Commentario del 03.02.2019

IN PRIMA PAGINA
Scontro totale sulla Tav. Di Maio: "Finchè siamo al governo, non si farà". Salvini: "Serve a tutti" (Corriere). Di Maio e Di Battista alla Lega: "Se voleta la Tav tornate con Berlusconi" (Fatto). I grillini scaricano Salvini (Giornale). Conte verso il no alla Tav, Salvini insistem insulti dal 5S (Repubblica). Salvini boccia Di Maio sulla Tav: "Grandi opere, piano Marshall" (Messaggero). I 5Stelle avvertono Salvini: "Processo, nulla è deciso" (Stampa). La Boldrini si ricicla nel Pd (Tempo). Il Pd blinda la sanità: decide anche se perde (Verità).
Migranti. Sea Watch, aperta un'inchiesta per associazione a delinquere (Verità e altri). Il pm: "Nessun reato dalla Sea Watch" (Avvenire).
Economia. Visco: allarme su conti e Pil 2019. Clausule Iva da disinnescare (Sole). "Economia debole, esposti a recessione: serve la riduzione del debito" dice (Messaggero, Stampa e altri). Banche, mancano 47 miliardi di bond (Sole). Reddito di cittadinanza: ecco i primi imbrogli (Libero). Sondaggio di Pagnoncelli: un italiano su 2 boccia le misure economiche (Corriere).
Consob, Savona si rafforza: noto incompatibilità (Messaggero).
Esteri. Il Venezuela sfila contro Maduro. E lui: grazie Roma (Corriere). Due piazze a Caracas. Maduro: Grazie Italia (Messaggero). Maduro ringrazia Conte & C. Berlusconi: "Deve andarsene" (Giornale). Putin risponde agli Usa. "Costruiamo altri missili" (Corriere e altri).
Sport, calcio: Juve-Parma 3-3, non basta un doppio Ronaldo. Roma, la notte del giudizio (Messaggero, Repubblica e altri).

ECONOMIA
Il governatore Visco, al 25° congresso dell'Assiom-Forex, avverte sulle prospettive economiche dei prossimi tre anni, su cui gravano fattori di rischio rilevanti, interni e internazionali (Sole p.1-3, Corriere e Messaggero p.4, Repubblica p.8 e tutti): "Le condizioni dei mercati restano tese, serve una politica di bilancio che assicuri fiducia". Inoltre l'incertezza sulla politica di bilancio permane, visto che dopo l'accordo con la Commissione Ue raggiunto per il 2019, restano da definire ancora molte questioni, a partire dalle clausole di salvaguardia Iva, il cui stop è minacciato dal Pil in frenata (anche se Di Maio e Siri assicurano che l'Iva non aumenterà e più in generale non ci sarà nessuna "apocalisse economica"). Ora come non mai va mantenuto un percorso di riequilibrio dei conti con una riduzione del debito: "Occorrono progressi decisi nella creazione di un ambiente più favorevole all'innovazione e all'attività d'impresa". Via Nazionale infatti ha confermato la stima di crescita allo 0,6%, ma continua a vedere rischi al ribasso, con le imprese che investono meno. Infine, il governatore chiede alla Ue di "riflettere su istituti e misure che mirino a rendere meno traumatica e meno costosa possibile l'uscita dal mercato" delle banche di minor dimensione. Sulla stessa linea del governatore il presidente Abi Patuelli: "Bene la relazione di Visco, ridurre il debito resta la priorità assoluta", ma il dg Bankitalia Rivera rassicura: "I consumi tengono, ci aspettiamo un tasso di crescita comunque positivo: il debito rimane sotto controllo". Intanto però Fubini nella sua analisi tecnica (Corriere p.4) rileva un "preoccupante" ritiro di capitali per 40 mld dalle banche italiane all'Europa negli ultimi mesi, e si chiede se sia un effettivo malessere o una strategia. Nel retroscena di Stampa (p.4) invece si parla della missione di Tria negli Usa per cercare la pace con l'Fmi e rendere attraente il rischio-Belpaese. Il quotidiano riporta inoltre a tutta pagina (p.5) i pareri concordi con Visco dei principali banchieri italiani: sono in pochi a credere in un 2019 "bellissimo".
Nel sondaggio di Pagnoncelli (Corriere) il 54% degli intervistati ha bocciato le misure economiche varate dal governo: sono state giudicate inidonee alla crescita, ma resta alta la fiducia nell'esecutivo gialloverde (59% contro il 60% registrato all'insediamento).
Infrastrutture, le 600 opere da sblocccare: congelati oltre 27 miliardi (Corriere). Da Nord a Sud, cantieri ancora fermi perchè manca un piano per far ripartire i lavori. Fino ad ora l'esecutivo ha alzato la soglia degli appalti da fare senza gara, ma una cabina di regìa non verrà attivata da Palazzo Chigi prima di marzo. Tra le maggiori opere dimenticate ci sono la "storica" Civitavecchia-Orte-Ravenna-Mestre (E45/55), la Jonica, ma anche l'alta velocità ferroviaria Napoli-Bari. Per la Furlan (Cisl) "il governo deve cambiare marcia: più investimenti e meno sussidi. Tav e Pedemontana non partono in attesa del dossier di Toninelli su costi-benefici? Sembra il mistero di Fatima".
Savona in Consob, i grillini frenano: martedì vertice (Repubblica, Stampa e tutti). Il Quirinale pronto a dare il via libera al ministro, c'è anche l'ok della Lega.

POLITICA
In evidenza, su tutti i quotidiani, lo scontro aperto tra Lega e M5S sulla Tav. Di Maio: "Finchè siamo al governo, non si farà". La replica di Salvini: "Serve a tutti" (Corriere). E sulle frizioni di governo, il vicepremier leghista dall'Abruzzo è sicuro: "Non vedo spaccature nell'esecutivo e come sempre coi 5Stelle troveremo una soluzione". Ma intanto Di Maio spalleggiato da Di Battista rincara la dose e manda a dire alla Lega di non "rompere i c....i: se voleta la Tav tornate con Berlusconi" (Fatto). Di fatto i grillini scaricano Salvini (Giornale) e Conte nel sottolineare che "il governo saprà assumersi la responsabilità poitica della decisione" sembra indirizzato verso il no alla Tav (Repubblica). Ma il dibattito è destinato a non fermarsi: Salvini infatti sta ancora "aspettando il rapporto su costi e benefici, perchè se mi dicono che mi costa più fermare un'opera piuttosto che finira, allora è bene sedersi intorno a un tavolo". (Corriere). E intervistato dal Messaggero, il leader leghista aggiunge: "Per le grandi opere occorre studiare un piano Marshall" (Messaggero). Per Salvini, infatti "la Tav va fatta con 400 cantieri: vorrei ricordare che la Tav toglie da quella zona un milione di tir". Salvini parla anche della candidatura di Savona alla presidenza Consob: "Sarebbe un'ottima scelta. Ma anche Minenna sarebbe andato bene. I risparmi degli italiani vanno tutelati da persone capaci". Risponde anche a Di Battista che sarcasticamente gli dice che se vuole la Tav deve tornare con Berlusconi: "Il centrodestra è un'alleanza soltanto locale: sul piano nazionale ci attacca più Forza Italia del Pd". Foietta (Stampa): "Non c'è progetto in versione low cost, ma le opere si possono rinviare nel tempo". Per il commissario di governo, mai ascoltato da Toninelli, l'offensiva grillina sulla Torino-Lione è la prova che la loro "è un'opposizione tutta ideologica, perchè tra tutte le grandi opere ferroviarie da realizzare in Italia, è la più conveniente".
Sulla questione interviene anche il sottosegretario Siri che, su Repubblica dice: "Ma i 5S pensano di lasciare i buchi nella montagna? Ci sono ipegni che non possono essere disattesi, a meno di motivazioni gravi e comunque con i costi tra i 3 e i 4 miliardi".
Intanto i 5Stelle avvertono Salvini: "Processo, nulla è deciso" (Stampa). Pentastellati pronti a tutto: nel confronto entra anche il voto sulla Diciotti.
Pasquaretta accusato di estorsione e il ministero del Tesoro lo caccia (Stampa e tutti). Per la preocura "Pasquaretta minacciava la prima cittadina di Torino per ottenere in cambio contatti o contratti". Ma l'ex portavoce della sindaca si difende: "Mai ricattato la Appendino, è solo un'equivoco". Coinvolto in 4 inchieste, in una telefonata dice: "Adesso sono stufo, se parlo io cade tutto". Di Maio teme un nuovo caso Roma: "Ci sono altri indagati? Dobbiamo verificare".
Pd, tra un mese esatto il voto per eleggere il nuovo segretario del partito (Stampa e altri). Oggi al via la kermesse che vedrà avvicendarsi sul palco i tre candidati alla segreteria: Zingaretti, Martina e Giachetti. In testa per il momento c'è l'attuale governatore del Lazio col 48% seguito dall'ex ministro col 37% e poi l'outsider Giachetti (11,23%).

ESTERI
Venezuela in primo piano. In piazza le due anime di Caracas: Maduro ringrazia l'Italia per l'aiuto (Stampa e tutti). Il presidente incaricato Guaidó aveva chiesto ai sostenitori di scendere in piazza in Venezuela e in tutto il mondo, per lanciare un messaggio di forza pacifico: migliaia di persone hanno risposto, da Caracas ad altri luoghi dell'interno come San Juan de los Morros, Tucupita, Carúpano, La Guaira. I manifestanti non hanno sfidato la polizia, che in alcuni casi ha risposto promettendo che non avrebbe usato la forza per fermarli. "Oggi - ha detto Guaidó - annunciamo una coalizione mondiale per gli aiuti umanitari e la libertà in Venezuela. Già abbiamo tre luoghi dove confluiranno gli aiuti: il primo è Cúcuta, gli altri due saranno in Brasile e su un'isola caraibica".
Maduro invece, punta sul sostegno dei militari per sopravvivere, ma ieri il generale di divisione e Director de Planificación Estratégica del Alto Mando Militar de la Aviación, Francisco Estéban Yánez Rodríguez, lo ha abbandonato passando con Guaidó: "Il 90% delle forze armate - ha detto - non sta con il dittatore". Aggiungendo: "Seguite il mio esempio" (Repubblica). Maduro ha ringraziato l'Italia per il sostegno, ma il sottosegretario Picchi ha replicato: "Lascia subito, nessuna solidarietà: non ti riconosciamo come presidente. Elezioni subito".
Trattato sui missili, la reazione russa. E la Polonia chiede le atomiche Usa (Repubblica). Anche Mosca, dopo l'annuncio americano, si ritira dall'accordo Inf. Putin: "Non saremo mai impreparati".

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