Commentario del 09.07.2022

IN PRIMA PAGINA
In evidenza lo shock in Giappone per l'omicidio dell'ex premier Abe. Due spari alle spalle: il Giappone piange Abe (Messaggero, Corriere e tutti). Assassinato l'ex premier Abe, riformò fisco e politica monetaria (Sole). Paese sotto shock (Repubblica).
Italia-Politica. Conte alza i toni: "Subito un cambio di passo" (Corriere). Conte minaccia, M5S si divide (Messaggero). Conte minaccia e straparla: "Ho abolito la povertà" (Libero). Draghi media con i 5S ma si prepara allo strappo (Stampa). Berlusconi: "Il centro siamo noi" (Giornale). Fedriga a Repubblica: "La Lega sta con Draghi. Finita la stagione dei personalismi". Sondaggio Ghisleri sulla Stampa: proporzionale, stravince il centrodestra.
Italia-Economia. Report Istat: non è un Paese per bimbi (Repubblica). "Pochi figli e bamboccioni" titola il Tempo. L'Italia povera dell'Istat: aumentano incertezza e sfiducia dei cittadini (Stampa). Il ministro Franco: "Molti rischia, ma la crescita del Pil non si arresterà" (Repubblica).
Esteri-Usa. Biden firma un ordine esecutivo in difesa del diritto di aborto (Repubblica e altri).
Covid e polemiche. L'attacco di Zangrillo: "Asintomatici a casa settimane? Sono solo lavativi seriali" (Giornale). "I fannulloni del Covid" titola Libero.

ECONOMIA
Giovani, precari e donne: l'Italia dei dimenticati. Repubblica (in prima e p.2-3) dedica ampio spazio al Rapporto Annuale dell'Istat, da cui emerge un ulteriore calo delle nascite, l'aumento del numero degli ultra-sessantacinquenni, le difficoltà economiche e sociali dei giovani, la crescita delle diseguaglianze. "Non è un Paese per giovani" titola il QN (p.2) citando il rapporto. "Povera Italia" scrive la Stampa (p.12) a proposito dei dati Istat: uno stipendio su tre è sotto i mille euro al mese, il lavoro è la paura più grande degli italiani, ma i sussidi – in particolare il Reddito di cittadinanza – hanno salvato un milione di persone. Tito Boeri alla Stampa (p.13) dice: "Il Reddito di cittadinanza è fondamentale: servono correzioni, ma è una misura che non si può cancellare". Il numero uno dell'Inps parla anche di lavoro e chiede l'introduzione del salario minimo: "Il vero problema oggi in Italia è che c'è una quota di lavoratori sempre più importante che sfugge alle maglie della contrattazione collettiva. Per questo serve una legge che fissi un livello retributivo orario minimo al di sotto del quale non si può scendere in tutti i settori, per tutte le imprese, per tutti i lavoratori". Il Fatto (p.2), ripercorrendo le polemiche di qualche mese fa sollevate anche da Confindustria, scrive: Sussidistan e Reddito di cittadinanza hanno evitato all'Italia 1 milione di poveri in più.
Crescita, il ministro dell'Economia Franco è positivo: "La crescita non si ferma". E il governatore di Bankitalia Visco spiega: "L'Italia rischia di finire in recessione soltanto nel caso di uno stop nelle forniture di gas russo" (Messaggero p.14 e altri).

POLITICA
Conte alza i toni e minaccia la crisi: "Serve un cambio di passo immediato" (Corriere p.6 e tutti). "Risposte sul documento o siamo fuori" avverte il leader 5S (Stampa p.16), che pressa governo e Pd ma assicura: "Giovedì non sarà crisi". Conte – secondo Repubblica p.10) – allontana lo strappo. Anche se il senatore Ettore Licheri alla Stampa (p.16) dice: "Se dal premier non arriverà né un sì né un no, vuole dire che non c'è più bisogno di noi". Si registra intanto lo scontro con il ministro Di Maio, che dice "no al Papeete 2" e dà dell'"irresponsabile" al leader 5S. Di Maio avvia le trattative per attrarre altri 20 grilli ed è al lavoro per fare in modo che il governo non salti anche in caso di strappo del M5S (Stampa p.17). M5S nel caos: secondo Repubblica (p.10) nel caso il Movimento lasciasse il governo sarebbe pronta una scissione bis, con una pattuglia di 15 deputati pronti a spostarsi dalla parte di Di Maio. Letta intanto stoppa ogni ipotesi: "No ad altri esecutivi" (Messaggero p.6).
Mentre si è aperto nei giorni scorsi il dibattito sul lavoro di costruzione di un nuovo centro da parte del ministro Di Maio, Berlusconi in un videomessaggio rinvendica: "Il centro è solo Forza Italia. Siamo noi a testimoniare la tradizione liberare, garantista, cristiana ed europeista".
Intanto riapre il cantiere per la legge elettorale, ma l'ipotesi fa arrabbiare i 5S (Stampa p.14). Pd, Lega e FdI accelerano le trattative: si fa strada l'ipotesi di un modello proporzionale corretto con un premio di maggioranza tra il 40 e il 45%. Repubblica (p.12) segnala il tutti contro tutti per la legge elettorale: la riforma è già in salita. Mentre il Pd prova a tranquillizzare il M5S parlando di "coinvolgimento dell'intero Parlamento", la Lega frena: "Le regole non si cambiano a fine partita". Il segretario dem, a colloquio con il Foglio (p.1), dice: "Quella che abbiamo è la peggiore legge che vi possa essere e bisogna lavorare tutti insieme per non avere più un Parlamento così instabile come quello che abbiamo oggi. Siamo aperti a tutte le soluzioni, non vogliamo fare blitz, sappiamo che una legge elettorale nuova deve essere fatta senza forzature, con il consenso possibilmente di tutti i partiti, e il mese di luglio sarà decisivo per capire cosa riusciremo a fare". Secondo il sondaggio di Ghisleri sulla Stampa (in prima e p.15) se si votasse oggi, con l'attuale legge elettorale, vincerebbe il centrodestra: la coalizione con FdI, primo partito, Lega e Fi avrebbe 55 eletti in più del centrosinistra. Con il M5S che perderebbe 257 parlamentari. Anche il sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere (p.9) conferma FdI al primo posto nelle intenzioni di voto: confrontando i dati con il voto delle Europee del 2019, Pagnoncelli evidenzia la grande capacità d'attrazione del partito della Meloni, il cui 49% degli elettori proviene dalla Lega.

ESTERI
Su tutti in primo piano l'omicidio in Giappone dell'ex premier Shinzo Abe, ucciso con due colpi da pochi metri: aveva preso parte, con scarso preavviso, a un comizio elettorale a Nara alla vigilia del voto per il Parlamento (Corriere p.2 e tutti). Il martirio di Abe – scrive Repubblica (p.6) -: un fucile fatto in casa per assassinare l'ex premier di Tokyo. "Aveva riacceso l'orgoglio nipponico, di nuovo protagonista nel Pacifico – analizza Bill Emmott sulla Stampa (p.3) -. Senza urtare altri Paesi, era riuscito a bilanciare l'ascesa della Cina e il declino dell'America". L'America, per una volta unica, piange l'amico Abe, freddi invece i torni della Cina (Corriere p.4).
Ucraina, tensioni nel corso del G20. Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha aperto a una trattativa per sbloccare lo stallo del grano ucraino. Ma è gelo sulla mossa di Mosca (Repubblica p.7): il segretario di Stato Usa, Blinken, attacca affermando che la Russia quel grano non avrebbe potuto bloccarlo né rubarlo. L'Onu ribadisce l'incoraggiamento a qualsiasi iniziativa finalizzata allo sblocco delle forniture alimentari, ma fa sapere che al momento non ci sono novità da annunciare.
Inghilterra, il dopo Johnson si giova tutto sulla Brexit (Stampa p.23): i Tories sono spaccati tra un'uscita "hard" e una "soft" dall'Europa, dipenderà da chi la spunterà. Con l'Europa che spera nella possibilità di resettare il rapporto dopo lo choc del 2016.
Usa, la mossa di Biden: decreto a tutela delle donne (Corriere p.15 e tutti). Arriva l'ordine esecutivo della Casa Bianca per garantire l'accesso a contraccettivi e pillole abortive.

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