Commentario del 18.10.2018

IN PRIMA PAGINA
Scontro sul condono tra Di Maio e la Lega (Messaggero). Il leader del M5S parla di "decreto manipolato" (Corriere). Di Maio va dai giudici (Giornale). Ma per Salvini l'accusa è surreale (Stampa). Il condono perdona i riciclatori (Repubblica). Alt del Colle al salva-riciclatori (Fatto). Entra l'Iva nel condono, il tetto di 100mila euro vale per ogni imposta (Sole).
Sulla manovra, Oettinger boccia già l'Italia (MF). La manovra sarà respinta, dicono dall'Ue ma Conte avverte: "Resterà così" (Messaggero). Sfida all'Ue, il rischio è sui mercati (Stampa).
In primo piano l'intervista di Salvini a Repubblica: "Gli alleati mi vogliono alla Commissione Ue".
Il titolare degli Interni show a Mosca: "Una follia le sanzioni. Guiderò i populisti" (Stampa). Per Libero Salvini a Mosca è la prova che l'Italia ora conta di più.
Meno militari italiani in Afghanistam e Iraq e la Difesa taglia le spese per gli F-35 (Messaggero).
Brexit: la Ue offre alla May un anno di transizione in più (Sole).
Alitalia, piano Fs da 400 mln all'anno (MF).
Milano diventa la terra dei fuochi: maschere per tutti (Messaggero e altri)
Crimea, la strage dello studente nella mensa: "Odiava tutti" (Stampa e altri).

ECONOMIA
Manovra verso la bocciatura Ue: "Può minare il patto di stabilità" (Sole p.2). Nella commissione netto orientamento per il "no", entro fine mese arriverà la decisione. La Commissione cerca l'appoggio degli Stati per respingere la manovra giallo-verde (Stampa p.6). Oggi processo all'Italia (Repubblica p.6). Il commissario Oettinger avverte: "Bocciatura pronta. Lettera della Commissione tra oggi e domani" (Messaggero e tutti). Ed evoca la richiesta di modifiche alla bozza di manovra (MF p.3). Salvini a Repubblica (p.7): "Oettinger, Juncker, Moscovici: questi signori parlano negli ultimi giorni dal bunker assediato, sanno che tra sei mesi andranno a casa. La loro è una bocciatura preventiva. Noi rispondiamo a 60 mln di italiani, non a loro. La manovra non cambierà di una virgola, ma non si permettano di mandare troike o commissari". Un altro "no" da Bruxelles ma Roma non cede (Corriere p.6). Conte dice "sì" al dialogo, "ma – avverte – non ci sono margini per cambiare" (Sole p.2). Salvini e Di Maio confermano: "La manovra non cambia. Lasciateci lavorare". Conte si appella alla Merkel (Giornale p.6). La Cancelliera teme una finanziaria "allegra", ma il premier tira dritto: "Nessun dietrofront" (Stampa p.6). Nel faccia a faccia, la Merkel evidenzia le preoccupazioni per il deficit italiano: "Regole da rispettare" (Repubblica p.6), ma il presidente del Consiglio apre spiragli sui temi di attuazione delle principali misure e assicura che i costi scenderanno. Berlino vuole garanzie sul futuro. "Nessuno vuole uscire dall'euro" rassicura il premier (Messaggero p.5, Corriere p.6).
Intanto, sui quotidiani l'analisi sulle misure del governo. In primo piano il decreto sulla pace fiscale che ha suscitato tensioni nella maggioranza: si allarga all'Iva, previsto un tetto a 100 mila euro per imposta (Sole p.3). Si salverà chi non ha pagato l'Iva e con "l'integrativa" addio ai reati (Repubblica p.2). Maxi sanatoria: scudo penale, più si evade e meno si paga (Corriere p.5).
Giornale (p.4) all'attacco del Def con due ideologie che produce solo danni: il pauperismo assistenzialista del M5S e il pragmatismo liberista dei leghisti rischiano di portarci a sbattere. Libero (p.7) riporta l'allarme della Caritas: M5S non batte la povertà ma abbatte i poveri, visto che il reddito di cittadinanza ai fannulloni toglie fondi a chi ha davvero bisogno. Ma Sole (p.5) parla di "modello europeo" su lotta alla povertà e nuovo lavoro. Tridico assicura: "Il reddito di cittadinanza non è assistenzialismo, è una misura in linea con le comunicazioni". Messaggero (p.6) si concentra sulla pensione di cittadinanza: l'assegno minimo di 780 euro solo a 700 mila anziani. Mentre Sole (p.5) e Repubblica (p.4) guardano all'introduzione di quota 100 nelle pensioni: costa 17 mld nel 2021, chi sceglierà di anticipare perderà un quinto dell'assegno. 


POLITICA
In primo piano l'intervista di Salvini a Repubblica (p.7): "Amici di vari Paesi mi stanno chiedendo di candidarmi alla guida della Commissione Ue, ma in questo periodo non ho avuto modo di valutare la proposta". E rispetto al sondaggio che vede solo il 44% di italiani favorevoli a restare nell'Ue, il leghista dice: "Sarà uno choc per altri, non per me. Io immagino un futuro in Europa, ma non in questa. Se Bruxelles bocciasse la manovra, gli euroscettici salirebbero al 70%".
Intanto, il tema della giornata è lo scontro Lega-M5S sul condono (Corriere e tutti). Di Maio: "Al Quirinale un testo manipolato". Anche se il Colle avverte: "Non è mai arrivato" (Messaggero e altri). Il vicepremier 5S si dice pronto ad andare in procura e Conte blocca l'invio al Colle. Salvini a Repubblica: "Nessun trucco, legge di bilancio e decreto fiscale sono passati in Cdm all'unanimità. E quello che viene chiamato condono, condono non è. Quello che a me non piace è la sanatoria edilizia a Ischia inserita nel decreto Genova, ho dato indicazione ai miei di opporsi". Repubblica (p.3) sul condono parla di complotto che hanno visto solo i 5S: "Testo mai cambiato, non l'hanno letto". "Pace fiscale" estesa anche alle tasse su immobili e attività finanziarie detenute all'estero, a far infuriare i 5S anche la scoperta che il tetto reale andava oltre l'importo concordato (Stampa p.2). Impunità per chi ricicla i soldi, nella bozza del dl fiscale spuntano norme non concordate con il M5S (Fatto p.2). La sottosegretaria 5S al Mef, Castelli, parla al Corriere (p.2): "Le norme nel decreto fiscale rispondono al contratto di governo. Lasciamo perdere le bozze, sul riciclaggio nessuno farà sconti". Ma nel mirino di Di Maio, oltre ai tecnici, sembrano finire i colleghi leghisti. "Mef agli ordini della Lega", sospetti tra i grillini. Lega in trincea: "Noi siamo seri, niente trucchi" (Messaggero p.3). Tra i due alleati sospetti di sfiducia, cresce l'allarme dentro Palazzo Chigi (Corriere p.3). Dal M5S avvertono: "Il governo andrà avanti fino alle europee" (Messaggero p.3). Per la Stampa (p.3) nel mirino c'è ancora Giorgetti, ma scatta l'ira di Salvini: "Accuse surreali". Nessun contatto tra Di Maio e Salvini per chiarire le dichiarazioni.
Pd, Veltroni al Corriere (p.11) guarda al voto di maggio: "Alle Europee una lista aperta con il meglio della società non divisa tra le correnti dem. Dobbiamo puntare sulla parola Europa, se dovesse prevalere il fronte sovranista e nazionalista l'Ue finirà e finirà l'euro. I cardini del futuro sono formazione, ambiente, sicurezza sociale: tutte parole che la sinistra ha scordato". Su Repubblica (p.7) parla Sandro Gozi: "Dobbiamo lanciare un nuovo progressismo europeo, stiamo lavorando con Macron a una carta progressista, un manifesto di rifondazione europea per un'alleanza che vada dai socialdemocratici ai liberali, da Tsipras fino ai Verdi tedeschi e ai movimenti civici". E Calenda alla Stampa (p.8) aggiunge: "Creare con liberali, liberaldemocratici, socialdemocratici e cattolici popolari un grande fronte che non sia solo 'contro', ma che abbia il preciso scopo rifondativo della democrazia liberale, secondo principi di maggiore equità che riportino anche la forza dello Stato nella sua dimensione nazionale e internazionale. Se ci sarà questo nuovo fronte sarò in prima linea".
Il senatore dem Cerno al Fatto (p.8) attacca il Pd: "Non sa neanche dove sia, ha perso contatto con la realtà. Non voterò alle primarie, che sono la conta di un partito in fase calante. Né Zingaretti, né Minniti, né Boccia rappresentano una novità: dobbiamo trovare qualcuno che rappresenti ciò che ancora non c'è".

ESTERI
Salvini a Mosca con le imprese: "Il regime delle sanzioni finirà" (Sole p.26). Per il titolare del Viminale "il veto italiano non è una priorità" (Corriere p.10). Il titolare dell'Interno nell'intervista a Repubblica (prima e p.7) preannuncia "una presa di posizione forte contro l'embargo che continuiamo a giudicare inutile e dannoso, per Mosca e per le aziende italiane che hanno già perso venti miliardi di euro. Come? Ci opporremo al progetto di Bruxelles di prorogare di fatto sine die le sanzioni a Mosca, con una sorta di rinnovo automatico". Show tra selfie e applausi (Stampa p.7). Salvini ripete: "Mi sento a casa più qui che nella Ue" (Messaggero p.8). Salvini si sente più russo che europeo (Libero p.9). In Russia 8 mld di made in Italy: il 25% andato in fumo dopo il blocco (Messaggero p.8). Aziende in allarme: in 5 anni persi 12 mln al giorno (Sole p.26)
Brexit, l'Europa offre alla May un anno in più di transizione (Sole p.23, Corriere p.15 e altri). A Bruxelles, i Ventisette hanno incontrato ieri sera la premier Theresa May per discutere dell'andamento delle trattative: molti hanno espresso cauto ottimismo, ma è chiaro che i negoziati in questo momento stanno subendo una pausa. Il nodo è la questione irlandese, le parti sono d'accordo per evitare il ritorno di un confine tra la Repubblica d'Irlanda e l'Irlanda del Nord, ma non sono d'accordo sulle modalità da seguire. La May si è detta pronta a considerare questa ipotesi, ma è rimasta molto cauta: non sarebbe facile chiedere ai suoi parlamentari ai Comuni di allungare un periodo di transizione che alcuni deputati hanno già definito una forma di vassallaggio perché prevede il rispetto di tutte le regole comunitarie senza poter intervenire nei processi decisionali.
La Crimea come il Colorado, massacro a scuola: 19 morti (Repubblica p.14, Corriere p.17 e tutti). Un'esplosione, poi gli spari: follia di uno studente che si uccide in biblioteca. Oltre 50 feriti. Ragazzo introverso e taciturno, affascinato dai criminali e appassionato del videogioco Minecraft, non parlava quasi con nessuno. "Odio tutto, mi ha stufato tutto. Odio tutta la gente che frequenta il politecnico", avrebbe confessato a un compagno.

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