Commentario del 17.12.2018

IN PRIMA PAGINA
Manovra, il piano per convincere la Ue (Corriere). Taglio da 4 mld per pensioni e reddito: intesa Salvini-Di Maio (Stampa). Dal governo sì a Bruxelles, per il reddito e le pensioni il sacrificio sale a 5 mld (Repubblica). Manovra dimezzata, mancano 3 mld (Giornale). Tagli divisi a metà, M5S delusi (Messaggero). E Salvini sbotta: "No ecotassa sulle auto" (Verità).  Ma il governo avverte Juncker: sotto il 2,04% di deficit non si va (QN). I dati Bankitalia. A sorpresa lo spread sale, il costo medio del debito invece va giù (Verità).
Politica, nel mirino finisce la famiglia di Di Battista, la cui azienda non paga dipendenti e debiti (Giornale). Pd, Luca Lotti al Corriere: "Credo in questo partito, non lascio". Mentre Calenda a Libero avverte: "Se il Pd vuole tornare a D'Alema, finisce al cimitero". Intanto, la Stampa riporta la confidenza di Renzi a Juncker sul nuovo partito: "Gli elettori? Li rubo a Berlusconi". Sulla Verità parla il ministro della Famiglia, Fontana: "Il piano del governo per fare più figli".
Esteri. Vertice sul clima: grande bluff in Polonia. L'Europa assente e senza rotta (Repubblica).
Polizia brasiliana a caccia di Battisti: "il latitante potrebbe camuffarsi" (Stampa).
Sul Sole la classifica sulla qualità della vita: Milano al vertice, poi Bolzano e Aosta. Ultima Vibo Valentia.
Pullman di Flixbus sbanda sul ghiaccio. C'è una vittima italiana, decine di feriti (Corriere e tutti).
Il carabiniere aggredito dagli ultras, divenuto oggetto di un video virale, spiega perchè non ha sparato (Corriere). Encomio del ministro (Messaggero).

ECONOMIA
Tregua tra Salvini e Di Maio: la manovra si adegua alla Ue (Messaggero p.2 e tutti). Tensioni durante il vertice, poi arriva l'accordo (Corriere p.2). Stampa (p.6) parla di 4 mld di risparmi su reddito di cittadinanza e pensioni a quota 100. Sacrifici divisi a metà tra le due forze di maggioranza: l'accordo prevede tagli equivalenti tra le misure-bandiera (Messaggero p.3). Per Repubblica (p.9) tra "effetto rinuncia" e rinvii, risparmi per 5 mld su reddito e pensioni. E i fondi mancanti saranno recuperati dalla spending review (Messaggero p.3). Salta dal tavolo l'ecotassa sulle auto dopo la telefonata tra Salvini e Di Maio (Stampa p.7 e tutti): un colloquio tra i due leader svelenisce il clima, con i 5S che incassano lo stop alle pensioni d'oro oltre i 4.500 euro. Decisivo per l'accordo l'aut aut del premier, che ha avvertito i due leader: serve l'intesa con l'Europa (Corriere p.2). Conte negozia le "rinunce" e i due vicepremier accettano per evitare le multe. "Soli contro tutta l'Europa" dicono i due vicepremier. Oggi il nuovo testo della legge di Bilancio a Juncker. "Scampato pericolo – fanno sapere dalla Ue – ma ora bisogna evitare un 'accordicchio'" (Repubblica p.8). Per Fubini (Corriere p.5) la Ue resta scettica e teme l'impatto della legge di Bilancio sui mercati: nessuno considera la manovra italiana in linea con le regole, ma l'Ue è alle prese con la Brexit e le tensioni in Francia, perciò non può permettersi una campagna contro l'Ue del governo italiano in vista del voto di maggio. Il Messaggero (p.2) evidenzia la "firma" di Giorgetti dietro i nuovi numeri che saranno presentati a Bruxelles: il sottosegretario non ha partecipato al vertice dopo le tensioni con i 5S. Intanto, in attesa della fine della trattativa con Bruxelles, votazione a rilento e Senato in tilt sulla legge di bilancio: oggi dovrebbero arrivare gli emendamenti della maggioranza (Stampa e tutti). Per i tempi stretti, la manovra potrebbe arrivare direttamente in Aula saltando la Commissione (Giornale p.3). "Bypassare così il Parlamento è ai limiti della costituzionalità" spiega Mirabelli al Messaggero (p.5).
"Bloccata la mobilità tra le generazioni. Così non c'è uguaglianza": su Stampa (p.9) e tutti lo studio di Bankitalia che evidenzia il blocco dell'ascensore sociale. "Istruzione e reddito si ereditano - dice il dossier -: nel Paese viene meno un principio su cui si fonda la democrazia". Tra gli elementi negativi evidenziati dallo studio ci sono: disoccupazione e precarietà, che creano sfiducia nei giovani, e l'incapacità della scuola pubblica di eliminare la disparità nelle condizioni di partenza tra i giovani.
"Il partito del Pil: un'epopea di fallimenti": nella storia di copertina del Fatto (in prima e p.6-7), firmata da Cannavò, l'attacco alle imprese che, dopo le manifestazione e gli incontri delle ultime settimane, hanno cercato di indicare la via della crescita al governo. Ma – secondo i dati presentati dal Fatto – nei 50 maggiori gruppi societari l'occupazione, tra il 2013 e il 2017, è diminuita dello 0,2% mentre gli utili sono aumentati del 12% annuo. L'autoproclamato partito del Pil – attacca Cannavò – ha spesso lasciato macerie e buchi miliardiari, pagati anche dai cittadini. Le vicende del Sole 24 Ore, della famiglia Agnelli, di De Benedetti, dei Benetton, ma anche i casi Ilva e Astaldi, al centro dell'analisi di Cannavò.

POLITICA
"Un mld di euro per aiutare gli italiani a fare più bambini": alla Verità (in prima e p.4) parla il ministro della Famiglia, Fontana. "In 8 anni 100mila nascite in meno: serve una svolta. In questa legge di Bilancio abbiamo stanziato fondi anche per asili e incentivi alla natalità. Sono misure sistemiche e strutturali per un rilancio demografico – dice il ministro -. Dalle culle dipende il futuro del nostro Paese".
M5S in crisi, tornano Di Battista e Grillo: urge un rilancio su europee e ambiente (Repubblica p.4). Dibba torna in Italia il 24 e sarà subito impegnato in un "ritiro natalizio" con Di Maio. Grillo torna ad essere sempre più presente, mentre il presidente della Camera Fico, intervistato da "In mezz'ora" preme su Global compact Onu sui migranti e patto sul clima. Per il Giornale (p.6) l'operazione per il ritorno di Dibba, a cui sta lavorando Grillo, sarebbe un tentativo di "commissariamento" di Di Maio, che soffre il carisma di Salvini. Nel M5S crescono ansia e sospetti sui "transfughi": oltre 30 parlamentari tentati. Dopo il passaggio di Dall'Osso a Fi, molti giovani sarebbero tentati dal seguirlo, soprattutto coloro che sono già al secondo mandato e che, stando alle regole 5S, a fine legislatura dovrebbero lasciare (Corriere p.8).
Lega, la Verità (p.11) intervista Alessandro Morelli, direttore del blog di Salvini: "Sono il suo megafono. Lui punta a Bruxelles. Vedo – dice Morelli – il leader della Lega federatore in Europa. In piazza del Popolo, all'evento del Carroccio, c'erano tanti delusi dal Pd e da Fi. Se non ci fossimo noi, le strade italiana sarebbero piene di gilet gialli. Siamo un filtro di ragionevolezza che tiene a bada gli eccessi".
I grillini frenano sulle spinte del Nord-Est per l'autonomia: non si fa a spese del Sud (Messaggero p.7). Mentre il governatore veneto Zaia chiede un'intesa con il governo entro Natale, i grillini mettono i loro paletti: saldi invariati e rispetto della perequazione. E c'è l'ipotesi rinvio. La ministra leghista per gli Affari Regionali, Erika Stefani a Libero (p.4): "L'autonomia farà bene anche al Sud. Certi ministri grillini frenano, ma sarebbe brutto se i 5S non ascoltassero i lombardi e i veneti, anche perchè i grillini credono nello strumento referendario e non possono non prestare ascolto al voto di milioni di cittadini".
Triangolo D'Alema-Zingaretti-M5S: polemiche tra i dem. Calenda e Martina in rivolta (Stampa p.10). "Non ha senso un'alleanza con Max, se il Pd torna con D'Alema finisce al cimitero" avverte Calenda (Libero p.7). Mentre Zingaretti si smarca - "campagne organizzate su cose che non ho mai detto" -, l'ex segretario Bersani torna ad aprire ai grillini: "Considerare uguali la destra e il M5S ci condanna all'opposizione a vita". Intanto, restano le voci di un addio di Renzi al Pd. L'ex segretario riparte da Scalfatotto e Gozi: se tutto va bene, è già rovinato (Libero p.6). Intanto, la Stampa (in prima e p.11) riporta la confidenza affidata da Renzi a Juncker: "Gli elettori? Li prenderò a Berlusconi".Luca Lotti al Corriere (p.9) dice: "Renzi ha smentito il suo addio, quindi il tema non si pone. Io sono tra quelli che hanno fondato il Pd e credo in questo progetto".

ESTERI
Clima, grande bluff in Polonia: a Katowice impegni generici sul riscaldamento globale nonostante le previsioni allarmanti (Repubblica in prima e p.2-3). Occasione mancata dell'Europa nella corsa contro l'inquinamento: luci e ombre nell'intesa raggiunta. Paesi sempre più divisi sulle politiche da adottare entro il 2020, mentre continua la marcia verso un riscaldamento ben superiore a quanto previsto dagli accordi di Parigi. Mentre negli Usa, Trump frena sugli accordi, ma c'è una parte di Paese che lo sconfessa. E Pechino, dopo la promesse verde, ora deve trasformarla in realtà.
Guerriglia urbana a Bruxelles contro i migranti (Stampa p.12 e altri): scontri nel corteo dell'estrema destra anti Global compact. 90 persone arrestate. "Stop all'immigrazione" il grido dei manifestanti, che lanciano pietre e fumogeni contro i palazzi dell'Ue (Giornale p.12).

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