Commentario del 12.01.2023

PRIME PAGINE
Benzina, il caso delle accise (Corriere e tutti). La Meloni si arrende: "Impossibile tagliarle ora" (Stampa). Per il Giornale è "guerra sulla benzina". Repubblica attacca la Meloni per le "bugie" sulle accise. Il Fatto Quotidiano segnala il caos nel governo su armi, accise e poltrone: Fi e Lega provocano Meloni. Il viceministro Leo al Corriere: "Tasse, l'Irpef calerà".
Italia-Politica. Pd, sì al voto online con molte restrizioni (Repubblica). Pd senza pace: litiga perfino sul voto "ristretto" (Giornale).
Esteri-Ucraina. Caduti al fronte 500 circoscritti. E Putin nomina un nuovo capo (Corriere). Putin in difficoltà si affida in Ucraina al fedele Gerasimov (Repubblica).
Esteri-Usa. Traffico aereo in tilt, misterioso black out nei cieli d'America (Repubblica e tutti).
Esteri-Iran. Mattarella indignato per la repressione (Messaggero, Repubblica).

ECONOMIA
In evidenza lo scontro sul taglio delle accise sui carburanti. "Tagli possibili solo con nuove entrate – ha detto la premier -. Ora priorità ai più deboli" (Messaggero p.4 e tutti). Per la Stampa (in prima e p.6) è la resa della Meloni, che ammette: "La realtà è cambiata". Il capo del governo rivendica le scelte della Manovra e sottolinea come non ci sia nessuna incoerenza rispetto alle promesse della campagna elettorale. Repubblica (in prima e p.2) però la attacca, sottolineando come il suo programma la smentisca: nel documento elettorale era previsto un intervento per "sterilizzare Iva e oneri sui carburanti". Di "bugie" e "retromarce" parla anche il Fatto Quotidiano (p.2), ma Pichetto Fratin, intervistato dal Corriere (p.3), difende le scelte: "Nessuna retromarcia. L'intervento sulle accise potrà far parte di una valutazione più complessiva all'interno di un riordino dell'intero sistema fiscale. Con la legge di Bilancio – spiega il ministro della Sicurezza Energetica – il governo ha fatto una scelta precisa, destinando 21 mld contro il caro bollette". Anche il viceministro dell'Economia Leo, intervistato dal Corriere (in prima e p.4), difende le mosse: "Il governo ha già preso misure per contrastare le spinte inflazionistiche e a favore dei ceti più deboli. Vogliamo rivedere più in generale il sistema delle accise, ma senza irresponsabili fughe in avanti".
L'aumento dei prezzi de carburanti preoccupa gli italiani, già alle prese con una stangata da 13 mld per l'inflazione che fa volare i costi della spesa alimentare (Stampa p.7). Ieri i dati di Bankitalia, Istat e Coldiretti: crollano i volumi di vendita degli alimentari, scende il potere d'acquisto e crescono al 3,55% i mutui. Di "stretta alla cinghia" parla Avvenire (in prima e p.7): si spende di più per comprare di meno. Il QN (p.6) lancia l'allarme stipendi: il governo vuole disinnescare la bomba salari prima che scoppi. L'esecutivo punta sulla riforma del Fisco. Il viceministro dell'Economia Leo al Corriere (in prima e p.4) dice: "La prospettiva è quella di una revisione strutturale del sistema impositivo e, in particolare, dell'Irpef".

POLITICA
L'inflazione e il caso delle accise agitano la maggioranza a meno di un mese dalle elezioni regionali in Lazio e Lombardia. Cresce la preoccupazione degli elettori della Meloni, spaventati da Pos e accise: "E' uguale a tutti gli altri" (Repubblica p.4). Meloni fa catenaccio, ma – scrive il Giornale (p.6) – cresce la fronda degli alleati. Lega e Forza Italia sono pronte a tornare alla carica per chiedere nuovamente un decreto sulle accise – sottolinea Repubblica (p.3) -. Gli alleati non vogliono pagare un amaro prezzo elettorale. Nonostante la Meloni neghi ripensamenti, nel governo è in corso una riflessione per preparare il piano B: utilizzare l'extra gettito Iva dei carburanti per ritoccare proprio le accise. Berlusconi ha dato ordine ai suoi di insistere. Anche perché – secondo Palmerini sul Sole (p.10) – il conto degli aumenti sulla benzina rischiano di pagarlo Fi e Lega: la leadership della Meloni sembra abbastanza forte per reggere all'urto, mentre Salvini e Fi appaiono meno attrezzati per difendersi da questa misura impopolare. Il capogruppo di Fi alla Camera Cattaneo a Repubblica (p.3) spiega: "Se dovesse esserci la previsione di un aumento della benzina sopra i due euro e un raffreddamento delle bollette, siamo pronti a fare correzioni sulle accise". Non sono sole le accise ad agitare la maggioranza. Anche sulle armi all'Ucraina e sul valzer delle poltrone Forza e Italia e Lega provocano la Meloni – scrive il Fatto Quotidiano (in prima e pp.2-3-4) -. Gli alleati incalzano la premier sul decreto per le armi a Kiev, chiedendole di "pensare alla mediazione". Mentre sulle nomine arriva l'affondo: "Sceglie tutto lei".
Non mancano le tensioni anche nel Pd in vista del Congresso. Alla fine arriva il compromesso sulle primarie: il voto online sarà "ristretto" a chi ha problemi fisici, risiede in montagna o all'estero (su tutti). Così – secondo il Corriere (p.8) – i dem evitano la spaccatura. Per il Fatto Quotidiano (p.8) è un "accordicchio", mentre Manifesto (p.3) e Sole (p.10) parlano di "tregua armata" nel Pd. Anche se Letta commenta amaro: "Riusciamo a farci del male mentre il governo fa grandi errori".

ESTERI
Conflitto in Ucraina; ok del Senato all'invio di armi a Kiev (Corriere della Sera p.5 e tutti); decreto approvato ieri con l'appoggio di tutti i partiti tranne M5S e Alleanza Verdi sinistra; per la Lega c'è il rischio di guerra mondiale. Accelerazione sul viaggio di Kiev di Meloni, ormai imminente. Sempre restando sul versante ucraino, Putin in difficoltà, in campo il generale che prese la Crimea (Repubblica p.13); Gerasimov guiderà le truppe, "aumentando notevolmente la velocità del processo decisionale". Gelo tra Polonia e Germania sui Leopard a Kiev; Duda vuole inviare i tank, la Gemania - produttrice dei mezzi- frena.
Usa, mercoledì nero dei voli. Paralisi nei cieli (Repubblica p.10, QN p.2 e tutti); software in tilt; 4600 voli bloccati negli scali e ritardi di ore. Biden ordina l'apertura di un'inchiesta. Ancora poco chiare le cause dell'accaduto: guasto o attacco hacker?
Iran, Mattarella all'ambasciatore  esprime "sdegno per la repressione (Messaggero p.2 e tutti). Per Tajani "moratoria immediata sulla pena di morte". L'esecutivo invoca "fermezza" e si dice pronto a nuove sanzioni Ue. Nessun richiamo dell'ambasciatore, restano aperti i canali diplomatici.
Brasile, Lula blinda le città e caccia i capi della sicurezza (Repubblica p.12); intanto i bolsonaristi preparano nuove manifestazioni. Ancora in carcere 763 rivoltosi.
Dossier migranti, il governo vuole sfiancare le Ong (QN p.12, Corriere della Sera p.5); Tajani vedrà Erdogan, poi missioni in Tunisia e Libia; tutto nella logica del "piano Mattei" di sviluppo italo-africano annunciato dalla premier.

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