarebbe un grande cambiamento nella posizione dell'Italia". Repubblica (p.12) intervista Michael Stoppard, vice presidente di S&P Global: "L'Italia è lo snodo della Ue del gas. Il piano di Draghi non va abbandonato".
Tregua e stop alle sanzioni: tra Blinken e Lavrov al via la trattativa su Kiev (Messaggero p.12). Washington e Mosca hanno riaperto un canale. Intanto, venti Paesi aiutano Mosca ad aggirare le sanzioni. Sospetti di triangolazioni dall'Italia tramite Ankara (Corriere p.12). Fra questi 20 paesi Turchia, Cina ed Emirati Arabi Uniti, oltre a varie repubbliche ex sovietiche.
Un tweet smaschera i russi: "Gli Azov vanno impiccati". Kiev accusa: "La strage di Olenivka per nascondere le torture ai detenuti" (Repubblica e Corriere p.12, Stampa p.16). Nuove conferme di un massacro programmato dei combattenti prigionieri. Governo e familiari di Azov chiedono un'inchiesta a Onu e Croce Rossa. Kharkiv ingannata dal ritiro russo: "Bombardati ogni giorno" (Corriere p.13). La tregua di maggio aveva fatto respirare la seconda città del Paese. Ma i missili sono tornati. Ora si lavora a un piano per evacuare 200 mila dalla regione di Donetsk prima dell'inverno (Messaggero e Corriere p.12, Stampa p.16). La controffensiva ucraina è quasi realtà, questione di giorni: "L'esercito ucraino si sta riversando contro i russi, e questo è solo l'inizio", parole di Yurij Sobolevsky, vicegovernatore in esilio della regione di Kherson.
Inghilterra, Truss favorita per il posto di Johnson. Il rivale Sunak non esclude di ritirarsi (Messaggero p.12). Per le società di scommesse la Truss ha il 90% di probabilità di diventare premier. Solo poche settimane fa era al 60%.
Pelosi verso l'Asia, a Taiwan mercoledì? (Stampa p.17). Mistero sul viaggio della Speaker della Camera Usa. Un viaggio che il mondo osserva con grande attenzione, temendo l'apertura di un secondo fronte sullo Stretto di Taiwan.

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Commentario del 30.07.2022

PRIME PAGINE
Verso il voto. M5S, Grillo licenzia le stelle (Repubblica e tutti). I 5 stelle azzerano gli eletti (Corriere). Il fondatore vince sui due mandati: schiaffo a Conte e Travaglio (Giornale). Comanda Grillo: a casa tutti i big (QN). Grillo riduce i 5S (Messaggero). Conte al Fatto: "Il Polo giusto dei 5S è aperto alla società civile". Intanto Calenda svuota Fi. Gelmini: "Avanti con Draghi" (Stampa).
Il sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere: il centrodestra molto avanti. Testa a testa Meloni-Letta.
Il Giornale apre con la campagna contro il centrodestra: "Insalata russa con bufale". Libero in esclusiva: per gli 007 Letta uomo di Putin.
Italia-Economia. Crescita, Italia al top in Europa (+4,6%9. Ma fare la spesa costa come nel 1984 (Sole). Italia locomotiva d'Europa: nel 2022 Pil a +3,4% (Messaggero). "Eppur si cresce" titola Avvenire. L'Italia smentisce i gufi – scrive il Giornale -: cresce più della Germania. Pesa però l'inflazione: dai fagiolini al pane, inflazione senza freni, ma a sorpresa sale il Pil (Stampa).
Esteri. Accuse Mosca-Kiev sulla strage nel carcere (Corriere).
Cronaca. Migrante ucciso in strada a bastonate (Repubblica).

ECONOMIA
Italia locomotiva d'Europa: nel 2022 Pil a +3,4% (Messaggero in prima e p.7 e tutti). L'Istat registra il sesto semestre positivo consecutivo per il Pil, con le imprese che trainano lo sviluppo. "Gufi smentiti" scrive il Giornale (p.8). Il Pil italiano supera i livelli pre-Covid (Repubblica p.22): dopo un primo trimestre pallido (+0,1%). nel secondo l'Italia registra una crescita dell'1%, oltre le attese. Solo Svezia e Spagna fanno meglio, mentre la Germania è a zero. Manacorda su Repubblica (p.27) invita alla calma nell'analisi dei dati del Pil: si tratta di una sorpresa e non del segno di una tendenza consolidata o destinata a consolidarsi. Tanto più che il governo è stato buttato giù e ora il futuro politico del Paese è quanto mai incerto. I dati positivi di un Pil che da aprile a giugno sale dell'l% rispetto al trimestre precedente e del 4,6% se paragonato a un anno prima hanno già in sé il segno di una certa precarietà. Un punto di Pil – scrive Manacorda - non fa primavera, economicamente parlando. La Borsa reagisce bene alla notizia e guadagna il 2,1%, mentre lo spread scende a 233, dopo un avvio a 244 punti base. Le prospettive sul terzo trimestre continuano ad essere positive, ma la tempesta si sposta ad autunno e alla prima parte del 2023 a causa dei timori per la crisi del gas. Il sottosegretario all'Economia, Federico Freni, al Messaggero (p.7) dice: "Adesso la ripresa va sostenuta con riforme strutturali e sostenibili. Con la riduzione dell'1% del cuneo fiscale facciamo un primo passo concreto per i lavoratori. E ai pensionati anticiperemo la rivalutazione degli assegni prevista per gennaio. Ma le misure cardine sono lo sconto delle accise sulla benzina e lo sconto sulle bollette attraverso l'azzeramento degli oneri di sistema". Al Corriere (p.11) il leader della Cgil, Maurizio Landini, avverte: "La crescita del Pil è una buona notizia, perchè significa che ci sono più entrate del previsto, che è giusto redistribuire, partendo da lavoratori e pensionati. Ma questa crescita continua a creare occupazione precaria. Siamo favorevoli alle mosse del governo con il decreto aiuti: il taglio del cuneo fiscale e la rivalutazione delle pensioni devono però diventare strutturali con la legge di Bilancio". Continua a pesare però l'inflazione sul potere d'acquisto degli italiani: nonostante il rallentamento di luglio (+0,4% su base mensile), la spesa resta ai massimi dal 1984 (Sole p.4). A luglio alimentari e prodotti della casa registrano un aumento del 9,1% (Repubblica p.22 e tutti). L'industriale del pomodoro, Francesco Mutti, alla Stampa (p.2) avverte: "Saremo costretti ad alzare ancora i prezzi, il governo tagli l'Iva per difendere i consumi".

POLITICA
M5S, Conte cede a Grillo sul doppio mandato. Addio ai veterani (Repubblica p.4 e tutti). Da Fico a Taverna, da Crimi a Dadone e Toninelli: dovrano rinunciare a candidarsi in Parlamento. Secondo Repubblica è la decapitazione di un pezzo dei 5S, quello storico, che finora guidava le dinamiche interne. Conte, intervistato dal Fatto (in prima e pp.2-3) nega gli attriti: "Io e Grillo abbiamo sempre ragionato assieme anche su eventuali deroghe alla regola per salvaguardare l'esperienza di alcuni portavoce. Di certo si tratta di una regola fondativa: ne capisco la filosofia e comprendo la posizione di Grillo, che è il custode dei principi". Poi Conte guarda alla campagna elettorale: "Per il sistema mediatico noi siamo diventati il nemico pubblico numero uno. Abbiamo pestato troppi piedi a interessi economici enormi. La nostra campagna è già pronta e sarà all'insegna dell'agenda sociale che abbiamo anticipato nei 9 punti dati anche a Draghi, per una vera transizione ecologica e non annacquata nel bla bla delle dichiarazioni politiche. Metteremo al centro i giovani, le donne, i ceti medi impoveriti, le partite Iva". Intanto molti esponenti storici non potranno ricandirsi. Roberta Lombardi al Corriere (p.2): "Sono sempre stata convinta che la politica debba essere intesa come un servizio civile a tempo determinato, poi è ovvio che man mano che acquisisci competenze e conoscenza ti rendi conto che è anche importante non disperderle". Fico, a colloquio con Repubblica (p.5), spiega: "E' la regola del doppio mandato a renderci credibili. Ora farò campagna elettorale". Ma la vittoria di Grillo sul doppio mandato non pacifica il M5S, scrive Massimo Franco sul Corriere (p.5). Intanto, altri esponenti lasciano il Movimento: il ministro D'Incà e il capogruppo Crippa vanno verso il centrosinistra.
Gelmini e Carfagna, dopo aver lasciato Fi, entrano in Azione (Corriere p.6 e tutti). Le due ex esponenti di Forza Italia deluse, salgono sul carro di Calenda (Stampa p.4). "Avanti con il metodo Draghi, la mia una scelta di coerenza" dice la Gelmini alla Stampa (p.5). Il leader di Azione – secondo Repubblica (p.6) – si prepara a dire sì a Letta. Calenda porta a sinistra le ministre ex forziste (Giornale p.5). Ma per il Corriere (p.7) Calenda sarebbe intenzionato ad aspettare ancora sul patto con il Pd, con le due ministre ex Fi che spingono per il no ad un accordo con i dem.
In vista dell'appuntamento elettorale del 25 settembre, il sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere (in prima e p.9) vede il testa a testa tra FdI e Pd per il primo posto. Sono entrambi appaiati al 23%, ma il centrodestra domina come coalizione. Intanto, arriva l'avvertimento della Meloni agli alleati: "Mettiamo sul tavolo solo programmi seri" (Messaggero p.2 e altri). La presidente di Fratelli d'Italia dà l'altolà alle promesse di Salvini e Berlusconi in vista degli incontri che, a partire da lunedì, serviranno per definire le proposte comuni. Intervistata dal QN (p.4), la Meloni parla già dei suoi possibili primi provvedimenti: "Il punto primo è quello di sostenere l'economia reale, il lavoro e chi crea ricchezza e vuole assumere, innanzitutto togliendo vincoli, lacci e lacciuoli che non sono necessari e utili. Dobbiamo avere poche regole, rigorose e chiare. E non disturbare chi lavora,  perché uno Stato giusto capisce che la ricchezza la creano le imprese e i lavoratori e non i decreti. L'Italia è un Paese dove diminuiscono i diritti e aumentano le persone in difficoltà. Ma la soluzione non è quella del Reddito di cittadinanza: una misura stupida, controproducente e diseducativa, che disincentiva al lavoro". Proseguono intanto le indiscrezioni sulle ingerenze russe. Mentre il Copasir lancia l'allarme in vista del voto, Berlusconi smentisce colloqui con i russi (Sole p.7). Dopo i rumors di contatti tra esponenti di Mosca e uomini della Lega sulla caduta del governo Draghi, anche Berlusconi nel mirino per i colloqui con l'ambasciatore russo. Per il Giornale (in prima e p.2) è una campagna contro il centrodestra: un'insalata russa con bufale. Libero (p.2) le definisce "tutte favole del Pd per recuperare voti" e poi rilancia: i numeri dicono che è il Pd il partito più filo russo. Al Parlamento europeo i dem, riporta Libero, hanno votato il 22% delle volto per misure favorevoli a Putin.

ESTERI
Dalla caduta di Draghi raddoppiati gli sbarchi di migranti dalla Libia (Repubblica p.12). In aumento i flussi dalla Cirenaica. L'Onu: "La zona è controllata dalla Wagner". Mosca è coinvolta nel patto sul petrolio tra Haftar e il premier Dbeibah. Negli ultimi 14 giorni, da quando la crisi italiana è cominciata, gli sbarchi di migranti nel nostro paese sono stati 7.365, il 20% circa del numero complessivo da inizio anno.
Zelensky compare a Odessa: "L'Onu ci dia l'ok per le navi" (Corriere p.13, Repubblica e Stampa p.14, Messaggero p.8,). 10 sono pronte a partire. Il presidente si è presentato al porto di Chernomorsk, uno dei tre, insieme a Odessa e Pivdennyi, coinvolti nell'intesa, dove sarebbero 17 le navi già cariche. Lavrov e Blinken al telefono per 25 minuti sullo scambio dei prigionieri Griner-Bout. Hanno anche discusso del blocco navale russo che impedisce agli ucraini di esportare il grano (e che in teoria dovrebbe essere finito dopo un accordo firmato una settimana fa a Istanbul), nonché dell'annessione di territori ucraini. Mosca frena: "Prima dovete toglierci le sanzioni".
Colpito il carcere dei detenuti di Azov, 53 morti. Scambio di accuse tra Kiev e Mosca. Blinken-Lavrov, prima telefonata (Repubblica e Stampa p.14, Messaggero p.8, Corriere p.12). Per i russi: "Sono razzi Usa". Kiev: "Crimine di guerra russo. Con le bombe hanno sedato una rivolta. Strage per coprire le torture". Dei soldati sono stati filmati mentre mutilano i nemici prima di ucciderli. Sul web c'è perfino qualcuno che fa il tifo.
Orbán e il metodo del libro. Come l'amico delle destre italiane silenzia gli oppositori (Repubblica p.13). Ungheria, media censurati e avversari schedati: in Parlamento c'è un testo con le schede personali di chi prende la parola per rinfacciargli dichiarazioni del passato, accusarlo di vicinanza all'ex premier o di essere emissario di Soros o un burocrate di Bruxelles, e venire screditato. L'opposizione non ha voce per chi critica il premier.
L'America torna verde (Stampa p.20). Intesa bipartisan al Senato: al via un piano da 385 miliardi per ridurre le emissioni di Co2. Per Biden è il primo successo in politica interna: "L'agenda intrapresa dall'America avrà ripercussioni su molte capitali nel mondo intero", decisivo il senatore repubblicano Manchin le cui resistenze si sono ridotte. Per i senatori "questo pacchetto di norme cambierà per sempre l'economia Usa".

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Commentario del 29.07.2022

IN PRIMA PAGINA
Politica. La politica estera infiamma il voto (Corriere). Meloni: "Noi garanti del sostegno a Kiev".
Calenda esita, Letta attende e Gentiloni lavora per unirli (Foglio). Il Pd arruola le spie (Giornale). Povero Giuseppi, supplica Letta di riprenderlo (Libero). Meloni: noi affidabili all'estero (Messaggero). Dossier e 007, la campagna di Russia (QN). Allarme su presunte ingerenze di Mosca attraverso la Lega. "Ombre russe, la Lega dica la verità" (Stampa)
Economia. Ora il governo rilancia sul taglio del cuneo fiscale (Giornale). Chi ha figli under 14 resterà in smart working (Messaggero). Imprese, ai commissari doppio tetto ai compensi. Giorgetti: scelta di giustizia (Sole).
Esteri. I missili colpiscono il cuore dell'Ucraina, sirene nella capitale (Corriere). L'arma dei migranti (Repubblica). Chiamata Biden-Xi su Taiwan: "Non giocate col fuoco".

ECONOMIA
"Lavoro agile" prorogato per chi è fragile o ha figli. C'è anche il bonus trasporti per i bus (Messaggero p.8). Si va verso un allungamento per tutto il 2022 delle regole per lo smart working nel privato. A settembre scatteranno gli sconti sugli abbonamenti per i mezzi pubblici.
Al Corriere (p.13) arrivano le parole del leader di Confindustria Carlo Bonomi: "Noi industriali increduli di fronte alla caduta di Draghi, sono le imprese a fare Pil". Poi aggiunge: "Il voto? Non ci schieriamo. Basta campagne elettorali di chiacchiere, serve più credibilità". Secondo Repubblica (p.8) però il voto divide Confindustria: sospetti su Bonomi tentato dal centrodestra. Da Nord Est, e non solo, si accusa il presidente di essere stato tiepido su Draghi e si ipotizza che voglia sostenere l'alleanza di centrodestra. Pesa anche la battaglia già aperta per la sua successione. Il numero uno intanto riunisce il consiglio generale per ribadire la posizione su Europa e conti pubblici.
Su Stampa (p.13) arrivano le parole di Ignazio Visco: "L'Italia non spaventi i mercati. Il Pnrr si farà, chiunque governi". Il governatore di Bankitalia: "Nuovo rialzo dei tassi da valutare a settembre, sullo spread nessuna decisione ideologica: se serve, lo scudo può alzarsi in 24 ore". Il Sole (p.6) parla però di procedura lunga per assegnare 7,5 miliardi di extracosti Pnrr. Ai Comuni 1,5 miliardi rapidamente distribuiti sulla base di un forfait, per le grandi opere l'iter in due tempi richiederà l'autorizzazione del Mef e ritarderà l'avvio delle gare già posticipate ad inizio 2022.
 Si lavora sul taglio del cuneo, che sale all'1% ma si rischia l' "effetto mancetta", scrive il Giornale (p.9). Il governo lima il dl Aiuti: sulle pensioni si pensa a un ritocco anticipato di tre mesi. Arriva l'ok alle coperture.

POLITICA
Sui quotidiani ampio spazio al caso delle possibili ingerenze di Mosca sulla caduta di Draghi. "Mosca dietro la crisi", Salvini: accuse false. Gabrielli nega dossier (Messaggero p.2-3 e tutti). Sospetti su possibili interferenze russe. Letta e Di Maio all'attacco. Per il sottosegretario la notizia non è attribuibile all'intelligence. Ma intanto la Meloni rassicura gli Usa: "Noi garanti per l'Ucraina". La leader di FdI punta sull'atlantismo: "Siamo un grande partito conservatore".
I fedelissimi dei territori guidati da sei colonnelli, ecco la falange di Meloni, titola Repubblica (p.4). La selezione dei candidati di FdI per il voto di settembre: dagli amministratori locali alla fan di Evita. La leader ed il neo-fasciscmo: "I nostalgici da operetta sono traditori della nostra causa". Per Salvini è bufera russa, titola la Stampa (p.2-3). La rivelazione del quotidiano agita la politica. Irritazione FdI. Il leghista parla di "fesserie" ma non smentisce i fatti nel merito. Borghi: "Basta rapporti opachi, se il Carroccio vince prende ordini da Putin". E aggiunge: "E' in atto un'ambigua cooperazione politica con un Paese che non rientra tra i nostri alleati". Lollobrigida invece precisa: "Siamo dalla parte di Nato e Ucraina". Secondo Libero (p.5) il centrodestra unito vale il 46%. Il sondaggio di Supermedia YouTrend/Agi conferma FdI primo tra i partiti con il 23,3%, tallonato da Pd (22,8%). C'è l'accordo per la ripartizione delle candidature all'uninominale: 98 vanno a FdI, 70 alla Lega, 42 a FI e 11 ai centristi.
Subito la sinistra impicca Salvini: "Adesso chiarisca sugli ultimi giorni del governo Draghi", titola invece il Giornale (p.2-3). Pure Di Maio attacca il Carroccio: "Spieghi i suoi rapporti con Mosca".
Nel centrosinistra intanto il Pd con il rebus uninominale: da Carofiglio agli ex sindaci è caccia ai candidati forti (Messaggero p.4-5). La linea è quella di conquistare il voto dei delusi schierando giovani, donne e volti noti. Liti sulle liste e rebus alleanze, Sala striglia il Pd: "Basta veti" (Repubblica p.6). Letta al lavoro per definire l'ampiezza della coalizione: con M5S non si ricuce, con Calenda è stallo, con Renzi strada in salita. "Scelgo Calenda per salvare il Paese dagli estremismi, e spero in Draghi", così Mara Carfagna intervistata dal Corriere (p.9). La ministra dopo l'addio a Forza Italia: non potevo restare, avrei barattato la mia coscienza e le mie idee con una poltrona. Intanto Grillo chiama Di Battista e frena le alleanze regionali (Messaggero p.5). La strategia del fondatore per recuperare consensi: il Movimento torni alle origini. Ma Conte spinge per gli accordi locali con il Pd. E teme il ritorno dell'ingestibile Dibba.
Tra i temi anche la riforma della giustizia. Giudice unico per le famiglie, e aumentano le mediazioni, scrive il Messaggero (p.7). Il governo approva i decreti attuativi: l'obiettivo è accelerare i processi del 40%. Maggiori competenze ai giudici di pace, più tutele per minori e vittime di violenza. Per Libero (p.8) il governo è caduto e finalmente taglia la durata dei processi.

ESTERI
Confronto Xi-Biden su Taiwan: "Non giocare con il fuoco o ti bruci". Biden prova a disinnescare la bomba Pelosi su Taiwan (Repubblica p.14, Stampa p.16, Corriere p.19, Messaggero p.9). Telefonata di oltre 2 ore tra presidenti di Cina e Usa. "Chi gioca col fuoco finisce per bruciarsi. Entrambi i lati dello Stretto dell'Isola appartengono a una sola Cina, che alla base dei rapporti con gli Usa.. Diciamo no alle interferenze": il presidente cinese Xi Jinping ha ammonito così Joe Biden. Il capo della Casa Bianca: "Resti lo status quo. Ci opponiamo a mosse unilaterali sull'isola". Al centro dello scontro il possibile viaggio a Taipei della Pelosi e Al anche l'Ucraina ma non la spinosa questione dei dazi. Si lavora a un incontro di persona tra i due leader a novembre. Per gli Usa Pechino alza i toni per celare i fallimenti interni su economia e Covid.
La Cina rinuncia a fare previsioni sul Pil: "Calcoli impossibili in questa situazione" (Stampa p.12). Sfumata la crescita del 5,5% il governo evita qualunque altra stima per non essere smentito. "Il miglior risultato possibile: è diventato questo l'obiettivo annuale ufficiale del governo cinese per l'economia. Cancellato il target del +5,5% del Pil, forse perché Pechino ha capito che si tratta di una meta irraggiungibile. E fallire un obiettivo non è consentito, in particolare nell'anno del XX Congresso del Partito comunista del prossimo ottobre.
Primo carico di grano in partenza oggi. Ma Kiev perde i primi clienti: l'Egitto interrompe l'acquisto (Stampa p.14, Messaggero p.9). Dopo la visita di Lavrov al Cairo scatta il blocco di un contratto da 240mila tonnellate. L'Onu avverte: "Serve ancora lavorare sulla sicurezza delle navi e sulle coordinate dei corridoi". L'accordo siglato la settimana scorsa a Istanbul potrebbe portare già in questi giorni a un primo sblocco dei porti ucraini sul Mar Nero, dove l'Occidente accusa il Cremlino di aver usato il grano come un'arma politica impedendo le esportazioni di cereali via mare. Il capo degli affari umanitari dell'Onu Martin Griffiths spera che un primo carico di grano salpi già oggi dall'Ucraina, ma ha precisato che si stanno elaborando dettagli "cruciali" per la sicurezza delle navi e le coordinate dei corridoi. La Turchia sorveglia i corridoi navali e si candida a ospitare anche gli incontri per il cessate il fuoco.
Missili sulla regione di Kiev. Nella capitale tornano le sirene (Corriere p.16). Colpita anche l'Ucraina centrale, 5 morti. Zelensky: "Non ci faremo intimidire". Cinque gli attacchi missilistici andati a segno nel distretto di Vyshgorod (oblast di Kiev, appunto), "e altri due missili sono stati abbattuti dalle forze della difesa aerea", ha precisato il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleksiy Kuleba.

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Commentario del 28.07.2022

PRIME PAGINE
Voto, il centrodestra trova l'intesa (Corriere, Messaggero e tutti). Berlusconi dà il via libera alla Meloni (QN). "La falange" scrive Repubblica. "Tocca a Giorgia: la sinistra rosica" titola Libero. Intesa a destra, panico a sinistra (Giornale). Centrosinistra, Letta: "Su Renzi nessun veto, Berlusconi e Salvini sono dei gregari" (Repubblica). Renzi ad Avvenire: "La Meloni non si batte agitando il pericolo fascista". Il Fatto segnala la base Pd in subbuglio di fronte al rischio di "morire calendiani". M5S, Conte alza la cresta, Grillo gli sega le gambe (Giornale). Movimento in crisi sul doppio mandato: Conte promette deroghe, Grillo dice no (Tempo).
Italia-Economia. Nuovo decreto aiuti: pensioni rivalutate e decontribuzioni (Stampa e tutti). Draghi cambia: più aiuti a lavoratori, pensionati e imprese (Repubblica). Ora spunta il taglio del cuneo fiscale (Giornale). No ai 200 eurro, sì alla decontribuzione: Draghi accontenta i sindacati – scrive il Fatto -. Ma Landini avverte: in piazza l'8 e 9 ottobre qualunque sarà il governo, per uscire dagli slogan. Dl semplificazioni, via alle novità (Sole): segnalazioni soft per la crisi d'impresa.
Energia. Gas, Cingolani: "Nessuna misura drastica per l'industria" (Sole).
Esteri. Inchiesta su Trump, l'America fa i conti con la sua storia (Repubblica). A Wuhan torna l'incubo del lockdown (Sole).

ECONOMIA
Nuovo decreto aiuti: pensioni rivalutate del 2%, nuovo taglio ai contributi (Messaggero p.9-10 e altri). Ieri il vertice di Draghi con i sindacati, da ottobre arrivano i soldi ai pensionati. Aumenti per gli stipendi fino a 35mila euro. Il premier: "Non abbandoneremo nessuno". Il Sole (p.5) segnala anche lo sconto carburanti limitato fino ad ottobre, niente bis dei 200 euro, estesi però a precari di scuola e agricoltura. Per la Stampa (p.2-3) il governo apre ai sindacati. Al Corriere (p.11) parla Luigi Sbarra: "Bene ridurre il prelievo sulle buste paga, ora giù anche l'Iva". Il segretario della Cisl chiede inoltre di "colpire di più gli extraprofitti". Soddisfatto anche Bombardieri (Uil) che ad Avvenire (p.8) dice: "Ci sono due interventi strutturali che ci soddisfano molto. Uno per diminuire il peso del lordo in busta paga attraverso una riduzione dei contributi sociali. Poi una rivalutazione delle pensioni anticipata. Due scelte con le quali in linea di principio siamo molto d'accordo. Non è tempo di bonus, perchè sono periodici e poi vanno via. Mentre queste misure tracciano un percorso che potrà essere seguito anche dopo gennaio". Anche il leader della Cgil Landini, intervistato dalla Stampa (p.3), vede "passi avanti positivi", ma annuncia: "A ottobre andremo in piazza. Dopo il voto manifesteremo con qualunque governo".
Repubblica (p.11) prova ad analizzare l'allarme sociale delle famiglie italiane definite "acrobate sull'orlo della crisi". Tra figli da crescere e anziani da assistere due nuclei su tre giudicano insufficienti le loro entrate. E una spesa imprevista genera squilibri.
La Stampa (p.4-5) riporta invece il piano anti-inflazione. Nel 2022 forbice stipendi-salari su del 6%, contratto scaduto per 6,5 milioni con il governo che corre ai ripari per sostenere i redditi.
Tra bonus edilizi, controlli, crisi d'impresa e 730 il Sole (p.2-3) parla di sì a nuove semplificazioni. Soglia di alert del Fisco per la crisi d'impresa agganciata al 10% del volume d'affari. Sbloccato il 110% e stop ai limiti Ue sui bonus energia.
Automotive, dal Mise arriva la spinta all'elettrico: incentivi fino a 7500 euro. Il finanziamento con i fondi utilizzati per le auto "verdi", con le norme che potrebbero entrare nel decreto Aiuti.
Fed intanto riporta i tassi al 2,5%, Powell: ora il ritmo dei rialzi rallenterà. La Banca centrale Usa vara per la seconda volta la stretta di 75 punti. Costo del denaro nella forchetta tra 2,25% e 2,5%.

POLITICA
Centrodestra, c'è l'accordo per le elezioni: "Chi prende più voti indica il premier" (Stampa p.6 e tutti). Intesa sulla regola generale, ma il nome si deciderà solo dopo le elezioni. Nel vertice di ieri, Meloni impone la linea. E a FdI vanno 98 collegi (Repubblica p.2). Dopo il braccio di ferro, Meloni accetta il 45%: compromesso sui collegi uninominali, con 98 posti a FdI, 70 alla Lega e 42 a Fi (Messaggero p.3). Ma – sottolinea il Corriere (p.2) – il braccio di ferro non è finito, la trattativa continua sulla spartizione dei seggi "sicuri". La soddisfazione dei tre leader dopo il vertice di ieri: "Così dimostriamo al centrosinistra che siamo compatti" (Giornale p.3). Salvini felice per il clima della riunione: "La squadra è compatta, parliamo delle misure da prendere". (Libero p.3). Berlusconi al QN (p.3): "Le tre grandi forze politiche del centro-destra sono tutte necessarie numericamente per vincere e politicamente per governare. Ma non posso accettare questa descrizione del  centro-destra tutta concentrata sui problemi interni, sugli assetti di potere, sui seggi. Io vedo una coalizione compatta, che sta mettendo a punto un grande programma con il quale chiedere agli italiani il consenso per una svolta profonda e per non disperdere i buoni frutti del Governo Draghi". Intanto la Stampa (in prima e pp.8-9) segnala le ombre russe dietro la crisi di governo: alcuni documenti dell'intelligence segnalerebbero dei colloqui tra un funzionario dell'ambasciata russa e l'emissario di Salvini, Capuano, in cui il rappresentante di Mosca chiedeva se i ministri leghisti fossero intenzionati a dimettersi. Contatti tra i due registrati mentre in Italia cresceva l'offensiva di Lega e M5S nei confronti di Draghi.
Nel centrosinistra si ragiona sul nodo alleanze. Letta: "Non ci sono veti su Renzi" (Corriere p.6 e tutti). "O noi o la Meloni" ripete il segretario dem. Ma deve pedalare in salita – scrive Avvenire (p.6) -: l'addio al campo largo con il M5S divide ancora il Pd e i possibili alleati. L'incubo di Letta – secondo la Stampa (p.12) – è il terzo polo: il timore è vedere Calenda, Renzi e Carfagna correre fuori dall'alleanza. Mentre Calenda deve sciogliere il dilemma se correre da solo o no (Repubblica p.9), il Pd prova a mediare tra gli gli alleati (Messaggero p.6): ma a sinsitra c'è resistenza all'accordo con il Centro. Per il Fatto (in prima e p.4) quella Letta-Calenda è un'alleanza a perdere per entrambi e la base Pd è in subbuglio di fronte al rischio di "morire calendiani". Intanto Renzi, intervistato da Avvenire (in prima e p.6), avverte: "Se vogliamo costruire un percorso sulla base dell'esperienza Draghi, ci siamo. Se dobbiamo ottenere qualche seggio, preferisco correre da solo".
Il doppio mandato scuote il M5S. Aut aut di Grillo: "Nessun terzo mandato o lascio". Conte smentisce le ricostruzioni della telefonata di Grillo: "Non è vero" (Su tutti). Il presidente dei 5S prova a smorzare la tensione: "Restiamo uniti" (Stampa p.11). Secondo il Corriere (p.9), la linea "granitica" del fondatore sul doppio mandato serve a colpire chi si schierò contro di lui. Ma il vicepresidente del Movimento, Michele Gubitosa, a Repubblica (p.6) spiega: "Sono convinto che si troverà un modo per valorizzare le esperienze di chi è stato dieci anni in Parlamento".

ESTERI
Le navi del grano ferme a Odessa: "Patto a rischio. Paura dei missili" (Stampa p.14 e altri). Il ministro Rudenko: "Via le sanzioni o salta l'accordo". Inaugurato il centro di coordinamento a Istanbul, ma ancora non c'è una data per le partenze. "Una prima nave dovrebbe lasciare l'Ucraina carica di grano domattina, ma l'equipaggio rifiuta: troppo pericoloso" dice l'analista Melnyk.
Missili Himars contro il ponte per isolare Kherson: "Ora i russi imparino a nuotare" (Repubblica p.15 e altri). Gli ucraini colpiscono da decine di km i ponti stradali usati dai russi nella regione di Kherson, grazie alla precisione dei lanciarazzi Himars consegnati da Usa e Regno Unito. E' l'avvertimento che la tanto attesa controffensiva ucraina nel Sud potrebbe cominciare da un momento all'altro per riprendere le città occupate dai russi.
L'effetto della guerra: l'Italia aumenterà le spese militari (Repubblica p.12). Guerini annuncia un miliardo e 200 milioni in più e l'invio di altre forniture all'Ucraina. Il Documento programmatico triennale della Difesa porta la spesa per il 2022 a 18 mld, contro i 16,8 dello scorso anno.
Taiwan: il passo falso di Pechino. Ora è più isolata con le minacce alla Pelosi (Stampa p.17, Corriere p.15). L'amministrazione Biden "preoccupata" da un'eventuale visita della Speaker della Camera e sta cercando di dissuaderla. Pechino: potremmo "scortare" l'aereo della speaker fino a Taipei. Il muro contro la visita della Pelosi compatta gli Usa. Il Pentagono è pronto a schierare i propri jet, e i Paesi vicini si allarmano. Oggi telefonata Biden-Xi per smorzare le tensioni.

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Commentario del 27.07.2022

PRIME PAGINE
Verso il voto, sfide incrociate sui leader (Corriere). I partiti non sanno che premier pigliare (Stampa). "Tutti in coda per il trono" titola il Giornale. Oggi il vertice di centrodestra, Repubblica: "Acerrimi alleati". Lo stop di Berlusconi a Meloni premier: "Se la candidiamo ora, perdiamo voti" (Messaggero). Libero riporta la mappa con la simulazione sui collegi che spiega perchè il Pd è disperato. Avvenire: nei collegi cappotto possibile. Letta intanto rassicura Calenda: io solo frontman. Patto con Di Maio e Sala sulle liste civiche (Messaggero). Conte al Corriere: "Un terzo polo con noi 5S. Doppio mandato? Non è un diktat".
Italia-Economia. Fmi sullo scenario globale: rischio recessione dal 2023 (Sole). Draghi: "Autunno difficile". S&P abbassa le prospettive dell'Italia (Repubblica). Rivisto al ribasso l'outlook dell'Italia da positivo a stabile (Sole). Aiuti per bonus e taglio Iva: il Cdm stanzia 14,3 mld (Messaggero). Sì alla cassaintegrazione oltre i 35 gradi (Corriere). Si aprono le porte ai furbetti (Giornale).
Energia. Europa no gas (Avvenire). L'Europa taglia i consumi del gas (Stampa). Per l'Italia consumi -7% (Corriere, Giornale e altri). Accordo Ue sul gas ma il prezzo schizza ai massimi storici (Repubblica).

ECONOMIA
Per gli aiuti 14,3 miliardi su bollette, stipendi e Iva. Draghi: autunno difficile (Messaggero p.3). Cresce la dote delle maggiori entrate che il governo impiegherà nel decreto. Il premier incontra gli imprenditori e avverte sui rischi di calo dell'economia. Repubblica (p.10) parla di scontro tra i partiti sulle misure per famiglie e imprese. Salvini chiede di tagliare l'Iva, mentre il Pd ritiene più equo il bonus da 200 euro. Si studia anche un mix tra i due interventi. Spunta un nuovo incentivo per auto elettriche e ibride legato al reddito. Rinnovati gli sconti su bollette e benzina, oggi sindacati e imprese dal premier. Arriva il via libera invece alla legge sulla concorrenza: salvi i tassisti, respinto l'assalto dei balneari (Stampa p.24). Ok in Aula alla riforma decisiva per incassare 19 miliardi del Pnrr. Per le spiagge però rinvio di almeno sei mesi.
Arriva intanto la Cassa per il caldo: nei cantieri rischio ritardi, segnala il Messaggero (p.15). Pronta la circolare dell'Inps e dell'Inail dopo gli incidenti di queste settimane. Brancaccio (Ance): "Ora però consentire la proroga automatica del fine lavori". L'ultimo regalo dell'Inps, con 35 gradi "percepiti" tutti in cassa integrazione titola il Giornale (p.10) sul tema. Tutela dei lavoratori sacrosanta. Ma in Italia troppo spesso si abusa di norme ingannevoli.
Gas, c'è l'accordo Ue: l'Italia taglia solo il 7% (Messaggero p.2-3 e altri). Il prezzo del metano intanto sfonda i 200 euro, e Bruxelles riduce del 15% i consumi. Il piano europeo prevede deroghe per i Paesi virtuosi sugli stoccaggi. Gas, la stretta dell'Europa, titola invece la Stampa (p.2-3). Ok al piano che taglia i consumi, diventerà obbligatorio in caso di crisi. Ma per l'Italia c'è una deroga.
Il mondo va verso la recessione. Il Fondo Monetario prevede la grande frenata globale: "Pericolo di disordini sociali". Rallentano tutti, dagli Usa alla Cina. L'Europa perde il traino tedesco: Berlino cede il 2%. Anche secondo il Sole (p.3) sale il conto dell'invasione dell'Ucraina: tagliate le stime sulla crescita globale. Italia in controtendenza: Pil su del 3% quest'anno (ma 0,7% il prossimo). Pesano inflazione e guerra.

POLITICA
Verso il voto, partiti alle prese con i rebus alleanze e leader. "Irreversibile il no al M5S" dice Enrico Letta, che lavora al nuovo centrosinistra (Repubblica p.6): il leader dem prepara l'alleanza a quattro punte e cerca di convincere anche chi ha votato il centrodestra. "Noi o Meloni, non ci sarà pareggio" avverte il segretario Pd che carica i suoi e incassa l'unanimità (Avvenire p.9). Il Pd punta a Forza Italia e mette una "lapide" sui 5S, scrive il Fatto (p.2). Secondo Libero (p.6) però mezzo partito si ribella alla linea di Letta. Il segretario ha ammesso: "Costretti ad alcune alleanze" (Corriere p.2). Prove di campo aperto, scrive la Stampa (p.6): Letta incontra Di Maio e Sala per allargare la coalizione. Pressing dem su Calenda, che però avverte: "Senza Draghi, faccio io il premier". Ma il segretario del Pd replica: "Sono io il front-runner". Il Corriere (in prima e p.3) si concentra sul bivio di fronte al quale si trova Calenda: ballare da solo o in coalizione? Il leader di Azione ha come obiettivo la "non vittoria" del centrodestra, per questo punta a raccogliere i voti in uscita da Fi. A lasciare Forza Italia è anche Mara Carfagna, che in una lettera alla Stampa (p.9) spiega: "Fi sottomessa ai sovranisti, ecco perchè lascio". Intanto Libero (in prima e p.2) e altri quotidiani riportano una simulazione sui collegi che preoccupa il Pd: lo studio dell'Istituto Cattaneo prevede che il centrodestra vinca nel 70%, ottenendo il 57% degli eletti. La diga del centrosinistra – secondo le simulazioni – è nelle storiche zone rosse (Repubblica p.9). Anche Avvenire (in prima e p.10) riprende le stime dell'Istituto Cattaneo che premiano l'alleanza Meloni-Salvini-Berlusconi: nei collegi "cappotto" possibile. E' la conseguenza – scrive Avvenire – della mancata alleanza tra Pd e M5S. Conte, intervistato dal Corriere (in prima e p.5), dice: "Auguro al Pd e a tutti i suoi numerosi compagni di viaggio buona fortuna, ne avranno bisogno. Noi siamo un'altra cosa rispetto a questa affollata e confusa compagnia. Il Pd pensa di contrastare la destra nei collegi uninominali imbarcando tutto e il contrario di tutto. Noi non siamo schiavi della mappa dei collegi uninominali".
Anche il centrodestra però si prepara alla resa dei conti su candidato premier e collegi (Repubblica p.2 e tutti). Oggi a Montecitorio l'incontro tra i leader, ma l'accordo sembra lontano. Lega e Fi chiedono alla Meloni di abbassare le pretese, ma FdI non cede: vuole oltre il 50% dei collegi (Messaggero p.4). Anche sul tema della candidatura a premier i tre sono divisi. "Meloni spaventa, con lei come leader potremmo perdere" avverte Berlusconi, pronto a chiedere – insieme a Salvini – che la scelta del candidato a Palazzo Chigi la faccia l'assemblea degli eletti (Repubblica p.3 e altri). Il coordinatore di Fi, Tajani, al Giornale (p.5): "La premiership decisa dagli eletti è una possibilità. Ma quello del candidato-premier non mi sembra il problema principale". Il capogruppo leghista al Senato, Massimiliano Romeo, al Messaggero (p.4) dice: "Decide chi prende più voti, ma bisogna restare compatti. Se litighiamo, saremo sconfitti".

ESTERI
Guerra in Ucraina, raid nella centrale nucleare: "Questo è terrorismo atomico" (Stampa p.14 e tutti). A Zaporizhzhia stipate armi e munizioni: "Se esplodono è la fine". Ancora missili russi su Odessa, ma parte l'operazione grano. Altre bombe ad Odessa e Putin chiede ad Erdogan di vendergli i droni, scrive Libero (p.12). Mosca vorrebbe i velivoli senza pilota Bayratar TB-2, usati con grandi successi dagli ucraini contro le sue truppe. Sono prodotti proprio dal genero del Sultano.
Da Roma arrivano intanto altre armi a Kiev, ma anche più soldati nell'Est Europa, spiega il Messaggero (p.11). Il ministro Guerini oggi al Copasir per illustrare il quarto decreto in arrivo. L'Italia parteciperà a 44 missioni per rafforzare il fianco orientale della Nato. L'ambasciatrice Julianne Smith, intervistata da Stampa (p.13) parla del nostro Paese: "Gli italiani sceglieranno da soli, ma la Nato non si può discutere". E aggiunge: "Ci aspettiamo il rispetto degli impegni su Ucraina e sicurezza, è importante che l'Italia sia al nostro fianco per affrontare la sfida delle migrazioni".
Migranti, emergenza a Lampedusa: l'isola che non c'è più (Stampa p.16 e tutti). Migranti rinchiusi in condizioni disumane nell'hotspot perché i turisti non devono vederli. Ma qui non funziona nulla; né internet né bancomat, sembra l'ultima estate prima del tracollo. A Lampedusa altri mille arrivi, sui ricollocamenti la Ue dorme, titola il Giornale (p.11). Le navi Ong esplodono, 2mila ospiti per 300 posti letto. Inchiesta sulla coop che gestisce l'assistenza.
La Tunisia intanto ha scelto: pieni poteri a Saied: arriva il sì alla svolta autocratica. L'opposizione diserta il voto sulla nuova Costituzione iper presidenzialista. In Tunisia islamisti sconfitti, ma si rischia la violenza, scrive Libero (p.15). Le riforme del presidente Saied convincono gli elettori e non i Fratelli Musulmani, che ora sono tentati di tornare al programma originario: "Corano e guerra santa".

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Commentario del 26.07.2022

In PRIMA PAGINA
Verso il voto, Meloni avverte gli alleati (Corriere). "Nessuna alleanza senza accordo sul premier" dice la leader di FdI (Messaggero). "Aut aut della Meloni a Salvini e Berlusconi" (Libero). Repubblica: "Il diktat". Berlusconi al Corriere: "Il nostro premier? Questo tema non mi appassiona". Sondaggio Euromedia sulla Stampa: Conte e Salvini pagano il Draghicidio. Carfagna lascia Fi: "Su Draghi una scelta irresponsabile" (Repubblica). Il Fatto: mezza Fi va con Calenda che poi la rivende al Pd. Giornale attacca il "solito minestrone a sinistra: l'ammucchiata degli opposti".
Italia-Economia. Oggi il Cdm fissa le risorse del dl Aiuti bis: sconti benzia per l'intero 2022 (Sole). Dl Semplificazioni, cessioni più facili per i bonus edilizi (Sole).
Cybersecurity, hacker rubano i dati delle Entrate (Corriere e altri). Sogei: nessun furto di dati (Sole).
La Russia taglia ancora il gas. Forniture ridotte al 20% (Sole). E l'Europa litiga sui consumi (Giornale). L'Europa prepara il piano di austerity (Stampa). Vola il prezzo del gas (Corriere).

ECONOMIA
Nuovo decreto aiuti, i temi sul tavolo del Cdm di oggi sono: nuovo bonus da 200 euro, meno Iva e aiuti su bollette e benzina (Corriere p.11 e tutti). Si ragiona su 12-13 mld di interventi, con l'ipotesi di replicare il sostegno una tantum in busta paga, prorogare lo sconto sui carburanti fino a  fine anno. Mentre – sottolinea la Stampa (p.12) - appare più difficile procedere al taglio dell'Iva sugli alimentari. L'azzeramento dell'Iva su pane e pasta (accompagnato dalla riduzione dal 10 al 5% dell'Iva su carne e pesce) è una scorciatoia da economia di guerra, commenta Lottieri sul Giornale (in prima e p.12). Ridurre la pressione fiscale è una buona cosa, ma una simile iniziativa dovrebbe essere più corposa e accompagnata da un ridimensionamento della spesa - prosegue l'analisi -. Se questo non avviene, ci si trova dinanzi a qualcosa di ben poco rilevante per i contribuenti e che aggrava lo stato dei conti pubblici. Secondo una simulazione del Messaggero (p.9), il taglio dell'imposta su pane, pasta, latte e uova comporterebbe un risparmio fino a 198 euro per le famiglie. Ma l'azzeramento dell'Iva sul pande costerebbe 253 mln di euro. Il segretario della Uil Bombardieri alla Stampa (p.12): "Sul primo bonus da 200 euro avevamo dato un parere solo parzialmente positivo: non è sufficiente a recuperare l'inflazione. Inoltre – dice Bombardieri – noi siamo per interventi strutturali. Il taglio dell'Iva? Siamo contrari perchè bisogna aiutare le fasce deboli, mentre il taglio dell'Iva riguarda anche i ricchi. Per noi – spiega il leader della Uil - il primo intervento da fare è il taglio del cuneo fiscale per i redditi sino a 35 mila euro. Poi bisogna anticipare la rivalutazione delle pensioni".
Mercato del lavoro, il Sole (in prima e p.6) riporta i dati della ricerca Unioncamere-Anpal: in cinque anni ci saranno 1,3 mln di nuove assunzioni che, sommate alle 2,8 mln di sostituzioni per turnover, porta il fabbisogno occupazionale a 4,1 mln di lavoratori. All'appello mancano 470 mila laureati e diplomati, la Pa da sola richiederà al 68% dei dipendenti il possesso di un titolo universitario.

POLITICA
Avvicinamento al voto, la Meloni lancia l'aut aut a Salvini e Berlusconi: "Intesa sul premier o la coalizione è inutile" (Corriere in prima e p.2 e tutti). Repubblica parla di "diktat" della leader di FdI, che rilancia: "Le nostre regole hanno sempre funzionato, perchè cambiarle ora?". Tensione su premiership e collegi uninominali, così si avvicina il primo vertice di centrodestra (Stampa p.2). Salvini apre: "Chi avrà un voto in più deciderà il capo del governo". Ma si registrano le resistenze in Forza Italia. "Quello del premier è un tema che non appassiona me e neanche gli italiani, a cui interessano le nostre proposte per uscire dalla crisi – dice Berlusconi, intervistato dal Corriere (in prima e p.3) -. Giorgia sarebbe un premier autorevole con ineccepibili credenziali democratiche, come anche Salvini o un esponente di Fi. Ma non mi sembra che a sinistra abbiano indicato alcun candidato". Più dura la posizione del vicepresidente azzurro Tajani, che alla Stampa (p.3) dice: "No a una donna sola al comando, il rischio è oscurare il programma. Nella riunione di domani parleremo dei temi, non è il momento di parlare di leadership. L'importante è avere un programma: qui bisogna vincere, se troviamo un candidato premier ma poi non vinciamo, resta solo un candidato. Le regole si troveranno, ma insistere su questo tema rischia di oscurare il programma". Forza Italia intanto fa i conti con la fuga degli azzurri delusi (Messaggero p.3 e tutti). Anche Carfagna lascia e a Repubblica (p.3) dice: "Non siamo stati neppure consultati sulla crisi del governo di salvezza nazionale che noi stessi avevamo voluto".
Il tema delle alleanze e della premiership tocca anche il centrosinistra. Calenda apre al Pd, ma pone condizioni: "No a Letta premier" (Repubblica p.6). Il leader di Azione incontra Renzi e punta al ritorno di Draghi. Letta spinge al'alleanza e vedrà l'ex ministra: "L'accordo si troverà" (Corriere p.5). L'alleanza con Calenda e Bonino serve al Pd per frenare l'avanzata della destra: lo scenario da incubo che spaventa il centrosinistra vedrebbe la destra al 60% (Repubblica p.7). Intanto, al partito di Calenda si unisce la Gelmini, ma si parla anche di un possibile approdo in Azione della Carfagna. Libero (p.4) scrive: il pifferaio Calenda vuole portare i moderati a votare la sinistra. Il Fatto (in prima e p.3): il Pd insegue Calenda, ma lui pesca a destra.
I sondaggi. Secondo le rivelazioni di Euromedia sulla Stampa (in prima e p.7) sei italiani su dieci vedono in Conte e Salvini i colpevoli della crisi di governo: le intenzioni di voto penalizzano la Lega – che scende al 14% - e il M5S – ora al 9,2% -. In calo anche Fi, che ora al 7,7%, mentre salgono FdI e Pd: il partito della Meloni è al primo posto con il 23,5%, i dem inseguono al 22,8%. Il Giornale (p.9) raccoglie diversi sondaggi in uno studio che conferma il trend di un testa a testa per il primo posto tra FdI e Pd, con i meloniani in vantaggio. Ma – evidenzia lo studio – cresce l'incubo indecisi: più di un italiano su tre non voterà.

ESTERI
Gas, il taglio di Putin. All'Europa solo il 20%. Nuovo ricatto di Mosca e il prezzo vola (Stampa p.14, Corriere p.12 e tutti). È bastato il semplice annuncio per far schizzare il prezzo del gas a 176,62 euro per MegaWatt/ora, registrando un aumento del 10%. Il portavoce del Cremlino, Peskov: "Gazprom mantiene gli impegni, il calo delle forniture è colpa delle sanzioni occidentali". Scholz: "Non esistono giustificazioni tecniche, è solo un pretesto". L'Europa accelera verso l'austerity: più deroghe per convincere i governi (Corriere p.12 e tutti). Compromesso Ue sul piano per ridurre i consumi del 15%: deciderà il Consiglio, l'Italia incassa più flessibilità. L'ok è atteso per oggi. Saranno gli stessi governi a decidere con un voto a maggioranza qualificata di almeno 15 Paesi a favore. Inoltre l'Italia e gli altri Paesi del Sud Europa, tra i più scettici sul piano della von der Leyen, potranno godere di deroghe che consentiranno di ridurre lo sforzo richiesto. Gli analisti: "Dovremo riattivare le centrali a carbone, ingiusti i sacrifici uguali per tutti i Paesi. Le rinnovabili non sono in grado di dare un contributo in tempi brevi".
La Germania si avvicina alla recessione: in caduta la fiducia degli imprenditori (Stampa p.16). La tenuta economica del Vecchio continente inizia a preoccupare analisti e banche centrali. A suonare il campanello d'allarme è la Germania dove la fiducia delle imprese è crollata a 88,6 punti, ai mimini da giugno 2020. Pesano i rincari dei beni energetici e la minaccia russa di un blocco totale del gas.
Guerra in Ucraina. Kiev: "Scorteremo noi le navi del grano". Prevista per domani la prima spedizione (Corriere p.21). La partenza avverrà dal porto di Chornomorsk. Intanto, Zelensky va a caccia di spie russe: via i vertici dell'intelligence militare (Repubblica p.12 e tutti). Il presidente destituisce il capo delle forze speciali e mette un suo uomo a capo degli 007 dell'esercito. Troppi sospetti, rimosso Demchenko. Al suo posto il 36enne fedelissimo Kyrilo Budanov. Prosegue la caccia ai collaboratori filo-russi, promesse ricompense a chi denunca. Lavrov: "Aiuteremo gli ucraini a liberarsi di questo regime". Kiev spinge la controffensiva: "Stiamo liberando Kherson" (Stampa p.16, Corriere p.12). Ponti e droni, le forze ucraine smobilitate da Lugansk si concentrano vicino ai territori occupati. "Entro settembre la regione verrà definitivamente liberata - assicura Sergiy Khlan, governatore dell'oblast ora in mano russa -. Tutti i piani degli occupanti falliranno". Il presidente Zelensky: "L'esercito avanza passo dopo passo in tutta la regione".

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Commentario del 25.07.2022

PRIME PAGINE
Verso il voto, la sfida delle alleanze (Corriere). Destra, volano gli stracci (Repubblica). Lega e Fi, mossa per frenare la Meloni: "Il premier lo decidano i parlamentari" (Messaggero). Per il Fatto è il "piano segreto" di Berlusconi e Salvini per fregare il comando a Meloni. La Russa al corriere: "Il leader deciso dalle urne". "Questa destra può governare?" (Stampa). Centrosinistra, Letta chiude a Conte. Speranza dice sì all'offerta del Pd. Bonino: "Serve un patto repubblicano" (Repubblica). Letta lancia il Campo Laido – titola il Fatto -: berlusconiani & trasformisti. Mucchio rosso con gli ex di Fi odiati fino a ieri (Giornale). Libero attacca: "Inutili acquisti di Letta". Intanto, Renzi al Corriere dice: "Veti su di me? Corro solo".
Italia-Economia. Meno Iva sugli alimentari: l'intervento allo studio del Mef per azzerare l'imposta su pane e pasta e ridurre al 5% quella sulla carne (Messaggero). Focus sull'inflazione sul Sole: energia, viaggi e case, per le vacanze prezzi bollenti.
Migranti, decine di sbarchi: hotspot al collasso (Repubblica e tutti). Salvini lancia il decreto "zero clandestini" (Giornale).
Esteri. Mosca, raid a Odessa. Viaggio nei bunker dei civili in Donbass (Stampa). "Via le sanzioni": Putin ricatta sul grano (Giornale).

ECONOMIA
Iva azzerata su pane e pasta, piano del Mef da 4 miliardi (Messaggero p.2-3 e altri). Costa 150 milioni eliminare l'imposta sul latte, per l'olio d'oliva ne servono 141. Per carne e pesce sarebbe dimezzata l'aliquota che attualmente è al 10%. Sbarra: "La vera priorità è salvaguardare il potere d'acquisto". Il leader della Cisl: "Va resa strutturale la riduzione delle accise sul carburante, bonus energia da rinnovare". Secondo il presidente di Confimi Paolo Agnelli "servono più sostegni contro il caro bollette, molte aziende a rischio. Anche il credito d'imposta del 25% non è sufficiente perché taglia gli altri aiuti".
Su Repubblica (p.6) un focus sul reddito di cittadinanza dal titolo "Il Reddito che divide". Il sussidio ha limitato la povertà ma la Destra lo vuole cancellare. Con l'iper inflazione un altro milione a rischio miseria: è il buco nero delle politiche attive.
Stampa (p.14) si concentra invece su "gli affari correnti di Draghi". Intesa per il via libera alla legge sulla Concorrenza senza modifiche, poi i dieci miliardi del decreto Aiuti. E il premier spinge per sbloccare la nave rigassificatore di Piombino: "Danno enorme al Paese se dovesse saltare".
Altro tema è quello del gas, dove non ci sarà il taglio del 15%, come segnala il Messaggero (p.10). Piano di Italia e Spagna: risparmi solo su misura. Criticata la proposta della Commissione giudicata troppo favorevole alle richieste di Berlino. I Paesi del Sud Europa vogliono invece poter scegliere in maniera autonoma. Stampa (p.15) parla invece di "disfida dell'Adriatico". In Italia le trivelle restano bloccate e serviranno almeno due anni per il rigassificatore di Ravenna. Sull'altra sponda Croazia e Albania spingono sulle perforazioni e scoprono nuovi giacimenti.
Sul Sole (prima e p.2-3) il tema dell'assegno unico: fuori un milione di famiglie, e i correttivi sono in standby. Arrivate fino ad ora richieste per 9,1 milioni di figli, meno rispetto alle stime iniziali. Erogati 5,6 miliardi: nessuno accordo invece sui risparmi del 2022.

POLITICA
Corsa al voto. Coalizioni e premiership, i partiti accelerano (e litigano) (Corriere p.2-3 e altri). Dal cantiere di Letta (senza i 5Stelle) alla variabile di Azione, nel centrodestra invece si discute già sulla scelta di chi andrà a Palazzo Chigi. Secondo Repubblica (p.2-3) Speranza sta con Letta: "Sì alla lista unitaria", ma resta il nodo dei 5S. A sinistra del Pd si riflette sulla proposta del leader dei dem. Anche i rosso-verdi Fratoianni e Bonelli pronti al dialogo, chiedono però di ricucire con i grillini. Ipotesi di alleanza tecnica. Bonino: "Non basta sommare i voti, il Pd aderisca al patto repubblicano". A Stampa (p.10) parla Carlo Calenda: "Possibile una alleanza con il Pd. Se vinciamo, Draghi premier". Il leader di Azione apre ai democratici: "Un fronte unito di centrosinistra potrebbe battere le destre. Carfagna e Gelmini? Siamo inclusivi partendo dai contenuti. Nessun veto su Renzi in un patto allargato".
Anche il Messaggero (p.4-5) riporta le strategie del centrosinistra. Letta va in pressing sui sindaci: "Scendete in campo", e Calenda apre ai dem. La richiesta di dimettersi e candidarsi per chi ha meno di due anni di mandato. L'ipotesi liste civiche. Pd al voto con il  nome "democratici e progressisti". Nel M5S il tetto dei due mandati agita Conte, con i fedelissimi che si chiedono: manterrà le promesse? In Sicilia interviene Cancelleri: se il Pd ci attacca l'alleanza è finita. L'appello di Sinistra italiana che tenta di salvare il campo largo. Renzi al Corsera (p.7) dice: "Pronti ad andare da soli, il veto di Letta sarebbe astio. Forse il problema è che gli altri inneggiavano a Conte, mentre noi lavoravamo per l'arrivo di Draghi al governo".
Nel centrodestra invece Salvini torna all'attacco su frontiere e migranti: "Basta finti profughi" (Stampa p.2-3). Il leghista tra pace fiscale e flat tax promette lotta ai clandestini. Rispolverate le vecchie battaglie per avere di nuovo il Viminale. Ma c'è anche il "caso Meloni". Politica e media internazionali vedono "nubi nere" sull'Italia "presto in mano ai neofascisti". La leader contrattacca: "Ricomincia la macchina del fango". Per il Guardian è "carismatica" e si chiede: "Sarà lei il primo presidente di estrema destra dopo Mussolini?".
Il Messaggero (p.7) parla invece di mossa anti Meloni. Il premier? Lo decidano gli eletti, non gli elettori. Berlusconi e Salvini puntano ad un patto tra i loro parlamentari dopo le elezioni. L'obiettivo è indicare per Palazzo Chigi un moderato. Decisiva la divisione dei collegi. Anche Stampa (p.12) parla del nodo premier in Forza Italia: "Meglio rinviare la decisione". Mercoledì vertice del centrodestra per il leader. Il Ppe insiste per Tajani, dubbi sulla candidatura della Meloni. E c'è anche chi vorrebbe Carfagna. Secondo Libero (p.5) il centrodestra deve puntare sull'identità del popolo. La sinistra – scrive – è succube di una ideologia anti-italiana, portatrice di interessi altrui e che disprezza la nostra storia, la tradizione, i valori, i bisogni reali della gente: ovvero tutto ciò che va difeso e tutelato.

ESTERI
Migranti, barca di ragazzini e 2.000 soccorsi in 48 ore (Repubblica p.21, Stampa p.19, Corriere p.16). Decine di sbarchi nel weekend, di nuovo al limite l'hotspot di Lampedusa. 5 morti, salvati neonati e donne incinte. Salvini: "Bisogna blindare i confini". Più di 2.000 soccorsi in 48 ore, non solo dalle Ong. Guardia costiera, mezzi della Guardia di finanza e della Marina, mercantili di passaggio, in zona Sar italiana hanno contribuito a portare in salvo persone partite da Libia e Tunisia e giunte a poche decine di miglia dalle nostre coste, dalla Sicilia alla Calabria
Mosca ammette i raid su Odessa: "Ma l'accordo sul grano resta". Lavrov avvia la "campagna d'Africa" (Stampa p.16, Corriere e Messaggero p.10). Zelensky: "La guerra non ha spezzato e non spezzerà l'Ucraina. Proteggeremo ciò che è nostro". Sergey Lavrov torna ad auspicare un "negoziato su un'ampia cerchia di argomenti" con Kiev. Dopo aver abbandonato il G20 a Bali perché boicottato, il capo della diplomazia russa torna in una delle poche piazze dove viene ancora bene accolto, al quartier generale della Lega Araba al Cairo dove apre a un ritorno alle trattative, lamentando che "la responsabilità della mancata ripresa dei colloqui non è russa, che le sanzioni imposte dall'Occidente ostacolano gli accordi sul grano e chiama l'Onu a facilitare la revoca delle restrizioni per la produzione russa". Dopo 24 ore di smentite e contraddizioni, la Russia ammette la responsabilità su Odessa.
Fed: terza stretta (Stampa p.24). Mercoledì previsto il nuovo aumento dei tassi Usa: + 0.75%. Rialzi fino al 3,5% entro l'anno per spegnere l'inflazione. Il segretario al Tesoro Janet Yellen: "La recessione è evitabile, l'economia tiene". I fondamentali dell'economia americana sono solidi, ricorda l'ex governatrice della Fed evidenziando che il tasso di disoccupazione resta al 3,6% e ancora lo scorso mese sono stati aggiunti 372 mila nuovi posti di lavoro.

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Commentario del 24.07.2022

PRIME PAGINE
Politica. M5S, lo scontro finale (Corriere). Sfida per la guida del
centrodestra.
Conte: "Chi ha tradito sono destra e Draghi" (Fatto). Si vota, riparte
il fango (Giornale). Stampa internazionale e italiana in soccorso della
sinistra. La sinistra cerca l'ingovernabilità (Libero). "L'Italia
scelga: o noi o Meloni" (Letta a Repubblica). Conte sfida anche Letta:
"Più progressisti del Pd" (Stampa).
Economia. Sanità e clima, fondi bloccati (Messaggero). Intervista a
Patuelli: "Avanti con il Pnrr, banche e imprese unite contro la crisi".
Esteri. Odessa, i missili russi sul porto del grano (Corriere).
Mosca straccia il patto del grano (Giornale). Putin ha già violato
l'intesa sul grano: bombe su odessa (Messaggero). Missili sulla pace del
grano (Stampa).

ECONOMIA
Sanità, anziani e clima: corsa contro il tempo per salvare le riforme
(Messaggero p.2-3 e altri). Restano al palo i decreti attuativi,
bloccate le risorse per 5,5 miliardi. In attesa di fondi per i disabili
e per la transizione industriale. Solo per la legge di Bilancio sono una
sessantina i provvedimenti che risultano ancora da adottare. Manca anche
il testo che deve compensare i proprietari danneggiati dalle occupazioni
abusive. Patuelli: "I tassi su non spaventano, ma il Pnrr deve
marciare". Il presidente dell'Abi aggiunge: "Banche e imprese adesso
collaborino per prevenire la crisi. Lo scudo della Bce? Lo valuteremo,
l'Italia tenga i conti pubblici in ordine".
Aiuti, i partiti aprono ai 200 euro, e Draghi convoca i sindacati
(Repubblica p.12). Il governo vuole l'unanimità tra le forze politiche
per allargare a 10 miliardi il nuovo decreto a sostegno delle famiglie.
Ma Fratelli D'Italia si mette di traverso: "Basta con le azioni una
tantum". Mercoledì Cgil, Cisl e Uil saranno a Palazzo Chigi. Su Stampa
(p.8) le parole dal cardinale Zuppi: "La caduta di Draghi penalizza i
poveri, ora la politica la smetta con gli inganni". Il presidente Cei:
"In Italia sei milioni di persone non ce la fanno, bisogna combattere le
diseguaglianze. Non sprechiamo i soldi del Pnrr, è tempo di dire basta
alle decisioni opportunistiche dei leader".
E sempre la Stampa (p.10) parla di conto da 106 miliardi per le
bollette. Per le imprese stangata record su luce e gas, ora la conferma
degli sconti. Sale l'ipotesi del taglio dell'Iva nel decreto aiuti.
Anche per il Corriere (p.15) Draghi convoca i sindacati: sul tavolo ci
sono 10 miliardi per gli aiuti. Governo dimissionario, il limite degli
affari correnti rallenta le riforme.
Il Sole (prima e p.2-3) fa invece i "conti" dell'emergenza siccità: il
Pil agricolo cala del 10% con danni alle imprese per 6 miliardi di euro.
Queste le stime di Coldiretti. Previsioni simili da Cia-Agricoltori,
mentre Confagricoltura è più cauta e prevede perdite generate dal caldo
per 2 miliardi e un impatto sul valore aggiunto agricolo attorno al 6%.

POLITICA
Grillo contro tutti: sferza Di Maio, blinda i due mandati. Luce nelle
tenebre (Corriere p.2-3). L'intervento del fondatore (che non cita il
leader) scuote i 5Stelle. Commenti plaudenti, ma qualcuno critica: il 2
per mille invece va bene?. Conte intanto stretto tra regole e alleanze e
attacca Letta: Italia tradita, avete preferito l'agenda di Draghi. In
apertura su Repubblica (prima e p.2-3) intervista ad Enrico Letta: "Il
Paese è al bivio, o noi o Meloni. Si vince con le idee". Poi sottolinea:
"Le proposte contano più della coalizione, che nascerà nel soldo del
governo Draghi, ovvero serietà e patriottismo. Il Pd è il motore, farà
una lista aperta, "democratici e progressisti", chiederò a Speranza di
farne parte". A Stampa (p.2-3) parla invece Giuseppe Conte: "I veri
progressisti siamo noi, infame dire che ho tradito. Ora Letta decida
cosa fare". Il presidente 5S: "Un governo fondato sul decisionismo
autoreferenziale non poteva che saltare. All'Italia servono agenda
sociale e ambientale, il Pd si accontenta di bonus e dice sì alle
trivelle".
Sul Messaggero (p.7) spazio alla sfida interna nel centrodestra. Lega e
FI giù nei sondaggi dopo lo strappo su Draghi: vertice sulla leadership.
Mercoledì l'incontro alla Camera: niente candidato premier comune prima
del voto. Consensi in calo al 15,4% per Salvini e al 7,6% per gli
azzurri. FdI invece sempre oltre il 23%. Il Giornale (p.2-3) accusa la
stampa internazionale di aver avviato una campagna contro la Meloni. Un
editoriale del "New York Times" parla di "tempi cupi per l'Italia se
vincerà Meloni". E l'agenda della leader di FdI trova spazio su Stampa
(p.7). Il partito pretende serietà dagli alleati: no a promesse
elettorali come nel 2000 e detta le priorità: subito il cuneo fiscale.
Sulle armi a Kiev la Lega frena. Il coordinatore di FI Tajani al
Corriere (p.9): "Io sono sempre a disposizione, di fronte a noi compiti
difficili. Bisogna essere seri e lo saremo".
A Stampa (p.4) parla invece Andrea Orlando: "Nessuno tiri Draghi per la
giacca, proposte radicali sull'agenda sociale". Il ministro del Lavoro:
"Cresce tra i 5Stelle l'ala che vede un nemico nel Pd. Al voto andremo
separati. Bersani e Speranza candidati dem. Subito un'alleanza sui
programmi, se vinciamo noi il premier è Letta". Al Corriere (p.5-6)
intervista a Carlo Calenda: "Le nostre condizioni per decidere le
alleanze. Gelmini e Carfagna? Spero tanto scelgano noi". Secondo il
leader di Azione "non basta essere contro la destra". E poi conferma:
"Sì, a Roma mi candiderò nel collegio feudo del Pd".

ESTERI
Lo schiaffo di Putin. Missili russi su Odessa dopo l'accordo sul grano.
L'Onu: "Rispettare i patti" (Repubblica p. 16, Corriere p.16-17, Stampa
p.12-13, Messaggero p.9). Mosca colpisce il porto di Odessa a meno di 24
ore dall'intesa con Kiev. Colpito coi Kalibr il terminal dei cereali
meno di 24 ore dopo l'intesa firmata a Istanbul. Lo scalo doveva essere
escluso dal conflitto per garantire l'export di cereali. Zelensky:
"Mosca non la attua". Il deputato ucraino Oleksiy Goncharenko: "Firmano
contratti con una mano e mandano missili con l'altra". Rabbia del
ministro ucraino Kuleba: "Uno sputo in faccia all'Onu". Il Cremlino nega
responsabilità. Bombe anche su Mykolaiv. Vacilla il patto firmato
venerdì. Equilibrismo di Ankara: "La Russia ci ha detto che non c'entra
nulla con le esplosioni". Gli Stati Uniti: "Attacco oltraggioso" Erdogan
assicura: "L'export ripartirà". Borrell: "Putin disprezza le leggi
internazionali. L'Ue condanna fermamente l'attacco. Colpire un obiettivo
cruciale per l'esportazione di grano un giorno dopo la firma degli
accordi di Istanbul è particolarmente riprovevole e dimostra ancora una
volta il totale disprezzo della Russia per il diritto e gli impegni
internazionali".
Gli Usa aprono all'invio di caccia per sostenere la controffensiva
(Repubblica p.17, Stampa p.13). La Casa Bianca ammette che sta pensando
di fornire all'Ucraina anche gli aerei da guerra. Cade così l'ultimo
tabù. Ed è il segno che Washington crede che l'alleato possa ancora
vincere. Il Pentagono aveva sempre detto no a Zelensky. Ma ora la
situazione è cambiata. Magari non avverrà domani, perché l'operazione
richiede tempo per individuare gli apparecchi, condurre l'addestramento
dei piloti e garantire la manutenzione. Il segnale politico inviato a
Mosca però è molto chiaro.
Orban: "Serve un negoziato tra Russia e Usa. Mosca non tratterà mai con
i leader dell'Ue" (Stampa p.15). "È necessaria un'adeguata offerta di
pace", ha detto. Il compito dell'Occidente - ha dichiarato al Tusványos
Summer, in Romania - non è quello di prendere le parti di qualcuno, ma
di stare tra i russi e gli ucraini: "Non ci sarà pace finché non ci sarà
un negoziato tra Russia e Stati Uniti. L'Europa non dovrebbe aspirare a
un ruolo nella politica mondiale finché non è in grado di affrontare le
questioni di politica estera nel proprio cortile".

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Commentario del 23.07.2022

PRIME PAGINE
Politica. Manovre e scintille tra i partiti (Corriere). Meloni vede Berlusconi: non si discutono le regole sulla leadership. Scontro M5S-Pd.
Ora Meloni fa pesare i sondaggi e chiede più collegi uninominali (Messaggero). Meloni: "Pronti a governare (Stampa). "L'agenda di Draghi fa vincere Meloni" (Fatto). Il Pd va al centro, c'è spazio per il terzo polo M5S-Progressisti. Silvio già in campo, Letta stoppa Renzi (Qn). Trame e trucchetti, così la sinistra punta al pareggio (Giornale)
Economia. Dl Aiuti, spunta la proroga del bonus 200 euro (Messaggero). Allo studio anche il taglio dell'Iva sui beni alimentari. Il prezzo della crisi (Repubblica). Il governo con meno poteri deve ridurre il decreto aiuti a 3 miliardi. La sinistra ha distrutto il ceto medio (Libero)
Esteri. Grano, disgelo Mosca-Kiev (Messaggero). Firmati a Instanbul gli accordi (separati) per far partire le navi da tre porti ucraini.  La pace del grano (Stampa).

ECONOMIA
Il grido dell'Italia tradita: "I più fragili pagano la crisi" (Repubblica p.2-3). Dalla Chiesa alle associazioni del terzo settore, appelli ai partiti per la responsabilità: "In autunno situazione esplosiva". Zuppi: "No a tatticismi incomprensibili e risposte ideologiche". Profondo scontento tra gli industriali del Nord. Tra taglio Iva e bonus salari rischiano però di saltare gli aiuti alle famiglie. Per il governo sicura solo la proroga degli sconti in bolletta da 3 miliardi di euro. Per interventi più corposi Draghi vuole il sì di tutti i partiti. Per il Corriere (p.5) sì alle scadenze legate al Pnrr, no a patti sul gas: ecco il perimetro del governo. Nella gestione ordinaria l'esecutivo ha un mandato leggermente più ampio per garantire la continuità amministrativa necessaria per ricevere i fondi Ue. Il Messaggero (p.3-4) bonus 200 euro rinnovato e sconti per le imprese: c'è l'ipotesi taglio dell'Iva. Prende corpo il nuovo decreto Aiuti, il varo previsto entro la fine del mese. Sono necessari almeno dieci miliardi ma il Tesoro cerca ulteriori coperture.  Gli Aiuti dimezzati, titola invece la Stampa (p.6). Dopo le dimissioni di Draghi il decreto agosto passa da dieci a tre miliardi, in attesa che i partiti trovino l'accordo sul bonus 200 euro o sul taglio dell'Iva.
Intanto la Borsa promuove la Bce ma l'inflazione vola al 7,3%: ora l'Ue teme la recessione (Stampa p.14). Rendimenti dei Btp ancora alti, però in lieve regresso dopo un mese di corsa per la crisi politica. Le previsioni di Francoforte: prezzi oltre il 3 per cento nel 2023. Indice Pmi invece ai minimi da 25 mesi. Rogoff, ex capo dell'Fmi: "Senza Draghi l'Italia è vulnerabile, Lagarde la aiuti o lo spread esploderà". Tensione sullo spread, torna a 238 punti, titola sul tema il Corriere (p.13). La difesa dello scudo di Francoforte. Quasi piatta la Borsa di Milano, ma le banche spiccano tra i titoli con le quotazioni in calo.
La Stampa (p.15) parla di stangata sui mutui. Il rialzo dei tassi cambia un mercato che correva da anni: condizioni più dure e incertezza in vista di possibili nuovi aumenti.

POLITICA
La corsa al voto: subito alta tensione tra liti e vertici (Corriere p.2-3). Meloni incontra Berlusconi, sul tavolo le regole per la leadership. Attacco di Conte al Pd, ma i dem replicano: l'alleanza non c'è più. Draghiani ferventi, interessati o immaginari: la sfida sul "brand" e i partiti divisi. Un po' tutti adesso rivendicano di averlo sostenuto con lealtà, anche chi ha contribuito a determinarne la caduta.
"Governa chi vince alle urne, con Vox ho sbagliato i toni e su Kiev non cambio idea", così Giorgia Meloni, a tuttotondo, nella sua intervista su Stampa (p.2-3). La leader di FdI: "In politica estera sono atlantista, sì alle armi all'Ucraina". Poi ammonisce: "Il programma della coalizione sia realistico". Per lei prove di disgelo con Silvio, ma lo scoglio sarà Salvini: sul tavolo liste e leadership. Anche Repubblica (p.4) parla di centrodestra al voto unito ma diviso: l'incognita è il leader. Salvini in linea con Meloni ma FI frena: "Presto per le regole".
Per i dem invece è la fine del campo largo, scrive il Messaggero (p.7-8). L'addio difficile al M5S: alleati nelle Regioni, separati alle Politiche. Letta cerca i moderati, ma Calenda non cede: meglio andare da soli. Il piano di Di Maio invece è una lista insieme ai sindaci e accordo con i dem. L'asse del ministro con Sala e Pizzarotti: no ai populisti, uniti per l'agenda Draghi. Radicamento nel territorio e niente nomi nel simbolo: "Non sarà un partito personale". Le parole di Di Maio trovano spazio su Repubblica (p.7): "Partita aperta per le forze responsabili, il nuovo governo riprenda l'agenda Draghi".  Di Maio parla anche a Stampa (p.7) e attacca: "Conte ha perso undici milioni di voti e ha regalato il potere alla destra". Sempre su Stampa (p.8) anche le parole di Provenzano: "Dal M5S un errore imperdonabile, il Pd ora è a vocazione maggioritaria". Per il Giornale (p.3-4) la sinistra parte con i trucchetti per tentare il pari con il centrodestra. Alchimie elettorali al Senato, le strategie di Letta che si affida anche agli slogan. Baraonda al centro: Cangini va con Calenda che lancia accuse al Pd. Tra peones, big e sedicenti big parte la caccia ai seggi ridotti, scrive Repubblica (p.9). La riforma costituzionale taglia del 30% i parlamentari e le elezioni ravvicinate scatenano la concorrenza nei partiti. Per il M5S pesa anche il vincolo del doppio mandato. Nel Pd invece 27 candidature in bilico. Secondo Renzi intanto: "Serve un polo del buonsenso per bloccare i sovranisti" (Stampa p.10). E definisce le dimissioni di Draghi "un autogol per il Paese".

ESTERI
Sul grano il primo patto dal giorno dell'invasione. L'Onu: "Speranza di pace. Evitato l'incubo fame" (Repubblica p.12-13, Stampa p.16-17, Corriere p.14, Messaggero p.10). A Istanbul la mediazione della Turchia e dell'Onu ha raggiunto il risultato: il protocollo siglato da Mosca e Kiev sbloccherà più di 20 milioni di tonnellate di cereali dai porti ucraini che potrebbe contribuire a evitare una crisi alimentare globale e a frenare l'impennata dei prezzi del cibo. Accordo sottoscritto ieri dal ministro della Difesa Shoigu per la Russia e dal ministro delle infrastrutture Kubrakov per l'Ucraina – alternatisi al tavolo senza incontrarsi, segno di diffidenza tra le parti - ma che rappresenta comunque un passaggio storico, improbabile fino a qualche settimana fa. Non c'è un cessate il fuoco: è un test di fiducia. Guterres: "Intesa inedita tra Paesi in conflitto. Un faro di speranza". Zelensky: "Ci fidiamo dell'Onu perché sia garantito il rispetto dell'accordo ed evitate provocazioni". La mediazione Onu prevede che le navi di Kiev attraversino il Mar Nero in sicurezza. I prezzi ai livelli pre-invasione.
Anche l'Italia dice no ai tagli sul gas: è il tutti contro tutti (Stampa p.18). Si allarga il fronte che si oppone alla riduzione del 15% dei consumi. La Commissione insiste ma un'intesa al vertice di martedì è esclusa. Troppi Paesi contrari, troppe divergenze tra delegazioni. L'Italia che guida il fronte dei Paesi mediterranei che si oppongono alla proposta della von der Leyen, tanto che Cingolani ha deciso di scrivere una lettera a Bruxelles per certificare il "no" italiano ai punti-chiave della proposta: "Il razionamento non sia obbligatorio".
Per Trump l'accusa più infamante: "Fu complice dell'assalto al Congresso" (Repubblica p.14, Corriere p.16, Messaggero p.11). Nuove testimonianze confermano che per 187 minuti incitò i violenti anziché tentare di fermarli, accusa più infamante possibile, considerando che il presidente degli Stati Uniti è anche comandante in capo delle forze armate: "Dereliction of duty", cioè inadempienza ai doveri della sua carica. In sostanza complicità con gli assalitori più violenti del Congresso, che diventa tradimento davanti a chi quel giorno perse la vita per difendere la democrazia americana. Accusa lanciata nell'ultima audizione della Commissione d'inchiesta della Camera.

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Commentario del 22.07.2022

PRIME PAGINE
L'Italia al voto il 25 settembre (Stampa). Il Pd: addio Conte (Repubblica). Italia al voto il 25 settembre, Mattarella, monito ai partiti (Messaggero, Corriere). Draghi ride di gioia, le vedove piangono (Fatto). Partiti rimandati a settembre (Avvenire). Una tempesta che si può governare (Foglio). Camere sciolte, non ferme (Italia Oggi). Assalto alle spoglie di Draghi (Libero). Scapicollo (Manifesto). Si vota il 25 settembre, fatto fuori Draghi adesso Berlusconi e Salvini devono fregare la Meloni (Notizia). Il dopo Draghi è un terremoto politico (QN). Draghi saluta con 14 mld (MF). Psico Dramma (Tempo).
Il colloquio con Berlusconi (Stampa): "Draghi si è cacciato da solo". Berlusconi (Corriere): "Cacciato da noi? No, il premier ha rifiutato il bis". Intervista a Berlusconi (Giornale): "La caduta di Draghi? Non ho responsabilità". L'intervento del Ministro Brunetta (Stampa): "traditi da Silvio, ha perso lucidità".  Franceschini su Corriere: "Un'alleanza tra Pd eM5S ora è impossibile". Di Maio (Corriere): "L'agenda del governo sarà il nostro programma".
Spread, lo scudo della Bce ci costerà caro (Stampa). Bce, doppia mossa: tassi su dello 0,50% ma ci sarà uno scudo contro lo spread (Messaggero). Lagarde alza i tassi Scudo anti-spread: gli effetti sui mutui (Corriere). I mercati non crollano, nuovo scudo anti spread (Giornale). Voto il 25 settembre, lo spread sale a 241, Draghi resta al lavoro su Pnrr e inflazione (Sole).
Grano, Erdogan mette d'accordo russi e ucraini (Repubblica).

ECONOMIA
Crisi di governo e gli interventi urgenti su tutti. Le priorità per il governo dimissionario per essere realizzate hanno bisogno della collaborazione dei partiti dell'ex maggioranza, come richiesto dal capo dello Stato (Messaggero p.4). Le priorità vanno al Pnrr, cruciale per il Paese che vale 191,5 mld, e alle emergenze. Il governo mette in sicurezza il Pnrr e anche se dimissionario, lavora per chiudere quanti più provvedimenti possibile prima delle elezioni del 25 settembre. A partire dalla concorrenza: la legge delega è ferma alla Camera in seconda lettura, ma si sbloccherà a breve dopo la decisione di stralciare l'articolo 10 sui tassisti (Repubblica p.19). Vittoria dei tassisti: norma stralciata, (Sole prima e p.5), accantonate le novità sull'utilizzo delle applicazioni e sulle licenze (Stampa p.26). Irene Tinagli al Sole (p.5) dice: "I cambi di linea sul Pnrr mettono a rischio il piano
e la nostra credibilità - un cambio radicale di governo temo possa rimettere in discussione il processo di riforme e di investimenti legati al Pnrr, se così fosse, sarebbe a rischio non solo una rata del Piano ma l'intero impianto del Pnrr".
La svolta della Bce su tutti: alza i tassi dello 0,50%, si apre lo scudo anti spread, Italia nel mirino dei falchi (Corriere p.16 e tutti). Svolta nella politica monetaria, ieri, dopo 11 anni, la Bce ha deciso di innalzare di 50 punti base tutti i tassi di interesse e ha approvato il cosiddetto scudo anti spread. Entrambe le decisioni sono state prese all'unanimità, ha tenuto a sottolineare la presidente Lagarde che ha aggiunto: "Va contrastata l'inflazione, in futuro ci saranno ulteriori aumenti". Cottarelli su Repubblica (p.33) fa un'analisi tecnica dello spread e delle misure della Bce: "Uno strumento anti-spread (il cui acronimo è Omt) la Bce già ce lo aveva – scrive - introdotto da Draghi nel 2012. Era potentissimo perché comportava acquisti di titoli del Paese in crisi potenzialmente illimitati. Ma la Bce ha introdotto il Tpi valutando se il Paese si sta comportando bene, la cui attivazione richiede una decisione discrezionale da parte della Bce e questo non renderà facile il rapporto con i Paesi".  Moscovici, intervistato da Stampa (p.15) assicura: "L'Italia è solida, ce la farà ma è ora di tagliare il debito - il prossimo governo raccolga l'eredità di Draghi, per Roma è fondamentale sostenere la crescita con i conti ordine".
Lavoro. Su Corriere (p.32), i dati dell'Inps sul precariato, riferiti ai primi 4 mesi dell'anno confermano che da gennaio alla fine di aprile, i datori di lavoro privati hanno fatto 2,6 milioni di assunzioni, il 48% in più rispetto allo stesso periodo del 2021 ma più lavoro a termine. La crescita ha riguardato soprattutto i contratti per lavori stagionali (+146%) e intermittenti (+113%).
Su Repubblica (p.30), Italia paradiso dei pensionati Usa, boom di arrivi. Prezzi delle case, dollaro forte e qualità della vita ci rendono la meta europea più gettonata insieme a Grecia e Portogallo.

POLITICA
Si vota il 25 settembre, il Colle: "Niente pause, ora tutti collaborino" (Messaggero p.2-3 e tutti). Mattarella scioglie le Camere: "Ma ci sono misure indispensabili". Draghi guiderà il Paese in questi due mesi: "C'è tempo per i saluti". Né M5S né Renzi, su Repubblica (p.4) le idee di Letta sul nuovo campo per sfidare le destre. Certa la fine dell'alleanza con Conte, l'orientamento su Iv: toglie più voti di quanti non ne porta. Sì a Sala e Di Maio, ma non sarà una coalizione centrista. Per il governo intanto solo atti urgenti, scrive il Corriere (p.5). "Anatomia di un disastro", titola la Stampa (p.4). L'indignazione di Conte, l'opportunismo di Salvini e l'eccitazione di Berlusconi. Dietro la crisi contraddizioni e piccoli interessi di politici scadenti che non mettono neanche la faccia. E proprio Berlusconi parla al Giornale (p.2-3): "Sono io sconcertato per l'uscita di Draghi: ha scelto lui la strada che porta alle elezioni, sarà il centrodestra a garantire stabilità - non mi aspettavo finisse così, sono stato io al principio del 2021 a chiedere la nascita di questo governo come risposta alle emergenze del Paese. Sfacciato il gioco della sinistra di indicarci come i responsabili di una crisi aperta dai 5S". Le parole del leader di Fi anche su Stampa (p.6): "Draghi ne aveva le scatole piene, non siamo stati noi a cacciarlo". Repubblica (p.6) riporta l'attesa di Conte dopo il grande gelo: "Pd arrabbiato, lasciamolo sbollire". Comunicazioni interrotte con i dem, ma l'ex premier non chiude ad un nuovo patto: "Ricominciamo dai nove punti". A Stampa (p.7) arrivano anche le dure parole di Renato Brunetta: "Da Forza Italia un sabotaggio che rinnega la nostra storia, ormai Silvio ha perso lucidità - sono incredulo, il partito ha subìto una mutazione genetica. Decisioni prese senza dialettica interna, c'è un appiattimento sul peggior populismo", lui e Carfagna escono dal partito. Sempre nel centrodestra, secondo Stampa (p.9), Meloni reclama la leadership. La leader di FdI chiede certezze su liste e regole per scegliere il candidato premier: "Basta incontri a casa di Silvio, vediamoci in sedi istituzionali per decidere davvero". Al Corriere (p.13) parla il ministro Franceschini: "Ora un'alleanza larga nel nome di Draghi. Lui? Ne resterà fuori, con i 5Stelle è finita". E aggiunge: "Incosciente chi ha buttato tutto a mare per un calcolo elettorale. Ma il Paese non lo dimenticherà".
Repubblica (p.14) prova ad avvicinarsi al voto sottolineando come i sondaggi premiano il centrodestra, ma l'affluenza rischia di crollare. Sul voto che verrà pesano le incognite di un partito di Draghi che ancora non c'è e i nuovi centristi. Dopo il brusco finale di governo, gli esperti devono rivedere le mappe di una settimana fa. Al Corriere (p.15) parla invece Di Maio: "L'agenda del governo sarà il nostro programma, io sto con i responsabili e la partita è aperta". Il ministro degli Esteri e leader di "Insieme per il futuro": serve una guida seria, l'Italia ha ancora bisogno di Draghi.

ESTERI
Tra le reazioni dell'Europa per la crisi di governo in Italia, c'è lo stupore di Macron: "Grande statista", dice riferendosi a Draghi, e un ringraziamento arriva dal presidente ucraino, Zelensky per "il sostegno dato all'Ucraina"; nel Parlamento belga, aperto ieri al pubblico per la festa nazionale, è apparsa la scritta "Viva Draghi" in caratteri maiuscoli (Repubblica p.20-21).  "Dopo Draghi via altri leader Ue" e Mosca ora punta alle elezioni Usa. Il Cremlino sulla crisi: "Nessuna interferenza" ma per la Russia, è una vittoria della linea Putin. Anche la Casa Bianca ringrazia il premier uscente per la sintonia sull'Ucraina, è allarme per la "fatica da sanzioni" che potrebbe indebolire l'alleanza (Stampa p.17).
Gas, Nord Stream al 40%, l'allarme delle imprese per il taglio delle forniture, arriva il decreto Gse per finanziare l'acquisto degli stoccaggi (Corriere p.32 e tutti). Putin riapre il gas ma prepara altri tagli, stoccaggi al 70% (Repubblica p.29, Stampa p.18): il flusso del Nord Stream riattivato solo al 40% della capacità, Orbán chiede a Mosca di vendere più metano all'Ungheria. Intanto arriva l'annuncio turco: "C'è l'accordo sul grano", dopo mesi di appelli, oggi Mosca, Kiev, Istanbul e Onu firmano l'intesa per il passaggio di 35 milioni di tonnellate di grano ucraino attraverso il Mar Nero. Si aprono i corridoi sicuri, la Cia: "Putin è in salute, un'invenzione le illazioni sulla malattia" (Corrierep.18, Messaggero p.12 e tutti). Nel frattempo la polizia militare ucraina organizza la distribuzione di viveri nel Donbass a 1 km dai russi, gli anziani fanno la coda per il cibo sotto le bombe che distruggono i campi di grano (Repubblica p.22 e altri).

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