Commentario del 31.12.2018

IN PRIMA PAGINA
Manovra, tutte le misure (Corriere). Sì definitiva tra le liti. Salvini annuncia: "Ora legittima difesa e autonomia" (Corriere). Fontana a Repubblica: "Se i 5S dicono no all'autonomia, il governo cade". Reddito, fuori un milione di famiglie (Messaggero). Scuola, oltre 4 miliardi di tagli (Repubblica). Moavero: "La Ue era pronta a punirci, questo accordo eviterà l'instabilità" (Messaggero). Congelati i pedaggi delle autostrade: resta il nodo A24 (Messaggero). La Manovra è legge e fa litigare Gentiloni e Delrio (Fatto). Il M5S si libero dell'ultimo vincolo: cadrà il vincolo del secondo mandato. Bonafede: "Rispettata la volontà del popolo" (Stampa). Botto di fine anno (Giornale). Mulè: "Hanno ucciso la democrazia" (Giornale). Per Libero,i il 2019 parte col piede sbagliato: buon anno del cavolo. Ticket per Venezia (QN e altri).
Politica. La folle idea dei grillini: Di Battista alla Farnesina (Giornale). Gli uomini simbolo del 2018: da Marchionne a Toninelli, da Salvini a Feltri, da Conte ad Alfie Evans (Tempo).
Imprese stop-and-go, il mestiere sospetto di chiudere e rinascere (Sole). Alert su crisi e insolvenza d'impresa: servono indicatori "affidabili" (Sole). E-fattura, ultime ore di controlli: domani il debutto (Sole). Arrivano fregature con la fattura elettronica (Libero). Ultrà, allarme del Gip: "Rappresaglie in vista" (Messaggero). Esteri, Trump riscopre la guerra fredda e Cuba rallenta sulle riforme (Repubblica). Sudafrica, torna l'incubo apartheid: spiagge vietate ai neri (Stampa).

ECONOMIA
Manovra, tutte le misure (Corriere e tutti). Sì definitivo alla manovra. La soddisfazione del premier Giuseppe Conte: "Gli italiani presto, presto si accorgeranno degli effetti positivi della manovra" (Corriere). Tria commenta: "Evitato un commissariamento di 5-7 anni". Ma è stata ancora una giornata di protesta. Voti al minimo, maggioranza a quota 313, il M5S richiama dieci assenti, il Pd n non partecipa ed è lite tra Gentiloni e Delrio (Fatto). L'ex premier se ne va senza parlare, rottura coi renziani su come fare opposizione: è divergenza totale nell'opposizione. Il Giornale ricorda che la manovra – definita "taroccata" - ha già bruciato 10 miliardi tra Borsa e Spread e per i prossimi anni dovrà mettere in conto 52 miliardi di ipoteche. Tensione anche tra i 5Stelle: scoppia la bagarre per un post comparso sul blog 5S e poi rimosso. Fico: "Terrorismo contro di noi" (Giornale e altri).
Tra le misure maxi privatizzazioni e spinta alle partite Iva, nuove sanatorie, la scure sui giochi. Flat tax al 15% e senza tetto, col rischio di favorire i furbetti delle partite Iva (Giornale), congelati i pedaggi delle autostrade, ma resta il nodo A24 (Messaggero): oggi il decreto, scontro Anas-Strada dei Parchi. A Venezia, invece, ticket di 10 euro sui turisti che sbarcano (QN e altri). Brugnaro: "L'imposta verrà impiegata per finanziare i costi di pulizia della città" (Stampa). Sul reddito di cittadinanza invece, un milione di famiglie resteranno tagliate fuori: il sussidio verrà fortemente limitato rispetto alla platea ipotizzata inizialmente (Messaggero e altri). Assegno anche agli stranieri residenti e dal 2020 l'aiuto sarà erogato a ogni singolo componente del nucleo. Alle imprese 5 mesi di contributo se assumono i beneficiari del sussidio: l'ipotesi è di estendere l'incentivo statale a 18 mesi.
Da Bruxelles l'avvertimento di Moscovici: "Manovra approvata dopo tante discussioni: vigileremo". Sui conti pesa l'incognita Pil e aumenti Iva (Giornale). E Moavero Milanesi al Messaggero rivela: "La Ue era pronta a punirci, ora l'intesa evita instabilità: la manovra è stata scritta dal governo, non da Bruxelles". Ma Boeri (Inps) avverte: "A gennaio non si applicheranno le nuove regole" (Messaggero). Il leghista Brambilla, alla Stampa: "Follia il reddito di cittadinanza ad aprile: così buttiamo al vento 7 miliardi di euro". Secondo l'esperto di welfare: "si rischia di aiutare le persone sbagliate".

POLITICA
Salvini al Corriere annuncia: "Ora legittima difesa e autonomia". Il capo leghista: "Subito le nuove riforme, nei prossimi mesi non vedo pericoli per il governo. Di Battista commissario? Ma lui gira il mondo ed è pagato, è geniale". E aggiunge: "Spera sia l'ultima manovra con una lunga e complicata trattativa e che il potere di veto Ue sia superato". Risponde al FT che lo ha indicato, insieme a Macron, simboli dell'Europa che si confronterà alle prossime europee dicendo semplicemente: "Restiamo umili e concentrati: dopo 7 mesi così complicati siamo al 60% dei consensi".
Bonafede: "Fatta la volontà del popoli, ricorrendo ai voti di fiducia". Il ministro della Giustizia, alla Stampa: "Siamo pronti a nuove proposte sul Contratto, purchè portino al bene dell'Italia. Sull'autonomia nessuna crisi, ci saranno nel rispetto della Costituzione e unità nazionale". Sulla crescita della Lega, il ministro è sereno: "I cittadini non guardano i sondaggi e ci premieranno". Questione-rimpasto, Bonafede parafrasando Di Maio conferma che "tornando indietro rifaremmo la stessa squadra di governo, compreso Tria certamente". Intanto si fa strada la folle idea dei grillini, di piazzare Di Battista – definito dal NYT il più ballista del 2015 - al ministero degli Esteri (Giornale e altri).
Autonomia, il 15 gennaio la convocazione dei tavoli tecnici. Ma Chiamparino mostra scetticismo al Corriere e su Repubblica: "Il dialogo con la Lega c'è – dice -, ma del governo non mi fido: sta facendo come con la Tav". Sulla stessa lunghezza d'onda Fontana che, a Repubblica, ammonisce: "Se i 5S dicono no all'autonomia, il governo cade". Il governatore della Lombardia "noi ingoiamo il reddito, ma ora tocca a loro: con uno stop coesione sociale a rischio". E invita il Mezzogiorno "a salire su questo treno: la riforma offre a tutti occasioni di crescita". Secondo Fontana "Salvini andrà fino in fondo, sa che questo Paese ha bisogno di un cambiamento reale, non di pannicelli caldi".
Tajani al Corriere: "Grazie ai gilet azzurri, Fi ora cambia passo. La maggioranza? Salterà". Il vice di Berlusconi dice "no al partito unico di centrodestra" è convinto che "il governo penalizza Nord e Sud" e "se la Lega deciderà di seguire il programma dei 5Stelle ne pagherà il prezzo". In chiave europea spiega che "Bannon o Trump non c'entrano con noi". Sulle autonomie alle Regioni, invece, non fa mistero sul fatto che "se dovessero essere disattesi gli accordi sarebbe grave". Chiosa su Salvini: "La violenza negli stadi e gli orrori come quelli di Desirée non si combattono con una giacca della polizia addosso".
Sul Tempo, focus sugli uomini simbolo del 2018: da Marchionne a Toninelli, da Salvini a Feltri, da Conte ad Alfie Evans. Per Mazzoni, che definisce il ministro delle Infrastrutture "Forrest Gump", l'ascesa di Toninelli "è la dimostrazione lampante che non solo uno su mille ce la fa, ma che ognuno può aspirare a un importante ruolo di governo in questa Italia gialloverde". E lo stesso Toninelli, sul stop al caro pedaggi, dice: "Sono ottimista". E parla di "vergogna" quando il discorso scivola sul ricorso presentato dalla società Autostrade contro la ricostruzione "del ponte che hanno fatto crollare".

EUROPA
Il ministro della May: "La Brexit può saltare" (Messaggero p.9, Giornale p.13) Fox, titolare del Commercio, evoca i rischi se Westminster non dovesse approvare l'intesa raggiunta dalla premier con Bruxelles, puntando a convincere gli euroscettici più radicali ad approvare il compromesso a tre settimane dal voto decisivo: "Rispettate la volontà dei cittadini", è il monito del ministro. Torna quindi in discussione la scadenza del 29 marzo per l'uscita effettiva dalla Ue, anche perché si rafforzano le posizioni per un secondo referendum, che però la May vede come una violazione della volontà popolare. Il tema anche su A&F (p.11), che entra nel merito delle polemiche interne: sulla Brexit infatti incombe la grana Irlanda del Nord, in cui le modalità di passaggio del confine tra Dublino e Belfast sono ancora in discussione.
Francia, il piazza sempre meno gilet (Messaggero). Le cifre raccontano che il movimento dei gilets jaunes si sta spegnendo, di sabato in sabato nella capitale e giorno dopo giorno su quelle rotatorie dove qualche migliaio di irriducibili ha comunque passato il Natale: solo 800 manifestanti a Parigi nell'ultimo sabato del 2018, ma per San Silvestro polizia mobilitata anche agli Champs Elyses. Eppure sui social network, la fiamma resta accesa.

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