Commentario del 20.02.2019

IN PRIMA PAGINA
Il M5S salva Salvini con Lega e Fi (Fatto). Il voto su Salvini agita i 5Stelle (Corriere). Salvini ai 5Stelle: insieme in Europa (Repubblica, Stampa). Ombre di scissione fra i 5Stelle (QN).
Industria, gelata a dicembre: ricavi giuù del 7,3% (Sole). Industria, allarme nel governo (Messaggero). Così l'Italia non regge, facciamo come in Spagna: torniamo al voto (Foglio). Ecco le "fatture false" di Conte e Di Maio: produzione giù e spread a 270 (Giornale). Reddito di cittadinanza a prova di truffa: residenze e divorzi ai raggi X (Italia Oggi). I Caf: "Caos Reddito, nessuno sa bene come funziona" (Corriere). Il Reddito perde altri pezzi: ora armistizio Lega-M5S (Tempo).
I genitori di Renzi e le accuse dei pm: "Fatture distrutte" (Messaggero e altri). "Delinquono da anni, fermateli" (Fatto). Ma quanto godono i nemici di Renzi... (Libero). Parla Renzi: "Arresto dei miei, un capolavoro mediatico" (QN). Tutte le bugie di Renzi su genitori arrestati (Verità).
Nomine, Tridico, padre del Reddito, alla presidenza dell'Inps (Repubblica). Accordo di Governo, Tridico all'Inps: resta il nodo vice (Sole).
Tav, l'Europa: entro marzo i bandi di gara o tagliamo i finanziamenti (Sole, Messaggero e altri). Toninelli, alt ai costruttori del Tav: per ora niente gare (Fatto).
Shock in Francia, la croce nazista su ottanta tombe ebraiche (Repubblica).  Profanate le tombe del cimitero ebraico di Strasburgo (Repubblica). Maduro, in Venezuela il re è nudo (Stampa).
Truffa ai vip, sequestrati 700 milioni: Vasco e la Panucci fra le vittime di 5 banche (Sole, Giornale e tutti).
Moda, a Parigi muore Lagerfeld, un genio oltre tutte le mode: aveva 85 anni (Corriere e tutti). Calcio, la Juve sfida l'Atletico Madrid, la Lazio tenta l'impresa a Siviglia (Messaggero e altri).

ECONOMIA
Industria, gelata a dicembre. Ricavi giù del 7,3% (Sole in apertura e p.3): a dicembre 2018 è diminuito del 3,5% il fatturato dell'industria che su base annua, secondo i dati Istat, fa registrare un calo del 7,5%. Ad aggravare il quadro clinico – scrive Di Vico sul Corriere (in prima e p.41) – c'è da rimarcare come il tema "recessione" non riesca ad entrare nell'agenda politico-governativa perchè i principali player hanno altre priorità e nessuna intenzione di misurarsi con la malattia e le terapie possibili. "I dati impongono di reagire. Aprire immediatamente i cantieri" dice Boccia (Confindustria), commentando quella che è la flessione tendenziale più accentuata da novembre 2009 (Sole e tutti). "E' l'auto che trascina a fondo l'industria" titola Libero (p.21), ma a rallentare sono sia la domanda interna che l'export, la frenata è generalizzata e coinvolge tutti i settori. "Ci auguriamo quanto prima che si apra un confronto con il governo – dice ancora il leader di Confindustria – per accelerare gli investimenti, a partire dal Mezzogiorno, che sono la salvaguardia anche delle tenuta della manovra economica".  Per la Verità (p.13) ora il Def deve invertire la discesa: il 10 aprile dovrà essere presentato il documento di programmazione economia e in vista c'è un altro scontro con l'Ue per ottenere più investimenti. Preoccupa anche l'effetto-recessione sullo spread, con il differenziale Bund-Btp che sale a 274 pb e la Borsa scende (Giornale p.10). Il capoeconomista di Confindustria Montanino dice: "Gli imprenditori non vedono politiche che possano favorire la crescita" (Corriere p.41). La crisi è tra noi – commenta Bruno Villois su Libero (p.21), manca una strategia di ampio respiro. E il presidente di Ferchimica, Lamberti, al Sole (p.3) spiega: "Uno dei fattori determinanti nell'aggravare la situazione è la profonda incertezza connessa al contesto politico, sia nazionale, sia internazionale. Può sembrare un aspetto secondario invece, come chimica, sappiamo bene quanto può essere deleterio, perché porta gli operatori a frenare fortemente le decisioni di acquisto e di investimento".
Nomine, i grillini si prendono l'Inps: Tridico sarà il presidente (Repubblica p. 28) e altri. Alla Lega va la vicepresidenza. Nel ritratto di Tridico, Repubblica segnala come il prof rifiutò il ministero perchè nel contratto Lega-M5S non c'era il ritorno dell'art.18. E' lui che ha scritto il reddito di cittadinanza. Intanto, a proposito del sussidio, è stretta su false residenze e separazioni: primo accordo sugli emendamenti tra M5S e Lega, raddoppiano a 16 le ore di lavoro sociale nei Comuni (Messaggero p.10 e altri)
Stampa (p.7) prosegue sul filone Bankitalia, riportando le parole di Borghi: "La Bce non conta, sull'oro della Banca d'Italia il governo va avanti".

POLITICA
Il voto su Salvini agita i 5Stelle (Corriere). Un'inedita maggioranza giallo-destra grazia il vicepremier (Fatto): in giunta passa il no al processo e tra i grillini si genera malumore. Grillo viene contestato al Brancaccio, Di Maio stretto tra Casaleggio e Fico, lancia un diktat: "Via chi vota contro". La replica: "Ascolta il 41%" (Repubblica). Ma da Salvini arrivano segnali distensivi: sul Messaggero il leader del Carroccio dice: "Avanti con M5S, ma le difficoltà ci sono. Ora insieme anche all'Europarlamento". Il ministro conferma che "l'esecutivo non balla, il nostro modulo sta funzionando". E chiarisce: "Nessuno scambio Tav-autonomia".  Ma entro l'estate il vicepremier finirà a giudizio per vilipendio all'ordine giudiziario (Messaggero e altri). Fico: "Io mi sarei fatto processare" (Fatto).
Firenze, l'inchiesta sui genitori di Renzi. "Un milione di euro non pagato allo Stato" (Repubblica e altri). Prestanome, familiari e soci a propria insaputa: il "metodo" per fare utili con la Eventi6. E il pm incalza: fatture e fascicoli distrutti per nascondere i debiti delle coop (Messaggero). L'ex premier a colloquio col QN dice: "Avrei preferito arrestassero me" definendo l'operazione "un capolavoro mediatico: noi non abbiamo la piattaforma Rousseau che ti salva. Ma se credono di fermarci si sbagliano". La Verità attacca Renzi: l'ex premier – scrive il quotidiano – parla di misura abnorme e insinua che sia in atto una manovra politica ai suoi danni, ma le carte raccontano altro. Gelo anche da mezzo Pd, i renziani: "Siamo accerchiati, vogliono ripulire il partito da Matteo" (Messaggero). Zingaretti e Martina irritati dalla "deriva berlusconiana" contro i giudici. L'ex presidente di Anm Albamonte tranchant: "Macchè giustizia a orologeria, lui non ha più nessuna carica. Per non avere la magistratura tra i piedi bisognerebbe non delinquere (Stampa). Calenda difende Renzi "e alle primarie farò lo scrutatore". L'ex ministro a Repubblica: "Le colpe dei genitori dell'ex premier non ricadono sui figli e le altre accuse che li hanno riguardati erano bolle".
Autonomie, frenata M5S: dalla salute all'ambiente istruttorie tutte da rifare (Repubblica, Messaggero e altri). Il Movimento chiede ai suoi ministri un supplemento d'indagine e torna in discussione anche il via libera del Tesoro sulle risorse. Per Bianchi, dg di Svimez "così si rischia la disgregazione del Paese: disparità anche sul risanamento dei conti" (Messaggero). Zaia alla Stampa: "Sull'autonomia avanti tutta: no a scambi con l'immunità". Il governatore del Veneto esclude che i 5Stelle possano pretendere qualcosa da Salvini.
Pressing Ue: bandi Tav a marzo (Sole, Messaggero). Il cda della società costruttrice Telt annuncia un breve rinvio delle procedure di aggiudicazione dei nuovi lavori. Bruxelles è pronta a salire dal 40 al 50% ma minaccia di tagliare 300mln in caso di nuovi ritardi: "Basta perdere tempo, ora serve una decisione". Salvini: "Sulla Tav finalmente l'Europa ha fatto una cosa giusta". Sul Sole l'inchiesta sui nodi della Tav che mette in luce le 8 mancate risposte che rendono ancora incerto il destino della Torino-Lione: i costi solo italiani, controanalisi Coppola, accise e pedaggi, fondi Ue a rischio, fondi Ue futuri al 50%, critica di Ponti al "ferro", investimenti e lavoro, la partita politica. Scoppia la polemica (Repubblica) perché se i ritardi proseguono l'Italia perderà 300 mln perché sta prendendo tempo ormai da mesi "nella speranza che accada un imprevisto che tolga i 5 Stelle dall'angolo in cui si sono messi con il No pregiudiziale a un'opera già iniziata e già finanziata". Intanto il ministero dei Trasporti italiano intanto continua a sostenere che i dati circolati nei giorni scorsi sulla controanalisi del professor Coppola, l'unico dissenziente nella commissione incaricata dell'analisi costibenefici sulla Tav, composta da membri che già in passato avevano pubblicato studi contro l'opera in questione, non rispondono al vero (Corriere).

ESTERI
In Francia lo choc del cimitero ebraico (Corriere, Stampa). Nel giorno delle manifestazioni contro l'antisemitismo in tutta Francia, in Alsazia 96 tombe sono state ritrovate coperte di svastiche. Macron è andato sul posto: "I responsabili non sono degni della Repubblica e saranno puniti. Ma senza introdurre il reato di antisionismo". A Parigi in 20mila per la sfilata contro l'antisemitismo. "Condanno vigorosamente l'antisemitismo in Francia e dico agli ebrei: tornate a casa, immigrate in Israele": l'appello del ministro dell'Immigrazione di Israele Gallant: (Messaggero p. 12): già in 55mila hanno lasciato il Paese tra il 2000 e il 2017. Ampio spazio dedicato agli episodi di violenza contro gli ebrei su Repubblica, che intervista Finkielkraut, il filosofo insultato durante la manifestazione settimanale dei gilet gialli.Brexit. La Ue pronta al no deal: "Abbiamo predisposto il piano per le dogane" (Corriere) I paesi europei si stanno preparando a una Brexit senza accordi con la Gran Bretagna. Intanto la May oggi a Bruxelles per incontrare Juncker con l'obiettivo di rinegoziare l'accordo raggiunto lo scorso dicembre e modificare la clausula di salvaguardia per l'Irlanda del Nord. Ma a Bruxelles non hanno intenzione di riaprire il Trattato. E l'Europa prende le contromisure e a giorni gli emissari partiranno per le capitali per definire gli ultimi dettagli: "Non siamo più agli anni Trenta: la bestia esce dallo stesso ventre: gli ebrei sono bersaglio anche della sinistra radicale". Sulla Stampa (p. 11) un focus su Maduro presentato come "il re nudo del Venezuela" dove la sollevazione popolare in corso non deve diventare un nuovo episodio del petrol-cesarismo che poggia il suo potere su un regime illegale, "prevaricatore e ingordo da fomentare un'inflazione a 10 cifre, affamando le periferie e le campagne".
Sul Corriere (p. 18) un focus sui militari italiani a Herat: "Se ce ne andiamo è la fine". L'obiettivo: formare gli afghani perché ogni anno un terzo delle reclute muore o fugge a causa degli attacchi dei talebani. In 3 anni sono stati formati 3mila istruttori afghani con 300 corsi che spaziano dal pronto soccorso alla formazione dei medici di guerra, dalla logistica alla strategia alla strategia antiguerriglia.

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