Commentario del 20.01.2023

IN PRIMA PAGINA
Governo diviso su Nordio (Repubblica). Nordio attacca le procure, Meloni: "Basta liti con i pm" (Stampa). Il Fatto duro contro il Guardasigilli: "Attacca i pm antimafia. Firmiamo per cacciarlo". Il ministro alla Camera definisce gli ambiti di applicazione delle intercettazioni: "Ecco le regole" (Messaggero). Il Giornale segnala tutti gli errori delle intercettazioni.
Nomine, cambio ai vertici del Tesoro (Corriere). Barbieri al Mef, rimosso Rivera: la cacciata decisa da Meloni (Repubblica).Mazzotta confermato alla Ragioneria (Messaggero).
Verso il Congresso Pd. Al Corriere parla Bonaccini: "Il mio Pd parli come si parla al bar. Io ex Pci emiliano e me ne vanto".
Trovato il terzo covo di Messina Denaro. Negli appunti nomi e numeri da decifrare (Corriere). Spunta il libro mastro di Messina Denato su politica e appalti (Messaggero).
Italia-Economia. Lagarde: "Tassi più altri". Tremano le Borse. Dombrovskis all'Italia: "Basta fare debito" (Stampa).
Qatargate, "Kaili in cella". I legali: tortura (Corriere).
Esteri-Ucraina. Se Zelensky spera nella morte di Putin: "Ora dalla Germania nuovi carri armati" (Stampa).

ECONOMIA
La presidente della Bce Lagarde conferma dal World Economic Forum di Davos la stretta sulla politica monetaria, rilanciando le mosse sui tassi a causa di un'inflazione che resta troppo elevata. Le sue parole spingono al ribasso le Borse (Sole in apertura e p.5). Intanto, il vicepresidente della Commissione Ue Dombrovskis alla Stampa (p.3) avverte: "Attraversiamo un momento difficile. I prezzi dell'energia sono elevati e così è l'inflazione, ma negli ultimi mesi abbiamo osservato dei segnali positivi. Il 2023 sarà il grande anno dei pagamenti legati al Next Generation Eu e tutti gli Stati membri devono avanzare con le riforme e gli investimenti. Non si può restare indietro".
Scontro governo-sindacati sulle pensioni (Stampa p.2). Nessuna proposta al primo vertice, ma è già spaccatura dopo il botta e risposta tra le sigle e la ministra Calderone. "Da voi nessuna idea" dice la ministra del lavoro, e i sindacati replicano: "Dall'esecutivo nulla di concreto". Prime aperture sulle modifiche richieste su Opzione Donna, mentre su Quota 41 il governo lavora a carte coperte. La trattativa sulle pensioni – sottolinea il Fatto (p.12) – avviene mentre il presidente dell'Inps Tridico lancia l'allarme: "Nel 2029 il rapporto tra lavoratori e pensionati passa dall'1,4% all,1,3%,  sarà all'1% nel 2050". Luigi Sbarra, leader della Cisl, è moderatamente soddisfatto dell'incontro con il governo. Ma rilancia sul tema dei redditi e dei salari mangiati dal boom dei prezzi. Ad Avvenire (p.6) spiega: "Chiediamo al premier Meloni di aprire subito un tavolo per stabilire impegni certi nella costruzione di un solido Patto anti-inflazione".
Resta anche la tensione con i benzinai. Sciopero confermato il 25 e 26 gennaio, con i sindacati dei gestori che chiedono un incontro alla Meloni (Messaggero p.6 e tutti). Nonostante le proposte di sanzioni più soft da parte del ministro Urso, i gestori confermano lo sciopero (Repubblica p.29).

POLITICA
Lo scontro sulla giustizia in primo piano. Nordio attacca i pm antimafia: "Il Parlamento non sia supino" (Corriere p.5 e tutti). Il ministro spinge per lo stop agli abusi sulle intercettazioni e avverte: "Non toccheremo i reati satelliti alla mafia". Ma le parole di Nordio creano imbarazzo a Palazzo Chigi, che teme uno scontro con le toghe mentre Meloni vuole smorzare le tensioni (Stampa p.6). Conchita Sannino su Repubblica (p.3) scrive di "insofferenza" nel governo per le uscite di Nordio, le cui parole sarebbero state definite "sbagliate e fuori linea". Il Procuratore di Trapani, Gabriele Paci, alla Stampa (p.6) dice: "Nordio tratta i magistrati come un'associazione a delinquere: sembra che le intercettazioni siano un capriccio dei pm che giocano a spiare le persone".
E anche sulle nomine pubbliche il clima è caldo nel governo. La spunta Meloni, ma niente rivoluzione al Mef (Giornale p.9 e tutti). Silurato il direttore Rivera, Giorgetti al suo posto chiama Barbieri. Il braccio di ferro nel governo era andato avanti per settimane. La Stampa (p.15) parla di "compromesso sulle nomine", con il ministro Giorgetti che anticipa la riorganizzazione del ministero. Secondo Guerzoni (Corriere p.3) la prima prova dell'asse tra Meloni e Giorgetti è proprio la grande partite delle nomine di Stato: il ministro cede sull'addio di Rivera ma ottiene una rivoluzione soft, grazie alla conferma del ragioniere generale Mazzotta a dispetto della tentazione di sostituirlo con una figura più gradita.
Verso il Congresso Pd. Su salario minimi, ambiente e lavoro si accende la sfida Bonaccini-Schlein (Repubblica p.13). Intervistato dal Corriere (p.19), Bonaccini dice: "Tanta gente andrà a votare alle primarie. Ci scommetto. Siamo l'unico partito a farle. La sinistra in Italia esiste ancora. Ha voglia di riscatto. E lo dimostrerà". Poi il candidato segretario spiega: "Il Pd rischia l'irrilevanza. Io sono per tornare alla vocazione maggioritaria. Che non significa non fare alleanze, che sono necessarie.  Significa non delegare nulla a nessuno. Non delego i voti di sinistra ai 5 Stelle, né i voti moderati al Terzo polo. Vogliamo andare a prenderceli noi. E anche a prenderli a destra".

ESTERI
Guerra in Ucraina, Zelensky e lo Zar desaparecido: "Non sono sicuro sia ancora vivo" (Stampa p.17, Corriere della Sera p.14, Messaggero p.12). Il presidente ucraino alimenta dubbi su chi prenda decisioni in Russia. Putin non si vede al tradizionale bagno nell'acqua gelata, è la prima volta. Peskov: "L'ha fatto, ma senza tv". Intanto resta il tema delle forniture di armi a Kiev. Gli Usa rilanciano: "La Crimea è ucraina". Ma Berlino frena sui tank (Repubblica p.18-19 e tutti). Oggi a Ramstein vertice degli alleati: da Biden altri 2,5 miliardi a Zelensky per prevenire la nuova offensiva russa. Braccio di ferro Usa-Germania: Scholz concede i Leopard se Washington invierà gli Abrams. Nel frattempo l'ambasciata russa accusa di nuovo l'Italia: "Sequestrati i vostri missili anti-tank" (Stampa p.17). Nuovo post della sede diplomatica russa su Facebook con foto tra cui il numero di serie di un'arma in cui si legge "Oto Melara La Spezia – Italy". Arriva anche la svolta di Lukashenko per soccorrere lo zar: falange bielorussa al fianco dell'Armata (Corriere della Sera p.14). Una fonte: "45mila uomini schierati nelle retrovie".
Qatargate, Kaili resta in cella: "Qui mi torturano". Lite tra gli indagati (Repubblica p.15, Stampa p.19 e tutti). La deputata greca: "Mi hanno fatto vedere mia figlia solo 2 volte. Freddo, luce sempre accesa". L'avvocato: "Torturata". Resterà in carcere un altro mese.
Rivolta in Francia (Stampa p.4, Corriere della Sera p.15). 2 milioni in sciopero contro la riforma delle pensioni. A Parigi corteo di 400 mila lavoratori, scontri con le forze dell'ordine.
Regno Unito, proteste contro il governo Sunak (Stampa p.4). Braccio di ferro tra lavoratori e governo su salari e pensioni. Caro-vita e previdenza nel mirino.

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