Commentario del 31.10.2018

IN PRIMA PAGINA
Frena il Pil, crescita zero (Repubblica). Italia ferma, l'Ue la incalza (MF): "il vostro debito è incompatibile" (Stampa). Mossa di Conte e Tria per evitare la procedura: deficit reale al 2% (Sole). Lo spread torna a 312, va male l'asta dei Btp (Giornale). Tra politica e finanza la nuova Alitalia: Ferrovie fa l'offerta ma per andare avanti chiede l'ingresso di un partner (MF). No di Cdp, Eni e Leonardo (Sole). Tra politica e giustizia la "svolta manettara" di 5 Stelle: cancellata la prescrizione (Giornale). Tra politica e tv le nomine Rai: Carboni al Tg1, Sangiuliano al Tg2, Paterniti al Tg3 (Sole). Il governo si è preso tutta la Rai (Repubblica). Per il Fatto torna la lottizzazione: i tg a 5S, Lega e sinistra. Il Giornale: il Tg1 a un comunista. Libero: il nostro vicedirettore al Tg2: evviva.
Dall'estero. Negli Usa Trump cala l'asso in vista del voto: "Basta ius soli" (Giornale). In Brasile Battisti è già fuggito: a casa sua non c'è più nessuno (Giornale).
Il maltempo fa 12 morti (Sole). In apertura su QN la paura per Venezia: a rischio i mosaici di San Marco (Repubblica). Sulla Stampa la Liguria come dopo uno tsunami: a Rapallo le barche arrivano in piazza. Sul Sole il conto dei danni: due miliardi per nubifragi, frane e crolli.
In cronaca, in prima pagina su tutti il ritrovamento di ossa nella Nunziatura apostolica in Vaticano: si riapre il caso Orlandi. Sul Messaggero l'addio a Desirée e lo strazio della madre: "Dovevo aiutarti". Politici in fuga. Il Giornale: che tristezza.

ITALIA-ECONOMIA
Crescita zero nel terzo trimestre, pesa la frenata dell'industria (Sole). Giù l'export mondiale e la fiducia degli imprenditori. L'Italia finisce in stagnazione (Repubblica). Effetto negativo anche sul 2019: difficile crescere dell'1,5% senza misure pro-imprese (Sole). Gli analisti confermano i rischi al ribasso sul 2019. Montanino (Confindustria): "Il pil crescerà ben al di sotto dell'1%. Il tema vero è cosa succede il prossimo anno:l'effetto trascinamento sul 2019 peggiora e la manovra non avrà effetti espansivi rilevanti". Conte, da New Dheli, minimizza: "E' uno stop congiunturale, riguarda l'intero quadro dell'economia europea, per questo abbiamo deciso una manovra espansiva". Di Maio accusa il Pd: "Colpa della manovra del 2017". Salvini se la prende con i governi precedenti "che obbedivano a Bruxelles: un motivo di più per tirare avanti". La frenata del pil complica il lavoro di Tria (Corriere). Italia ferma, l'Ue l'incalza, il titolo d'apertura di MF. Su tutti i giornali la nuova lettera dalla Commissione Europea a Roma (Corriere): manovra incompatibile con il calo del debito pubblico. L'Italia scivola verso la procedura per debito eccessivo. Lunedì all'Eurogruppo il confronto tra governo e Juncker. Ufficialmente il governo conferma l'immutabilità della manovra, scrive il Sole, ma Conte e Tria sosterranno che il disavanzo reale si ferma al 2% per effetto del gettito della crescita e dilatando i tempi (e quindi le spese) su pensioni e reddito di cittadinanza. Per Fubini (Corriere) lo stop della crescita chiude le scorciatoie sui conti con Bruxelles: l'effetto recessivo delle scelte di bilancio è arrivato prima e più forte del presunto effetto espansivo. In queste condizioni è difficile che l'economia cresca tanto nel 2019 da ridurre il debito. Né basterà ritardare di un paio di mesi i programmi di spesa. Su Repubblica l'affanno del Tesoro, stretto tra i dati Istat e il nuovo richiamo della Ue: "Ci stanno accerchiando".
 "Basta alibi, se le cose non vanno la colpa non può essere di quelli che sono venuti prima – l'affondo di Boccia (Confindustria) – Il governo si prenda le sue responsabilità" (Repubblica). "La previsione Istat non sorprende – dice al Corriere Francesco Pugliese, ad di Conad – In questa fase è in aumento il timore per il futuro: aumenta l'invidia sociale, i consumi calano e gli italiani decidono di mettere da parte risparmi per un domani incerto".
Intanto lo schiaffo del pil affonda i BTp. Lo spread torna a 312 punti (Sole),  volano i rendimenti del Btp (MF). Nell'asta di ieri il Tesoro ha pagato 689 milioni di interessi in più rispetto a febbraio. Sulla Stampa gli sviluppi all'Istat, ancora senza presidente. Una poltrona per tre: Giancarlo Blangiardo, sostenuto dalla Lega; Maurizio Vichi, appoggiato dai Cinque Stelle; Elisabetta Carfagna, senza sponsor politici ma con un curriculum "pesante".

ITALIA-POLITICA
Fronda grillina sul Dl sicurezza, stop M5S alla Tav e affondo leghista su Roma: maggioranza a rischio. C'è un'aria strana sul governo, staccare la spina non è un tabù (Giornale p.3). Franco sul Corriere (p.13) sottolinea le contraddizioni quotidiane: su Tav, condono, sicurezza e reddito  il M5S e la Lega esprimono due culture e due governi diversi. Conflitti salvati solo dal contratto.
Mentre prosegue la rissa M5S-Lega sullo stop alla Tav in Piemonte (Repubblica e tutti), preoccupano le tensioni nel M5S sul dl sicurezza, caro a Salvini: "Chi non vota sì andrà fuori" assicurano i vertici grillini (su tutti). Lega e 5S pronti a blindare il decreto in Senato con la fiducia. "Votiamo no anche con la fiducia" dicono i dissidenti 5S. In 4 a rischio espulsione (Corriere p.9). Di Maio teme il voto segreto (Stampa p.3). Fronte critico guidato da De Falco, che al Corriere spiega: "Vogliono farmi un processo? Non me ne frega niente. Di Maio mi ha scritto dicendomi di non far cadere il governo, ma pensate che possa cadere per De Falco?". Poi il senatore 5S spiega: "Il problema non è Salvini, siamo noi, che siamo gli azionisti di maggioranza e non ci facciamo valere". Altra voce critica quella di Mantero, che a Repubblica (p.8) spiega: "Non voterò il dl, se M5S non mi vuole torno a casa. Da Di Maio un ricatto morale che non accetto". Per il Giornale (p.2) Di Maio è ostaggio della fronda e al Senato i numeri sono a rischio, ma Salvini resta fiducioso, visto che il dl dovrebbe incassare il sì di FdI.
La Meloni al Messaggero (p.4) spiega: "Da sempre pronti ad aiutare la Lega su questo tema, ma l'atteggiamento al Senato del Carroccio è incomprensibile".
Nuove tensioni tra i grillini anche sul caso rimborsi: restituzioni dei parlamentari ferme dall'estate (Repubblica p.8). Se i 5S andassero in affanno – scrive il Giornale – a Salvini non dispiacerebbe. 
Già partita l'offensiva leghista sulla Capitale. Salvini e la strategia per prendere Roma: una donna in corsa (Corriere p.8). I leghisti in Campidoglio chiedono le dimissioni della sindaca Raggi, non per l'attesa sentenza sul caso delle nomine "ma – dice il capogruppo Politi – per i disastri che sta facendo alla città". Ma Salvini frena i suoi: "Aspettiamo la sentenza". Poi assicura: "Aiuterò la sindaca sulla sicurezza" (Messaggero p.7). Per l'eventuale corsa al Campidoglio, i nomi sono quelli di Saltamartini, Bongiorno e Meloni (Corriere p.8). "Io sono pronta per le europee. Su Roma si vedrà quando si dovesse presentare concretamente l'occasione del voto – dice la Meloni al Messaggero -. Non sono convinta che la Raggi scapperà a gambe levate".
Rai, c'è l'accordo sui direttori dei Tg, ma è scontro sulle reti (Messaggero p.10 e tutti). Carboni, da caporedattore, fa il "salto" al Tg1 in quota M5S. "Il mio Tg1 sarà vecchia scuola" annuncia Carboni alla Stampa (p.11). Sangiuliano al Tg2 e Paterniti al Tg3 (su tutti). Oggi in cda le prime designazioni, ok anche a Mazzà al Gr, da sciogliere il nodo RaiSport. Pd in trincea: "E' un governo piligatutto, nomine senza alcun piano editoriale, è solo occupazione del potere". Intanto, sulle reti è ancora caos: scontro tra Salvini e l'ad Salini sulla guida di Rai2 a Casimiro Lieto, autore del programma della Isoardi (Repubblica p.12 e altri). In corsa per Rai1 Freccero (Corriere p.13).
Martina formalizza le dimissioni: il Pd va al congresso (Sole p.21). Messaggero (p.8) evoca l'ultima manovra tra Martina e Minniti: patto anti-Zingaretti per le primarie. Gentiloni alla Kermesse del Foglio: "In un periodo breve, di soli 5 mesi, il nuovo governo ha cambiato il quadro in cui il nostro Paese si colloca. Il nostro paese è più isolato, meno sicuro e più povero. Abbiamo bisogno un centrosinistra patriottico che promuova la crescita felice e non la decrescita".

ESTERI
"Toglierò la cittadinanza per nascita": sul Corriere e tutti l'ultimo affondo anti-migranti di Trump, in tempo per le elezioni di mid-term. Il presidente piccona il 14esimo emendamento della Costituzione americana, che riconosce come cittadini Usa tutte le persone nate o naturalizzate nel Paese. "Siamo l'unico Paese al mondo così stupido da consentire una cosa del genere. Ho intenzione di cancellare tutto ciò con un ordine esecutivo. Lo posso fare, è nei miei poteri".
La Casa Bianca prepara l'ultimo round di dazi alla Cina «se non ci sarà l'accordo sul commercio», dichiara il presidente Trump (Sole). In vista del meeting tra Trump e Xi Jinping al G20 di fine novembre in Argentina la Casa Bianca si sta preparando al piano B nel caso in cui l'incontro dovesse fallire: un nuovo round di dazi doganali nonostante le critiche arrivano dalle aziende americane e il nervosismo dei mercati finanziari. La guerra commerciale produce effetti negativi sull'economia cinese. La crescita rallenta, la banca centrale porta lo yuan ai minimi da dieci anni rispetto al dollaro (MF). Una potente arma in mano ai cinesi se la guerra con gli Usa dovesse continuare è quella del turismo, anche se negli ultimi mesi gli arrivi di cinesi negli Usa sono crollati. Il boicottaggio statale dei viaggi dei cinesi in America potrebbe costare molto caro a Washington. Intanto il pil americano cresce più del 3%, miglior risultato dal 2005 (Sole).
Dilemma Cdu per il dopo Merkel (Sole). Il 6 dicembre congresso ad Amburgo. In lizza l'erede Kramp-Karrenbauer e due candidati di rottura: Spahn e Merz. La nomina del nuovo leader avrà effetti sul governo tedesco e sulla Ue. C'è una corrente della Cdu che chiede una svolta radicale, ma non è chiaro se voglia rischiare una linea agli antipodi della cancelliera. Il passo indietro della Cancelliera potrebbe rappresentare un vantaggio per il presidente francese Macron, scrive il Giornale. Quanto all'Italia, potremmo addirittura rimpiangerla, scrive il Giornale: non perché il suo agire politico sia stato ideale ma perché chi ne prenderà il posto alla Cdu sarà sicuramente più duro con noi.

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Commentario del 31.10.18

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Frena il Pil, crescita zero (Repubblica). Italia ferma, l'Ue la incalza (MF): "il vostro debito è incompatibile" (Stampa). Mossa di Conte e Tria per evitare la procedura: deficit reale al 2% (Sole). Lo spread torna a 312, va male l'asta dei Btp (Giornale). Tra politica e finanza la nuova Alitalia: Ferrovie fa l'offerta ma per andare avanti chiede l'ingresso di un partner (MF). No di Cdp, Eni e Leonardo (Sole). Tra politica e giustizia la "svolta manettara" di 5 Stelle: cancellata la prescrizione (Giornale). Tra politica e tv le nomine Rai: Carboni al Tg1, Sangiuliano al Tg2, Paterniti al Tg3 (Sole). Il governo si è preso tutta la Rai (Repubblica). Per il Fatto torna la lottizzazione: i tg a 5S, Lega e sinistra. Il Giornale: il Tg1 a un comunista. Libero: il nostro vicedirettore al Tg2: evviva.
Dall'estero. Negli Usa Trump cala l'asso in vista del voto: "Basta ius soli" (Giornale). In Brasile Battisti è già fuggito: a casa sua non c'è più nessuno (Giornale).
Il maltempo fa 12 morti (Sole). In apertura su QN la paura per Venezia: a rischio i mosaici di San Marco (Repubblica). Sulla Stampa la Liguria come dopo uno tsunami: a Rapallo le barche arrivano in piazza. Sul Sole il conto dei danni: due miliardi per nubifragi, frane e crolli.
In cronaca, in prima pagina su tutti il ritrovamento di ossa nella Nunziatura apostolica in Vaticano: si riapre il caso Orlandi. Sul Messaggero l'addio a Desirée e lo strazio della madre: "Dovevo aiutarti". Politici in fuga. Il Giornale: che tristezza.

ITALIA-ECONOMIA
Crescita zero nel terzo trimestre, pesa la frenata dell'industria (Sole). Giù l'export mondiale e la fiducia degli imprenditori. L'Italia finisce in stagnazione (Repubblica). Effetto negativo anche sul 2019: difficile crescere dell'1,5% senza misure pro-imprese (Sole). Gli analisti confermano i rischi al ribasso sul 2019. Montanino (Confindustria): "Il pil crescerà ben al di sotto dell'1%. Il tema vero è cosa succede il prossimo anno:l'effetto trascinamento sul 2019 peggiora e la manovra non avrà effetti espansivi rilevanti". Conte, da New Dheli, minimizza: "E' uno stop congiunturale, riguarda l'intero quadro dell'economia europea, per questo abbiamo deciso una manovra espansiva". Di Maio accusa il Pd: "Colpa della manovra del 2017". Salvini se la prende con i governi precedenti "che obbedivano a Bruxelles: un motivo di più per tirare avanti". La frenata del pil complica il lavoro di Tria (Corriere). Italia ferma, l'Ue l'incalza, il titolo d'apertura di MF. Su tutti i giornali la nuova lettera dalla Commissione Europea a Roma (Corriere): manovra incompatibile con il calo del debito pubblico. L'Italia scivola verso la procedura per debito eccessivo. Lunedì all'Eurogruppo il confronto tra governo e Juncker. Ufficialmente il governo conferma l'immutabilità della manovra, scrive il Sole, ma Conte e Tria sosterranno che il disavanzo reale si ferma al 2% per effetto del gettito della crescita e dilatando i tempi (e quindi le spese) su pensioni e reddito di cittadinanza. Per Fubini (Corriere) lo stop della crescita chiude le scorciatoie sui conti con Bruxelles: l'effetto recessivo delle scelte di bilancio è arrivato prima e più forte del presunto effetto espansivo. In queste condizioni è difficile che l'economia cresca tanto nel 2019 da ridurre il debito. Né basterà ritardare di un paio di mesi i programmi di spesa. Su Repubblica l'affanno del Tesoro, stretto tra i dati Istat e il nuovo richiamo della Ue: "Ci stanno accerchiando".
 "Basta alibi, se le cose non vanno la colpa non può essere di quelli che sono venuti prima – l'affondo di Boccia (Confindustria) – Il governo si prenda le sue responsabilità" (Repubblica). "La previsione Istat non sorprende – dice al Corriere Francesco Pugliese, ad di Conad – In questa fase è in aumento il timore per il futuro: aumenta l'invidia sociale, i consumi calano e gli italiani decidono di mettere da parte risparmi per un domani incerto".
Intanto lo schiaffo del pil affonda i BTp. Lo spread torna a 312 punti (Sole),  volano i rendimenti del Btp (MF). Nell'asta di ieri il Tesoro ha pagato 689 milioni di interessi in più rispetto a febbraio. Sulla Stampa gli sviluppi all'Istat, ancora senza presidente. Una poltrona per tre: Giancarlo Blangiardo, sostenuto dalla Lega; Maurizio Vichi, appoggiato dai Cinque Stelle; Elisabetta Carfagna, senza sponsor politici ma con un curriculum "pesante".

ITALIA-POLITICA
Fronda grillina sul Dl sicurezza, stop M5S alla Tav e affondo leghista su Roma: maggioranza a rischio. C'è un'aria strana sul governo, staccare la spina non è un tabù (Giornale p.3). Franco sul Corriere (p.13) sottolinea le contraddizioni quotidiane: su Tav, condono, sicurezza e reddito  il M5S e la Lega esprimono due culture e due governi diversi. Conflitti salvati solo dal contratto.
Mentre prosegue la rissa M5S-Lega sullo stop alla Tav in Piemonte (Repubblica e tutti), preoccupano le tensioni nel M5S sul dl sicurezza, caro a Salvini: "Chi non vota sì andrà fuori" assicurano i vertici grillini (su tutti). Lega e 5S pronti a blindare il decreto in Senato con la fiducia. "Votiamo no anche con la fiducia" dicono i dissidenti 5S. In 4 a rischio espulsione (Corriere p.9). Di Maio teme il voto segreto (Stampa p.3). Fronte critico guidato da De Falco, che al Corriere spiega: "Vogliono farmi un processo? Non me ne frega niente. Di Maio mi ha scritto dicendomi di non far cadere il governo, ma pensate che possa cadere per De Falco?". Poi il senatore 5S spiega: "Il problema non è Salvini, siamo noi, che siamo gli azionisti di maggioranza e non ci facciamo valere". Altra voce critica quella di Mantero, che a Repubblica (p.8) spiega: "Non voterò il dl, se M5S non mi vuole torno a casa. Da Di Maio un ricatto morale che non accetto". Per il Giornale (p.2) Di Maio è ostaggio della fronda e al Senato i numeri sono a rischio, ma Salvini resta fiducioso, visto che il dl dovrebbe incassare il sì di FdI.
La Meloni al Messaggero (p.4) spiega: "Da sempre pronti ad aiutare la Lega su questo tema, ma l'atteggiamento al Senato del Carroccio è incomprensibile".
Nuove tensioni tra i grillini anche sul caso rimborsi: restituzioni dei parlamentari ferme dall'estate (Repubblica p.8). Se i 5S andassero in affanno – scrive il Giornale – a Salvini non dispiacerebbe.  
Già partita l'offensiva leghista sulla Capitale. Salvini e la strategia per prendere Roma: una donna in corsa (Corriere p.8). I leghisti in Campidoglio chiedono le dimissioni della sindaca Raggi, non per l'attesa sentenza sul caso delle nomine "ma – dice il capogruppo Politi – per i disastri che sta facendo alla città". Ma Salvini frena i suoi: "Aspettiamo la sentenza". Poi assicura: "Aiuterò la sindaca sulla sicurezza" (Messaggero p.7). Per l'eventuale corsa al Campidoglio, i nomi sono quelli di Saltamartini, Bongiorno e Meloni (Corriere p.8). "Io sono pronta per le europee. Su Roma si vedrà quando si dovesse presentare concretamente l'occasione del voto – dice la Meloni al Messaggero -. Non sono convinta che la Raggi scapperà a gambe levate".
Rai, c'è l'accordo sui direttori dei Tg, ma è scontro sulle reti (Messaggero p.10 e tutti). Carboni, da caporedattore, fa il "salto" al Tg1 in quota M5S. "Il mio Tg1 sarà vecchia scuola" annuncia Carboni alla Stampa (p.11). Sangiuliano al Tg2 e Paterniti al Tg3 (su tutti). Oggi in cda le prime designazioni, ok anche a Mazzà al Gr, da sciogliere il nodo RaiSport. Pd in trincea: "E' un governo piligatutto, nomine senza alcun piano editoriale, è solo occupazione del potere". Intanto, sulle reti è ancora caos: scontro tra Salvini e l'ad Salini sulla guida di Rai2 a Casimiro Lieto, autore del programma della Isoardi (Repubblica p.12 e altri). In corsa per Rai1 Freccero (Corriere p.13).
Martina formalizza le dimissioni: il Pd va al congresso (Sole p.21). Messaggero (p.8) evoca l'ultima manovra tra Martina e Minniti: patto anti-Zingaretti per le primarie. Gentiloni alla Kermesse del Foglio: "In un periodo breve, di soli 5 mesi, il nuovo governo ha cambiato il quadro in cui il nostro Paese si colloca. Il nostro paese è più isolato, meno sicuro e più povero. Abbiamo bisogno un centrosinistra patriottico che promuova la crescita felice e non la decrescita".

ESTERI
"Toglierò la cittadinanza per nascita": sul Corriere e tutti l'ultimo affondo anti-migranti di Trump, in tempo per le elezioni di mid-term. Il presidente piccona il 14esimo emendamento della Costituzione americana, che riconosce come cittadini Usa tutte le persone nate o naturalizzate nel Paese. "Siamo l'unico Paese al mondo così stupido da consentire una cosa del genere. Ho intenzione di cancellare tutto ciò con un ordine esecutivo. Lo posso fare, è nei miei poteri".
La Casa Bianca prepara l'ultimo round di dazi alla Cina «se non ci sarà l'accordo sul commercio», dichiara il presidente Trump (Sole). In vista del meeting tra Trump e Xi Jinping al G20 di fine novembre in Argentina la Casa Bianca si sta preparando al piano B nel caso in cui l'incontro dovesse fallire: un nuovo round di dazi doganali nonostante le critiche arrivano dalle aziende americane e il nervosismo dei mercati finanziari. La guerra commerciale produce effetti negativi sull'economia cinese. La crescita rallenta, la banca centrale porta lo yuan ai minimi da dieci anni rispetto al dollaro (MF). Una potente arma in mano ai cinesi se la guerra con gli Usa dovesse continuare è quella del turismo, anche se negli ultimi mesi gli arrivi di cinesi negli Usa sono crollati. Il boicottaggio statale dei viaggi dei cinesi in America potrebbe costare molto caro a Washington. Intanto il pil americano cresce più del 3%, miglior risultato dal 2005 (Sole).
Dilemma Cdu per il dopo Merkel (Sole). Il 6 dicembre congresso ad Amburgo. In lizza l'erede Kramp-Karrenbauer e due candidati di rottura: Spahn e Merz. La nomina del nuovo leader avrà effetti sul governo tedesco e sulla Ue. C'è una corrente della Cdu che chiede una svolta radicale, ma non è chiaro se voglia rischiare una linea agli antipodi della cancelliera. Il passo indietro della Cancelliera potrebbe rappresentare un vantaggio per il presidente francese Macron, scrive il Giornale. Quanto all'Italia, potremmo addirittura rimpiangerla, scrive il Giornale: non perché il suo agire politico sia stato ideale ma perché chi ne prenderà il posto alla Cdu sarà sicuramente più duro con noi.

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Commentario del 30.10.2018

IN PRIMA PAGINA
S&P aiuta spread e borsa (MF). L'avvertimento di Goldman Sachs: il governo cade a giugno (Giornale).
Grande tensione sulle grandi opere (Avvenire). No Tav, scontro Lega-5S. E rischia il decreto sicurezza (Corriere). Il M5S dichiara guerra alla Tav, rabbia di imprese e sindacati (Repubblica). Stop M5S, la Lega si sfila (Messaggero). Torino vota lo stop all'Alta Velocità, la piazza protesta: "Una vergogna" (Stampa). Caos M5S: meritiamo i forconi, per recuperare fermano la Tav (Giornale). Di Maio, scaricato dai suoi, ritornerà in ginocchio da Salvini (Libero). L'appello di Berlusconi a Salvini sul Giornale: "Ora mollali". Il Fatto torna sull'inchiesta Consip: tutti nei guai tranne il bugiardo. Il Pm: a processo Lotti e Del Sette. Tiziano Renzi è da archiviare (Repubblica).
Ampzio spazio all'allerta maltempo, vittime e feriti per il crollo degli alberi (Corriere). Roma chiusa per vento (Messaggero). Il Viminale: "Chiudere tutte le scuole" (Giornale).
Germania, Merkel, perdute le elezioni in Assia: "Non mi candiderò più dal 2021" (Sole e tutti). Senza di lei un'Europa più divisa (Repubblica). Terremoto prima delle Europee (Giornale). Weber (Ppe) al Messaggero: "Nuova fase, ora un tavolo Ue rilanci l'Italia".
Alitali dalle Ferrovie fumata grigia sul dossier (MF). Mazzoncini a Repubblica: "L'acquisto di Alitalia avventura pericolosa per le Ferrovie". In cda Fs arriva il Progetto Az (Sole).Soldi e sport, Giorgetti svuota il Coni di Malagò e se ne fa un altro (Fatto).
Serie A: l'Inter batte la Lazio e raggiunge il Napoli (Corriere e altri).

ECONOMIA
Le ultime limature di Conte e Tria: manovra pronta, va alla Camera (Corriere p.10). Tria insiste per ridurre il deficit anche solo al 2,3%, nuovo no di Salvini e Di Maio (Stampa p.4). Intanto, previsto un tesoretto da 4 mld, la mossa di Conte e Tria: accantonati fondi per fronteggiare possibili emergenze (Messaggero p.7). Fondi ad hoc per quota 100 e reddito di cittadinanza, lo spread resta sotto i 300 punti. Banche ok, pagelle positive agli "stress test" di venerdì. Intanto Tria studia un altro salva-banche (MF p.2): il premier ha chiesto possibili interventi sul credito. Summit tra il premier e il titolare del Mef: il dossier credito sul tavolo del governo (Sole p.8). Il sottosegretario leghista alle Infrastrutture, Siri, al Corriere (p.11): "Banche? Al momento non ci sono condizioni così sfavorevoli da dover pensare a un provvedimento. Ma il sistema bancario è parte integrante del Paese e va salvaguardato". Poi aggiunge: "Per il reddito di cittadinanza serve qualche mese in più, mentre per quota 100 l'obiettivo è febbraio". Intanto, le misure del governo che arrivano domani in Parlamento prevedono un pacchetto per il Sud, terre gratis per il terzo figlio, flat tax per le ripetizioni dei professori (Messaggero p.4 e tutti). La manovra è chiusa, la lite sulle pensioni no, il Carroccio è contrario a qualsiasi taglio sugli assegni previdenziali alti, se maturati con sistema contributivo (Repubblica p.12). Il testo in Ragioneria con molti dubbi, Conte rinvia la partenza per l'India per mediare tra Tesoro e ministro Toninelli che pretende la regia sugli investimenti.
Nel rapporto con l'Ue, il capogruppo Ppe Weber al Messaggero (p.11): "E' naturale che siano gli italiani a scrivere la leggi di bilancio e non Bruxelles. Ma si metta fine alle accuse reciproche e si torni a lavorare insieme e dialogare. Autorità italiane e Ue lavorino insieme per concordare un piano di investimenti: l'Italia ha i numeri per fare crescita e creare ricchezza".

POLITICA
"Il governo cade entro giugno": sul Giornale (in prima e p.5) lo studio di Goldman Sachs secondo cui l'esecutivo italiano non supererà le Europee della prossima primavera e verrà sostituito da un governo "più coerente".
Intanto, grande tensione sulle grandi opere (Avvenire e tutti). A Torino passa la mozione No Tav, Appendino accerchiata ma Di Maio respira (Stampa p.2): il vicepremier annuncia un incontro con la sindaca e il ministro Toninelli. "Fermiamo la Tav", bagarre a Torino: il voto M5S fa infuriare imprese e Lega (Corriere p.6). Con lo stop ai lavori dell'Alta Velocità l'Italia dovrà pagare 2,5 mld (Messaggero p.9). Industriali, politici, sindacati: si risveglia il partito del Tav (Fatto p.8). Gallina (Confindustria Torino) al Giornale: "Una marcia dei 100mila per dire sì alle grandi opere. I 5S si arroccano su ideologie strampalate, spero che la Lega mantenga le promesse". Dal Carroccio nessuna sponda all'alleato, i grillini sperano in Parigi per un rinvio (Messaggero p.8). Il Carriccio "morde" su grandi opere e voto a Roma. Ma dal Terzo Valico alle Pedemontane, Libero (p.6) evidenzia tutti i no alle grandi opere. Repubblica (p.7) evidenzia il sospetto sullo scambio di cantieri tra M5S e Lega: Salvini non alza i toni contro l'alta alla Tav e forse i grillini non ostacoleranno Terzio Valico e Pedemontana.
Intanto cresce la polemica interna al Movimento. La senatrice grillina Fattori in un in intervento su Libero (p.2): "I nostri elettori dovrebbero inseguirci con i forconi. Immaginate se avessimo detto cosa avremmo davvero fatto con Tap, Ilva, alleanze etc". "Vietato cedere": ora Di maio pensa alle espulsioni (Fatto p.8). Il capo M5S avverte i dissidenti in Senato e insiste nel no alla Tav.  Di Maio si sente sotto attacco: vuole la "testuggine romana" e minaccia sanzioni per i ribelli perchè "non possiamo permetterci cedimenti" (Corriere p.7). Ma crescono le tensioni, con i dissidenti del Movimento in rivolta: ora sono a rischio i numeri per il decreto sicurezza, con i ribelli – guidati da De Falco – pronti a votare no (Corriere p.8). Ipotezi fiducia (Repubblica p.10), ma i dl Sicurezza non si ferma, la fronda grillina nemmeno (Fatto p.11): bocciati gli emendamenti di Nugnes & Co, la maggioranza va dritta sul dl Salvini, ma il Pd spera nei voti segreti in aula per spaccare il M5S.
Secondo Libero (p.3) per il M5S il peggio deve ancora venire e Di Maio può attaccarsi solo a Salvini: il leader del Carroccio, che non può mollare l'alleato perchè l'alternativa è peggio, è il suo unico appoggio. Per Franco (Corriere p.9) Di Maio teme gli attacchi dall'interno. "Se salta Di Maio salta il governo e si va al voto, non ci sono piani B" dice il sottosegretario al Mit Siri al Corriere (p.11). Berlusconi avverte Salvini: "E' un ultimatum, rompi con i 5S o addio all'alleanza. Dateci – dice all'indirizzo dei leghisti – una data certa entro la quale romperete il patto coi grillini o sarà difficile stare insieme". E Corriere (p.13) evidenzia i dubbi di Berlusconi che avverte: "Non so se alle elezioni posso stare con Salvini". Ma non ci sarà lo strappo: la Lega si tiene i grillini perchè al momento è "meglio stare insieme" visto che "le alternative sono peggiori" (Libero p.4). Il governatore leghista Fontana al Corriere (p.6): "Noi e M5S abbiamo visioni diverse, sono contento della mia attuale coalizione di centrodestra. La Tav è fondamentale, merci e persone devono poter circolare alla stessa velocità con cui viaggiano nel resto d'Europa".

ESTERI
"Basta politica" L'addio della Merkel lungo 3 anni (Avvenire p. 9 e tutti). Decisione annunciata dopo il crollo della Cdu nelle elezioni regionali di domenica nell'Assia (-10 punti) e 18 anni vissuti da leader. "Ma non mi ricandiderò: non sono nata per fare la Cancelliera a vita" (Corriere prima e p. 14) confermando che l'attuale segretario generale, Annegret Kramp-Karrenbauer (alias Akk) e il ministro della Sanità, Jens Spahn, "si sono già candidati a succederle al vertice del partito". Ma c'è anche chi chiede le dimissioni subito da cancelliera (Messaggero p. 10). Pragmatica, forse noiosa, ma capace di scelte importanti, scrive Valentini nel suo commento (Corriere p. 15). Per Bolaffi, su Repubblica (prima e p. 33) senza la Merkel ci sarà un'Europa più divisa: il suo addio alla Cdu segna il tramonto della Grande Coalizione e apre la strada ai paesi della democrazia illiberale. Fabbri sul Giornale (p. 10) ricorda "la ragazza dell'Est" che scalzò il mentore Kohl per diventare la donna pià potente del mondo, imponendosi nel vuoto politco di quella Germania. Manfred Weber al Messaggero (p. 11): "Il Ppe recupererà i voti perduti, un tavolo Ue per rilanciar el'Italia". Per il candidato leader dei popolari europei, la Merkel "ha aperto la porta al futuro: orgoglioso di avere l'appoggio di Orban e Kurz".
Daniel Cohn-Bendit, l'eurodeputato verde, che alla fine dell'estate ha rifiutato di entrare nel governo francese di Macron, al Corriere dice: "Il fatto che non siripresenti dopo la sconfitta in Assia significa che avremo una lotta molto dura al congresso della Cdu di dicembre". Conseguenze per l'Europa? "È presto per dirlo – sottolinea Cohn-Bendit - è vero che Macron sperava nella sponda di Merkel per rilanciare la Ue, ma dobbiamo vedere adesso chi prende la direzione della Cdu". Secondo Antonio Villafranca (Ispi) "ha infranto la regola che vieta alla Cdu di cedere a destra". Ora è caccia al sostituto, una successione "impossibile" (Avvenire p. 9). Jeans Spahn, attuale ministro della salute, è considerato tra le alternative più credibili, mentre nella Spd crescono le ambizioni di Olaf Scholz.

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Commentario del 29.10.2018

IN PRIMA PAGINA
In primo piano la questione banche e il piano anti-spread (Corriere). Patto nel governo (Messaggero). Vertice Salvini-Di Maio, anche per caos nel governo sulle grandi opere. Conte si scusa: "Colpa mia il sì al Tap" (Repubblica). Sul sì al gasdotto, rivolta M5S: appello a Conte (Messaggero). Gli elettori bruciano la bandiera dei 5S: "Dimettetevi" (Libero). Di Maio chiede aiuto a Salvini: "Blocco dei lavori o implodiamo" (Stampa). Intanto, su Repubblica parla Paolo Foietta, commissario Tav, che parla dell'Alta velocità Torino-Lione: "Toninelli mai visto. Costerà più lo stop che finire l'opera".
Dagli esteri, spazio al colpo alla Merkel, crollo Cdu e Spd nel voto in Assia. Boom dei Verdi (Messaggero). La fanno nera e verde, Merkel ancora ko (Libero). Destini paralleli di Merkel e Spd (Corriere).
In primo piano anche il voto in Brasile: Bolsonaro sbanca, il Paese svolta a destra (Messaggero). Bolsonaro vince e ci rimanda subito Battisti (Giornale).

ECONOMIA
Tra le tensioni sulle banche e l'asta dei Bot, il mercato giudica la manovra (Repubblica p.6). Governo verso la resa sul deficit: la soglia del 2,4% non è più un dogma, ipotesi limatura per convincere la Ue (Giornale p.5). "Abbassare il deficit forse non basta, ma potrebbe servire dare un messaggio di chiarezza sul rapporto con l'Europa - dice il ministro Tria al Foglio (p.5) -. Non vedo tutto questo pessimismo, è una discussione sui decimali quella che si sta portando avanti. Bisogna mantenere la lucidità dei giudizi e abbassare i toni". Poi Tria parla dello spread: "Un tasso di differenziale così alto non possiamo sopportarlo molto a lungo. Draghi non è stato inopportuno a dirlo, come un banchiere centrale deve fare. Lo spread non dipende dal 2,4% di deficit, ma dall'incertezza politica, che non si riesce a fugare. I fondamentali economici non giustificano questo differenziale col Bund tedesco, né lo giustificano le misure previste in manovra".  Poi sulla crescita, il titolare del Mef spiega: "Il livello di crescita è stata individuato attraverso un modello econometrico efficiente del Tesoro, nessuno si è inventato i numeri. L'Europa sta perdendo di vista le ragioni dello stare insieme".
Intanto, stress test e Btp in scadenza: nuovo allarme per le banche (A&F p.20). Il 2 novembre l'Eba comunicherà i risultati delle prove sulla tenuta del patrimonio degli istituti in caso di "scenari avversi". Focus sulla liquidità di Intesa, Unicredit e più ancora per le altre, mentre lo spread alto inizia a intaccare crediti e redditività. Secondo gli analisti, con lo spread a 388 punti solo i primi 5 gruppi non corrono rischi (Messaggero p.2). Patto nel governo per il salva-banche (Messaggero in prima e p.2): "Nessuna banca sarà in difficoltà" assicurano Salvini e Di Maio. L'intesa tra i due vicepremier apre ad un rafforzamento del fondo salva-banche come piano anti-spread. Palazzo Chigi e Tesoro studiano una rete di sicurezza per vigiliare sulle banche: Conte ha chiesto un piano con diversi scenari e tipi di intervento (Corriere p.5). Tria al Foglio: "Un governo deve intervenire, in un modo o nell'altro, di fronte a possibili difficoltà degli istituti. Ma certo, ora, non posso anticipare nulla. Non sono preoccupato per la capitalizzazione delle banche, ma guardo attentamente a ciò che accade. Al momento non ci sono pericoli di fronte allo stress test, ma questo tasso di spread non è sostenibile". Contro la crisi, si fanno ipotesi di fusioni o di utilizzo dei 15 mld del vecchio fondo di salvataggio (Messaggero p.2).
Spread e tensioni sui mercati legati anche ad un possibile progetto di Italexit, che il governo ha però smentito. "Un piano B per l'uscita dall'euro serve, siamo noi i veri europeisti" dice alla Verità (p.13) Antonio Maria Rinaldi, allievo del ministro Savona. "Non sono né di destra né di sinistra, ma sovranista: voglio tutelare gli interessi degli italiani. E un piano B serve: come disse una volta Savona, nessuno pensa che un progettista di navi sbagli a prevedere scialuppe di salvataggio. Allo stesso modo, serve un'alternativa se l'euro dovesse crollare". "Questa Europa farebbe bene a tacere – dice alla Verità (p.7) l'economista Fitoussi -. La Commissione Ue ha fatto per anni politiche sbagliate e ora si lamenta se la gente le vota contro. Il governo italiano continui a fare ciò che ha promesso: l'austerità produce solo danni".

POLITICA
Tensioni tra Salvini e Di Maio: quattro ore di vertice, poi la tregua con la mediazione di Conte (Corriere p.4). "Dobbiamo ripartire dal contratto" hanno convenuto alla fine i due vicepremier. Salvini smentisce ipotesi di rottura: "Siamo positivi e lavoriamo come Lega e M5S in sintonia per la crescita e il cambiamento dell'Italia". Ma i motivi di tensione restano tanti, dalle banche alla Bce, dal decreto fiscale a quello sulla sicurezza, ma anche sulle grandi opere come Tav e Tap. Su grandi opere e banche Salvini si smarca da Di Maio: "Bisogna fare quel che serve" (Repubblica p.3).
In Puglia i No-Tap bruciano le bandiere del M5S dopo il via libera ai lavori al gasdotto, ma il premier ai cittadini di Meledugno dice: "Date la colpa a me" (Corriere p.8). Il premier in soccorso di Di Maio "L'opera va realizzata, i costi per lo Stato sarebbero enormi" (Repubblica p.4). Ma i parlamentari dissidenti spiegano: "Non ci sono penali". Per il Fatto (p.2) il rischio risarcimento c'è, i 20 mld sono solo una stima.  Messaggero (p.4) segnala la presenza di un accordo che implicherebbe 40 mld di costo per l'uscita dal progetto Tap, ma Repubblica (p.4) riporta un documento ufficiale del Mise che smentisce l'esistenza di "penali segrete". I cittadini pugliesi chiedono le dimissioni di ministri e parlamentari del M5S, che avevano promesso lo stop ai cantieri. "Sono gli ultimi a poter chiedere le mie dimissioni – dice la ministra per il Sud, Lezzi -. Il M5S non ha dato nessun via libera, il dossier è stato gestito dal governo precedente" (Stampa p.3 e altri).
Polemiche anche sulla Tav. Lo stop ai lavori divide il governo e Torino, operai in piazza per il sì (Repubblica p.2). Dopo il diktat di Di Maio, il M5S oggi vota per schierare il Comune contro l'Alta Velocità. Industriali, artigiani e commercianti in protesta: "Così si uccide la città". Torino diventa anti-M5S (Stampa p.2): oggi voto in Consiglio comunale mentre le categorie produttive si mobilitano. "Blocco dei lavori o implodiamo" è la richiesta di aiuto di Di Maio a Salvini. Ma il leghista Molinari alla Stampa (p.2) dice: "Quel progetto è strategico e va terminato. Non è la mia posizione ma quella di tutta la Lega. Potremmo valutare di modificare i tempi, ma non è in discussione la realizzazione". A Repubblica (p.2) parla il direttore dell'Osservatorio sulla Torino-Lione, Foietta: "Il governo ha paura delle cose che potrei raccontare se mi ricevesse. Sono farciti di preconcetti che la sola idea di sentire come stanno le cose suscita nel governo una terribile preoccupazione. Da mesi non ricevo alcuna risposta, la mia è una denuncia politica. IL blocco della Tav è il frutto di un accordo con la Lega che non vuole fermare Tap, Terzo Valico e opere che interessano il Lombardo-Veneto". Poi il commissario Foietta aggiunge: "Non ci sono penali, ma il costo per il Paese è di 4 mld, mentre per avere l'opera ne servono 2,9".
Tensioni nella maggioranza anche per le nomine Rai: veti incrociati tra Lega e M5S su Tg1 e RaiUno (Stampa p.5). Via alla lottizzazione gialloverde: Lega e M5S si litigano gli ultimi posti (Repubblica p.7). Atteso oggi l'accordo sulle direzioni.
Pd, Martina si dimette e prepara la corsa: "Il Pd vada oltre i suoi confini" (Corriere p.9 e altri). Segretario uscente pronto a candidarsi alle primarie. Ipotesi congresso a febbraio.

ESTERI
Germania sempre più Verde, in Assia altro schiaffo a Merkel (Repubblica, p.12). Dopo l'exploit bavarese, Gruenen al 19,6%. Cdu e Spd perdono entrambi il 10% dei voti. Il risultato in Assia indebolisce Merkel (Corriere della sera, p.13). In forte progressione l'estrema destra di Afd. Il governo si regge su due partiti che stanno registrando continue cadute alle elezioni regionali. Spd paga la decisione di non stare all'opposizione. Golpe per archiviare la Cancelliera (Giornale, p.14). Il salasso della Csu in Baviera e della Cdu in Assia frutto del malcontento nell'elettorato di centrodestra dopo l'arrivo di un milione di immigrati. Batosta nel Land di Francoforte, l'Spd minaccia lo strappo: "Lo stato del governo è inaccettabile, la coalizione trovi un modo ragionevole di lavorare" (Stampa, p.9). Vola l'AfD, adesso rappresentata in tutti i parlamenti regionali tedeschi.
Conferenza sulla Libia, pronto il piano dell'Onu (Repubblica, p.15). Conte, sostenuto dalla Russia, incontra il generale Haftar per convincerlo a partecipare. Un caso il "congelamento" dell'ambasciatore Perrone. Visita "segreta" di Haftar a Roma con la mediazione del Cairo (Corriere della sera, p.11). Haftar a Conte: "Stabilizziamo la Libia" (Messaggero, p.11). Il generale a sorpresa a Roma: chiede il ritorno di Perrone, l'ambasciatore italiano che aveva attaccato pubblicamente. Il leader conferma la presenza al vertice di Palermo. Roma scommette sui quattro leader libici per salvare il vertice (Stampa, p.10). Dopo Haftar e Sarraj arriveranno Saleh, presidente del Parlamento di Tobruk e Mishri, capo dell'Alto consiglio di Stato di Tripoli.
Il Brasile sceglie l'Uomo Nero, è Bolsonaro il nuovo presidente (Repubblica, p.8). Il candidato dell'estrema destra vince il ballottaggio contro il socialista Haddad. Ex militare, xenofobo, razzista e nostalgico della dittatura: con lui trionfa ancora una volta il populismo. Linguaggio scorretto e zero in economia, l'ascesa del «Capitano» a colpi di fake news (Corriere della sera, p.11). L'Italia presto riavrà Battisti (Giornale, p. 15). Bolsonaro manterrà la promessa. Estradizione già concessa anche se bloccata dall'ex presidente Lula.

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Commentario del 28.10.2018

Primo Piano Rassegna Stampa
Domenica 28 ottobre 2018

IN PRIMA PAGINA
Tap, rivolta nel M5S. Di Maio: non mollo (Corriere). "La Tap si deve fare": Di Maio cede e scatena la protesta dei cinquestelle (Messaggero). La Lega si mangia l'Italia (Libero). I grillini si spaccano. Gasdotto, Tav, caso Raggi: proteste in mezza Italia (Giornale). Migliaia in piazza per un vaffa a Raggi e Roma (Libero). Intervista alla Raggi, le accuse della piazza: "Non mollo, Salvini rispetti i fatti" (Messaggero). Forza Italia, Tajani stoppa il ribelle Toti (Giornale). Da Forza Italia,a a Forza Merkel, l'involuzione azzurra (Libero). Franceschini: "Listone europeo più largo del Pd. Zingaretti unisce" (Repubblica).
Pensioni alte, prelievi per 5 anni. Previsti contributi fino al 20%, assegno ridotto del 13% per gli statali che escono con quota 100 (Messaggero). Le aliquote dei tagli sugli assegni d'oro. Riscatto della laurea, il piano degli sconti (QN). "Quota 100" con 7 finestre. Ecco la pace contributiva (Sole). Tria sta con Draghi. "Ha solo detto la verità, questo spread ga danni". Boccia: attacchi insensati (QN). Tria difende Draghi: "Lo spread è dannoso e minaccia le banche" (Stampa). Bce e il gelo verso l'Italia (Repubblica). Tria: sulle banche abbiamo un piano, ma non servirà (Sole). E Tria difende Draghi su spread e banche (Corriere). Intervista a Bonafede (Fatto): "Draghi non è il nemico, serve un dialogo sereno". Nomine Rai, la carta Sciarelli a capo del Tg1. Scontro sulla Rai (Corriere).
Le belve: "E' meglio uccidere Desirée che finire in galera" Dopo la droga e gli stupri, era in agonia: non hanno voluto soccorrerla (Fatto). Parla il supertestimone: "Minacciato perchè volevo salvarla" (Tempo).
Strage nella sinagoga Usa. Preso l'attentatore di Pittsburgh, un antisemita di 46 anni, noto al web (Corriere). Assalto antisemita in Sinagoga. "Dovete morire": undici vittime (Messaggero). Strage in Sinagoga (QN). Strage nella sinagoga americana. Trump invoca la pena di morte (Stampa).
Calcio, la Roma a Napoli, Di Francesco cerca la vittoria della svolta (Messaggero). Ronaldi show, la Juve va. Il Toro è bello, ma non basta (1-1). (Stampa). Formula 1, in Messico pole di Ricciardo. Hamilton e Vettel in seconda fila (Stampa).

ITALIA-ECONOMIA
Banche italiane, Tria: "Sulle banche abbiamo un piano, ma non servirà". In apertura del Sole la soluzione del ministro alla minaccia dello spread che si mantiene sopra quota 300, nonostante la mancata bocciatura di S&P: "Per ora non c'è crisi bancaria, gli istituti sono in grado di superare i test sulla capitalizzazione: in caso contrario il Governo è pronto a intervenire, anche se non posso dire come per non turbare il mercato". Tria calma le acque dopo le accuse di Di Maio: "Draghi non è stato inopportuno, non ha detto nulla di strano". Poi riprende: "Avremo difficoltà a reggere a lungo uno spread così alto, quindi la nostra priorità sarà ridurlo, ma ricorrere adesso al fondo Gentiloni per la ricapitalizzazione aumenterebbe l'indebitamento. Da ministro avrei preferito un deficit più basso del 2,4%: passerebbe al 2,46% se la crescita fosse dell'1 invece che dell'1,5%". Il Messaggero, inoltre riporta il no alla patrimoniale a fronte di uno scenario avverso: "Non abbiamo intenzione di usare il risparmio degli italiani".
Dal presidente del Parlamento europeo Tajani però arriva un'altra accusa (Sole): "Attaccare le banche come se fossero il primo nemico è un grave errore, il Governo ha responsabilità in tal senso: sottovalutare l'importanza dello spread ha fatto precipitare i titoli bancari in Borsa, con effetti disastrosi che hanno messo in difficoltà tutti gli istituti. Se ora la maggioranza passa ai ripari ben venga, ma con l'intervento dello Stato a pagare sono i risparmiatori italiani". Intanto il procuratore di Milano, Francesco Greco, in un intervento alla Bocconi ha invocato la riforma del diritto penale fallimentare (Sole e altri): nella crisi d'impresa (in particolare delle banche)  il pm deve poter intervenire in anticipo. Infine, per la futura Commissione d'inchiesta sulle banche e la finanza, la Lega ha proposto Calderoli, mentre il M5S Gianluigi Paragone: l'obiettivo del nuovo organismo sarà analizzare tutti i temi della regulation bancaria, finanziaria e di tutela del risparmiatore, per proporre soluzioni legislative ad hoc e approfondire il ruolo delle agenzie di rating e scovare eventuali conflitti d'interesse nel loro operato.
In prima sul Sole le 140mila assunzioni di statali previste in Manovra per il 2019. Il Governo accelera sulla staffetta generazionale della Pa con due mosse: la possibilità per ministeri e altri enti di allargare il turn-over al 100%, e con un pacchetto di assunzioni extra inseriti in Legge di bilancio per Polizia, Forze di sicurezza, Vigili del Fuoco e i ministeri di Interno, Giustizia e Ambiente. Il tutto mentre si prepara l'avvio di Quota 100 anche nel pubblico impiego: nel 2019 per la Pa dovrebbe esserci una sola finestra a luglio, con un meccanismo che rimanda di 6 mesi le uscite per chi matura i requisiti.
In prima sul Sole la proposta-shock della Bundesbank sul debito italiano: "Superpatrimoniale al 20%". Secondo il capo della divisione Finanze pubbliche, Karsten Wendorff, l'Italia potrebbe dimezzare di colpo il debito pubblico creando un Fondo nazionale di solidarietà finanziato dalla sottoscrizione dei titoli di Stato da parte dei risparmiatori italiani, dato che i recenti sviluppi politici nel Belpaese non favoriscono una maggiore condivisione del rischio in un'Europa senza unione fiscale. Il tema anche su Giornale.
Su Repubblica e Messaggero,  Sinai cerca di mediare nel contrasto tra Governo e Ue: "Il vostro caso provoca tensioni sui mercati, ma Bruxelles è troppo rigida, per crescere ci vuole più flessibilità e meno austerity".

ITALIA-POLITICA
In evidenza la rivolta della base M5S contro Di Maio sulla questione Tap (Repubblica, Giornale e altri). L'ultima promessa da campagna elettorale tradita spezza in due il fronte dei pentastellati. La spaccatura è tale che lo stesso vicepremier è costretto a tenere buona la base rilanciando la battaglia contro la Tav: "Noi siamo contrari da sempre - dice il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico dalla Sicilia — è nel contratto di governo. Va fatto o scattano maxi-penali (Messaggero). Credo che in questo momento nessuno del governo a Roma abbia intenzione di foraggiare quest'opera". Contro il leader isolato, i malumori dei ministri e il dissenso di Grillo (Repubblica). Anche Travaglio lo molla (Giornale). Calenda nell'intervista al Mattino aggiunge: "M5S bugiardi con gli elettori per camuffare le tante giravolte". Per la Lega, invece, i lavori devono proseguire. Salvini ai suoi: silenzio o viene giù tutto (Repubblica). Da Meledugno, nel Leccese, arrivano i video di alcuni attivisti pentastellati che strappano le tessere elettorali. Al grido: "Ci avete preso in giro non avrete più il nostro voto" (Messaggro).
Oggi in migliaia in piazza per un vaffa a Raggi e Roma (Libero). Roma apre il dopo-Raggi, cittadini e gruppi social contro la "grande monnezza" (Repubblica). "Roma dice basta": è lo slogan della manifestazione, battesimo ufficiale della protesta di strada, ripresa da tutte le televisioni del mondo. Niente partiti né sindacati. Movimento civico nato su Facebook. Una marea di gente senza etichetta che urla sotto il bunker di Palazzo Senatorio: "Dimettiti! Dimettiti!". Sit in contro il degrado urbano e sociale. E la Raggi, intervistata, dal Messaggero, dice: "Ascolto la piazza e vado avanti. Sull'emergenza degrado sono due anni che chiedo più agenti: l'emendamento sulla Capitale, proposto da Di Maio prevede subito 2mila vigili in più, da 6mila a 8mila. Salvini rispetti i patti su Roma. Se frena, lo spieghi ai romani". E attacca: "Contro di me gli orfani di Mafia Capitale". Sul processo: "Non commento, scenari da salotto, certi detrattori se mi incontrano mi sorridono".
Su Repubblica, intervista a Dario Franceschini: "Un listone europeista più largo del Pd. E Zingaretti può unire". L'ex ministro dem, lancia la propoosta di u nuovo rassemblement elettorale, compreso il simbolo del Pd, per sconfiggere i sovranisti e Salvini: "Voglio le primarie e voglio il congresso. Non farlo sarebbe autolesionista, un suicidio collettivo. Non è possibile rinviarlo. Sarebbe come dire: cari italiani, quello che ci avete comunicato con il vostro voto non lo abbiamo capito".
Sul fronte centrodestra, Toti fa le prove per lo strappo (Giornale). Ormai ha sterzato versi Fdi. Il governatore ligure in rotta, critica Forza Italia e non risparmia Salvini: "E' appena diventato ministro dell'Interno, spero e penso che si occupi di farlo, mi pare abbia molto da fare dal caso Desirée in giù. Non mi pare che l'Italia si sia magicamente risvegliata molto più sicura". Ma Tajani stoppa il "ribelle" e lo invita a fare "il mea culpa". Il vicepresidente di Fi, ricorda il ruolo di Toti ai vertici del partito: "Ma ignora anche le regole del Ppe" dice.
Nomine Rai, la Sciarelli sparisce dal Tg1: in arrivo un "mister X" (Giornale, Tempo e altri). La giornalista vuole continuare a condurre "Chi l'ha visto?" ma per il moemnto l'unica certezza è che i giochi dovranno chiudersi entro domani pomeriggio, quando sui tavoli dei consiglieri d'amministrazione di Viale Mazzini dovranno arrivare i curriculum dei candidati. I nomi dei prescelti devono essere a disposizione dei componenti il Cda almeno 24 ore prima del consiglio fissato per le 10,30 di mercoledì e convocato per procedere alle nomine dei direttori di rete e testata.

ESTERI
Strage in sinagoga negli Usa (Corriere e tutti). A Pittsburgh (Pennsylvania) un 46enne bianco ha ucciso undici ebrei con un fucile d'assalto. Massimo Gaggi accusa il presidente: gli estremisti si sentono spinti a uscire allo scoperto con azioni clamorose. Per Fiamma Nirenstein (Giornale) il morbo antisemita contagia tutti, da destra a sinistra e dall'America all'Europa fin dentro il mondo arabo. Poche ore prima dell'attacco (Messaggero), l'attentatore aveva accusato gli ebrei su Facebook. Ora l'antisemitismo spaventa gli Usa (Stampa). La nascita dell'Isis e l'affermazione di gruppi di estremisti nazionalisti ha provocato un aumento delle azioni contro la comunità ebraica. Trump (Repubblica): "Rafforzare le leggi sulla pena di morte per chi compie questi atti". Il corrispondente Federico Rampini (Repubblica) accusa Trump di aver fomentato l'odio razziale, che ora rischia di finire politicamente all'angolo. Un solo uomo ha ucciso ancora una volta le speranze di milioni di uomini e donne, è il commento di Roberto Giardino (QN), riferendosi al conflitto israelo-palestinese.
"Roma trovi l'accordo con l'Ue, abbiamo bisogno dell'Italia", è l'appello del premier spagnolo Pedro Sanchez nell'intervista al Corriere (p. 11). "La contrapposizione Nord-Sud è fuorviante. La Spagna è ormai nella post-austerità e sta dimostrando che si possono avere politiche
progressiste senza affossare i conti pubblici". Il leader socialista difende l'euro ed immagina un futuro di maggiore integrazione economica, fiscale e bancaria per l'Ue. Sanchez interviene anche sull'immigrazione: "Costruire insieme all'Italia una politica migratoria europea". Durissimo sull'indipendentismo catalano: "I principali responsabili della tensione sono le istituzioni catalane. I separatisti devono parlare con chi non vuole andarsene dalla Spagna".

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Commentario del 27.10.18

IN PRIMA PAGINA
Sui conti dell'Italia il giudizio di Standard & Poor's: rating stabile, dubbi sul futuro (Sole). QN: Graziati! S&P non declassa l'Italia ma "previsioni negative" (Messaggero). Il governo rilancia: "Non siamo il Botswana" (Stampa). La manovra resta l'osservata speciale: "Il deficit salirà fino al 2,7%" (Repubblica). Ma con la Ue si tratta: possibile manovra bis a giugno (Messaggero). Intanto Di Maio attacca Draghi: avvelena il clima. La Bce: siamo autonomi (Corriere). Alta tensione anche sulle banche: governo pronto all'intervento per difenderle (Sole). Patuelli (Abi): "Draghi non ci abbandonerà" (Sole). Per la Verità c'è un piano per portarci via le banche.
Tra politica e sviluppo, la resa del governo sulla Tap: "Il gasdotto si farà". Rivolta in Puglia contro i 5 Stelle (QN e altri).
In cronaca ampio spazio al caso Desirée: preso il quarto uomo, anche lui clandestino come le altre belve (QN). Sul Messaggero il verbale dell'orrore: "Acqua e zucchero mentre moriva". Uno degli stupratori era il fidanzato. "Due giorni in balia dei suoi violentatori" (Corriere). Libero: Desirée è vittima pure di genitori incapaci di tutelarla. Verità: la sinistra mandante morale.
Dall'estero. Pacchi bomba negli Usa, preso un sospetto. E' un'ultrà di Trump (Messaggero). Il presidente: severità (Corriere). Intanto il pil cresce del 3,5% trainato dai consumi interni (Sole).
Calcio, domani Napoli-Roma, la sfida inedita tra Ancelotti e Di Francesco (Messaggero). Moratti al Corriere: "Zhang? La mia Inter è in buone mani". E stanotte torna l'ora solare: alle 3 lancette indietro alle 2.

ITALIA-ECONOMIA
S&p non cala la mannaia e taglia solo l'outlook (MF). Rating confermato sulla tripla B ma l'outlook passa da stabile a negativo e questo apre prospettive di un potenziale declassamento tra qualche mese, scrive il Corriere. Intanto c'è la bocciatura alla manovra: "Il piano economico del governo rischia di indebolire la crescita", il rapporto deficit/pil non sarà al 2,4 ma al 2,7% (Repubblica). S&P's mette in guardia dallo spread e dalla revisione della "Fornero". Ma la manovra non cambia (Corriere). Conte: "Paese solido, i mercati capiranno". Il crollo paventato sui mercati non c'è stato, il giudizio di S&P's è stato migliore di quanto si temesse. E il deficit resta fermo al 2,4%. Per il Messaggero il governo in realtà sta trattando con Bruxelles la diluizione nel tempo delle misure più costose come il reddito di cittadinanza e le pensioni e soprattutto una manovra-bis a giugno, promettendo sin da ora aggiustamenti sostanziale se non una manovra correttiva che riporti sotto il 2%. "Presidente Conti, chiami Intesa e tagli il debito", suggerisce Libero al premier: Messina ha un piano per recuperare 400 mld dalla messa a frutto del patrimonio immobiliare dello Stato. Ciò consentirebbe un drastico taglio del debito.  Dalla manovra ai timori per le banche. Il governo: pronti all'intervento per difendere il sistema bancario (Sole). Garavaglia a Repubblica (p.2): "Il Paese è solido ma se dovesse servire aiuteremo le nostre banche". Per il vice ministro leghista "le banche sono parte del sistema e finanziano famiglie e imprese: ove mai ci fosse una necessità bisogna intervenire in maniera rapida, veloce ed efficace. Ma speriamo che non ce ne sia bisogno". Scettico Massiah (Ubi) che a MF (p.16) dice: "Giusto ipotizzare il peggio ma non drammatizziamo. Le condizioni di mercato al momento non richiedono aumenti di capitale. Esistono situazioni di debolezza, ma sarebbe meglio in intervento privato. Un intervento pubblico appare come una last resource che nessuno vuole utilizzare". Patuelli: Draghi non ci abbandonerà (Sole).
Su Giornale e MF i rumor sulla patrimoniale. "C'aria di patrimoniale e se arriva non ci sono difese", dice al Giornale il tributarista milanese Giuseppe Numera. E nel clima di "polizia fiscale" sfuggire sarà quasi impossibile. Per MF (p.12) nonostante le smentite dal governo, i timori degli investitori rimangono, per via delle tensioni tra Roma e Bruxelles. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se sulla manovra si troverà un'intesa oppure no. Giovanni Cuniberti (Gamma Capital Markets) "non troveranno un accordo e si arriverà a un governo tecnico o alla Troika. Ci sarà la patrimoniale e taglieranno la spesa pubblica". Ma per Francesco Papa (Goldman Sachs) "non c'è un pericolo di Italexit. Gli investitori internazionali non ritengono che sia un'opzione possibile". Per Papa sui mercati c'è instabilità senz'altro legata a fattori locali come la Brexit e il rating dell'Italia ma "c'è anche una componente globale". A Piazza Affari "la fase di instabilità continuerà ma dopo i ribassi il potenziale di rialzo è superiore al rischio di ribasso, a meno che lo spread non arrivi a quota 400". Su MF (p.8) quanto è costato agli italiani il caro spread dalle elezioni ad oggi: bruciati 200 miliardi. Una cifra monstre, superiore al 10% del pil nazionale ed è un bilancio purtroppo solo provvisorio.

ITALIA-POLITICA
Di Maio va all'attacco di Draghi (Corriere e tutti): "Siamo in un momento in cui bisogna tifare Italia – dice il leader 5S - e mi meraviglio che un italiano si metta in questo modo ad avvelenare il clima ulteriormente". Il presidente della Bce nei giorni scorsi aveva messo in guardia dall'aumento dello spread che danneggia famiglie e imprese. Per la Stampa (p.3) ci sarebbe il ministro Savona dietro l'attacco a Draghi. Per Franco (Corriere p.8) gli attacchi a Draghi mostrano l'ignoranza sui rischi dello spread e l'incapacità di capire quali sono i veri avversari. Ira leghista: "Parole scomposte sulla Bce" (Repubblica p.3): gli uomini di Salvini temono ripercussioni sulle banche. Il Carroccio si dissocia, con Salvini che preferisce non commentare e Giorgetti che loda Draghi: "Ha salvato l'Europa e l'Italia". Ma per la Stampa, i leghisti condividono l'idea di una riforma della Bce. Per Fubini (Corriere p.3) c'è da capire se Francoforte diventerà il bersaglio per ciò che non sta funzionando nell'esecutivo: trovare un colpevole esterno aiuterebbe a creare un alibi. Verderami sul Corriere (in prima e p.2) evidenzia la sfida interna al M5S che sta isolando Di Maio, con l'ala movimentista del grillismo convinta che "invece di attaccarlo, doveva chiamare Draghi". Per Verderami si lavora tra i 5S per sostituire Di Maio con Di Battista. L'unico a difendere l'alleato in difficoltà, accreditandolo come "unico interlocutore", è Salvini a cui le divergenze interne ai grillini potrebbero tornare utili.
Intanto si registrano nuove tensioni nel M5S. Riparte il braccio di ferro sul dl fiscale (Messaggero p.4). La fedelissima di Grillo contro di Maio: "Mai il condono" (Stampa p.6). La fronda 5S all'attacco. "Valori traditi" scrivono Ruocco e Lannutti chiedendo di rivedere il decreto "rispettando i principi ispiratori del M5S" (Corriere p.6). Ma non è l'unica bandiera della campagna elettorale che i grillini stanno sconfessando (Stampa p.6). Tensione anche sul Tap: via libera di Conte e del ministro Costa all'opera. I grillini alla fine si arrendono (Libero e tutti). Rivolta anti 5S in Puglia (Repubblica p.6). Critici alcuni eletti grillini: "Vendiamo l'anima alla Lega, intervenga Grillo". Ma Di Maio spiega: "Abbiamo le mani legate" (Messaggero p.7). Tensioni che vanno ad aggiungersi a quelle sul decreto sicurezza, dove la fronda 5S guidata da De Falco non ha intenzione di ritirare gli emendamenti critici. E arriva un nuovo blitz di Salvini contro l'asilo agli irregolari che spacca i 5S (Messaggero p.11). Dissenso in crescita nel M5S anche sul condono a Ischia che può sanare anche le ville vip (Repubblica p.12).

ESTERI
Germania, il testa Assia fa tremare la Merkel: Verdi tedeschi dati al 22%, Cdu in caduta libera, in calo anche la Spd (Repubblica p.14). Dopo la Baviera, il nuovo voto in Germania potrebbe segnare la crisi della Grande Coalizione.
Usa, l'uomo dei pacchi-bomba fan di Trump. Sul Corriere (p.10) e tutti la cattura del presunto Unabomber, incastrato dal Dna nelle lettere. Preso in Florida, il suo furgono era rivestito di foto del presidente americano. 
Pil Usa in crescita del 3,5%, trainato dai consumi interni (Sole in prima e p.17): la crescita corre a ritmi più veloci del previsto grazie all'andamento dei consumi interni. Le previsioni di crescita del terzo trimestre erano del 3,4%, invece il Pil si è attestato a +3,5%, comunque in calo rispetto al 4,2% del secondo trimestre 2018.

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Commentario del 26.10.18

IN PRIMA PAGINA
Draghi: non finanziamo deficit (MF). Niente aiuti dalla Bce: "Fate calare lo spread" (Fatto). In primo piano su tutti i giornali l'avvertimento di Draghi all'Italia sulla manovra. Allarme sulle banche (Repubblica). Visco in campo per sostenere gli istituti a rischio (Stampa). La Verità attacca: Draghi ci lascia soli. Savona: "Torni a bordo". Kurz al Sole: "Manovra da cambiare. L'Italia non deve diventare una seconda Grecia". Trump chiama Conte: "Tieni duro sulla manovra" (Libero). Lega e M5S contro la Ue: non pagheremo multe (Repubblica). Intanto passa il decreto Concretezza: assunzioni per 13 mila nella pubblica amministrazione e guerra ai furbi (Messaggero).
In evidenza su tutti i giornali il calvario di Desirée, "massacrata da un branco di belve". Presi tre spacciatori, tutti clandestini (QN). Lenta agonia dopo ore di stupro (Fatto). "Uccisa per divertimento" (Messaggero). Il Giornale: assassini "umanitari". Libero: gli stupratori di Desirée sono criminali ma la droga non aiuta a proteggersi.
Repubblica torna sul caso Cucchi: ricatti dentro l'Arma. Sul Fatto l'ultimo depistaggio, solo un mese fa: minacce a chi parla. Su Libero in apertura il caso di Bergamo: Allah sfratta Gesù: i musulmani comprano una chiesa. Ma è la Lega che ha venduto l'ex chiesa ai musulmani (Stampa). Sulla Stampa la beffa di Visso: due anni dopo i terremotati vivono ancora in albergo. Su QN "tutti per Alex", il piccolo in attesa di un trapianto di midollo. Volley, su tutti la tragedia di Sara Anzanello, l'azzurra morta a 38 anni per epatite.

ITALIA-ECONOMIA
"Lo spread pesa su famiglie e imprese" (Messaggero),"abbassare i toni e non mettere in discussione l'euro" (Corriere). In apertura su tutti i giornali il richiamo di Draghi all'Italia. Nella conferenza stampa che segue il board Bce quasi tutte le domande sono sull'Italia. "Sono fiducioso che un accordo sarà trovato" dice Draghi, invitando implicitamente Roma e Bruxelles a trovare un compromesso, fermo restando il rispetto delle regole europee. Per il Corriere Draghi sta lavorando su questo, in sintonia con la Merkel, non  a caso silente sulla crisi italiana, al contrario di Macron e del suo entourage. Il governatore ha messo in guardia anche dall'impatto del rialzo dei tassi di interesse dei titoli di Stato sui bilanci delle banche ma ha chiarito che non potrà essere la Bce a comprare titoli di Stato per tenere su i prezzi. Savona: la Bce pensi allo spread (MF). "Se lo spread si alza e nessuno interviene per calmarlo, compito tipico delle banche centrali, si mettono in difficoltà le banche", ha detto il ministro degli Affari Europei. Per Savona è la Bce che ha "doveri" verso le banche: "Ognuno si assuma le proprie responsabilità".
Il Corriere torna sulla partita del debito pubblico: per coprire il fabbisogno 2019 mancano ancora 100 mld, la stima di Fubini. E il fondo sovrano russo, corteggiato da Conte e Salvini, non potrebbe impiegare più di 6 miliardi, anche se Putin potrebbe sfruttare questa circostanza per guadagnare influenza a ovest. Per il Foglio (in prima) Putin non può comprare i Btp italiani nemmeno volendo: il fondo sovrano russo non può investire in titoli esteri con un rating inferiore a AA-. E probabilmente non ne ha intenzione. L'economia russa non è forte e non potrebbe permettersi di soccorrere uno Stato come l'Italia. Dunque, le reazioni italiane alle blande dichiarazioni di Putin al cospetto di Conte, tra l'entusiasmo e il panico rischiano solo di irritare di più la Ue.
Su Stampa e Messaggero e tutti il ddl Concretezza varato ieri dal consiglio dei Ministri: nuovo piano della pubblica amministrazione contro i furbetti e riapertura delle assunzioni. Arrivano controlli mirati con impronte digitali, iride e videosorveglianza contro gli impiegati infedeli. Ma anche nuovi concorsi e 450 mila assunzioni in tre anni. "Uno va via e uno entra" la promessa della ministra, "perché la pubblica amministrazione deve tornare a correre".
La sanatoria dimentica gli onesti: in apertura di Italia Oggi il mancato aiuto del Decreto fiscale a pmi e professionisti che denunciano regolarmente i dichiarativi ma non riescono a pagare per via della crisi o della momentanea carenza di liquidità. Un monte crediti per lo Stato stimato tra 30 e 40 mld verso cui però non è prevista alcuna sanatoria: il Dl fiscale quindi finora sembra ignorare gli avvisi bonari, i primi atti di richiesta da parte del Fisco che ne emette oltre 20 milioni l'anno.

ITALIA-POLITICA
Politica, nasce la nuova Lega, via dal simbolo Alberto da Giussano (Corriere). Il nuovo partito "Lega per Salvini premier" punta alla "trasformazione dello Stato italiano in un moderno Stato federale", concentrandosi sulla "sovranità dei popoli a livello europeo". La Lega nazionale incassa adesioni in tutta Italia e ottiene il primo consigliere comunale a Napoli.
Tra gli obiettivi della Lega c'è Roma. In caso di condanna della Raggi nel processo in cui è indagata per falso, la sindaca si dovrebbe dimettere e si potrebbe andare alle elezioni. Per il Campidoglio, pronto il derby "Che Guevara-ruspe": il M5S schiererebbe Di Battista, di sinistra ma con padre missino, mentre Salvini vuole il Campidoglio a tutti i costi e avrebbe già tre nomi in testa: Rampelli, Saltamartini e Bongiorno (Verità). La Bongiorno alla Stampa (p.9): "Sono impegnata h24 come ministro e dopo questa esperienza torno a fare l'avvocato". Poi continua: "L'omicidio di Desirée evidenzia il contesto di degrado di alcune zone della Capitale. Do alla sindaca Raggi due attenuanti: si deve occupare di una realtà estremamente vasta, ha ereditato una situazione complicata. Ma prendo a prestito le parole di Salvini: dalla Raggi mi aspettavo di più. E' chiaro che di questa situazione è oggettivamente responsabile chi fa il sindaco, serve più controllo del territorio".
Pd verso il congresso, su Repubblica (p.10) Martina e Nannincini chiedono alla sinistra di ritrovare le sue parole e le sue battaglie: la classe media è finita schiacciata in un mercato del lavoro sempre più polarizzato tra lavori super pagati e lavoretti. Si è formato un "Quinto Stato" di persone esposte alla precarietà, privo di tutele pubbliche e sindacali. Dobbiamo ritrovare empatia per queste persone, come fecero i socialisti con gli operai. E ripensare l'assetto dell'Europa. Intanto, in vista delle primarie, Martina sta ancora valutando se scendere in campo. Mentre Minniti traccia la strategia anti-Zingaretti: "Con me chi è contro la balcanizzazione" (Repubblica p.11). Il sindaco di Milano Sala a Repubblica (p.17): "In Italia i governi cambiano continuamente, ma se continuiamo a perdere Regioni e città sarà un problema mostrare come si possa governare bene a sinistra,.

ESTERI
Alta tensione tra Italia e Ue: Merkel e Juncker per la linea dura (Messaggero p.7). Salvini punta ad alzare lo scontro non pagando la multa dell'Ue (Repubblica p.3). Se si dovesse andare alla procedura di infrazione contro l'Italia, mancherebbe la norma che punisce chi non si adegua. Il vicepremier prepara la marcia contro la Ue (Libero) ma al Corriere di Verona assicura: "Non siamo qui per fare la guerra a nessuno. L'Italia è forte e ha le spalle larghe, ce la faremo. La crescita e il lavoro sono la nostra priorità, ci batteremo in Europa per questo". Il premier Conte incassa l'appoggio di Trump: "Il primo ministro sta lavorando duramente per l'economia italiana – ha scritto in un tweet -. Avrà successo". Poi in un secondo tweet si è detto "d'accordo con la linea molto dura che l'Italia sta assumendo sull'immigrazione illegale" (Corriere e tutti). Ma la mossa del presidente Usa allarma la Ue, Italia mollata anche dai sovranisti, con i tedeschi di Afd che avvertono Salvini: "Non paghiamo i tuoi debiti" (Avvenire p.9). Anche il cancelliere austriaco Kurz, punto di riferimento dei sovranisti, nell'intervista al Sole (p.8) scarica l'Italia: "La manovra è inaccettabile. Da quanto successo alla Grecia dobbiamo imparare che è di importanza vitale aderire alle regole, soprattutto quando si parla di stabilità finanziaria della Ue. Quindi supporto la decisione della Commissione. L'attuale proposta di budget italiana è inaccettabile, le autorità italiane rispettino le richieste di modifiche della Commissione".

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Commentario del 25.10.18

IN PRIMA PAGINA
Putin: pronti a comprare i BTp (Sole). Dmitriev (Rdif): "Nessun dubbio sul potenziale dell'Italia". Il Giornale: Conte si mette nelle mani di Putin. Libero: Conte non è un pirla. Su Famiglia Cristiana e tutti l'allarme di Tria: "Non si può tenere a lungo questo spread, rischio banche" (Sole, Corriere, Messaggero). Anche Conte preoccupato, frena Lega e M5S: "Basta liti con Bruxelles, ho paura per lo spread" (Stampa). Moscovici riattacca col fascismo (Fatto) ma si becca una denuncia per aggiotaggio (Verità).
Tra politica e giustizia, primo "sì" alla legittima difesa della Lega (Corriere). "Difendersi in casa è sempre legittimo" (Messaggero). Al Senato vota anche il Pd (Repubblica). Commercianti e pensionati non saranno più "assassini" (Giornale).
Tra etica e giustizia. Il monito della Consulta sul caso j Fabo: "Adesso tocca al Parlamento fare una legge sull'eutanasia" (Repubblica). "Sul fine vita legge entro un anno" (Stampa). Il Giornale: i giudici se ne lavano le mani. La Verità: la Consulta ordina di legalizzare l'eutanasia.
Dall'estero. Negli Usa, allarme pacchi bomba. Obiettivi Clinton e Obama (Sole). C'è un complotto per uccidere Soros e Hillary (Foglio).
In cronaca: Desirée, si apre il caso Roma (Corriere, Messaggero). Un fermo per l'omicidio. Su Repubblica il dolore della madre: "Non sono riuscita a salvarla". Sul Tempo parla il super testimone: "Così hanno stuprato Desirée". Per Salvini proteste e applausi. "Sciacallo, vattene via" (Fatto). I centri sociali difendono gli immigrati stupratori (Giornale). La Stampa: la Lega prepara la conquista di Roma (Stampa). Sulla Verità tutti i ghetti dei clandestini. In primo piano anche il caso Cucchi. Il pm: su Cucchi una rete di falsi. Depistagli dell'Arma per 6 anni (Repubblica). Per il Fatto l'inchiesta si avvicina al capo dei corazzieri del presidente. Sul Corriere la frase choc di uno dei carabinieri coinvolti: magari morisse.
Su tutti la mossa dell'Antitrust: vita troppo breve per i cellulari, multati Apple e Samsung (Messaggero). Su tutti anche la Champions. Napoli, pari con il Psg. L'Inter ko a Barcellona (Corriere). La Lazio a Marsiglia ritrova Garcia, Roma, Dzeko torna leader (Messaggero).

ITALIA-ECONOMIA
"Lo spread così è insostenibile. Il problema sono le banche": le parole di Tria al Tg1 e a Famiglia Cristiana ripresa con evidenza da tutti i giornali. (Sole, Messaggero e tutti). "Un differenziale btp/bund a 320 punti base è un livello che non possiamo mantenere troppo a lungo", non tanto per l'impatto sul debito pubblico ma per quello sulle banche. "Vedremo gli stress test del prossimo mese, le banche dovranno registrare il livello di capitale, lì si vedrà la situazione e vedremo come intervenire". Ma Tria giudica comunque non giustificata la reazione dei mercati: "Non vogliamo scassare nessun conto" né mettere in discussione l'euro. Il problema sono i toni, quella della Commissione come quelli italiani. In ogni caso "non c'è nessun piano B, la manovra è corretta e quella resta". Idem Fraccaro (M5S), al Sole: "La manovra non cambierà, resterà espansiva. Se la Commissione aprirà subito una procedura sarà un atto politico". "Non c'è nulla di scandaloso nel correggere una manovra che crea allarme" dice Gentiloni (Messaggero). Cottarelli: "Gli altri Paesi sono preoccupati perché una crisi dell'Italia è un danno per tutta la Ue" (Messaggero). Anche Conte si dice preoccupato dello spread – "se resta alto diventa un problema" (Repubblica) – ma poi rassicura: "Sto lavorando perché scenda. Abbassiamo i toni". Ma nella manovra non ci sarà alcuna correzione e la Lega pensa a una manifestazione di piazza contro la Ue (Repubblica). Per il Corriere correzioni sul deficit arriveranno anche se indirette e nascoste tra i numeri: con le riforme "a rate". Facendo partire gradualmente reddito di cittadinanza e uscite pensionistiche a quota 100 si potrà diluire la spesa.
Su tutti i giornali focus sulle principali misure in manovra. Sul Sole i pensionamenti a "quota 100" : per le uscite dal 2020 utilizzabili i fondi 2019 non spesi. Per il Corriere i fondi per "quota 100" ci sono ma non le regole: fissata la dotazione (6,7 mld nel 2019, 7 mld dal 2020) per il testo bisogna aspettare appositi provvedimenti. Intanto il Tesoro studia una rimodulazione delle misure riducendo a due le finestre di uscita (Messaggero). Dalle pagine del Messaggero il sottosegretario Durigon (Lega) annuncia: "Con la riforma della previdenza arriverà una pensione minima per i giovani". Su Italia Oggi, in apertura, l'impennata delle imposte locali: con la manovra cade il blocco della leva fiscale negli enti locali. I sindaci potranno aumentare le aliquote dei tributi comunali rimaste ferme al 2016. Lo ha assicurato la sottosegretaria Castelli ai sindaci riuniti a Rimini all'assemblea dell'Anci.
Su Repubblica le nuove sanatorie. Il condono coprirà le fatturazioni fraudolente: gli aggravi di pena sono scomparsi. Il tema anche sul Messaggero: sulle mini-cartelle lo stralcio funziona anche sopra i mille euro. La cancellazione scatterà per ogni singola imposta.

ITALIA-POLITICA
Tria di nuovo a un passo dalle dimissioni, ma è stato fermato da Mattarella (Stampa p.4). Oltre all'allarme sullo spread, ancora scontro nel governo tra il M5S e il ministro dell'Economia, che ha attaccato "le volgarità" del portavoce Casalino. Ma i grillini fanno quadrato e chiedono al ministro di "fare pulizia nel Dicastero". La replica di Tria: "I funzionari del Mef sono una vera garanzia di indipendenza". Conte lo difende e assicura "piena fiducia" al titolare del Mef (Messaggero p.6). Per Franco (Corriere p.9) Tria, allarme sullo spread a parte, ha smesso i panni del critico. "Per ora non ci sono motivi per cambiare la manovra", ha affermato "perché pensiamo che sia corretta". Disco verde, dunque, a "questo tipo di manovra espansiva". È un linguaggio distante da quello di alcune settimane fa, per il quale era arrivato sull'orlo delle dimissioni, di cui ancora ieri si è sentita l'eco polemica col M5S. Tra i ministri, intanto, polemiche anche su Toninelli: il titolare del Mit potrebbe essere in bilico dopo essere finito nel mirino degli ortodossi 5S non solo per le gaffe sul ponte Morandi, ma soprattutto per la sua pigrizia visto che "non si presenta mai – dicono - alle interrogazioni" (Giornale p.8).
Legittima difesa, c'è il primo sì: Fi e FdI votano con la maggioranza (Corriere p.13). Ok del Senato, ora il testo passa alla Camera. Più facile reagire ai ladri, ma resta decisivo il ruolo del magistrato. Non punibile chi agisce sotto forte turbamento (Messaggero p.9). Sì all'art.2 sul grave turbamento come causa attenuante anche dal Pd, ma scoppia la polemica interna (Repubblica p.10-11). Salvini e la Lega esultano, i magistrati restano critici (Avvenire p.8). Esulta anche Libero (p.11), che però ritiene "un problema" il fatto che i magistrati avranno sempre l'ultima parola. Il Carroccio considera la riforma non solo un impegno preso in campagna elettorale, ma anche un tassello di una strategia per dare sicurezza al Paese: "Va letta insieme al decreto Salvini, che affronta immigrazione  clandestina e occupazioni abusive, e Legge di Stabilità, che porterà assunzioni tra le forze di polizia" ha detto il sottosegretario leghista alla Giustizia Morrone (Stampa p.6). Nel M5S resta un fronte contrario, il ribelle 5S De Falco: "Senza i miei emendamenti non lo voto. Sono migliorativi e rispettosi della Costituzione, non c'è motivo perchè li ritiri" (Corriere p.13).
La Consulta congela il fine vita: il Parlamento faccia una legge (Stampa p.7 e tutti): la Corte non si pronuncerà sulla costituzionalità dell'aiuto al suicidio. La sentenza dà un anno al Parlamento per colmare il vuoto legislativo (Messaggero p.10). I presidenti emeriti della Consulta Onida e Flick attaccano: "Un grave precedente, la Corte Costituzionale ha abdicato alla sua funzione" (Corriere p.22). Ma il presidente del comitato di bioetica d'Acack al Messaggero dice: "Così la Corte costringe la politica a prendere una decisione". Partiti spaccati: "Noi pronti ad intervenire, ma saremmo soli" dicono dal Pd (Stampa p.7). "Ora dobbiamo affrontare il tema dell'eutanasia" dice il presidente della Camera, Fico (Corriere p.22). Maggioranza di governo divisa, con la Lega che stoppa gli interventi perchè la materia non è nel contratto, ma il M5S – che avrebbe già pronto un ddl - potrebbe cercare voti nel Pd (Messaggero p.11). Ma la ministra leghista Bongiorno a Repubblica (p.4) apre: "Non possiamo rimandare. Non è una questione di destra o sinistra, sono temi che non hanno schieramenti politici. Sono credente ma ritengo che una norma giusta debba lasciare spazio anche alla libertà di autodeterminazione. Non so se riusciremo in 12 mesi, ma questa legislatura non può concludersi senza un impegno ad affrontare queste vicende".
E' un caso politico anche lo stupro e l'uccisione della sedicenne romana Desirée: sicurezza, si apre il caso Roma (Messaggero in apertura e tutti). Salvini va all'attacco sulla gestione del Campidoglio, Di Maio invoca poteri speciali al sindaco di Roma: "Serve un norma nel dl Sicurezza". E la Lega apre: "Modifica concordata" (Messaggero p.2). Ma il blitz di ieri di Salvini nella capitale scatena la bagarre, parte il duello con il M5S (Corriere p.5). "A Roma i 5S potevano fare di meglio" ha detto il ministro ieri. La sindaca Raggi non ci sta e dice: "Non conosce la città. Ci sono tanti quartieri difficili in cui è necessario che l'azione dello Stato sia più incisiva. Servono più forze dell'ordine" (su tutti). Pugno duro e rosa bianca, Salvini lancia la campagna per conquistare il Campidoglio (Stampa p.9). "Liberaci da pusher e M5S" dicono dalla folla (Libero p.8), ma c'è anche un fronte che attacca il vicepremier: "Sciacallo" (Repubblica p.18). Per Sorgi (Stampa p.9) il degrado è la  nuova arma della Lega, che pensa alla candidatura della Bongiorno (Messaggero p.3).

ESTERI
"Pronti ad acquistare titoli di Stato dell'Italia" (Sole). Conte va in Russia e incassa il sostegno di Putin. "I fondamentali dell'economia italiana sono buoni, non abbiamo remore a riguardo" (Messaggero). Ma poi il capo del Cremlino precisa che il tema non è stato affrontato durante il bilaterale.Anche il premier italiano frena: "Non sono venuto qui per chiedere di acquistare i nostri titoli di Stato". "Non abbiamo alcun dubbio sul potenziale e le prospettive dell'economia italiana" dice al Sole il presidente del fondo sovrano russo Rdif Kirill Dmitriev (Rdif). "Russia e Italia sono da tempo partiner ad ampio raggio, compresa la collaborazione economica e gli investimenti", dice ricordando i buoni rapporti anche con i governi Renzi e Gentiloni. E delle sanzioni dice: "Che siano controproducenti è sempre più evidente. Ma noi constatiamo un crescente interesse per una partenership più attiva con la Russia da parte dei partner europei e la voce sempre più distinta del business in Francia, Italia e Germania".
In primo piano anche la "scarpata" del leghista Ciocca a Moscovici – "una vergogna per l'Italia", per QN – che scatena la reazione del commissario europeo: "Si banalizza perché è ridicolo ma poi ci si sveglia con la dittatura". Ma per aver scatenato i mercati "lui e Ottinger finalmente denunciati" titola la Verità: a denunciare i due commissari europei per manipolazione dei mercati sono stati due giornalisti della Vita in diretta, Francesco Palese e Lorenzo Lo Basso, "sbigottiti per la noncuranza con cui venivano fatte certe dichiarazioni". Alla procura di Roma decidere se aprire un'indagine. Ma i due giornalisti pensano a una sorta di class action contro l'Europa. Dagli Usa bastonata a Bruxelles, titola la Verità. Il riferimento è al Wsj, che ha criticato l'assistenzialismo della manovra italiana ma ne ha lodato la flat tax, "migliore stimolo fiscale alla produzione negli ultimi anni". Duro con i commissari Ue anche il FT: "Il governo ha diritto di governare".
Negli Usa pacchi esplosivi per Obama, Clinton e Cnn: l'ombra della violenza sulla politica Usa (Corriere). Sotto accusa l'odio di Trump (Repubblica). Sei gli ordigni inviati a leader democratici alla vigilia del midterm, dopo quello recapitato a Soros. Nessuno è esploso ma il Paese è sotto choc. Hillary Clinton: "E' un'epoca di profonde divisioni. Dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per tenere insieme la nazione".

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Commentario del 24.10.18

IN PRIMA PAGINA
Ultimatum per rifare la manovra (Corriere). La Ue: cambiare o procedura per debito (Sole). Dombrovskis a MF: "Serve una correzione notevole". Mattarella: "L'Italia mette in pericolo l'Europa" (Stampa). "Rischi per famiglie e aziende". Ma M5S e Lega vanno allo scontro totale con la Ue (Repubblica). Salvini: attacco al popolo. Libero contro Moscovici: ecco la faccia del nostro nemico. Verità contro "lo squalo Lagarde": affila i denti per mangiarsi l'Italia.
Intanto in manovra arrivano sgravi per il lavoro: copertura da 5G e sigarette (Sole). Condono fiscale, c'è il decreto ma tanti ancora i nodi da sciogliere (Sole). Per la flat tax doppia partenza (Italia Oggi). Per Alitalia un futuro con le Ferrovie, ma serve l'ok del Tesoro (Stampa). Repubblica: il nuovo carrozzone di Stato ci costerà altri 2 miliardi.
Migranti, un dossier accusa la Francia (Corriere): respinge i minori in Italia (Avvenire). Brexit,  pressing per un nuovo referendum. No della May (Sole). Trump verso il voto del Mid Term con l'economia al record (Sole).
In cronaca: stupro di gruppo, la morte orribile di Desirée, 16 anni, in un edificio occupato della capitale (Corriere). Caccia a banda di spacciatori (Repubblica). QN: l'orrore ritorna. Roma a pezzi (Messaggero). Terrore nel metrò: crolla la scala mobile. Feriti 24 tifosi russi. "Saltavano". "No, è caduta" (Repubblica e tutti). Champions,La Juve vince a Manchester, in casa Mourinho. Tripletta della Roma. Oggi tocca a Inter e Napoli (Repubblica e tutti).

ITALIA-ECONOMIA
L'Europa boccia la manovra: pronta la procedura per debito (Sole). "Ogni italiano ha già 37 mila euro di debito" (Corriere). "Il governo italiano sta violando apertamente gli impegni presi– ha detto il vice presidente della Commissione europea Dombrovsis – per la prima volta dobbiamo chiedere a un Paese di rivedere la propria bozza di bilancio. La zona euro è costruita su stretti legami di fiducia con regole che sono le stesse per tutti. Se la fiducia viene erosa tutti gli Stati ne sono danneggiati". A fare la differenza tra Italia e altri Paesi è il maxi debito italiano, al 131,2% del pil, il secondo più alto d'Europa. Nel mirino gli aumenti di spesa legati alla revisione della Fornero, al reddito di cittadinanza e anche il condono, considerato negativo nella lotta all'evasione fiscale e destinato a produrre solo una tantum. La procedura d'infrazione potrebbe scattare già a dicembre (Messaggero). Il governo fa muro ma valuta tetti e slittamenti di spesa (Sole). Conte, da Mosca: "La manovra non cambia, dire oggi che la rivediamo non avrebbe senso". Moscovici chiama in causa Tria, confidando che riesca a convincere il governo a definire "priorità compatibili con la Ue". Sul Corriere il piano di riserva di Tria per limare il deficit: "Non vogliamo scassare tutto". Siri al Messaggero: "Nessuna inversione a U sulla manovra nessun dietrofront. L'Europa piuttosto ci deve ascoltare. La manovra poteva essere più coraggiosa: Meno tasse per sviluppare la crescita, per dare uno choc all'economia, per creare lavoro. Ma per essere responsabili siamo restati nel 2,4%".
Da Mattarella ennesimo avviso ai partiti: nessuno può sottrarsi all'equilibrio di bilancio (Corriere e tutti). "Il disordine dei conti produce contraccolpi pesanti per le fasce più deboli". Ma poi in segno di distensione col governo dà l'ok al decreto fiscale. Treu (Cnel) ad Avvenire: riscrivere il testo pensando ai giovani. "Servono risorse per formazione professionale e riqualificazione delle infrastrutture. professionale. Il reddito di cittadinanza? Senza servizi adeguati e il potenziamento dei centri per l'impiego è una fatica inutile".
Ieri Borse nella bufera, lo spread Btp-Bund risale a 319 punti (Sole 4). Tra declassamento del rating e haircut della Bce tempi duri per il rischio Italia, scrive Isabella Bufacchi sul Sole. Manzato (Credit Suisse): "Gli investitori verso l'estero. Milano attraente dopo lo storno" (Sole). Con il governo giallo verde l'Italia ha perso 198 miliardi, la stima della Fondazione Hume ripresa dal Giornale: dalle elezioni a oggi bruciato già il 10% del pil, a anno di famiglie e imprese.
Intanto in manovra arrivano nuovi sgravi per il lavoro: nel ddl di bilancio entra la proroga della decontribuzione per assunzioni al sud e incentivi per il turn over con quota 100 (Sole e tutti). Per pensioni e reddito di cittadinanza al via due fondi, da 7 e 9 miliardi, in compensazione: la spesa sarà monitorata ogni tre mesi. Sul fronte fiscale vengono confermati il superamento dell'Iri e dell'Ace ma spunta un nuovo prelievo erariale sulle new slot e soprattutto aumenta l'accisa sui tabacchi : inciderà tra i 5 e 10 centesimi a pacchetto. Aumento che quasi certamente sarà assorbito dai produttori per non aumentare i prezzi al consumo. Prevista poi una cedolare secca al 21% sull'affitto degli immobili a uso commerciale per i contratti stipulati nel 2019. Per il Giornale è il solito decreto fisco: tassano sigarette e giochi. E dalla sanatoria tributaria attesi 2,8 mld.
Sul Messaggero i 3 mld per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. Nel piano anche più assunzioni grazie ai prepensionamenti.

ITALIA-POLITICA
Manovra, ultimatum dell'Europa, ma per il governo "indietro non si torna" (Corriere p.5). "Siete contro il popolo italiano" è l'accusa di Salvini alla commissione Ue (Stampa p.3), il vicepremier traccia la linea: "L'Europa avrà tutte le risposte che chiede" anche se "la nostra linea è chiara e argomentata", mentre quella europea è frutto "soprattutto di un pregiudizio" (Corriere p.5). Da Mattarella il richiamo alla responsabilità: "L'equilibrio di bilancio è un dovere" (su tutti). Il Quirinale invita "a ricucire" puntando sul dialogo per "evitare contraccolpi pesanti sulle fasce deboli" (Stampa p.4). L'alt del Colle dà la sponda all'ala dialogante del governo (Sole p.3). "La mia porta è sempre aperta e spero che il governo italiano ascolti questo messaggio" dice a Repubblica (p.2) il commissario Moscovici, additato da molti – Libero (in prima e p.4) su tutti – come "nemico dell'Italia". "Dialoghiamo con il governo con spirito costruttivo – ribadisce Moscovici a Repubblica -, so che non tutti nel governo italiano condividono questo approccio, ma se necessario proverò ad essere costruttivo per entrambi". Il premier Conte prova a rassicurare sul fatto che "tutti noi siamo per il dialogo. Anche Di Maio e Salvini", anche se poco prima aveva confessato: "Io sono disposto a trattare, ma i due vicepremier dicono che reddito di cittadinanza e riforma della Fornero non si toccano. E che se li tocchiamo fanno cadere il governo" (Repubblica p.3). Per Franco (Corriere p.6) la bocciatura da parte della Ue era attesa. Ma l'impressione è che sia stata quasi "chiamata" da M5S e Lega, per usarla in chiave elettorale. Il sottosegretario leghista Siri al Messaggero (p.7): "Serve un confronto dialettico punto per punto. La narrazione del governo gialloverde che sconquassa i conti non è veritiera. Lo faremo capire a Bruxelles. Ma una inversione a U non è in agenda perchè il popolo italiano si aspetta un cambiamento vero. Ma siamo comunque per il dialogo". L'ex premier spagnolo Aznar al Messaggero (p.12): "Bisogna mettere barriere al populismo, l'Italia è troppo importante per finire alla deriva. L'Italia ha vissuto 20 anni fa il crollo del suo sistema politico, che è stato sostituito ed è di nuovo collassato, per cui ora lo si sta sostituendo da destra e da sinistra. E' un processo congiunturale, non so come finirà. Ma il nemico non è Bruxelles".

ESTERI
Italia-Francia, proseguono le polemiche per la questione migranti al confine. Clavier e il caso dei minori respinti, il Viminale accusa Parigi di "violazione sistematica" (Corriere p.18). Ma i casi di sconfinamento al confine di Ventimiglia sono quotidiani, le organizzazioni umanitarie lo denunciano da tempo. E i legali accusano: "La Francia falsifica l'età dei minori" (Stampa p.6 e altro). I ragazzi rimandati in Italia dicono: "per non accoglierci i gendarmi scrivono che siamo maggiorenni". Se fosse così Parigi avrebbe violato i trattati. E il Viminale conferma: "Abbiamo bloccato un episodio simile".
Brexit, pressing in Gran Bretagna per un referendum bis, ma la May chiude: "Non verrà fatto" (Sole p.23). Nonostante le 700 persone in piazza per chiedere un nuovo voto sull'uscita dall'Ue, la premier ha escluso la possibilità. In ogni caso l'intesa con Bruxelles rischia di non piacere sia al fronte pro-Ue che a quello anti-Ue: l'insoddisfazione dei parlamentari di entrambi gli schieramenti è condivisa dagli elettori, e per la May sarà difficile far approvare da Westmister l'accordo che sta tentando di raggiungere con l'Europa.

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