Commentario del 17.01.2023

PRIME PAGINE
Catturato il padrino delle stragi (Corriere della Sera, Messaggero). L'ultimo stragista (Repubblica). L'ultimo Padrino (Stampa, Avvenire, Tempo). Senza le intercettazioni sarebbe ancora latitante (Fatto quotidiano). La rivincita dello Stato (Giornale). Bingo (Libero). Erano capaci (Manifesto). Il padrino atto finale (QN).
Il ministro Piantedosi parla a Libero: "Sfida vinta, ma non è finita".
Salvini: opere in ritardo, ma per il 2026 gran parte sarà fatta (Sole24Ore).
Telecom, nuovo strappo di Vivendi (Sole24Ore). Le cartelle si pagano. A rate (Italia Oggi).
L'elogio di Berlusconi (Giornale): nessuno come Giorgia.
Il cinema, la fotografia, gli amori, addio a Lollobrigida, la bellissima (Corriere della Sera e tutti).

ECONOMIA
I benzinai confermano lo sciopero, oggi previsto un nuovo incontro con i sindacati per tentare di scongiurarlo. Le associazioni di categoria saranno ricevute dal ministro Urso che si dice pronto all'ascolto, "il decreto può essere cambiato" (tutti). Scattano gli aumenti in linea con l'inflazione; colf, badanti e baby sitter; buste paga su del 9,2%, stangata per le famiglie. Il contratto mette al riparo i lavoratori dalla crescita dei prezzi ma può costare fino a 116 euro in più al mese (tutti).
Il ministro Giorgetti non vuole trasformare il Mes in uno scoglio insormontabile e rassicura la Ue, "ratifica del Mes più vicina", sarà il Parlamento ad avviare l'iter di approvazione (Repubblica p.34, Stampa p.10). All'Eurogruppo il sollievo di Gentiloni e Dombrovskis per la ratifica in arrivo, il ministro prende tempo: via libera in Aula solo dopo le elezioni amministrative. Borghi, senatore della Lega, a colloquio su Stampa (p.11) avverte: "Non lo voteremo mai, ci costerebbe 130 miliardi, per noi è un tema storico, ci sono clausole che possono portarci in default in una settimana". L'economista, Rogoff parla a Stampa (p.26): "con la crisi l'Italia rischia più di tutti, l'inflazione cala ma non abbastanza, la Bce sa che Roma è il punto debole, adesso dovete fare le riforme ". E sul tema delle infrastrutture, al Sole24Ore (prima e p.8) parla il ministro Salvini, "opere per le Olimpiadi in ritardo ma per il 2026, gran parte sarà fatta", il vice Premier apre al coinvolgimento di Torino per massimizzare l'utilizzo delle infrastrutture già realizzate".

POLITICA
Su tutti i quotidiani l'arresto, avvenuto ieri a Palermo, di Messina Denaro, il "padrino delle stragi". Era latitante da 30 anni. Luzi, comandante generale dei carabinieri, parla al Corriere della Sera (p.7), "lo abbiamo cercato sempre in Sicilia, non ci sono trattative o misteri dietro la cattura". L'ex procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso a Repubblica (p.9): "minacce e favori, così ha creato la sua invisibilità".  Secondo Fatto Quotidiano, senza le intercettazioni sarebbe ancora latitante. Meloni vola subito a Palermo: "è un giorno storico, per battere la mafia non serve fare accordi, ora caccia ai complici", ma si apre il caso intercettazioni e il presidente Mattarella si complimenta per l'operazione: "successo di tutto lo Stato" (Corriere della Sera p.13 e tutti). Il Ministro Piantedosi, intervistato da Libero (p.7) e Giornale (p.11) parla di "vittoria di tutti, è un messaggio alla criminalità, frutto di un lungo lavoro, lo Stato alla fine vince sempre – poi aggiunge - mafiosi e terroristi non avranno tregua".  
Al Corriere della Sera (p.22) il ministro Calderoli parla dell'Autonomia: "serve un anno, decidiamo insieme le tappe, non ci saranno forzature. Nessuna voglia di litigare – spiega - ma di convincere tutti che l'autonomia differenziata non è la bandiera elettorale della Lega, ma quello che serve a questo Paese".
Intanto c'è l'apertura di Berlusconi durante il lancio delle liste per la Lombardia (Corriere della Sera p.23, Messaggero p.10), "ho invitato Meloni ad Arcore, vanno intensificati i rapporti". E poi garantisce lealtà da Fi e chiede di contare di più, "sosteniamo il governo ma senza rinunciare alla nostra identità, sì al presidenzialismo". Pd, attesa (e sospetti) per il "gran ritorno" dei big, dopo Bonaccini, anche Schlein apre al rientro di D'Alema e Bersani (tutti). Anche Schlein rivuole i "vecchi" (Tempo prima e p.8).
Su Repubblica (p.36), l'intervento del ministro Valditara che parla di intelligenza artificiale: "dopo il Covid – dice - la digitalizzazione ha profondamente cambiato la scuola italiana, passando dal 20% dei contratti ad internet nel 2017 ad oltre il 90%. È tuttavia uno strumento che va gestito, per questo il ruolo dell'insegnante come guida è fondamentale".  

ESTERI
Davos vede la recessione: "inflazione oltre il picco" ma al tavolo l'Italia non c'è (Repubblica p.22,). Alla 53ma edizione del Forum economico mondiale (Wef) anche la first lady ucraina Zelenska. Il segretario di Stato Usa, Yellen vedrà il cinese Liu He. Allarme della Oxfam sulle diseguaglianze nel nostro Paese: "Sbagliato eliminare il reddito di cittadinanza".
Qatargate. La figlia di Panzeri estradata in Belgio: via libera dai giudici (tutti). La decisione dopo il rinvio del 3 gennaio motivato dal cattivo stato delle carceri di Bruxelles. Sarà consegnata anche la madre.
Guerra in Ucraina. A Dnipro, tra le macerie almeno 40 morti (Corriere della Sera p.24). Salgono le vittime nel condominio bombardato. Nuova telefonata Erdogan-Putin. Il turco si offre nuovamente di mediare una "pace duratura", ma lo Zar pare disponibile a discutere solo scambi di prigionieri.
Germania, gaffe e indecisione sui tank: va via la ministra della Difesa (Stampa p.16). Dopo giorni di indiscrezioni si dimette la Lambrecht alla vigilia del vertice Nato a cui partecipano oltre 50 Paesi.
Su Stampa (p.17) non si fermano le rivolte anti-regime. Appello a manifestare il 19 e 20 gennaio. Migliaia di esuli iraniani davanti all'Europarlamento. La Metsola: "Non vi lasceremo soli".

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