Commentario del 31.01.2023

PRIME PAGINE
Su tutti i quotidiani la notizia del trasferimento di Cospito da Sassari
al carcere di Opera. Il ministro Nordio: "La salute resta priorità, ma
non revoco il 41 bis" (Stampa); Meloni: "Lo Stato non si fa intimidire".
Sul Messaggero, "In Italia servizi uguali per tutti"; il premier Meloni
rilancia il tema dell'unità del Paese.
Faccia a faccia a Palazzo Chigi tra Meloni e Michel (Corriere): un fondo
sovrano e unità sui migranti. Bruxelles ufficializza la decisione di un
reddito minimo a tutti senza limiti di tempo - votato dalla ministra
Calderone, ma in Italia viene cancellato dopo 7 mesi (Fatto). Sempre da
Bruxelles, un piano europeo sull'industria verde con meno vincoli per
gli aiuti di Stato (Sole).
Zelenksky vuole convocare l'Onu: "Pronto il mio piano di pace"
(Corriere); e sull'ospitata al Festival di Sanremo: controllo preventivo
(Repubblica).
Juve (Corriere e tutti), illecito grave. Alterati i risultati: mole
impressionante di prove.

ECONOMIA
Il debito privato, ancora prima che quello pubblico, preoccupa il Fondo
monetario internazionale che avvisa, "bisogna tenere la barra dritta sui
conti". Specie in Italia, fa notare l'ultimo aggiornamento del World
economic outlook (Stampa p.7); inflazione dunque troppo alta, gli
italiani non risparmiano e fanno sempre più prestiti più tasse sui
redditi alti e sugli extraprofitti. Su Stampa (p.18) i fondi pensioni e
la stangata in arrivo, che subiscono le conseguenze di un 2022
turbolento per i mercati finanziari. Fatto quotidiano (prima) critica:
Calderone schizofrenica, il governo in Europa dice sì al Reddito e in
Italia lo toglie.
Poste collega settemila Comuni alla rete dei servizi digitali Pa
(Messaggero p.4, Giornale p.10), ieri Poste italiane, dinanzi al
presidente Mattarella e alla premier Meloni, ha presentato "Polis", un
progetto per trasformare gli uffici del gruppo in 7mila Comuni al di
sotto dei 15mila abitanti in una "Casa dei servizi digitali", investiti
1,2 miliardi.
Smart working. Repubblica (p.20) segnala il ritorno in ufficio, più di 8
italiani su 10 non lo fanno, e uno dei motivi è il caro-energia. Fa
eccezione la Pa con 600 mila in telelavoro.

POLITICA
Occupa ampio spazio la notizia del trasferimento a Opera di Cospito
(tutti); ma il guardasigilli conferma il 41 bis. Francesco Paolo Sisto:
"lo Stato non ceda, i diritti si rispettano - lo Stato ha dimostrato di
essere attento ai diritti della persona, pure in regime di41bis; ma deve
anche dimostrare di non avere debolezze." Intervista a Gerardo Colombo
su Repubblica (p.4), "il 41 bis è contro la Costituzione. La tolleranza
zero ha già fatto troppi danni".
Sul tema Autonomia, ultima parola alla premier (Repubblica p.8). "No a
territori di serie A e di serie B" (Corriere della Sera p.4). La Lega
presenta il suo testo nel quale è previsto che i lep - su cui è
infuriata la polemica nelle ultime settimane- siano determinati da
decreti del presidente del Consiglio (Giornale p.4 e tutti).
Intervista al presidente Anci, Decaro (Corriere della Sera p.4), "né
impunità né immunità, ma serve una svolta - abuso d'ufficio e non solo,
troppe leggi frenano i sindaci".
Sul presidenzialismo (Stampa p.5), niente bicamerale; Casellati e la
bozza: "mi riservo di scriverla", "auspico che sarà condivisa con le
opposizioni".
Su Fatto Quotidiano (p.4), i cento giorni di Meloni: 15 decreti e 5
fiducie in 3 mesi; è record.
Lato Pd, endorsement di Zingaretti per Schlein (Corriere della Sera
p.9), "è l'unica che può cambiarci". Intanto polemiche intorno al caso
Giarrusso, e voci (poi smentite) su Di Maio nel Pd.
Camusso accusa Cgil di maschilismo (Stampa p.8), e le donne del
sindacato si dividono.

ESTERI
Migranti e aiuti di Stato, la premier Meloni cerca l'asse con Michel
"migranti problema di tutti e serve un fondo europeo". La partita
europea del governo si basa su due assi e avrà una tappa importante nel
Consiglio europeo della prossima settimana (tutti). Meloni incontra il
presidente del Consiglio europeo: "miglioriamo i rimpatri dei migranti"
e chiede protezione per il mercato Ue. Ma Bruxelles gela Roma, "non
faremo altro debito per la crisi, usate il Pnrr". Su Sole24Ore (prima e
p.6), nel piano europeo sull'industria verde meno vincoli per gli aiuti
di Stato, nel Green Deal Industrial Plan, che sarà presentato domani
dalla Commissione Ue, l'aspetto più interessante riguarda gli aiuti di
Stato. Le Figaro elogia i 100 giorni di Meloni (Libero p.6), "finora
nessun errore".
La guerra in Ucraina sta cambiando la mappa politica dell'Europa,
spostando il baricentro verso Est, intanto Macron promette nuovi
missili, il pacchetto di armi da Parigi in accordo con l'Italia. Tank,
cannoni e 300mila uomini, la Polonia sarà la corazzata d'Europa, pronta
a traferire i suoi caccia in Ucraina. Varsavia raddoppia gli organici
delle Forze armate, ordina 500 carri di ultima generazione e porta le
spese militari al 4% del Pil (Repubblica p.14 e tutti). La rivelazione
di Johnson alla Bbc su Corriere della Sera (p.6), "Putin minacciò di
uccidermi con un missile". Katalin Novak, presidente dell'Ungheria,
parla al Corriere della Sera (p.7): "siamo con Kiev, non vogliamo la
Russia, Meloni? Un'amica". Oggi incontrerà il presidente Mattarella.
Intanto il Cremlino è pronto a chiamare alle armi fino ad altri 200mila
uomini per la nuova offensiva, i giovani cercano espedienti per non
partire (Stampa p.11). Armi, l'Iran è nel mirino: raid su un convoglio
in Siria (Messaggero p.9). Il caso Zelensky a Sanremo finisce in cda
(Repubblica (p.6), sarà il direttore dell'Intrattenimento a visionare i
due minuti di video prima della messa in onda. Formigli, su Repubblica
(p.26) parla di "paranoie su Zelensky".
Il paradosso del Regno Unito su Repubblica (p.16), uno dei sette paesi
più ricchi e potenti al mondo dove però dilaga la povertà minorile. Sono
4,3 milioni i bambini poveri oltremanica, ossia 3 su 10.

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Commentario del 29.01.2023

IN PRIMA PAGINA
Meloni, un patto con la Libia (Corriere). Accordo da 8 mld sul gas per Eni. Meloni: "Aiutiamo i Paesi africani a crescere" (Sole). Il premier a Tripoli firma l'intesa con la Libia: più gas e cinque motovedette (Repubblica). Giorgia in Africa si riprende quello che il Pd ci ha tolto (Libero). Patto del gas con la Libia e Giorgetti annuncia: "Bollette giù del 405" (Stampa).
Armi a Kiev, Mosca attacca l'Italia (QN). Ucraina, guerra di insulti: Medvedev sfida Crosetto (Stampa). Le offese del Cremlino a Crosetto: "Ma io sto con chi viene aggredito" (Messaggero).
Il ritorno degli anarchici (Repubblica): offensiva di attacchi vandalici. Attacco alle ambasciate a Berlino e Barcellona. E' la galassia anarchica (Stampa). Doppio attacco contro i diplomatici italiani. La "firma" anarchica per il caso Cospito (Corriere).
Italia-Politica. I 100 giorni della Meloni, Libero scrive: altri 1.725 di questi giorni. Polemico il Fatto: 100 giorni di Meloni: figuriamoci i prossimi. Berlusconi al Messaggero: "Bene i primi cento giorni, ora serve semplificare questo Paese".  Per Repubblica è il governo delle retromarce: i cento giorni della destra.
Landini (Cgil) a Repubblica: "Così spaccano il Paese".

ECONOMIA
Bollette, il ministro Giorgetti vede un calo fino al 40% già dal mese di febbraio (su tutti). Il titolare del Mef annuncia tariffe calmierate sul metano da aprile: il ministero studia gli incentivi per chi risparmia sui consumi. Per il Messaggero (p.3) si tratta di una boccata d'ossigeno per imprese e famiglie. Il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, al Messaggero (p.3) spiega: "I prezzi diminuiranno per effetto del calo della domanda e dell'aumento della fiducia". Intanto, dopo l'accordo con la Libia per ulteriori forniture di gas, l'ad di Snam Stefano Venier alla Stampa (p.4) dice: "Strada giusta, le forniture del futuro saranno da Sud. Le conseguenze delle politiche energetiche avviate e consolidate oggi – sottolinea Venier – le vedremo negli anni a venire. Motivo per cui lo studio e la realizzazione di nuove infrastrutture sono continui. Senza la rete e punti di ingresso non ci può essere il gas. Oggi i gasdotti sono vicini al 100% della loro capacità, investiamo per potenziare la linea Adriatica".

POLITICA
I 100 giorni del governo Meloni su tutti. L'avvio dell'esecutivo nel segno della discontinuità – scrive il Messaggero (p.4) -: è la prima donna premier e la prima figura politica al vertice dell'esecutivo dopo la parentesi tecnica di Draghi e troppi premier non mandati al potere dal voto popolare. Riforme istituzionali, giustizia e trattativa con l'Ue sono le prossime sfide. Per il Corriere (p.12) l'esordio del governo Meloni è stato senza scossoni sui mercati, anche per effetto di tensioni contenute con l'Europa. Ma le fibrillazioni interne alla maggioranza e i dietrofront stanno minando il cammino delle riforme. Sulle retromarce dei primi tre mesi di governo si concentra Repubblica (in prima e p.4-5): Meloni fa i conti con la realtà ed è stata costretta alle frenate su Pos e benzina, rave, la questione giustizia, lo strappo con la Francia sui migranti.  "Il bilancio dei primi 100 giorni è positivo - dice Silvio Berlusconi al Messaggero (in prima e p.5) -. I primi passi sono andati nella direzione giusta, comunque gli obiettivi riguardano l'intera legislatura e corrispondono agli impegni assunti in campagna elettorale".  Mentre Libero (in apertura) festeggia la ricorrenza dei primi 100 giorni augurando alla Meloni e all'Italia altri 1.725 di questi giorni, il sondaggista Noto a Repubblica (p.5) sottolinea l'assenza di un "bomber" nella squadra di governo: nessun ministro arriva al 50% di fiducia tra gli italiani. Il Fatto (in prima e p.8) attacca: il bilancio dei primi 100 giorni è fatto di retromarce, leggi e flop. Figuriamoci i prossimi. Il giudizio di Landini sulle mosse del governo: "La prima legge di bilancio è sbagliata perché reintroduce i voucher e amplia flat tax e condoni. Ora proveranno a liberalizzare i contratti a tempo. E non c'è alcun confronto sulla riforma del fisco. Si punta - dice a Repubblica (p.8) il numero uno della Cgil - a fare dell'Italia l'hub del gas, una fonte fossile che va superata entro il 2050, quando dovremmo essere l'hub delle energie rinnovabili. È il momento di una nuova politica industriale. E invece si prefigura un folle aumento delle spese militari". Nel mirino di Landini anche la riforma dell'autonomia. "Scelta sciagurata perché divide il nostro Paese e – dice il sindacalista – non supera né il divario territoriale né di disuguaglianze. E quindi è pericolosa". Berlusconi al Messaggero spiega: "Noi crediamo nell'autonomia a patto che non diventi una penalizzazione per il Sud". Il ministro Calderoli alla Stampa (p.14) spiega: "Le critiche non mi toccano. Bonomi ha messo in guardia sul rischio di spaccare l'Italia? In realtà il presidente di Confindustria ha fatto diversi passi in avanti rispetto all'ostilità iniziale. Io sono pronto a lavorare con tutti. E, comunque, la posizione di Bonomi non è quella di tutta Confindustria".
Congresso Pd, il tour di Schlein fa il pieno (Repubblica p.6). "Io sottovalutata, ora vinco e sfido la destra" dice la candidata alla segreteria, che punta su un nuovo statuto sul lavoro e rilancia lo Ius Soli (Stampa p.10). Nel Pd scoppia però il caso Giarrusso: l'ex 5S entra nei dem e appoggia Bonaccini. "Nessuno può dirmi che salgo sul carro del vincitore, visto il momento di difficoltà del Pd" dice Giarrusso al Corriere (p.15). Per il Giornale (p.11) Bonaccini grillizza i dem accogliendo Giarrusso e spingendo per la cancellazione del Jobs Act.

ESTERI
La Meloni a Tripoli firma l'intesa sul gas. Da Roma arrivano altre motovedette ai libici (Repubblica p.12, Stampa p.4-5 e tutti). Accordo tra Eni e Noc per le esportazioni da 8 miliardi di dollari. Investimento per 2 giacimenti. L'Italia – scrive Libero – torna centrale nel mediterraneo.  Per il Giornale (p.4) missione compiuta: l'Italia recupera la "quarta sponda" con il super appalto per il gas in Libia. La premier: "L'Italia sarà l'hub di tutta Europa". Ma il metano arriverà dal 2026. Messaggio a Russia e Cina: "Stop a influenze su Tripoli". Il portavoce del governo libico Hamouda al Corriere (p.7): "L'asse con Roma ci rafforza. La cooperazione continua su petrolio e sbarchi".
Raid anarchici, attacco le ambasciate italiane: "Italia assassina, Cospito libero" (Corriere della Sera p.2 e tutti). A Berlino incendiata l'auto di un diplomatico, violato il consolato di Barcellona. Azioni anche a Torino e Cagliari: in fiamme un ripetitore. Scontri a Roma. La Farnesina rafforza le misure di sicurezza, Repubblica (p.3) riporta l'allarme dell'intelligence: "Attentanti nel nostro Paese, a rischio ministeri e carceri". Il governo conferma la linea dura: "È terrorismo, non arretreremo".
Armi a Kiev, Mosca attacca Roma (Stampa p.2 e tutti). Si inasprisce lo scontro sulle forniture militari, l'ex presidente russo Medvedev contro Crosetto: "Un coglione". Il ministro replica: "Sto con gli aggrediti. Pensi a metter fine alla guerra". Kiev intanto mobilita altri soldati: "Il 24 febbraio nuova invasione russa" (Repubblica p.13). Zelensky teme un attacco per l'anniversario del conflitto.
E a preoccupare nello scenario globale arriva anche l'allarme di un generale Usa: "Ci sarà un conflitto con la Cina entro il 2025" (Repubblica p.13, Corriere della Sera p.16).  La lettera del generale dell'aeronautica statunitense Minihan esorta a prepararsi, riferisce il Washington Post.
Polveriera Israele. A 13 anni fa fuoco su due israeliani, Netanyahu: "Risponderemo" (Repubblica p.15 e tutti).

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Commentario del 28.01.2023

IN PRIMA PAGINA
Zelensky a Sanremo, è scontro (Corriere). Il no a Zelensky arruola Calenda e divide i dem (Repubblica). "Bombe a Kiev, circo in Italia", titola Libero.
Ucraina. Tra Italia e Francia accordo sui Samp-T, uno scudo di 700 missili per Kiev (Messaggero). Sondaggio di Euromedia sulla Stampa: Italia stanca di guerra, "no all'invio di altre armi".
Istruzione, Repubblica riporta la replica di Pd e M5S alla proposta del ministro Valditara: "Più soldi a tutti i prof".
Giorno della Memoria, Mattarella: "Shoah, mai più. No al riemergere del negazionismo" (Corriere e tutti).
Giustizia: maggioranza in rotta di collisione sulle riforme chiave (Repubblica).
Italia-Politica. Bonaccini in tour: "Il partito ritorno tra la gente" (Repubblica). Alla Stampa dice: "il governo sta tagliando i diritti".
Meloni e Descalzi in missioni in Libia per avere più gas (Messaggero).
Terrorismo, strage in una sinagoga a Gerusalemme (su tutti).

ECONOMIA
Stipendio dei prof, prosegue la polemica sulla proposta del ministro dell'Istruzione Valditara di introdurre assegni differenziati tra Nord e Sud. Il Pd propone un piano che vale 8 mld: "Più soldi a tutti i professori" (Repubblica in prima e p.2). I dem spingono per arrivare a duemila euro netti in busta paga, una proposta che trova d'accordo anche il M5S. E dall'Aran arriva il no alla paga regionale: "Lo stipendio nella scuola resti unico" (Messaggero p.4). Il numero uno dei presidi, Giannelli, al Giornale (p.12): "Alzarli tutti di 300 euro non risolve il problema. Si può ragionare su una contrattazione regionale che affianchi quella nazionale, senza sostituirla. Oppure si potrebbe investire nel welfare per riequilibrare gli squilibri".  La presidente di Azione, Mara Carfagna, a Repubblica (p.2-3) dice: "Si abbia il coraggio di fare dell'innalzamento dello stipendio dei professori una priorità". I nostri insegnanti – sottolinea un dossier di Repubblica (p.3) – sono i meno pagati d'Europa.
In apertura sul Messaggero (in prima e p.2) l'altolà degli industriali al progetto di Autonomia regionale: il presidente di Confindustria Bonomi boccia la legge quadro di Calderoli perchè "divide l'Italia". Bonaccini, governatore emiliano e candidato alla Segreteria Dem, alla Stampa dice: "Esiste il rischio di spaccare l'Italia se quella bozza rimane così come è stata proposta. Io sono per l'autonomia differenziata, senza referendum e non chiedendo tutte le materie".

POLITICA
Mondo politico spaccato sulla presenza di Zelensky a Sanremo. Conte e Calenda si schierano contro l'intervento del presidente ucraino, c'è invece l'ok di FdI (Corriere in prima e p.4). "Sarebbe fuori contesto, può essere un boomerang" dice Calenda a Repubblica (p.6) spiegando le ragioni della sua posizione contraria. "Bombe a Kiev, circo in Italia" titola Libero (in prima e p.8), criticando il balletto dei politici contro il video di soli due minuti di Zelensky per non farci dimenticare il destino tragico del suo Paese. Intanto la Rai tace e prende tempo (Repubblica p.6): nonostante le polemiche l'intervento, per ora, è confermato. Nel frattempo, Italia e Francia sono pronte a inviare all'Ucraina il sistema Samp-T contro gli attacchi missilistici: il ministro Crosetto ha incontrato il collega Lecornu e dice: "Servono le armi per evitare la Terza guerra mondiale" (Messaggero in prima e p.6 e tutti). Cresce però in Italia il numero di coloro che dicono no all'invio di armi: secondo il sondaggio di Euromedia Research – riportato dalla Stampa (in prima e p.5) – oltre il 52% non vuole offrire aiuti militari. E il 68% si oppone a un intervento Nato in Ucraina. Sulle spese militari, Verderami sul Corriere (p.2) sottolinea l'intesa trasversale per salire al 2%: del Pil: nonostante sia finita la stagione delle larghe intese, in Parlamento non sembra terminata la politica bipartisan sulla Difesa. Certo – scrive Verderami -, in una fase economica e sociale molto delicata, può apparire paradossale inserire il dossier tra le emergenze. Il dem Provenzano al Fatto (p.7) dice "no" alla corsa al riarmo. Tra le questioni che continuano ad agitare la maggioranza c'è la giustizia: destra divisa, Fi riscrive l'agenda Meloni e frena Nordio su cimici e abuso d'ufficio (Repubblica p.7).
Il Pd si prepara per il Congresso. Repubblica (p.10) riporta il tour di Bonaccini a caccia dei voti perduti: il candidato alla segreteria sottolinea gli errori commessi dal suo partito su sanità e lavoro e promette di non farli. "Sanità e istruzione sono diritti che vanno garantiti anche alle fasce più deboli – dice Bonaccini alla Stampa (p.17) -. Il Pd diventi un grande partito laburista".
Spazio su tutti i quotidiano al giorno della Memoria. Le parole di Mattarella: "Il negazionismo è la forma più subdola di razzismo". Il Presidente della Repubblica ricorda la strage della Shoah e mette in guardia dal pericolo dell'indifferenza.

ESTERI
Viaggio in Libia di Meloni, oggi impegnata nella missione che ha al centro il "Piano Mattei" per l'Africa. Forniture di gas e migranti le questioni centrali. Accordo per aumentare le forniture energetiche in vista: ci sarà anche l'ad di Eni Descalzi per l'intesa da 8 mld sul gas. Ma – sottolinea il Messaggero (p.5) – c'è anche la questione della stabilizzazione del Paese, tema su cui l'Italia ha ricevuto mandato dagli Usa per trattare. Fermare gli scafisti è l'altro obiettivo del governo, che – secondo Libero (p.2) – ha già dimezzato gli sbarchi delle navi delle Ong grazie alla cura Piantedosi.
Gli Usa lavorano per il futuro dell'Ucraina (Fatto p.3): dopo la fine della guerra con la Russia per Kiev si profila l'ingresso nell'Unione europea, ma non nella Nato. All'Ucraina potrebbe essere fornita una difesa potentissima da parte degli alleati occidentali, ma non verrà offerta l'entrata nella Nato, che costringere tutti gli alleati atlantici a intervenire in caso di nuova aggressione russa.
Terrorismo a Gerusalemme: almeno 7 vittime dopo l'attacco a una sinagoga (su tutti). Hamas e la Jihad esultano, ora si teme un'escalation di violenza. Per questo Washington sottolinea la necessità di un passo indietro urgente (Repubblica p.13).

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Commentario del 27.01.2023

PRIME PAGINE
Ucraina, tempesta di missili (Corriere). Armi a Kiev, la resistenza di Lega e FI (Stampa). Meloni in Libia per raddoppiare i flussi di gas diretti all'Italia (Repubblica). Gli italiani: no alle armi, tassiamo chi le fabbrica (Fatto). Ancora più muri (Avvenire).
Giustizia, dialogo con i pm (Messaggero). Meloni e Nordio: no all'uso distorto delle intercettazioni (Corriere). Intervista a Michele Serra su Foglio: "Il guasto siamo noi".
Scuola in rivolta (Repubblica). La sinistra boicotta gli aumenti ai prof (Giornale). La Cgil contro gli aumenti ai prof (Libero). Zero in condotta (Manifesto).
Regionali Lazio, Rocca in vantaggio su D'Amato (Messaggero). Voto in Lombardia, Fontana in vantaggio (QN).
Economia. In aprile nuovi aiuti sul caro bollette, meno tasse alle imprese che investono (Sole). Bollette a rate? Impossibile (Italia Oggi). Risparmiatori d'azzardo (MF).
Zelensky infuoca Sanremo: "Canto anch'io, no tu no" (Libero). Perché Sanremo può parlare di guerra (QN).

ECONOMIA
Critiche al ministro Valditara e alla sua idea di scuola e, sugli stipendi differenziati, un coro di no. L'apertura alla differenziazione territoriale degli stipendi degli insegnanti in base al costo della vita della regione in cui lavorano, non piace (tutti). C'è l'ok dei presidi ma sindacati e opposizioni insorgono. Il segretario della Cgil, Landini: "Una follia tornare alle gabbie salariali, indietro di 50 anni". Bocciata anche l'apertura ai fondi dei privati. Secondo il Giornale (prima e p.15), la sinistra boicotta gli aumenti ai prof. Chiara Appendino su Stampa (p.17), invita il governo ad investire sulla scuola e non sulle armi. Bianchi, direttore Svimez, su Messaggero (p.6): "bisognerebbe dare, al contrario, un premio a chi accetta di lavorare nelle aree più problematiche, al Sud ma non solo".
Repubblica (p.26) parla di "esodate" da Opzione donna che sono almeno 20mila. I paletti della manovra hanno reso quasi impossibile anticipare l'uscita a 58/59 anni con assegno ridotto. Le lavoratrici: "Il governo ha fatto cassa con noi" e tornano in piazza l'8 febbraio. Intanto dal governo in arrivo un pacchetto di semplificazioni degli oneri burocratici per avviare un'attività commerciale basterà una mail (Messaggero p.7). Sul fisco in arrivo premi a chi sarà in regola e stop alla dichiarazione infedele (Messaggero p.16), il viceministro Leo conferma abolizione dell'Irap e riduzione delle aliquote Irpef.
Caro energia. Da aprile bollette calmierate, sconti a chi consuma di meno (Repubblica p.27, Corriere della Sera p.31), sostegni a famiglie e imprese ma con nuove regole: il modello tedesco. Sole24Ore (prima e p.2-3) parla anche di meno tasse alle imprese che investono. Il ministro Giorgetti, intervistato dal Sole24Ore (p.3), annuncia un nuovo intervento a tutela di nuclei familiari e aziende con modalità differenti dal passato – siamo schiacciati dal debito, favorire la crescita con misure responsabili". E sulle bollette a rate, Italia Oggi (prima e p.29) scrive che è impossibile, l'impresa dovrebbe stipulare una polizza assicurativa per coprire l'intero debito.

POLITICA
Governo diviso sulle forniture di armi all'Ucraina (Stampa in prima e p.6): fronda di Fi e Lega. Le fibrillazioni dei soci di minoranza erano state messe in conto a Palazzo Chigi, ma preoccupa che il Carroccio stia usando la guerra come tema per smarcarsi, approfittando dei sondaggi che segnalano il malessere degli italiani sul tema. Secondo la rilevazione di Swg– ripresa dal Fatto Quotidiano (in prima e p.3) – la maggioranza degli italiani (55%) è contraria all'aumento delle spese militari, su cui solo il 22% si dice favorevole. Salvini rincara la dose attaccando l'annunciata presenza di Zelensky a Sanremo. "Ha tempo da perdere" polemizza il leader della Lega (su tutti). Anche Grillo, Gasparri, Di Battista e rappresentanti No Vax sono contro (Repubblica p.13). Un fronte trasversale che comprende anche gli anti-Nato (Giornale p.3). La Rai però non torna indietro e conferma il video di un paio di minuti di Zelensky prima dello spareggio finale (Corriere della Sera p.6). Per Romagnoli (Stampa p.9) Amadeus-Zelensky è una coppia stonata. Invece Mattioli sul Foglio (in prima e p.3) scrive: avere Zelensky a Sanremo fa bene a chi guarda: mentre ci balocchiamo con sorrisi e canzoni, c'è un dittatore che sta cercando di asservire un popolo libero.
Nel governo, intanto, continua a pesare anche il tema giustizia. Patto Meloni-Nordio per stoppare Lega e Fi: "No a iniziative spot. Sulla Giustizia serve un intervento di sistema" (Stampa p.11, Giornale p.9). Faccia a faccia premier-Guardasigilli, stabilita una road map per la riforma. Il premier blinda il ministro, scrive Libero (p.7), anche se da Meloni arriva l'altolà: "Basta scontri sterili". La premier chiede di avviare un dialogo con le toghe (Repubblica p.8). E il segnale di distensione arriva dall'inaugurazione dell'anno giudiziario, Nordio dice "Autonomia e indipendenza della magistratura pilastri della democrazia" (Messaggero p.3).
Pd verso il Congresso. Via i big e le correnti, arrivano le giovani leve di Schlein e Bonaccini (Stampa p.16, Repubblica p.10). Pronti i quarantenni che stanno puntando ai vertici dem (Corriere p.11).

ESTERI
Nuovo capitolo del riarmo: dopo i carri, Kiev chiede gli F16, Biden torna in Europa (tutti). Il presidente potrebbe raggiungere Varsavia per ribadire il sostegno all'Ucraina. Polonia e Olanda pronte a inviare i caccia, Zelensky: "Servono jet e missili a lungo raggio". Trump attacca: "Prima i tank, poi le testate nucleari. Basta guerra". E Putin reagisce ai tank con un diluvio di missili. Lanciati anche gli ipersonici: 11 morti (tutti). Colpita anche Kiev. La Difesa parla di 37 attacchi aerei. Migliaia di ucraini al buio dopo i raid.
Raddoppiare i flussi del gas verso l'Italia. Missione libica per il governo Meloni (Repubblica p.4, Corriere della Sera p.5). La premier domani a Tripoli per l'accordo tra Eni e compagnia petrolifera. C'è l'obiettivo di convincere le tribù a frenare l'esodo dei migranti. 8 miliardi di investimenti tra i colossi Eni e Noc per estrarre metano dal mare.
Disgelo tra Italia e Francia: vertice per gli accordi sulla difesa (Corriere della Sera p.5). Visita da Crosetto del suo collega francese Lecornu. I rapporti fra i governi di Italia e Francia restano freddi.
Freno della Ue sui migranti: "Più rimpatri e muri". Le Ong vanno verso la resa: navi ferme e senza soldi (Repubblica p.6, Stampa p.15, Corriere della Sera p.10). Lettera della von der Leyen ai leader europei: fondi Ue per costruire barriere ai confini, rimpatri più rapidi.

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Commentario del 26.01.2023

PRIME PAGINE
L'invio dei tank da parte dell'Unione e Stati Uniti (tutti). "Siamo in guerra (e ora ce lo dicono) scrive il Fatto Quotidiano. "L'Italia garantisce lo scudo a Kiev" (Repubblica). L'occidente si compatta (QN). "Subito le armi, o vince Putin" (La Stampa).
Economia: Pnrr, piano anti-burocrazia (Messaggero), in arrivo il decreto: gare d'appalto più veloci, meno vincoli per le rinnovabili. Su Messaggero: "in pensione a 70 anni per chi vuole lavorare". "Ai prof salari variabili", (Repubblica). Dimezzato lo sciopero dei benzinai, il governo promette meno multe (Messaggero e Tempo). "Borse e spread vanno sull'ottovolante. Pesano i timori per la confusione Bce" (Sole 24 Ore).
Politica: con Rampelli FdI scopre il veleno delle correnti (Repubblica). Csm, Pinelli vicepresidente; è il primo uomo di destra; plenum spaccato (Stampa e Corriere della Sera).
Cronaca: su La Stampa "Sole dopo il parto"; il caso di Roma scatena decine di testimonianze.

ECONOMIA
Benzinai, rientra lo sciopero: oggi tutti aperti (tutti). I 22 mila gestori italiani tornano ad essere operativi. "Ma - avvertono i sindacati – le criticità restano", secondo il ministro Urso "è stato apprezzato l'impegno del governo a migliorare il testo" (Corriere della Sera p.30). Tempo (prima) parla di sciopero farsa dei benzinai, fallisce la protesta, chiusi solo 4 su 10.
Il Superbonus al 110% per le villette potrebbe valere tre mesi in più del previsto e i dipendenti pubblici con 67 anni potranno restare in servizio fino a 70 anni, arriva l'emendamento. Sono proposte di modifica al decreto Milleproroghe di FdI all'esame del Senato (Corriere della Sera p.32, Messaggero p.4). Nella Pa, via ai prestiti per il Tfr ma anche l'Inps chiede l'1%. L'ente di previdenza ha disponibilità solo per 300 milioni: si va verso il click-day.
Su Messaggero (p.2-3) e Repubblica (p.21), Pnrr in primo piano con tutti i ritardi, secondo uno studio del professor Viesti, Lazio e Sud in affanno ma la Capitale si salva. Il governo accelera e mette in campo norme taglia-burocrazia. Su Mattino (p.3) l'allarme dell'Istat, Sud verso il collasso, c'è il pericolo di involuzione demografica.  
Repubblica (p.2) parla della scuola di Valditara, la proposta del ministro, soldi dai privati e stipendi differenziati su base territoriale, "svincoliamo la spesa per formazione e ricerca dal Patto di stabilità – dice - l'intelligenza artificiale non sostituirà gli insegnanti". Ma secondo la Cgil, nei paesi civili, l'istruzione è di Stato. E anche secondo l'ex ministro Manfredi, intervistato dal Messaggero (p.3), sarebbe un errore che desertifica il Sud.
Il ministro Schillaci parla al Giornale (p.18): "guarirò la nostra sanità dagli ultimi 10 anni di errori, più posti in specializzazione, pulizia fra i gettonisti, e ai medici promette: "vi ridarò serenità".

POLITICA
Csm diviso, il candidato del carroccio vice dopo due scrutini; a lui 17 sì contro i 14 del candidato Pd; il Terzo polo vota col centrodestra; Mattarella: "favorire la coesione" (Stampa p.6, Corriere della Sera p.8 e tutti). Pinelli: "sono indipendente", mentre FI rilancia la separazione delle carriere; "saranno previsti concorsi distinti per le due funzioni" (Tempo p.5).
Sul tema intercettazioni, intervista a Bongiorno su Corriere della Sera (p.9); "Intervenire dove serve. Riforma da fare con il bisturi". Sempre sul tema, intervista a Davigo (Stampa p.7) che attacca "Nordio smetta di dire bugie sulle intercettazioni, è la politica che ostacola i giudici". Sempre sul tema, "Legge Orlando già fallita. Server pieni e caos archivi" (Fatto Quotidiano p.6); impossibile sentire centinaia di audio; inceppi, blocchi. Rimanendo sulla giustizia, intervista al viceministro Sisto su Giornale (p.2): "sinistra in malafede: nessuno toccherà l'indipendenza della magistratura".
Sul premierato dicono no solo i Dem. Si sgonfia la bicamerale (Tempo p.6). Dopo il Terzo polo anche il M5S apre al rafforzamento dei poteri del premier. Per Serracchiani, il confronto con le opposizioni è imprescindibile per una grande riforma (Stampa p.12).
Lato Pd, Prodi, dialogando con Amato, chiede uno stop alla riforma del presidenzialismo "sbagliata per l'Italia", e attacca i Dem: "sono piccoli uomini" (Stampa p.13). Intanto si avvicinano le primarie e Bonaccini è al 54% secondo un sondaggio presentato a Porta a Porta, con Schlein a inseguirlo con un 18,1% (Stampa p.12). Intanto, a livello nazionale, i Dem superano i 5 Stelle, e in Lombardia Majorino è a 5 punti da Fontana (Repubblica p.13). Intanto il partito della premier scopre il veleno delle correnti (Repubblica p.11), Rampelli fuori gioco si ribella. Voci interne dicono che i due non vanno più d'accordo su nulla.

ESTERI
Gli Stati Uniti invieranno in Ucraina 31 carri armati M1 Abrams, "in coordinamento" con la Germania che manderà i Leopard. "Putin pensava che ci saremmo divisi, l'America è unita e lo è il mondo, non è escalation, difendiamo la libertà", ha detto Biden che, prima dell'annuncio, chiama i quattro leader europei, Scholz, Macron, Sunak e Meloni (Corriere della Sera p.2 e tutti). Quest'ultima ribadisce la posizione condivisa da tutti di aiuto all'Ucraina, Crosetto chiede di escludere le spese militari dal Patto di stabilità. Focus di Verderami su Corriere della Sera (p.5) sull'assistenza ai militari ucraini, il ministro Crosetto formalizzerà il sesto decreto di sostegno a Kiev, illustrato ieri al Copasir. Proprio Crosetto parla a La Stampa (p.4): "I tank possono cambiare le sorti della guerra, noi forniremo sistemi anti-aerei ma le pressioni sulla Germania sono assurde, sbagliato intromettersi nel dibattito interno di altri Paesi". Il generale Camporini parla al Messaggero (p.9): "I Leopard fanno la differenza, a Putin non basteranno i numeri". Anche secondo il generale Petraeus, intervistato da Repubblica (p.6), "ora l'esercito russo potrebbe sgretolarsi". Ma Putin è furioso e minaccia: "Ve li bruceremo tutti, siete asserviti agli Usa" (Stampa p.3).  
Sul caso Qatargate, i giudici belgi a Milano, caccia ai conti della rete di Panzeri (Corriere della Sera p.6, Repubblica p.14 e tutti), intanto Silvia Panzeri e sua madre, potrebbero tornare in libertà a breve, andranno a Bruxelles per farsi interrogare.
La sfida della Geo Barents su Stampa (p.14), Giornale (p.10), la nave di Msf devia la rotta e recupera 237 persone trasgredendo alle direttive del decreto Piantedosi.
In Germania, attacco sul treno: un palestinese accoltella passeggeri a caso (Corriere della Sera p.12) e in Spagna un attacco in chiesa con machete, ucciso sagrestano, ipotesi terrorismo (Repubblica p.14).

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Commentario del 25.01.2023

PRIME PAGINE
Giustizia, richiamo del Colle (Corriere della Sera, Messaggero). Nordio sbugiardato pure dal Garante: "Zero abusi" (Fatto Quotidiano). I falsi amici di Mattarella (Foglio). Spunta lo statuto di cosa nostra, fosse per Nordio e la sua guerra alle intercettazioni non ne sapremmo niente (Notizia).
L'intervista a Berlusconi su Corriere della Sera: "Stiamo con Nordio, riforma necessaria".  Sondaggio Pagnoncelli (Corriere della Sera): FdI rallenta l'avanzata, il Pd è fermo, cresce il M5S.  Benzinai e balneari, il governo in tilt (Stampa). Governo in riserva (Giornale). Comuni, investimenti verso il record ma al Sud sono mille gli enti in deficit (Sole24Ore). Precompilata Iva per 2 mln (Italia Oggi). State sereni (Manifesto).
La folle dieta dell'Europa, no vino sì vermi, buon appetito (Libero).
Svolta Ucraina: in arrivo i tank di Usa e Germania (Messaggero, QN). Escalation. Il capo dell'esercito russo: neutralizzeremo le minacce Nato (Repubblica).  Usa e Germania, tank a Kiev, parla il ministro Tajani: "Subito armi e aiuti" (Stampa). Corruzione in Ucraina, dimissioni a catena, Tank Usa e tedeschi a Kiev (Sole24Ore). Ultimi 90 secondi (Avvenire).

ECONOMIA
Benzinai, fallisce l'ultima mediazione con l'appello del ministro Urso che promette multe più basse ma per gli esercenti è troppo tardi e solo una sigla riduce lo sciopero, la Faib (tutti).
Sui balneari il governo prende tempo ma non proroga la scadenza delle concessioni, c'è l'intesa tra la maggioranza, slitta il termine per scrivere il decreto ma non le gare (Repubblica p.8 e tutti). Lina Pamerini (Sole24Ore p.10) su benzina e balneari parla di derby tra Meloni e alleati.
Sull'autonomia, il governatore Zaia parla a Stampa (prima e p.10): "il Sud non perda questo treno". Sul tema, il Messaggero (p.5) segnala i nuovi dubbi con le Camere poco coinvolte. Calderoli vede i tecnici di palazzo Chigi. Intanto, grazie a Pnrr e fondi Ue, si preannunciano investimenti record per i Comuni con la spesa potenziale che torna ai picchi del 2003-2004 (Sole24Ore prima e p.2-3) ma i Comuni oggi hanno 130mila dipendenti in meno e al sud sono mille gli enti in deficit. Fisco più "vicino" ai contribuenti, tagliate anche le sanzioni sull'Iva, aliquota unica per i redditi medi e c'è l'ipotesi condono (Messaggero p.17, Repubblica p.9).
Il gas africano verso l'Europa ma all'Italia manca un tubo (Repubblica p.20): il gasdotto tra l'Aquila e Bologna è necessario per farci diventare un hub del metano, non è stato mai realizzato. Hub Italia, cinque anni per fare dell'Italia l'hub europeo del Mediterraneo: 7 rigassificatori e cinque gasdotti dal Sud (Messaggero p.7).

POLITICA
Giustizia. L'altolà di Mattarella (tutti). Il presidente interviene all'insediamento del Csm dopo le polemiche sulle intercettazioni pur non facendone riferimento: "l'indipendenza della magistratura è un pilastro della democrazia" e ribadisce il sostegno ai magistrati (Repubblica p.6). Berlusconi, intervistato dal Corriere della Sera (prima e p.5), ribadisce il sostegno a Nordio: "La riforma della giustizia fondamentale per il governo - e aggiunge - sì all'Autonomia ma non permetteremo contrapposizioni territoriali – e sulla guerra in Ucraina - va sostenuta ma mi angoscia il fatto che non si trovi soluzione pacifica" poi su fisco e pensioni ribadisce l'impegno a ridurre la pressione fiscale e a portare le pensioni minime a 1.000 euro. Fatto Quotidiano (prima) attacca: Nordio sbugiardato pure dal Garante: "dal 2020 zero abusi". Cerasa su Foglio (prima e p.4) scrive invece di falsi amici di Mattarella, "una guida per non credere alle balle che leggerete sul discorso di Mattarella al Csm".
Il sondaggio di Nando Pagnoncelli su Corriere della Sera (p.6), vede per la prima volta, FdI rallentare la corsa con una flessione del gradimento per l'operato del governo, M5S sopra il 18%, Pd fermo al 16,4. Per Meloni il gradimento cala ai livelli di inizio mandato. Su Lega e FI.
Regionali. Al Corriere della Sera (p.10) parla il candidato in Lombardia, Fontana: "Voglio abbattere le liste d'attesa, su questo Moratti ha fallito" poi sull'avversario Majorino sostiene che ha le idee confuse. Nella corsa alla segreteria del Pd, Libero (prima e p.7) critica Elly Schlein: "più tasse e più droga, è il suo programma". Paola De Micheli parla al QN (p.6): "voglio un nuovo Pd, più potere agli iscritti".

ESTERI
Arrivano i tank, la guerra è a una svolta (tutti). Leopard e Abrams in viaggio verso Kiev. L'accordo bipartisan a Washington sblocca l'impasse tedesca, 12 Paesi europei forniranno 100 carri. Ieri via libera alle nuove forniture italiane, oggi il ministro Crosetto al Copasir per il sesto decreto. L'avvertimento degli scienziati: "90 secondi al disastro". Tajani parla a Stampa (p.3): "la Russia vuole un nuovo Medioevo manderemo subito aiuti e armi". Il ministro sente i partner del G7: "dal Cremlino toni aggressivi, temo l'escalation".
Corruzione in Ucraina (tutti). Tra arresti e dimissioni escono di scena 6 viceministri, 5 governatori e il viceprocuratore generale, per tangenti e forniture e prezzi gonfiati. Traballa anche il premier così Zelensky cerca la fiducia degli alleati occidentali. Mosca, linea dura di Gerasimov "Bisogna neutralizzare le minacce della Nato" (Repubblica p.4, Stampa p.5).
Meloni e Tajani: "I Paesi balcanici entrino nella Ue" (tutti). "L'Italia continuerà a battersi per l'integrazione europea dei Balcani occidentali come priorità in Europa. Non possono restare ancora a lungo fuori dalla casa comune europea". Prossima missione in Svezia poi a Berlino.

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Commentario del 24.01.2023

PRIME PAGINE
Gas, 5 accordi anti Russia (Corriere della Sera). "Stop al gas russo nel 2024", Descalzi (Eni): "Siamo gli unici connessi con il Nord Africa, serviremo l'Europa" (Messaggero, Sole24Ore e tutti). Descalzi: "Vedo l'Italia come hub Ue del gas" (Repubblica). Meloni: "Ecco il Piano Mattei per l'Algeria", Bonomi: "Un ponte tra le due economie" (Sole24Ore). Italia libera dal gas russo (Tempo).
Meloni frena Nordio (Repubblica). Meloni a Nordio: adesso basta (Stampa). Il pregiudicato contro i pm antimafia in Parlamento (Fatto Quotidiano).
Casa, niente aumenti e ora giù le tasse (Giornale). Eni, la carica dei 309.000 (MF). Contratti a termine più facili (Italia Oggi).
"Germania sleale" Panzer Meloni contro Berlino (Libero). Mal di Panzer (Manifesto).
Zuppi: ora il mondo ponga fine alla guerra (Avvenire). Tank a Kiev, Putin evoca l'apocalisse (QN).
Arrestato il geometra Andrea Bonafede "Così prestò l'identità a Messina Denaro" (Corriere della Sera).

ECONOMIA
Da Algeri Claudio De Scalzi, ad di Eni, è ottimista: "dal 2024 non servirà più il gas che arriva da Mosca" e rimarca la differenza tra l'Europa e l'Italia: noi abbiamo sempre fatto per tempo investimenti nei Paesi produttori, nell'inverno 2024-2025 ci affrancheremo dalle forniture russe" (Messaggero p.3 e tutti). L'ad su Repubblica (p.7) invita l'Italia a non perdere l'occasione di diventare l'hub energetico europeo. Tabarelli (Nomisma) su Stampa (p.9), avvisa: "senza gasdotti e rigassificatori non ci sarà una vera emancipazione". Da Algeri non solo gas perché il leader di Confindustria, Bonomi ha firmato un accordo con il Consiglio di rinnovamento economico algerino (Sole24Ore prima e p.2).
Visco chiede più prudenza alla Bce sui tassi, "non deve spaventare, ma l'Italia reggerà - bene il governo sullo spread – dice – ma stiamo dando messaggi troppo duri" (Corriere della Sera p.9, Stampa p.24). Nel frattempo, il d-day sarà il primo febbraio: la Commissione europea presenterà il suo pacchetto di aiuti (Repubblica p.20).
Intanto lo sciopero dei benzinai è confermato (Repubblica p.6, Stampa p.8), scatterà oggi alle ore 19. Il sottosegretario Freni su Stampa (p.8) dice" basta colpevolizzare i gestori, la trattativa è il cuore della politica – e aggiunge - i balneari non moriranno di concorrenza". E sui balneari c'è lo stop europeo (Stampa p.10), Bruxelles striglia l'Italia: "basta proroghe, liberalizzate le concessioni" e Meloni prende tempo. Giornale (prima e p.8) e Libero (p.4), sulla casa, niente aumenti: bloccata l'ipotesi di riforma del catasto. Il viceministro Leo annuncia la legge delega mentre su Italia Oggi (p.22), il ministro Calderone comunica le modifiche al decreto dignità con contratti a termine più facili. Il sottosegretario, Durigon intervistato dal Mattino (p.7), parla di troppi giovani inattivi.
E si parla ancora del futuro della Capitale su Messaggero (p.6) con la corsa verso Expo 2030. Ieri l'incontro tra i ministri Urso e Lollobrigida ed il segretario del Bie.

POLITICA
Sul tema delle intercettazioni, la premier non vuole lo scontro e appoggia Nordio (Messaggero p.5, Corriere della Sera p.8, Stampa p.4), anche l'alleato Berlusconi sta con il ministro. Per Calenda: "Nordio è un vero liberale, non c'entra nulla con FdI, le intercettazioni sono un tema su cui mettere mano". Intanto il guardasigilli nega una contrapposizione con la magistratura: "Le intercettazioni non cambieranno né per mafia né per corruzione. Ma i magistrati non tutelano il segreto". Per Gratteri, intervistato da La Stampa (p.5), "senza intercettazioni indagini a rischio" -poi aggiunge- "la riforma è chiara: le conversazioni non rilevanti non possono essere inserite in atti". "La riforma di Nordio è un regalo alle mafie" - dichiara intervistato anche da Fatto Quotidiano (p.3). Di diverso avviso Enrico Costa del Terzo polo: "Noi dalla parte del ministro" (Repubblica p.2).
Sull'autonomia, la destra è ancora divisa (Repubblica p.4), salta il vertice in Cdm e c'è l'allarme dei governatori: "il sud rischia di svuotarsi". Sul tema, al Messaggero (p.7), parla Mara Carfagna, presidente di Azione: "Le imprese del nord sono contrarie alla riforma e preoccupate ma Meloni non consenta che il Paese si divida per inseguire un partito ormai minoritario".
Primarie Pd, Bonaccini e Schlein divisi dal Jobs Act (Repubblica p.8); da D'Alema a Emiliano, i supporter diventano un "peso" (Corriere della Sera p.10). E D'Alema, su La Stampa (p.14) "sono in pensione, non partecipo".
Dai Comuni al Parlamento passando per le Regioni, in crescita la disparità di genere nelle cariche elettive (La Stampa p.15). A Torino nasce la scuola per cambiare la politica.

ESTERI
Lo Stop al gas russo nel 2024 su tutti. La Meloni lancia il Piano Mattei e sigla il patto con l'Algeria: "Sarà un mix energetico di metano e rinnovabili. L'Italia porta di accesso all'Ue", intese con altri Paesi.
Sulle armi a Kiev, "silenzio assenso" della cancelleria sui tank. Scholz: "Berlino favorevole all'invio", saranno 20 (Repubblica p.10-11, e tutti). Borrell annuncia la svolta al vertice dei ministri degli Esteri della Ue dopo un colloquio con Baerbock. Tajani a Bruxelles: "C'è unità. Invieremo sistemi antiaerei". Ma Kiev alza il tiro: "ne servono centinaia". L'Ue stanzia 500 milioni per la fornitura di armi (Repubblica p.11, Stampa p.7).
Arrestato in Norvegia il disertore russo che lasciò la Wagner (Repubblica p.10, Corriere della Sera p.5). L'ex comandante Medvedev aveva chiesto asilo politico dicendosi disposto a testimoniare.
La Casa Bianca ribadisce: "Biden pronto a ricandidarsi" (Corriere della Sera p.12). Infine, in Iran, giornaliste nel mirino (Stampa p.18), arrestate senza motivo.

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Commentario del 23.01.2023

PRIME PAGINE
Meloni, fiducia in Nordio ma il governo resta diviso (Stampa). Meloni blinda Nordio e teme l'assedio degli alleati (Repubblica, Messaggero, Giornale). Meloni, missione per il gas e su Nordio: piena fiducia (Corriere della Sera). Tentano l'assalto a Nordio per mandare a casa la Meloni (Libero).
Rottamazione continua (Giornale). Lombardia, la ricetta del Cav: "Sanità, lavoro e mobilità" (Giornale). Ignazio La Russa su Libero: "Mi attacca chi non vuole la pace sociale".
Casa, i costi della crisi, mutui più lunghi con importi più bassi (Sole24Ore). Il ritorno dei bond (A&F). Ecco l'Italia che resiste (Tempo).
MMD, Tumbarello e il Sisde di Mori: si sapeva da 11 anni (Fatto Quotidiano).
"Più aiuti dalla Ue" (Repubblica). Intervista al ministro Urso: industria in ripresa, la Ue aiuti gli investimenti (Corriere della Sera).
L'annuncio di Crosetto, "L'Italia manda i missili" Germania sotto assedio sull'invio dei Leopard 2 (Stampa).
Gas dall'Algeria, ecco il piano. L'intervista al ministro Tajani (Esteri): "Il rigassificatore di Piombino dovrà entrare in funzione in primavera" (Messaggero).
Pressing dell'Fbi su Biden (Corriere della Sera).

ECONOMIA
Sul caro carburante e lo sciopero del 25 e 26 gennaio, c'è l'appello del ministro Urso per evitarlo: "si danneggiano solo i cittadini" ma i gestori lo scavalcano: "ci aiuti Meloni". Sperduto, presidente dei distributori, su Stampa (p.15) promette: "Il governo elimini le sanzioni e la protesta sarà revocata, non siamo noi gli speculatori".
Il ministro Urso, intervistato dal Corriere della Sera (p.7) sembra ottimista: "Il peggio è passato ma la vera ripresa arriverà dopo la metà dell'anno, l'Ue aiuti gli investimenti, nella seconda parte dell'anno tornerà a crescere la produzione" garantisce. Sole24Ore (prima e p.3) evidenzia l'effetto inflazione sulla casa, i costi della crisi, mutui più lunghi con importi più bassi, il rialzo dei tassi d'interesse cambia la richiesta, in manovra un set di misure contro i rincari.
E' boom di dimissioni (tutti): 1,7 milioni in 9 mesi, gli italiani a caccia del lavoro flessibile, il numero di coloro che lasciano il posto continua ad aumentare, dati del ministero del lavoro. Veronese (Uil): "Le priorità si sono modificate anche nella testa dei dipendenti". I giovani rivedono le priorità dopo il Covid. Pierpaolo Bombardieri (Uil), intervistato dal QN (p.6), parla di salari infimi, "il governo si muova – esorta - far crescere il netto in busta paga può ridare fiato a consumi e progetti, il nodo cuneo fiscale vada a beneficio di lavoratori e pensionati o il Paese non riparte". Quadro positivo invece quello dell'istituto Piepoli (Tempo prima e p.2): i cittadini sono meno pessimisti, indice di fiducia nella media nonostante virus, guerra e carovita.

POLITICA
Alta tensione sulla Giustizia, in settimana previsto il faccia a faccia tra premier e Guardasigilli (tutti) ma ora Meloni blinda Nordio: "l'ho voluto fortemente, la fiducia in lui è massima". La premier tenta di riportare la calma nella maggioranza dopo l'affondo sulle intercettazioni del ministro (Stampa p.6). Salvini invita ad evitare lo scontro tra politica e magistratura mentre Boschi sostiene che le intercettazioni servono, Ronzulli non vede tensioni nella maggioranza. Su Stampa (p.6) parla Andrea Delmastro, sottosegretario alla giustizia: "È stato male interpretato, una cosa è parlare da giurista un'altra è fare il ministro". Sul tema anche il viceministro Sisto che parla al Corriere della Sera (p.9): "Forza Italia da sempre con lui, sui costi delle intercettazioni una riflessione è necessaria, una spesa da 200 milioni l'anno, razionalizziamo". Fatto Quotidiano (prima e p.3) riporta il sondaggio Izi secondo cui il 64% degli italiani vuole le intercettazioni.  Intanto il disegno di legge sull'autonomia differenziata è pronto, Calderoli: "problemi superati" ma le diseguaglianze tra Regioni scatenano le opposizioni (Stampa p.14). Luigi Sbarra (Cisl) parla al Messaggero (p.5): "ha ragione Mattarella, l'Italia non va divisa" e parla di "gravi rischi da un testo sull'Autonomia non concertato – e aggiunge - il governo si confronti con noi sul fisco, giù le aliquote per lavoratori e pensionati".    Confronto in tv per i quattro candidati alla segreteria del Pd (tutti). In coro: "serve una nuova classe dirigente" (Repubblica p.8), i 4 concordi anche sul no all'autonomia. Dibattito sul cambio nome del partito voluto in primis, da Schlein. Giornale (prima) parla di rottamazione continua, il Pd si autodistrugge e adesso litiga anche su come chiamarsi. E sulle regionali in Lombardia, interviene Berlusconi (Giornale p.7): "sanità, lavoro e mobilità", il tridente per la regione, "noi non cambieremo nome – dice - ne andiamo fieri". Il presidente del Senato, La Russa parla a Libero (prima e p.4): "con la pace sociale la sinistra è finita, mi attaccano solo per sabotarla".
Su Stampa (p.12): "i dimenticati della sanità", appena tre over 65 su cento godono di assistenza domiciliare, prestazioni tagliate negli anni. In arrivo 2,7 miliardi dal Pnrr ma mancano gli infermieri.

ESTERI
La premier vola in Algeria per lanciare il "piano Mattei" sul gas (tutti). "Più forniture da Algeri per diventare l'hub della Ue: Mediterraneo cruciale", dice. La premier punta a raccogliere 70 miliardi di metri cubi l'anno. Più importazioni da Egitto, Libia e Algeria e 4 nuovi rigassificatori. Il ministro degli esteri Tajani è in Egitto per i casi Regeni e Zaki, da lì l'impegno ad inviare in Italia fino a 3 miliardi di metri cubi di Gas naturale liquefatto entro la fine dell'anno. Tajani parla al Messaggero (p.3), "Egitto strategico sul fronte energetico, ma servono accordi con più Paesi, migranti e terrorismo, è necessario stabilizzare la Libia".
Su Repubblica (p.2) l'intervista al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel: "Nessuno vince da solo. Nuovi fondi comuni per l'economia della Ue, chiesto alla Commissione un piano urgente a difesa della competitività dell'Unione per rispondere ai sussidi Usa".
Vertice Macron-Scholz: si prova a riaccendere la locomotiva europea (tutti). Dopo le incomprensioni: "Serve una risposta comune ai sussidi degli Usa". L'ipotesi è usare i soldi non spesi del Recovery. Ucraini accerchiati, russi verso Bakhmut. La Germania sblocca i tank. L'annuncio del ministro Crosetto: "Mandiamo i missili". Mosca: "Si va verso la catastrofe globale" (tutti). Il presidente del Parlamento russo, Volodin: "Pronti a rappresaglie con mezzi più potenti".
Case green, altolà della Bce: "La riforma è da riscrivere" (Messaggero p.7). Lagarde all'Ue: "Ok al principio, ma senza modifiche ci saranno squilibri tra i Paesi.
Ong a Bruxelles, il caso delle lobby, titola dataroom di Gabanelli, Tortora e Offeddu su Corriere della Sera (p.11).

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Commentario del 22.02.2023

PRIME PAGINE
Ucraina, l'appello di Kiev: "Il no tedesco ci uccide" (Corriere, Stampa). "Troppi morti, indecisioni fatali": pressing su Berlino per i Leopard (Giornale). Tutti contro Berlino: "Date i tank a Kiev" (QN).
Italia-Politica. Salvini critica la linea Nordio, che replica: "Meloni è con me, non lascio" (Repubblica). L'ira di Nordio: "Io vado avanti" (Stampa). Verso il Congresso Pd: la fronda del nome (Repubblica). Nomine, parte la carica del governo ai quattro Big di Stato (Repubblica).
Italia-Economia. Svolta in vista, le imprese ripartono (Sole). Fisco, regole uguali per tutti: riforma in quattro capitoli (Messaggero)
Eurozona. Alla Stampa parla Knot, il falco della Bce: "L'inflazione cresce, alziamo ancora i tassi".
Esteri-Ungheria. La purga di Orbàan: via i generali pro-Nato (Repubblica).

ECONOMIA
Economia italiana meglio del previsto grazie al crollo del prezzo dell'energia: a sostenerlo è il Centro studi di Confindustria (Messaggero p.16). Svolta in vista, le imprese ripartono (Sole 24 Ore p.2-3); le bollette di dicembre evidenziano il calo rispetto ai picchi estivi; iniziano a rientrare gli stop produttivi varati nel pieno dell'emergenza. L'inflazione – comunque - resta alta, e il rialzo dei tassi penalizza gli investimenti, regge il lavoro. Ma è il caro vita a mandare in fumo i risparmi, e tra inflazione e energia, gli italiani hanno bruciato 41,5 miliardi; i depositi sono scesi di 18mld in 4 mesi, prima volta dal 2017 (Sole 24 Ore p.4).
Repubblica (p.22) guarda al Reddito di cittadinanza e alle mosse del governoMentre il Governo: esecutivo fermo su corsi e impiego; senza rete 440 mila famiglie. L'ipotesi più accreditata è quella di sciogliere Anpal e portare la regia delle politiche attive dentro il ministero. Il nodo più importante rimane quello dell'effettiva occupabilità di chi riceve il rdc visto che per il 70% si tratta di soggetti con bassissima qualifica e scolarità.
Intanto l'esecutivo continua sulla sua strada: nessuna mossa sul caro-benzina e sprint sulla riforma fiscale (Giornale p.2). Meloni ribadisce il no a uno sconto sulle accise, mentre i ricavati per il caro-gas potrebbero confluire al taglio del cuneo.
Messaggero (in prima e p.2) si concentra sulla riforma del Fisco. Stesso carico fiscale per autonomi, lavoratori dipendenti e pensionati; addio alla giungla di tasse de detrazioni. Il riassetto in quattro capitoli, e si basa sul principio di "equità orizzontale". Sul tavolo l'ipotesi di legare gli sconti fiscali al reddito dichiarato. Sulle imprese, l'esecutivo conferma la volontà di eliminare l'Irap.

POLITICA
La Giustizia continua a creare tensioni nella maggioranza. Salvini critica la linea Nordio, che replica: "Meloni è con me, non lascio. Le critiche mi stimolano" (Repubblica p.6, Corriere della Sera p.9). Salvini tuona: "Ora serve una tregua". Il vicepremier chiede di evitare lo scontro con i giudici e si schiera contro il bavaglio alla stampa. Nordio ribadisce la sintonia con Meloni, ma dopo giorni di sconfessioni e isolamento, il ministro è costretto a frenare il fuoco amico; al guardasigilli viene ribadito il sostegno del Terzo polo (Repubblica p.9). Per il sottosegretario alla giustizia Ostellari la qualità di una democrazia si misura anche dalla libertà della stampa di pubblicare notizie e opinioni scomode. Per Meloni la priorità è velocizzare i processi (Stampa p.7), poi elenca le priorità: ergastolo ostativo e modifiche alla Cartabia (Corriere della Sera p.9). L'ex presidente della Camera, Fico, giudica scellerati gli annunci di Nordio, ma addossa ogni responsabilità alla Premier (p.3). Ma lo scontro nella maggioranza è anche sui balneari (QN p.8), FdI non conferma l'emendamento per prorogare le concessioni ma gli alleati di governo vanno avanti. Intanto il Governo si misura con lo spoils system, ed è caccia delle poltrone nelle decine di partecipate con i cda in scadenza (Repubblica p.8), verso la riconferma di Descalzi a Eni, per Enel ipotesi Donnarumma; Crosetto spinge Mariani verso Leonardo mentre continua la trattativa su Poste.
Pd verso il Congresso. Addio di Letta tra orgoglio e lacrime: "Mi tengo le amarezze, non sono pentito" (Repubblica p.2). Il Pd si rinnova (Stampa p.10). Sette ore di dibattito, l'assemblea vota per il regolamento delle primarie e il manifesto dei valori, ma resta la distanza tra ala riformista e sinistra. Il cambio del nome accende lo scontro tra i due schieramenti. Fa notizia il ritorno dei bersaniani, capeggiati da Speranza (Repubblica p.3), accolti con affetto dai nostalgici, ma altri li vedono come "ultracorpi" e manovre dalemiane (Corriere della Sera p.12).
Riforma dell'Autonomia, intervista al leader di Azione, Calenda, sul Messaggero (p.7); per il leader del Terzo polo, c'è un rischio caos, un boomerang per tutto il Paese.

ESTERI
Si accende sempre di più il dibattito sull'invio di armi all'Ucraina. Rabbia di Kiev all'indirizzo soprattutto dei tedeschi per i Leopard: "Voi pensate, noi moriamo" (Corriere in prima e p.2 e tutti). Sulla questione Leopard, il cancelliere tedesco criticato da Kiev (Fatto Quotidiano p.7, Stampa p.2 e tutti); la scelta di temporeggiare sarebbe dettata da una strategia concordata con gli alleati americani; fonti della Difesa Usa parlano di "realismo e di analisi obiettiva su quel che serve effettivamente" e su questo si delinea una spaccatura all'interno della Nato. Mentre gli li Usa suggeriscono a Kiev di rinviare l'offensiva finale (Sole 24 ore p.11), il ministro degli esteri Tajani al Corriere della Sera (p.3) quantifica in 1 mld gli aiuti inviati – a oggi- all'Ucraina. E l'Italia, a breve, invierà i Samp-T, di comune accordo con Parigi. "Le necessità logistiche e di forniture militari saranno sempre più un fattore chiave sia per Kiev sia per Mosca – dichiara Tajani -. Unità d'intenti e massima collaborazione con i partner internazionali sono essenziali, in questa fase più che mai". Poi, sull'emergenza energetica, Tajani spiega: "La strategia del governo è volta a rafforzare la collaborazione con i principali Paesi del Mediterraneo. Oltre che da Algeria e Libia, l'Italia ha iniziato a importare volumi di gas dall'Egitto"." Ma non c'è solo l'energia, come tema dei viaggi diplomatici: un coordinamento con tutti i principali Paesi del Mediterraneo è vitale per stabilizzare la Libia". Meloni prova a rilanciarsi all'estero (Repubblica p.10). Oggi prima tappa in Algeria per discutere di gas e arginare Russia e Cina (Corriere della Sera p.5).
In Ungheria via 170 generali filo-Nato e nuovo stop agli aiuti all'Ucraina (Repubblica p.12)..
Continuano le proteste in Perù (Sole 24 Ore p.11), italiani bloccati. Chiuso Machu Picchu.

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Commentario del 21.01.2023

PRIME PAGINE
La Nato arma l'Ucraina. Mosca: l'Europa si illude (Stampa). La mossa di Berlino contro Mosca: un mld di aiuti militari all'Ucraina, ma niente carri armati Leopard (Giornale, Corriere). Scholz gela la Nato: niente tank a Kiev. L'Italia invierà missili di difesa Samp-T (Messaggero). Il ministro Crosetto al Corriere: "Presto altri aiuti anche dall'Italia". Pressione Usa sugli alleati divisi per l'invio a Kiev di carri armati (Repubblica).
Giustizia. Intercettazioni e governo, tentazione di bavaglio (Repubblica). Nordio nuovo nemico dei dem, ma un pezzo del Pd è con lui (Giornale). Sul Fatto l'ondata di firme: via Nordio dalla Giustizia. Nordio isolato confida: "Posso benissimo lasciare" (Foglio).
Italia-Politica. Monito di Mattarella: "L'unità rafforza il Paese" (Messaggero). Concessioni balneari, la destra va all'attacco, sul Pnrr la Meloni rischia lo strappo con Bruxelles (Stampa).
Qatargate, la presidente Metsola al Corriere: "Nuove regole anti corruzione".
Calcio, caso plusvalenze: stangata sulla Juve: 15 punti di penalità in classifica (Stampa, Repubblica e tutti).

ECONOMIA
Sale sensibilmente lo spread (Corriere della Sera p.32), raggiungendo i 180 punti dai 172 di ieri. Bankitalia, nel frattempo, alza le stime sul Pil (Corriere della Sera p.32, Messaggero p.15), ma sottolinea che pesa il "carovita" e "l'inflazione è un freno". Intanto Lagarde, da Davos, ribadisce che "faremo ciò che è necessario" con la Bce che "manterrà la rotta" della politica monetaria intrapresa, alzando il costo del denaro, e la politica fiscale dei governi non deve remare contro; nel suo intervento, la presidente della Bce ha sottolineato che "le prospettive dell'economia sono meno negative di quanto si temesse due mesi fa. Sono dunque migliori ma non sono ancora buone. Ma è importante esser prudenti e non essere troppo ottimisti.
Dopo la sostituzione di Rivera con Barberi, al Tesoro nasce il Dipartimento dedicato alle partecipate (Corriere p.32), materia ora di competenza del direttore generale; andrà Turicchi uomo di fiducia di Meloni, ex Cdp e una lunga frequentazione con figure chiave della destra (Repubblica p.6).
E dalla Cassazione arriva lo stop ai pirati dei giornali (Messaggero p.14), specificando che "non si possono pubblicare in rassegne stampa articoli con espressa riserva: va pagata la licenza". Lo stop arriva dopo il ricorso dei principali editori italiani. La svolta decisiva a 24 ore dall'ok al regolamento Agcom attuativo della direttiva Ue sul diritto d'autore.

POLITICA
Un'ondata di firme, titola il Fatto Quotidiano (p.2): via Nordio dalla Giustizia; 40 mila firme contro il guardasigilli. Nordio, isolato, confida: "posso benissimo lasciare" (Foglio p.20). E' la seconda volta che il ministro fa questa confessione. Gli era accaduto di pensarlo dopo il decreto sui rave.. Intanto l'esecutivo lavora a un pacchetto di norme per colpire l'accoppiata che turba il ministro Nordio: magistrati e giornalisti, scrive Repubblica (p.2). Giuseppe Santalucia, intervistato da Stampa (p.8), "Si tenta di innescare lotte senza senso".
Intanto, la Premier, vuole ridurre drasticamente i decreti legge, una corsia preferenziale che mortifica il Parlamento, scrive il Giornale (p.12), commentando le intenzioni della Premier. Mentre su Corriere della Sera (p.14), Massimo Franco scrive che il governo si trova costretto a mediare tra Ue e alleati: "È come se Lega e berlusconiani cercassero di sfidare di volta in volta Meloni sulle promesse elettorali eccessive che un po' tutti hanno fatto; e che oggi mostrano un esecutivo in linea con l'Europa ma in contraddizione con sé stesso". Scoppia intanto la grana sui balneari(Stampa p.16). In queste ore fra Roma e Bruxelles è in atto un tentativo di mediazione per evita re una rottura. L'approvazione di un qualunque emendamento di stop alla riforma farebbe decadere la legge delega voluta dal governo Draghi in scadenza il 27 febbraio.
Intanto, il presidente della Repubblica, a Brescia, capitale della Cultura insieme a Bergamo, lancia un monito: "L'unità rafforza l'Italia" (Stampa p.4 e tutti), richiamando il nodo autonomia, e ricorda che "bisogna unire e non dividere le energie". E proprio sul tema autonomia, il Pd apre al centrodestra sulle riforme, ma chiedendo uno stop al testo Calderoli (Messaggero p.5). Per Bonaccini è necessario dialogare con Meloni "avversario, ma non nemico". Stop all'autonomia arriva anche dalla Cgil che secondo il leader, "darebbe un colpo definitivo a sanità e scuola". E sempre dal versante dem, Paola De Micheli, altra candidata alla segreteria del Pd, intervistata da Il Fatto Quotidiano (p.9), critica il Pd "sottomesso ai governi tecnici e opaco sul tema legalità. E sempre dal Pd Schlein dice sì alla consultazione, mentre Bonaccini frena, e Provenzano propone un referendum su nuovo simbolo e nuovo nome (Stampa p.17, Corriere della Sera p.13).

ESTERI
Scudo per l'Ucraina, a Ramstein il vertice sugli aiuti al Paese aggredito (su tutti). La Nato spinge, ma la Germania frena sull'invio dei carri armati. Nonostante l'appello di Zelensky ("Non possiamo aspettare, è tempo vitale"), non c'è accordo sulle forniture di carri a Kiev (Corriere p.2).
Guido Crosetto, intervistato dal Corriere della Sera (p.3), ribadisce che "l'Italia è pronta a fare la sua parte" e e aggiunge: "Presto altri aiuti". Giovedì l'Italia varerà il sesto decreto armi (Repubblica p.13), con l'invio dello scudo antimissile entro un mese con un annuncio congiunto con Parigi. La presidente del Parlamento Ue Metsola alla Stampa (p.3): "Subito i Leopard 2 a Kiev oppure sarà l'Europa a perdere. Se non sosteniamo Zelensky facciamo il gioco di Putin".
E Scholz, sull'invio dei Leopard 2, teme un allargamento del conflitto (Corriere della Sera p.2), annunciando una verifica interna ed esterna di tutti i pro e i contro di una eventuale decisione. Secondo il cancelliere tedesco dovevano essere gli americani (con i tank Abrams) a fare da apripista, ma gli Usa sono stati inflessibili nel loro motivato rifiuto. Aumentano intanto i dubbi sulle reali condizioni di salute dello zar, in seguito alla provocazione del leader di Kiev che crede Putin morto (Corriere della Sera p.5).
E dall'Africa giungono notizie preoccupanti (Repubblica p.15) con cinque paesi sull'orlo della guerra, nello scontro tra Congo e Ruanda, dopo la rottura della fragile tregua tra i due paesi.

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Commentario del 20.01.2023

IN PRIMA PAGINA
Governo diviso su Nordio (Repubblica). Nordio attacca le procure, Meloni: "Basta liti con i pm" (Stampa). Il Fatto duro contro il Guardasigilli: "Attacca i pm antimafia. Firmiamo per cacciarlo". Il ministro alla Camera definisce gli ambiti di applicazione delle intercettazioni: "Ecco le regole" (Messaggero). Il Giornale segnala tutti gli errori delle intercettazioni.
Nomine, cambio ai vertici del Tesoro (Corriere). Barbieri al Mef, rimosso Rivera: la cacciata decisa da Meloni (Repubblica).Mazzotta confermato alla Ragioneria (Messaggero).
Verso il Congresso Pd. Al Corriere parla Bonaccini: "Il mio Pd parli come si parla al bar. Io ex Pci emiliano e me ne vanto".
Trovato il terzo covo di Messina Denaro. Negli appunti nomi e numeri da decifrare (Corriere). Spunta il libro mastro di Messina Denato su politica e appalti (Messaggero).
Italia-Economia. Lagarde: "Tassi più altri". Tremano le Borse. Dombrovskis all'Italia: "Basta fare debito" (Stampa).
Qatargate, "Kaili in cella". I legali: tortura (Corriere).
Esteri-Ucraina. Se Zelensky spera nella morte di Putin: "Ora dalla Germania nuovi carri armati" (Stampa).

ECONOMIA
La presidente della Bce Lagarde conferma dal World Economic Forum di Davos la stretta sulla politica monetaria, rilanciando le mosse sui tassi a causa di un'inflazione che resta troppo elevata. Le sue parole spingono al ribasso le Borse (Sole in apertura e p.5). Intanto, il vicepresidente della Commissione Ue Dombrovskis alla Stampa (p.3) avverte: "Attraversiamo un momento difficile. I prezzi dell'energia sono elevati e così è l'inflazione, ma negli ultimi mesi abbiamo osservato dei segnali positivi. Il 2023 sarà il grande anno dei pagamenti legati al Next Generation Eu e tutti gli Stati membri devono avanzare con le riforme e gli investimenti. Non si può restare indietro".
Scontro governo-sindacati sulle pensioni (Stampa p.2). Nessuna proposta al primo vertice, ma è già spaccatura dopo il botta e risposta tra le sigle e la ministra Calderone. "Da voi nessuna idea" dice la ministra del lavoro, e i sindacati replicano: "Dall'esecutivo nulla di concreto". Prime aperture sulle modifiche richieste su Opzione Donna, mentre su Quota 41 il governo lavora a carte coperte. La trattativa sulle pensioni – sottolinea il Fatto (p.12) – avviene mentre il presidente dell'Inps Tridico lancia l'allarme: "Nel 2029 il rapporto tra lavoratori e pensionati passa dall'1,4% all,1,3%,  sarà all'1% nel 2050". Luigi Sbarra, leader della Cisl, è moderatamente soddisfatto dell'incontro con il governo. Ma rilancia sul tema dei redditi e dei salari mangiati dal boom dei prezzi. Ad Avvenire (p.6) spiega: "Chiediamo al premier Meloni di aprire subito un tavolo per stabilire impegni certi nella costruzione di un solido Patto anti-inflazione".
Resta anche la tensione con i benzinai. Sciopero confermato il 25 e 26 gennaio, con i sindacati dei gestori che chiedono un incontro alla Meloni (Messaggero p.6 e tutti). Nonostante le proposte di sanzioni più soft da parte del ministro Urso, i gestori confermano lo sciopero (Repubblica p.29).

POLITICA
Lo scontro sulla giustizia in primo piano. Nordio attacca i pm antimafia: "Il Parlamento non sia supino" (Corriere p.5 e tutti). Il ministro spinge per lo stop agli abusi sulle intercettazioni e avverte: "Non toccheremo i reati satelliti alla mafia". Ma le parole di Nordio creano imbarazzo a Palazzo Chigi, che teme uno scontro con le toghe mentre Meloni vuole smorzare le tensioni (Stampa p.6). Conchita Sannino su Repubblica (p.3) scrive di "insofferenza" nel governo per le uscite di Nordio, le cui parole sarebbero state definite "sbagliate e fuori linea". Il Procuratore di Trapani, Gabriele Paci, alla Stampa (p.6) dice: "Nordio tratta i magistrati come un'associazione a delinquere: sembra che le intercettazioni siano un capriccio dei pm che giocano a spiare le persone".
E anche sulle nomine pubbliche il clima è caldo nel governo. La spunta Meloni, ma niente rivoluzione al Mef (Giornale p.9 e tutti). Silurato il direttore Rivera, Giorgetti al suo posto chiama Barbieri. Il braccio di ferro nel governo era andato avanti per settimane. La Stampa (p.15) parla di "compromesso sulle nomine", con il ministro Giorgetti che anticipa la riorganizzazione del ministero. Secondo Guerzoni (Corriere p.3) la prima prova dell'asse tra Meloni e Giorgetti è proprio la grande partite delle nomine di Stato: il ministro cede sull'addio di Rivera ma ottiene una rivoluzione soft, grazie alla conferma del ragioniere generale Mazzotta a dispetto della tentazione di sostituirlo con una figura più gradita.
Verso il Congresso Pd. Su salario minimi, ambiente e lavoro si accende la sfida Bonaccini-Schlein (Repubblica p.13). Intervistato dal Corriere (p.19), Bonaccini dice: "Tanta gente andrà a votare alle primarie. Ci scommetto. Siamo l'unico partito a farle. La sinistra in Italia esiste ancora. Ha voglia di riscatto. E lo dimostrerà". Poi il candidato segretario spiega: "Il Pd rischia l'irrilevanza. Io sono per tornare alla vocazione maggioritaria. Che non significa non fare alleanze, che sono necessarie.  Significa non delegare nulla a nessuno. Non delego i voti di sinistra ai 5 Stelle, né i voti moderati al Terzo polo. Vogliamo andare a prenderceli noi. E anche a prenderli a destra".

ESTERI
Guerra in Ucraina, Zelensky e lo Zar desaparecido: "Non sono sicuro sia ancora vivo" (Stampa p.17, Corriere della Sera p.14, Messaggero p.12). Il presidente ucraino alimenta dubbi su chi prenda decisioni in Russia. Putin non si vede al tradizionale bagno nell'acqua gelata, è la prima volta. Peskov: "L'ha fatto, ma senza tv". Intanto resta il tema delle forniture di armi a Kiev. Gli Usa rilanciano: "La Crimea è ucraina". Ma Berlino frena sui tank (Repubblica p.18-19 e tutti). Oggi a Ramstein vertice degli alleati: da Biden altri 2,5 miliardi a Zelensky per prevenire la nuova offensiva russa. Braccio di ferro Usa-Germania: Scholz concede i Leopard se Washington invierà gli Abrams. Nel frattempo l'ambasciata russa accusa di nuovo l'Italia: "Sequestrati i vostri missili anti-tank" (Stampa p.17). Nuovo post della sede diplomatica russa su Facebook con foto tra cui il numero di serie di un'arma in cui si legge "Oto Melara La Spezia – Italy". Arriva anche la svolta di Lukashenko per soccorrere lo zar: falange bielorussa al fianco dell'Armata (Corriere della Sera p.14). Una fonte: "45mila uomini schierati nelle retrovie".
Qatargate, Kaili resta in cella: "Qui mi torturano". Lite tra gli indagati (Repubblica p.15, Stampa p.19 e tutti). La deputata greca: "Mi hanno fatto vedere mia figlia solo 2 volte. Freddo, luce sempre accesa". L'avvocato: "Torturata". Resterà in carcere un altro mese.
Rivolta in Francia (Stampa p.4, Corriere della Sera p.15). 2 milioni in sciopero contro la riforma delle pensioni. A Parigi corteo di 400 mila lavoratori, scontri con le forze dell'ordine.
Regno Unito, proteste contro il governo Sunak (Stampa p.4). Braccio di ferro tra lavoratori e governo su salari e pensioni. Caro-vita e previdenza nel mirino.

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Commentario del 19.01.2023

PRIME PAGINE
Occupano ampio spazio, nelle prime pagine, le dichiarazioni di Messina Denaro; "io non mi pento" (La Stampa, Corriere della Sera e tutti). Scoperto un secondo covo del boss a Campobello con gioielli, appunti e scatole vuote (Repubblica e tutti), l'ipotesi che qualcosa sia stato portato via. Medici e massoni che hanno coperto Messina Denaro, scrive il Fatto Quotidiano. Su Repubblica, Nordio: schiaffo alle intercettazioni.
Politica- Autonomia, i primi paletti (Messaggero e Giornale); Salvini strappa un primo ok all'autonomia regionale (Manifesto).
Esteri - Ucraina, elicottero si schianta vicino a un asilo: 14 vittime tra cui il ministro dell'interno ucraino (Corriere della Sera, Repubblica, Manifesto).
Caso Qatergate, arrestata la contabile accusata di gestire le mazzette di Panzeri, donna di fiducia di Speranza, Sala e Pisapia (Libero)

ECONOMIA
Benzina, nuovo round dal ministro Urso (Messaggero p.11); lo sciopero diventa più corto di 12 ore. Si cerca un compromesso all'obbligo del cartello con prezzi medi regionali, probabile un QR Code e un'app pubblica.
Per l'Fmi, l'inflazione ha toccato il picco (Sole 24 Ore p.4-6); lo spread scende a 170. Per il numero due dell'Fmi: "I tassi a zero erano una situazione anomala", "ma il peggio è alle spalle". Per Gentiloni, l'Eurozona eviterà una recessione profonda.
La Bce ribadisce la linea dura "L'inflazione va abbassata al 2%" (Stampa p.16). L'asse franco-tedesco prevale: anche a febbraio rialzo di 50 punti base, 250 in più dal luglio quando iniziò la stretta anti-inflazione.
Welfare: assegno universale (Messaggero p.11), più facile ricevere gli aiuti per l'assistenza agli anziani. Oggi in Cdm la delega che riordina le prestazioni per i non autosufficienti. Intanto migliorano i conti della previdenza: più contributi, scende il saldo negativo. 30 miliardi in più per la spesa assistenziale (Sole 24 Ore p.3)
Lufthansa verso Ita (Repubblica p.28 e tutti); il Tesoro tratta su prezzo e quote. La compagnia tedesca presenta un piano per entrare in minoranza nel capitale: 300 milioni subito per il 40%, riservandosi di salire fino al 100%. Irritazione del Mef per essersi fatto avanti quasi a ridosso della scadenza limite: valuteremo se è congrua. Air France rinuncia.
Lo spettro della recessione azzera i maxi-investimenti promessi da Intel (Stampa p.25); il colosso dei chip fa retromarcia e vuole trasferire quote di produzione e per espandersi preferisce la Germania all'Italia.

POLITICA
Affondo sulle intercettazioni (La Stampa p.8); Nordio: "Non vacilleremo sugli abusi"; la destra si spacca. E sulle intercettazioni per ciò che riguarda i reati di criminalità organizzata il ministro chiarisce: "non si toccano", ma mai per reati contro la Pa; poi attacca: "nessun boss ammette i suoi delitti al telefono" (Repubblica p.2), poi si corregge. "Modifica ai reati che intimoriscono i sindaci, e agli investitori serve certezza di diritto" dichiara il guardasigilli (Messaggero p.5). Bongiorno avverte: guai a cancellare le intercettazioni (Corriere della Sera p.11). Su La Stampa (p.9), intervista a Lia Sava, prima donna a ricoprire l'incarico di procuratrice generale a Palermo: "cimici e trojan decisivi nei reati minori per riuscire a incastrare i boss"- dichiara la procuratrice-, e su Cosa nostra, ricorda che da sempre si basa su regole che rispetta scrupolosamente: verranno altri vertici; la guerra -perciò- continua, e c'è la mafia 2.0.
Autonomia: sì al presidenzialismo e iter parlamentare (Messaggero p.2, Corriere della Sera p.16); Meloni dice "ni" per placare Salvini (Fatto Quotidiano p.8); "trattate con le regioni" chiede la Premier (Stampa p.15). La Lega spinge per un pronunciamento prima delle Regionali (QN p.15); per i Lep -uno dei maggiori temi di scontro- non si ricorrerà all'uso dei Dpcm (Messaggero p.2). Ieri vertice tra Meloni, Salvini, Tajani e i ministri. L'intesa politica su tempi rapidi per l'elezione del capo dello Stato e per le funzioni della Capitale. Il testo del provvedimento -secondo il Messaggero (p.3) resta ancorato alle richieste di Veneto e Lombardia del 2019. E sempre a proposito dei Lep – livelli essenziali delle prestazioni- andranno solo "definiti" e non "garantititi", il rischio perciò è quello di "trovare" soldi per il Nord a scapito del Sud. Per Giorgio Gori, intervistato da Il Mattino (p.4): "l'autonomia differenziata è una grande opportunità per responsabilizzare la classe dirigente", e chiede accelerazione sui Lep.
Attesa per il Cdm di oggi pomeriggio dove dovrebbe essere sciolto il nodo delle nomine riguardanti il direttore generale del ministro dell'Economia e il Ragioniere generale dello Stato (Corriere della Sera p.17); i due incarichi che rientrano nello spoils system.
Csm, pressing del Colle (Stampa p.14). Il capo dello Stato insiste per far eleggere i membri laici e voltare pagina. Fioriscono dietrologie dietro la bocciatura di Valentino, per FdI si è trattato di un'imboscata (Stampa p.14, Avvenire p.7), lui si difende: "di questa vicenda non so nulla, non so cosa mi sia contestato"; al suo posto Giuffrè, ultimo membro laico del Csm eletto oggi al parlamento, in pole per diventare vicepresidente.

ESTERI
Migranti, Tajani e Piantedosi a Tunisi "Più fondi, ma fermate i barconi" (Repubblica p.15). Promessi più sostegni all'economia tunisina se il Paese rispetterà i patti sulla lotta all'immigrazione clandestina. Da inizio 2023 1.800 migranti in Italia dalla Tunisia.
Arrestata la commercialista di Panzeri: "Ha creato la rete che ripuliva le tangenti". Caccia ai fondi neri (Repubblica p.14, Corriere della Sera e Messaggero p.12, Stampa p.17). Per i pm Monica Rossana Bellini "è l'artefice del riciclaggio".
Kiev, elicottero cade su un asilo: morto il ministro degli Interni (Repubblica e Stampa p.18, Corriere della Sera p.12, Messaggero p.13, Sole24Ore p.14). 18 vittime tra cui bambini. Zelensky perde 5 uomini chiave agli Interni. Ignote le cause dell'incidente. Pessimismo Nato: "Mosca non vuole trattare". Parte il pressing su Pechino (Repubblica p.19). Usa pronti all'ok agli attacchi in Crimea. Putin: "Vittoria russa inevitabile". Lavrov: "Europa nazista. Italia antirussa, contro noi vogliono una soluzione finale come per gli ebrei".
Scontro Usa-Ue sulla transizione verde. Bruxelles pensa a un fondo tipo "Sure" (Stampa p.16). L'Inflation reduction act preoccupa l'Europa: dopo Von der Leyen, in difesa dell'industria continentale anche Scholz e Gentiloni: "Serve una risposta comune dell'Europa alle misure americane, anche se di dimensioni limitate".
Usa e Cina, prove di disgelo: "Dialogo su economia e clima" (Repubblica p.16). A Zurigo faccia a faccia "costruttivo" tra il vicepremier Liu He e Janet Yellen, che andrà a Pechino. Dopo l'isolamento del Covid il Dragone cerca di riaprire i canali diplomatici.

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Commentario del 17.01.2023

PRIME PAGINE
Catturato il padrino delle stragi (Corriere della Sera, Messaggero). L'ultimo stragista (Repubblica). L'ultimo Padrino (Stampa, Avvenire, Tempo). Senza le intercettazioni sarebbe ancora latitante (Fatto quotidiano). La rivincita dello Stato (Giornale). Bingo (Libero). Erano capaci (Manifesto). Il padrino atto finale (QN).
Il ministro Piantedosi parla a Libero: "Sfida vinta, ma non è finita".
Salvini: opere in ritardo, ma per il 2026 gran parte sarà fatta (Sole24Ore).
Telecom, nuovo strappo di Vivendi (Sole24Ore). Le cartelle si pagano. A rate (Italia Oggi).
L'elogio di Berlusconi (Giornale): nessuno come Giorgia.
Il cinema, la fotografia, gli amori, addio a Lollobrigida, la bellissima (Corriere della Sera e tutti).

ECONOMIA
I benzinai confermano lo sciopero, oggi previsto un nuovo incontro con i sindacati per tentare di scongiurarlo. Le associazioni di categoria saranno ricevute dal ministro Urso che si dice pronto all'ascolto, "il decreto può essere cambiato" (tutti). Scattano gli aumenti in linea con l'inflazione; colf, badanti e baby sitter; buste paga su del 9,2%, stangata per le famiglie. Il contratto mette al riparo i lavoratori dalla crescita dei prezzi ma può costare fino a 116 euro in più al mese (tutti).
Il ministro Giorgetti non vuole trasformare il Mes in uno scoglio insormontabile e rassicura la Ue, "ratifica del Mes più vicina", sarà il Parlamento ad avviare l'iter di approvazione (Repubblica p.34, Stampa p.10). All'Eurogruppo il sollievo di Gentiloni e Dombrovskis per la ratifica in arrivo, il ministro prende tempo: via libera in Aula solo dopo le elezioni amministrative. Borghi, senatore della Lega, a colloquio su Stampa (p.11) avverte: "Non lo voteremo mai, ci costerebbe 130 miliardi, per noi è un tema storico, ci sono clausole che possono portarci in default in una settimana". L'economista, Rogoff parla a Stampa (p.26): "con la crisi l'Italia rischia più di tutti, l'inflazione cala ma non abbastanza, la Bce sa che Roma è il punto debole, adesso dovete fare le riforme ". E sul tema delle infrastrutture, al Sole24Ore (prima e p.8) parla il ministro Salvini, "opere per le Olimpiadi in ritardo ma per il 2026, gran parte sarà fatta", il vice Premier apre al coinvolgimento di Torino per massimizzare l'utilizzo delle infrastrutture già realizzate".

POLITICA
Su tutti i quotidiani l'arresto, avvenuto ieri a Palermo, di Messina Denaro, il "padrino delle stragi". Era latitante da 30 anni. Luzi, comandante generale dei carabinieri, parla al Corriere della Sera (p.7), "lo abbiamo cercato sempre in Sicilia, non ci sono trattative o misteri dietro la cattura". L'ex procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso a Repubblica (p.9): "minacce e favori, così ha creato la sua invisibilità".  Secondo Fatto Quotidiano, senza le intercettazioni sarebbe ancora latitante. Meloni vola subito a Palermo: "è un giorno storico, per battere la mafia non serve fare accordi, ora caccia ai complici", ma si apre il caso intercettazioni e il presidente Mattarella si complimenta per l'operazione: "successo di tutto lo Stato" (Corriere della Sera p.13 e tutti). Il Ministro Piantedosi, intervistato da Libero (p.7) e Giornale (p.11) parla di "vittoria di tutti, è un messaggio alla criminalità, frutto di un lungo lavoro, lo Stato alla fine vince sempre – poi aggiunge - mafiosi e terroristi non avranno tregua".  
Al Corriere della Sera (p.22) il ministro Calderoli parla dell'Autonomia: "serve un anno, decidiamo insieme le tappe, non ci saranno forzature. Nessuna voglia di litigare – spiega - ma di convincere tutti che l'autonomia differenziata non è la bandiera elettorale della Lega, ma quello che serve a questo Paese".
Intanto c'è l'apertura di Berlusconi durante il lancio delle liste per la Lombardia (Corriere della Sera p.23, Messaggero p.10), "ho invitato Meloni ad Arcore, vanno intensificati i rapporti". E poi garantisce lealtà da Fi e chiede di contare di più, "sosteniamo il governo ma senza rinunciare alla nostra identità, sì al presidenzialismo". Pd, attesa (e sospetti) per il "gran ritorno" dei big, dopo Bonaccini, anche Schlein apre al rientro di D'Alema e Bersani (tutti). Anche Schlein rivuole i "vecchi" (Tempo prima e p.8).
Su Repubblica (p.36), l'intervento del ministro Valditara che parla di intelligenza artificiale: "dopo il Covid – dice - la digitalizzazione ha profondamente cambiato la scuola italiana, passando dal 20% dei contratti ad internet nel 2017 ad oltre il 90%. È tuttavia uno strumento che va gestito, per questo il ruolo dell'insegnante come guida è fondamentale".  

ESTERI
Davos vede la recessione: "inflazione oltre il picco" ma al tavolo l'Italia non c'è (Repubblica p.22,). Alla 53ma edizione del Forum economico mondiale (Wef) anche la first lady ucraina Zelenska. Il segretario di Stato Usa, Yellen vedrà il cinese Liu He. Allarme della Oxfam sulle diseguaglianze nel nostro Paese: "Sbagliato eliminare il reddito di cittadinanza".
Qatargate. La figlia di Panzeri estradata in Belgio: via libera dai giudici (tutti). La decisione dopo il rinvio del 3 gennaio motivato dal cattivo stato delle carceri di Bruxelles. Sarà consegnata anche la madre.
Guerra in Ucraina. A Dnipro, tra le macerie almeno 40 morti (Corriere della Sera p.24). Salgono le vittime nel condominio bombardato. Nuova telefonata Erdogan-Putin. Il turco si offre nuovamente di mediare una "pace duratura", ma lo Zar pare disponibile a discutere solo scambi di prigionieri.
Germania, gaffe e indecisione sui tank: va via la ministra della Difesa (Stampa p.16). Dopo giorni di indiscrezioni si dimette la Lambrecht alla vigilia del vertice Nato a cui partecipano oltre 50 Paesi.
Su Stampa (p.17) non si fermano le rivolte anti-regime. Appello a manifestare il 19 e 20 gennaio. Migliaia di esuli iraniani davanti all'Europarlamento. La Metsola: "Non vi lasceremo soli".

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Commentario del 16.01.2023

PRIME PAGINE
Meloni cede, via libera al Mes (Stampa). Riforme, destra spaccata (Repubblica, Messaggero, Giornale), Salvini rilancia l'autonomia, ma Meloni dà precedenza al presidenzialismo. Berlusconi-Meloni, prove di tregua dopo la tensione (Corriere della Sera). Solo 1 italiano su 4 promuove Meloni: luna di miele finita? (Fatto Quotidiano).
Economia. Nell'industria 60mila posti a rischio (Stampa). L'Italia perde 19 ettari al giorno, in arrivo fondi salva ambiente (Sole24Ore).
Esteri. A Dnipro decine di vittime e dispersi; missili su civili in Ucraina; per Mosca obiettivi raggiunti (Corriere della Sera). Greta portata via dalla polizia durante una protesta contro una miniera (QN, Repubblica).

ECONOMIA
Torna la tensione, con l'ipotesi dello sciopero, dai gestori che trovano "inaccettabile" il fatto che possano essere sanzionati con multe fino a 6mila euro, con possibilità di sospensione dell'attività, se sui cartelli mancherà la segnalazione del prezzo medio dei carburanti (Corriere della Sera p.9). Il ministro Urso apre: "siamo pronti a trattare ancora" (Stampa p.2). Secondo Matteo Renzi, intervistato da Stampa (p.3), Meloni ha commesso tanti errori sulla benzina, il consenso è ancora alto, ma accusare i gestori è stato un autogol". La maggioranza degli italiani, il 52%, boccia il governo Meloni su benzina, inflazione e bollette, riporta il Fatto Quotidiano (p.2) sulla base di un sondaggio di Ghisleri ma Libero (p.4) parla di analisti d'accordo e di compagni delusi: i dati smentiscono il calo di consensi di Giorgia. Ronzulli al Giornale (p.3): "Non era possibile tagliare le accise, ma il governo è pronto ad agire". Il Ministro Urso, intervistato da Libero (p.2) sul caro-carburante: "Tuteliamo l'interesse nazionale – poi aggiunge – da Bruxelles ci aspettiamo una revisione del Patto di stabilità". Aumentano i prestiti alle imprese del Mezzogiorno, il Sud sta diventando la nuova locomotiva", lo dice Patuelli (Abi) al Mattino (p.3),
Messaggero (prima e p.2) torna sul Pnrr, bandi deserti, l'Italia chiede di rimodulare alcuni progetti e i fondi. È il ministro Lollobrigida a lanciare l'allarme: "necessario tenere conto della realtà attuale, ci sono alcuni investimenti impossibili". L'Italia ha solo due mesi per cambiare il Pnrr – segnala Repubblica (prima e p.5) – ma c'è anche la ratifica del Mes. Il sì alla ratifica potrebbe essere lo strumento per il via libera ai nuovi progetti. Ma l'Europa non modificherà più nulla, lo sa benissimo Giorgia Meloni (Stampa prima e p.2-3), la riforma del Mes passerà così com'è, il governo sta già lavorando sul testo.
Dataroom di Gabanelli, Ravizza e Viafora sul Corriere della Sera (p.17), sui medici a gettone, numeri choc. Dati, per la prima volta, che li quantificano nelle principali regioni del Nord Italia: solo nel 2022, i turni appaltati in Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna superano i 100mila. Intanto, tornerà il posto di Polizia all'interno degli ospedali, lo ha annunciato il ministro Piantedosi (Messaggero p.8). E il ministro Schillaci, nel suo colloquio sul Messaggero (p.9), chiarisce: "per garantire ordine pubblico, partirò dai pronto soccorso che devono essere svuotati".  
Su Sole24Ore (prima e p.2), la tutela del territorio in primo piano con un fondo per salvare il suolo, l'Italia perde 19 ettari al giorno. In manovra una dotazione di 160 milioni fino al 2027.
Expo: lunedì prossimo a Roma il segretario generale del Bureau Internatonal des Expositions, Kerkentzes, per scegliere chi ospiterà l'evento. Su Corriere della Sera (p.18), parla Massolo, presidente del comitato promotore: "un evento da 30 milioni di turisti". 

POLITICA
Berlusconi chiede "pari dignità", e si profila un incontro con la premier (Corriere della Sera p.4, Repubblica p.3), vuole ricucire, purché Meloni accetti di condividere l'esame dei dossier. Sul Corriere della Sera (p.5) l'intervista al ministro Tajani: "l'autonomia sia fatta bene" e sul Mes, "serve flessibilità". Lo stesso Tajani, sul presidenzialismo, intesta la battaglia a Berlusconi, sgombrando il campo da polemiche con FdI.
Meloni ignora l'Autonomia leghista (Repubblica p.2), per Salvini sarà realtà entro l'anno, ma Meloni tira dritto e dà precedenza al presidenzialismo. Un sostegno arriva da Fini che dichiara "la fretta una cattiva consigliera" (Messaggero p.4 e tutti).
Renzi, intervistato su La Stampa (p.3) sui rappresentati dell'opposizione, punta il dito su Letta, per essere stato l'alleato decisivo di Meloni grazie alla sua disastrosa strategia.
Giustizia, Nordio rivede la riforma Cartabia e le sue falle (QN p.2, Tempo p.6, Fatto Quotidiano p.3). Allo studio un decreto per correggere alcuni effetti delle norme precedenti; l'allarme giunge dalle procure: alcuni pm antimafia hanno lamentato che, in alcuni casi delicati, viene messa a rischio la procedibilità; a giudizio solo se si prevede condanna. Il viceministro Sisto, intervistato dal Corriere della Sera (p.8), dichiara la volontà di "un processo che riacquisti il giusto equilibro tra accusa e difesa che si è perso in decenni di sistema pm-centrico".
Primarie Dem, Bonaccini apre la porta a D'Alema e Bersani (QN p.10, Corriere della Sera p.7 e tutti). Schlein, precisa, intanto, che non c'è alcun rischio di scissione.

ESTERI
Dopo 10 mesi di guerra l'Ucraina sta per ricevere dall'Occidente le armi moderne e sofisticate che ha sempre chiesto, ma che la Nato non ha mai concesso temendo la reazione russa. Ce ne sarà bisogno, perché Putin è pronto a mandare al fronte altri 500mila soldati, che si aggiungono a quelli che restano dei 300mila reclutati in autunno (Messaggero p.15). Londra rompe lo stallo e prepara l'invio in Ucraina dei suoi super carri armati. Intanto non si fermano i bombardamenti delle forze russe, a Kherson colpita la Croce Rossa, lo Zar: "L'operazione speciale procede secondo i piani, presto libereremo il Donbass", a Dnipro 30 morti estratti dalle macerie (Stampa p.14).
In Israele, l'opposizione al governo di Netanyahu riparte dalle strade. La società civile contro la riforma della giustizia "liberticida" del governo, l'altro ieri erano in 100mila: "Difendiamo la democrazia dall'ultradestra" (Repubblica p.12).
Covid. La Cina ammette i morti, "60 mila in un mese" ma sono 10 volte di più. Il dato sull'ultima ondata conta i soli deceduti in ospedale (Repubblica p.11).

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