Commentario del 29.07.2022

IN PRIMA PAGINA
Politica. La politica estera infiamma il voto (Corriere). Meloni: "Noi garanti del sostegno a Kiev".
Calenda esita, Letta attende e Gentiloni lavora per unirli (Foglio). Il Pd arruola le spie (Giornale). Povero Giuseppi, supplica Letta di riprenderlo (Libero). Meloni: noi affidabili all'estero (Messaggero). Dossier e 007, la campagna di Russia (QN). Allarme su presunte ingerenze di Mosca attraverso la Lega. "Ombre russe, la Lega dica la verità" (Stampa)
Economia. Ora il governo rilancia sul taglio del cuneo fiscale (Giornale). Chi ha figli under 14 resterà in smart working (Messaggero). Imprese, ai commissari doppio tetto ai compensi. Giorgetti: scelta di giustizia (Sole).
Esteri. I missili colpiscono il cuore dell'Ucraina, sirene nella capitale (Corriere). L'arma dei migranti (Repubblica). Chiamata Biden-Xi su Taiwan: "Non giocate col fuoco".

ECONOMIA
"Lavoro agile" prorogato per chi è fragile o ha figli. C'è anche il bonus trasporti per i bus (Messaggero p.8). Si va verso un allungamento per tutto il 2022 delle regole per lo smart working nel privato. A settembre scatteranno gli sconti sugli abbonamenti per i mezzi pubblici.
Al Corriere (p.13) arrivano le parole del leader di Confindustria Carlo Bonomi: "Noi industriali increduli di fronte alla caduta di Draghi, sono le imprese a fare Pil". Poi aggiunge: "Il voto? Non ci schieriamo. Basta campagne elettorali di chiacchiere, serve più credibilità". Secondo Repubblica (p.8) però il voto divide Confindustria: sospetti su Bonomi tentato dal centrodestra. Da Nord Est, e non solo, si accusa il presidente di essere stato tiepido su Draghi e si ipotizza che voglia sostenere l'alleanza di centrodestra. Pesa anche la battaglia già aperta per la sua successione. Il numero uno intanto riunisce il consiglio generale per ribadire la posizione su Europa e conti pubblici.
Su Stampa (p.13) arrivano le parole di Ignazio Visco: "L'Italia non spaventi i mercati. Il Pnrr si farà, chiunque governi". Il governatore di Bankitalia: "Nuovo rialzo dei tassi da valutare a settembre, sullo spread nessuna decisione ideologica: se serve, lo scudo può alzarsi in 24 ore". Il Sole (p.6) parla però di procedura lunga per assegnare 7,5 miliardi di extracosti Pnrr. Ai Comuni 1,5 miliardi rapidamente distribuiti sulla base di un forfait, per le grandi opere l'iter in due tempi richiederà l'autorizzazione del Mef e ritarderà l'avvio delle gare già posticipate ad inizio 2022.
 Si lavora sul taglio del cuneo, che sale all'1% ma si rischia l' "effetto mancetta", scrive il Giornale (p.9). Il governo lima il dl Aiuti: sulle pensioni si pensa a un ritocco anticipato di tre mesi. Arriva l'ok alle coperture.

POLITICA
Sui quotidiani ampio spazio al caso delle possibili ingerenze di Mosca sulla caduta di Draghi. "Mosca dietro la crisi", Salvini: accuse false. Gabrielli nega dossier (Messaggero p.2-3 e tutti). Sospetti su possibili interferenze russe. Letta e Di Maio all'attacco. Per il sottosegretario la notizia non è attribuibile all'intelligence. Ma intanto la Meloni rassicura gli Usa: "Noi garanti per l'Ucraina". La leader di FdI punta sull'atlantismo: "Siamo un grande partito conservatore".
I fedelissimi dei territori guidati da sei colonnelli, ecco la falange di Meloni, titola Repubblica (p.4). La selezione dei candidati di FdI per il voto di settembre: dagli amministratori locali alla fan di Evita. La leader ed il neo-fasciscmo: "I nostalgici da operetta sono traditori della nostra causa". Per Salvini è bufera russa, titola la Stampa (p.2-3). La rivelazione del quotidiano agita la politica. Irritazione FdI. Il leghista parla di "fesserie" ma non smentisce i fatti nel merito. Borghi: "Basta rapporti opachi, se il Carroccio vince prende ordini da Putin". E aggiunge: "E' in atto un'ambigua cooperazione politica con un Paese che non rientra tra i nostri alleati". Lollobrigida invece precisa: "Siamo dalla parte di Nato e Ucraina". Secondo Libero (p.5) il centrodestra unito vale il 46%. Il sondaggio di Supermedia YouTrend/Agi conferma FdI primo tra i partiti con il 23,3%, tallonato da Pd (22,8%). C'è l'accordo per la ripartizione delle candidature all'uninominale: 98 vanno a FdI, 70 alla Lega, 42 a FI e 11 ai centristi.
Subito la sinistra impicca Salvini: "Adesso chiarisca sugli ultimi giorni del governo Draghi", titola invece il Giornale (p.2-3). Pure Di Maio attacca il Carroccio: "Spieghi i suoi rapporti con Mosca".
Nel centrosinistra intanto il Pd con il rebus uninominale: da Carofiglio agli ex sindaci è caccia ai candidati forti (Messaggero p.4-5). La linea è quella di conquistare il voto dei delusi schierando giovani, donne e volti noti. Liti sulle liste e rebus alleanze, Sala striglia il Pd: "Basta veti" (Repubblica p.6). Letta al lavoro per definire l'ampiezza della coalizione: con M5S non si ricuce, con Calenda è stallo, con Renzi strada in salita. "Scelgo Calenda per salvare il Paese dagli estremismi, e spero in Draghi", così Mara Carfagna intervistata dal Corriere (p.9). La ministra dopo l'addio a Forza Italia: non potevo restare, avrei barattato la mia coscienza e le mie idee con una poltrona. Intanto Grillo chiama Di Battista e frena le alleanze regionali (Messaggero p.5). La strategia del fondatore per recuperare consensi: il Movimento torni alle origini. Ma Conte spinge per gli accordi locali con il Pd. E teme il ritorno dell'ingestibile Dibba.
Tra i temi anche la riforma della giustizia. Giudice unico per le famiglie, e aumentano le mediazioni, scrive il Messaggero (p.7). Il governo approva i decreti attuativi: l'obiettivo è accelerare i processi del 40%. Maggiori competenze ai giudici di pace, più tutele per minori e vittime di violenza. Per Libero (p.8) il governo è caduto e finalmente taglia la durata dei processi.

ESTERI
Confronto Xi-Biden su Taiwan: "Non giocare con il fuoco o ti bruci". Biden prova a disinnescare la bomba Pelosi su Taiwan (Repubblica p.14, Stampa p.16, Corriere p.19, Messaggero p.9). Telefonata di oltre 2 ore tra presidenti di Cina e Usa. "Chi gioca col fuoco finisce per bruciarsi. Entrambi i lati dello Stretto dell'Isola appartengono a una sola Cina, che alla base dei rapporti con gli Usa.. Diciamo no alle interferenze": il presidente cinese Xi Jinping ha ammonito così Joe Biden. Il capo della Casa Bianca: "Resti lo status quo. Ci opponiamo a mosse unilaterali sull'isola". Al centro dello scontro il possibile viaggio a Taipei della Pelosi e Al anche l'Ucraina ma non la spinosa questione dei dazi. Si lavora a un incontro di persona tra i due leader a novembre. Per gli Usa Pechino alza i toni per celare i fallimenti interni su economia e Covid.
La Cina rinuncia a fare previsioni sul Pil: "Calcoli impossibili in questa situazione" (Stampa p.12). Sfumata la crescita del 5,5% il governo evita qualunque altra stima per non essere smentito. "Il miglior risultato possibile: è diventato questo l'obiettivo annuale ufficiale del governo cinese per l'economia. Cancellato il target del +5,5% del Pil, forse perché Pechino ha capito che si tratta di una meta irraggiungibile. E fallire un obiettivo non è consentito, in particolare nell'anno del XX Congresso del Partito comunista del prossimo ottobre.
Primo carico di grano in partenza oggi. Ma Kiev perde i primi clienti: l'Egitto interrompe l'acquisto (Stampa p.14, Messaggero p.9). Dopo la visita di Lavrov al Cairo scatta il blocco di un contratto da 240mila tonnellate. L'Onu avverte: "Serve ancora lavorare sulla sicurezza delle navi e sulle coordinate dei corridoi". L'accordo siglato la settimana scorsa a Istanbul potrebbe portare già in questi giorni a un primo sblocco dei porti ucraini sul Mar Nero, dove l'Occidente accusa il Cremlino di aver usato il grano come un'arma politica impedendo le esportazioni di cereali via mare. Il capo degli affari umanitari dell'Onu Martin Griffiths spera che un primo carico di grano salpi già oggi dall'Ucraina, ma ha precisato che si stanno elaborando dettagli "cruciali" per la sicurezza delle navi e le coordinate dei corridoi. La Turchia sorveglia i corridoi navali e si candida a ospitare anche gli incontri per il cessate il fuoco.
Missili sulla regione di Kiev. Nella capitale tornano le sirene (Corriere p.16). Colpita anche l'Ucraina centrale, 5 morti. Zelensky: "Non ci faremo intimidire". Cinque gli attacchi missilistici andati a segno nel distretto di Vyshgorod (oblast di Kiev, appunto), "e altri due missili sono stati abbattuti dalle forze della difesa aerea", ha precisato il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleksiy Kuleba.

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