Commentario del 01.12.2018

IN PRIMA PAGINA
In primo piano il Pil in retromarcia, nel terzo trimestre è calato dell0
0,1% (MF). Rischio recessione (Corriere): ora l'Italia si è fermata
(Stampa). L'Italia arretra e torna a crescere la disoccupazione (Sole).
Il ministro Savona in una lettera al Messaggero: "Rilanciare la fiducia
nel sistema-Italia".  QN intervista Boccia (Confindustria): "Il governo
si svegli, meno tasse sulle imprese e più incentivi al lavoro". L'Istat
conferma, Di Maio ci tira giù (Giornale). Verderami (Corriere) evidenzia
come il segno "meno" ora turbi i due vicepremier. Intanto si continua a
trattare sulla manovra: tagli per 5 mld e deficit a 2,1% (QN). Mancano 5
mld. E Savona dice: "Ora più investimenti" (Messaggero).
Politica,  Centrodestra riunito, Salvini evita il vertice. Gli alleati:
"Teme Di Maio" (QN). Lega-Fi avanti, ma Salvini aspetta il voto Ue
(Sole). Fatto torna a segnalare come Renzi e Fi si cerchino, con Romani
che parla di "nuovo mercato della politica".
Caso Di Maio, faro dei pm sull'azienda del padre del vicepremier
(Messaggero).
Caso Regeni, strappo tra Italia ed Egitto, tensione nel governo
(Messaggero), Moavero convoca l'ambasciatore dell'Egitto (Sole). Di
Maio: "Chiarezza dal Cairo o ne risentirà anche Eni" (Stampa).
G20, a Buenos Aires Trump pronto a far fallire il summit su clima e
commercio (Sole). G20 in bilico e Putin scherza con il saudita
(Corriere). Intanto, nella tensione Russia-Ucraina, Poroshenko dice:
"Putin minaccia i confini della Nato" (Corriere).

ECONOMIA
L'economia arretra, Pil a -0,1%. Frenano consumi e investimenti (Sole in
apertura e p.3 e tutti). In primo piano la correzione al ribasso nel
terzo trimestre dell'anno. I dati Istat evidenziano una crescita
acquisita che si ferma a +0,9%. Ora l'Italia è ferma (Stampa in prima e
p.2): la terza recessione adesso è più vicina. Il dato luglio-settembre
è il primo negativo dopo 14 trimestri. La lettera del ministro Savona al
Messaggero (in prima e p.4): rilanciare gli investimenti per generare
fiducia. In tre anni possiamo tornare sul sentiero virtuoso del debito.
Intanto, i dati Istat confermano l'arretramento anche sul lavoro. Più
disoccupati tra i giovani: non lavora il 10,6% della popolazione, i
giovani senza lavoro sono il 32,5% (Corriere p.2). Occupazione ferma, a
ottobre calano i contratti a termine (Sole p.3). Di Maio: "Sale il
numero dei contratti stabili, il decreto dignità funziona".  Ma Fubini,
nell'analisi sul Corriere (p.2) evidenzia: ogni giorno si perdono 627
posti di lavoro. Imprese in rivolta, domenica a Torino 11 associazioni
in piazza per dire Sì alla Tav e alle grandi opere. Boccia
(Confindustria) al QN (in prima e p.3) dice: "Diamo la sveglia al
governo. Senza crescita non c'è futuro. La manifestazione di Torino e la
flessione del Pil sono entrambe una risposta alla manovra". Dal Poz
(Federmeccanica) al Corriere: "Serve un cambio di passo, il governo
ascolti le imprese". E da Confinmprese, Resca dice: "Non è calata la
voglia di acquisti, ma manca la fiducia".
Per la Stampa (p.2) consumi e investimenti sono frenati dalle incertezze
della manovra. Salvini e Di Maio: "Pesano le vecchie manovre" (Sole
p.3). Ma Giornale (p.3) attacca: i gialloverdi ci affossano. Ora è più
difficile far quadrare i conti del 2019 (Stampa p.2). Per il Messaggero
(p.3) il rallentamento nel prossimo anno potrebbe costare 5 mld. E
secondo Bastasin (Sole p.3) adesso aumentano i rischi nel negoziato tra
Italia e Bruxelles sulla manovra. Ma il premier Conte al G20 di Buenos
Aires prova a rassicurare: "Abbassare il deficit? Siamo pronti a
stupirvi. Priorità alle riforme – conferma il premier – ma la manovra
può variare" (Stampa p.4).  Il presidente del Consiglio prova a
scongiurare la procedura d'infrazione e il numero uno della commissione
Ue, Juncker dice: "Si fanno progressi. Non drammatizziamo il
caso-Italia" (Messaggero p.2). Per Repubblica (p.6) si fa largo
l'ipotesi di portare il deficit al 2%: ora Roma e Bruxelles cercano
l'accordo. Tria si dice "fiducioso" sulla soluzione: "Dobbiamo
avvicinarci alle regole Ue, ma senza rinunciare ai pilastri della
manovra". La Ue vuole tagli: il deficit potrebbe scendere al 2,1%: 5 mld
in meno (QN p.4). Nel governo si tratta: quota 100, cara alla Lega,
costerà meno del previsto. Ma Salvini vuole che anche gli alleati
risparmino, ma il M5S chiede garanzie sul reddito di cittadinanza
(Repubblica p.7).

POLITICA
Italiani pessimisti sulla manovra: vogliono l'accordo con l'Ue. Sul
Corriere (p.5) il sondaggio di Pagnoncelli evidenzia come per il 41% non
ci sarà equilibrio tra crescita e tenuta dei conti, mentre per il 37%
sì. Secondo il 29% degli italiani la legge di bilancio farà crescere il
debito e spaventerà i mercati, mentre per il 19% porterà sviluppo.
Rispetto all'Ue, l'atteggiamento dialogante è prevalente tra gli
elettori leghisti (53%), mentre la pensa così il 39% degli elettori 5S.
In generale, il 35% crede sia giusto cedere all'Ue ma senza snaturare
l'impianto della manovra, per il 25% le concessioni fatte a Bruxelles
cono ancora troppo poche. Mentre per il 17% non bisogna cedere.
Intanto, dopo i dati Istat, Verderami (Corriere in prima e p.8)
evidenzia il terrore nelle due forze di maggioranza di diventare "il
governo del meno".
Centrodestra nel caos, Salvini dà buca a Berlusconi (Fatto p.2). Il
vicepremier, per non irritare Di Maio, diserta il vertice a casa di
Berlusconi (Corriere p.9). Meloni arrabbiata: "Chiedo di vederci a Roma
per mia figlia, vengo io a Milano, e lui non c'è?". Ma sulle regionali
il centrodestra trova l'intesa (Repubblica p.11). D'Alimonte sul Sole
(in prima e p.6) evidenzia come il centrodestra, stando ai sondaggi,
sarebbe maggioranza nel Paese. Ma una sostituzione della maggioranza di
governo senza passare per nuove elezioni non è possibile.
Berlusconi, intanto, è in manovra con il Giglio Magico di Renzi per un
fronte del Sistema (Fatto p.2-3): Lotti, Boschi e Faraone compongono la
task force che aggancia Fi per un partito "liberale". Renzi prepara la
sua lista centrista: contatti con gli azzurri Gianni Letta e Niccolo
Ghedini. E l'azzurro Paolo Romani, dopo l'incontro con Renzi, dice:
"Abbiamo parlato di un nuovo progetto politico". E Libero (p.9) scrive:
Renzi a un passo dall'addio al Pd, il nuovo partito ha già un logo.
Decreto sicurezza, Fico sdogana il dissenso (Repubblica p.4). Fico in
lite con Salvini su sicurezza e migranti: botta e risposta dopo
l'assenza in Aula del presidente della Camera alla votazione sul dl
sicurezza. "Così ho preso le distanze" dice Fico (Corriere p.10).  Per
il M5S è una svolta, e Di Maio ammette: "Lo sapevo" (Repubblica p.4). Ma
per il Giornale (p.11) l'attacco di Fico su migranti e sicurezza si
rivolge a Salvini ma il vero obiettivo è Di Maio. Il capogruppo grillino
D'Uva al Corriere (p.11): "La posizione di Fico era nota. E' stato bello
che non abbia voluto influenzare il voto". Poi D'Uva smentisce
l'esistenza di fronde all'interno del Movimento: "Ci sono varie
sensibilità, ma è ingiusto parlare di fronde. Sanzionare i dissidenti?
Sarebbe iniquo, ma ora basta: in futuro si cambia. Si potrà discutere ma
al voto si va compatti".

ESTERI
Tensioni Russia-Ucraina, il numero uno di Kiev Poroshenko al Corriere
(p.15): "Non fidatevi di Putin". Il presidente ucraino parla del piano
del Cremlino: "Dopo l'invasione del Dombass e della Crimea, ora vogliono
prendersi il Mare di Azov e cacciarci per rubare i nostri territori.
Abbiamo bisogno – dice – di atti concreti per fermare l'aggressione
russa. Per esempio, blocchiamo il progetto del North Stream 2,
aumentiamo la presenza Nato nel Mar Nero, imponiamo nuove sanzioni verso
i responsabili della crisi nel Mare di Azov". Ora l'Ucraina vieta
l'ingresso ai russi, e Mosca replica: "Una follia" (Repubblica p.8).
Intanto, il premier Conte resta accanto all'Europa: "Avanti con le
sanzioni alla Russia" (Stampa p.7 e altri).
Intanto, al G20 in corso a Buenos Aires, Putin assolve Bin Salman nel
vertice del "Trump contro tutti" (Repubblica p.8 e tutti). Il presidente
russo saluta calorosamente il principe accusato per l'uccisione di
Kashoggi, a rischio il comunicato finale del vertice. "Ascoltateci o non
firmiamo il documento finale" dice l'americano Bolton (Corriere p.15).
Trump pronto a far fallire su clima e commercio il G20: il presidente
americano contro l'approccio multilaterale degli alleati mentre stringe
sulla trattativa con la Cina per raggiungere già oggi una tregua sui
dazi (Sole p. 4 e tutti).
Caso Regeni, la Farnesina convoca l'ambasciatore egiziano (Corriere
p.15). "La ricerca della verità e l'individuazione dei responsabili
restano prioritarie per l'Italia" dice il ministro Moavero. Mentre il
premier Conte rivela di aver ricevuto la promessa di impegno da parte di
Al Sisi, dal Parlamento del Cairo replicano alla posizione del
presidente italiano della Camera Fico: "Atteggiamento ingiustificabile".
Di Maio attacca: "Senza risposte dal Cairo ne risentirà anche l'Eni"
(Stampa p.9). Il vicepremier minaccia l'escalation: "Ci saranno
conseguenze economiche". Ma per il Sole (p.12) Eni supera senza guai lo
scontro Italia-Egitto: le parole forti di Di Maio non sembrano
spaventare la Borsa, con il titolo Eni che fa registrare un +0,21%. E'
gelo Italia-Egitto e il M5S imbarazza la Lega (Messaggero p.9).
L'alleanza tra Fico e il ministro Moavero apre un altro fronte nel
governo (Fatto p.5).

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