Commentario del 07.12.2018

IN PRIMA PAGINA
Manette e barili affondano le borse (MF). In primo piano sui quotidiani l'arresto Canada della figlia del fondatore di Huawei (Fatto e tutti). Il caso spaventa i mercati. Allarme risparmio (Sole e tutti). Dopo il caso Huawei, a rischio la tregua dei dazi Usa-Cina (Stampa).
In Italia, sull'ecotassa sulle auto, nuova lite Lega-M5S (Corriere). Salvini: "Il contratto va rivisto" (Messaggero). Scontro nel governo sull'auto elettrica, sotto tiro la tassa sulle utilitarie (Sole). Fca: ecotassa e dazi fanno sbandare il titolo a -5% (MF). Bentivogli (Fim) al Sole: "il piano Fca così diventa carta straccia". Ma per il Fatto "il Salvimaio si rimangia la legge antismog". Per Libero l'ecotassa sulle auto è inutile e nuoce soltanto ai poveracci. Dossier di Repubblica: 6 auto su 10 saranno più care e solo il 7% avrà gli incentivi.
Non solo la tassa sulle auto, ma il governo litiga anche sulle pensioni. La Lega blocca la tassa sulle auto ma cede a Di Maio: dimezzano le pensioni (Giornale). Per Libero, Di Maio vuole tagliare del 40% le pensioni di chi ha lavorato. E il ministro Tria resta nel mirino per la manovra: ora il M5S vuole la sua testa (Stampa).
In politica tiene banco il Manicomio Pd: Renzi sfascia tutto e scarica persino i suoi (Fatto). Ma l'ex segretario dice: "Non sono il killer del partito" (Corriere). Gentloni: "Zingaretti faccia subito il segretario" (Repubblica).
Germania: Cdu, l'ora della svolta: si decide il dopo Merkel (Corriere, Messaggero).
Francia: gilet gialli, allarme Eliseo: "Aria di golpe" (Messaggero).

ECONOMIA
Ecotassa sulle auto e pensioni scatenano nuove tensioni nel governo. Sulla tassa auto è scontro Lega-M5S: costerà 900 mln in 3 anni (Repubblica p.2 e tutti). Le due forze di maggioranza si dividono, con Salvini che si dice "contrario a ogni nuova imposta" e Di Maio che rilancia: "Bonus per chi compra vetture che inquinano meno, una piccola penale per gli altri". Il viceministro leghista del Mit, Rixi al Corriere (p.9): "Siamo favorevoli alla diffusione delle auto elettriche, non a mettere ulteriori balzelli. Non dobbiamo penalizzare, ma offrire ai cittadini delle alternative percorribili. Per rinnovare il parco macchine la strada da seguire è la rottamazione". Per il Sole (p.2) l'ecotassa vale 340 mln, la cifra verrebbe rigirata in bonus per l'acquisto di auto elettriche. Un dossier di Repubblica (in prima e p.2-3) evidenzia come la nuova tassa comporterebbe un aumento di prezzo fino a 3 mila euro per 6 modelli auto su 10, mentre le vendite di auto incentivate non arriverebbe al 7%. Messaggero (p.2) parla di "mossa fuori tempo" che otterrebbe un effetto opposto a quello voluto, mentre Libero (p.2) è più duro: tassa inutile che nuoce soltanto ai poveracci. Scudieri (Anfia) al Giornale (p.4): "L'auto è come la casa: non si tocca. Se non tornano indietro sarà rivolta". E Di Maio annuncia un incontro a inizio settimana con costruttori, sindacati e consumatori (Corriere p.8).
Intanto è scontro nel governo anche sulle pensioni (su tutti). Di Maio annuncia la stangata: quelle d'oro tagliate del 40% (Giornale p.3). Il M5S ottiene l'inasprimento del prelievo sugli assegni elevati (Messaggero e tutti). "Di Maio minaccia le pensioni di chi ha lavorato"  titola Libero (p.5). Ma la Lega frena: "Sui numeri si vedrà in Senato"
Ieri vertice a Palazzo Chigi per fare il punto sul negoziato per evitare la procedura Ue: mentre Bruxelles chiede tagli per non meno di 8 mld, ne sono stati individuati tra i 4 e i 5 (Stampa p.2). Conte puntava a rastrellare 7 mld ritardando reddito di cittadinanza e quota 100, ma Salvini e Di Maio l'hanno stoppato (Messaggero p.5). Lega e M5S verso l'intesa per il rapporto deficit/Pil al 2,1% ma Bruxelles vuole di più (Repubblica p.3). "Scelta inadeguata, fate voi" ha fatto sapere, rivolgendosi ai due vicepremier, il ministro Tria, che diserta l'incontro e avverte le forze di maggioranza: "La responsabilità è vostra". (Messaggero p.5). "Vertice sulla manovra senza Tria, ministro sempre più in bilico" titola il Corriere (p.6). Da Palazzo Chigi fanno sapere che del titolare del Tesoro nel summit di ieri non c'era bisogno. Ma per la Stampa (p.3) Conte e il M5S spingono Tria alle dimissioni, a difendere il titolare del Mef è Salvini: "Deve restare lui". Ma Tria sbotta in un sms choc al suo amico Brunetta: "Così non ce la faccio più. Sono sottoposto a un agguato dopo l'altro" (Giornale in prima e p.5). Oggi intanto fiducia alla Camera sulla manovra, poi il restyling al Senato (Sole p.4). "Rinviare le scelte politiche fa sprecare tempo e risorse - avverte l'ex ministro Padoan al Sole (p.4) -. La natura strutturale dell'aggiustamento chiesto lo rende incompatibile con la pretesa dei due vicepremier di non toccare di fatto nulla nell'impianto di riforma delle pensioni e reddito di cittadinanza. L'idea di rinviarne l'applicazione di qualche mese, anzi, rischia di rendere ancora più ingestibili i conti sul 2020 e 2021. Senza sciogliere questo nodo politico è impossibile fare passi avanti".

POLITICA
"Il contratto va ritarato nel 2020". Salvini, dopo lo scontro con il M5S sulle tassa sulle auto inquinanti, manifesta la sua irritazione. "Rivedere il contratto di governo – dice -, i rapporti di forza sono cambiati" (Messaggero p.3 e tutti). Il ministro dell'Interno segnala come il programma sia stato concordato e scritto dopo il voto, "ma ora – evidenzia – noi pesiamo di più". A irritare il segretario leghista è il blitz grillino sull'ecotassa per le auto, di cui è venuto a sapere a cose fatte. Il Carroccio dovrà ingoiare il provvedimento, ma dal M5S arriva la stoccata: "La Lega è un partito vecchio che resiste al cambiamento". A pesare sui rapporti Lega-M5S sono le continue modifiche alle misure che tengono la legge di bilancio in alto mare. Salvini è stufo e parla di un "tagliando" al patto con i 5S (Libero p.3). Domani la manifestazione del Carroccio a Roma con Salvini che alza i toni con il Movimento e mette nel mirino la Raggi: "Copra le buche e svuoti i cestini". Per Repubblica (p.4) parta la sfida in vista delle Europee.
Berlusconi torna all'attacco contro il governo gialloverde: "Questa alleanza innaturale è agli sgoccioli" (Giornale p.2).
Pd, Renzi gioca a sfasciare tutto. E stavolta molla anche i suoi (Fatto in prima e p.2). Tra annunci e smentite, l'ex premier contro tutti: lancia il suo movimento. Ma non vuole zavorre. E l'ex Giglio Magico già guarda a Martina e Zingaretti. Secondo i sondaggisti, la "Cosa" renziana sarebbe tra il 5 e il 10%, con i voti dei dem (Repubblica p.6). Anche la Stampa (p.8) riprende le analisi dei sondaggisti, che danno la "cosa renziana" tra l'8 e il 12%. Damilano su Repubblica (p.8) ricostruisce la storia di "un amore mai nato" tra Matteo e il partito. Ma Renzi, sotto attacco per Minniti, smentisce: "Resto, non sono io l'assassino del Pd" (Corriere p.14). Per Repubblica (p.6) Renzi si tiene le mani libere, ribadisce il suo ruolo di senatore d'opposizione, ma non dice che rimane nel Pd. Intanto, Zingaretti definisce "un gesto responsabile" il passo indietro di Minniti dalla corsa alla segreteria e punta su Calenda capolista (Stampa p.9). Il segretario uscente, Martina, al Corriere (p.15): "Dividerci sarebbe una follia. Un'altra scissione sarebbe un favore a M5S e destra". Poi sulla corsa alla segreteria, dice: "Massimo rispetto per la scelta di Minniti, ora non saranno gli accordi a tavolino a rilanciare il Pd. Mi auguro che nessuno voglia giocare al massacro".  Intanto, Gentiloni sprona Zingaretti: "Devi fare già il segretario" (Repubblica p.7).
   
ESTERI
Germania, comincia oggi il dopo Merkel: la sia delfina Kramp-Karrembauer è la favorita alla guida della Cdu. Ma tra i favoriti c'è anche il conservatore Merz, Spahn terzo incomodo (Messaggero p.15 e altri). Per Repubblica (p.12) la corsa è tra il rivale della Merkel, Merza, e la fedelissima della Cancelliera, Kramp-Karrembauer: l'eredità della Merkel è una poltrona per due (Repubblica p.12). Per il Corriere (p.19) tra matricidi, oracoli e vendette, in palio c'è la sfida per plasmare il dopo Merkel: non solo il futuro del partito, in ballo anche quello di un sistema politico.
Francia, scontri in tutto il Paese. E gli 007 avvertono: "C'è aria di golp" (Messaggero p.15 e tutti). Sui social gli estremisti dei gilet gialli propongono una marcia armata sull'Eliseo. Per domani previsto un sabato nero, con Tour Eiffel e Louvre chiusi.
Russa-Ucraina, scontro all'Osce: il caso dei marinai detenuti accende il vertice a Milano (Stampa p.13). "Avanti con le sanzioni alla Russia" annunciano gli Usa, che mettono nel mirino il Cremlino, che "ha gettato l'Europa in crisi". Intanto, si riaccendono le tensioni nel Dobass: il Pentagono risponde a Mosca e invia jet si cieli ucraini un un'operazione straordinaria, mentre Kiev ha testato missimi da crociera e terra-aria nei pressi di Odessa (Stampa p.13).
Libia, il generale Haftar a Roma: impegno sulla road map Onu (Messaggero p.13). Il comandante libico dialoga per un'ora e mezza con Conte sui temi caldi, dall'embargo sulle armi alla sicurezza dei pozzi petroliferi. L'Italia punta a blindare la partecipazione di Haftar alla conferenza nazionale prevista a gennaio.

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