Commentario del 28.02.2019

IN PRIMA PAGINA
Politica. Autonomia, strappo Salvini-M5S (Messaggero). Salvini ai 5Stelle: ora l'autonomia, non ci fermiamo (Corriere). La ministra Stefani: "C'è nel contratto, Di Maio lo sa" (Corriere). Parla Di Maio: "Stanco di perdere, non spaccherò in due l'Italia" (Repubblica, Sole). Grillo, sulla Tav diktat a Di Maio: "Deve dire no o sarà sfiduciato" (Stampa). Rimborsopoli, Di Maio scarica la Sarti (Messaggero). Bocciati e contenti: dopo l'Europa anche gli italiani sfiduciano il governo (Giornale).
Economia. La Ue striglia l'Italia: difficile investire. La Lega a Conte: aprire subito i cantieri (Sole, Messaggero). L'Europa deve ripartire da crescita e industria (Sole). Tria: Italia ricattata sul bail-in, il governo targato Pd si inchinò alla Merkel (Sole, MF e altri). Al via il reddito di cittadinanza (Italia Oggi, Libero). Quota 100 dà una mano alle imprese (QN). Scatta l'ecotassa: ecco le auto che da domani costano di più (Libero).
Infrastrutture. Anas e Ferrovie, 4 miliardi addio (Repubblica).
Giustizia. Il leader dei magistrati chiede di congelare la legittima difesa (Libero). Bomba sui Renzi: un altro superteste (Verità).
Esteri. Donald-Kim, in Vietnam sorrisi e stretta di mano per preparare l'intesa (Stampa). Trump, l'incontro con Kim e le accuse negli Usa (Corriere). "Razzista, truffatore e sotto inchiesta": bomba su Trump (Repubblica). Cohen: Trump in campagna elettorale gestiva affari a Mosca (Stampa, Messaggero). Ecco perchè il Venezuela divide i grandi del mondo (Repubblica). Il governo vuole l'Ue allargata anche alla Turchia di Erdogan (Stampa).
Carige, salvataggio più oneroso: il fabbisogno sale a 630 milioni (Sole, MF).
Benetton. Edizione crea la holding delle attività agricole (MF).

ECONOMIA
L'Ue boccia i conti: l'Italia può contagiare gli altri Paesi (Stampa e tutti). Dopo le Europee rischio di procedura per gli squlibri. Moscovici: siamo preoccupati, il bilancio va migliorato. Nell'analisi di Cottarelli in evidenza l'essere scivolati nel girone dei tre peggiori in compagnia di Cipro e Grecia, penalizzati dall'alto debito pubblico, la bassa crescita della produttività e l'elevato tasso di disoccupazione, oltre alle sofferenze bancarie. "Il rapporto Ue contiene stime di crescita che sottovalutano l'impatto delle misure economiche che abbiamo varato e avranno effetti nei mesi a venire" ha replicato il premier Conte (Sole).
Ma Tria accusa: "Firmato i bail-in sotto ricatto tedesco" (Repubblica, Corriere, tutti). Il ministro dell'Economia sostiene che "la Germania ci fece pressione per accettare le regole sul salvataggio interno". Poi in serata la rettifica ufficiale: "Uscita infelice, ma il ministro non intendeva certamente lanciare un'accusa specifica né alla Germania né al ministro delle Finanze tedesco dell'epoca".  Gelo in Europa. Patuelli. "L'Italia ora deve contare di più in Europa con un commissario economico: solo così si evitano norme dannose per il Paese" (Corriere). E sul bail-in è chiaro: "Va abrogata, orma è una norma in desuetudine".
Carige, fusione entro giugno e aumento da 630 milioni (MF p.1-7, Sole p.1-12 e tutti). Ieri i commissari straordinari hanno presentato il piano 2019-2023 dell'istituto, realizzato con Boston consulting group: un progetto che consentirà alla banca di reggere in una situazione stand-alone, che passa attraverso un processo accelerato di riduzione dei rischi (alla Sga 1,8 mld di crediti deteriorati, Repubblica p.24) ma guarda a una business combination da chiudere entro il terzo trimestre del 2019. Sale a 630 mln, dai 400 indicati in precedenza, l'aumento di capitale necessario per mettere in sicurezza Carige (a causa del no di Malacalza, riporta Messaggero p.19) e consentire di procedere verso l'aggregazione, della quale il nuovo piano strategico presentato "è prodromico". Previsti anche 1.050 esuberi e la chiusura di 100 filiali, ma anche fino a 200 assunzioni al 2023.
Reddito di cittadinanza e Quota 100, via libera del Senato, con tanto di bagarre in Aula, al decretone (Sole, Giornale e tutti). L'ok è arrivato con 149 sì, 110 no e 4 astensioni, dopo un attacco al Governo dei senatori di Forza Italia con tanto di gilet azzurri e un duro botta e risposta tra Paola Taverna (M5S) e il Pd, che hanno indotto la presidente di Palazzo Madama, Maria Elisabetta Alberti Casellati, a interrompere più volte la seduta. Il provvedimento, che scade il 29 marzo, passa ora alla Camera (è atteso in Aula il 18 marzo) dove si giocherà il secondo tempo della partita sulle modifiche.

POLITICA
Di Maio a Repubblica: "Cambio il M5S, stufo di perdere Comuni e Regioni. Autonomia, non spacco l'Italia". Il vicepremier parla dei temi del momento e del futuro del Movimento: "La prima fase di governo è servita per le emergenze sociali, ora si cambia fase. Grillo dice non siamo all'altezza? Una battuta in uno spettacolo comico". E aggiunge: "A livello nazionale ho cambiato lo schema e ha funzionato, ora dobbiamo farlo a livello locale". Sul Sole: "I risparmi della spending review per il taglio del cuneo fiscale. Reddito di cittadinanza, collaborazione con le Regioni".
Salvini ai 5Stelle: ora l'autonomia, non ci fermiamo (Corriere, Repubblica). Il leader del Carroccio ieri a cena con Conte e Di Maio per accelerare sull'Autonomia ("su Lombardia e Veneto basta tergiversare" dice) e sulla legittima difesa, che verrà discussa in Aula il 5 marzo. Ma la Stefani (Corriere) ammonisce: "I Cinque Stelle rispettino il contratto, Autonomia e reddito ci sono entrmbi: basta attacchi, noi andiamo avanti".
Intanto i grillini "scaricano" la Sarti dopo la vicenda dei rimborsi: espulsione doverosa dice Di Maio, mentre Casalino la accusa di essersi coperta "dietro il mio nome" (Corriere e altri). La Sarti replica: "Sono allibita, da vittima sono diventata carnefice". Dal coro "onestà" a "Rimborsopoli" la parabola della Sarti (Repubblica).
Sul fronte Pd, Martina al Corriere: "Noi lontanissimi dal M5S. Renziani e antirenziani? Io voglio i democratici" (Corriere). Alla vigilia del voto che decreterà il nome del nuovo segretario di partito, l'ex ministro dice: "Non metto asticelle ma penso che i nostri elettori ci stupiranno e andranno in tantissimi domenica a votare. Calenda loda Crosetto? È Chiamparino il miglior candidato per noi al voto in Piemonte".
Tav. Ieri sera vertice tra Conte, Salvini e Di Maio per accelerare sulla decisione. (Stampa p.6). Si parla anche di "Sblocca cantieri". Toninelli: "Nessuno si sveglia pensando alla Torino-Lione. Entro la prossima settimana arriverà una scelta definitiva. Partiranno i bandi da 300 mln di euro, dove verranno presentate le manifestazioni di interesse delle aziende". Il ministro anticipa anche la volontà di inserire "nel decreto o nel disegno di legge "Sblocca cantieri", la nomina di due commissari per la viabilità, in Sicilia e in Basilicata. "Se non riparte l'edilizia il Paese rimane fermo" avverte Salvini. E sulla Tav interviene anche il presidente del Medef, Roux de Bézieux (Corriere p.5), che afferma: "La Tav si deve fare. Noi e Confindustria sosteniamo la Tav. Gli investimenti per le infrastrutture sono indispensabili". Assegnazioni sprint e taglia-ricorsi (Messaggero, p.17). In settimana un primo decreto legge per sbloccare i cantieri e salvacondotto contro le richieste di danno erariale per i funzionari che firmano gli atti di aggiudicazione. Secondo il Carroccio dei 130 mld già stanziati per le opere pubbliche almeno 12 potrebbero essere attivati subito. Grillo e Di Battista, veto su Di Maio: "Se dice sì lo sfiduciamo" (Stampa). Ma la Lega spera in Conte: "Giuridicamente potrebbe scoprire che non conviene dire "No"".
Test Hiv, lo Stato al posto dei genitori. Il grande rischio nei piani della Grillo (Verità p. 10). Contagi frequenti in età precoce. Ma per il ministro uno dei punti critici riguarda il libero accesso per i cittadini minorenni ai test diagnostici che sono anonimi e gratuiti per tutti, ma che per i minori richiedono il previo consenso del genitore o del tutore.

ESTERI
Trump, l'incontro con Kim e le accuse negli Usa (Corriere in prima, p16 e su tutti). I due leader si incontrano ad Hanoi ma sul nucleare si parla solo di contenimento. Ma il risultato, dice Trump, lo sapremo oggi dopo un'altra serie di colloqui: in cambio del congelamento del programma atomico, dello smantellamento della centrale di Yongbyon e della consegna di un elenco dei suoi impianti, Kim potrebbe portare a casa la Dichiarazione di fine della guerra di Corea, ancora ferma al cessate il fuoco del luglio 1953; l'apertura di uffici di collegamento diplomatico; il via libera agli investimenti sudcoreani.  Il dittatore: "Trump ha avuto coraggio a volere questo summit. Abbiamo superato la sfiducia". Trump: "Alla fine sarà un successo. La Corea del Nord ha un grande futuro davanti a sé. Kim è un grande leader".
Intanto l'ex avvocato di Trump confessa "Donald imbroglione: sapeva dei contatti dei suoi con Assange per diffondere email trafugate dai server dei democratici. In campagna elettorale gestiva affari con Mosca.  I Neri li considera stupidi. Non aveva alcuna intenzione di guidare la nazione, ma ampliare le sue ricchezze e il suo potere. Proteggendo il presidente, state facendo quello che ho fatto io in passato e di cui mi vergogno". Così l'audizione di Cohen fa spostare in secondo piano l'atteso incontro con il leader nordcoreano. (Corriere p. 17, Giornale in prima, p. 13, Repubblica in prima, p. 2-3, Stampa in prima, p.2-5 ). Su QN (in prima, p. 6-7) ampio spazio dedicato all'incontro che si concluderà oggi probabilmente con una dichiarazione congiunta.
Petrolio, alleanze e altri tesori, il Venezuela al centro del mondo (Repubblica p. 14). Da un lato gli Usa che non vogliono perdere l'egemonia, dall'altro Cina e Russia in apparente ascesa: ma la dimensione energetica non basta a spiegare il bipolarismo.
Patto Merkel-Macron, si rafforza il direttorio che punta a isolare Roma (Repubblica p. 12). Dalla Difesa alla creazione di un fondo europeo per i Paesi virtuosi, Berlino e Parigi si accordano senza consultare il governo Conte. Merkel e Macron vanno avanti anche sul neo-dirigismo di impronta francese. "La politica e l'economia devono lavorare a stretto contatto". Con questa frase, la Cancelliera ha fatto cadere dalla sedia qualche industriale tedesco di ortodossia liberale. Ma ha indicato uno dei punti di svolta della convergenza con Parigi.

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Commentario del 27 .02.2019

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano tra mosse dei partiti e tenuta di governo. Di Maio si raddoppia il mandato (Stampa). Polvere di 5Stelle (Libero). "Il leader resto io" (QN). Via il tetto dei due mandati nei Comuni (Sole). Salvini, sostegno a Di Maio (Corriere). Addio legittima difesa, Salvini difende solo Di Maio (Giornale). Il governo balla, ma non crolla: ecco perché (Verità). E sulla Tav l'asse Tria-Lega (Corriere). Ma Repubblica si concentra sul piano di Salvini per il centrodestra. Mentre il Corriere si concentra sulle mosse di Berlusconi: "Matteo tornerà con noi". E Tajani al Giornale dice: "Gli elettori rivogliono in centrodestra". Domenica le primarie Pd (Repubblica). "Pd-5S: non alleanze ma dialogo" (Fatto). Giorgetti negli Usa: l'intesa con Trump garantita dalla Lega (Stampa). Parla la Trenta: "Migranti, in primavera torna l'allarme sbarchi" (Messaggero).
Tra i temi economici, in evidenza le mosse di Tria: conti a posto o l'Iva salirà (Repubblica). Caso Iva, Tria scuote il governo (Messaggero). Risparmio, primo sì Ue ai rimborsi allargati: si tratta sulle verifiche (Sole). L'Ue avverte ancora: cresce solo il debito (Avvenire). Al Sud crescono i malati, diminuiscono i lavoratori (Libero).
Kim e Trump, intesa per dire no al nucleare (Messaggero). Vietnam, oggi incontro tra Kim e Trump (Corriere). Raid aerei sul Kashmir, lampi di guerra fra India e Pakistan (Stampa).
Gb, svolta di Theresa May sulla Brexit: il rinvio ora è possibile (Stampa, Sole). Se si rinvia ancora, pure Londra alle Europee (Fatto).
Pedofilia, la vergogna del cardinale (Repubblica). Colpevole il cardinale Pell (Messaggero). Rischia 50 anni per pedofilia (Giornale).

ECONOMIA
Debito, la Ue boccia l'Italia ma per ora niente manovra (Messaggero p.5): oggi il rapporto sul nostro Paese in cui si annuncia già un focus sugli eccessivi squilibri macroeconomici. Al Tesoro si lavora sul Def per provare a ottenere flessibilità in tempi di crisi. Nel mirino di Bruxelles sono finiti soprattutto debito pubblico ed effetti di quota 100 (Corriere p.8). Conte in soccorso di Tria ribadisce il tema degli investimenti in opere pubbliche per rilanciare la crescita (Giornale p.5). E il Messaggero (p.3) segnala il piano allo studio per sbloccare 15 mld di lavori sulle infrastrutture attraverso una cabina di regia e appalti: un decreto legge per accelerare i cantieri. Ma l'Europa ci avverte: state sbagliando tutto (Giornale p.5).  "Il debito italiano è un pericolo per l'Ue, è sbagliato cancellare le riforme": con queste parole il governatore della banca centrale austriaca, Ewald Nowotny, alla Stampa (p.7) analizza le criticità dei conti italiani. "La bassa crescita del Paese è un problema, la cancellazione della legge Fornero e del Jobs Act preoccupa la discussione. E bisogna ridurre il disavanzo". Intanto, sulla questione Iva, Tria scuote il governo (Messaggero in prima e p.3, Repubblica in prima e p.2): sfogo del titolare del Mef e duello con Di Maio: "Più risorse solo aumentando l'Iva". Tria, nel vertice con Conte, Di Maio e Salvini, rivela i retroscena di una cena milanese con le categorie produttive: "Ci sono forti timori, vi hanno già mollato" dice all'indirizzo dei due vicepremier. Con Di Maio è scontro aperto, il vicepremier grillino: "Di Tav parliamo noi, non tu – dice a Tria -. C'è un contratto di governo e ti ricordo che hai zero parlamentari, noi diverse centinaia. Sono loro che votano la fiducia ai ministri di questo governo, te compreso". Il ministro dell'Economia torna a segnalare i timori per le finanze pubbliche: "Dobbiamo reperire risorse per tenere in ordine i conti, abbiamo preso un impegno a dicembre. Potrebbero chiederci una manovra correttiva, se non individuiamo le risorse necessarie, dovremo aumentare l'Iva".

POLITICA
Il governo in soccorso di Di Maio, ma è duello sull'autonomia (Corriere in prima e p.2): dopo il risultato delle elezioni regionali in Sardegna, l'esecutivo punta sullo slittamento della discussione alla Camera sulla legittima difesa, sull'accelerazione della legge che istituisce la commissione sulle banche e sul via libera al decreto per gli indennizzi ai truffati. Addio legittima difesa, Salvini difende solo Di Maio: il leghista, che ha già infranto i patti con i suoi elettori, giura fedeltà al M5S e rinvia la legge-simbolo per aiutarli (Giornale in apertura e p.2-3). Per il Corriere (p.2) sono scelte dettate dalla parola d'ordine di Salvini: "Tutelare Di Maio". E per Libero (p.4) Salvini è costretto a volare basso per salvare il governo. Ma sugli equilibri della maggioranza piombano nuovamente temi caldi come autonomie, Tav e infrastrutture: Chiamparino lancia il referendum sulla Torino-Lione (Sole p.6 e tutti). Tria fa asse con la Lega e dice no alla propaganda del M5S contro le infrastrutture (Corriere p.3), ma c'è anche la questione delle nomine a creare scompiglio (Messaggero p.2).
"Salvini rassicura il M5S, ma sa che gli italiani ci vogliono uniti" dice al Giornale (p.7) il numero due di Forza Italia Antonio Tajani. Ma Repubblica (in prima e p.3) si concentra sulle mosse di Salvini, che avrebbe pronto un piano per smarcarsi dal M5S e dire addio a Berlusconi: lavora per costruirsi una "scialuppa di salvataggio" con la sponda di Toti e Meloni, puntando su possibili uscite da Fi. Berlusconi: "Matteo mi ricorda Alfano". Ma non chiude con il leghista: "Alla fine dovrà tornare da noi" (Corriere p.8).
M5S, sì ad alleanze e terzo mandato, Di Maio cancella i tabù del Movimento (Stampa in prima e p.2 e tutti). La svolta dopo il crollo in Sardegna: al voto sulla piattaforma Rousseau le nuove regole interne. Ma è caos, con Toninelli che finisce sotto accusa e il tema leadership che agita gli eletti (Repubblica p.4). Beppe Grillo medita l'addio al M5S: "Ho creato un mostro" (QN p.3).  Il comico scomunica Gigino: "Non siamo all'altezza" (Libero p.3). "Io leader per altri quattro anni": prova di forza di Di Maio per disinnescare i dissidenti (Stampa p.2). "Si incolla al trono" titola il QN (p.2). Il ministro Fraccaro al Corriere (p.5): "Ci riorganizziamo, ma la nostra guida non è in discussione". Il viceministro dell'Istruzione Fioramonti al Messaggero (p.6): "Di sicuro la leadership deve essere contendibile, ma non so quanto e come". E intanto torna il caso della rimborsopoli grillina: assolto l'ex, la Sarti verso l'espulsione (Messaggero p.7). La deputata accusò il fidanzato del mancato versamento di 23 mila euro al Movimento, ma la procura di Rimini smonta le accuse nei confronti dell'ex fidanzato sulla manomissione dei versamenti. "Bugie sui rimborsi", la Sarti lascia gli incarichi (Stampa p.4 e tutti).

ESTERI
"Migranti, con il bel tempo tornerà l'allarme sbarchi": la ministra della Difesa Trenta al Messaggero (p.9) torna a segnalare la necessità di "rafforzare le missioni navali come Sophia" per il controllo del Mediterraneo. "Ma – spiega – c'è purtroppo un altro Mediterraneo, è il deserto del Sahara. I migranti seguono questa rotta attraversando il Niger e chi ce la fa arriva in Libia, prima di imbarcarsi verso le nostre coste. Siamo qui per evitare che questo accada. L'Africa va aiutata, non sfruttata e a farlo deve essere prima di tutto l'Ue".
Brexit: se si rinvia ancora, pure Londra alle europee (Fatto in prima, p. 9, Giornale p. 12, Repubblica p. 14). La May diluisce il voto purché si faccia e conferma che l'ennesimo voto parlamentare decisivo sul suo accordo con Bruxelles si terrà entro il 12 marzo. Se non passa, seguirà il giorno dopo una votazione sull'uscita senza deal. In caso di ulteriore bocciatura, il 14 marzo i parlamentari voteranno una breve e limitata estensione dell'articolo 50 (Stampa p. 10).
Vietnam. Folla e cene, Kim per primo ad Hanoi (Corriere p.10, Messaggero p.11 e tutti). Il presidente Usa e il dittatore nordcoreano si incontrano: sul tavolo la denuclearizzazione e la fine della guerra di Corea. Trump auspica una saggia decisione di Kim sulla completa denuclearizzazione della penisola coreana e in cambio promette di aiutare Pyongyang a diventare una potenza economica. Pyongyang chiede il ritiro dei soldati e una riduzione del contingente Usa in Corea del Sud. C'è anche l'ipotesi pace tra Coree. Intanto Kim arriva in Vietnam e caccia i giornalisti Usa dall'Hotel (Stampa p. 9)
Venezuela. Guaidò avverte Maduro: "Non osare arrestarmi" (Corriere p. 13). "Se oseranno imprigionarmi ci sarà una risposta senza precedenti, sia della gente che della comunità internazionale": lo ha detto Guaidò a proposito di un suo possibile arresto annunciato da Maduro al suo ritorno in Venezuela dalla Colombia. Sul Fatto (p. 12) il redazionale di Arlacchi: "Venezuela in crisi, cosa nasconde il grande imbroglio" nel quale emerge che le cause sono le sanzioni americane decise da Obama nel 2015 e inasprite da Trump.

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Commentario del 26.02.2019

IN PRIMA PAGINA
La destra si prende la Sardegna, flop M5S, che ora cambia pelle (Fatto). Sardegna al centrodestra, caos nel M5S (Corriere) che ora processa Di Maio (Messaggero). Salvini vince ancora, il M5S spira: è dietro il Pd (Libero). 5 Stelle ai minimi, traballa il governo (Giornale). Ma Salvini assicura: "Non tornerò con Berlusconi" (Repubblica). Berlusconi avverte il segretario del Carroccio: "Ora rischi tu" (Stampa).
Tra politica ed economia, intervista a tutto tondo del premier Conte al Sole: "L'Italia deve correre". Intanto, i mercati comprano Italia: spread giù a 266, Piazza Affari + 0,86% (Sole). Fatto riprende i dati Istat che certificano la crisi infinita: lavoriamo quasi 2 mln di ore in meno che nel 2008. E la Verità scrive: abbiamo oltre 5 mln e mezzo di lavoratori sottopagati.
Tav, il sì di Tria: rinnegare i patti danneggia l'Italia (Corriere). Per il titolare del Mef investimenti in fuga se saltano i patti (Messaggero).
Esteri Usa-Corea: Trump-Kim, il summit che può far finire la guerra di Corea (Stampa). Gli acerrimi nemici si rivedranno domani in Vietnam, ma il disarmo nucleare della Nord Corea è stato un bluff (Fatto).
Commercio internazionale: aumento dei dazi rinviato, Trump prolunga la tregua con Berlino (Sole). Tajani al Sole: "Un autogol i dazi alle auto. Il vero concorrente è la Cina".
Sei anni ad Alemanno, "era il riferimento per Mafia Capitale" (Stampa). Lui si difende: "Non sono corrotto, pago per le nomine" (Messaggero). Alemanno formigonizzato (Libero).

ECONOMIA
"Facciamo correre l'Italia, ora spingiamo sull'acceleratore degli investimenti": il premier Conte parla al Sole (in prima e p.2) e rilancia sui temi economici, smentendo le voci di una patrimoniale e e assicurando la tenuta dei conti pubblici: "Posso garantire la massima attenzione alla tenuta dei conti, ma il quadro di finanza non lo miglioriamo stringendo la cinghia ma premendo sull'acceleratore. Per la prossima legge di bilancio pensiamo di far quadrare i conti con una revisione complessiva del sistema si tax expenditures". Poi sul fronte degli investimenti spiega: "Con Investitalia e Strategia Italia creiamo l'autostrada a tre corsie per la crescita: investimenti, innovazione e semplificazione. E' come se mettessimo a disposizione di un guidatore una Ferrari, finora nessuno ha premuto l'acceleratore, ora il governo vuole rimettere il turbo all'Italia sul fronte delle infrastrutture". Il premier spinge anche sulla riforma del codice degli appalti: "Procederemo speditamente con un decreto legislativo che conterrà la riforma organica ma, siccome sappiamo che il settore delle costruzioni non può attendere, abbiamo elaborato un schema di decreto legge al fine di anticipare alcune misure normative per sbloccare i cantieri". Intanto il Sole (in prima e p.4) evidenzia l'atteggiamento degli investitori, che premiano l'Italia: spread in calo e Piazza Affari in crescita. La decisione di Fitch di mantenere il rating invariato fa scattare gli acquisti sui titoli di Stato, il differenziale con il Bund scende a 266 e otti è attesto il primo test per i bond con l'asta dei BoT a sei mesi.
Il Fatto (in prima e p.14) si concentra sull'analisi dei dati Istat sul lavoro: 1,8 mln di ore in meno rispetto al 2008. Il record di 23,2 mln di occupati registrato dall'Istat nasconde il fatto che la qualità dei contratti è crollata. Sono spariti 866 mila posti a tempo indeterminato, al loro posto soltanto part-time. Messaggero (p.17) segnala un gap tra Italia e Ue di 3,8 mln di posti: occupati ai massimi ma resta il divario e la carenza si registra soprattutto tra le figure qualificate nel settore pubblico. Ma c'è il rovescio delle medaglia: un lavoratore su 4 è sovra-istruito per la mansione che svolge. E sono triplicate le fughe all'estero (Repubblica p.8). Conte al Sole in tema lavoro dice: "Quota 100 e reddito di cittadinanza sono state concepite anche in funzione della incentivazione alla creazione di posti di lavoro. Il lavoro e l'impresa sono al centro dell'agenda del Governo. Gli ultimi rilievi Istat ci prospettano un mercato del lavoro che si indirizza verso rapporti di lavoro più stabili per effetto del "Decreto dignità". Ma certo vogliamo fare molto di più. Il piano di investimenti contribuirà a moltiplicare le opportunità di lavoro e speriamo che ne possano beneficiare soprattutto i più giovani, che attualmente rimangono penalizzati. Dobbiamo investire di più nel settore della ricerca e dell'innovazione. Alcune misure le abbiamo anticipate con la manovra: abbiamo introdotto misure di incentivazione per  l'inserimento al lavoro dei laureati più brillanti, abbiamo incentivato l'assunzione di giovani ricercatori, incentivi per investimenti nelle tecnologie emergenti nel venture capital. Tutti segnali importanti ma che non ci lasciano appagati". Intanto, il reddito di cittadinanza rischia la falsa partenza, e l'Inps accelera in vista dell'entrata in vigore prevista il 6 marzo (Corriere p.11). Repubblica (p.8) torna sui rischi legati al sussidio: un terzo degli italiani guadagna quanto il reddito di cittadinanza, il rischio è che l'assegno spinga a non cercare lavoro. La Verità (in prima e p.9) cita i dati del Rapporto sul mercato del lavoro 2019, secondo cui abbiamo oltre 5,5 mln di lavoratori sottopagati: un occupato su quattro è troppo istruito per la mansione professionale svolta, ma – scrive la Verità – c'è da intervenire sulle retribuzioni, non evocare manodopera poco qualificata per soddisfare la domanda di basso livello.

POLITICA
Anche la Sardegna va al centrodestra: il leghista Solinas al 47,7%, il candidato di centrosinistra Zedda al 33%. La lista dei 5S scende sotto il 10%, la Lega si ferma all'11,4%, il Pd è primo partito (Corriere p.2 e tutti). Governo travolto dal flop dei 5S, oggi vertice d'urgenza (Giornale p.3). Conte, intervistato dal Sole (in prima e p.2-3) rassicura sul governo: "I rapporti all'interno non possono essere ridiscussi per effetto di un singolo appuntamento elettorale, peraltro territorialmente circoscritto. Le regole e la logica di elezioni locali o a vocazione sovranazionale come le europee sono completamente diverse rispetto alle elezioni politiche che costituiscono la premessa per la formazione delle forze di governo". E Salvini a Repubblica (p.3) spiega: "E' stato un voto locale, che non incide affatto sulle scelte nazionali. Io non mi sento più forte e Di Maio non deve sentirsi più debole". Messaggero (p.3) parla di competizione "soft" nell'esecutivo per frenare la caduta dei 5S: Salvini vuole evitare che salti tutto, ma i suoi vanno in pressing per un nuovo esecutivo con dentro pezzi di Fi. Ma il leader leghista a Repubblica nega: "Andremo avanti con il governo, anche dopo le Europee. Con il centrodestra l'alleanza funziona a livello locale, ma a livello nazionale giochiamo con altri schemi. Abbiamo un'altra alleanza di governo e intendiamo rispettare l'impegno preso con i cittadini". Ma la Stampa (in prima e p.4) riporta l'avvertimento di Berlusconi a Salvini: "Così rischia, dopo i grillini può toccare a lui. Gli italiani stanno aprendo gli occhi". Per il Corriere (p.8) Berlusconi vede un'altra partita: "Salvini non è più autosufficiente, dopo le Europee sarà costretto a staccare la spina al governo". Il ministro leghista delle Politiche Agricole, Centinaio, al Messaggero (p.3): "Il governo va avanti, seguendo il contratto di governo. I grillini non si arrocchino su temi identitari, ora nuovo patto sull'agenda dell'esecutivo. Se i 5S crollano deciderà Mattarella, non so se ci sono le condizioni per un altro governo".
Nel M5S è tensione dopo il flop in Sardegna. La Stampa (p.5) presenta un reportage dal Sulcis: "Traditi dal Movimento, non vogliamo l'elemosina ma lavoro nelle industrie".  Il Movimento perde 300 mila consensi – sia verso destra che verso sinistra (Messaggero p.7) -: solo un elettore su 5 gli rinnova la fiducia (Corriere p.3). I 5S scaricano la tensione su Tria, che si è espresso a favore della Tav: "Se vuole farsi cacciare basta che lo dica" (su tutti). Ma Salvini a Repubblica esprime la sua fiducia al titolare del Mef. Intanto Di Maio, finito sotto processo, si blinda (Repubblica p.4): il vicepremier nell'angolo accelera la riorganizzazione del Movimento. Ma parte l'attacco di eletti e territori, con la senatrice Nugnes che dice: "La sua leadership è in discussione". La sentrice grillna Fattori al Corriere (p.5): "Ormai siamo diventati una costola della destra, al voto vince l'originale". E parte la fronda grillina sulla legittima difesa (Messaggero p.4).

ESTERI
Lo strappo di Al Sisi sui diritti umani: "Non accettiamo lezioni dall'Europa" (Stampa prima e p. 8). Il messaggio del presidente egiziano arriva a margine del primo vertice tra Ue e Lega araba conclusosi ieri a Sharm el Sheikh: Al Sisi rispondendo ad un giornalista nella conferenza stampa finale ha difeso l'applicazione della pena capitale in Egitto sostenendo che fa parte ormai della cultura del Paese. "Gli europei – ha aggiunto – hanno i loro valori e la loro etica, noi la rispettiamo, ma voi dovete fare altrettanto con noi". Al Sisi, poi, nel faccia a faccia col premier Conte si è impegnato a trovare una soluzione al caso-Regeni e affrontato temi economici legati a gas e diversificazione energetica. Soddisfatto Conte anche dell'invito di Al Sisi ai libici a rispettare i patti con l'Onu "e ad evitare qualsiasi azione che possa portare ad un'escalation delle tensioni, ad ulteriori rischi per la sicurezza e a un indebolimento del processo di stabilizzazione".
Brexit, svolta Corbyn: pronti a sostenere un nuovo referendum (Messaggero prima e p. 12 e altri). Dopo mesi di tentennamenti, il laburista è pronto a tornare sui suoi passi, a costo di irritare parte del suo elettorato: il leader dell'opposizione proporrà anche un'intesa per restare nell'Unione doganale. Oggi la May, che a Sharm el Sheikh ha incontrato sia la Merkel, che Tusk respingendo l'idea di esetendere l'articolo 50 oltre il 29 marzo, ribadisce di sentire l'accordo "a portata di mano" prima della scadenza fissata. E davanti all'intenzione della May di rinviare il voto significativo di Westminster al 12 marzo il Labour intende presentare già questa settimana un emendamento per una "unione doganale comprensiva" e un "allineamento stretto" con il mercato interno, oltre a garanzie sui diritti e sugli standard, al mantenimento del ruolo del Regno Unito nelle agenzie europee e all'accesso al mandato di arresto europeo.
Trump-Kim, il summit che può far finire la guerra in Corea (Stampa prima e p. 9 e altri). A Hanoi, dove domani si consumerà il vertice, si lavorerà affinchè si raggiunga un accordo: Trump in un tweet ha rimarcato la sua fiducia nel presidente Kim ("prenderà una decisione saggia"), ma i professionisti della diplomazia americana che stanno gestendo la trattativa, a cominciare dal segretario di Stato Pompeo, cercano invece di abbassare le aspettative per evitare la delusione di un eventuale mancato accordo e per non spingersi troppo in avanti con le concessioni, senza prima aver ottenuto la garanzia della serietà di Pyongyang nel perseguire l'obiettivo della denuclearizzazione completa.

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Commentario del 25.02.2019

IN PRIMA PAGINA
Politica in primo piano dopo il voto in Sardegna: schianto dei 5Stelle. Exit poll: testa a testa Destra e Zedda. (Repubblica, Corriere). La sinistra insidia la destra, altro crollo dei grillini (Fatto). La Sardegna abbandona i 5S (Stampa). Grillini moribondi e la Lega avanza (Libero). Ma Di Maio, sotto accusa, rilancia: "Senza alleanze non si vince" (Stampa). Sondaggio su Libero: giovani e meridionali, ecco chi passa al Carroccio.
Spazio anche ai temi economici. Il governo studia il mini aumento Iva: aliquota al 23%, più detrazioni nel 2020 (Messaggero). Il patron di Brembo, Bombassei, a Libero: "il governo è fuori strada. Crisi dura se va avanti così". Caos a dieci giorni dal via al reddito di cittadinanza, manca persino il modulo (Repubblica).
Esteri-Spagna: iberici al voto, Podemos in crisi, è spaccata in due (Fatto).
Brexit: la Ue pensa ad un rinvio al 2021 (Messaggero).
Venezuela: ora Guaidò si gioca la carta Usa: "Maduro è spacciato" (Fatto).

ECONOMIA
Il ritorno dei rating (L'Economia p.12): al di là dei bizantinismi, i messaggi delle agenzie arrivano forti e chiari a investitori e governi. In arrivo un'altra raffica di giudizi sui nostri conti: un'equazione difficile tra mini recessione, ammontare dello stock, correttivi automatici e proclami della politica che non prende in carico la crescita. Mentre lo spread tra Bund e Btp sale a quota 300, il sottosegretario di Palazzo Chigi Giorgetti vola negli Usa per chiedere aiuto (Repubblica p.11). Incontrerà gli analisti di grandi fondi e banche d'affari ribadendo "l'affidabilità" italiana.  Ed in Italia è scontro tra governo e opposizioni su manovra-bis e patrimoniale (Corriere p.10): smentiti nuovi interventi da parte dell'esecutivo, ma il Pd va all'attacco e parla di manovra-bis "inevitabile", mentre Carfagna di Fi polemizza con i 2 mld già accantonati dal governo: "Sono soldi rubati agli italiani perchè dovevano essere destinati agli investimenti". Intanto, secondo il Messaggero (in prima e p.7), sul tavolo del governo arriva la proposta di un mini aumento dell'Iva: allo studio un pacchetto fiscale per la prossima legge di bilancio che prevederebbe un aumento dell'aliquota ordinaria al 23% in cambio di più detrazioni a persone e imprese.
Intanto, le imprese continuano a chiedere una cura shock per rilanciare la crescita: Di Maio pronto a incontrare il leader di Confindustria Boccia (Repubblica p.6). E il sottosegretario Garavaglia a Repubblica (p.6) dice: "Gli industriali chiedono una cura shock a base di investimenti? Facciamoli. Puntiamo sui fondi europei per lo sviluppo e quelli per la coesione, il cui utilizzo a metà del settennato è irrisorio. Come dice Boccia, c'è una grande quantità di cantieri che possono partire domani, ma è necessario che i ministri competenti, come il Mit, si diano una mossa. I 5S si oppongono alle grandi opere, ma non per preconcetti. Va bene ragionare ma dobbiamo fare in fretta. Poi bisogna ripartire non puntando solo sull'export, ma rilanciando la domanda interna con la spesa per investimenti e consumi". L'Economia (p.2) si concentra sul bivio di fronte al quale si trovano le aziende: la tentazione di tirare i remi in barca anziché investire è tornata forte tra le pmi, ma chi vuole cedere trova acquirenti e incassa tanto. Ma per l'Economia bisognerebbe puntare a rafforzare strumenti patrimoniali alternativi alle banche per aiutare le imprese. L'economista Sapelli alla Stampa (p.5): "Gli investimenti ripartiranno solo se verranno usati i soldi dello Stato e di Cdp. Il reddito di cittadinanza non basta a rilanciare l'economia". Intanto, a dieci giorni dall'entrata in vigore del sussidio contro la povertà, è rischio caos: manca il modulo (Repubblica p.7). Domande dal 6 marzo, ma non ci sono ancora la convenzione con i Caf e l'accordo con le Regioni sui navigator. Problemi anche su privacy e sulla residenza degli stranieri.

POLITICA
Voto in Sardegna in primo piano su tutti. Schianto dei 5S, gli exit poll danno un testa a testa tra Destra e Zedda: tra il 36 e il 40% Solinas, tra il 35 e il 39 Zedda e tra il 13 e il 17 il 5S Desogus (Repubblica in apertura e tutti). Zedda - outsider di sinistra che ha guidato la risalita senza i leader nazionali (Corriere p.2) - rimonta e insidia il leghista Solinas grazie al voto disgiunto, all'aspirante governatore di sinistra molti voti dei grillini (su tutti). Il M5S resta sotto il 20% ma la Lega non sfonda (Stampa p.2): dopo il voto in Abruzzo prima frenata del Carroccio, un risultato che fa crescere la delusione di Salvini, che evidenzia i dubbi sul candidato. E ora il segretario del Carroccio sente la pressione dei vecchi alleati (Corriere p.5), con Fi che rilancia: "Ora governo al centrodestra" (Giornale p.2). Il Messaggero (p.3) segnala come il numero uno del Carroccio tema il contagio e una possibile implosione grillina: pressing dei leghisti per rompere l'alleanza di governo e puntare su una nuova maggioranza con Fi e FdI, ma Salvini smentisce: "io leale con Di Maio". Il voto sardo agita il M5S: nuovo colpo per Di Maio e la minoranza interna affila le armi (Corriere p.3). I 5S non arginano la frana: hanno perso 2 elettori sue 3 e anche i sondaggi nazionali sono pesanti (Messaggero p.4). Libero (p.5) riporta un sondaggio che evidenzia come il M5S abbia perso consenso soprattutto tra under 35 e meridionali: giovani, laureati e del Sud sono invece i nuovi leghisti. Di Maio rischia il posto (Libero p.2). Il leader, processato dai suoi, pensa alle liste civiche grilline: "Non possiamo vincere da soli – dice -, comunque sull'isola siamo il primo partito" (Stampa p.4). La rabbia del leader che ora annuncia il cambiamento all'interno del Movimento: subito il voto online per le nuove regole (Repubblica p.3). In settimana il referendum su Rousseau. Gregorio De Falco, senatore da poco espulso dal M5S, al Corriere (p.3): "Deriva a destra, così il M5S perde consensi. Il via libera a liste acchiappavoti e civetta mi sembra un'ulteriore involuzione del Movimento". Intanto, il voto in Sardegna si fonde le polemiche dei pastori sul prezzo del latte: alle porte di Nuoro due incappucciati hanno bloccato un camion cisterne e obbligato l'autista a versare tutto, molti pastori hanno disertato le urne (Stampa p.5 e altri). "Finite le elezioni, ci dimenticheranno" protestano i pastori (Messaggero p.2).
Pd, Zingaretti arruola Pisapia per le Europee: "Risorsa eccezionale, lo vorrei capolista" (Corriere p.6). L'ex sindaco di Milano si dice "onorato", ma frena: "E' presto". Ma per Repubblica (p.4) sarò capolista nel nord ovest. Sul Corriere (p.6) parla Calenda: "Pisapia mi ha sostenuto, ma l'idea di Zingaretti non c'entra nulla con noi. Vedo un inspiegabile avanti e indietro: prima il Pd aderisce al manifesto 'Siamo europei' e all'idea di lista unitaria e poi si parla di lista Pd aperta. Io non sono disponibile ad alcuna operazione cosmetica". Intanto, nei confronti di Zingaretti, arrivano le parole di Giachetti, che a Repubblica (p.4) dice: "Non mi fido del governatore del Lazio, se ci riprota indietro tolgo il disturbo".

ESTERI
May rimanda il voto. L'Ue sta valutando l'ipotesi di rinviare il divorzio al 2021 (Messaggero in prima, p. 11 e altri). Ieri l'incontro tra la May e Tusk in Egitto. Intanto mercoledì sarà decisivo perche la Camera deciderà sull'emendamento Cooper che potrebbe cambiare la storia della Brexit.
Conte in Egitto al summit con la Lega araba è intervenuto anche sul caso Regeni: "E' sempre una ferita aperta e lo resterà finchè non si risolverà, cercheremo di trovare il modo di confrontarci e trasmetterò le premure del governo italiano e dell'opinione pubblica, che sapete quali sono" (Corriere e tutti). Roma vuole che su Regeni la palla torni alle procure (Stampa p. 7). Su Repubblica (p. 13) l'inchiesta: "La famiglia Regeni ai pm: Non fermate le indagini ecco chi va interrogato".
Venezuela, Guaidò: "Un intervento militare non è da escludere. Sono aperte tutte le opzioni" (Corriere 12, Stampa p. 9 e tutti). Ponti bloccati alle frontiere, la missione di far giungere gli aiuti è un fallimento. Il leader delle opposizioni si affida agli alleati. Al summit mondiale in Colombia il ministro degli Esteri di Trump: "Non staremo a guardare e Maduro ha le ore contate". E' scaduto il mese che la Costituzione concede al presidente ad interim per fare nuove elezioni. Avvelenato in un locale l'oppositore di Maduro. In fuga 100 disertori (Giornale p. 10): grave ma stabile il deputato Superlano. I militari anti-regime verso la Colombia. Il premier italiano Conte: "i tentativi di ostacolare l'ingresso di aiuti umanitari per il popolo venezuelano e la repressione, chiedendo presto nuove elezioni presidenziali: libere e democratiche" (Messaggero p. 11)
La spagna al voto: Podemos in crisi, è spaccata in due (Fatto p. 10-11). Il 28 aprile ci saranno le elezioni anticipate e Podemos affronterà lo scrutinio con una spaccature interna e con lo scontro tra i due principali leader.
Kim studia il Vietnam per sfidare Trump (Stampa p. 8, Repubblica p. 15) Il leder parte in treno per il vertice con gli Usa. Hanoi è un esempio di socialismo capitalista e il motto è: "Il mercato di per sé non distrugge il socialismo". E Pompeo lo avverte: Se non distrugge il suo arsenale, rimarrà per sempre uno stato emarginato".

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Commentario del 24.02.2019

IN PRIMA PAGINA
"Il mio governo non cadrà": il premier Conte parla al Corriere. Intanto, sulla Tav, prove di maggioranza (Messaggero). E Salvini apre un altro fronte: "Subito la legittima difesa" (Stampa). Ma il governo si schianta sulla tassa sull'auto (Giornale). Il Sole sul nuovo decreto sul bonus auto scaglionato: al via con 20 mln. Pd, su Repubblica parla Zingaretti: "Renzi? Non c'è futuro per un partito borioso. Puntiamo ai delusi del M5S". Il Fatto si concentra sulle sos delle toghe sulla legge per far separare le carriere sostenuta da Lega, Martina e Renziani: pm in allarme, "torna la P2".
Tra i temi economici spicca l'allarme delle imprese. Boccia (Confindustria) a Repubblica: "Aprire subito i cantieri, governo ostile agli industriali". E il QN riprende l'avvertimento delle imprese: "Non investiamo più".
Libia: traffico di migranti, vertice in Libia: sì al piano italiano (Messaggero).
Altro. Vento da record: crollano alberi a Roma e a Napoli, cinque morti (Repubblica e tutti).
Su tutti l'addio a Marella, signori Fiat. First lady del regime Agnelli (QN e tutti).

ECONOMIA
Effetto rating sulla manovra: una stangata da 8 mld (Giornale p.3): dopo la valutazione di Fitch, Tria studia l'aumento selettivo dell'Iva e il taglio anticipato degli sconti fiscali. Ma su crisi e manovra bis il governo fa muro (QN p.4). "E' da escludersi si l'imposizione di una patrimoniale che una manovra correttiva – dice Conte a colloquio con il Corriere (p.3) -. Anche perchè è stato inserito il meccanismo cautelativo che prevede il blocco a luglio della spesa di due mld di euro nell'ipotesi che i conti pubblici non siano in linea con le previsioni". Dai Tir al diesel, stop agli sgravi fiscali: tagli per 16 mld (Repubblica p.2). Pronto un dossier al Tesoro per scongiurare l'aumento delle aliquote Iva. L'obiettivo è colpire soprattutto le agevolazioni a favore di chi inquina. Nuovo decreto per il bonus auto scaglionato: al via con 20 mln (Sole in apertura). I 60 mln di aiuti 2019 ripartiti in tre diverse scadenze. Ma per il Giornale (in prima e p.2) il governo si schianta sull'auto: caos totale sugli ecobonus.
La grande frenata dei consumi, quest'anno ai minimi dal 2011: sulla Stampa (p.7) l'aggiornamento delle previsioni macroeconomiche elaborate da Cer per Confesercenti, secondo cui quest'anno la crescita della spesa si fermerà a un massimo di +0,4%, la metà dell'aumento stimato per il 2019 dal governo. Secondo Confesercenti le cause del rallentamento sono legate soprattutto alle problematiche internazionali. Ma a pesare è anche la recessione e la frenata della produzione industriale.
Taglio ai contenziosi e stop ai ribassi, pronto il decreto Sblocca cantieri (Messaggero p.15). Il governo proverà a presentare il provvedimento sugli appalti ai primi di marzo, ma c'è il nodo Anac. Ma le imprese sono in agitazione, e il leader di Confindustria Boccia a Repubblica (in prima e p.3) dice: "Serve un piano shock, apriamo i cantieri per ripartire. Il governo è ostile all'industria". Il numero uno degli industriali rilancia l'allarme: "La ripresa non c'è, bisogna intervenire al più presto, senza creare altro deficit prima delle europee. Siamo un Paese che ha la seconda manifattura d'Europa, ma è ostile all'industria. Un verso paradosso visto che esportiamo 550 mld l'anno". E Robiglio, leader delle piccole imprese di Confindustria, al QN (p.5) conferma: "Italia ferma, abbiamo paura di investire. Sblocchiamo i cantieri o affondiamo".

POLITICA
"Il mio governo non cadrà": il premier Conte parla al Corriere (in prima e p.3) e rassicura sulla tenuta del governo anche dopo le elezioni europee. "Ho visto che Fitch ci classifica come Paese stabile con prospettive negative legate soprattutto all'instabilità politica; addirittura ipotizza elezioni anticipate in questo 2019. Sinceramente, questa instabilità, non riesco proprio a vederla". Poi in vista del voto di maggio spiega: "Potrebbe anche accadere che le forze della maggioranza possano ricevere un consenso proporzionalmente diverso rispetto alle Politiche del 4 marzo di un anno fa. Ma se anche accadesse, questa esperienza di governo non ne risultarebbe condizionata. So di avere l'appoggio e il sostegno di leader politici avveduti e responsabili, che dunque non compiranno l'errore madornale di interrompere l'esperienza di un governo nato per realizzare un ampio disegno riformatore". Contro il rischio voto anticipato legato all'allarme sui conti, asse tra i vicepremier (Messaggero p.4). Salvini pala di "fantascienza" rispetto alle previsioni di Fitch, e anche Di Maio le esclude, ma le opposizioni attaccano: "Ci saranno pur di evitare tagli e tasse".
Salvini apre il fronte della legittima difesa (Stampa in apertura e p.3): il ministro dell'Interno visita in carcere l'imprenditore che sparò al ladro. Sulla legittima difesa avverte i 5S: "Niente scherzi per l'ok alla manovra". E la ministra Bongiorno alla Stampa: "Niente licenza di uccidere. Ma chi entra in casa d'altri ne accetta le conseguenze. Finalmente avremo una legge che si schiera decisamente a favore di chi è aggredito".
Intanto, urne aperte in Sardegna: test per il governo. Il Movimento teme di arrivare terzo (Stampa p.6): il leghista Solinas resta il favorito. Pesa l'incognita delle proteste per il prezzo del latte (Corriere p.6).
Crolla la fiducia nei ministri penta stellati (Libero p. 2). Secondo l'analisi dell'Osservatorio Politico
Euromedia Research  è in netto calo la percentuale di gradimento dei ministri grillini con Bonafede a quota 27, subito dopo la Grillo.
Sul Corriere (p.6) il sondaggio di Pagnoncelli evidenzia come la maggioranza degli elettori grillini sia d'accordo con il no espresso dalla base grillina sulla piattaforma Rousseau alla richiesta di processo per Salvini. Ma un elettore grilino su due avrebbe preferito evitare il voto online.

ESTERI
Londra. Brexit, "Condanna al fish & chips? Gli inglesi ora temono i dazi sui cibi (Corriere p. 15)  Mercoledì il Parlamento tornerà a votare l'accordo raggiunto tra il governo di Londra e Bruxelles. Ma nel caso di una nuova bocciatura, il 29 marzo c'è il rischio dell'uscita del Regno dall'Ue senza accordo. Domani il Ministero per il Commercio internazionale pubblicherà la lista dei dazi che saranno imposti se non ci sarà l'accordo. Tra le possibili criticità quelle legate ai prodotti che arrivano dall'Europa. I prodotti importati potrebbero salire anche al 100%. E c'è già chi fa scorta di olive. Intanto tre ministro pronti a rompere con May sulla Brexit (Repubblica p. 15)
Venezuela: morti, scontri e disertori. La polizia brucia gli aiuti (Corriere p. 15, Giornale p. 13, Messaggero p. 10, Stampa p. 2). Quella che doveva essere la giornata umanitaria organizzata dall'opposizione, si è conclusa con la totale repressione ordinata da Maduro: 4 morti e decine di feriti ieri al confine con il Brasile. E chiude il confine con la Colombia (L'Osservatore Romano p. in prima p. 3)Trump: puniremo chi sostiene il chavista.  Il Fatto (p. 15) parla dei primi aiuti umanitari e dell'apertura di Maduro all'Ue.  Su Republica (p. 14) il reportage "Battaglia sui ponti del Venezuela". Il pressing di Guaidò su generali e soldati: decine di diserzioni (Stampa p. 2)
Libia, riparte il piano italiano contro il traffico dei migranti (Messaggero p. 11). Ha preso il via la prima riunione operativa a Tripoli con il nuovo ambasciatore Biccino, a marzo vertice a roma. L'obiettivo di un centro di coordinamento marittimo e di un cantiere nautico per la guardia costiera locale. Intanto Haftar si espande al Sud. Il governo manderà altre motovedette. Pronti 35 mln dal "patto di Visegrad" e 10 dalla Ue.
Albania. Il Fatto (p. 15) intervista il premier Edi Rama: "Non c'è nessun caos, è l'opposizione che soffia sul fuoco. Sono disposto a un dialogo con gli studenti, ma chi ha distrutto il paese non può dettarci lezioni. Noi governiamo quasi i tre quarti dell'Albania a livello comunale e c'è stato un solo sindaco che è stato mandato via in base alla nuova legge sui precedenti penali, una sorta di "Severino" albanese, ma molto più dura. Non mi è mai piaciuto parlare in lingua straniera dei miei avversari politici, ma quello che hanno fatto al Paese in quest'ultima settimana, esportando immagini di violenza sulle istituzioni, è imperdonabile".

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Commentario del 23.02.2019

IN PRIMA PAGINA
Fitch: Italia in bilico, Conte cadrà (Stampa, Sole). Conti pubblici, Italia graziata (Repubblica). "Ma rischio di voto anticipato" (Repubblica). Fitch grazia l'Italia ma vede rischi (Messaggero). Elezioni in vista (Giornale). Fitch, niente siluto contro l'Italia, ma l'asse franco-tedesco rirova a sfilarci i fondi Ue (Notizia Giornale). In trincea sui conti, ma niente bocciatura (Avvenire).
Reddito, l'obbligo di lavorare scatta a 858 euro (Messaggero, Sole). Reddito, la norma anti-stranieri l'ha fatta il leghista del caso Lodi (Fatto). Boom di furti con la fattura elettronica (Verità).
Così cambieranno i 5 Stelle (Corriere). Casaleggio: "Più consultazioni online" (Corriere). Ecco i bidoni di Conte (Libero). Pd, parla Martina: "Alle Europee nel listone con Calenda oppure il partito sparisce" (Repubblica). Sardegna, Di Maio insegue la Lega e teme l'avanzata del centrosinistra (Messaggero). Sardegna, si vota: Di Maio in bilico attacca Salvini (QN). Esplode la spesa di Palazzo Chigi: più fondi per Fontana e Spadafora (Tempo).
Davigo: pochi in galera e l'Anticorruzione è solo fumo negli occhi (Stampa). Formigoni in cella chiede i domiciliari. Il pg pronto al no (Corriere e altri). Formigoni entra in cella: la Casta lacrima e twitta (Fatto). Formigoni vuole già uscire: scontro sulla spazzacorrotti (Notizia Giornale).
Lo chiamavano Impunità: l'ex premier contro i pm e il Fatto (Fatto). Renzi trasforma il caso del babbo in uno show (Notizia Giornale). La Procura di Genova pronta a riprire l'inchiesta (Verità).
Infrastrutture, Tav, Salvini rilancia: "Nessun blocco". Il Piemonte: si voti (Messaggero). Tav, prende quota l'ipotesi referendum (Sole). Sblocca lavori, alt al codice appalti: raffica di commissari (Sole).
Sanità, la Grillo: "Autonomia, non permetterò divari Nord-Sud sulla Sanità" (Messaggero). "Il nostro bimbo senza scuola perché gli altri non si vaccinano" (Corriere).
Venezuela, canzoni e aiuti contro Maduro. I militari sparano (Stampa). La musica di Branson sfida Maduro (Stampa). Venezuela, guerra per gli aiuti: l'esercito uccide due indigeni (Messaggero).

ECONOMIA
Conti pubblici, Italia graziata (Repubblica). Fitch grazia l'Italia, ma vede rischi (Messaggero e altri).  In primo piano su tutti i giornali, il rating di BBB-confermato all'Italia da parte di Fitch, con il peso sempre incombente però dell'incertezza politica (Sole, MF). Sulla decisione dell'agenzia, comunque migliore rispetto la prospettiva di un possibile downgrade alla vigilia, hanno pesato "il debito privato basso e le pensioni per ora sostenibili". Ma l'agenzia ha sottolineato le difficoltà all'orizzonte, a cominciare dalle tensioni M5S-Lega: "Non ci aspettiamo che il governo italiano duri l'intero mandato e vediamo un aumento delle probabilità di elezioni anticipate dalle seconda metà dell'anno". Palazzo Chigi: Fitch conferma la solidità economica dell'Italia. Un giudizio arrivato dopo una giornata nervosa sui mercati, con forti vendite sul debito pubblico italiano. Rendimenti e spread dei BTp sono saliti su tutte le scadenze: il tasso a 2 anni oltre lo 0,52%; per i BTp a 10 anni con il rendimento al 2,87%. I principali quotidiani nazionali commentano sulla scia di "Fitch grazia Roma", per aver evitato il declassamento a breve termine. In particolare Stampa titola: "Italia in bilico, Conte cadrà", sottolineando il rischio di elezioni anticipate, manovra-bis in estate e nuovi scontri con l'Europa. Messaggero (p.2-3) evidenzia la risposta di Palazzo Chigi: "La nostra economia è solida, il rallentamento viene da fattori esterni: si correrà ai ripari solo se lo spread dovesse impennarsi". Ma con la recessione molto probabile, potrebbe essere necessario un intervento correttivo di 6 mld a giugno. Intanto Tria suggerisce: "Rivedere subito le regole del Fiscal Compact, non aiutano in tempi di crisi". Sul sospiro di sollievo nel governo pesa il diktat franco-tedesco, che non intende dare più fondi comunitari a Paesi con i contri non in ordine. Per Repubblica (p.3) intanto a Palazzo Chigi scatta l'allarme sul sempre più probabile aumento dell'Iva: i tecnici del governo starebbero già studiando un intervento selettivo su alcuni beni da far partire a luglio.
Ieri Draghi all'Università di Bologna ha detto: "Fuori dall'Europa o dall'euro non c'è più sovranità (Corriere, Sole e altri). Il presidente della Bce ha aggiunto che "non può esserci fiducia in un sistema in cui i vari Paesi riscrivono o aggirano le regole ogni volta che divengono vincolanti. Si valuta che il mercato unico contribuisca a un livello del Pil per l'Ue che è più alto del 9% circa".
Tav, Chiamparino lancia il referendum. Salvini: "Sì al voto" (Repubblica e altri). Martedì la proposta del governatore: i piemontesi dovranno esprimersi entro fine marzo. Toninelli: "Non è tra le priorità". Per Bertola (M5S) è una "consultazione inutile, bisogna sospendere i bandi di gara". A corredo della notizia, Repubblica propone un focus su strade, ferrovie e depuratori: 36 miliardi di opere bloccate, 600 progetti incagliati secondo i costruttori a causa della burocrazia, ma anche per le difficoltà nel rapporto col governo.
Esplode la spesa di Palazzo Chigi (Tempo). Nel 2019 dotazione record di 2,1mld: ci sono più fondi per Fontana e Spadafora e un milione in più per gli staff.
Reddito di cittadinanza, l'obbligo di lavorare scatta con 858 euro al mese (Messaggero, Sole e altri). La novità è tra le poche modifiche "pesanti" al decretone approvate in commissione al Senato: il pacchetto più corposo di modifiche è infatti atteso alla Camera. Ma qualche novità già c'è: arriva il via libera alla proposte leghista di alzare da 30 mila a 45 mila euro l'anticipo del Tfs per gli statali. 

POLITICA
Autonomia, lavoro e Tav, ecco i bidoni di Conte. In primo piano sul Giornale, le tante promesse e i zero fatti del premier, il quale ha messo la faccia sul contratto e su tante riforme annunciate dal governo del cambiamento, ma fino ad oggi non ha portato a casa molto e su tutte le questioni importanti è contraddittorio.
In evidenza, sul Corriere, la trasformazione del M5S da movimento a partito: "comitato centrale" e liste civiche, si accelera per la svolta. Casaleggio precisa: "Che ci stiamo trasformando in un partito è solo una semplificazione. Partecipando alle Politiche ci siamo dovuti dare uno Statuto, ma il Movimento 5 Stelle resterà sempre comunque un movimento" (Corriere). Il figlio del fondatore sottolinea, inoltre, che "il pranzo con Grillo e Di Maio è andato bene, abbiamo parlato del M5S a tutto tondo". Di Stefano: "Si alla nuova struttura, ma attenti agli arrivisti". Incontro Fico-Conte sui poteri alle Regioni.
Sempre sul Corriere, lo schieramento della Meloni (Fdi) con i Conservatori alle Europee: un asse contro il Pse. Ieri a Roma Fdi ha incontrato le delegazioni degli altri 30 partiti che fanno parte dell'Allenaza e ha stretto la mano a Jan Zahradil, deputato europeo della Repubblica Ceca: "È un onore e motivo di grande orgoglio per me e per Fdi ospitare in Italia, nella nostra Capitale Roma, questo importante appuntamento della nostra nuova famiglia europea".
"Alle europee non possiamo andare da soli, un listone per salvare Pd e Italia". Parole di Maurizio Martina, uno dei candidati alla segreteria del partito, che intervistato da Repubblica, apre a Calenda: "Per me si fa così: dopo il 3 marzo costituiamo un comitato promotore nazionale della lista aperta che parta dal Pd e che sviluppi l'idea di Siamo europei con Calenda e tanti altri che vogliono dare una mano, dai mondi dell'impresa, del sociale, della cultura e dell'ambientalismo". Su Renzi, dice: "Deve restare protagonista, ma non esiste una giustizia a orologeria. Discutiamo però della separazione delle carriere delle toghe".
E proprio Renzi ieri è tornato a parlare a Torino dopo l'arresto dei genitori: "Non mollo, nessuna immunità". E aggiunge: "Ai magistrati dico che noi non scappiamo dal giudizio come gli altri". Anche Giachetti, oltre a Martina, si schiera con lui (Repubblica, Corriere, Fatto e altri).
Sul Messaggero intervista alla ministra Grillo: "Sanità, non consentirò squlibri tra Sud e Nord". La titolare della Sanità sulla questione Autonomia, garantisce la sua presenza in trincea per far si che "su medici, farmaci e risorse non dovrà esserci nessun gap: stop al tetto delle assunzioni, io rispondo ai bisogni dei cittadini". E sull'attuazione delle Autonomie regionali, la Lega ammette il rinvio a dopo le Europee: c'è un asse Conte-Fico per cambiare il testo (Messaggero e altri).
Regionali, domani si vota in Sardegna: blitz di Di Maio a Cagliari per "picconare" Salvini (Messaggero e tutti). Ma per il momento si va alle urne senza accordo sul prezzo del latte (Notizia Giornale e altri). Il ministro punzecchia il leader leghista: "Con i selfie non risolviamo i problemi dei pastori, basta falsi slogan". L'incubo che agita i grillini: arrivare terzi e sotto il 20%. (Giornale). Nell'analisi di Senaldi sulle percentuali dei vari partiti, emerge la crescita del Pd nonostante non abbia ancora un leade (+1,1%), così come Forza Italia guadagna uno 0,5% che compensa in parte il -0,1% di Fdi.

ESTERI
Brexit, fronda anti-May nel governo: "Fra 3 mesi si dovrà dimettere" (Messaggero). Il primo ministro rischia di dover affrontare la ribellione di alcune decine di parlamentari e di 25 membri dell'esecutivo.
Venzuela, la sfida degli aiuti passa sul Ponte Bilvar. Maduro schiera i militari: non entreranno (Stampa, Corriere, Messaggero). Sale la tensione per la grande catena umana organizzata da Guaidò che sfida il divieto di viaggio ed arriva in Colombia: rischia l'arresto al suo ritorno. Militari brasiliani organizzano un carico di aiuti umanitari a Boa Vista: Caracas ha chiuso i confini e non è possibile inviare né cibo né medicine. Ma il regime spara sugli Indios al confine con il Brasile: due morti. La solidarietà di Guaidò su Twuitter. Sul fronte diplomazia gli Ua contano su Italia, Spagna e Portogallo che sul territorio venezuelano hanno grandi comunità. Il reportage di Repubblica sull'alta tensione alla frontiera del Venezuela con la guerra dei concerti: hanno aderito 32 artisti e lo scopo è raccogliere 100 mln di dollari da trasformare in aiuti umanitari. Intanto è passato un mese con i due presidenti e i militari devono scegliere (Messaggero)
Trump cambia idea. In Siria duecento soldati (Stampa). Marcia indietro sulla Siria della Casa Bianca, che giovedì sera ha annunciato l'intenzione di lasciare circa 200 soldati sul terreno, dopo il ritiro totale deciso dal presidente Trump in dicembre. Secondo la portavoce Sanders, i militari avranno un ruolo di «peacekeeper». Saranno schierati nelle regioni settentrionali al confine con la Turchia, e nella base di Al Tanf al confine con Iraq e Giordania.
Corea del Nord, educazione coreana: così la giovane figlia ha imparato a tradire il padre diplomatico (Repubblica). Il regime di Kim inculca ai bambini già a scuola che la fedeltà al leader è superiore a tutto.

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Commentario del 22.02.2019

IN PRIMA PAGINA
Politica. Conte frena sull'autonomia (Corriere e altri). Autonomia, salta il blitz del Nord. Conte frena: decidono le Camere (Messaggero). Il M5S diventa partito: Fico sfida il suo leader (Stampa). Intesa tra leader: nuova struttura Cinque Stelle (Notizia Giornale). Parla Bonafede; "Evasione, leviamo le soglie d'impunità regalate da Renzi" (Fatto). Sui genitori di Renzi, Salvini da lezioni al Pd (Libero).
Fra i dem non tira una bella aria: Richetti perde le staffe con Martina (Libero).
Giustizia. Csm, scandalo Ermini: incontra i renziani che attaccano i giudici (Fatto). Formigoni condannato: l'ex governatore va in carcere (Corriere e tutti). Formigoni è corrotto, ora va in carcere (Repubblica, Fatto). Caso Diciotti: i migranti chiedono i danni a Salvini (QN). I migranti salvati chiedono 71mila euro (Giornale). "Non sapevo di firmare fatture false per i Renzi". Esclusivo alla Verità: parla il presidente della Coop al centro dell'inchiesta.
Economia. Le richieste per Quota 100 arrivano dal Mezzogiorno (Corriere). Quota 100, la fuga dei prof (Messaggero). La manovra bis e il salasso 2020: il rebus di Conte (Fatto). Il decreto dignità comincia a cancellare i disastri del Jobs Act: 200mila precari in meno (Notizia Giornale).
Infrastrutture. Salvini paga il conto: niente Tav e Autonomia (Giornale). La mozione di 5Stelle e Lega blocca la Tav (Corriere). Tav, le imprese del Nord minacciano la serrata: "Non fermate i cantieri" (Stampa). Berlusconi in pressing: "Alta velocità subito" (Giornale).
Esteri. Corea, il doppio tradimento la vera storia della ragazza rapita (Repubblica).
Altro. Pedofilia, offensiva del Papa (Corriere). Pedofilia, le vittime davanti al Papa: ecco il nostro inferno (Repubblica). In Vaticano le lacrime degli abusati. Il pugno del Papa: misure concrete (Messaggero). Il maestro che umilia l'alunno di colore: "Spiegavo la Shoah" (Messaggero e tutti).

ECONOMIA
Tria al lavoro sui tagli agli sconti fiscali, ma crescono i timori per il verdetto di Fitch in arrivo (Stampa p.5): il Tesoro riapre il dossier sulle "tax expenditures" mentre il premier smentisce l'ipotesi di manovra bis. "Non riteniamo necessaria alcuna manovra correttiva", Conte chiude al rischio sollevato nei giorni scorsi della correzione dei conti (Sole in prima e p.2 e altri). Aspettando il nuovo rating Fitch, atteso per questa sera, il premier nel question time al Senato ribadisce la "determinazione del governo" a bloccare le clausole di salvaguardia. Chiusura all'ipotesi manovra-bis che era arrivata anche da Salvini - "parlare di manovra-bis è parlare di nulla" ha detto – ma le sue frasi hanno acceso lo scontro con Juncker. "Salvini non è il ministro della Finanze" ha spiegato il presidente della Commissione Ue proprio mentre il commissario agli Affari economici Mosovici sottolineava come "con la crescita sotto l'1% bisogna ridiscutere i conti". Conte nega la correzione dei conti, ma dopo luglio servono 4 mld (Repubblica p.12). Il Fatto (p.11) evidenzia l'intreccio tra manovra-bis e ipotesi di voto anticipato: Conte nega di dover intervenire nonostante la recessione, ma le agenzie di rating e le incognite sul 2020 potrebbero far scatenare i mercati.
Lavoro, aumentano i contratti fissi ma anche le domande per la disoccupazione (Messaggero p.4 e tutti): secondo i dati dell'Osservatorio sul precariato dell'Inps, c'è stata una crescita del 76,2% dei contratti precari trasformati in stabili. "E' l'effetto del decreto dignità" esulta Di Maio, ma il saldo tra assunzioni e cessazioni mostra una frenata rispetto al 2017. "I dati Inps certificano che il lavoro c'è già, la mancetta non serve" attacca Libero (p.2), secondo cui le imprese cercano personale, occorrono altri incentivi, non il reddito di cittadinanza. La Verità (p.6) all'attacco di Boeri: aveva descritto l'inferno, invece i posti fissi raddoppiano.
Reddito di cittadinanza, Libero (p.2) parla di falsa partenza: il primo sciopero contro il sussidio lo fanno i "navigator". Il provvedimento caro al M5S fa scoppiare la guerra tra poveri: i precari dei centri per l'impiego che dovranno trovare un posto ai disoccupati minacciano la rivolta se non saranno stabilizzati. Intanto, Corriere (p.13) e altri segnalano l'indirizzo "diverso" che sta prendendo quota 100: la misura voluta dalla Lega per favorire l'uscita dal lavoro degli opera del Nord ha portato a un boom di richieste di uscita anticipata nel Sud e tra gli statali.

POLITICA
In primo piano, su tutti i quotidiani, la mozione Lega-M5S che blocca la Tav (Corriere). Il progetto "va ridiscusso" dice il governo giallo-verde alla Camera, tra le proteste del Pd che parla di "scambio trra il partito di Salvini e quello di Di Maio per il caso Diciotti" e conia due hastag: #salvasalvini e #boccialatav (Repubblica e tuti). Da Torino arriva il monito delle imprese, che minacciano la serrata: "Non fermate i cantieri" (Stampa) con la Lega che getta acqua sul fuoco e garantisce "si farà, ma dopo le Europee". Per il governatore ligure Toti "lo stop è puro autolesionismo e Salvini adesso deve mediare" (Stampa), mentre Berlusconi sulla Torino-Lione sfida il leader del Carroccio dal palco di Cagliari dove insieme alla Meloni e a Salvini, lanciano la volata a Solinas per le Regionali. "Non si può non realizzare subito la Tav, Matteo lo sa". Rincara la dose la leader di Fdi: "La decisione della Camera condanna l'Italia al terzo mondo degli scambi commerciali: delusa". Sul Sole, anche la Gelmini usa parole dure nei confronti del governo sul congelamento della Tav: "Non c'è solo il blocco della Torino-Lione, siamo al Medioevo".
Intanto il premier Conte "congela" anche l'autonomia regionale: "Forse dopo le europee" (Giornale, Corriere e altri). E aggiunge: "Ci vorranno mesi". Anche qui, una decisione non condivisa dai governatori del Nord, con Toti al comando: "Una sconfitta". Aggiunge il lombardo Fontana: "Tempi brevi, non faremo accordi al ribasso" (Giornale).
Intesa tra i leader: il M5S diventa un partito "normale" (Messaggero, Corriere e tutti). L'ok è arrivato a Roma, dove ieri si sono incontrati Grillo, Casaleggio e Di Maio: cambia il meetup, con la piattaforma Rouseeau che tornerà ad essere usata di più. Vacilla anche la regola del doppio mandato elettorale. Fico sfida Di Maio: "Non si può vivere solo di politica" (Stampa). E il fondatore chiede di smarcarsi dalla Lega e ripartire dai temi del M5S. "Silenziato" Di Battista: il suo ruolo è da ripensare (Corriere).
Sul Fatto, parla Bonafede: "Evasione fiscale, via le soglie vergogna del governo Renzi: non credo che il governo attuale le apprezzi". Il ministro della Giustizia: L'ex premier le alzò tutte: la punibilità di una dichiarazione infedele passò da 50mila a 150mila euro, ecco io voglio riportarla a 50mila". E sempre in tema di giustizia, su tutti la decisione della Cassazione su Formigoni: "Corrotto". Ora l'ex governatore andrà in carcere: pena ridotta a 5 anni e 10 mesi, oggi potrebbe costituirsi. Berlusconi: umanamente dispiaciuto (Corriere, Messaggero e tutti).

ESTERI
Gb, May addio: la sfida delle donne anti-Brexit (Stampa). Tre deputate lasciano il Partito conservatore, intesa con i transfughi laburisti per formare un nuovo gruppo. Così vacilla il bipolarismo. Juncker e Corbynculla stessa linea: il rischio di un'uscita senza accordo è concreto.
E Macron scioglie Bastion Social il CasaPound italiano (Repubblica). Ha annunciato la dissoluzione del gruppo di estrema destra creato nel 2017 a Strasburgo perché promuove l'odio la discriminazione e incita alla violenza.
Usa, l'emulo di Breivik: farò fuori gli anti-Trump (Messaggero). Fermato dall'Fbi un ex marine fan del killer della strage di Utoya che pensava di seminare il terrore con attacchi battereologici e avvelenato dell'acqua potabile: "Aveva in casa un arsenale, pronto a colpire politici e giornalisti". Nel mirino la speaker della Camera Pelosi e la Ocasio-Cortez. Intercettato diceva: "Farò una cosa mai vista in questo Paese". Washington vuole un intesa formale: Kim s'impegni sulla fine del nucleare" (Stampa). Al vertice del 27-28 febbraio in Vietnam Trump chiederà che Pyongyang chiarisca le sue intenzioni sul disarmo atomico. Nessuna discussione sul ritiro dei soldati americani da Seul, non c'è l'accordo sullo sto alle sanzioni e sul Trattato di pace.
Venezuela. Per fermare gli aiuti Maduro chiude il confine con il Brasile mentre continua la disputa sugli aiuti umanitari (Repubblica p. 19). Inoltre c'è l'ipotesi della chiusura a del confine con la Colombia, proprio mentre Guaidó guida un convoglio di bus dalla capitale Caracas alla frontiera nella speranza di raccogliere cibo e medicine
Nord Corea. La figlia dell'ambasciatore rapita, in campo la Digos (Corriere, Repubblica). Un inchiesta avviata dalla Procura di Roma farà luce sul ritorno a Pyongyang della ragazza che ha accusato il genitore Jo Song-gil, ambasciatore della Repubblica Popolare Democratica di Corea in Italia fino al 10 novembre del 2018. Ecco perché lui è scappato in Svixzzera e collabora con gli Usa. Al vaglio le immagini delle telecamere della zona dove abitava: si cercano anomalie. L'ipotesi è che sia stata rimpatriata a forza. Salvini: "Non c'entro io, ma gli Esteri".

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Commentario del 21.02.2019

IN PRIMA PAGINA
L'Ue boccia il governo Conte: "La manovra frena la crescita" (Repubblica). Manovra bis, gelo Tria-M5S (Corriere, Messaggero). Tria: se il deficit sale, riserva da 2 miliardi (Sole). Il Reddito sarà prorogabile, ma più difficile per stranieri (Fatto). Va all'Inps il "tecnico" che ha tagliato le pensioni (Giornale). Verbaro vice di Tridico all'Inps (Verità). Piazza Affari prepara un'altra quotazione da un miliardo (Notizia Giornale).
Fermo il 44% dei progetti nel Nord Ovest (Sole). Tav, intesa Lega-M5S: "L'opera va congelata" (Stampa). Hanno trovato la linea sul Tav: perdere tempo (Tempo). Le Ferrovie investono 14 miliardi in Lombardia (MF).
Salvini fa scudo a Casa Pound: "No allo sgombero, è pulita" (Repubblica). E il leader leghista apre all'arrivo di trentamila lavoratori stranieri (Repubblica). Bongiorno: "Legittima difesa a marzo. A Roma non vedo cambi di marcia" (Messaggero). Sfida di Berlusconio all'Europa: "L'Italia deve pesare di più" (Giornale). Caro Gigino, se cadi in Sardegna ti fanno le scarpe (Libero).
Babbo Renzi attacca i giudici, ma lo insegue un'altra indagine (Verità). I 2 Renzi e l'ultimo prestanome poco prima dell'arresto (Fatto). A casa Renzi i domiciliari più pazzi del mondo (Giornale).
Pasticcio coreano (QN). Intrigo Nord Corea: rimpatriata a Pyongyang la figlia dell'ex ambasciatore, il dissidente in Italia (Messaggero, Fatto e altri). Albania, Rama: "I cittadini dalla mia parte, dietro la protesta il vecchio potere" (Messaggero). Roma a Berlino: "Basta coprire i 2 condannati per la Thyssen" (Fatto).
Corte costituzionale, ok all'omicidio stradale: revoca patente per alcool e droga (Italia Oggi). Calcio, a Madrid la caduta della Juve: per il sogno serve un'impresa (Repubblica e tutti). Perde anche la Lazio 2-0 a Siviglia e saluta l'Europa (Messaggero).

ECONOMIA
Manovra-bis, gelo tra il ministro Tria e il M5S (Corriere in apertura e tutti): per il titolare del Mef è prematuro parlare di una eventuale manovra-bis anche se nel Def, che il governo deve presentare entro il 10 aprile, bisognerà tenere conto del mutato quadro economico. "Ballano" 4-5 mld secondo il Messaggero (p.2), ma per il ministro Tria è sufficiente la "riserva" di tagli ai ministeri. Nel giorno in cui lo spread risale a quota 280, i deputati grillini firmano un documento un cui segnalano – in una nota che sembra rivolta secondo tutti i quotidiani proprio a Tria – che "parlare ora di manovra correttiva è pura fantascienza o una malattia mentale". Giuseppe Pisauro. Presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio, al Sole: "L'aumento del debito è il problema più grave creato dalla frenata   della crescita. Per affrontarlo bisogna riconquistare sui mercati una credibilità che aiuterebbe ad abbassare i tassi di interesse. E la credibilità si riconquista con un'operazione trasparenza che racconti una prospettiva reale sulla finanza pubblica, spiegando come si intende affrontare il peso delle clausole di salvaguardia che gravano sul 2020 e 2021. Il Def è l'occasione giusta per farlo"
Intanto Bruxelles boccia il governo Conte: "La manovra blocca la crescita" (Repubblica in prima e p.2). Dall'Ue giudizio negativo reddito e quota 100: le due misure simbolo della legge di bilancio per l'Ue "riducono la crescita". E il Rapporto della Commissione Ue sull'Italia  evidenzia il "rischio contagio per l'Eurozona".
Il governo vede la manovra-bis anche se Salvini e Di Maio resistono: Conte e il Tesoro potrebbero essere costretti a un intervento da 8-9 mld, visto che a pesare sono il livello dello spread che è tornato a salire e il probabile giudizio negativo di Fitch sui conti italiani. Sulle correzioni è tensione M5S-Tesoro, interventi solo dopo le Europee: si spera in una Ue più soft (Messaggero p.3). Verderami sul Corriere (in prima e p.6) segnala il fattore economia sulla legislatura: l'andamento dei conti sarà decisivo. Dopo il voto europeo si guarda al Colle, che probabilmente convocherà i leader delle due forze di maggioranza per capire se c'è l'intenzione di portare a compimento la prossima legge di Stabilità. Cresce l'ipotesi di ritorno alle urne subito dopo il voto di maggio – scrive Verderami – perchè l'Italia potrebbe non permettersi una crisi di governo in piena sessione di bilancio.
Inps, il padre del reddito di cittadinanza conquista l'istituto: Tridico prende il posto il Boeri (Stampa p.6). Ma sarà un presidente debole – commenta il Fatto (p.5) -: l'economista vicino a Di Maio è poco esperto dell'ente che guiderà. L'Inps in mano a chi ha creato il reddito 5S, per Libero (p.7) è un pastrocchio di Di Maio e soci. La Lega ora cerca il vice di Tridico (Repubblica p.32). Per il Messaggero (p.17) sarà Verbaro il numero due. Si sblocca lo stallo dell'istituto.

POLITICA
Caso Diciotti, al Senato non sono blindati i numeri dei giallo-verdi per lo stop al processo nei confronti di Salvini (Messaggero p.10): nei 5S cresce la fronda e potrebbero essere in bilico 5-6 voti, i senatori di Fi e FdI potrebbero perciò diventare decisivi. Il senatore 5S Airola a Repubblica (p.6): "Ero favorevole all'autorizzazione al processo, ma mi adeguo. Chi dissente se ne vada". A sperare nel fallimento del progetto gialloverde è Berlusconi, che invita Salvini a pensare al contratto di centrodestra e non a quello stipulato per il governo con i 5S. Poi l'ex premier avverte Salvini: "La crisi economica peserà, non vorrai farti ricordare come 'complice' di tutti questi disastri?" (Giornale p.9 e altri). Ma Salvini a colloquio con il Corriere (p.10) non ci sta: "Mi disse lui di provare e certo io non mi fermo".
Caos tra i 5S dopo il voto su Salvini. Gelo di Beppe Grillo: "Con Di Maio serve pazienza" (Messaggero p.9 e tutti). Dopo il caso Diciotti, è crisi: Di Maio, sotto assedio, chiede aiuto a Grillo (Repubblica p.6). E, mentre a Torino la giunta guidata dalla Appendino rischia per l'uscita di due consigliere, spunta l'idea di un "divorzio" tra le correnti a livello nazionale (Corriere p.8). Di Maio fa un vertice con Grillo e Casaleggio, oggi un con i due "padri putativi" che sembrano sempre più inquieti per un M5S che sbanda e si è spaccato sul caso Diciotti. Si fa largo l'ipotesi di un divorzio consensuale tra le due anime, quella filogovernativa e quella insofferente alle parole d'ordine leghiste. Per la Stampa (p.5) Salvini spera in una scissione all'interno del Movimento, il Carroccio punta sull'aiuto dei grillini per sfondare nelle ex Regioni rosse: tra M5S e Lega prove di alleanza anche a livello regionale dopo l'Europa. Ma sull'intesa per il voto sull'Europarlamento, il Messaggero (p.9) evidenzia l'altolà dei grillini alla proposta di Salvini di esportare anche in Ue l'alleanza gialloverde. Ma – segnala il Messaggero – gli alleati messe insieme finora dai vertici 5S non riuscirebbero ad eleggere più di due parlamentari. Intanto Salvini, a colloquio con il Corriere (p.8), su un possibile accordo con i 5S per le Europee dice: "Ma per piacere... Noi faremo un'iniziativa a marzo con coloro che oggi sono nel nostro gruppo. La buona notizia è che ci saranno tanti altri partiti da altri Stati".
Intanto, dopo il voto sulla piattaforma Rousseau tra la base grillina sul caso Diciotti e la richiesta di processo a Salvini, l'ex procuratore Caselli al Corriere (p.8) dice: "Quello che è avvenuto mi è sembrato una ferita inferta alla funzione legislativa del Parlamento. Oltre che una sfida al potere giudiziario. Non si può, su una questione così complessa, delegare una scelta del genere a qualche migliaio di persone che tra l'altro, non avendo letto le carte, non sono neanche adeguatamente informate. E non si può risolverla con un quiz a risposta secca, sì o no".

ESTERI
La figlia dell'ex ambasciatore della Corea del Nord a Roma, scomparso a novembre e attualmente protetto in Italia, è tornata in patria. L'accusa di un diplomatico dissidente, Thae Yong-ho : "Prelevata dagli 007 di Kim". La Farnesina replica: "Rimpatrio volontario". E' scontro M5S-Viminale: "Salvini ora spieghi". (Messaggero in prima e p.6). Per Thae Yong-ho si tratta di una ritorsione nei confronti di Jo Song-gil, il padre della studentessa che, assieme alla moglie, è scappato da Roma e si è rifugiato in un luogo segreto. E secondo sue "fonti interne" si trova "sotto la custodia" delle autorità nordcoreane. Mentre il padre, Jo si troverebbe sotto la protezione di servizi segreti occidentali in attesa di ottenere asilo negli Usa. Fico auspica un'informativa "in tempi brevi". Richieste di chiarimenti giungono dal Pd, da Fratelli d'Italia, Leu e Forza Italia (Corriere p.2). Il nostro ministero degli Esteri spiega che il rimpatrio gli è stato comunicato dalla stessa ambasciata coreana, a cose fatte. Ma è lo svolgimento della storia che resta da chiarire: se la ragazza sia salita sull'aereo sua spontanea volontà, versione ufficiale degli emissari di Pyongyang, oppure con la forza, sotto sequestro, come ipotizzano sulle orme di Thae le opposizioni e i 5 Stelle, chiedendo ai ministri Milanesi e Salvini di spiegare in Parlamento (Repubblica p.12).  Farnesina: "Tutto ok. Pyongyang ci ha avvertito, la ragazza voleva tornare dai nonni". L'ex senatore Antonio Razzi: "Macché rapimento. La madre e il papà di questa ragazza sono scappati e hanno lasciato la figlia in ambasciata, perché è disabile. Vista la situazione, i responsabili dell'ambasciata l'hanno accompagnata all'aeroporto per rimandarla dai nonni. Lei era felicissima. A me lo hanno detto i servizi segreti" (Fatto p.14).
Vladimir Putin, nel suo discorso annuale alle Camere unite, lancia un duro avvertimento alla Casa Bianca: "Se gli Stati Uniti schiereranno i loro razzi in Europa, il Cremlino risponderà mettendo nel mirino non solo i Paesi "dai quali proviene la minaccia", ma anche "i centri dove si prendono le decisioni". "I nostri missili sono puntati su Washington" (Stampa p.10)
Macron: "Antisionismo vuol dire antisemitismo". Macron davanti al Crif (il Consiglio rappresentativo delle istituzioni ebraiche di Francia) afferma: "L'antisemitismo raggiunge oggi livelli mai visti dalla fine della Seconda guerra mondiale". Ed annuncia: "La Francia adotterà la definizione dell'antisemitismo dell'Alleanza internazionale per la memoria della Shoah. L'antisionismo sarà considerato una delle forme dell'antisemitismo". (Corriere p.16)

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Commentario del 20.02.2019

IN PRIMA PAGINA
Il M5S salva Salvini con Lega e Fi (Fatto). Il voto su Salvini agita i 5Stelle (Corriere). Salvini ai 5Stelle: insieme in Europa (Repubblica, Stampa). Ombre di scissione fra i 5Stelle (QN).
Industria, gelata a dicembre: ricavi giuù del 7,3% (Sole). Industria, allarme nel governo (Messaggero). Così l'Italia non regge, facciamo come in Spagna: torniamo al voto (Foglio). Ecco le "fatture false" di Conte e Di Maio: produzione giù e spread a 270 (Giornale). Reddito di cittadinanza a prova di truffa: residenze e divorzi ai raggi X (Italia Oggi). I Caf: "Caos Reddito, nessuno sa bene come funziona" (Corriere). Il Reddito perde altri pezzi: ora armistizio Lega-M5S (Tempo).
I genitori di Renzi e le accuse dei pm: "Fatture distrutte" (Messaggero e altri). "Delinquono da anni, fermateli" (Fatto). Ma quanto godono i nemici di Renzi... (Libero). Parla Renzi: "Arresto dei miei, un capolavoro mediatico" (QN). Tutte le bugie di Renzi su genitori arrestati (Verità).
Nomine, Tridico, padre del Reddito, alla presidenza dell'Inps (Repubblica). Accordo di Governo, Tridico all'Inps: resta il nodo vice (Sole).
Tav, l'Europa: entro marzo i bandi di gara o tagliamo i finanziamenti (Sole, Messaggero e altri). Toninelli, alt ai costruttori del Tav: per ora niente gare (Fatto).
Shock in Francia, la croce nazista su ottanta tombe ebraiche (Repubblica).  Profanate le tombe del cimitero ebraico di Strasburgo (Repubblica). Maduro, in Venezuela il re è nudo (Stampa).
Truffa ai vip, sequestrati 700 milioni: Vasco e la Panucci fra le vittime di 5 banche (Sole, Giornale e tutti).
Moda, a Parigi muore Lagerfeld, un genio oltre tutte le mode: aveva 85 anni (Corriere e tutti). Calcio, la Juve sfida l'Atletico Madrid, la Lazio tenta l'impresa a Siviglia (Messaggero e altri).

ECONOMIA
Industria, gelata a dicembre. Ricavi giù del 7,3% (Sole in apertura e p.3): a dicembre 2018 è diminuito del 3,5% il fatturato dell'industria che su base annua, secondo i dati Istat, fa registrare un calo del 7,5%. Ad aggravare il quadro clinico – scrive Di Vico sul Corriere (in prima e p.41) – c'è da rimarcare come il tema "recessione" non riesca ad entrare nell'agenda politico-governativa perchè i principali player hanno altre priorità e nessuna intenzione di misurarsi con la malattia e le terapie possibili. "I dati impongono di reagire. Aprire immediatamente i cantieri" dice Boccia (Confindustria), commentando quella che è la flessione tendenziale più accentuata da novembre 2009 (Sole e tutti). "E' l'auto che trascina a fondo l'industria" titola Libero (p.21), ma a rallentare sono sia la domanda interna che l'export, la frenata è generalizzata e coinvolge tutti i settori. "Ci auguriamo quanto prima che si apra un confronto con il governo – dice ancora il leader di Confindustria – per accelerare gli investimenti, a partire dal Mezzogiorno, che sono la salvaguardia anche delle tenuta della manovra economica".  Per la Verità (p.13) ora il Def deve invertire la discesa: il 10 aprile dovrà essere presentato il documento di programmazione economia e in vista c'è un altro scontro con l'Ue per ottenere più investimenti. Preoccupa anche l'effetto-recessione sullo spread, con il differenziale Bund-Btp che sale a 274 pb e la Borsa scende (Giornale p.10). Il capoeconomista di Confindustria Montanino dice: "Gli imprenditori non vedono politiche che possano favorire la crescita" (Corriere p.41). La crisi è tra noi – commenta Bruno Villois su Libero (p.21), manca una strategia di ampio respiro. E il presidente di Ferchimica, Lamberti, al Sole (p.3) spiega: "Uno dei fattori determinanti nell'aggravare la situazione è la profonda incertezza connessa al contesto politico, sia nazionale, sia internazionale. Può sembrare un aspetto secondario invece, come chimica, sappiamo bene quanto può essere deleterio, perché porta gli operatori a frenare fortemente le decisioni di acquisto e di investimento".
Nomine, i grillini si prendono l'Inps: Tridico sarà il presidente (Repubblica p. 28) e altri. Alla Lega va la vicepresidenza. Nel ritratto di Tridico, Repubblica segnala come il prof rifiutò il ministero perchè nel contratto Lega-M5S non c'era il ritorno dell'art.18. E' lui che ha scritto il reddito di cittadinanza. Intanto, a proposito del sussidio, è stretta su false residenze e separazioni: primo accordo sugli emendamenti tra M5S e Lega, raddoppiano a 16 le ore di lavoro sociale nei Comuni (Messaggero p.10 e altri)
Stampa (p.7) prosegue sul filone Bankitalia, riportando le parole di Borghi: "La Bce non conta, sull'oro della Banca d'Italia il governo va avanti".

POLITICA
Il voto su Salvini agita i 5Stelle (Corriere). Un'inedita maggioranza giallo-destra grazia il vicepremier (Fatto): in giunta passa il no al processo e tra i grillini si genera malumore. Grillo viene contestato al Brancaccio, Di Maio stretto tra Casaleggio e Fico, lancia un diktat: "Via chi vota contro". La replica: "Ascolta il 41%" (Repubblica). Ma da Salvini arrivano segnali distensivi: sul Messaggero il leader del Carroccio dice: "Avanti con M5S, ma le difficoltà ci sono. Ora insieme anche all'Europarlamento". Il ministro conferma che "l'esecutivo non balla, il nostro modulo sta funzionando". E chiarisce: "Nessuno scambio Tav-autonomia".  Ma entro l'estate il vicepremier finirà a giudizio per vilipendio all'ordine giudiziario (Messaggero e altri). Fico: "Io mi sarei fatto processare" (Fatto).
Firenze, l'inchiesta sui genitori di Renzi. "Un milione di euro non pagato allo Stato" (Repubblica e altri). Prestanome, familiari e soci a propria insaputa: il "metodo" per fare utili con la Eventi6. E il pm incalza: fatture e fascicoli distrutti per nascondere i debiti delle coop (Messaggero). L'ex premier a colloquio col QN dice: "Avrei preferito arrestassero me" definendo l'operazione "un capolavoro mediatico: noi non abbiamo la piattaforma Rousseau che ti salva. Ma se credono di fermarci si sbagliano". La Verità attacca Renzi: l'ex premier – scrive il quotidiano – parla di misura abnorme e insinua che sia in atto una manovra politica ai suoi danni, ma le carte raccontano altro. Gelo anche da mezzo Pd, i renziani: "Siamo accerchiati, vogliono ripulire il partito da Matteo" (Messaggero). Zingaretti e Martina irritati dalla "deriva berlusconiana" contro i giudici. L'ex presidente di Anm Albamonte tranchant: "Macchè giustizia a orologeria, lui non ha più nessuna carica. Per non avere la magistratura tra i piedi bisognerebbe non delinquere (Stampa). Calenda difende Renzi "e alle primarie farò lo scrutatore". L'ex ministro a Repubblica: "Le colpe dei genitori dell'ex premier non ricadono sui figli e le altre accuse che li hanno riguardati erano bolle".
Autonomie, frenata M5S: dalla salute all'ambiente istruttorie tutte da rifare (Repubblica, Messaggero e altri). Il Movimento chiede ai suoi ministri un supplemento d'indagine e torna in discussione anche il via libera del Tesoro sulle risorse. Per Bianchi, dg di Svimez "così si rischia la disgregazione del Paese: disparità anche sul risanamento dei conti" (Messaggero). Zaia alla Stampa: "Sull'autonomia avanti tutta: no a scambi con l'immunità". Il governatore del Veneto esclude che i 5Stelle possano pretendere qualcosa da Salvini.
Pressing Ue: bandi Tav a marzo (Sole, Messaggero). Il cda della società costruttrice Telt annuncia un breve rinvio delle procedure di aggiudicazione dei nuovi lavori. Bruxelles è pronta a salire dal 40 al 50% ma minaccia di tagliare 300mln in caso di nuovi ritardi: "Basta perdere tempo, ora serve una decisione". Salvini: "Sulla Tav finalmente l'Europa ha fatto una cosa giusta". Sul Sole l'inchiesta sui nodi della Tav che mette in luce le 8 mancate risposte che rendono ancora incerto il destino della Torino-Lione: i costi solo italiani, controanalisi Coppola, accise e pedaggi, fondi Ue a rischio, fondi Ue futuri al 50%, critica di Ponti al "ferro", investimenti e lavoro, la partita politica. Scoppia la polemica (Repubblica) perché se i ritardi proseguono l'Italia perderà 300 mln perché sta prendendo tempo ormai da mesi "nella speranza che accada un imprevisto che tolga i 5 Stelle dall'angolo in cui si sono messi con il No pregiudiziale a un'opera già iniziata e già finanziata". Intanto il ministero dei Trasporti italiano intanto continua a sostenere che i dati circolati nei giorni scorsi sulla controanalisi del professor Coppola, l'unico dissenziente nella commissione incaricata dell'analisi costibenefici sulla Tav, composta da membri che già in passato avevano pubblicato studi contro l'opera in questione, non rispondono al vero (Corriere).

ESTERI
In Francia lo choc del cimitero ebraico (Corriere, Stampa). Nel giorno delle manifestazioni contro l'antisemitismo in tutta Francia, in Alsazia 96 tombe sono state ritrovate coperte di svastiche. Macron è andato sul posto: "I responsabili non sono degni della Repubblica e saranno puniti. Ma senza introdurre il reato di antisionismo". A Parigi in 20mila per la sfilata contro l'antisemitismo. "Condanno vigorosamente l'antisemitismo in Francia e dico agli ebrei: tornate a casa, immigrate in Israele": l'appello del ministro dell'Immigrazione di Israele Gallant: (Messaggero p. 12): già in 55mila hanno lasciato il Paese tra il 2000 e il 2017. Ampio spazio dedicato agli episodi di violenza contro gli ebrei su Repubblica, che intervista Finkielkraut, il filosofo insultato durante la manifestazione settimanale dei gilet gialli.Brexit. La Ue pronta al no deal: "Abbiamo predisposto il piano per le dogane" (Corriere) I paesi europei si stanno preparando a una Brexit senza accordi con la Gran Bretagna. Intanto la May oggi a Bruxelles per incontrare Juncker con l'obiettivo di rinegoziare l'accordo raggiunto lo scorso dicembre e modificare la clausula di salvaguardia per l'Irlanda del Nord. Ma a Bruxelles non hanno intenzione di riaprire il Trattato. E l'Europa prende le contromisure e a giorni gli emissari partiranno per le capitali per definire gli ultimi dettagli: "Non siamo più agli anni Trenta: la bestia esce dallo stesso ventre: gli ebrei sono bersaglio anche della sinistra radicale". Sulla Stampa (p. 11) un focus su Maduro presentato come "il re nudo del Venezuela" dove la sollevazione popolare in corso non deve diventare un nuovo episodio del petrol-cesarismo che poggia il suo potere su un regime illegale, "prevaricatore e ingordo da fomentare un'inflazione a 10 cifre, affamando le periferie e le campagne".
Sul Corriere (p. 18) un focus sui militari italiani a Herat: "Se ce ne andiamo è la fine". L'obiettivo: formare gli afghani perché ogni anno un terzo delle reclute muore o fugge a causa degli attacchi dei talebani. In 3 anni sono stati formati 3mila istruttori afghani con 300 corsi che spaziano dal pronto soccorso alla formazione dei medici di guerra, dalla logistica alla strategia alla strategia antiguerriglia.

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