Commentario del 13.12.2018

IN PRIMA PAGINA
Dialogo Roma-Bruxelles e attacco terroristico a Strasburgo i temi in primo piano.
L'Italia taglia il deficit, l'Ue apre (Messaggero). Deficit al 2,04% con reddito e quota 100. La Ue: buoni progressi (Sole). Svolta nella trattativa (Repubblica). Roma cede, disgelo Italia-Ue (Stampa). Il deficit al 2,04% piace ai mercati (MF). 2 Ue 2 misure: per Macron deficit-pil al 3,5%, per Conte al 2,04% (Fatto). Macron sbraca, Conte resiste: quest'Europa è una barzelletta (Verità).
Terrorismo: in coma il giornalista italiano ferito a Strasburgo (su tutti). Caccia al terrorista, che sarebbe fuggito in taxi in Germania. La Francia ostaggio del terrorista solitario (Fatto e altri)
In Italia tiene banco anche la politica estera. La ministra e il caso missioni, la titolare della Difesa Trenta al Corriere: "Via i soldati dalla diga in Iraq". Intanto, Moavero invia in Libia l'ambasciatore che Salvini non voleva (Stampa). Nella politica interna, Berlusconi adesca i 5S: "venite con me, avrete 8 mila euro in più al mese" (Fatto). Pd, Martina alla Stampa: "Ci apriremo alle proteste di piazza, saremo Democratici".
Brexit, May esce dall'angolo e ottiene la fiducia. Avanti con il suo piano per la Brexit (Corriere).
Fca: l'ecotassa sulle auto mette a rischio il piano Italia di Fca (MF). L'altolà dell'azienda sugli investimenti con l'ecotassa (Sole). Di Maio fa scappare Fiat (Giornale).

ECONOMIA
Deficit giù al 2,04%, Conte cede all'Ue: l'intesa è più vicina (Stampa p.2 e tutti). La Commissione apprezza il "passo indietro considerevole" del governo italiano, ma resta un divario. Restano le misure chiave, ma aumentano le dismissioni (Corriere p.5). La nuova proposta italiana prevede una sforbiciata di 7 mld rispetto al precedente documento di bilancio, procedura di infrazione più lontana (Messaggero p.6). Il premier rivendica il risultato ottenuto: "Più di così non si poteva. Ho fatto quasi un miracolo per convincere i miei due vice" (Corriere p.6). Il deficit al 2,04% piace ai mercati: Piazza Affari anticipa l'esito dell'incontro e sale dell'1,9%, spread giù a 273 pb (MF p.3).
Repubblica (p.7) evidenzia la mano di Mattarella dietro la svolta. Sospiro di sollievo del capo dello Stato dopo il lungo pressing (Corriere p.5). La vittoria del partito del Colle – titola il Messaggero -, decisivi i timori per i mercati. ma il Colle lavora ancora alla mediazione: più tagli, non fissatevi sui decimali (Stampa p.3). Tra le modifiche per abbassare di 4 decimali il deficit-pil quelle su quota 100: statali in pensione a luglio e finestre mobili per controllare la spesa (Messaggero p.6). La retromarcia gialloverde vale 6,4 mld (Repubblica p.6): ridotta la platea per quota 100, più paletti sul reddito di cittadinanza, ma si punta anche su un programma di dismissioni per 18 mld.
Intanto, Moscovici grazia Parigi ma resta critico con Roma (Libero p.4). Su Francia e Italia 2 pesi e 2 misure che ora imbarazzano Bruxelles (Fatto in prima e p.3): Macron sforerà il tetto del 3% del deficit ma non rischia nulla. Ma Moscovici spiega: "E' sbagliato il paragone con la Francia, il debito italiano è sotto i riflettori da tempo" (Stampa p.2). Ma Fubini (Corriere p.6) spiega: Macron e i due vicepremier italiani, malgrado loro, hanno problemi così simili da diventare alleati. Conte ha di fatto presentato a Bruxelles un progetto di bilancio invariato o poco più, con una struttura quasi identica a quella che la Ue aveva definito "una violazione senza precedenti". Ma Juncker ha deciso di mostrarsi interessato perchè vorrebbe rinviare il problema italiano a dopo le elezioni europee perchè, sapendo di non poter mettere sotto procedura la Francia, rischia di regalare a Salvini e Di Maio l'arma della discriminazione di Bruxelles da usare in campagna elettorale.

POLITICA
Politica estera italiana in primo piano dopo il botta e risposta dei giorni scorsi tra Salvini e la ministra Trenta. Il titolare del Viminale in Israele rilancia l'asse contro gli Hezbollah: "Oni sbilanciata, l'Italia è con Israele" (Stampa p.13). Netantyahu chiede un ruolo più forte di Unifil, mentre Salvini sull'ipotesi dell'ambasciata a Gerusalemme dice: "Vedremo step by step" (Corriere p.11). Il leader leghista prende Esteri e Difesa: "La missione in Libano può cambiare" (Repubblica p.11). La ministra della Difesa Trenta al Corriere: "Cambieremo tutte le missioni, ma rispetteremo gli impegni internazionali. Il governo è compatto, ho dolo detto che è indispensabile calibrare le parole, soprattutto quando si opera in contesti internazionali in cui sono impegnati i nostri uomini". E sull'ipotesi dello spostamento dell'ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme dice: "Devono esserci due popoli e due Stati. In ogni caso eviterei ogni intervento che possa rompere equilibri già precari". Intanto, su Repubblica (p.11) arriva l'affondo di D'Alema all'indirizzo di Salvini: "Il ministro è andato alla parata di Netanyahu contro i militari italiani".
Tensioni nel governo gialloverde: doppia fiducia su anti-corruzione e fisco per evitare trappole (Messaggero p.8 e tutti). Salvini esclude crisi e conferma l'orizzonte temporale di 5 anni dell'esecutivo, ma gli alleati di governo temono imboscate in Aula. Di Maio punta ad ottenere l'approvazione definitiva dello "spazzacorrotti" entro pochi giorni per arginare le proteste dell'ala movimentista, Salvini per ora non ha intenzione di opporsi e chiederà, in cambio, un ok veloce alla legittima difesa. Anche Giornale (p.11) vede il governo in affanno: arriva la doppia fiducia, con Lega e M5S che evitano la "trappola prescrizione" di Fi e, per salvarsi, blindando i decreti Corruzione e Fisco.
Berlusconi prova ad attrarre i neo responsabili 5S: "Sono pronti a un gruppo col centrodestra" (Messaggero p.8). L'ex premier punta sulla crisi: già dialoghiamo. E – dice – con noi lo stipendio non si dimezza (Corriere p.10). Per il Fatto (in prima e p.14) Berlusconi confessa la compravendita e svela i dettagli per tentare delusi e scontenti del M5S: "Per i grillini 8 mila euro in più".
Pd verso le primarie. In sei ai nastri di partenza, ma in Sicilia scoppia il caso Faraone (Repubblica p.13). Martina alla Stampa (p.6): "Io mi candido a fare solo il segretario e in questi mesi ho lavorato solo per l'unità del Pd. La nostra proposta guarda al futuro. Propongo che la prossima Assemblea nazionale Pd lanci un percorso costituente che coinvolga, dopo le europee, tante energie del campo riformista e democratico che sta fuori da noi".

ESTERI
Attentato a Strasburgo, l'attentatore urlava "Allah Akbar". 3 morti e 16 feriti il bilancio dell'attentato, tra i feriti c'è il giornalista italiano Antonio Megalizzi, le cui condizioni sono critiche: è in come, ha un proiettile nella testa, ma non è operabile (su tutti). Dopo la strage l'attentatore è fuggito in taxi, ora è ricercato in Germania (Messaggero e tutti). Sicurezza sotto accusa in Francia per le proteste dei gilet gialli e per l'incapacità di intercettare il killer. Nuova grana per Macron (Messaggero p.3). Repubblica (p.4) analizza il paradosso dell'Isis: senza più Stato, ora punta tutto sull'attacco all'Europa. Dopo la disfatta in Siria, si concentra sui lupi solitari e sul reclutamento nelle carceri. La propaganda online minaccia l'Italia. Allerta per il rischio emulazione anche in Italia. Gabrielli: "L'unica via è la prevenzione". E la Lega annuncia un piano contro lo moschee estremiste (Messaggero p.4). La ministra della Difesa Trenta al Corriere: "Le dimensioni della minaccia sono cambiate, perliamo di una minaccia mutevole alla quale dobbiamo far fronte rivedendo alcuni assetti. E' indispensabile rimodulare il concetto di difesa nazionale e sto portando avanti un progetto di intesa interministeriale: bisogna ragionare in modo interconnesso tra Difesa, Viminale, Mit e altri ministeri, con la guida di Palazzo Chigi per far fronte a nuovi tipi di attacchi, come quelli cybernetici. Bisogna dotarsi di un documento di strategia di sicurezza nazionale".
Repubblica (p.17) intervista il ministro dell'Economia tedesco Altmaier: "La rivolta dei gilet gialli in Francia? Sono preoccupato per la situazione in tutta l'Europa: c'è instabilità in molti Paesi, ci sono problemi irrisolti nelle politiche sociali ed economiche, cui si aggiungono le tensioni alle frontiere esterne come in Russia ed Ucraina e le tensioni nei rapporti commerciali con gli Usa. Come governanti abbiamo il dovere di rafforzare l'integrazione, la soluzione non sono i populisti, la Ue si salva dal centro".
Brexit, May supera la sfida (Messaggero p.9). La premier britannica si salva dai congiurati e sopravvive al voto di sfiducia del suo partito, promette di arrivare all'accordo con l'Ue e poi farsi da parte (Corriere p.2 e tutti). Repubblica (p.14) parla di "mezza vittoria" per la May, ma la strada per l'accordo è ancora lunga: serve la sponda di Bruxelles (Messaggero p.3). "E' troppo tardi per tornare indietro, pagheremo tutti un costo altissimo" dice l'eurodeputato del Ppe Elmar Brok al Corriere (p.3).
Libia, Buccino nuovo ambasciatore: Salvini sconfitto, vince la linea di Moavero (Stampa p.13). L'uscente Perrone a Teheran, oggi a Bruxelles possibile un incontro Sarraj-Haftar alla presenza del premier Conte. "L'impegno del nostro Paese per l'avvio del processo di pacificazione che sia innanzitutto intralibico è massimo  - dice la ministra Trenta al Corriere -. La stabilizzazione della Libia, dando voce a tutti gli attori rappresentativi sul territorio, è prioritaria. Una Libia sicura
significa un'Italia sicura e un'Europa più sicura".

©riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento