Commentario del 24.07.2022

PRIME PAGINE
Politica. M5S, lo scontro finale (Corriere). Sfida per la guida del
centrodestra.
Conte: "Chi ha tradito sono destra e Draghi" (Fatto). Si vota, riparte
il fango (Giornale). Stampa internazionale e italiana in soccorso della
sinistra. La sinistra cerca l'ingovernabilità (Libero). "L'Italia
scelga: o noi o Meloni" (Letta a Repubblica). Conte sfida anche Letta:
"Più progressisti del Pd" (Stampa).
Economia. Sanità e clima, fondi bloccati (Messaggero). Intervista a
Patuelli: "Avanti con il Pnrr, banche e imprese unite contro la crisi".
Esteri. Odessa, i missili russi sul porto del grano (Corriere).
Mosca straccia il patto del grano (Giornale). Putin ha già violato
l'intesa sul grano: bombe su odessa (Messaggero). Missili sulla pace del
grano (Stampa).

ECONOMIA
Sanità, anziani e clima: corsa contro il tempo per salvare le riforme
(Messaggero p.2-3 e altri). Restano al palo i decreti attuativi,
bloccate le risorse per 5,5 miliardi. In attesa di fondi per i disabili
e per la transizione industriale. Solo per la legge di Bilancio sono una
sessantina i provvedimenti che risultano ancora da adottare. Manca anche
il testo che deve compensare i proprietari danneggiati dalle occupazioni
abusive. Patuelli: "I tassi su non spaventano, ma il Pnrr deve
marciare". Il presidente dell'Abi aggiunge: "Banche e imprese adesso
collaborino per prevenire la crisi. Lo scudo della Bce? Lo valuteremo,
l'Italia tenga i conti pubblici in ordine".
Aiuti, i partiti aprono ai 200 euro, e Draghi convoca i sindacati
(Repubblica p.12). Il governo vuole l'unanimità tra le forze politiche
per allargare a 10 miliardi il nuovo decreto a sostegno delle famiglie.
Ma Fratelli D'Italia si mette di traverso: "Basta con le azioni una
tantum". Mercoledì Cgil, Cisl e Uil saranno a Palazzo Chigi. Su Stampa
(p.8) le parole dal cardinale Zuppi: "La caduta di Draghi penalizza i
poveri, ora la politica la smetta con gli inganni". Il presidente Cei:
"In Italia sei milioni di persone non ce la fanno, bisogna combattere le
diseguaglianze. Non sprechiamo i soldi del Pnrr, è tempo di dire basta
alle decisioni opportunistiche dei leader".
E sempre la Stampa (p.10) parla di conto da 106 miliardi per le
bollette. Per le imprese stangata record su luce e gas, ora la conferma
degli sconti. Sale l'ipotesi del taglio dell'Iva nel decreto aiuti.
Anche per il Corriere (p.15) Draghi convoca i sindacati: sul tavolo ci
sono 10 miliardi per gli aiuti. Governo dimissionario, il limite degli
affari correnti rallenta le riforme.
Il Sole (prima e p.2-3) fa invece i "conti" dell'emergenza siccità: il
Pil agricolo cala del 10% con danni alle imprese per 6 miliardi di euro.
Queste le stime di Coldiretti. Previsioni simili da Cia-Agricoltori,
mentre Confagricoltura è più cauta e prevede perdite generate dal caldo
per 2 miliardi e un impatto sul valore aggiunto agricolo attorno al 6%.

POLITICA
Grillo contro tutti: sferza Di Maio, blinda i due mandati. Luce nelle
tenebre (Corriere p.2-3). L'intervento del fondatore (che non cita il
leader) scuote i 5Stelle. Commenti plaudenti, ma qualcuno critica: il 2
per mille invece va bene?. Conte intanto stretto tra regole e alleanze e
attacca Letta: Italia tradita, avete preferito l'agenda di Draghi. In
apertura su Repubblica (prima e p.2-3) intervista ad Enrico Letta: "Il
Paese è al bivio, o noi o Meloni. Si vince con le idee". Poi sottolinea:
"Le proposte contano più della coalizione, che nascerà nel soldo del
governo Draghi, ovvero serietà e patriottismo. Il Pd è il motore, farà
una lista aperta, "democratici e progressisti", chiederò a Speranza di
farne parte". A Stampa (p.2-3) parla invece Giuseppe Conte: "I veri
progressisti siamo noi, infame dire che ho tradito. Ora Letta decida
cosa fare". Il presidente 5S: "Un governo fondato sul decisionismo
autoreferenziale non poteva che saltare. All'Italia servono agenda
sociale e ambientale, il Pd si accontenta di bonus e dice sì alle
trivelle".
Sul Messaggero (p.7) spazio alla sfida interna nel centrodestra. Lega e
FI giù nei sondaggi dopo lo strappo su Draghi: vertice sulla leadership.
Mercoledì l'incontro alla Camera: niente candidato premier comune prima
del voto. Consensi in calo al 15,4% per Salvini e al 7,6% per gli
azzurri. FdI invece sempre oltre il 23%. Il Giornale (p.2-3) accusa la
stampa internazionale di aver avviato una campagna contro la Meloni. Un
editoriale del "New York Times" parla di "tempi cupi per l'Italia se
vincerà Meloni". E l'agenda della leader di FdI trova spazio su Stampa
(p.7). Il partito pretende serietà dagli alleati: no a promesse
elettorali come nel 2000 e detta le priorità: subito il cuneo fiscale.
Sulle armi a Kiev la Lega frena. Il coordinatore di FI Tajani al
Corriere (p.9): "Io sono sempre a disposizione, di fronte a noi compiti
difficili. Bisogna essere seri e lo saremo".
A Stampa (p.4) parla invece Andrea Orlando: "Nessuno tiri Draghi per la
giacca, proposte radicali sull'agenda sociale". Il ministro del Lavoro:
"Cresce tra i 5Stelle l'ala che vede un nemico nel Pd. Al voto andremo
separati. Bersani e Speranza candidati dem. Subito un'alleanza sui
programmi, se vinciamo noi il premier è Letta". Al Corriere (p.5-6)
intervista a Carlo Calenda: "Le nostre condizioni per decidere le
alleanze. Gelmini e Carfagna? Spero tanto scelgano noi". Secondo il
leader di Azione "non basta essere contro la destra". E poi conferma:
"Sì, a Roma mi candiderò nel collegio feudo del Pd".

ESTERI
Lo schiaffo di Putin. Missili russi su Odessa dopo l'accordo sul grano.
L'Onu: "Rispettare i patti" (Repubblica p. 16, Corriere p.16-17, Stampa
p.12-13, Messaggero p.9). Mosca colpisce il porto di Odessa a meno di 24
ore dall'intesa con Kiev. Colpito coi Kalibr il terminal dei cereali
meno di 24 ore dopo l'intesa firmata a Istanbul. Lo scalo doveva essere
escluso dal conflitto per garantire l'export di cereali. Zelensky:
"Mosca non la attua". Il deputato ucraino Oleksiy Goncharenko: "Firmano
contratti con una mano e mandano missili con l'altra". Rabbia del
ministro ucraino Kuleba: "Uno sputo in faccia all'Onu". Il Cremlino nega
responsabilità. Bombe anche su Mykolaiv. Vacilla il patto firmato
venerdì. Equilibrismo di Ankara: "La Russia ci ha detto che non c'entra
nulla con le esplosioni". Gli Stati Uniti: "Attacco oltraggioso" Erdogan
assicura: "L'export ripartirà". Borrell: "Putin disprezza le leggi
internazionali. L'Ue condanna fermamente l'attacco. Colpire un obiettivo
cruciale per l'esportazione di grano un giorno dopo la firma degli
accordi di Istanbul è particolarmente riprovevole e dimostra ancora una
volta il totale disprezzo della Russia per il diritto e gli impegni
internazionali".
Gli Usa aprono all'invio di caccia per sostenere la controffensiva
(Repubblica p.17, Stampa p.13). La Casa Bianca ammette che sta pensando
di fornire all'Ucraina anche gli aerei da guerra. Cade così l'ultimo
tabù. Ed è il segno che Washington crede che l'alleato possa ancora
vincere. Il Pentagono aveva sempre detto no a Zelensky. Ma ora la
situazione è cambiata. Magari non avverrà domani, perché l'operazione
richiede tempo per individuare gli apparecchi, condurre l'addestramento
dei piloti e garantire la manutenzione. Il segnale politico inviato a
Mosca però è molto chiaro.
Orban: "Serve un negoziato tra Russia e Usa. Mosca non tratterà mai con
i leader dell'Ue" (Stampa p.15). "È necessaria un'adeguata offerta di
pace", ha detto. Il compito dell'Occidente - ha dichiarato al Tusványos
Summer, in Romania - non è quello di prendere le parti di qualcuno, ma
di stare tra i russi e gli ucraini: "Non ci sarà pace finché non ci sarà
un negoziato tra Russia e Stati Uniti. L'Europa non dovrebbe aspirare a
un ruolo nella politica mondiale finché non è in grado di affrontare le
questioni di politica estera nel proprio cortile".

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