Commentario del 27.10.18

IN PRIMA PAGINA
Sui conti dell'Italia il giudizio di Standard & Poor's: rating stabile, dubbi sul futuro (Sole). QN: Graziati! S&P non declassa l'Italia ma "previsioni negative" (Messaggero). Il governo rilancia: "Non siamo il Botswana" (Stampa). La manovra resta l'osservata speciale: "Il deficit salirà fino al 2,7%" (Repubblica). Ma con la Ue si tratta: possibile manovra bis a giugno (Messaggero). Intanto Di Maio attacca Draghi: avvelena il clima. La Bce: siamo autonomi (Corriere). Alta tensione anche sulle banche: governo pronto all'intervento per difenderle (Sole). Patuelli (Abi): "Draghi non ci abbandonerà" (Sole). Per la Verità c'è un piano per portarci via le banche.
Tra politica e sviluppo, la resa del governo sulla Tap: "Il gasdotto si farà". Rivolta in Puglia contro i 5 Stelle (QN e altri).
In cronaca ampio spazio al caso Desirée: preso il quarto uomo, anche lui clandestino come le altre belve (QN). Sul Messaggero il verbale dell'orrore: "Acqua e zucchero mentre moriva". Uno degli stupratori era il fidanzato. "Due giorni in balia dei suoi violentatori" (Corriere). Libero: Desirée è vittima pure di genitori incapaci di tutelarla. Verità: la sinistra mandante morale.
Dall'estero. Pacchi bomba negli Usa, preso un sospetto. E' un'ultrà di Trump (Messaggero). Il presidente: severità (Corriere). Intanto il pil cresce del 3,5% trainato dai consumi interni (Sole).
Calcio, domani Napoli-Roma, la sfida inedita tra Ancelotti e Di Francesco (Messaggero). Moratti al Corriere: "Zhang? La mia Inter è in buone mani". E stanotte torna l'ora solare: alle 3 lancette indietro alle 2.

ITALIA-ECONOMIA
S&p non cala la mannaia e taglia solo l'outlook (MF). Rating confermato sulla tripla B ma l'outlook passa da stabile a negativo e questo apre prospettive di un potenziale declassamento tra qualche mese, scrive il Corriere. Intanto c'è la bocciatura alla manovra: "Il piano economico del governo rischia di indebolire la crescita", il rapporto deficit/pil non sarà al 2,4 ma al 2,7% (Repubblica). S&P's mette in guardia dallo spread e dalla revisione della "Fornero". Ma la manovra non cambia (Corriere). Conte: "Paese solido, i mercati capiranno". Il crollo paventato sui mercati non c'è stato, il giudizio di S&P's è stato migliore di quanto si temesse. E il deficit resta fermo al 2,4%. Per il Messaggero il governo in realtà sta trattando con Bruxelles la diluizione nel tempo delle misure più costose come il reddito di cittadinanza e le pensioni e soprattutto una manovra-bis a giugno, promettendo sin da ora aggiustamenti sostanziale se non una manovra correttiva che riporti sotto il 2%. "Presidente Conti, chiami Intesa e tagli il debito", suggerisce Libero al premier: Messina ha un piano per recuperare 400 mld dalla messa a frutto del patrimonio immobiliare dello Stato. Ciò consentirebbe un drastico taglio del debito.  Dalla manovra ai timori per le banche. Il governo: pronti all'intervento per difendere il sistema bancario (Sole). Garavaglia a Repubblica (p.2): "Il Paese è solido ma se dovesse servire aiuteremo le nostre banche". Per il vice ministro leghista "le banche sono parte del sistema e finanziano famiglie e imprese: ove mai ci fosse una necessità bisogna intervenire in maniera rapida, veloce ed efficace. Ma speriamo che non ce ne sia bisogno". Scettico Massiah (Ubi) che a MF (p.16) dice: "Giusto ipotizzare il peggio ma non drammatizziamo. Le condizioni di mercato al momento non richiedono aumenti di capitale. Esistono situazioni di debolezza, ma sarebbe meglio in intervento privato. Un intervento pubblico appare come una last resource che nessuno vuole utilizzare". Patuelli: Draghi non ci abbandonerà (Sole).
Su Giornale e MF i rumor sulla patrimoniale. "C'aria di patrimoniale e se arriva non ci sono difese", dice al Giornale il tributarista milanese Giuseppe Numera. E nel clima di "polizia fiscale" sfuggire sarà quasi impossibile. Per MF (p.12) nonostante le smentite dal governo, i timori degli investitori rimangono, per via delle tensioni tra Roma e Bruxelles. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se sulla manovra si troverà un'intesa oppure no. Giovanni Cuniberti (Gamma Capital Markets) "non troveranno un accordo e si arriverà a un governo tecnico o alla Troika. Ci sarà la patrimoniale e taglieranno la spesa pubblica". Ma per Francesco Papa (Goldman Sachs) "non c'è un pericolo di Italexit. Gli investitori internazionali non ritengono che sia un'opzione possibile". Per Papa sui mercati c'è instabilità senz'altro legata a fattori locali come la Brexit e il rating dell'Italia ma "c'è anche una componente globale". A Piazza Affari "la fase di instabilità continuerà ma dopo i ribassi il potenziale di rialzo è superiore al rischio di ribasso, a meno che lo spread non arrivi a quota 400". Su MF (p.8) quanto è costato agli italiani il caro spread dalle elezioni ad oggi: bruciati 200 miliardi. Una cifra monstre, superiore al 10% del pil nazionale ed è un bilancio purtroppo solo provvisorio.

ITALIA-POLITICA
Di Maio va all'attacco di Draghi (Corriere e tutti): "Siamo in un momento in cui bisogna tifare Italia – dice il leader 5S - e mi meraviglio che un italiano si metta in questo modo ad avvelenare il clima ulteriormente". Il presidente della Bce nei giorni scorsi aveva messo in guardia dall'aumento dello spread che danneggia famiglie e imprese. Per la Stampa (p.3) ci sarebbe il ministro Savona dietro l'attacco a Draghi. Per Franco (Corriere p.8) gli attacchi a Draghi mostrano l'ignoranza sui rischi dello spread e l'incapacità di capire quali sono i veri avversari. Ira leghista: "Parole scomposte sulla Bce" (Repubblica p.3): gli uomini di Salvini temono ripercussioni sulle banche. Il Carroccio si dissocia, con Salvini che preferisce non commentare e Giorgetti che loda Draghi: "Ha salvato l'Europa e l'Italia". Ma per la Stampa, i leghisti condividono l'idea di una riforma della Bce. Per Fubini (Corriere p.3) c'è da capire se Francoforte diventerà il bersaglio per ciò che non sta funzionando nell'esecutivo: trovare un colpevole esterno aiuterebbe a creare un alibi. Verderami sul Corriere (in prima e p.2) evidenzia la sfida interna al M5S che sta isolando Di Maio, con l'ala movimentista del grillismo convinta che "invece di attaccarlo, doveva chiamare Draghi". Per Verderami si lavora tra i 5S per sostituire Di Maio con Di Battista. L'unico a difendere l'alleato in difficoltà, accreditandolo come "unico interlocutore", è Salvini a cui le divergenze interne ai grillini potrebbero tornare utili.
Intanto si registrano nuove tensioni nel M5S. Riparte il braccio di ferro sul dl fiscale (Messaggero p.4). La fedelissima di Grillo contro di Maio: "Mai il condono" (Stampa p.6). La fronda 5S all'attacco. "Valori traditi" scrivono Ruocco e Lannutti chiedendo di rivedere il decreto "rispettando i principi ispiratori del M5S" (Corriere p.6). Ma non è l'unica bandiera della campagna elettorale che i grillini stanno sconfessando (Stampa p.6). Tensione anche sul Tap: via libera di Conte e del ministro Costa all'opera. I grillini alla fine si arrendono (Libero e tutti). Rivolta anti 5S in Puglia (Repubblica p.6). Critici alcuni eletti grillini: "Vendiamo l'anima alla Lega, intervenga Grillo". Ma Di Maio spiega: "Abbiamo le mani legate" (Messaggero p.7). Tensioni che vanno ad aggiungersi a quelle sul decreto sicurezza, dove la fronda 5S guidata da De Falco non ha intenzione di ritirare gli emendamenti critici. E arriva un nuovo blitz di Salvini contro l'asilo agli irregolari che spacca i 5S (Messaggero p.11). Dissenso in crescita nel M5S anche sul condono a Ischia che può sanare anche le ville vip (Repubblica p.12).

ESTERI
Germania, il testa Assia fa tremare la Merkel: Verdi tedeschi dati al 22%, Cdu in caduta libera, in calo anche la Spd (Repubblica p.14). Dopo la Baviera, il nuovo voto in Germania potrebbe segnare la crisi della Grande Coalizione.
Usa, l'uomo dei pacchi-bomba fan di Trump. Sul Corriere (p.10) e tutti la cattura del presunto Unabomber, incastrato dal Dna nelle lettere. Preso in Florida, il suo furgono era rivestito di foto del presidente americano. 
Pil Usa in crescita del 3,5%, trainato dai consumi interni (Sole in prima e p.17): la crescita corre a ritmi più veloci del previsto grazie all'andamento dei consumi interni. Le previsioni di crescita del terzo trimestre erano del 3,4%, invece il Pil si è attestato a +3,5%, comunque in calo rispetto al 4,2% del secondo trimestre 2018.

©riproduzione riservata




Nessun commento:

Posta un commento