Commentario del 17.02.2019

IN PRIMA PAGINA
Caso Diciotti, indagati Conte e Di Maio (Corriere e Messaggero). Diciotti, tensione nel governo. La Giunta: su Salvini no a rinvii. Il ministro: "Sono tranquillo" (Repubblica). La Stampa titola: senatori M5S contro Di Maio, su Salvini non può decidere la rete. Conte, Di Maio e Toninelli pagheranno per Salvini (Fatto). Duro il Giornale sul caso Diciotti: indagato il governo. Sulla stessa linea la Verità: "A processo tutto il governo".
Autonomia senza accordo, rinvio a marzo. La Raggi. "No al declassamento di Roma" (Messaggero). La Prestigiacomo "scende dal gommone" e attacca la Lega: "No all'autonomia a macchia di leopardo" (Libero). Zaia su Verità: "Senza l'autonomia, il Paese andrà a pezzi".
Latte, verso l'intesa a 72 cent per litro: sospese le proteste (Messaggero e altri). Oggi Pecorino day (Tempo).
Infrastrutture, Tav: costruttori pronti a varare di nascosto 3 miliardi di appalti (Fatto).
Esteri, Albania: l'opposizione in piazza. Assaltata la sede del governo (Repubblica). Dalla folla si leva un urlo: "Via il premier" (Stampa). L'ex premier Berisha: "Ma la violenza più grande è violare il voto" (Messaggero). Francia, caos e violenze dei gilet gialli: insulti antisemiti al filosofo Finkielkraut (Repubblica, Messaggero e altri).
Sport, calcio. Milan spietato, rimonta l'Atalanta con Piatek e consolida il quarto posto (Corriere e altri). Motociclismo, festa per Valentino Rossi: 40 anni (QN).

ECONOMIA
Reddito di cittadinanza, rischio ingorgo per due milioni di Isee (Messaggero e altri). I Caf reclamano 30mln in più per tutte le pratiche sui requisiti, i centri di assistenza vorrebbero "più personale perchè gestiamo anche le richieste di certificazione per la pace fiscale". Intanto al Senato è ancora stallo sulle modifiche al "decretone": i grillini rifiutano le proposte leghiste.
In evidenza, sul Messaggero, il funzionamento della card: controlli rigidi con chi non spende, i fondi verranno tagliati. Poste rendiconterà al Mef i movimenti delle tessere con tipologie di consumi e settori merceologici: divieto di risparmiare quote di sussidio. Obiettivo: mettere in circolo risorse per favorire la crescita.
E-fattura, tagliando con affanno (Messaggero, Sole e altri). Entro domani due milioni di partite Iva e imprese dovranno inviare tutta la documentazione a Sogei. Difficoltà soprattutto per le piccole aziende, ma il governo rassicura: "In questa prima fase sarà chiuso un occhio su errori commessi in buona fede". Ma i commercialisti segnalano ritardi e disfunzioni: "Problemi sui software e sulle deleghe dei clienti". Almeno il 4% degli invii non viene accettato anche per errori solo formali o ortografici e finisce tra gli scarti.
Tav, costruttori pronti a varare di nascosto 3 miliardi di appalti (Fatto). La pubblicazione dei bandi, sospesa fino alla fine del 2018, da martedì torna operativa ed il cda dell'italo-francese Telt è pronta a lanciare due bandi per la realizzazione dell'intero tratto francese del traforo, i ¾ dell'opera: 45 dei 57,5 km totali per un valore di 2,3,mld.
Abi alle banche: niente slittamenti per Mifid2 (Sole, QN, Corriere) Una circolare agli associati infatti ribadisce che i clienti vanno informati al più presto sui costi degli investimenti, sgombrando ogni possibile dubbio e fraintendimento. Intanto sul Giornale (p.21) il botta e risposta tra la Cgia e l'Abi sul calo dei prestiti bancari, elaborato dall'Ufficio studi dell'Associazione artigianale sui dati Bankitalia: Gianfranco Torriero, vicedirettore Abi, ha smentito sostenendo che "i dati resi noti dalla Cgia di Mestre sull'andamento degli impieghi alle imprese non rappresentano correttamente il fenomeno del supporto dato dalle banche alle imprese, dato che considera solo i cosiddetti impieghi vivi, cioè non tiene conto dei prestiti ricevuti dalle imprese e successivamente non rimborsati, che sono comunque prestiti erogati alle imprese.

POLITICA
In evidenza, su tutti i quotidiani nazionali, il caso Diciotti e l'effetto dell'autodenuncia di Conte, Di Maio e Toninelli, ora tutti e tre indagati per sequestro di persona in concorso con Salvini (Corriere). È molto probabile che il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro proporrà di archiviare l'accusa, avendo fatto lo stesso per Salvini. Dopodiché per il collegio di tre giudici che ha già chiesto al Senato l'autorizzazione a procedere contro il responsabile del Viminale, cominceranno a decorrere i 90 giorni entro cui potranno svolgere indagini e dovranno decidere se mandare tutto in archivio o sollecitare il Parlamento a poter processare anche i nuovi indagati. Ma su Salvini, la Giunta tira dritto: "Nessun rinvio" (Repubblica). Il segretario leghista, sui social, ostenta serenità: "Sono tranquillissimo, ho agito per il bene e per la sicurezza del Paese" dice (Messaggero). Domani il voto su Rousseau, Di Stefano. "Stiamo per votare "No" al processo, ma la Rete è sovrana e ci adegueremo". Il ministro Centinaio non teme per il governo: "Non è a rischio". Berlusconi bacchetta Salvini: "Begli alleati che si è trovato: Matteo ci pensi sopra anche su questo". La Meloni (Fdi): "Salvini ha fatto il suo lavoro e non va indagato chi ha impedito l'immigrazione". Tra i racconti di chi era su quella nave, spiccano le parole di Behere Zemickeal: "Ci siamo sentiti ostacci del paese che credevamo amico: eravamo terrorizzati all'idea di essere rimandati in Libia. Ora andrò via anch'io" (Repubblica).
Autonomia, guerriglia Lega-grillini: tutto bloccato, se ne riparla a fine marzo (Messaggero e altri). Il pressing dei lumbard: "E' nel contratto, va fatta". Ma il M5S punta sul passaggio alle Camere per allungare i tempi: si va verso un rinvio. Di Stefano (M5S) avverte: "No a Regioni di serie A e B", mentre il governatore Zaia, sul Corriere afferma: "Sì all'intesa col Veneto p sarà un'ecatombe: il governo può proporla a tutte le altre Regioni".
Nel Pd, mentre si litiga sulle schede delle primarie (Martina vuole l'elenco di tutti i notabili, Zingaretti e Giachetti solo i nomi dei leader, scrive il Tempo) Renzi che "l'autonomia non l'avrei fatta" (Corriere) attacca Gentiloni, mentre la previsione di Berlusconi è netta: "Il governo potrebbe cadere su questo provvedimento, io me lo auguro di cuore" (Repubblica). Intanto dalla Capitale, la sindaca Raggi puntualizza: "No a esodo di ministeri e aziende da Roma, la Capitale rischia un declassamento: più risorse e più poteri" (Messaggero).
Nomine, stallo nel governo: un commissario all'Inps per il dopo Boeri. Intanto in Consob Savona "stoppa" Minenna: nel ruolo di direttore generale vorrebbe promuovere Deodato, suo segretario di gabinetto al Ministero (Messaggero, Tempo, QN).
Sul Corriere, parla il ministro Moavero Milanesi: "Tra Italia e Francia resteranno divergenze, l'aver riportato alla normalità i rapporti con Parigi non deve far pensare che ora sia tutto rose e fiori". Sulla Tav, il ministro è chiaro: "Se necessario la parola finale spetterà al Parlamento, ma prima va appurato in modo assolutamente meticoloso che cosa succede se si ferma tutto". Sulla crescita della Lega  e di Salvini, Moavero ostenta sicurezza: "Non sono geloso, anche perché allora dovrei esserlo di ogni ministro che è obbligatoagestire anche una dimensione estera".

ESTERI
Violenze a Tirana, assalto al palazzo del primo ministro (Corriere, Stampa e tutti). A migliaia chiedono le dimissioni di Edi Rama al governo dal 2013, il premier al momento dell'attacco non era all'interno del suo ufficio, la polizia interviene e blocca i manifestanti: 6 feriti. Dall'Ue dura condanna. Il sindaco di Tirana, Lulzin Basha: "Sistema marcio, composto da persone legate alla criminalità organizzata: qui la corruzione è al galoppo e credo che nessuno fermerà il popolo" dice al Corriere. Accuse incrociate tra i leader dei due fronti. L'ex presidente e capo dell'opposizione, Sali Berisha, rincara la dose: "Paese in mano ai narco-politici, il premier rischia una brutta fine: nel 2017 abbiamo firmato un accordo, ma le regole elettorali sono state violate" (Messaggero).
Nell'analisi del Messaggero, in evidenza i tanti nodi esistenti dietro la crisi di Tirana: dalla corruzione alla guerra tra clan, fino alla droga, col Viminale che monitora la situazione mantenendo alta la guardia per evitare che si replichi il grande esodo degli anni '90 verso l'Italia.
Gilet gialli, nuovi scontri con insulti antisemiti (Messaggero e tutti). A Parigi aggredito in strada il filosofo Finkielkraut: "Sei uno sporco ebreo" gli gridano. In piazza 10mila in meno di sette giorni fa. Macron duro: "Quelle ingiurie sono la negazione di quello che siamo: non le tollereremo".

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