Commentario del 22.02.2023

PRIME PAGINE
Ucraina, l'appello di Kiev: "Il no tedesco ci uccide" (Corriere, Stampa). "Troppi morti, indecisioni fatali": pressing su Berlino per i Leopard (Giornale). Tutti contro Berlino: "Date i tank a Kiev" (QN).
Italia-Politica. Salvini critica la linea Nordio, che replica: "Meloni è con me, non lascio" (Repubblica). L'ira di Nordio: "Io vado avanti" (Stampa). Verso il Congresso Pd: la fronda del nome (Repubblica). Nomine, parte la carica del governo ai quattro Big di Stato (Repubblica).
Italia-Economia. Svolta in vista, le imprese ripartono (Sole). Fisco, regole uguali per tutti: riforma in quattro capitoli (Messaggero)
Eurozona. Alla Stampa parla Knot, il falco della Bce: "L'inflazione cresce, alziamo ancora i tassi".
Esteri-Ungheria. La purga di Orbàan: via i generali pro-Nato (Repubblica).

ECONOMIA
Economia italiana meglio del previsto grazie al crollo del prezzo dell'energia: a sostenerlo è il Centro studi di Confindustria (Messaggero p.16). Svolta in vista, le imprese ripartono (Sole 24 Ore p.2-3); le bollette di dicembre evidenziano il calo rispetto ai picchi estivi; iniziano a rientrare gli stop produttivi varati nel pieno dell'emergenza. L'inflazione – comunque - resta alta, e il rialzo dei tassi penalizza gli investimenti, regge il lavoro. Ma è il caro vita a mandare in fumo i risparmi, e tra inflazione e energia, gli italiani hanno bruciato 41,5 miliardi; i depositi sono scesi di 18mld in 4 mesi, prima volta dal 2017 (Sole 24 Ore p.4).
Repubblica (p.22) guarda al Reddito di cittadinanza e alle mosse del governoMentre il Governo: esecutivo fermo su corsi e impiego; senza rete 440 mila famiglie. L'ipotesi più accreditata è quella di sciogliere Anpal e portare la regia delle politiche attive dentro il ministero. Il nodo più importante rimane quello dell'effettiva occupabilità di chi riceve il rdc visto che per il 70% si tratta di soggetti con bassissima qualifica e scolarità.
Intanto l'esecutivo continua sulla sua strada: nessuna mossa sul caro-benzina e sprint sulla riforma fiscale (Giornale p.2). Meloni ribadisce il no a uno sconto sulle accise, mentre i ricavati per il caro-gas potrebbero confluire al taglio del cuneo.
Messaggero (in prima e p.2) si concentra sulla riforma del Fisco. Stesso carico fiscale per autonomi, lavoratori dipendenti e pensionati; addio alla giungla di tasse de detrazioni. Il riassetto in quattro capitoli, e si basa sul principio di "equità orizzontale". Sul tavolo l'ipotesi di legare gli sconti fiscali al reddito dichiarato. Sulle imprese, l'esecutivo conferma la volontà di eliminare l'Irap.

POLITICA
La Giustizia continua a creare tensioni nella maggioranza. Salvini critica la linea Nordio, che replica: "Meloni è con me, non lascio. Le critiche mi stimolano" (Repubblica p.6, Corriere della Sera p.9). Salvini tuona: "Ora serve una tregua". Il vicepremier chiede di evitare lo scontro con i giudici e si schiera contro il bavaglio alla stampa. Nordio ribadisce la sintonia con Meloni, ma dopo giorni di sconfessioni e isolamento, il ministro è costretto a frenare il fuoco amico; al guardasigilli viene ribadito il sostegno del Terzo polo (Repubblica p.9). Per il sottosegretario alla giustizia Ostellari la qualità di una democrazia si misura anche dalla libertà della stampa di pubblicare notizie e opinioni scomode. Per Meloni la priorità è velocizzare i processi (Stampa p.7), poi elenca le priorità: ergastolo ostativo e modifiche alla Cartabia (Corriere della Sera p.9). L'ex presidente della Camera, Fico, giudica scellerati gli annunci di Nordio, ma addossa ogni responsabilità alla Premier (p.3). Ma lo scontro nella maggioranza è anche sui balneari (QN p.8), FdI non conferma l'emendamento per prorogare le concessioni ma gli alleati di governo vanno avanti. Intanto il Governo si misura con lo spoils system, ed è caccia delle poltrone nelle decine di partecipate con i cda in scadenza (Repubblica p.8), verso la riconferma di Descalzi a Eni, per Enel ipotesi Donnarumma; Crosetto spinge Mariani verso Leonardo mentre continua la trattativa su Poste.
Pd verso il Congresso. Addio di Letta tra orgoglio e lacrime: "Mi tengo le amarezze, non sono pentito" (Repubblica p.2). Il Pd si rinnova (Stampa p.10). Sette ore di dibattito, l'assemblea vota per il regolamento delle primarie e il manifesto dei valori, ma resta la distanza tra ala riformista e sinistra. Il cambio del nome accende lo scontro tra i due schieramenti. Fa notizia il ritorno dei bersaniani, capeggiati da Speranza (Repubblica p.3), accolti con affetto dai nostalgici, ma altri li vedono come "ultracorpi" e manovre dalemiane (Corriere della Sera p.12).
Riforma dell'Autonomia, intervista al leader di Azione, Calenda, sul Messaggero (p.7); per il leader del Terzo polo, c'è un rischio caos, un boomerang per tutto il Paese.

ESTERI
Si accende sempre di più il dibattito sull'invio di armi all'Ucraina. Rabbia di Kiev all'indirizzo soprattutto dei tedeschi per i Leopard: "Voi pensate, noi moriamo" (Corriere in prima e p.2 e tutti). Sulla questione Leopard, il cancelliere tedesco criticato da Kiev (Fatto Quotidiano p.7, Stampa p.2 e tutti); la scelta di temporeggiare sarebbe dettata da una strategia concordata con gli alleati americani; fonti della Difesa Usa parlano di "realismo e di analisi obiettiva su quel che serve effettivamente" e su questo si delinea una spaccatura all'interno della Nato. Mentre gli li Usa suggeriscono a Kiev di rinviare l'offensiva finale (Sole 24 ore p.11), il ministro degli esteri Tajani al Corriere della Sera (p.3) quantifica in 1 mld gli aiuti inviati – a oggi- all'Ucraina. E l'Italia, a breve, invierà i Samp-T, di comune accordo con Parigi. "Le necessità logistiche e di forniture militari saranno sempre più un fattore chiave sia per Kiev sia per Mosca – dichiara Tajani -. Unità d'intenti e massima collaborazione con i partner internazionali sono essenziali, in questa fase più che mai". Poi, sull'emergenza energetica, Tajani spiega: "La strategia del governo è volta a rafforzare la collaborazione con i principali Paesi del Mediterraneo. Oltre che da Algeria e Libia, l'Italia ha iniziato a importare volumi di gas dall'Egitto"." Ma non c'è solo l'energia, come tema dei viaggi diplomatici: un coordinamento con tutti i principali Paesi del Mediterraneo è vitale per stabilizzare la Libia". Meloni prova a rilanciarsi all'estero (Repubblica p.10). Oggi prima tappa in Algeria per discutere di gas e arginare Russia e Cina (Corriere della Sera p.5).
In Ungheria via 170 generali filo-Nato e nuovo stop agli aiuti all'Ucraina (Repubblica p.12)..
Continuano le proteste in Perù (Sole 24 Ore p.11), italiani bloccati. Chiuso Machu Picchu.

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