Commentario del 10.10.2018

IN PRIMA PAGINA
Def ancora in primo piano. Dall'Ufficio bilancio e da Bankitalia un doppio no alla manovra (Sole). La manovra non piace a nessuno (Repubblica). Governo sotto assedio (Corriere) ma sul Def tira dritto (MF). "Basta scherzare" avverte il Giornale. Manovra bocciata, ma non cambia. Per ora (Avvenire). Duello nel governo (Messaggero), sfida su reddito e pensioni (Corriere). Conte convoca a Roma i big delle aziende statali: "Ecco il Def, aiutateci" (Stampa). Libero contro il ministro del Mef: si chiama Tria ma vale zero. Fico al Corriere: "Basta austerity, ma abbassiamo i toni".
Bossi come Berlusconi: per evitare la cella, va ai servizi sociali (Fatto)
Usa: lascia Nikki, l'ambasciatrice più amata di Trump: "Ma non mi candiderò contro il presidente" (Repubblica e altri).
Acqua a 8 euro? Ferragni geniale, i clienti meno (Libero). Italia con l'acqua alla gola, ma soltanto se è firmata (Giornale).
Calcio, il Mattino intervista il futuro presidente della Federcalcio, Gravina: "Basta cori razzisti, sì alle curve chiuse. I club collaborino".

ITALIA-ECONOMIA
Doppio no alla manovra da Ufficio bilancio e Bankitalia (Sole in apertura e tutti). "Pil irrealistico e debito a rischio", le authority smontano la manovra (Repubblica p.4). Ma Salvini e Di Maio confermano: "Andiamo avanti" (su tutti). Per l'Upb sono "troppo ottimistiche" le previsioni di crescita, Tria in difesa, oggi replica ma cresce il rischio bocciatura della Ue. Intanto, arriva la bocciatura anche di Bankitalia: non toccate le pensioni. Per Via nazionale impatto "elevato" delle misure programmate, bisogna ridurre il rapporto debito/pil. "Candidatevi se volete difendere le Fornero": Di Maio all'attacco di Bankitalia (su tutti). "Non c'è uno che promuova Lega e M5S" (Libero p.2). "Basta scherzare" avverte il Giornale. Per Franco (Corriere p.9) ora i mercati potrebbero imporre di rifare i conti. E il capo economista di Moody's, Zandi, alla Stampa (p.2) dice: "Questa finanziaria è un errore, si rifletterà sul rating dell'Italia". Allarme Fmi per il rischio contagio: "Preoccupa il legame banche-Btp" (Sole p.6). Anche la Borsa vuole un altro Def (MF p.2): Piazza Affari recupera dopo il monito di Bankitalia, lo spread cala sotto 300 punti. Vertice Di Maio-Salvini, che confermano: "Si va avanti". Ma lo spread fa paura (Sole p.2). Repubblica (p.2) e Messaggero (p.5) fanno i conti del costo dello spread: nuovi prestiti e mutui con tassi più alti. "Governo sotto assedio" titola il Corriere (in prima e p.2): anche l'Fmi smaschera le bugie sulla crescita (Giornale p.3). I mercati spaventano il governo e i vicepremier attaccano Tria (Repubblica p.2): il titolare del Mef teme il rialzo dei tassi, ma Salvini e Di Maio bloccano le modifiche al Def.  "Manovra bocciata, ma non cambia. Per ora" (Avvenire). Conte convoca a Roma i big delle aziende statali: "Aiutateci" (Stampa in prima e p.3 e altri). Il premier chiede una strategia comune. Più investimenti e lavoro per aiutare l'aumento del Pil (Corriere p.8). Governo in cerca di alleati, pressing sulla Bce di M5S e Savona, che chiedono a Strasburgo di acquistare titoli per abbattere lo spread. Aumentano i timori di uno scontro con la Ue: M5S e mezzo governo in cerca della tregua (Messaggero p.3). E Fico al Corriere invita ad "abbassare i toni". Savona prova a smorzare: "Se lo spread sale, rivediamo la manovra" (su tutti). Salvini punta sul risparmio: "Gli italiani ci aiuteranno" (Corriere p.5). Repubblica (p.3) analizza le ultime mosse per difendere la manovra: Btp agli italiani e aiuti dalla partecipate. Ma resta lo spettro dell'Italexit: "Sarebbe rovinosa" dice lo strategist Roche (MF p.2).
Intanto, la Stampa (p.4) segnala come la manovra del governo trascuri la scuola: risparmi sugli stipendi e zero investimenti. Tagliati 300 mln di euro alle paghe dei docenti per il biennio 2020-2021.

ITALIA-POLITICA
La maggioranza scricchiola sulle "bombe" fisco e ponte (Giornale p.4). Slitta il decreto fiscale, dubbi sulla "pace" (Messaggero p.2). Allo studio il del sulla pace fiscale, ma salta l'accelerazione, dai 5S no all'integrativa, giudicata un condono (Sole p.3). Sfida nell'esecutivo anche per ridurre reddito e pensioni (Corriere p.2). E cresce il fronte per le modifiche, braccio di ferro sulle pensioni (Messaggero p.3): pressing di Giorgetti e Garavaglia per modificare il testo. Scontro tra Tria e Salvini sulla revisione di "quota cento". Voci in Transatlantico: "I gialloverdi non dureranno" (Giornale p.4). Ma Salvini blinda l'alleato Di Maio: "E' il miglior grillino possibile" (Stampa p.5). Il leghista fa ingoiare ai suoi il reddito di cittadinanza perchè "è la bandiera di Luigi, non può saltare". E' consapevole che in caso di crisi di governo non è automatico che si vada ad elezioni anticipate.
Avanti tutta dei leader sul Def: "Non tradiamo gli italiani". Una mossa che mette alle strette il ministro Tria, ma spuntano i primi dubbi (Corriere p.3). Libero (in prima e p.2) all'attacco del titolare del Mef: si chiama Tria, ma vale zero. Per il Giornale (p.6) Tria è nel mirino dei grillini, di scalda Roventini, l'economista d'area: un "eretico" che odia la flat tax e ama il reddito.
Corriere (in prima e p.6) intervista Fico: "La stabilità del nostro Paese non è in discussione, abbassare i toni è nell'interesse dell'Italia come dell'Europa. Questa Ue deve cambiare per sopravvivere, basta austerity". Conte cambia linea con la Ue e invia Fico a fare da pompiere (Giornale p.5). Salvini furioso con il presidente della Camera che flirta con Juncker (Libero).
Pd, a Repubblica (p.11) parla il segretario Martina: "Gli italiani hanno cominciato a pagare ad altissimo prezzo le scelte economiche del governo. Le contraddizioni degli alleati di governo stanno toccando la vita reale delle persone, piccoli risparmiatori già penalizzati". Poi in vista del voto delle europee, dice: "Salvini, Le Pen e Orban stanno costruendo la fine dell'Ue. Dobbiamo lavorare unendo le energie di lotta per il cambiamento dello status quo".
Genova, dal ponte già danni per 116 mln: su MF (p.13) lo studio sugli effetti del disastro del viadotto sul settore trasporti, lanciato dal Forum internazionale di Conftrasporto-Confcommercio. "Assalto al decreto: con la scusa del Ponte, i potenti di Genova battono cassa per sé" (Fatto in prima e p.5). Decreto ponte, mancano 300 mln (Messaggero p.9): il sindaco-commissario Bucci chiede più risorse per aiutare le imprese e gli sfollati, è braccio di ferro con il Tesoro.
Intanto, su tutti la polemica sulle frasi di ieri del titolare delle Infrastrutture. Toninelli inciampa sull'inesistente tunnel del Brennero: l'ultima uscita del ministro gaffeur (Messaggero in prima e p.9). Supera se stesso e si inventa un tunnel nel Brennero. "Molti imprenditori lo utilizzano" ha detto il ministro, ma i lavori di costruzione sono iniziati nel 2008 e dovrebbero finire nel 2025 (Giornale in prima e p.8). "Da ponte Morandi al Brennero, è finito in un tunnel" scrive la Stampa.

ESTERI
Migranti, il piano sovranista: hotsport e Libia porto sicuro (Messaggero p.13). La strategia per il dopo elezioni europee è chiaro: centri di identificazione fuori dalla Ue. Salvini al suo primo G6 da ministro dell'Interno: "Un candidato unico populista? Ci stiamo pensando". E aggiunge: "Durante la riunione è stato più volte evocato il sistema australiano per il governo dei flussi migratori, che è esattamente quello a cui sto lavorando io: fino a quattro mesi fa eravamo razzisti, egoisti, ora il modello italiano fa scuola". Sul fronte Niger, il governo italiano ha ottenuto l'appoggio della Commissione europea per avviare una missione e Salvini ha affermato che "andrò personalmente ad accogliere donne e bambini che arriveranno a fine ottobre a Fiumicino, loro sì che hanno diritti a venire in Italia". Al summit grandi assenti il francese dimissionario Collomb e il tedesco Seehofer.
Germania, il motore perde colpi: export e crescita rallentano (Sole p. 21). Esportazioni in calo ad agosto, frenata brusca anche dell'import. La Camera di commercio pessimista: il peggio deve arrivare, colpa della guerra delle tariffe. Il rallentamento tedesco ha avuto ripercussioni anche in Italia, principalmente, sostiene Alberto Dal Poz (Federmeccanica) "nel comparto auto: se dovesse concretizzarsi in modo evidente e non episodico, per l'Italia si tratterebbe di un gigantesco problema perché abbiamo intere filiere di fornitura collegate strettamente ai costruttori tedeschi e ai loro ordini".
Francia, tanti no a Macron a caccia di nuovi ministri (Messaggero p. 13). Il governo cerca un titolare per Interno (per ora concesso ad interim al premier Philippe) e Cultura, proteste nella capitale e nel resto del Paese: in 22mila in piazza a Parigi, 300mila in tutto il Paese.
Il nazionalismo serbo conquista la Bosnia e la spinge verso Putin: "La Crimea è russa" (Stampa p.11). Le elezioni consegnano il Paese al leader separatista Dodik e le divisioni del dopo Dayton sono destinate a riaccendersi.

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