Commentario del 31.12.2018

IN PRIMA PAGINA
Manovra, tutte le misure (Corriere). Sì definitiva tra le liti. Salvini annuncia: "Ora legittima difesa e autonomia" (Corriere). Fontana a Repubblica: "Se i 5S dicono no all'autonomia, il governo cade". Reddito, fuori un milione di famiglie (Messaggero). Scuola, oltre 4 miliardi di tagli (Repubblica). Moavero: "La Ue era pronta a punirci, questo accordo eviterà l'instabilità" (Messaggero). Congelati i pedaggi delle autostrade: resta il nodo A24 (Messaggero). La Manovra è legge e fa litigare Gentiloni e Delrio (Fatto). Il M5S si libero dell'ultimo vincolo: cadrà il vincolo del secondo mandato. Bonafede: "Rispettata la volontà del popolo" (Stampa). Botto di fine anno (Giornale). Mulè: "Hanno ucciso la democrazia" (Giornale). Per Libero,i il 2019 parte col piede sbagliato: buon anno del cavolo. Ticket per Venezia (QN e altri).
Politica. La folle idea dei grillini: Di Battista alla Farnesina (Giornale). Gli uomini simbolo del 2018: da Marchionne a Toninelli, da Salvini a Feltri, da Conte ad Alfie Evans (Tempo).
Imprese stop-and-go, il mestiere sospetto di chiudere e rinascere (Sole). Alert su crisi e insolvenza d'impresa: servono indicatori "affidabili" (Sole). E-fattura, ultime ore di controlli: domani il debutto (Sole). Arrivano fregature con la fattura elettronica (Libero). Ultrà, allarme del Gip: "Rappresaglie in vista" (Messaggero). Esteri, Trump riscopre la guerra fredda e Cuba rallenta sulle riforme (Repubblica). Sudafrica, torna l'incubo apartheid: spiagge vietate ai neri (Stampa).

ECONOMIA
Manovra, tutte le misure (Corriere e tutti). Sì definitivo alla manovra. La soddisfazione del premier Giuseppe Conte: "Gli italiani presto, presto si accorgeranno degli effetti positivi della manovra" (Corriere). Tria commenta: "Evitato un commissariamento di 5-7 anni". Ma è stata ancora una giornata di protesta. Voti al minimo, maggioranza a quota 313, il M5S richiama dieci assenti, il Pd n non partecipa ed è lite tra Gentiloni e Delrio (Fatto). L'ex premier se ne va senza parlare, rottura coi renziani su come fare opposizione: è divergenza totale nell'opposizione. Il Giornale ricorda che la manovra – definita "taroccata" - ha già bruciato 10 miliardi tra Borsa e Spread e per i prossimi anni dovrà mettere in conto 52 miliardi di ipoteche. Tensione anche tra i 5Stelle: scoppia la bagarre per un post comparso sul blog 5S e poi rimosso. Fico: "Terrorismo contro di noi" (Giornale e altri).
Tra le misure maxi privatizzazioni e spinta alle partite Iva, nuove sanatorie, la scure sui giochi. Flat tax al 15% e senza tetto, col rischio di favorire i furbetti delle partite Iva (Giornale), congelati i pedaggi delle autostrade, ma resta il nodo A24 (Messaggero): oggi il decreto, scontro Anas-Strada dei Parchi. A Venezia, invece, ticket di 10 euro sui turisti che sbarcano (QN e altri). Brugnaro: "L'imposta verrà impiegata per finanziare i costi di pulizia della città" (Stampa). Sul reddito di cittadinanza invece, un milione di famiglie resteranno tagliate fuori: il sussidio verrà fortemente limitato rispetto alla platea ipotizzata inizialmente (Messaggero e altri). Assegno anche agli stranieri residenti e dal 2020 l'aiuto sarà erogato a ogni singolo componente del nucleo. Alle imprese 5 mesi di contributo se assumono i beneficiari del sussidio: l'ipotesi è di estendere l'incentivo statale a 18 mesi.
Da Bruxelles l'avvertimento di Moscovici: "Manovra approvata dopo tante discussioni: vigileremo". Sui conti pesa l'incognita Pil e aumenti Iva (Giornale). E Moavero Milanesi al Messaggero rivela: "La Ue era pronta a punirci, ora l'intesa evita instabilità: la manovra è stata scritta dal governo, non da Bruxelles". Ma Boeri (Inps) avverte: "A gennaio non si applicheranno le nuove regole" (Messaggero). Il leghista Brambilla, alla Stampa: "Follia il reddito di cittadinanza ad aprile: così buttiamo al vento 7 miliardi di euro". Secondo l'esperto di welfare: "si rischia di aiutare le persone sbagliate".

POLITICA
Salvini al Corriere annuncia: "Ora legittima difesa e autonomia". Il capo leghista: "Subito le nuove riforme, nei prossimi mesi non vedo pericoli per il governo. Di Battista commissario? Ma lui gira il mondo ed è pagato, è geniale". E aggiunge: "Spera sia l'ultima manovra con una lunga e complicata trattativa e che il potere di veto Ue sia superato". Risponde al FT che lo ha indicato, insieme a Macron, simboli dell'Europa che si confronterà alle prossime europee dicendo semplicemente: "Restiamo umili e concentrati: dopo 7 mesi così complicati siamo al 60% dei consensi".
Bonafede: "Fatta la volontà del popoli, ricorrendo ai voti di fiducia". Il ministro della Giustizia, alla Stampa: "Siamo pronti a nuove proposte sul Contratto, purchè portino al bene dell'Italia. Sull'autonomia nessuna crisi, ci saranno nel rispetto della Costituzione e unità nazionale". Sulla crescita della Lega, il ministro è sereno: "I cittadini non guardano i sondaggi e ci premieranno". Questione-rimpasto, Bonafede parafrasando Di Maio conferma che "tornando indietro rifaremmo la stessa squadra di governo, compreso Tria certamente". Intanto si fa strada la folle idea dei grillini, di piazzare Di Battista – definito dal NYT il più ballista del 2015 - al ministero degli Esteri (Giornale e altri).
Autonomia, il 15 gennaio la convocazione dei tavoli tecnici. Ma Chiamparino mostra scetticismo al Corriere e su Repubblica: "Il dialogo con la Lega c'è – dice -, ma del governo non mi fido: sta facendo come con la Tav". Sulla stessa lunghezza d'onda Fontana che, a Repubblica, ammonisce: "Se i 5S dicono no all'autonomia, il governo cade". Il governatore della Lombardia "noi ingoiamo il reddito, ma ora tocca a loro: con uno stop coesione sociale a rischio". E invita il Mezzogiorno "a salire su questo treno: la riforma offre a tutti occasioni di crescita". Secondo Fontana "Salvini andrà fino in fondo, sa che questo Paese ha bisogno di un cambiamento reale, non di pannicelli caldi".
Tajani al Corriere: "Grazie ai gilet azzurri, Fi ora cambia passo. La maggioranza? Salterà". Il vice di Berlusconi dice "no al partito unico di centrodestra" è convinto che "il governo penalizza Nord e Sud" e "se la Lega deciderà di seguire il programma dei 5Stelle ne pagherà il prezzo". In chiave europea spiega che "Bannon o Trump non c'entrano con noi". Sulle autonomie alle Regioni, invece, non fa mistero sul fatto che "se dovessero essere disattesi gli accordi sarebbe grave". Chiosa su Salvini: "La violenza negli stadi e gli orrori come quelli di Desirée non si combattono con una giacca della polizia addosso".
Sul Tempo, focus sugli uomini simbolo del 2018: da Marchionne a Toninelli, da Salvini a Feltri, da Conte ad Alfie Evans. Per Mazzoni, che definisce il ministro delle Infrastrutture "Forrest Gump", l'ascesa di Toninelli "è la dimostrazione lampante che non solo uno su mille ce la fa, ma che ognuno può aspirare a un importante ruolo di governo in questa Italia gialloverde". E lo stesso Toninelli, sul stop al caro pedaggi, dice: "Sono ottimista". E parla di "vergogna" quando il discorso scivola sul ricorso presentato dalla società Autostrade contro la ricostruzione "del ponte che hanno fatto crollare".

EUROPA
Il ministro della May: "La Brexit può saltare" (Messaggero p.9, Giornale p.13) Fox, titolare del Commercio, evoca i rischi se Westminster non dovesse approvare l'intesa raggiunta dalla premier con Bruxelles, puntando a convincere gli euroscettici più radicali ad approvare il compromesso a tre settimane dal voto decisivo: "Rispettate la volontà dei cittadini", è il monito del ministro. Torna quindi in discussione la scadenza del 29 marzo per l'uscita effettiva dalla Ue, anche perché si rafforzano le posizioni per un secondo referendum, che però la May vede come una violazione della volontà popolare. Il tema anche su A&F (p.11), che entra nel merito delle polemiche interne: sulla Brexit infatti incombe la grana Irlanda del Nord, in cui le modalità di passaggio del confine tra Dublino e Belfast sono ancora in discussione.
Francia, il piazza sempre meno gilet (Messaggero). Le cifre raccontano che il movimento dei gilets jaunes si sta spegnendo, di sabato in sabato nella capitale e giorno dopo giorno su quelle rotatorie dove qualche migliaio di irriducibili ha comunque passato il Natale: solo 800 manifestanti a Parigi nell'ultimo sabato del 2018, ma per San Silvestro polizia mobilitata anche agli Champs Elyses. Eppure sui social network, la fiamma resta accesa.

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Commentario del 30.12.2018

IN PRIMA PAGINA
Manovra, tra fiducia e caos (QN). Ok alla manovra da 31 miliardi, ma solo un terzo parte subito: fiducia tra le proteste (Sole). Spunta la flat tax allargata (Corriere). La manovra: ecco cosa va e cosa non va (Fatto). Camusso (Cgil): "Finanziaria miope che tradisce precari e pensionati". Buffagni (5Stelle): "Agli imprenditori che assumono subito, 5 mensilità di sussidio" (Fatto). Misure in arrivo: mini-Ires su lavoro e investimenti. Statali, da aprile 8 euro in busta (Sole). Quota 100 anche a meno di 62 anni (Messaggero). Verso il blocco dei pedaggi autostradali (Verità). La rivolta dei gilet azzurri: Forza Italia protesta in aula: "Salvini ci ha traditi" (Giornale, Tempo).
Politica. Febbre da rimpasto: un ruolo per Di Battista agita la maggioranza (Stampa). Tria: "Non voglio dimettermi". E il rimpasto slitta (Messaggero). Steve Bannon al Corriere: "Formerò agenti del populismo, Di Maio-Salvini un modello". Parla il governatore Toti: "L'autonomia è la priorità" (Corriere). Zaia e Fontana pretendono di autoamministrarsi: "O autonomia o morte" (Libero, Messaggero). Le onoreficenze di Mattarella che dice no a riforme divise: "Rispetto per il Parlamento" (Messaggero, Stampa). Renzi, inchiesta penale sul lavoro nero: babbo Tiziano minaccia querele, ma in Procura a Genova c'è un fascicolo che lo sbugiarda (Verità).
Europa, Juncker sfida la Romania: "Impreparati" (Giornale).
Esteri, intervista al ministro brasiliano Jungmann: "Abbiamo provato a trattare con Battisti" (Messaggero). Zelaya: "Vi spiego il golpe di Obama e dei petrolieri" (Fatto). Putin, Assad e il risiko Siria tutto da rifare (Giornale). Egitto, guerra al terrore per salvare il turismo: uccisi 40 jihadisti (Stampa).
Calcio, Ronaldo trascina la Juve dei record: 101 punti nell'anno solare 2018 (Stampa). Lazio scippata col Torino (1-1), la Roma vince a Parma e finisce l'anno col botto (Messaggero e altri).

ECONOMIA
Manovra, tra fiducia e caos (QN). Giornata campale ieri a Montecitorio: in serata il voto di fiducia con 327 sì e 228 no, oggi il voto finale alla prima legge di Bilancio del governo gialloverde, tra le proteste delle opposizioni. Forza Italia sui banchi con i gilet azzurri per rimarcare "il tradimento di Salvini" (Giornale, QN, Corriere e tutti). Giorgio Mulè: "Questa manovra ve la votate col nostro disprezzo" dice il forzista. Crosetto (Fdi): "Avete dichiarato guerra all'Europa ma non l'avete neanche combattuta". Dal Pd, Delrio: "Pensavamo che i 5Stelle volessero portare una ventata nuova, invece hanno premiato i furbi". E i dem si scagliano contro il presidente Fico: "Non è imparziale". La replica: "Io garante di tutti" (Fatto e altri). Fornaro (LeU): "Un Paese non si governa con i social" (QN). L'allarme dei Comuni: "Dovevamo riavere 560mln, ora rischiamo più tributi e alcuni sindaci dovranno aumentare le imposte, mentre altri saranno costretti a tagliare servizi" sostiene il presidente Anci Antonio Decaro (Messaggero, Corriere e altri). Prandini (Coldiretti): Questa manovra si è scordata gli agricoltori: cancellati perfino i bonus ai neoimprenditori under 40" (Libero).
Ma per il Fatto tra Pro&Contro c'è più continuità col passato di quanto dica lo show in aula: numeri "alla Renzi". Nel dossiere di Bulian, sul Giornale, il contratto è già un ricordo: onorate il 16% di promesse. Smentite le parole su benzina, flat tax e Russia.
Ok alla manovra da 31 miliardi, ma solo un terzo parte subito (Sole e altri). Dal primo gennaio scatta immediatamente il taglio del 32,7% alla tariffe Inail e sgravi per assumere giovani eccellenti: bonus assunzioni al Sud. Per le imprese, formazione ok resta solo l'iper con tre aliquote. Si parte anche con la flat tax al 15% per un milione di partite Iva (Messaggero), mentre per gli appalti addio alle gare: c'è l'affidamento diretto. Cammino in salita, invece, per investimenti, indennizzi ai risparmiatori, web tax e assunzioni Pa, tutto rimandato al 2020. Per quanto concerne quota 100 (ad aprile) e reddito di cittadinanza, allo Stato restano a disposizione 11,1mld. Il sottosegretario Buffagni (M5S): "Alle imprese che assumono, subito 5 mensilità di sussidio". E sul reddito di cittadinanza spiega che "le Poste saranno di supporto all'Inps". Nomina Consob, candidato principe resta Minenna: "La decisione spetta a Conte e sono certo che la situazione verrà sbloccata a breve".
"E' una manovra di destra e miope, pensionati traditi". Lo dice Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, che nell'intervista al Fatto, esprime tutta la sua delusione per le decisioni del governo: "Con le clausole di salvaguardia sull'Iva inserite, tra due anni prevedo pane e acqua per tutti".

POLITICA
Rimpasto di governo, sulla Stampa parla il ministro Danilo Toninelli: "Rischio la poltrona perchè do fastidio". Il titolare delle Infrastrutture, però, non sembra preoccupato, attacca Autostrade definendole "il peggio di questo Paese" e chi sostiene la tesi secondo la quale con Autostrade la ricostruzione del Ponte Morandi sarebbe iniziata prima "è un ultrà di quell'azienda" dice, concludendo il discorso su Genova con una speranza, quella cioè di "poter inaugurare il nuovo Ponte tra un anno per un suo pieno utilizzo a inizio 2020". Poi annuncia lo sto dei rincari sulla rete stradale: "Posso dire fin d'ora che non ce ne saranno né per la rete di Autostrade, né per le tratte della Strada dei Parchi. Alcune società minori avevano deliberato aumenti, ma stiamo lavorando perché li sospendano con provvedimenti autonomi nelle prossime ore".
Febbre da rimpasto, un ruolo per Di Battista agita la maggioranza (Stampa). Di Maio vuole arruolare il pasionario M5S: o nelle vesti di commissario Ue o braccio destro di Conte. Si ragiona anche sulla possibilità di dargli un incarico com sottosegretario a Palazzo Chigi per bilanciare il leghista Giorgetti, ma nel frattempo ci sono i primi manlumori: Villarosa e Fioramonti vogliono lasciare il posto al governo. "Fammi andare via - ha chiesto Villarosa a Di Maio - Senza deleghe qui al Mef non servo a niente". Stesso umore dell'economista Lorenzo Fioramonti, parcheggiato come sottosegretario al ministero dell'Istruzione dopo che gli era stato promesso il posto da ministro al Mise.
Nel retroscena del Messaggero, le parole del ministro Tria: "Non mi dimetterò". Il titolare dell'Economia: "Ho ingoiato rospi e amarezza, ma resto al mio posto". E questa presa di posizione "congela" il rimpasto: Di Maio vorrebbe cambiarne addirittura 4: la Trenta (Difesa), la Grillo (Sanità), Bonisoli (Cultura) e la viceministra Castelli (Economia). Il Carroccio punta sulle Infrastrutture, qualora dovesse saltare Toninelli: per incassare il via libera alla Tav non è da escludere un blitz a gennaio. Ma il M5S lo rimpiazzerebbe con Fraccaro, attualmente ministro per il Rapporti con il Parlamento (Messaggero).
Autonomia, per la Lega "vale più del governo" (Messaggero). Lo dice il minsitro Fontana, un messaggio diretto "a chi rema contro il Veneto" vessillo dell'autonomia sventolato col piglio deciso dal governatore Zaia: una diatriba che rischia seriamente di far implodere l'alleanza e il contratto di governo legastellato. "La classe dirigente veneta ha già dimostrato di essere all'altezza" prosegue Fontana". Intanto è duello tra Zaia e Salvini (Messaggero). Il governatore: se la riforma è vuota, non  la firmo. Il vicepremier: le rivoluzioni non si fanno in 15 minuti, troverò l'accordo con M5S. Sul versante Meridionale, invece, De Luca attacca: "Se tutte le entrate fiscali restano al Nord, si rompe l'unità". Tra i nemici dell'autonomia c'è la Grillo che, in tema di sanità, ha bocciato il pre-accordo raggiunto tra le delegazioni del precedente governo Renzi e delle Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, perché lo giudica "incostituzionale". Nella missiva, il ministro elenca una serie di articoli della Costituzione e di sentenze della Consulta portandole a sostegno della sua tesi (Libero). E aggiunge: "Assecondare l'egoismo dei territori più ricchi è un errore" (Messaggero e altri).
Le onoreficenze di Mattarella che dice no a riforme divise: "Rispetto per il Parlamento" (Messaggero, Stampa). Il presidente della Repubblica ieri ha insignito 35 "eroi civili" che si sono distinti nel corso dell'anno per gesti esemplari "da libro Cuore", mentre in queste ore sta mettendo a punto gli ultimi passaggi del suo messaggio di fine anno. Pronto a mettere i paletti sulle autonomie delle Regioni, possibile anche un richiamo sull'Europa: "Le elezioni non ci allontanino dall'Ue". Contemporaneamente sui blog o in diretta Facebook, previsti i contromessaggi gialloverdi: nella notte di San Silvestro, pure Grillo, Salvini e il duo Di Maio-Di Battista si rivolgeranno direttamente ai cittadini, col rischio serio di oscurare il Colle.

ESTERI
Dal Brasile, il ministro della Sicurezza Raul Jungmann rivela: "Abbiamo provato a trattare, ma Battisti ci ha detto di no". Il ministro aggiunge: "In corso le operazioni per localizzarlo, lo troveremo è solo quesitone di tempo: è probabile che sia ancora nel nostro Paese, ma è assurdo pensare che i servizi segreti abbiamo agevolato la fuga. Veto italiano sull'iniziativa? Non mi risulta" (Messaggero).
L'ira di Al Sisi, uccisi 40 terroristi in Egitto (Corriere e tutti). Al raid di due giorni fa, che ha prodotto 4 morti tra i turisti, il contrattacco non s'è fatto attendere e già venerdì notte il presidente Al Sisi ha ordinato tre raid contro 40 "terroristi che pianificavano attentati a istituzioni, strutture turistiche, caserme dell'esercito e della polizia, luoghi di culto cristiani". Quattordici ammazzati nel quartiere cairota 6 ottobre, non lontano dal posto della strage. Altri sedici in una casa in costruzione a Giza, lungo la tangenziale sud ovest.
Intesa Russia-Turchia: azioni militari coordinate nella Siria senza gli Usa (Messaggero). Riunione a Mosca tra ministri degli Esteri, della Difesa e tra i capi dell'intelligence dei due Paesi. Il regime di Assad punta a riprendersi i territori persi dopo il 2011, ma serve l'appoggio degli aerei di Putin.

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Commentario del 29.12.2018

IN PRIMA PAGINA
Manovra, rissa alla Camera (Corriere). Parlamento far west: la Camera è un saloon (Libero). Caos alla Camera: soldi al Nord, Lega e 5S divisi (Repubblica). Squadristi dem contro la manovra (Notizia Giornale). In evidenza su tutti i quotidiani, gli insulti, gli spintoni ed il lancio di faldoni in Aula che hanno caratterizzato la seduta di ieri, poi sospesa da Fico. Il Pd ricorre alla Consulta. Conte difende la manovra (Fatto): "Tagliando al contratto e rimpasto". Poi si corregge sulla squadra. Tasse più alte, ecco chi paga (Messaggero). Il premier taglia le pensioni e irride i vecchi (Libero). Con quota 100 nel Lazio in pensione 100 chirurghi su 500 e non c'è ricambio (Italia Oggi).
Politica. Ministri, ecco chi salta (Giornale). Il risiko del governo, Tria rischia (Stampa). Berlusconi, stop alla campagna acquisti nel M5S (Stampa). Milano, il sindaco Sala: "Il Pd è lento. Il mio futuro? Pagine bianche" (Corriere). Roma, il ministro Costa: "Rifiuti a Roma, nessuno si tiri indietro o ci sarà il commissario". E la Raggi porta il dossier immondizia ai pm (Messaggero).
Violenza negli stadi. Salvini contro il giudice sportivo: "Un errore chiudere gli stadi" (Corriere, Repubblica, QN e altri). Salvini è pro ultrà. E la Juve. "Catartici gli slogan razzisti" (Fatto). Governo diviso (Messaggero). Conte favorevole alla chiusura (Libero).
Esteri. Bomba in Egitto: 4 morti (Corriere, Messaggero e altri). Egitto, terrore tra le piramidi: bomba sui turisti: 4 morti (Giornale). Siria, ultimo atto: dopo il ritiro Usa, i curdi consegnano ad Assad la città di Manbij, spiazzata la Turchia, già pronta con le sue truppe (Avvenire).
Borsa. Jerusalmi alla Stampa: "Ottimista, ma temo la geopolitica".

ECONOMIA
Caos alla Camera sulla manovra (Repubblica, Corriere e tutti). Tensione alla Camera sulla manovra: le opposizioni protestano perché l'ultima versione della legge di bilancio non è stata esaminata dal Parlamento. La commissione  non vota: Pd conto il presidente Fico, mentre Fiano colpisce Garavaglia con un faldone (Messaggero). Il governo, però, punta al voto finale entro domani, ma oggi il primo tentativo. Protesta dem senza Zingaretti e Renzi: il 9 gennaio la Consulta esamina il ricorso (Messaggero, Fatto e altri). Sul Sole, nello speciale-manovra, si parla di pace contributiva in 60 rate: ipotesi mini-sgravio da collegare a un Fondo di garanzia per chi assume giovani al posto di prepensionandi, una sorta di incentivo-staffetta da associare a "quota 100". E sulle pensioni slittanno rivalutazioni e tagli: a gennaio niente prelievo sugli assegni più alti, l'adeguamento degli importi all'inflazione viene fatto senza tener conto della legge di bilancio non ancora approvata (Sole e altri).
Show castrista del premier: tre ore in diretta (Stampa e altri). Conte, nella conferenza stampa di fine anno, non esclude un rimpasto: "Se fosse prospettato lo valuteremo. Spero sia condiviso, che non destabilizzi. Ma siamo nel periodo ipotetico del terzo, quarto grado". Poi una nota corregge le prime dichiarazioni: "La possibilità di un tagliando non è da escludere" (Repubblica, Messaggero). Il premier commette una gaffe sui pensionati che protestano in piazza ("usati come bancomat" gridano): "Tagli? Neanche l'Avaro di Molière se ne accorgerebbe: parliamo di pochi euro" (Corriere e tutti). Ma i sindacati insorgono: "Scelta iniqua e sbagliata" per la Furlan, "promesse non mantenute" per Barbagallo. Sulla Tav, invece, Conte ricorda che è stato lui a "sbloccare Tap e Terzo Valico per evitare penali troppo alte." Capitolp legittima difesa: "Aspettate che il lavoro sia finito". In chiave europea, Conte chiarisce: "Io sono il presidente del Consiglio e per le elezioni europee non farò certo campagna elettorale. Nei prossimi mesi continuerò ad occuparmi solo del mio ruolo".
Manovra, da Bruxelles, Marco Buti dg per gli Affari economici e finanziari della Commissione Ue, scrive una lettera al Corriere: "Abbiamo approvato i numeri, non i contenuti della manovra". Durante il confronto fra il governo italiano e l'Ue sulla legge di Bilancio del prossimo anno, Buti ha avuto un ruolo di primissimo piano: non sulle scelte politiche, ma sulle compatibilità tecniche ed economiche delle decisioni. "La Commissione ha espresso i suoi primi rilievi negativi sul disavanzo pianificato nella nota di aggiornamento già in una lettera del 5 ottobre: c'erano ampi margini di tempo per le modifiche".
Arrivano più tasse per tutti: in 3 anni stangata da 13 miliardi (Repubblica e altri). La pressione fiscale sale dello 0,8% 36 mesi, le sorprese nella distribuzione del carico (Corriere). Saranno colpite soprattutto le imprese, le assicurazioni e le banche che scaricherebbero l'aumento dei costi sulla clientela. Per buona parte degli italiani aumenteranno le addizionali comunali e regionali Irpef . Dal conto restano esclusi gli aumenti dell'Iva, le famose clausole di salvaguardia previste per il 2020 e il 2021. Valgono 23 mld nel 2020 e 28,8mld nel 2021. Farebbero salire la pressione fiscale, rispettivamente, di 1,2 e 1,5 punti percentuali. Il governo giura che non le farà scattare ma al momento sono scritte nero su bianco. E per disinnescarle servono 50mld in due anni.

POLITICA
Rimpasto, Tria torna in bilico e la Lega punta alle Infrastrutture (Repubblica e altri). Il ministro è ad un passo dall'addio, che dovrebbe materializzarsi ad inizio 2019, formalmente si tratterebbe di un passo indietro volontario, anche se i 5Stelle premono per dargli l'ultima spinta dopo la sfiducia. In caso di uscita di scena di Tria, le porte del ministero dell'Economia si aprirebbero ad un leghista Conte, però, resta scettico. Oltre a Tria, in bilico anche la Trenta (Difesa) e Fontana (Famiglia), ma in quest'ultimo caso il ministro lascerà il dicastero per occuparsi di populisti d'Europa guidando gli eurodeputati leghisti a Bruxelles. Anche Savona vorrebbe lasciare, così come Moavero (Esteri): tutto dopo il 26 maggio, ossia dopo le europee, ma la caduta possibile di Tria potrebbe accelerare i tempi. Sotto tiro anche il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e la Grillo alla Sanità (Corriere). I prossimi mesi cruciali per gli equilibri dell'esecutivo giallo-verde.
La battaglia per l'Autonomia: Lega e M5S sono divisi sui soldi al Nord (Repubblica). Conte: "Negozierò con i governatori". Ma al Sud è già campagna contro "la secessione dei ricchi". L'esecutivo Gentiloni ha firmato l'accordo con le tre Regioni nel febbraio scorso, dopo i referendum. L'ex governatore della Lombardia Roberto Maroni. "I grillini vogliono bloccare il nostro sogno, Salvini lo realizzi o lasci il governo". E aggiunge: "Conte non ha niente da negoziare, c'è già tutto nell'accordo firmato con Gentiloni. È un vero e proprio contratto e va rispettato alla lettera". Secondo Maroni, inoltre, "alle Regioni deve restrare una quota più ampia del gettito fiscale o si tradirà la volontà dei cittadini. Ma parte dei 5Stelle non vuol rispettare i referendum".
Anche sugli stadi chiusi il governo si spacca: sì di Conte, no di Salvini (Repubblica, Corriere, Messaggero e altri). Il premier: "Serve una pausa per dare un segnale forte". Il ministro: "Risposta sbagliata". E diventa un caso la convocazione dei tifosi al Viminale. L'attacco di Renzi: "Se vuole essere utile, il ministro Salvini deve recuperare credibilità, i cori razzisti fanno schifo sempre, e qualche anno fa li intonava lui contro i napoletani". Gentiloni: "Ora tutti a condannare le bande di ultras. Peccato che il ministro dell'Interno è andato a omaggiarli, dieci giorni fa". Il sottosegretario Valente al Messaggero: "Non si deve trattare con i capi tifosi e bisognava fermare il campionato". Il pm Albamonte su Repubblica: "Attenti, si rischia di legittimare gli ultrà come interlocutori". Anche il mondo del calcio si divide sulla decisione di fermarsi o proseguire. Inzaghi: "Giusto lo stop". Allegri: "Inutile" (Messaggero e tutti).
Sul Corriere, parla il sindaco di Milano, Beppe Sala: "Il Pd in questa fase è troppo lento. Il mio futuro? Pagine ancora bianche". Per il primo cittadino del capoluogo lombardo "nel M5S c'è un'anima sociale, su certe cose siamo vicino. Il governo ignora Milano: Conte e Di Maio non si sono mai fatti vivi. Se sei a capo di un Paese che ha qualche problema di reputazione all'estero, perché non valorizzare una città che brilla nel mondo?". Conclude sottolineando due aspetti. "Renzi prima o poi uscirà dal partito. La manovra? È contro i comuni, Salvini dice che non l'ho capita, ma confonde le cifre: ai comuni mancherà un miliardo".
Caos rifiuti a Roma, il ministro Costa al Messaggero: "Nessuno si tiri indietro o arriva il commissario". Il titolare dell'Ambiente parla chiaro: "Serve intesa tra Comune e Regione: i cittadini accettino nuovi impianti per trattamento e compostaggio". Sugli incendi: "C'è il faro della magistratura, noto che vi sono interessi che vanno in senso opposto al cambiamento".
I legali frenano Berlusconi. "Basta campagna acquisti" (Stampa). Stop immediato di Berlusconi all'"Operazione Scoiattolo". Tutti i tentativi in corso di "adottare un grillino" sono stati sospesi. L'ex premier ha personalmente telefonato ai suoi per assicurarsi che l'ordine venga eseguito. Un dietrofront del Capo che lascia l'amaro in bocca a quanti si erano già avventurati nella campagna acquisti: dietro allo stop il timore di un'inchiesta come quella di Napoli per la compravendita dei senatori.

ESTERI
"The duel over Europe's future", il FT (p. 5) dedica una paginata al duello Salvini-Macron, parlando di "scontro" tra il vicepremier italiano, euroscettico ed ora portabandiera per i nazionalisti d'Europa ed il presidente francesce, il più europeo di questa generazione e con un forte ambizione di poter rafforzare l'Ue.
Egitto, bomba alle piramidi, il turismo torna nel mirino: 4 morti (Repubblica, Corriere e tutti). Un attentato ha colpito ieri la capitale egiziana nel suo luogo più rappresentativo: le piramidi di Giza. Un autobus di turisti vietnamiti è saltato in aria per un ordigno artigianale su strada.
Siria, la ritirata dei curdi lascia il campo ad Assad (Messaggero e tutti). La mosa dell'Ypg per tentare di avere protezione da un eventuale attacco turco è stata approvata dal Cremlino che lo giudica "un passo positivo" che in prospettiva potrebbe ridisegnare gli equilibri dopo quasi 8 anni di guerra, restituendo di fatto al regime la più grande area ancora fuori dal suo controllo: sotto l'amministrazione curda c'è oggi quasi un terzo dell'intero territorio siriano. Due ministri di Erdogan oggi a Mosca per discutere dei nuovi sviluppi.
Sul Tempo, parla Alexander Avdeev, ambasciatore della Russia in Vaticano: "Tra Putin e il Papa c'è sintonia: Francesco è amato a Mosca anche per le sue critiche alle sanzioni. Riarmo? Gli Usa sbagliano: non accettano neanche di confrontarsi su come rinnovare i trattati su missili e nucleare".

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Commentario del 28.12.2018

IN PRIMA PAGINA
Cronaca in primo piano dopo i fatti di Milano: ancora un morto da stadio. Inter punita, il calcio non si ferma (Repubblica). Violenza, razzismo: calcio sotto choc (Corriere). "Incontrerò gli ultrà" dice Salvini (Stampa). "Come è morto l'ultrà a San Siro e come i nazi si sono ripresi le curve" titola il Fatto. "Non la do vinta ai delinquenti" dice Gravina (Figc) al Messaggero. Verità all'attacco: "Il finto antirazzismo del calcio".
Economia, la Bce bacchetta l'Italia su debito e deficit (MF e altri). Intanto, arrivano correzioni alla manovra: il governo fa retromarcia sull'aumento delle tasse sul volontariato (Corriere e tutti). Per il reddito di cittadinanza previsti da 5 a 18 mesi di sgravio per le imprese che assumono (Sole). Decreto unico per reddito di cittadinanza e quota 100. Ma l'Upb avverte: tasse più alte, rischio recessione (Messaggero). Cantone (Anac) al Fatto si scaglia contro la riforma degli appalti: "Cambiare sulle gare".

ECONOMIA
"Il debito italiano preoccupa": l'allarme arriva dalla Bce, che sottolinea i rischi per l'Ue nell'ultimo Bollettino economico, scritto prima dell'intesa tra Roma e Bruxelles sulla manovra (Messaggero p.22 e tutti). Faro puntato sulla "deviazione" dagli impegni presi, che può rendere il nostro Paese più vulnerabile agli choc economici. Francoforte bacchetta l'Italia sul deficit: nel mirino il mancato rispetto del Patto di Stabilità da parte dei Paesi ad alto debito. E la legge di Bilancio peggiora le stime di disavanzo di tutta l'Europa (MF p.3).
Intanto, è scontro alla Camera sulla manovra. E arriva l'allarme dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio: "E' una manovra recessiva e salirà la pressione fiscale" (Stampa p.8 e tutti). Secondo l'Upb, la stima di crescita è stata portata a livelli accettabili, ma non sarà dell'1%, bensì dello 0,8%; preoccupano le clausole Iva per il 2020-21; il nuovo testo, con gli investimenti che diminuiscono, "è meno espansiva". Inoltre, dicono i tecnici, resta il "rischio deviazione" dalle regole Ue e, rispetto al 2018, la pressione fiscale salirà dal 42 al 42,4%. Per il Giornale è ufficiale: aumentano le tasse. Ma il sottosegretario leghista al Lavoro Durigon al Messaggero (p.7) spiega: "Le imprese per la prima volta beneficeranno di un taglio del cuneo fiscale grazie alla riduzione dell'Inail. Abbiamo fatto scelte selettive, ma non parlerei di aumento tasse".
Intanto il governo già lavora ai corretti sulla manovra: novità su no profit e reddito di cittadinanza (su tutti). Sgravi alle imprese da 5 a 18 mesi se assumono beneficiari del reddito: agevolazione piena se l'ingresso del beneficiaria arriva attraverso i centri per l'impiego, altrimenti si divide con Agenzie per il lavoro ed enti formativi o bilaterali (Sole in prima e p.2 e tutti). Per il Giornale (p.7) la Lega devia il reddito del M5S verso le aziende del Nord. "Il reddito deve rappresentare una possibilità di inclusione nel mondo del lavoro – dice il sottosegretario Durigon al Messaggero -. Sicuramente gli incentivi per le assunzioni sono uno stimolo per far capire che non si parla solo di assistenza, ma di spinta all'ingresso nel mercato del lavoro". Intanto, i tecnici del Mef spingono per posticipare l'avvio del sussidio a giugno: troppi nodi ancora irrisolti (Messaggero p.9).
Sulla Stampa (p.10) l'attacco di Ivan Pedretti, segretario generale Spi-Cgil, contro quota 100 per le pensioni: "C'è il trucco, è finanziata con i soldi degli altri pensionati. Non c'è nessuna riforma della Fornero, con quota 100 si accontenta un pezzo del mondo del lavoro, ma si discriminano donne, lavoratori agricoli, del commercio e dell'edilizia. Non mi pare una grande invenzione degna di un governo del cambiamento: non ci hanno concesso un incontro e, come i predecessori, hanno preso i soldi dove era più facile". Pedretti annuncia una "grande mobilitazione" per il 2019.
Tra i provvedimenti dibattuti della manovra anche la riforma del codice degli appalti, con Cantone (Anac) che al Fatto (in prima e p.3) dice: "Meno gare, meno concorrenza. E aumenta il rischio mazzette". Secondo il presidente dell'autorità anticorruzione "l'intervento muove dall'idea che sia necessario incentivare gli investimenti, sbloccando un po'di appalti, così da far aumentare il Pil. Ma questa norma non aiuterà i funzionari timorosi, mentre consentirà a quelli disonesti di fare il buono e il cattivo tempo. Il governo promette di riformare il codice fin dal giorno del suo insediamento. Ma in attesa del disegno di legge delega si introducono altre complicazioni nel sistema. Appena le amministrazioni hanno digerito una norma, la politica la cambia. E così devono ricominciare daccapo". Poi Cantone evidenzia i rischi di infiltrazioni delle imprese legate alle organizzazioni criminali: "Sotto i 150mila euro non è richiesta neanche la certificazione antimafia e la gara non sarà pubblica d'ora in poi. C'è il rischio che ne approfittino imprese legate alla criminalità organizzata".

POLITICA
Tra politica ed economia l'annuncio della correzione delle norma prevista nella manovra sul Terzo Settore. Il governo fa retromarcia sul volontariato: "Rivedremo la norma sull'Ires" (Corriere p.8 e tutti). Annunciato un provvedimento ad hoc a gennaio per abolire l'aumento dal 12 al 14% dell'Ires sul non profit. Proteste da Assisi a Sant'Egidio, M5S e Lega costretti al dietrofront (Repubblica p.2). Per la Stampa (p.9) Di Maio fa dietrofront per non perdere consensi tra i cattolici: l'aumento dell'Ires avrebbe portato 157 mln per finanziare il reddito di cittadinanza, con la correzione si rischia un buco. Il sottosegretario al Lavoro Durigon al Messaggero (p.7): "Questa norma non era nella legge di bilancio iniziale, ma è frutto delle ore convulse della trattativa con Bruxelles. Ma nella riforma complessiva del Terzo settore che abbiamo messo in cantiere troveremo una soluzione adeguata per sostenere un mondo che non può essere colpito. Aiuteremo solo quelle associazioni che svolgono davvero volontariato e non chi ricava profitti furbescamente". Il padre del 5xmille, Tremonti, a Repubblica (p.2) "Quell'aumento è contro la Costituzione, se dovesse rimanere avremmo l'assurdo di uno Stato che da una parte finanzia il Terzo settore, considerandolo meritevole, e dall'altra lo tassa come se fosse una spa". Il ministro della Famiglia Fontana al Corriere (p.13): "Non è un tema di mia competenza, ma da giorni chiedevo notizie. L'obiettivo è solo evitare i furbi, ma l'aumento sarebbe stato come togliere con la destra quello che si è dato con la sinistra".
Restano però le polemiche per l'iter di approvazione della manovra. Opposizioni sulle barricate, ricorso Pd alla Consulta (Sole p.8 e tutti). Fi, invece, prova a giocare la carta di un colloquio con il Quirinale, ma dem e FdI frenano (Messaggero p.11). Il costituzionalista Lucarelli, alla Stampa (p.8), attacca: "Violata la Costituzione, sostengo il ricorso del Pd. Se all'opposizione è vietato ogni strumento siamo alla tirannia della maggioranza".

ESTERI
"Non saremo più i gendermi del mondo": Trump in visita lampo in Iraq per risollevare il morale dell'esercito e difendere la decisione di ritirare la truppe dalla Siria (Corriere p.17 e altri). Ma è polemica sul presidente americano che, con il suo tweet, ha esposto le forze speciali. La nuova politica americana è opposta a quella della Russia, cge invece punta al controllo di Damasco e sfida gli Usa avanzando il progetto di aprire una base aerea in Venezuela (Stampa p.12).
Intanto, il Messaggero (p.17) si concentra sulla "guerra" delle religioni che cambia gli equilibri mondiali: l'indipendenza della Chiesa ucraina da Mosca ha avvicinato Kiev agli Usa, mentre crescono le preoccupazioni della Casa Bianca per le aperture di Papa Bergoglio alla Cina. Francesco ha riaperto il dialogo con Pechino dopo le scelte controverse del presidente americano sul clima e sul muro al confine con il Messico.

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Commentario del 24.12.2018

IN PRIMA PAGINA
Manovra, proteste in arrivo. Salvini: merita 7 (Corriere). Cresce il peso delle tasse: aumento di 7 miliardi per imprese e famiglie (Messaggero). Nove tasse nascoste, tagli pure alla fortuna (Giornale). Manovra 2019 ai raggi X: cinque percorsi verso il forfait (Sole). Per aiutare i poveri, impoveriscono tutti (Libero). Conte alla Stampa: "Lega e M5S restano uniti". Il ministro Bongiorno: "Statali in pensione a ottobre e nei processi garanzie intoccabili (Messaggero). Calenda: "Questa manovra è una follia, ci farà sbattere" (Stampa). Reddito, ecco il decreto (Fatto). Impraticabile il ricorso Pd alla Consulta (Fatto). Cottarelli a Libero: "Per tagliare la spesa pubblica serve l'autonomia". Così Bruxelles ha peggiorato la manovra (Verità)
Sanità, ok ai fisioterapisti senza titoli, ma è polemica. Grillo: con 350 milioni abbatto le liste d'attesa (Messaggero). Tessera sanitaria, dall'assistenza estera allo Spid (Fatto).
Sondaggio: l'Italia cambia rotta, ora cresce la fiducia nello Stato (Repubblica).
Politica. Associazione a delinquere: Lucano nei guai (Giornale).
Indonesia, Vulcano assassino (QN). Tsunami dopo l'esuzione: oltre 220 morti (Corriere). Torna l'incubo del 2004 (Repubblica e altri). Il Krakatoa fa strage in Indonesia (Giornale). L'analisi di Mario Tozzi: una strage senza avvisaglie (Stampa).
Libia, blitz di Conte da Al Sarraj e Haftar: il 2019 sarà un buon anno se il Paese sarà pacificato e aprirà all'Onu i campi di raccolta dei migranti (Fatto).

ECONOMIA
Manovra, proteste in arrivo. Salvini: merita 7 (Corriere, Messaggero e altri). Mentre il vicepremier e il M5S esultano, i dem annunciano di voler essere in tutte le piazze d'Italia il prossimo 12 gennaio perchè "in Senato è accaduta una cosa gravissima nel metodo e nel merito" sbotta Orfini sui social, giudicando la legge di Stabilità "sbagliata, pericolosa, iniqua e imposta". Ma sulla possibilità di ricorrere alla Consulta, il costituzioalista Azzariti chiarisce: "Ci sono precedenti in cui la Consulta stessa ha già dichiarato l'inammissibilità" (Fatto).
Critico con il governo anche il "ribelle" De Falco: "Il Movimento, che ha sempre sostenuto la centralità del Parlamento, stavolta lo ha scavalcato: mi sono astenuto dal votare perchè non conosco il testo della manovra. E presto gli italiani piangeranno" (Giornale). Di tutt'altro avviso il sottosegretario Buffagni, che al Corriere dice: "Sul bilancio mettiamo la faccia, andremo nei territori a spiegare: tensioni con Tria? Solo discussioni". E sul bypass al Parlamento, smentisce De Falco: "Nessuno ha intenzione di bypassarlo, per me resta un luogo di confronto se non si blocca su sterili logiche e interessi di parte". Anche i sindacati protestano: la manovra non piace alla Triplice, che la giudica "pessima" perchè "rappresenta una grave lesione alla democrazia parlamentare". L'associazione dei Comuni, Anci, si accoda ed è sul piede di guerra per gli oltre 600mln di tagli riservati ai Comuni (Messaggero) e attraversao il presidente Decaro, afferma: "Noi non alzeremo le tasse, ma non ci danno fondi già nostri" (Stampa). Botta e risposta tra Salvini e Sala, sindaco di Milano che denuncia: "Città in ginocchio, dovremo tagliare". Replica il vicepremier: "Non ha letto la legge, diamo più soldi". Dal Colle l'irritazione di Mattarella per la manovra al buio e il Senato come un ring: troppe fiducie e poco dibattito (Giornale).
Su Libero, parla Carlo Cottarelli: "Fossi stato il premier, avrei tagliato le tasse. Di Maio e Salvini? Quasi come Renzi, però ora non si promette più di raggiungere il pareggio di bilancio in tre anni e il debito è previsto scendere meno rapidamente". Secondo l'economista "il M5S ha vinto la battaglia con la Lega: ha ottenuto il reddito di cittadinanza senza cedere sull'aliquota unica. Sulle pensioni è stato un pareggio: anche i grillini volevano la riforma".
Carlo Calenda alla Stampa: "Da questa legge si vede che i due vicepremier non hanno mai lavorato". Secondo l'ex ministro dello Sviluppo Economico "tagliare gli investimenti è una follia: imprese più tassate, tagliata industria 4.0 e niente per la scuola: prevedo altri sacrifici in primavera". Per Calenda, "l'unica cosa buona di questa manovra è l'aver scongiurato la procedura d'infrazione".
Cresce il peso delle tasse: aumento di 7 miliardi per imprese e famiglie (Messaggero, Corriere e tutti). Conto salato per imprese e banche, mentre l'ecotassa colpisce le famiglie. La scure sul terzo settore con l'aumento dell'Ires, azzerato il credito d'imposta Irap.
Nove le tasse nascoste, tagli pure alla fortuna (Giornale). Di Maio fa cassa coi giochi e taglia anche la fortuna: ridotto il "payout" di slot e lotterie, cala la percentuale delle vincite, ma il governo rischia un nuovo autogolo introducento il bancomat per giocare d'azzardo. Tra le maglie della manovra, occhio all'ecotassa sulle auto, alla webtax sulle vendite online, all'imposta di circa 400 milioni sui giochi al raddoppio dell'Ires per gli enti no profit e alla cancellazione delle detrazioni per imprese (4,5 miliardi da versare in più) e per banche e assicurazioni (1,8 miliardi). Oltre a una vera e propria stangata sulle tasse locali, che la Cgia di Mestre calcola in un miliardo in più, tra Irap, Imu-Tasi e addizionale Irpef.  Brunetta: "Aspettiamoci un'Italia con meno tasse per l'1% dei contribuenti e più tasse per il restante 99%. Un tradimento clamoroso del programma del centrodestra".

POLITICA
Sulla Stampa, il premier Conte in missione Libia, parla anche della manovra: "Il ritardo? Causato dal negoziato con Bruxelles davvero molto complesso. Ma non c'era nessuna deliberata volontà del governo di comprimere il vaglio del Parlamento". E aggiunge: "Era nell'interesse dei cittadini giungere ad un esito positivo del negoziato e questo risultato ha richiesto notevoli energie e anche tempo. Averlo concluso mantenendo integre le misure qualificanti del contratto di governo è un successo per la nostra democrazia". Alcuni dettagli: "Le misure restano espansive, il taglio agli investimenti sarà riequilibrato da fondi europei. Le tasse sui servizi digitali e quelle sui giochi d'azzardo sono state inserite per ristabilire un po' di equità". Sulla missione in Libia, invece, Conte è deciso: "C'è una forte domanda di stabilità da parte dei cittadini. Non c'è dubbio che il processo politico debba transitare da elezioni. Il mio auspicio, in questa mia azione di sostegno all'operato dell'Onu, è che il 2019 possa rappresentare davvero l'anno della svolta per la Libia".
Giulia Bongiorno al Messaggero: "Statali in pensione a ottobre". Il ministro della Pa: "Servono 6 mesi in più rispetto ai provati per le uscite: nel 2019 previsto il turn over al 100%, non ci sarà nessun ritardo effettivo nelle assunzioni. Lo slittamento al 15 novembre degli ingressi in servizio è in realtà coerente con i tempi già previsti. Giustizia? Tutti d'accordo a velocizzare i tempi, ma è escluso che saltino gradi di giudizio".
Siri al Messaggero: "Il Reddito solo attraverso le imprese. I tecnici? No alla giustizia sommaria". Il sottosegretario parla della manovra e sul voto di Salvini ("do un bel 7") dice: "Eccessivo? No, avevamo promesso di dare una mano concreta a tutti i contribuenti in difficoltà e oggi finalmente la pace fiscale a saldo e stralcio dellc cartelle esattoriali è una realtà. E a chi dice che è un regalo al padre di Di Maio rispondo: sono scemenze".
Sanità, sul Messaggero intervista a Giulia Grillo: "Pronti 350 milioni per ridurre le liste speciali".  La ministra conferma che dalla manovra il Ministero è riuscito a "mantenere il finanziamento già previsto sul fondo sanitario nazionale di 1 miliardo per il 2019, 3,5 per il 2020 e il 2021. Dunque, 4,5 miliardi nel triennio per il fondo sanitario nazionale. E abbiamo un vero e proprio piano Marshall per l'edilizia sanitaria: 4 miliardi in più su questo". Complessivamente si dice "soddisfatta dei lavori: siamo riusciti a raggiungere tantissimi risultati, anche oggetto di battaglie nella scorsa legislatura. Pensi al reddito di cittadinanza o agli incentivi per le auto elettriche e ibride. Fino alle risorse per l'abbattimento delle liste di attesa e per il fondo della sanità". Ed entrando nello specifico del suo dicastero, conferma che "la maggioranza delle segnalazioni dei pazienti per i tempi troppo lunghi riguarda il Lazio. Se il pubblico non riesce a provvedere, il cittadino potrà rivolgersi al privato, ma a pagare saranno le regioni. Lo sciopero dei medici? E' un loro diritto, ma il governo troverà le risorse per il contratto".
Rappoto Demos su Repubblica: più fiducia nello Stato e nella politica, l'Italia preferisce la democrazia. Sembra arrestarsi il distacco tra i cittadini e il sistema pubblico Recuperano terreno anche Camera, Senato e partiti. Resta però un diffuso sentimento di insoddisfazione per l'economia e il lavoro. Cresce la voglia di impegno ma disperso in mille rivoli. Pubblico e privato, noi stessi e la nostra famiglia le cose che contano di più.

ESTERI
Merkel apre ai migranti: "Servono lavoratori" (Messaggero). Dopo 30 anni di dibattiti, il governo tedesco ha deciso di allentare le restrizioni per l'ingresso di manodopera specializzata extracomunitaria in Germania: eliminate tutte le limitazioni sui visti per gli stranieri, a patto che siano qualificati e conoscano il tedesco. Misura concordata con gli alleati: "In Germania forte carenza di personale" dice la Merkel, a fronte dei numeri che parlano di 1,2 milioni di persone ricercate dalle aziende.
Esteri, Trump ha già scelto il capo del Pentagono: è un manager e non ha mai fatto il militare (Messaggero e altri). Il ministro ad interim sarà Patrick Shanahan: non viene dai ranghi militari, ma è un tecnico dell'amministrazione, come spesso accade per la funzione di vice ministro. La sua carriera si è svolta tutta nel settore privato, tra la Boeing e la General Motors. L'improvvisa promozione al vertice del ministero gli impone ora una rapida immersione nel ruolo di stratega . La nomina pone fine, così, all'attesa di chi si domandava quale altro capo militare, dopo la triplice defezione di Flynn, McMaster, Kelly e Mattis, fosse ancora disposto a collaborare con il presidente, e a tollerarne le intemperanze e le decisioni impulsive.
Il vulcano erutta e arriva lo Tsunami: 250 vittime, per ora (Libero, Corriere, Messaggero e tutti). Uno tsunami si è abbattuto sulle spiagge attorno allo stretto della Sonda, quello che separa le isole di Giava e Sumatra,in Indonesia. Il drammatico bilancio, che purtroppo è ancora provvisorio, parla per ora di almeno 250 morti e di un migliaio di feriti, ma il numero delle vittime "crescerà sicuramente", come ha dichiarato il presidente indonesiano Joko Widodo.

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Commentario del 23.12.2018

IN PRIMA PAGINA
Fiducia alla manovra, ma è caos (Sole). In primo piano su tutti i quotidiani, la rissa in Senato sul voto (Corriere). Il governo presenta il maxiemendamento poi lo cambia. Le opposizioni: ricorso alla Consulta. Manovra in notturna: reddito e quota 100, ma a caro prezzo (Fatto). Al Nord niente autonomia, alla Sicilia invece 2 miliardi: figuraccia della Lega (Libero). Caos Ncc e crollo investimenti (Messaggero). Nella manovra delle liti, un boom di nuove tasse (Stampa). L'Europa vuole pure in nostro oro (Verità).
Francia, i Gilet gialli tornano in piazza a Parigi: meno numerosi, ma ancora combattivi (Fatto). Spagna, il capo di Podemos sospende la politica per i suoi gemelli (Stampa). Migranti, l'Italia chiude i porti. In Spagna i 300 di Open Arms (Messaggero). Salvini chiude i porti, nuovo scontro, poi Madrid apre (Corriere). Caso Battisti, rivelazione dal Brasile: "Su Battisti l'Italia non usò gli 007" (Giornale). Carige, stop all'aumento, Malacalza attacca: prima serve un piano (Sole).
Calcio, Roma ko con rimpianti: vince la Juve 1-0 (Messaggero). Milan sconfitto in casa e il Chievo ferma l'Inter (Stampa).

ECONOMIA
Manovra in notturna: alle 2,59 – come riportarto dall'Ansa - il Senato conferma la fiducia al Governo: i voti a favore sono stati 167, mentre i contrari sono stati 78 e gli astenuti 3, tra cui il senatore a vita Mario Monti. "Un primo passaggio è stato completato, adesso passiamo alla Camera" si è limitato a dire il premier Giuseppe Conte lasciando Palazzo Madama.
Fiducia alla manovra, ma è caos (Sole). In primo piano su tutti i quotidiani, la rissa in Senato sul voto (Corriere). Al termine di una giornata convulsa in Aula, scandita da correzioni, ritardi e bagarre, con il M5s che attacca nuovamente i tecnici della Ragioneria (difesi dalla Lega) e il Pd che ipotizza il ricorso alla Consulta. Ancora tagli agli investimenti, 5,4mld, con Palazzo Chigi che chiarisce: le risorse saranno recuperate dai fondi Ue. Il Quirinale vigila per evitare l'esercizio provvisorio. Giallo sul condono per il papà di Di Maio e quello di Di Battista (Corriere, Libero e tutti). Il condono sulle cartelle esattoriali, infatti, riguarda redditi inferiori ai 20mila euro. L'accusa del Pd: una sanatoria che calza per i genitori dei due leader grillini, nei guai con Equitalia (Libero e altri). Momenti di forte tensione in aula: la senatrice piddina Simona Malpezzi ha denunciato di essere stata aggredita dal questore M5S Laura Bottici. I dem hanno chiesto a gran voce la sospensione della seduta (Corriere e Repubblica). Savona avverte: avremo crescita zero (Libero). Napolitano polemico: "Democrazia umiliata...". Libero lo critica: quando era al Quirinale anche Re Giorgio ha scavalcato ripetutamente il Parlamento per cacciare il Cav. Bertinotti sulla Stampa: "Costituzione divorata, più che dibattito oggi conta la velocità".
Reddito e quota 100, ma a caro prezzo (Fatto). Per garantire le misure chiave e rispettare il Fiscal compact ne fanno le spese le principali leve anti-cicliche: dagli investimenti pubblici alle spese per ricerca, università e infrastrutture (ponti, strade e ferrovie scrive la Stampa), c'è un forte ridimensionamento (Corriere e altri). Renzi: annuncia il ricorso alla Consulta "contro questo scempio: prima le manovre le facevamo io e Padoan in modo molto centralista , ma lasciavo uno spazio ai miei parlamentari: ora si voterà un testo mai visto".
Caos Ncc e crollo investimenti (Messaggero e altri). Niente stretta per i Noleggi con  conducenti. A Roma scatta la rivolta dei taxisti che paralizza la Capitale: "Le parole di Salvini e Di Maio vale zero" gridavano ieri in piazza. "Faremo come i gilet gialli in Francia" hanno promesso i noleggiatori ancor prima che il governo togliesse dal maxi emendamento del Bilancio, la norma che gli imponeva, dal 1° gennaio di tornare nella città in cui l'autorizzazione alla guita è stata rilasciata.
Auto, giochi, web e no profit, la carica delle nuove tasse (Stampa e altri). Tolto il blocco alle imposte locali. La Cgia: famiglie e imprese pagheranno un miliardo in più. Con l'ecobonus chi comprerà Suv o vetture di lusso subirà penalizzazioni da 1100 a 2500 euro. Dal 2020 tornano a salire di 400mln le accise sui carburanti. Già dal prossimo anno invece aumenta all'1,4% il prelievo erariale unico sui giochi. Prelievo del 3% sui servizi digitali per le imprese che vendono online, forniscono pubblicità e trasmissione di dati. Il prelievo si applica alle aziende con ricavi "ovunque realizzati" non inferiori a 750mln e ricavi derivanti da servizi digitali, realizzati nel territorio dello Stato non inferiori a 5,5mln.
Qualcosa di buono: più soldi alle forze dell'ordine e meno all'Onu (Libero). Per i cittadini truffati dalle banche, vengono stanziati 525mln, altri 5 saranno destinati alla mobilità dei disabili. Confermato lo sgravio sui contributi Inail per le imprese, sale dal 20 al 40% la deducibilità dell'Imu per i capannoni industriali.

POLITICA
Conte in Libia, vertice con i leader: il figlio di Gheddafi cerca un ruolo (Messaggero). Prima visita ufficiale per il premier italiano: previsti incontri a Tripoli, Bengasi e Tobruk. La missione del presidente del consiglio, dopo la nomina del nuovo ambasciatore Giuseppe Buccino, nasce nel solco del vertice di Palermo di novembre e vuole imporre una stretta decisiva sulla leadership italiana,ma ha anche l'obiettivodi sostenere il piano dell'inviato Onu Ghassam Salamé, di contribuire alla buona riuscita della nuova Conferenza che dovrebbe svolgersi nelle prime settimanedel 2019 in territorio libico, e che dovrebbe coinvolgere anche tutte quelle parti politiche rimaste fuori dal summit siciliano.
Il Nord e la base leghista preoccupata: tutta colpa del reddito di cittadinanza. Sul Corriere tiene ancora banco il sondaggio commissionato dai lumbard e pubblicato ieri, secondo il quale il partito di Matteo Salvini avrebbe perso circa 8 punti percentuali da settembre a dicembre nelle regioni del Nordest. Sulla vicenda interviene lo stesso vicepremier che afferma: "Non stiamo calando, non c'è alcun arretramento della Lega al Nord". Il guru mediatico della Lega, Luca Morisi, ha twittato "Eh, il rosicamento...". Ma in effetti da Confindustria e Confartigianato qualche industriale ha criticato l'operato del governo a trazione legastellata. Carraro, della Carraro Group, al Corriere: "Non sono più attenti al mondo delle imprese: frustrati da questa manovra. Reddito di cittadinanza? Qui in Veneto noi abbiamo la piena occupazione. E Salvini apre la campagna per le Europee: "Dobbiamo portare via voti ai 5Stelle" (Messaggero). Il vicepremier: "Mi candido e ci prenderemo l'Europa: Fi e Fdi sono in grave difficoltà, c'è chi direbbe che sono alla canna del gas. Ma il vero obiettivo è portare via voti ai grillini di Di Maio ".
Dopo-Renzi e rapporti coi 5S tutte le sfide del congresso Pd (Repubblica). E' sfida a quattro con Zingaretti che rimarca come "il fallimento del gruppo dirigente del Pd è stato totale", Martina che definisce "impossibile" un eventuale rapporto coi grillini, Boccia pronto a dare l'assalto alla piattaforma Rousseau "attraverso Hackitaly" e Giachetti che invece difende il modello-Renzi.
L'ex capogruppo del Pd e coordinatore di Mdp, Roberto Speranza, al Fatto: "Pd e M5S esploderanno: poi si rifà la sinistra". Il fondatore di "Ricostruzione" è convinto di una cosa: "I renziani usciranno e si vedrà una forza socialista, ma pure tra i grillini c'è la nostra gente". E sul fatto di essere uscito dal Pd, non ha rimpianti: "In quel partito non c'erano più le condizioni per difendere le proprie idee. Se lo riferei? Rivendico tutto: mi sono dimesso da capogruppo, ho rinunciato a poltrone".

ESTERI
Migranti, l'odissea di Natale, subito salvo solo il piccolo Sam (Repubblica, Messaggero, Stampa e tutti). La Open Arms soccorre 313 persone al largo della Libia. Mamma e neonato portati a terra in elicottero dai maltesi. Con l'Italia che rifiuta ogni coinvolgimento nei soccorsi, nonostante da mesi sia fuori emergenza sbarchi, sorpassata dalla Spagna, nuova meta principale dei flussi: 23mila i migranti sbarcati quest'anno da noi, contro gli oltre 60mila sulle coste spagnole. Salvini: porti chiusi in Italia, la pacchia è finita. Il fondatore della Ong: i tuoi figli si vergogneranno di te. Ma la polemica non si è fermata. "Un sacrilegio chiudere i porti nel cuore del Natale", ha attaccato padre Alex Zanotelli, missionario pacifista. Mentre il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, si è limitato a un tweet: "Sul caso Open Arms l'Italia non ha coordinato i soccorsi in acque Sar libiche, esattamente come non lo hanno fatto Francia, Spagna o altri. Allora cosa vuole fare la Ue? Serve una risposta dell'intera Europa all'emergenza migranti".
I Gilet gialli a Montmartre: bloccato anche il confine italiano (Stampa e tutti). Il sesto sabato consecutivo di proteste dei gilet gialli ha raccolto 40mila manifestanti in tutta la Francia, in calo rispetto ai 66mila del 15 dicembre. Nel pomeriggio di ieri è stato fermato il portavoce del movimento, Eric Drouet: era stato proprio lui, in mattinata, ad annunciare un appuntamento a sorpresa a Montmartre. A Perpignan la decima vittima dall'inizio delle proteste, un automobilista che si è schiantato contro un camion bloccato dai protestanti. Sulla A8 circa 200 gilet gialli hanno bloccato per ore la frontiera con l'Italia. Secondo Dominique Wolton, politologo e massmediologo al Cnrs "il movimento si spegnerà, sono troppo disorganizzati: alla gente fanno paura" (Messaggero).
Shutdown. L'America di Trump si ferma per la terza volta (Repubblica). Psicodramma nazionale, sceneggiata che si ripete periodicamente, sintomo di una democrazia sempre più paralizzata, incapace di trovare quelle intese bipartisan che un tempo (lontano) furono la regola: 380mila dipendenti pubblici rimasti a casa subito, senza stipendio, altri 420mila, inclusi gli agenti della polizia di frontiera (Border Patrol), sono costretti a lavorare senza essere retribuiti. Al centro della contesa i finanziamenti per il muro contro i migranti al confine meridionale.

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Commentario del 22.12.2018

IN PRIMA PAGINA
Manovra nel caos (Corriere). In evidenzia su tutti i quotidiani il rinvio del maxiemendamento con le misure. Il voto slitta in zona Cesarini: finale con bagarre (Sole). Paralisi e duello sugli statali in pensione (Messaggero). E' scontro finale (Repubblica). Il Fatto spiega il perchè dello slittamento: mancano dettagli decisivi. Senato costretto a votare senza conoscere il testo. Napolitano: "Democrazia umiliata" (Stampa). Giornale parla di "Caporetto sovranista" e Libero attacca: "Dilettanti allo sbadiglio". Padoan alla Stampa: "Finanziaria dettata da Bruxelles. Sono vittorie di Pirro".
Il sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere: al 48% degli italiani l'accordo sul Def piace. Su MF parla il ministro Paolo Savona, che spiega "come ripartire dopo l'accordo con Bruxelles". Intanto sì in Cdm all'autonomia del Nord. Proposta di governo solo il 15 febbraio (Sole). Mattino definisce il primo via libera a Veneto e Lombardia uno "SpaccaItalia". Sull'autonomia, Giorgetti contro Salvini: "Basta, così non si va avanti" (Fatto). Per il Messaggero l'autonomia del Nord toglie ruolo a Roma.
Genova, dopo il crollo del ponte, per Autostrade stop alla revoca della concessione (Stampa).
Usa, ora Trump dimezza i soldati in Afghanistan (Corriere). Dopo la Siria, l'Afghanistan: ritirata di Trump (Messaggero) che rivoluzione l'Atlante Usa (Repubblica). "Finalmente" scrive il Fatto, che si chiede cosa farà ora l'Italia in Afghanistan.

ECONOMIA
La manovra slitta ancora, ultime liti tra M5S e Lega e caos sulle coperture (Repubblica p.2 e tutti). All'appello mancano ancora 2 mld (Stampa p.2). Previsto per oggi il voto al maxiemendamento, dopo il Senato toccherà alla Camera lavorare a tappe forzate tra Natale e Capodanno per evitare l'esercizio provvisorio (Corriere p.2). Conte: "Siamo in zona Cesarini". Troppi commi, poco tempo: Ragioneria e Tesoro in tilt. Ecco il perchè dello slittamento secondo il Fatto (in prima e p.3). Dubbi dei tecnici sui conti. Di Maio e Salvini di nuovo contro i tecnici: "Numeri sbagliati, il pasticcio è loro" dicono, accusando la Ragioneria per la scelta di allegare a quota 100 una relazione firmata da Boeri. Il ministro Paolo Savona, in un intervento su MF (p.14) spiega: "Dopo l'accordo con Bruxelles, l'esecutivo si deve concentrare sull'obiettivo di riattivare gli investimenti: è possibile raggiungere i 200 mld in tre anni. Occorre ripristinare la supremazia della politica sulla tecnica, questo è il compito dell'Italia nell'Ue". Poi il ministro per gli Affari europei spiega: "Il governo ha retto, nel confronto con Bruxelles, nel difendere il minimo necessario per riaprire l'offerta di lavoro, soprattutto ai giovani, e combattere la povertà, mentre l'Ue non ha mostrato d'essere sensibile al primo anello di questa ineludibile catena di relazioni. Dati i vincoli, con la trattativa nulla di più si poteva ottenere, ma già questo dato richiede che l'azione di governo si concentri sul duplice obiettivo di riavviare gli investimenti, che restano lo strumento indispensabile per ostacolare la congiuntura negativa e non aggravare i ritardi di crescita accumulati, e di definire una politeia che restituisca prospettive di crescita all'Italia e di stabilità all'Ue".
Nei dettagli della manovra, Libero (p.2) polemizza sull'arrivo delle tasse per tutti: pensioni, Iva e Irap. Arriva il conto e non si salva nessuno. Giornale (p.2-3) – che parla di "Caporetto sovranista" - dà spazio all'Italia che alza la voce. Il vicepresidente di Federmeccanica, Visentin: "Pericolosa cultura anti-impresa, in gioco migliaia di occupati". Ma a Natale pronta anche la mobilitazione dei pensionati, scippati di 170 euro al mese. Per Repubblica (p.7) saranno proprio i pensionati a pagare il reddito di cittadinanza: i tagli agli assegni oltre i 1500 euro legati al mancato adeguamento al costo della vita, con i sindacati che si preparano alla mobilitazione e non escludono lo sciopero. L'ex ministro Padoan alla Stampa (in prima e p.7): "Manovra dettata da Bruxelles, l'Italia pagherà un prezzo altissimo, visto che le clausole di salvaguardia dell'Iva del prossimo anno saranno quasi peggio di una procedura d'infrazione per debito. L'accordo è una vittoria di Pirro, visto che la sovranità di questa manovra è in gran parte a Bruxelles".
Giornale (p.6) fa il verso al foglietto di Di Maio: "Deprimere il Paese? Fatto". Spread, Borsa e grandi opere: la lista che il vicepremier grillino tace. Longo sul Sole (p.2) guarda allo spread evidenziando come, nonostante sia sceso, la febbre sul rischio Italia resti alta: i 257 pb sono un cambio di livello non indifferente rispetto ai 328 pb del 20 novembre, ma resta un livello troppo alto. L'accordo Roma-Bruxelles ha ridotto i timori di una Italexit, ma sui mercati resta lo scetticismo sulla manovra italiana, per questo lo spread scenderà ancora ma non di molto.

POLITICA
Dagli italiani via libera alla manovra: sul Corriere (in prima e p.6) il sondaggio di Pagnoncelli rivela un 48% di giudizi positivi sulle misure previste, ma per il 46% non saranno in grado di rilanciare crescita e sviluppo del Paese. Intanto, lo slittamento del maxiemendamento della manovra al Senato fa scoppiare la polemica. Perplessità del Quirinale, che torna a premere sulla centralità del Parlamento (Messaggero p.3 e tutti). Bonino in Aula parla di "democrazia ferita e umiliata", provando a scuotere le istituzioni (Repubblica p.4). "La democrazia viene umiliata" il presidente emerito Napolitano in campo con Bonino (Stampa in prima e p.3). Cassese al Messaggero (p.3): "Manca la trasparenza, ha deciso tutto una piccola oligarchia". E Libero (p.3) attacca: manovra da dilettanti allo sbaraglio, non riescono nemmeno a copiare emendamenti scritti da Bruxelles.
Autonomia del Nord, primo sì ma si allungano i tempi (Messaggero p.9). Il premier media e l'autonomia si sblocca (Corriere p.10). Il Cdm avvia l'iter, ma la proposta del governo arriverà solo il 15 febbraio (Sole). "Il Nord ha fretta, Roma meno" titola Libero (p.6). La Lega batte i pugni sul tavolo, ma l'autonomia resta sulla carta (Giornale p.8). Vince la linea di Giorgetti "l'autonomista", che aveva minacciato la tenuta dell'esecutivo sul tema e che pressa Salvini: "Così non si va avanti" (Fatto p.5). E' un regalo di Natale per i governatori malpancisti del Carroccio – scrive il Fatto -, ma l'intesa per ora è una scatola vuota. Poco collaborativi i ministri grillini Toninelli e Grillo, ma la palla passa ora al Parlamento e non sono escluse imboscate (Giornale). Mattino (in prima e p.7) definisce il progetto di autonomia "SpaccaItalia", e il costituzionalista Villone al Fatto (p.5) dice: "Siamo alla secessione dei diritti: il M5S al Sud rischia di pagarla cara". La questione dell'autonomia è fondamentale per la Lega per recuperare consensi al Nord: il Carroccio, infatti, è in crescita al Centrodud ma in calo nelle sue zone storiche – scrive Verderami sul Corriere (p.8) -. La base nel Settentrione chiede risultati sull'economia.
Intanto, preoccupazione nel M5S per possibili transfughi verso Fi. "Operazione Scoiattolo". Di Maio teme Berlusconi e annuncia: "Denuncerò in Procura". Sulla Stampa (p.9) e tutti il tentativo di Fi di attrarre i dissidenti grillini e le preoccupazioni di Di Maio, che ai suoi dice: "Registrate tutto". Di Maio perde pezzi e minaccia Berlusconi (Giornale p.9). La campagna acquisti di Forza Italia porta Di Maio ad annunciare l'ipotesi di rivolgersi ai pm, ma Berlusconi spiega: "Nessun mercato in atto, i grillini delusi verranno con noi da soli" (Messaggero p.11). E Tajani spiega: "Sono i delusi a cercarci, da noi solo offerte politiche alla luce del sole" (Corriere p.9).

ESTERI
La crisi fra Trump e militari dietro le dimissioni di Mattis: su Repubblica (p.10) ancora le polemiche tra Pentagono e Casa Bianca per l'annunciata intenzione di ritirare le truppe americane dalla Siria, interpretate come il tentativo del presidente di rilanciare l'isolazionismo Usa. "Via anche dall'Afghanistan" ha preannunciato il presidente americano, che punta a dimezzare il contingente e riportare a casa settemila soldati. Trump sconvolge il Pentagono (Messaggero p.15). Ed è scontro anche al Congresso sulla legge di bilancio: la Casa Bianca vuole 5 mld per il muro al confine con il Messico, ma i Democratici sono contrari (Giornale p.12). Su budget, difesa e politica estera, Trump getta l'America nel caos (Sole p.16). "Finalmente gli Usa via dall'Afghanistan" titola il Fatto (in prima e p.14): dopo 17 anni, la democrazia ancora non c'è. Trump dichiara il fallimento di Enduring Freedom dopo 850 mld di dollari, di cui 8 spesi dall'Italia. Cosa farà ora Roma – si chiede il Fatto - con i suoi militari in Afghanistan? Per il Messaggero (p.15) anche il nostro contingente è pronto a tornare dopo il ridimensionamento degli Usa. Il Corriere si chiede chi ci guadagna e chi perde se l'America si fa da parte. Per il Giornale (p.13), Putin, Erdogan e l'Iran ringraziano Trump, quello del tycoon viene considerato "un incredibile suicidio strategico". E il Medio Oriente rischia l'incendio.
Caso Battisti, il suo avvocato spiega: "Non si consegnerà. Il Brasile lo ha lasciato fuggire, chiusa la partita con l'Italia" (Repubblica p.12).

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Commentario del 20.12.2018

IN PRIMA PAGINA
Manovra: "Così ho convinto i vice": il premier Conte al Corriere spiega la trattativa con Bruxelles. Sì condizionato all'Italia (Sole). Borsa e spread festeggiano l'intesa con l'Ue (MF). Ma l'Italia paga il sì a caro prezzo (Repubblica). Messaggero evidenzia i maxi tagli agli investimenti. Tagli e tasse: la Stampa si concentra sul costo della manovra. Giornale polemico con l'intesa: "Ci spennano". Mentre il Fatto analizza pro e contro della manovra. Libero vede la maggioranza a trazione grillina: uccisa la flat tax, Salvini Barcolla.
Dopo l'ok di Bruxelles, restano due preoccupazione: incubo manovra correttiva e ipotesi rimpasto. E Salvini avverte Conte: "Bruxelles resta il nostro nemico" (Stampa).
Esteri. "In Siria l'Isis è stato sconfitto": Trump si ritira dalla Siria e scontenta il Pentagono (Corriere). Per Repubblica gli Usa abbandonano gli alleati.
Brexit: per gli italiani a Londra tutto sarà più difficile (Giornale). Visti di un anno per lavorare nel Regno Unito (Corriere).

ECONOMIA
"Fine della faida Roma-Bruxells sul bilancio italiano" titola in prima pagina il Financial Times. Manovra, sì condizionato dell'Ue all'Italia (Sole in prima e p.2). La manovra-bis vale 31 mld, correzione per 9 mld da minori spese e per 1,2 mld da maggiori entrate. L'Italia evita la procedura, ma l'Ue continuerà a sorvegliare il debito (Stampa p.2 e tutti). Borsa e spread festeggiano l'intesa (MF in prima e p.3): +1,59% a Piazza Affari, la migliore in Europa, e lo spread scende a 254 pb. Accordo ma con tagli e Iva: nel 2020-21 le clausole di salvaguardia salgono a 50 mld (Fatto p.2 e tutti). "E' stata una trattativa con alti e bassi – dice il premier Conte al Corriere (in prima e p.3) -. L'impianto della manovra è rimasto quello iniziale, ci hanno dato flessibilità e abbiamo introdotto dei meccanismi per reperire le risorse. Non abbiamo mai pensato a una manovra-schiaffo, a una ribellione antieuropea. Il nostro è un approccio pragmatico: avevamo solo da rispettare gli impegni presi con gli elettori". Poi, il premier spiega: "Con l'Europa bisogna dialogare, sempre. Ma bisogna farlo senza rinunciare al proprio programma politico e ai propri obiettivi. Per evitare la procedura ho chiamato il capofila del fronte del rigore, Dombrovskis, e gli ho spiegato che condividevo le sue preoccupazioni, spiegandogli perchè la terza economia dell'eurozona non poteva essere sottoposta ad una procedura". Ora però c'è l'incubo di una manovra correttiva (Messaggero p.3): l'Ecofin a febbraio potrebbe chiedere ulteriori aggiustamenti sui conti italiani.
"Deficit, tagli e clausole: le dure condizioni Ue per il sì alla manovra" titola Repubblica (p.2). Meno investimenti, slitta il turn over e sale la clausola Iva: sul Messaggero (p.4) e tutti, i numeri concordati con la commissione europea che il governo ha riportato nel maxi-emendamento alla legge di bilancio. Web tax e taglio degli investimenti per i treni per finanziare la manovra (Giornale p.5). Risorse per le infrastrutture ridotte di 3 mld e nel 2021 possibile aumento dell'aliquota Iva fino al 26,5%. La mannaia Iva a garanzia del reddito – evidenzia Repubblica (p.3) -. Rischio stangata da 23 mld nel 2020 con le clausole di salvaguardia che raddoppiano. "Le lacrime e sangue del governo" titola la Stampa (p.3). Sul 2020 resta la mina Iva. E per garantire risparmi le due misure simbolo partiranno ad aprile (Corriere p.3 e tutti): via al reddito di cittadinanza ad aprile, con 1,9 mld di risparmi. Mentre quota 100 prevede una "finestra" di 3 mesi per i dipendenti privati, i pubblici ne aspetteranno 6 in più: 2,7 mld di risparmi. Sulle aziende pesano i balzelli sulle auto. "L'ecotassa è un pasticcio, un regalo alle aziende cinesi" dice Vavassori, presidente di Clepa, al Giornale (p.5). "Patto necessario, ma non basta" è la smorfia amara delle imprese (Stampa p.4).
Libero e Giornale polemici con l'accordo trovato con l'Europa. Aziende, anziani e consumatori: ecco i massacrati dalla manovra. Tagli e stop alle rivalutazioni, il governo pesta i pensionati. Ed è stata uccisa la flat tax: ora Salvini barcolla (Libero p.3).

POLITICA
"Ci siamo resi conto che i toni aspri non giovavano all'interesse del nostro Paese. Per evitare che il negoziato si complicasse, ho chiesto e ottenuto una linea di comunicazione più attenta": così Conte al Corriere spiega come è riuscito a spingere i due vicepremier ad abbassare i toni nei confronti dell'Ue. Messaggero (p.6) parla di "fattore Conte": il premier ha saputo approfittare del sostegno di Mattarella e Draghi. Ma Libero (p.5) polemizza: Conte e Tria, che non anno elettori a cui dover dare spiegazioni, lasciano il conto ai partiti. Intanto, Di Maio e Salvini scelgono la fuga (Giornale p.6). "In Senato il governo a metà: i dioscuri mollano il premier": il Fatto (p.4) evidenzia come i due vicepremier abbiamo evitato l'Aula nel giorno in cui il premier ha difeso la retromarcia con Bruxelles. Verderami (Corriere in prima e p.8) guarda al differente tandem al fianco del premier: non più Di Maio-Salvini ma gli europeisti Moavero-Tria. Per i due leader politici, che vorrebbero spartirsi i campi del consenso, il problema è che non sarà facile governare le rispettive aree elettorali stando seduti insieme a Palazzo Chigi.
Tutti i quotidiani analizzano chi vince e chi perde in questo accordo con l'Ue. Per il Corriere (p.5) dal braccio di ferro riprendono quota i ministri tecnici, in ombra i big della maggioranza. Conte smussa gli spigoli trovando la strada per portare avanti il confronto. E il Corriere segnala il ruolo cruciale di Moavero Milanesi, mentre Salvini – che voleva fare muro – ha dovuto cedere. Così come Di Maio, costretto a mandare giù un rapporto deficit/Pil al 2,04% e un reddito di cittadinanza ridimensionato. Per il Messaggero (p.6) Di Maio scende dal balcone e scopre che la manovra non è sua. "Non arretreremo di un centimetro" aveva detto, ma ha rinunciato a 2 mld di reddito. Mentre a Salvini le trattative hanno dimostrato che andare contro l'Ue è coerente con il suo programma elettorale, ma buona parte dell'Italia non ha trovato la manovra così com'era conveniente. Rispetto all'alleato, ha la speranza di rifarsi alle elezioni europee, lasciando un'impronta sovranista all'Unione. Ma Salvini è irritato dall'attivismo di Conte: "L'Europa resta il nostro nemico" (Stampa p.4). Intanto, il Messaggero (p.3) evoca l'ipotesi di un rimpasto di governo, con Tria pronto a lasciare e Toninelli (Mit) e Grillo (Sanità) in bilico. Il sottosegratario 5S agli Affari Regionali, Buffagni a Repubblica (p.4): "Ha vinto chi voleva cambiamento e conti in ordine. Non ci sarà nessun rimpasto". Intanto, il capo di gabinetto del Mef, Garofoli, lascia: su di me una campagna martellante (Corriere e tutti).
Su Repubblica (p.8) il sondaggio di Diamanti con le nuove stime elettorali per i partiti: la Lega al 32,2% (+14,8% rispetto al voto di marzo) stacca il M5S  che è al 25,7% (-7%). Il Pd recupera rispetto a ottobre e risale al 17,5%, ma è ancora sotto il risultato delle politiche di marzo. Fi ancora in calo, ora è al 9,1%.

ESTERI
Trump annuncia il ritiro dalla Siria: "L'obiettivo era sconfiggere l'Isis" (Stampa p.8 e tutti). Contrario il Pentagono, secondo cui l'Isis non è ancora stato sconfitto. Per il capo della Difesa Mattis occorreva restare a contrastare i russi alleati di Damasco (Corriere p.12). Gli Usa abbandonano gli alleati: via gli ultimi duemila soldati. Il disimpegno americano in Medio Oriente lascia campo libero a Putin (Repubblica p.12). Il tweet della Casa Bianca è arrivato dopo una telefonata con Erdogan, ma ora i curdi temono l'arrivo delle truppe turche (Messaggero p.9).
Libia, sulla Stampa (p.8) parla Omar Tarhuni, nuovo rappresentante libico a Roma: "Sono l'ambasciatore di tutta la Libia. L'Italia è il nostro partner fondamentale: dobbiamo riprendere il Trattato di amicizia e favorire il ritorno delle vostre aziende".
Brexit, visti di un anno per lavorare nel Regno Unito (su tutti). Il piano britannico di non concedere visti più lunghi di un anno per i cittadini Ue. E' un colpo di grazia agli europei (Giornale in prima e p.16): tutto più difficile per gli italiani a Londra

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Commentario del 19.12.2018

IN PRIMA PAGINA
Manovra. Intesa con l'Europa sulla manovra (Corriere). "Manovra, c'è l'intesa con la Ue". L'annuncio di Tria (Messaggero, Sole). Ecobonus e fisco: si cambia così (Repubblica). L'Apocalissa è rimandata: niente sanzioni Ue grazie ai Gilet gialli (Fatto). Manovra, vicina l'intesa con l'Ue (Stampa). "Intesa con l'Ue". Ma c'è lettera anti-Italia (Verità).
Economia. Pensioni alte, riduzione dal 5 al 30% (Messaggero). Partecipate fuori da Confindustria, deriva pericolosa (Messaggero). Fisco ancora più ladro: arriva la mazzata. Triplica il tasso d'interesse su multe e cartelle esattoriali (Giornale). Ecotassa da 1.100 a 2.500 euro solo su Suv e auto di lusso (Italia Oggi).
Riforme. Stretta sugli Ncc, bruciate bandieri M5S (Messaggero).
Giustizia. Abolita la prescrizione (Libero, Sole). La Spazzacorrotti è legge: pentiti, infiltrati e prescrizione bloccata (Fatto).
Sanità. Il ministro ai medici: "Ricette illegibili, basta abbreviazioni e solo stampatelle" (QN e altri). I 40 anni del Servizio sanitario (Avvenire).
Infrastrutture. Ponte di Genova alla cordata Italferr, Salini e Fincantieri (Sole). Il ponte di Piano entro il 2019. "D'acciaio, semplice e durerà" (Repubblica). Piano: il mio ponte come una nave (Corriere). Ponte di Genova, passa il progetto made in Italy (Giornale). Ponte di Genova: dentro Salini, fuori Benetton (Notizia Giornale). Renzo Piano e Salini per il nuovo ponte (Avvenire). Salini e Fincantieri ricostruiranno il ponte di Genova per 202 milioni (MF).
Roma Capitale. I soldati nelle buche di Roma (Repubblica e altri). Esercito tappabuche a Roma: prima la carica, poi la ritirata (Notizia Giornale).
Esteri. La Cina festeggia 40 anni di capitalismo. "Ora nuovo miracolo" (QN).

ECONOMIA
Manovra, c'è l'accordo con Bruxelles (Sole, Corriere e altri). Scongiurata la procedura d'infrazione per l'Italia sulla manovra 2019: dopo lunghe trattative sarebbe stata raggiunta l'intesa con l'Unione europea. È quanto hanno rivelato ieri sera fonti del ministero dell'Economia: un accordo per ora "solo informale" che verrà ufficializzato oggi dopo che Dombrovskis e Moscovici avranno riferito ai colleghi di Bruxelles. Decisivi i tagli di 4mld a reddito di cittadinanza e pensioni e revisione del Pil. La soddisfazione di Conte e Mattarella, in attesa del via libera forma della Ue, ma è lite con Tria sull'annuncio. Evitata la procedura d'infrazione (Repubblica).
Alla fine tagliati dieci miliardi (Repubblica). Tempi più lenti per reddito e pensioni, così l'offerta che ha convinto Bruxelles (Corriere). Trattativa sbloccata dal premier con una telefonata a Dombrovskis: un negoziato che fino a ieri mattina sembrava ancora lontano dalla conclusione e che si è concluso, improvvisamente e positivamente, dopo un'altra serie di limature operate dal Ministero dell'Economia. Ancora riservati i dettagli dell'intesa, ma da Palazzo Chigi fanno sapere che la struttura della manovra di bilancio resterà sostanzialmente invariata. Intanto il Senato "pensiona" il Totocalcio (Corriere e tutti) e al suo posto introdurrà un nuovo gioco e sull'ecotassa sconti fino a 6mila euro. Il nuovo "bonus/malus" sulle auto penalizza solo le vetture di grossa cilindrata e premia l'acquisto di auto elettriche o ibride, con o senza rottamazione. Costo aggiuntivo fino a500 euro per chi emette oltre 160g/km di CO2 (Messaggero). Sulle pensioni, invece, ecco gli aumenti che valgono l'1,1% per quelle che arrivano grosso modo a 1500 euro per dimezzarsi al di sopra dei 3mila. Confermato il meccanismo di adeguamento che prevede percentuali decrescenti: il contributo di solidarietà scatterà al di sopra dei 100mila euro lordi annui. Nel negoziato spunta anche la web tax: decisivi anche l'aumento delle dismissioni. Intanto Garofoli, capo del gabinetto, lascia (Repubblica e altri).
Nella legge di Bilancio bis anche il bonus per asili nido, che sale fino a 1500 euro, fondi per energia e università, oltre al taglio del cuneo fiscale con una riduzione media dei contributi Inail del 30%.
Siri, sul Corriere: "Non siamo dilettanti, ora corsa in Parlamento per chiudere entro fine anno". Il senatore leghista soddisfatto: "Ci sono stati momenti di tensione con l'Ue, ma il risultato è positivo per gli italiani". Sull'accordo informale, Siri chiarisce: "Se c'è stato un via libera tecnico che corrisponderà anche a un via libera ufficiale e politico, saremo felicissimi di apprenderlo: ma spetterà a Conte annunciarlo".
Contratti a termine, più 256mila in un anno (Corriere e Messaggero). Il dato emerge dalla Nota trimestrale congiunta sull'occupazione realizzata da Istat con ministero del Lavoro, Inps, Inail e Anpal che scrivono: "Le dinamiche del mercato del lavoro risultano allineate a quelle del Pil", dove il Pil ha registrato un -0,1% dopo 14 trimestri di espansione. E anche l'occupazione, nel terzo trimestre 2018, segna una frenata: -0,2% secondo l'Istat. Però, rispetto allo stesso periodo del 2017, il segno è positivo: +0,6% per 147 mila nuovi posti di lavoro. E i contratti a termine continuano a crescere: +256 mila in un anno, anche se nell'ultimo trimestre sono diminuiti (-27 mila) dopo 9 trimestri di crescita ininterrotta portandosi a quasi 2 milioni".

POLITICA
Salvini e gli ultrà, l'affondo M5S: "Meglio evitare" (Corriere e altri). Fa discutere la presenza del vicepremier sul palco a Milano insieme ad alcuni capi della curva del Milan in occasione della festa del club rossonero, ma Salvini dice di essersi presentato alla festa per "riportare un po' di tranquillità dentro e fuori gli stadi e disimpegnare un po' di ragazzi e ragazze delle forze dell'ordine". Il ministro ha anche annunciato che "nei prossimi giorni" parlerà "con tutti gli interlocutori: società di calcio, arbitri, pubblica sicurezza e tifoserie organizzate".
Sul Fatto intervista a Gianni Cuperlo: "Sto con Zingarettiu perchè il nuovo Pd affronti il nodo M5S". L'ex presidente dem si schiera nel congresso e sceglie il governatore del Lazio: "Dobbiamo ricostruire le ragioni di una nuova sinistra, con le forze del Pse, con Tsipras, con Podemos, con i Verdi. Che poi potranno dialogare con tutti. Ma non credo sia una buona idea annacquare ogni cosa in un Fronte repubblicano o moderato". Cuperlo su Renzi: "Farà le sue scelte e io le guarderò con rispetto". Fronte-D'Alema: "Lasciamolo in pace, ha diritto di parola: ho lavorato con lui per anni, la mia stima e amicizia sono intatte anche se ho fatto scelte diverse".
L'anticorruzione è legge senza voto di fiducia (Sole). Bonafede: prescrizione, stop dal 2020 in ogni caso (Messaggero, Repubblica, Fatto e tutti) "Niente sarà più come prima, questa è la rivincita degli onesti: non saranno più trattati come fessi"  esulta Luigi Di Maio. E celebra Alfonso Bonafede, il Guardasigilli: "E' una giornata storica, la dedichiamo agli italiani che si spaccano la schiena lavorando onestamente. D'ora in poi lo Stato è dalla loro parte". Soddisfatto anche il premier Conte: "Per la prima volta il nostro Paese ha una legge organica per combattere in modo serio la piaga della corruzione".
La ricostruzione del ponte di Genova. "Salini-Fincantieri, via ai lavori a febbraio". (Corriere p.12). Il nuovo ponte costerà 202 milioni. L'opera sarà realizzata entro la fine del 2019. Il nuovo ponte nascerà da un compromesso tra Renzo Piano e la proposta della cordata Salini-Impregilo, Italferr, Fincantieri, denominata "PerGenova". Quest'ultima ha dato la propria disponibilità a cominciare i lavori di cantierizzazione a partire dal primo febbraio 2019 e terminare quelli di costruzione dell'impalco in quota, ovvero il ponte vero e proprio, entro il dicembre dell'anno prossimo. (Corriere p. 12). Il commissario straordinario Marco Bucci ha commentato al riguardo: "Vorrei la Gronda firmata Calatrava. Ho ripetuto a tutti di fare in fretta. Qui è in gioco la credibilità del Paese". Sempre sul ponte di Genova Renzo Piano intervistato (Corriere p. 13) afferma: "L'ho immaginato come una nave. Diventerà simbolo per tutta l'Italia. Ci ho lavorato dal 15 agosto

ESTERI
Intervista a Grace Mendonça: "Battisti? Se lo prendiamo tornerà subito in Italia" (Messaggero p. 17). Parla l'avvocato generale del Brasile: "Replicheremo ad un eventuale ricorso. Il figlio nato qui e la moglie brasiliana non sono di impedimento all'estradizione. Se dovessero fermarlo in un altro Stato spero diano seguito al nostro mandato e ce lo restituiscano". L'avvocato Grace Mendoça rimarrà in carica per supervisionare il caso Battisti fino al 31 dicembre 2018, dopodichè subentrerà il nuovo avvocato: André Mendonça, nominato dal presidente Bolsonaro.
Xi, messaggio a Trump: "Nessuno ci può dire cosa dobbiamo fare" (Messaggero p. 18). Il discorso per i 40 anni dalle riforme di Deng: "Il nostro nuovo miracolo impressionerà il mondo. Non c'è libro sulla regola aurea da seguire- ha detto il presidente Xi Jinping, ma nessuno - ha scandito - è nella posizione di dire quello che deve o non deve fare un Paese che vanta più di 5000 anni di civilizzazione ed oltre 1,3 miliardi di persone". Nella grande sala del popolo è andato in scena l'orgoglio cinese, in un appuntamento che è apparso come una risposta alle tensioni commerciali con gli Usa di Donald Trump, mai citati direttamente.

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Commentario del 18.12.2018

IN PRIMA PAGINA
Manovra in primo piano. L'Europa concede più tempo all'Italia: la procedura d'infrazione per ora non compare nell'agenda (MF). Ma sul deficit, Conte è nella morsa dei vice (Stampa). E l'Europa contesta i conti del governo: "Quei tagli non sono credibili" (Repubblica). Intanto, si tratta su 3 mld (Corriere). L'Ue chiede altre garanzie, pensioni di cittadinanza rinviate (Messaggero). Giornale polemico: Salvini si rimangia la riforma, tagli di 2 mld alle pensioni (Giornale).
Tra i temi politici, spazio alle polemiche per i debiti col fisco dell'azienda di Di Battista (Stampa). Giornale prosegue nel filone: l'esponente 5S ammette i debiti ma non paga e ci minaccia.
Primarie Pd: da Madia a Quartapelle, le donne dem con Zingaretti, ma senza abiurare Matteo (Repubblica).
Ponte, oggi Genova sceglie: favorito il progetto di Piano (Corriere). Ok alla cordata (Messaggero).
Brexit, May: "Voto a gennaio". Ma il Labour la sfiducia (Sole).
Eni: Congo, strani affari dell'Eni con l'ex funzionario del Fmi (Fatto). Sul caso Nigeri, il giudice accusa: "Descalzi era prono di fronte alle pretese di Gigi Bisignani" (Repubblica).

ECONOMIA
Bruxelles dà più tempo all'Italia (MF p.3): i commissari Ue domani non discuteranno la procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia. Ma i Paesi "falchi" premono per aprire l'infrazione: nella trattativa con Roma, l'Ue ha 2 mld di dubbi perchè la manovra non è ancora coperta (Repubblica in prima e p.6). Manovra giù a 31-32 mld, ma l'accordo ancora non c'è (Sole in prima e p.2): nei nuovi conti inviati a Bruxelles, Pil a +0,9-1%. Nuovi tagli su reddito e quota 100. Il giudizio di Bruxelles sull'ultima versione dello "schema" della manovra a rischio rinvio. E Salvini avverte, riferendosi alle posizioni Ue sulla Francia: "No a figli e figliastri" (Corriere p.2). Mentre Conte e Tria provano a mediare, Di Maio spiega: "Vogliamo sia evitare la procedura d'infrazione, sia mantenere le politiche di spesa espansive per evitare rivolte". Ma Bruxelles ha bocciato, in quanto poco credibili, buona parte dei 3,5 mld di tagli varati in extremis dal governo italiano (Repubblica). E prosegue la trattativa a oltranza che obbliga il governo a far slittare l'iter di esame della manovra in Parlamento (Stampa p.2). Repubblica (p.7) evoca i rischi di un eventuale esercizio provvisorio. Mentre l'Europa chiede altre correzioni. Premier a caccia di altri 3 mld, ma i due vicepremier lo frenano e non cedono altro (Stampa p.3). Il Colle: "Sì al  dialogo" (Messaggero p.2). "Evitare la paralisi" è il monito di Mattarella (Corriere p.6). Quanto proposto dall'Italia non basta ancora all'Ue: servono altri risparmi per almeno 3 mld (Corriere p.3). Conte rassicura: "Intesa vicina". In serata vertice con Tria: "Il rinvio del giudizio ci fa ben sperare" (Messaggero p.3). Spending e dismissioni sono le voci su cui punta il governo per l'ok di Bruxelles, mentre Salvini avverte: "Mancano 2 mld, meno persone in pensione: costretti a rivedere le stime sulla Fornero" (Giornale p.6). Giornale (p.4) polemico: il governo perde la faccia per accontentare Bruxelles. Ma il sottosegretario leghista al Lavoro, Durigon, alla Stampa (p.2) spiega: "E' rimasto tutto come era nei progetti iniziali: non ci sono problemi né per quota 100 né per il reddito di cittadinanza". Il sottosegretario leghista al Tesoro, Garavaglia, al Messaggero (p.2): "Il clima è buono. Sembra che l'impostazione sia corretta, ma aspettiamo l'esito definitivo. Testo finto all'esame del Parlamento? No, ciò che è stato deciso alla Camera è utilissimo a prescindere da Bruxelles".

POLITICA
"Basta tagli in manovra per non tradire gli elettori": Salvini e Di Maio, convinti che dalla Ue arriverà il sì allo schema di Bilancio italiano, dicono "no" a ulteriori tagli sulle misure bandiera (Sole p.5 e altri). Nella nuova legge di Bilancio intesa su bonus, tasse sui suv, Iva e misure fotocopia. Ma su reddito di cittadinanza e pensioni nulla di fatto (Repubblica p.8). Giornale (p.5) polemico: sulle tasse, Di Maio copia Monti e mette nel mirino suv e auto di lusso. Sulla manovra, Verderami sul Corriere (p.2) riporta l'ottimismo dei due vicepremier - "costretti" a stare insieme - che parlano di "compromesso che farà vincere tutti". Ma Messaggero (p.7) evidenzia le tensioni giallo-verdi: il M5S teme defezioni in Aula. Per sedare i malumori, il ministro Fraccaro promette che da gennaio il Parlamento tornerà centrale.
Global compact Onu sui migranti, Conte cede a Salvini: rinviato sine die e affossato dal governo (Stampa p.7). L'esecutivo farà un'articolata premessa dilatoria. La Camera vota, ma c'è un patto per rinviare la decisione: M5S e Lega preparano una mozione che rimanda la palla a Conte (Messaggero p.7). L'Onu però avverte: domani si decide, chi c'è c'è (Stampa p.7). "Governo unito per finta" titola il Giornale (p.11): i gialloverdi provano a salvarsi con una mozione di maggioranza, ma i dissidenti 5S non ci stanno. Il presidente della Camera Fico ha annunciato apertamente il suo sostegno al documento Onu, una linea che per il Messaggero sarebbe appoggiata anche da Conte e Mattarella. In attesa che la maggioranza sveli la sua mozione, ci sono due documenti: il primo è della Meloni, che invita il governo "a non sottoscrivere il documento", l'altro è del Pd, che impegna invece l'esecutivo "ad aderire al Global Compact for migration". E la Meloni solleva un nuovo caso: le Nazioni Unite hanno approvato il Global Compact sui rifugiati, preludio di quello sui migranti. "Il governo italiano ha votato a favore – dice la Meloni -, ma chi è dove ha deciso il voto italiano?".
"Debiti con il fisco e con i dipendenti. Scoppia il caso dell'azienda di Battista" (Stampa in prima e p.6). La DiBiTec srl deve 53 mila euro ai dipendenti, 151mila alle banche, 135 mila ai fornitori, 60 mila al fisco. Di Battista insulta ma ammette: "In debito con i dipendenti. Il grillino furioso per lo scoop del Giornale ci minaccia" (Giornale in prima e p.2-3). Il Giornale approfondisce le vicende dell'azienda di famiglia dell'ex parlamentare 5S: "Yackt, wc e soldi: giallo sull'azienda di famiglia". Messaggero (p.9): L'impresa paterna, di cui Di Battista, è socio in crisi con banche, fornitori ed Inps. E lui ammette: C'è crisi" (Libero p.6).
Pd, la scelta delle ex renziane: "Stiamo con Zingaretti, il nuovo è lui" (Repubblica in prima e p.10). Dalla Madia a Lia Quaertapalle, appello in favore del governatore laziale, che attacca Martina per l'appoggio di De Luca: "Il vecchio è con lui". Ma il segretario uscente replica: "Sei un dirigente da sempre". A sostegno di Zingaretti si schiera anche Andrea Orlando, che al Fatto (p.11) affronta il nodo alleanza: "M5S? Presto per dialogare, ma il Pd li attacca troppo". Intanto, dopo le polemiche dei giorni scorsi, Massimo D'Alema in un intervento su Repubblica (p.10) scrive: "Contro di me polemiche insensate, non partecipo al congresso dem".

ESTERI
"La rabbia dell'Europa scende in piazza" (Stampa p.11 e altri). Da Parigi a Budapest decine di migliaia di cittadini protestano contro i rispettivi governi: sul tavolo diritti e salari. A Parigi: "La battaglia dei gilet gialli contro Macron ed il carovita". I gilet gialli hanno sconfinato anche in Belgio, soprattutto tra la comunità francofona, scatenando diversi incidenti a Bruxelles. In Ungheria cinque giorni consecutivi di manifestazioni: "la legge degli Schiavi" accende la lotta anti Orban. In Inghilterra slogan e cortei degli anti- Brexit. La premier britannica May ieri ha ribadito che un secondo voto non si farà: "Tradiremmo gli elettori". E Vienna si mobilita contro il razzismo: nel mirino le politiche anti migranti del premier Kurz.

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