Commentario del 16.02.19

IN PRIMA PAGINA
Economia in difficoltà: l'export perde slancio, crescita dimezzata e
surplus in discesa (Sole). La Corte dei Conti contesta l'Italia delle
troppe liti: "Rallentano l'economia" (Stampa). E Fitch taglia le stime
sul Pil italiano (Sole). "Bisogna uscire dall'Europa": Borghi fa
impennare lo spread, poi la smentita della Lega (Giornale). Intanto è
tensione sulle nomine Inps, no all'intesa Lega-M5S: resta in alto mare
la successione a Boeri (Repubblica). Salta l'intesa su Nori e dal
Carroccio nuovi limiti al reddito di cittadinanza (Messaggero).
Rapporti con la Francia: Mattarella, la pace di Parigi (Corriere). Il
capo dello Stato all'Eliseo da Macron, lo schiaffo francese al governo
(Repubblica). Rientra l'ambasciatore e invita Mattarella. Di Maio: "no
ai violenti, ma avanti gilet gialli" (Messaggero).
E sulla Tav aumenta la pressione della Ue: "L'Italia deve chiarire al
più presto" (Sole). Ma per il Fatto i giudici Ue bocciano il Tav:
Spagna, Portogallo e Germania sono fuggiti.
Tra i temi poltici: si avvicinano elezioni sarde ed europee, Salvini-Di
Maio: ora è duello (Libero). Caso Diciotti, gogna 5S:Salvini nelle mani
del tribunale del popolo (Giornale). Autonomia, si apre il caso Roma
(Messaggero). La sottosegretario Castelli al Mattino: "L'Italia non sarà
divisa, costi ancora da definire".
Esteri-Usa: "Emergenza nazionale, il muro si fa" (Messaggero). "E'
invasione – ha detto il presidente americano – la fermerò" (Repubblica).

ECONOMIA
L'export perde slancio: crescita dimezzata e surplus in discesa (Sole in
prima e p.3): con il calo di quasi tre punti a dicembre ridotto a +3% il
bilancio del made in Italy nel 2018, a pesare soprattutto la retromarcia
tedesca che ha pesato sui componentisti. Nei 12 mesi è crollata anche
l'auto in Cina, - 60% e perde un mld. Il presidente di Ferdermeccanica
Dal Poz al Sole: "Dazi, emissioni e frenata cinese: il 2019 è l'anno
dell'incertezza".
"Basta risse, servono più investimenti": sulla Stampa (in prima e p.2)
l'avvertimento della Corte dei Conti che gela il governo. "Abbiamo un
patrimonio delle infrastrutture inadeguato al Paese". E i giudici
contabili esprimono perplessità sulla riforma previdenziale di quota 100
e sui margini per ridurre il debito pubblico. E il Sole (p.2) ricorda il
giudizio negativo di Fitch, che taglia le stile del Pil italiano a +9,3%
soprattutto per effetto dello spread.
"Bisogna uscire dall'Europa": le frasi dell'economista della Lega Borghi
fanno impennare lo spread, poi arriva la smentita della Lega. Giornale
(in prima e p.4) all'attacco: giocano con i nostri soldi. Borghi a
Repubblica (p.2) spiega: "Non ho detto che voglio uscire dall'Ue. Ho
spiegato che voglio vincere le elezioni europee per cambiarla, ma c'è un
limite a tutto, cosa dovremmo fare se ci imponessero di danneggiare gli
italiani con altre tasse? La mia posizione sarà pure minoritaria, ma il
vento potrebbe cambiare in fretta se le cose si mettessero male".
Inps, maggioranza spaccata: salta l'accordo sulla nomina di Nori
(Repubblica p.4 e tutti). Sembrava fatta per la nomina del successo di
Boeri al vertice dell'istituto, ma il M5S ha alzato il muro e il
consigliere di Tria ora appare come candidato della Lega, ma il suo nome
resta in campo. Nori resta in pole position, la decisione finale
arriverà lunedì. Per il Messaggero (p.5) ci sono veti e compensazioni
dietro lo stallo: Di Maio vuole il posto per Tridico. I 5S rivendicano
il controllo dell'Istituto decisivo per l'erogazione del reddito di
cittadinanza dopo aver ceduto alla Lega la Consob con Savona. Inps a
rischio blocco in caso di disaccordo (Corriere p.9)

POLITICA
Lite sull'autonomia: tensione Lega-M5S sui tempi e sulle modalità del
passaggio in Parlamento (Messaggero in prima e p.2). Sud e città sul
piede di guerra (Giornale p.6). Duello Nord-Sud, ora la Campania vuole
l'autonomia (Mattino e altri). Sulle autonomie arriva l'altolà di Fico:
"Ne discutano le Camere".  Il presidente della Camera sottolinea la
centralità del Parlamento (Stampa p.4). E il ministro Fraccaro al Fatto
(p.3) spiega: "La Costituzione,all'articolo 116 comma 3, consente intese
tra Stato e Regioni e, ovviamente, per lo Stato deve parlare anche il
Parlamento, che ha un ruolo preminente nel processo legislativo. Il
governo ovviamente non può indicare alle Camere quali tipologie di
intervento scegliere, ma il suo compito sarà quello di favorire questo
intervento, tanto più che l'autonomia differenziata riguarda le
competenze legislative delle Regioni e dunque, di riflesso, anche quelle
del Parlamento". Ma la ministra per gli Affari regionali e le Autonomie
Stefani al Corriere (p.6) spiega: "Ieri si è ufficialmente chiusa la
trattativa tecnica sull'autonomia: abbiamo ben chiaro quello che si può
fare, ora bisogna verificare quello che si vuole fare. Giusto che su un
tema come questo si coinvolga il Parlamento". Messaggero (p.3) segnala
la clausola capestro dell'intesa: più soldi al Nord se l'Irpef sale
rimborsi dallo Stato se ne vale. Il neo governatore abruzzese Marsilio a
Repubblica: "Non un euro in meno alle altre Regioni o mi opporrò con
tutte le forze". Ma dalla Lega stoppano i timori: "Allarmismi infondati"
(Repubblica p.8). La sottosegretaria 5S al Mef Castelli al Messaggero
(p.2): "Il Movimento era e resterà favorevole alla maggiore autonomia
delle Regioni che la richiedono, ma nessuno può pensare di dividere gli
italiani in cittadini di serie A e cittadini di serie B o di
allontanarsi dal dettato costituzionale. Serve più autonomia, ma
vogliamo la migliore intesa possibile: nessun conflitto armato con
l'alleato di governo, ma c'è l'esigenza di avere il Paese unito da Nord
a Sud". Ma i leghisti sono sul piede di guerra e cresce il pressing
interno su Salvini: "Se ci dicono no salta tutto" (Messaggero p.3).
Stefani, Fontana e Zaia all'attacco dopo lo stop dei grillini, il leader
leghista predica calma e Di Maio assicura che rispetterà i patti, ma
prende tempo. Libero (p.49: "I grillini tolgono la maschera: vogliono
insabbiare l'autonomia".
Caso Diciotti, lunedì i 5S votano in Rete sulla richiesta di processo a
Salvini (Corriere e tutti). Nei 5S è allarme ribelli (Messaggero p.7).
"Salvini nelle mani del tribunale del popolo" titola il Giornale (in
apertura), attaccando la "gogna a 5 Stelle". Per Libero (p.2) i 5S
processano Salvini, e il leghista assicura: "Dopo le europee cambierà
qualcosa".

ESTERI
Rapporti Italia-Francia, Macron invita Mattarella: è tregua dopo le
tensioni delle scorse settimane (Repubblica in apertura e tutti).
L'ambasciatore francese rientra a Roma e sale al Colle, la visita del
capo dello Stato nei prossimi mesi. L'ambasciatore Masset a colloquio
con il Messaggero (p.9): "Lavoreremo con tutti i partner italiani, La
Francia è pronta a lavorare su tutti i temi con l'Italia, non c'è
disaccordo che non si possa risolvere col dialogo, nel rispetto
reciproco e con la volontà di collaborare". Repubblica (p.3) segnala
come Parigi abbia deciso di ignorare Conte dopo il no del governo a
scuse pubbliche: il lavoro di Moavero per ricucire vanificato dalle
mosse di Di Maio, e ora per i francese l'unico interlocutore è il
Qurinale. Intanto Di Maio frena sui gilet gialli (su tutti): "Mai con
chi vuole la lotta armata". Di Maio prende le distanze da Chalencon ma
punta ad un'alleanza con la parte pacifica dei gilet gialli (Messaggero
p.9). Il sottosegretario 5S agli Esteri Di Stefano a Repubblica: "Non
abbiamo bisogno dei gilet gialli. Se fanno un percorso politico non
violento possiamo dialogare. Se no va bene così".
Spagna al voto anticipato il 28 aprile (Corriere p. 12 e altri). Dopo 
aver mancato l'approvazione del bilancio pubblico 2019 a causa del voto
contrario dei catalani indipendentisti, il premier uscente Sanchez fissa
la data. Si apre la campagna elettorale con 5 partiti in gara: i
socialisti, la sinistra di Podemos, il Partido Popular, i liberali di
Ciudadanos, il partito ultradestra Vox. La coalizione data vincente è
oggi quella tra liberali, popolari e l'estrema destra. Li unisce
l'anticatalinismo. E Vox si prepara a governare (Fatto p. 21).

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