Commentario del 04.02.2019

IN PRIMA PAGINA
Lega e 5Stelle, la resa dei conti (Corriere). Processo e Tav, tensione Lega-5S. Salvini: ma io non temo il voto (Repubblica). Di Maio: "Salvini supercazzola" (Giornale). Caso Diciotti, Fico: "Se fossi Salvini chiederei di autorizzare il mio processo" (Fatto). Bruno Vespa: "Lega e 5Stelle resteranno in sella fino al 2020" (Verità).
Il dossier nascosto che salva la Tav (Messaggero). Ora Toninelli vuole statalizzare l'A22, ma l'Autobrennero è già pubblica all'84% (Messaggero, Stampa, Giornale). Toninelli scivola ancora sul Brennero (Tempo, Libero e altri). Le incertezze del Pd a un mese dalle primarie: un ritardo politico da colmare in fretta (Repubblica). Pd e Fi contro la legge blocca-voltagabbana (Fatto). La Meloni intervistata dalla Verità: "Scavalco Berlusconi e punto dritto al governo" (Verità).
Altro che paura della recessione, i sindacati lanciano il Blocca Italia (Verità).
Venezuela, colloquio con Guaidò: "Cara Italia unisciti all'Europa, non c'è tempo" (Corriere). Anche il Giornale intervista il presidente venezuelano: "Italia, stai con noi" (Giornale). Escalation della tensione: Maduro e Trumpo evocano la guerra (Messaggero). Usa-Cina, il duello può declassare l'Europa (Stampa).
Cin cin Facebook: festa tra dati rubati e crolli in Borsa a 15 anni dalla nascita (Fatto, Repubblica).
Calcio, l'Inter perde tra i fischi: Spalletti, fiducia a tempo (Corriere e tutti). Pari tra Roma e Milan (Messaggero e altri).

ECONOMIA
I 245 decreti "impantanati" (Corriere). Tante sono le norme attuative del governo Conte, ancora da emanare: dal ponte di Genova, al caso Carige, da Quota 100, al Reddito di cittadinanza, nella versione approvata dal Cdm la manovra del governo Conte prevedeva solo 40 decreti attuativi. Nel corso dell'esame in Parlamento il loro numero si è moltiplicato per quattro e secondo gli esperti del ramo, il numero di decreti attuativi è direttamente proporzionale alla difficoltà dell'esame parlamentare.
Pensioni, i beffati di quota 100: basta un mese per essere esclusi (Repubblica). I paradossi della riforma: tra coetanei, fino a 6 anni di differenza per l'uscita. Penalizzante anche l'opzione donna e chi va via prima prenderà complessivamente meno.
Reddito di cittadinanza, oggi si svelano sito e card (Giornale e altri). Alle 15, presso l'auditorium Enel di Roma, il governo alzerà il vero sul sito web e anche sulle tessere che dovrebbero servire a spenderlo. Non ce ne sono però ancora 6 milioni. Anzi, ce n'è una sola: "Domani presenteremo il sito con le informazioni per il reddito di cittadinanza e presenteremo anche la prima di milioni di card...", dice Di Maio.
Ampia analisi de L'Economia (p.5) sul "gelo economico" dell'Eurozona: il settimanale non dà per scontato che siano finiti gli stimoli economici dopo la fine del Qe di Draghi. Il rischio recessione non si può escludere, ma la Bce probabilmente sarà di nuovo chiamata a fare le veci dei governi nel sostegno alle economie. Intanto uno studio di Oxford Economics ha stabilito che tre Paesi dell'Eurozona "hanno fatto uso dei tempi relativamente buoni" per essere pronti ad affrontare una recessione: Germania, Olanda, Austria: gli altri hanno spazi di manovra (cioè di spesa o di riduzione delle tasse) limitati. Anche quei tre Paesi, però, possono fare poco per sostenere l'economia di tutta l'Eurozona: se la recessione fosse severa e prolungata, "le reazioni dei mercati possono essere molto forti, forse in grado di sollevare ancora la prospettiva di una rottura del sistema", soprattutto perché alcuni Paesi, in particolare l'Italia, hanno posizioni di bilancio che li rendono vulnerabili. Nell'analisi di Caselli infatti (L'Economia p.7), si prospetta una primavera difficile per bond e prestiti Bce.

POLITICA
Lega e 5Stelle, la resa dei conti (Corriere e altri). Toni sempre più accesi tra le file della maggioranza: è scontro tra Fico e Salvini sul caso Diciotti ("Se fossi in Salvini autorizzerei il mio processo" dice il presidente della Camera da Fazio), mentre Di Maio ribadisce nuovamente il "no" alla Tav sconsigliando al vicepremier leghista di creare tensioni. "Se parliamo di ridimensionamento della Torino-Lione parliamo di una supercazzola" ribadisce Di Maio, che poi sottolinea: "Nessuno scambio col processo" (Repubblica). La replica di Salvini: "Tranquilli, io non litigo con nessuno e non mio servono aiutini, il mio è un pensiero, se sono stati scavati 25km di tunnel, è più utile andare avanti e finirlo o spendere soldi per chiudere il buco? Io sono per andare avanti" (Corriere). Valente (M5S): "Le gallerie si richiudono con 10mln" (Repubblica). Ma gli italiani, nei sondaggi, sono concordi: 6 su 10 vogliono il tunnel (Messaggero). E l'effetto Tav in Piemonte potrebbe indurre la Lega a correre da sola per le Regionali "scaricando" anche gli azzurri (Stampa).
Brunetta "consiglia" a Salvini di "rompere con i 5Stelle o basta patti locali. I sondaggi? Premiavano anche Renzi" (Corriere), la Gelmini (Fi) invoca il leader leghista "di fermare la deriva grillina" (Stampa), mentre Di Battista, nel suo tour in Abruzzo da militante 5S entra a gamba tesa sui compensi di Fazio e Vespa: "E' ora di tagliarli".
Intanto Toninelli attacca: "Autobrennero, la gestione sia pubblica (Corriere, Repubblica e tutti). Il ministro invia gli ispettori dopo il caos per il gelo, ma compie un'altra gaffe: la A22, infatti è già controllata da Regioni e Comuni per quasi l'85%, mentre i privati controllano la restante parte. La Biancifiore: "O il ministro non sa, o finge di non sapere: siamo dinanzi all'ennesima gaffe".
*Centrosinistra*
Gazebo Pd, via alla sfida: gelo renziano (Corriere, Repubblica e altri). Calenda, irritato per il manifesto degli eurodeputati contro il suo, nell'intervista al Corriere dice: "I dem non bastano più, senza un progetto ampio rischiano di estinguersi". E aggiunge che il "Siamo Europei" piace ai nostri elettori". Zingaretti: "Caro Carlo, se vuoi l'unità devi prepararla" (Repubblica). Il vicepresidente della Commissione europea Timmermans, a Repubblica: "Non serve una grande alleanza, ma unità: non è uno scontro ideologico, il fatto è che i nazionalisti non offrono soluzioni, solo odio" (Repubblica).
*Centrodestra*
Il centrodestra si compatta: sfilata dei big in Abruzzo (Giornale). Coalizione unita per riconquistare la Regione: Berlusconi, che alle Europee Berlusconi non correrà al Nord (Messaggero), tornerà a Teramo e Avezzano il 7 e l'8.  Forza Italia cerca di evitare duelli con Salvini: "Tra lui e i 5Stelle non può durare" dice. Ma il capo lumbard già guarda oltre: alle regionali in Piemonte senza azzurri. Intanto la Meloni, intervistata dalla Verità, afferma: "Supero Forza Italia e vado al governo". La leader di Fdi punta a "diventare il secondo movimento del centrodestra. Mi sono scoperta "produttivista", mi concentro sempre di più sull'economia e sul Nord".

ESTERI
Venezuela, Trump parla di azione militare, Maduro respinge l'ultimatum ("la gente si sta armando"), il rischio guerra civile è vicino, ma Parigi e Berlino insieme ad altri 5 Paesi Ue sono pronti a schierarsi con Guaidò, che dice: "Cara Italia unisciti all'Europa, non c'è tempo". Il presidente autoproclamato del Venezuela, in un colloquio col Corriere (e sul Giornale), lancia un appello al Belpaese chiedendo di "ascoltare la voce degli italiani che vivono in Venezuela" avvertendo che "la via del dialogo è ormai esaurita: non c'è stallo e non c'è alcuna possibilità che l'attuale situazione in Venezuela si stabilizzi. Da qui possiamo solo andare verso un cambiamento radicale". E rivolgendosi ancora all'Italia, dice: "Roma ha una responsabilità nei confronti di tanti vostri connazionali che vivono qui e Maduro sta violando i diritti umani" (Giornale).
Il Papa nel cuore dell'Islam (Repubblica e tutti). Visita negli Emirati Arabi per il Pontefice che per la prima volta raggiunge la Penisola Arabica. Ieri in Piazza San Pietro ha chiesto ai fedeli di accompagnarlo con la preghiera "in un territorio stremato dal lungo conflitto". E Paul Hinder, vicario apostolico dell'Arabia Meridionale, auspica che "questa visita sia un passo importante nel dialogo tra musulmani e cristiani e contribuisca alla comprensione reciproca e alla pacificazione nella regione del Medio Oriente".
La Nissan lascia Sunderland: così la Brexit punisce industria e operai inglesi (Repubblica). La produzione del nuovo Suv andrà in Giappone, per il timore di dazi: è il paradosso della città-fabbrica di sinistra, dove stravinse il "no" alla Ue. Per il momento tra la gente di Sunderland regna il motto "keep calm and carry on", nel frattempo in Gb si studiano i piani di fuga dei reali  (Giornale). L'operazione, ideata per un attacco sovietico, rispolverata per disordini in caso di "no deal".

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