Commentario del 31.03.2022

PRIME PAGINE
Senza pace (Stampa). La mediazione di Draghi (Repubblica). Appello di
pace (Messaggero). Gelo di Mosca sulla tregua (Corriere). Draghi
telefona a Putin: "La chiamo per parlare di pace" (Sole). "Putin darà
ordine al mondo" (Tempo). I russi si ritirano anche da Chernobyl (QN).
Conte frena la spesa militare e ora la deriva bellica mette Letta sotto
assedio nel Pd (Notizia). La croce russa (Manifesto). Una bomba da
400mila euro sotto la sedia di Conte (Libero). Il grande bluff
(Giornale). Con Putin si parla con le armi (Foglio). Giù le armi
(Fatto). Negoziato senza tregua (Avvenire). Sondaggio Ghisleri: Sei
italiani su dieci dicono no a più armi (Stampa).
Elettricità e gas, prezzi giù del 10% dopo un anno e mezzo di rincari
(Messaggero). Pmi già alla canna del gas (MF). L'inflazione ora spaventa
l'Europa: Spagna +9,8%, Germania +7,3% (Sole).
Covid, l'emergenza è davvero finita ecco cosa cambia (con due rimpianti)
(Giornale). Smobilita anche il Cts l'emergenza è finita via Figliuolo,
c'è Petroni (Stampa).

ECONOMIA
Un po' di sollievo in bolletta, metano e luce giù del 10% (Repubblica
p.15 e tutti). Dopo 18 mesi di aumenti, le bollette di luce e gas,
nonostante le turbolenze causate dalla guerra, iniziano a scendere. Da
domani una famiglia tipo con contratto di tutela pagherà il 10,2% in
meno per l'elettricità ed il 10% in meno il gas (Stampa p.13). Arera
sblocca gli sconti su luce e gas dal 1° aprile. Bollette, arrivano i
tagli ma il conto resta salato - segnala Messaggero (p.11) mentre Libero
(prima e p.8) evidenzia, "le bollette calano del 10% ma il 15% non le
paga più".
La crisi dell'energia spaventa e gli italiani riducono i consumi
(Messaggero p.11): la stragrande maggioranza degli italiani, tre su
quattro, teme per il proprio futuro. Così tanto da ridurre i consumi al
lumicino e rivedere i programmi di spesa, da un'indagine Ipsos. Caro
energia, pmi sotto stress (MF p.2), secondo Cerved, sui settori esposti
ai rincari, i ritardi interessano quasi metà dello scaduto a fine 2021.
Lite nel governo sugli incentivi per le auto meno inquinanti, Giorgetti
attacca Franco e Giovannini (Stampa p.20, Messaggero p.20): il ministro
dello Sviluppo da Torino, "siamo in ritardo, auspico l'arrivo in
settimana". Il Tesoro: "Partita più complessa, decisivo spingere sulla
transizione". Il decreto attende l'ok di Mef, Mims e Mite.
Zaia, governatore del Veneto, al Corriere (p.13) lancia l''allarme per
l'aumento dei prezzi delle materie prime: "Spero che si continui a
verificare la fondatezza degli aumenti, scandaloso che gli enti
regolatori non si accordino per evitare quanto accade sui prezzi".
Pagamenti in rubli, Mosca frena, primo fronte interno per Putin
(Corriere p.12, Repubblica p.14 e altri): lo stop di due figure chiave,
la banchiera centrale Nabiullina e il vicepremier Novak, sul rifiuto di
accettare i soldi in euro o in dollari. Roma ai russi: "rispetteremo i
contratti in vigore". Alla fine, il dittatore russo ha dovuto prendere
tempo sulla scadenza di oggi che aveva indicato: non ci sarà per il
momento, alcun blocco delle forniture di gas all'Europa se i governi
dell'Unione continueranno a rifiutarsi di pagare in rubli. Intanto, sul
gas, piani d'allarme a Berlino e Vienna (Corriere p.13): in Germania e
Austria scatta la misura precauzionale, in Italia già dichiarata un mese
fa. Intanto l'inflazione continua a correre in Europa: con una crescita
mensile del 3%, in marzo l'indice dei prezzi al consumo in Spagna è
balzato al 9,8% annuo, record dal 1985. In Germania il tasso è al top
dalla riunificazione: +7,3%. La presidente Bce, Lagarde: "L'Europa entra
in una fase difficile" (Sole prima e p.2).

POLITICA
Decreto Ucraina in aula senza impegno sulle armi: rientra la fronda
grillina (Messaggero p.8 e tutti). Stamattina in Senato la fiducia sul
testo: neutralizzato l'ordine del giorno di FdI, che voterà no. Il Pd
media dopo lo scontro con il M5S sulle spese militari: "Entro il 2028
spesa al 2% del Pil". Conte apre (Repubblica p.12 e tutti). Decisivo il
colloquio tra Letta e Draghi, ma è il "lodo-Guerini", come lo definisce
il Giornale (p.10), a salvare la maggioranza: il ministro ha annunciato
un percorso più graduale per arrivare in sei anni all'obiettivo di spesa
del 2%. La "classica mediazione democristiana" da parte del ministro
della Difesa – secondo Sorgi (Stampa p.15) – è stata cruciale per
evitare di arrivare al punto di rottura, anche se restano forti le
tensioni tra il M5S e l'esecutivo. Il sottosegretario agli Affari Ue
Amendola ad Avvenire (p.8): "Nessuno – né il Pd né tantomeno il governo
– vuole una corsa al riarmo. Dopo decenni di ritardi, abbiamo dato vita
nell'ultimo Consiglio europeo a un progetto di politica estera e di
difesa comune. È un cambio di prospettiva a cui l'Italia non può
mancare". Ricciardi, vicepresidente M5S, alla Stampa (p.14) dice: "Siamo
lieti ci sia una retromarcia rispetto all'accelerazione degli ultimi
giorni, in cui si volevano trovare 13 miliardi da stanziare in due anni,
ma c'è ancora molta strada da fare. È un bene che il Pd sia tornato sui
suoi passi e sia arrivato alla posizione che noi abbiamo avuto fin
dall'inizio". Ma restano le tensioni: nel M5S è ancora bagarre tra Conte
e l'ala più "governista", e si profilano le espulsioni per chi – come
Vito Petrocelli, ma non solo – oggi non voterà la fiducia al governo sul
decreto Ucraina (Corriere p.17). Ma la questione delle spese militari ha
prodotto anche una frattura tra Letta e Conte, segnala la Stampa (p.15):
accuse reciproche tra i due leader e alleanza a rischio, con i dem che
sospettano che i 5S vogliano votare a giugno. Secondo il Messaggero
(p.8) Conte, così come Salvini, sarebbe tentato dalle urne per frenare
il crollo che si registra nei sondaggi. Una nuova rilevazione della
Ghisleri sulla Stampa (in prima e p.17) vede FdI crescere ancora: primo
partito con il 21,3%. In calo di oltre un punto il Pd al 20,9%, mentre
recupera lo 0,3% la Lega al 16,1%. Ulteriore calo dello 0,4% per il M5S
al 13%. Il sondaggio vede anche gli italiani contrari all'aumento della
spesa militare: sei su dieci dicono no, solo il 27% si dice favorevole a
destinare il 2% del Pil. Anche i sondaggi del Fatto (in prima e p.2)
vedono gli italiani contrari all'aumento della spesa in armi: 3 su 4 non
sono d'accordo. Ma il presidente del Comitato militare Ue, il generale
Graziano, alla Stampa (p.16): "Giusto aumentare la spese militare,
l'invasione russa è una sveglia: mettiamo le basi per armi che
funzioneranno nei prossimi 40 anni".
Covid, da domani fine dell'emergenza: stop alla quarantena per i
contatti stretti, test quotidiani solo per i sanitari. E il generale
Petroni prenderà il posto di Figliuolo (Corriere p.27 e tutti). Al via
il ritorno alla normalità, con un altro militare che gestirà le
vaccinazioni (Stampa p.18).

ESTERI
"Nessuna svolta", Mosca stronca il dialogo e piovono altre bombe su Kiev
(Corriere p.2-3 e tutti). Le truppe non ripiegano, resta la pressione
sulla capitale. Il ministro degli Esteri russo: "Donbass e Crimea nodi
risolti". Ma arriva lo stop ucraino: la nostra sovranità deve essere
ripristinata. Serhiy Leshchenko, consigliere del presidente Zelensky:
"L'Italia avrà un ruolo cruciale. Se Mosca attacca, significa che anche
voi, assieme agli altri Paesi garanti, sarete in guerra? Si stanno
discutendo i protocolli segreti per mettere a punto la questione". Ieri
telefonata tra Draghi e Putin, lo Zar: "ora con Kiev si inizia a
ragionare" (Repubblica p.2-3). Il premier sente per un'ora il leader
russo: "Parliamo di pace". La replica: prima non ci capivamo. Roma
informa gli alleati, previsti nuovi contatti. Sul gas Mosca cede: potete
pagarlo in Euro. Il Messaggero (p.4) racconta l'orrore a Mariupol:
stuprata a morte davanti al figlio, bombe anche sulla croce rossa. Kiev:
"Donna abusata per giorni. Al piccolo di sei anni i capelli sono
diventati grigi". I russi sparano razzi anche sugli uffici Ue, ma poi
offrono un parziale cessate il fuoco. Secondo il Foglio (prima) "con
Putin si parla con le armi".
Stampa (p.4) sulla figura di Erdogan, parla di "metamorfosi del Sultano
che rovescia la Storia". Le sanzioni inflitte a Mosca dai Paesi
occidentali per lui sono un affare, l'ennesimo. Ma che sia diventato il
negoziatore è il segno di una nuova e inattesa fase politica. Il
ministro Lavrov rilancia l'alleanza: "Noi e la Cina amici senza limiti
per un nuovo ordine" (Repubblica p.6). Il ministro degli Esteri vola a
Pechino: "Parliamo con una sola voce". E arriva il patto: "Continueremo
a coordinarci in politica estera, illegali le sanzioni". Al Cremlino
però è la resa dei conti: "Putin male informato dai suoi, hanno paura di
dirgli la verità". Secondo gli 007 statunitensi: "Solo adesso Mosca ha
capito la situazione, è scontro con i generali". E nel Paese continua a
crescere il dissenso: raccolte un milione e 200mila firme, la Russia che
è contro la guerra. Si moltiplicano gli appelli e le petizioni per
chiedere la fine del conflitto.

© riproduzione riservata

Commentario del 30.03.2022

PRIME PAGINE
La tregua promessa (Repubblica). Prove di tregua sotto i missili (Corriere). I primi spiragli di pace (Stampa). Primi segnali (Messaggero). Ucraina, primi spiragli per una intesa, borsa in ripresa, Ue e Usa prudenti (Sole). Guerra e pace (Tempo). In Ucraina si muore, in Italia si litiga (QN). Tra le armi e il sostegno al Paese Draghi si piega alla Nato Conte non ci sta e il premier minaccia la crisi (Notizia). Spiragli (Manifesto). Il doppio gioco di Putin (Giornale). Il ventre forte dell'occidente (Foglio). Putin trasloca a Sud Biden gela il dialogo (Fatto). Si tratta. E si spara meno (Avvenire). Putin si ferma, Conte diserta (Libero). In borsa scoppia la pace (MF).
Spese militari, Scintille tra Draghi e Conte poi il premier sale al Colle (Repubblica). Lite Draghi-Conte, il premier sale al Colle (Stampa). Scontro sulle spese militari no di Conte, Draghi al Colle (Corriere). M5S dice no alle spese militari, Draghi al Colle: "Così sarà crisi" (Messaggero). Il ricatto di Conte sulle spese militari spacca il governo Draghi sale al Colle (Giornale).

ECONOMIA
Sulle misure del governo, slittano Def e sostegni, si allungano i tempi del nuovo decreto e si studia una proroga per il bonus villette (Repubblica p.29, Sole p.9 e altri): una settimana in più per il documento di bilancio, solo dopo gli aiuti alle imprese, apertura sul 110% ma ai partiti non basta, l'incognita guerra grava sui conti pubblici e condiziona le decisioni del governo.
"Tetto al prezzo del gas o le imprese falliscono", è l'avvertimento del Ministro Cingolani su Stampa (p.14): "Diversifichiamo fonti e fornitori, decisiva la liberalizzazione delle rinnovabili – dice - un accordo con la Germania per gli stoccaggi, Europa unita per gli acquisti".
Turismo. Il Ministro Garavaglia parla a Stampa (p.14): "Siamo penalizzati dall'inflazione, il turismo ripartirà d'estate – si prospetta una Pasqua difficile, troppa prudenza sul fronte Covid. Inoltre – aggiunge - la corsa dei prezzi colpisce le imprese e spinge le famiglie alla prudenza. I russi valgono solo il 2% del giro d'affari, badiamo all'altro 98% tornano gli americani".
Mais e grano nei campi a riposo, l'agricoltura prova a tappare i buchi (Repubblica p.15): via alla semina di cereali, soia e girasoli su 200 mila ettari aggiuntivi per compensare le forniture saltate da Ucraina e Russia. Il ministro Patuanelli assicura: "A tutt'oggi non esistono allarmi alimentari per il nostro Paese" ma i costi elevati frenano molti contadini e sarà difficile recuperare tutto: "I rincari si scaricheranno sui prezzi finali".
Sole (prima e p.7) segnala: bollette, boom di mancati pagamenti. A febbraio il 15% delle famiglie e piccole imprese non ha pagato luce e metano. Quasi un cliente su sei, secondo Arte, fatica oggi a onorare il contratto di fornitura.
Rottamazione, le nuove scadenze per mezzo milione di contribuenti su Messaggero (p.13), Tempo (prima e p.12 e altri). È legge la riammissione di chi era stato escluso per non aver versato le rate entro il 9 dicembre, il 9 maggio è il termine per i pagamenti del 2020.
Di economia a picco, parla Libero (p.8): la guerra può finire la crisi invece no. In Italia già bruciati 41 miliardi di Pil. Le stime della crescita riviste al ribasso dal 4,7 al 3%. Palazzo Chigi conferma lo stop a ulteriore debito.
Più carbone nelle centrali, via al raddoppio anti-crisi (Messaggero p.8): la maggiore produzione servirà a ridurre l'uso di metano destinato allo stoccaggio, il governo conta di risparmiare fino al 5% aggiuntivo del fabbisogno di gas.  
Mercati in rialzo, l'ultimatum sui conti del gas da saldare in rubli (Corriere p.13, Messaggero p.9 e altri), da Eni a Total: "non pagheremo nella valuta di Mosca". La scarsità di moneta russa sulla piazza e il report della banca centrale. Il Cremlino: "La valuta estera sarà cambiata al tasso di mercato".

POLITICA
Strappo di Conte sulle spese militari, Draghi: così salta il patto. E va al Colle (Corriere p.6-7 e tutti). Il capo del M5S dopo l'incontro: "no a più fondi, ci diano ascolto". Palazzo Chigi conferma il tetto al 2% del Pil: è l'intesa con la Nato. Passa l'ordine del giorno di FdI, oggi il decreto in Aula al Senato. Secondo Repubblica (p.10-11) Conte gela Draghi, e la maggioranza è a rischio sull'aumento. Teso faccia a faccia tra il capo del M5S e il presidente del Consiglio, che sale al Quirinale per riferire. Il governo fa suo un odg favorevole di FdI che entra così nel decreto Ucraina: si vota giovedì in Senato, forse con la fiducia. Ma all'interno del Movimento c'è divisione. Premier e Colle uniti nella linea: sarà conta in Aula, chi vota no è fuori. La Stampa (p.11) parla di pugno duro del premier. Il capo del governo cerca la sponda del Quirinale, da cui per ora non filtra preoccupazione, e rilancia contro il leader pentastellato: "Nel Def sarà indicato un aumento per la Difesa". Per Libero (p.7) Conte fa saltare i nervi a Draghi, mentre il Giornale (p.12) parla di "amaro ritorno" di Conte a "Chigi". Anche secondo il Messaggero (p.7) il premier ha incalzato Conte: "Le armi? Da lui più soldi". E snocciola i dati: "Dal 2018 al 2021 l'aumento è stato di 3,6 miliardi di euro". Palazzo Chigi si muove a difesa dell'atlantismo e del ruolo ritrovato nella crisi ucraina. Nel centrodestra intanto Salvini va da Berlusconi, e Meloni non c'è, scrive il Corriere (p.20). Nuovo incontro ad Arcore su catasto, Ucraina e voto in Sicilia. FdI: "alle Amministrative non potete ignorarci".
Tra i temi politici la Stampa (p.16) parla di assalto alla Ius scholae. Oltre 700 emendamenti di Lega e FdI per fermare la proposta di legge sulla cittadinanza a chi studia in Italia: "E' uno ius soli mascherato", ed è sfida in Commissione.
Covid. Centomila casi (Stampa p.17). Colpo di reni del virus: contagi e ricoveri tornano ad aumentare. Per quanto riguarda la quarta dose i ministri dei Paesi Ue lavorano ad una proposta unitaria. Per Libero (p.17) in Europa si litiga sulla quarta dose. La Francia pensa al richiamo per gli over 80, la Germania per gli over 70, l'Italia per i fragili. Si cerca una posizione comune.

ESTERI
Primi spiragli dal negoziato in Turchia. Mosca alleggerisce le operazioni a Kiev in segno di distensione, su tutti i quotidiani. Si discute di neutralità dell'Ucraina, tempi lunghi per il Donbass. Spiragli nella trattativa, Mosca: "riduciamo gli attacchi" (Corriere p.2 e tutti). A Istanbul in corso negoziati, gli ucraini portano proposte scritte e i russi parlano di un summit Putin-Zelensky, che però avverte, "segnali, ma restano le bombe". Lozar: "a Mariupol i nazionalisti si arrendano". I colloqui diretti sono ripresi e tutti si dicono fiduciosi, ma da quello che le due delegazioni fanno sapere, sembra che le posizioni siano in realtà ancora molto distanti. Spiragli di intesa dai colloqui a Istanbul: resta il nodo del Donbass. Per gli europei ci sono chance. Usa e britannici scettici (Repubblica prima e p.2), intanto viene fuori che i russi allo Spallanzani, ebbero accesso alla banca dati dei vaccini Nato. Gli ucraini temono la trappola di Putin "Finge di voler trattare" (Repubblica p.5). Anche Libero (p.2) parla di russi che lasciano Kiev e ripiegano in Donbass, è l'ora delle trattative ma Biden non ci crede. Di trattative a quattro parla anche Messaggero (p3), tra Putin, Zelensky, Ambramovich e Erdogan: rispunta Abramovich, mediatore a oltranza più forte degli avvelenatori, il ruolo della Turchia decisivo per rilanciare questa fase del dialogo. Il doppio gioco di Putin – evidenzia Giornale (prima e p.9):
A rischio i dati Nato, il giallo dell'accordo tra Spallanzani e russi (Repubblica p.13): Il centro di eccellenza per le malattie infettive di Roma aveva firmato un'intesa di cooperazione scientifica con l'istituto Gamaleya per studiare virus e vaccini, si difende Vaia, dg dell'ospedale: "Non è stato scambiato nessun database sensibile".
Aiuti ai rifugiati non a chi li ospita, piano per i minori (Repubblica p.16 e altri): c'è l'Ok all'ordinanza della Protezione civile: 300 euro mensili ai profughi adulti. Tutela legale per i bimbi senza genitori.
Mosca frena l'assalto a Kiev ma l'offensiva continua. Bombe sui civili nell'Est dell'Ucraina: almeno 400 vittime a Cernihiv. Missili sulla sede dell'amministrazione di Mykolaiv: almeno 12 morti. Il leader locale Kim scampato al raid: "Ero in ritardo in ufficio". Idolo dei social, è secondo solo a Zelensky in popolarità (Corriere p.9).
L'Ungheria è stata costretta a cancellare il summit dei ministri della Difesa del gruppo di Visegrad – in programma oggi e domani a Budapest – dopo la presa di posizione di Praga e Varsavia contro la linea filo Putin di Orban. "Gli ungheresi tengono più al gas a prezzo calmierato che al sangue degli ucraini", ha detto la ministra ceca (Stampa p.8).
Biden chiama i leader europei "Trattative se fermano le armi" (Stampa p.5): Il presidente Usa a colloquio con Draghi, Johnson, Macron e Scholz. Palazzo Chigi chiede di "garantire il funzionamento dei corridoi umanitari".
Intanto c'è il via libera a Poseidon (Corriere p.8), che da Israele porterà il gas a Otranto. Su Messaggero (p.6), la viceministra, Bellanova spinge Poseidon, "Il gasdotto opera strategica - il progetto è già pronto".

@riproduzione riservata

Commentario del 29.03.2022

PRIME PAGINE
"Sostegno dall'Italia" (Messaggero). Retromarcia russa (Repubblica).
Veleni sul processo di pace (Stampa). Negoziati, il giallo del veleno
(Corriere). Gas, Putin vuole la guerra del rublo (Sole). Una pace
avvelenata (Tempo). Stragi e prove di dialogo (Avvenire). La trattativa
avvelenata (Mattino). Sconfinati (Manifesto). Armi italiane a Kiev,
tensione tra i generali (Libero). Trattative avvelenate (Giornale).
L'offensiva contro il macellaio (Foglio). Ucraina, spiragli di pace
Biden, Draghi&C: più armi (Fatto).
Abramovich, sintomi da veleno dopo l'incontro Russia-Ucraina (Messaggero
e altri). Giallo su Abramovich: "Avvelenato dai russi" (Libero).
Intervista a Conte: "tutta la nostra forza per opporci al 2% alle armi"
(Avvenire).
Intervista al generale Petraeus: "Bisogna inviare più aerei, droni e
armi senza tanti annunci" (Corriere).
In Puglia arriva un nuovo gasdotto: metano da Israele con Poseidon
(Messaggero). Ci risiamo, torna a salire la benzina (QN). La destra
vuole tagliare il reddito di cittadinanza per comprare più armi, se i5S
mollano avremo un esercito di affamati (Notizia). Adesso Conte fa il
pacifista ma aumentò la spesa militare (Giornale).

ECONOMIA
Cloud, certificati, assegno di maternità: il ministro Colao accelera
sulla svolta digitale di Comuni e scuole (Corriere p.31). Domani sarà
presentato il percorso di interventi attuati attraverso PA Digitale
2026, la piattaforma che consente alle amministrazioni di ricevere i
fondi del Pnrr dedicati all'innovazione tecnologica. Il piano del
ministro punta a diffondere l'identità digitale con Spid e Cie.
Prezzi folli e disdette, Pasqua in bilico, la gelata sulle vacanze di
primavera (Repubblica p.24): dopo gli aumenti di benzina e bollette,
molte famiglie hanno deciso di tagliare i viaggi, meno 30% di
prenotazioni in hotel. L'Istat segna a febbraio un +14,6% su base annua
sui pacchetti vacanze nazionali e un +8,4% sulle strutture alloggiative.
"Se questo è il trend in un mese così piatto per i viaggi - spiega
Massimiliano Dona (Unione nazionale consumatore) - temiamo rialzi ben
maggiori ad aprile".
Bollette, stop ai maxi-rincari, congelato l'aumento del 20% (Messaggero
p.8): si ferma la folle catena degli aumenti di luce e gas. Dopo tre
trimestri di rincari a due cifre per famiglie e imprese e oltre 20
miliardi messi in campo dal governo per calmierare le bollette a partire
da luglio 2021, si va verso un secondo trimestre di prezzi praticamente
congelati. Ci risiamo, torna a salire la benzina (QN prima), primi
segnali di rincari del carburante dopo il taglio delle accise ma per il
governo non c'è allarme, "i prezzi sono ancora stabili".
Stipendio, tasse giù a fine mese (Messaggero p.15): sulla retribuzione
mensile pesa meno l'Irpef ma sono scomparse le agevolazioni per i figli,
il saldo negativo per molte famiglie è compensato dall'assegno unico,
che arriva però sui conti bancari.
La battaglia sul rublo – segnala Stampa (p.15 e altri) - Mosca stringe
sui pagamenti di gas in moneta locale, "adeguatevi in tre giorni" ma il
G7 la gela e dice no, "ha le spalle al muro", l'Europa punta sul bluff.
Gas, Putin vuole la guerra del rublo, evidenzia Sole (prima e p.2): la
dichiarazione del Cremlino è netta, da aprile si accettano solo
pagamenti in rubli per il gas venduto, così come anticipato da Putin. Ma
il G7 dei ministri dell'Energia replica secco: "Proposta inaccettabile"
e altrettanto secca la contro replica da Mosca: "sul gas non faremo la
carità".

POLITICA
Spese militari, resta la distanza: oggi il premier vede Conte (Corriere
p.2-3 e altri). Gli alleati si spaccheranno in commissione sul testo di
FdI, ma il Movimento voterà la fiducia al decreto Ucraina. La Lega:
possiamo fare senza di loro. Renzi: cercano i clic. "Garantiteci la
sicurezza", arriva l'apertura di Draghi a Zelensky, secondo quanto
riportato dal Messaggero (p.2-3). In una telefonata, il premier ha dato
la disponibilità dell'Italia, con altri Paesi. Repubblica (p.14) parla
di mediazione fallita sul dl Ucraina, ora si spera nel confronto
Draghi-Conte. Nessun accordo nel vertice di maggioranza di ieri sera.
Per evitare il voto di fiducia, il governo potrebbe anche accogliere
l'Odg di Fratelli D'Italia sull'aumento al 2% del Pil dei fondi per le
spese militari. Petrocelli diserta la riunione. E proprio Conte torna
leader dei 5S, incassando la fiducia degli iscritti, come riporta il
Messaggero (p.10). Anche per il Corriere (p.19) il capo del M5S fa il
pieno al voto per la leadership, ma cala l'affluenza ed è pronto un
nuovo ricorso. Sì a Conte dal 94,19% degli iscritti, e lui parla di
"indicazione forte e chiara". Per il Giornale (p.11) Conte è un
pacifista anti-Draghi, ma con lui a Palazzo Chigi le spese militari sono
salite. Il capo pentastellato corteggia l'elettorato anti-atlantico e
minaccia il "veto" sul Def. Nel centrodestra invece si dibatte sui
candidati nelle città, Meloni: "Ora voglio chiarezza". Ultimatum della
leader a Lega e FI: dicano se il problema è Fratelli D'Italia (Stampa
p.18). E' la Lega il partito però che guadagna più voti, secondo quanto
riportato da Libero (p.12). In tre giorni il Carroccio prende mezzo
punto percentuale e sale al 18,4%. Il centrodestra unito è avanti di tre
lunghezze sulla coalizione giallorossa.
Su Stampa (p.5) spazio al grido di allarme di Mattarella: "Fermiamo la
carneficina". La visita all'Università di Trieste dove studiano molti
giovani ucraini: "All'invasione russa rispondiamo con la solidarietà e
l'accoglienza". Ed il governo pensa ad un assegno di mantenimento da 350
euro al mese per i rifugiati e per ciascun adulto, 150 euro invece per i
minori. Lamorgese: "Come tanti governi Ue pensiamo a un contributo
diretto per aiutare i profughi ucraini".
Virus. Contagi ancora in calo: "Abbiamo raggiunto il plateau" (Corriere
p.20). Sui ricoveri in 10 regioni. A Torino arrestato il medico dei
certificati falsi, morto un suo paziente. Fuori dall'emergenza, scrive
invece Repubblica (p.22) che racconta la nuova libertà dai viaggi ai
ristoranti. Il primo aprile scompariranno molti dei divieti che hanno
limitato la nostra vita negli ultimi due anni, permettendoci allo stesso
tempo di contrastare la pandemia Poi propone un focus su ciò che si
potrà tornare a fare da venerdì. Omicron 2 non fa primavera, crescono
ricoveri ed intensive, scrive Libero (p.15). Calano tasso di positività
e decessi, ma i numeri delle persone in ospedale ancora non tranquillizzano.

ESTERI
Abramovich avvelenato, con altri 2 negoziatori, al tavolo dei colloqui:
"Ma adesso sto bene" (Repubblica p.6, e tutti). Ma in Ucraina e negli
Usa piovono smentite. Sospetti sui falchi dell'esecutivo di Mosca, una
piccola dose di veleno volutamente non letale. L'obiettivo: lanciare
l'avvertimento. Questa la lettura di Bellingcat, sito di informazione
inglese che da mesi produce scoop sulla Russia.
Biden non si scusa. Ha chiesto un cambio di regime in Russia? "No.
Esprimevo sdegno. Moralmente non può restare". E lancia la corsa al
riarmo Usa: 813 miliardi dalle tasse ai super-redditi (Repubblica p.4 e
13, e tutti).
Da Parigi e Roma, spinta per un Recovery sul budget della difesa
(Corriere p.12). Guerini: "E' in gioco la nostra sovranità e un pezzo di
Pil". Un obiettivo implicito è impedire che la Germania, dopo tre quarti
di secolo di latenza, compia un salto che la lasci da sola a un livello
diverso rispetto al resto d'Europa. Prima ancora di spendere tutti i 100
miliardi di euro nella difesa annunciati dal cancelliere Olaf Scholz
questo mese.
Istanbul ospita i nuovi negoziati: difficile intesa sul cessate il fuoco
(Repubblica p.3, Corriere p.5, Messaggero p.2). Ripartono le trattative
con la mediazione della Turchia di Erdogan ma in Ucraina si continua a
combattere, fra i punti chiave c'è l'integrità territoriale. I temi. La
neutralità: rinuncia alla Nato ma con garanzie.
Via al gasdotto Poseidon. Correrà parallelo al Tap con il metano da
Israele (Messaggero p.8). Via libera degli Usa: riparte il progetto di
Edison e della greca Depa nel Mediterraneo. Un collegamento di 1.900 km
per portare in Italia 10-12 miliardi di metri cubi di gas. Tre anni per
finire i lavori: l'obiettivo è ridurre la dipendenza da Mosca per gli
approvvigionamenti.
Gli invasori arretrano: "Due battaglioni rientrati in Bielorussia". 
Irpin "liberata", il Sud sotto i missili (Repubblica p.2-3, e altri).
Ritirata tattica di Mosca per limitare le perdite e rafforzarsi nel
Donbass. Le forze ucraine riprendono Irpin e Makariv, si allenta la
morsa delle truppe di Putin intorno a Kiev, ma la guerra continua: le
comunicazioni mettono in pericolo le truppe di Mosca.
Virus. Linea dura di Shanghai: 25 milioni in lockdown per 3.000 contagi
(Repubblica p.23, Corriere p.21). Città divisa in due dal lockdown
alternato (anche se i sintomatici sono meno di 100).

© riproduzione riservata

Commentario del 28.03.2022

PRIME PAGINE
Fratelli d'Europa (Repubblica). Il caso Biden agita l'Europa (Stampa). Roccaforte Mariupol (Messaggero). Zelensky scuote l'Occidente (Corriere). Joe Biden scaricato da tutti il figlio nei guai per bio-armi (Fatto). Tutti contro Biden (Giornale). Allarme profughi (Libero). Zelensky ci sferza: vi manca il coraggio (QN). Macron bacchetta Biden (Tempo).
Guerini (Stampa): Perché ci servono più spese militari.
Giansanti (Confagricoltura): "Grano, pochi aiuti europei con guerra e siccità la crisi è epocale" (Messaggero).
Dal metano italiano ai nuovi contratti, quattro vie per lasciare il gas della Russia (Sole). Chi ha investito in rubli ne perde fino a 4 su dieci (Dataroom Corriere). Ue, acquisti diretti di gas in Usa contro i prezzi imposti dall'Olanda (Messaggero). Allarme povertà, Bankitalia vede nero nel Def solo aiutini (Giornale). It's the economy, Putin (Foglio). Bankitalia: dopo il conflitto rischiamo crisi e carestie (Libero). Le aziende che resistono (A&F).
Covid, inizia l'addio a pass e mascherine (Sole). Il caso quarantena: alla fine non cambia (Corriere).

ECONOMIA
La guerra dopo la pandemia, "Cento milioni di indigenti", è il quadro su Stampa (p.16 e tutti), tracciato da Visco, governatore della Banca d'Italia, che avverte: "Le conseguenze sociali sono imprevedibili - per i ceti deboli questa è la peggiore delle crisi. Le stime dicono che entro fine 2022, ci saranno oltre 100 mln di persone che torneranno in stato di povertà estrema". E Visco parla anche di: "Investimenti a rischio, ora transizione verde più difficile" (Repubblica p.16): dal governatore monito sugli effetti della guerra: "Puntare su lavoro e scuola". Bankitalia: dopo il conflitto rischiamo crisi e carestie, in arrivo una crisi che cambierà il mondo (Libero prima e p.5).
La crescita è dimezzata ma per aiutare le imprese c'è un tesoro da 10 mld (Repubblica p.16 e altri): nel Def le stime sul Pil scenderanno a +2,8%, grazie al 2021 sostegni senza alzare il deficit. Due punti in meno di Pil, crescita quasi dimezzata al 2,8% ma deficit e debito sotto controllo. E almeno 10 mld disponibili per un nuovo decreto, entro la metà di aprile, a sostegno delle imprese in difficoltà: quelle dei 26 settori indicati da Bruxelles. È quanto potrebbe rivelare il Def per il 2022, in arrivo entro questa settimana. Padula (Sole p.4) scrive che "è ora di andare oltre i temi pop - società di comodo, detrazione Iva sugli aiuti per la guerra, rimborsi da accelerare, aiuti di Stato, super Ace e altro ancora, le cose da fare non mancano e non mancano neppure le urgenze sui cui lavorare" scrive. Arriva il Def con i primi aiuti ma lo scostamento sarà mini, attese solo misure temporanee (Giornale p.3).
Giansanti (Confagricoltura) parla al Messaggero (prima e p.9): "Piegati da siccità e guerra - dice – per il grano, irrisori gli aiuti Ue. La carenza d'acqua può aprire a scenari catastrofici, l'Unione cambi strategia e metta la sicurezza alimentare tra le priorità. Da 50 anni in Italia, manca una strategia industriale per il settore" – conclude.
L'Italia del caporalato – segnala Stampa (p.25): il report dell'Osservatorio Cgil vede la Sicilia la regione più colpita ma lo sfruttamento nei campi cresce nelle aree del Nord e si annida sempre più spesso nelle produzioni d'eccellenza e ad alto margine di profitto.  
Investimenti in rubli, cosa succede ora? Dataroom su Corriere (p.18), di Gabanelli e Sideri, parla di default russo scongiurato: i 117 mln di dollari di cedole in scadenza mercoledì 16 marzo sono arrivati ai creditori del debito estero, le perdite sul cambio sono al 30-40%. Allettati dagli interessi alti, anche gli italiani hanno acquistato bond in valuta russa.  
Dai nuovi contratti al gas italiano: 4 vie per lasciare il metano russo – segnala Sole (prima e p.3): le strategie sull'energia, la riduzione della dipendenza dal gas di Mosca passa anche da un rafforzamento delle fonti rinnovabili e da un contenimento degli sprechi, ma per arrivare a risultati concreti servono tempo e denaro. Il Ministro Cingolani: "Rimpiazzare il gas russo è possibile in un orizzonte minimo di tre anni. Sarà necessario riempire gli stoccaggi al 90% per l'inverno".

POLITICA
Aumento della spesa militare, Conte boccia ancora il riarmo e avvisa: "Il governo non forzi la mano" (Corriere p.13 e su tutti). Dal leader grillino, che conoscerà oggi il risultato del voto sulla leadership del M5S, arriva il dietrofront rispetto alla posizione dei giorni scorsi: "Niente crisi di governo, ma siamo la formazione di maggioranza relativa e lo faremo valere se si tratta di discutere un nuovo indirizzo che non era nel patto fondativo di questo esecutivo". Il Tempo (p.6) parla di "penultimatum" di Conte: ridimensionato il suo aut aut, ora si dice "contrario solo a un aumento massiccio". Oggi previsto il vertice di maggioranza per evitare la rottura nel voto sul decreto Ucraina. Draghi pronto a mettere la fiducia (Corriere p.15): il premier invita i partiti a non dividersi e punta sull'ipotesi fiducia per "proteggere" la conversione del decreto da ordini del giorno rischiosi per la maggioranza. Alla Stampa (p.12) parla la vicepresidente 5S Taverna: "Il nostro è un no netto al riarmo, le priorità sono altre. Ma il Movimento non vuole una crisi di governo". Al Corriere (p.14) La Russa (FdI) spiega l'ordine del giorno per alzare al 2% del Pil le spese militari: "Mi rendo conto della crisi, ma nessuno chiede di arrivare subito al 2%. Per avere un esercito europeo bisogna prima rafforzare la difesa nazionale a difesa della pace. Il pacifismo non può essere unilaterale: noi ci disarmiamo e gli altri no". E, in una lettera alla Stampa (p.13), il ministro della Difesa Guerini scrive: "L'obiettivo entro il 2024 del 2% del Pil per le spese militari è un impegno assunto con la Nato: rinnoviamo il nostro esercito per costruire la Difesa Ue. Bisogna ragionare in un'ottica di 'valore' della Difesa e non del suo 'costo': mi auguro – scrive Guerini - che il programma di crescita finanziaria del ministero della Difesa continui ad essere supportato dal governo e dal Parlamento". Diamanti su Repubblica (p.17) riporta i dati del sondaggio Demos sul gradimento degli italiani sui leader stranieri: von der Leyen al primo posto con il 58%, poi Zelensky (53) e Macron (42). In netto calo la fiducia in Biden, che dallo scorso anno passa dal 58 al 31%, Putin passa dal 42 all'8%.

ESTERI
L'affondo di Biden divide Europa e Usa. Frenata degli Usa: "Non vogliamo il cambio di regime". Macron critica Biden (Repubblica p.12, e altri). Le parole a braccio in Polonia hanno scosso l'unità occidentale. Le precisazioni dei consiglieri non bastano: "Gli Stati Uniti non hanno alcuna strategia per imporre un cambio di regime in Russia". Tocca al segretario di Stato, Blinken ridimensionarne la portata della dura presa di posizione di Biden.
Zelensky apre sulla neutralità di Kiev: "Possibile accordo su Crimea e Donbass". "Così tentano di uccidermi" (Repubblica p.8, e altri). Il leader ucraino accusa l'Occidente "senza coraggio". "Le truppe russe devono tornare nei territori occupati prima del 24 febbraio e da lì partiremo a discutere". In un'intervista Zelensky ha fatto nuove aperture alla Russia e ha rinnovato l'invito a Putin di vedersi faccia a faccia.
La propaganda russa e la virata sul Donbass. Ma il vero obiettivo erano Kiev e Zelensky (Corriere p.11). Il Cremlino, sorpreso dalla reazione degli ucraini, ha dovuto cambiare anche la "narrazione" allentando (per ora) la morsa sulla capitale.
Il vertice. Blinken con Israele e quattro Stati arabi: sul tavolo anche l'emergenza Ucraina (Repubblica p.13, Corriere p.6). Il segretario di Stato e Lapid vedono i ministri degli Esteri di Emirati, Bahrein, Egitto e Marocco Al centro dell'incontro l'accordo con l'Iran. Nei colloqui il ruolo di mediatore di Bennett, l'allarme per il cibo e la produzione di energia.
Andrej Soldatov, analista di intelligence: "Gli apparati sono contro Putin ma per ora è solo una resistenza passiva" (Repubblica p.10). Il presidente russo ha tenuto all'oscuro dei suoi reali piani anche i fedelissimi, racconta l'analista che per primo ha svelato le purghe nei servizi.
7 generali uccisi e 2 fedelissimi spariti e riapparsi. I misteri dell'Armata russa (Corriere p.9). Il bilancio annunciato da Kiev nel primo mese di guerra, mentre Mosca riconosce solo la perdita di due alti comandanti (ma finora non ha dato alcuna prova che gli altri siano in vita).
Scontro finale, Scenario Coreano (Repubblica p.6-7 e tutti). L'Intelligence: "Le forze del Cremlino si concentrano a Est del Dnepr per spaccare in due il Paese e trasformarlo in una nuova Corea.
Emergenza profughi. Svolta solidale dell'Europa: "Mille euro per ogni profugo e mezzi gratis per spostarsi" (Repubblica p.2). "Il piano per la redistribuzione dei rifugiati: oggi a Bruxelles la decisione. Eventi straordinari richiedono aiuti straordinari e un pensiero fuori dagli schemi. Fino a 30 euro al giorno per rifugiato, gli aiuti alle famiglie che ospitano. (Repubblica p.3).
 
@riproduzione riservata

Commentario del 27.03.2022

PRIME PAGINE
Alta tensione Usa-Russia (Messaggero). Biden dalla Polonia attacca: "Putin macellaio" (Stampa e tutti). "Russi, cacciate il tirano" è l'appello del presidente Usa (Repubblica, Corriere). "Putin dittatore e macellaio, non può restare al potere": così Biden fa scudo all'Europa (Giornale). Il Fatto: Biden vuole più guerra e ignora il Pentagono. Il ministro ucraino Galushchenko al Corriere: "L'invasione non si fermerà al Donbass". Sondaggio su Libero: gli italiani temono l'Islam più di Putin.
Italia-Politica. Governo in bilico sulla spese militare (Repubblica). Armi all'Ucraina, Conte pronto al no. Delrio: "E' sbagliato insistere sul 2%" (Avvenire). Repubblica: spese militari al 2% sacrificio dovuto. Conte: "Datemi i voti per dire no al riarmo" (Fatto). Conte chiama al voto il M5S per purgare Di Maio (Libero). Sondaggio di Pagnoncelli sul Corriere: FdI primo partito. Draghi, sale il gradimento.
Economia. Effetto guerra sul grano dell'Est: niente semina, prezzi su del 40% (Messaggero). Di "allarme Italia" parla il Giornale secondo cui siamo alla "ripresa rasa al solo" (Giornale).
Covid, il dopo Figliuolo: al primo aprile Riccò commissario per le vaccinazioni (Messaggero).

ECONOMIA
Scatta l'allarme sul grano: nuova semina a rischio e prezzi che volano del 40% (Messaggero p.8). Per molte varietà siamo fuori stagione, l'assenza di piogge peggiora la situazione. Le difficoltà nei campi di tutta Europa, ripercussioni a cascata su farina e pane. Tra materie prime e siccità per le imprese agricole extra-costi da 9 miliardi, scrive il Giornale (p.10). Secondo le stime un'azienda su tre andrà in negativo, e la Lombardia studia misure di emergenza.
Libero (p.2) intanto parla di beffa sui carburanti. La benzina ci è costata 9 miliardi in più, lo Stato con l'Iva ne ha guadagnati 1,7. Con rincari di diesel e verde la spesa degli ultimi 6 mesi è schizzata a 44 miliardi, di cui 25 finiti nelle casse pubbliche. Col decreto energia restituite solamente le briciole. Sul Messaggero (p.10) arrivano le parole di Marcello Minenna: "Gas importato a 60 centesimi, lo fanno pagare 1,60". Il dg delle Dogane: "L'alta finanza ha sbagliato previsioni, ora spinge i prezzi. Benzina con accisa scontata? Attenzione al rischio accaparramento dei distributori". E aggiunge: "Sul carburante vigileremo per evitare comportamenti scorretti, le norme possono essere rafforzate". Per l'energia, secondo la Stampa (p.14-15) parte la corsa ai nuovi rigassificatori, ma c'è concorrenza tedesca per l'Italia. Solo 40 navi al mondo, ne servono due per ridurre l'import russo del 30%. Il quotidiano parla poi di "Operazione Gnl". Il gas naturale liquido in arrivo dagli Stati Uniti può essere la svolta per sganciarsi da Mosca. Gli ostacoli però ci sono: pericolo di speculazioni e carenza di reti per sfruttare la produzione europea.
Intanto il Giornale (p.11) parla di Pnrr all' "anno zero". Infrastrutture a rischio a causa del caro-energia. Martedì a Roma gli ispettori di Bruxelles per verificare lo stato di avanzamento.

POLITICA
Il Messaggero (p.11) parla di Cinquestelle al bibio. Conte è alla sfida del voto: "Vittoria ampa o lascio, no alle spese militari". Oggi e domani la consultazione online, il rischio del flop e della delegittimazione. Monta nel M5S il timore che l'offensiva dell'ex premier porti alla caduta del governo.  E sempre su Stampa (p.13) intervista a Giuseppe Provenzano: "Giusti gli aiuti militari a Kiev, gli amici di Putin sono a destra". Il vicesegretario Pd: "Serve la difesa Ue, non il riarmo dei singoli Paesi. Conte e i 5Stelle? Sarebbe surreale pensare di far cadere il governo adesso". Anche Repubblica (p.11) racconta dei 5S al voto su Conte: "Con me diremo no a più spesa militare", maggioranza in tilt. Letta: "Le armi fanno vivere la pace". Salvini: "No, i leader parlano troppo". Toti rilancia: "Stop al pacifismo peloso, chi non vuole aiutare Zelensky allora non festeggi il 25 aprile". E aggiunge: "Il paragone tra Mauripol e Genova mi ha messo i brividi, ma ha reso l'idea: basta con tutti i no".
Intanto Stampa (p.12) parla di un Draghi pronto ad un contatto con Mosca: Palazzo Chigi spera ancora nella tregua. I dubbi delle cancellerie europee sulla nuova strategia russa nel Donbass: un messaggio all'Ue o solo un bluff?
Libero (p.5) rende noti i dati del sondaggio secondo il quale gli italiani temono più l'Isis di Putin. I Paesi islamici e la Cina sono ancora considerati più pericolosi nel nostro Paese. Ma i timori cambiano a seconda degli schieramenti: gli elettori di sinistra sono più preoccupati da Russia e Turchia, quelli di destra dal regime di Pechino. Italiani strana gente, siamo più tristi oggi che nel 2020 "nero", titola invece il Messaggero (p.13). Classifica mondiale del benessere: nel 2021 il nostro Paese arretra dopo un anno di miglioramento. "Stress da ritorno alla normalità". E sempre tra i sondaggi anche quello degli scenari di voto sul Corriere (p.23). Fratelli D'Italia primo partito, cresce il gradimento per Draghi. La formazione di Meloni al 21,5% e supera il Pd. M5S al 14,5%, il dato più basso da due anni.
L'inchiesta di Repubblica (p.13) intanto racconta dai viaggi in Crimaea al piano del Cremlino il lungo flirt Lega-Mosca. Le mozioni e il tour veneto per riconoscere la penisola invasa nel 2014. Una mail del 2017 di un ex uomo dell'intelligence spiega come promuovere in Ue gli interessi russi. Carroccio e M5S i referenti italiani.
Virus. Figliuolo via dal 1 aprile, per i vaccini arriva Riccò. Il generale, attuale comandante logistico dell'Esercito, candidato a guidare la campagna. Ira dei presidi per il rientro dei prof No Vax: "Mansioni inesistenti, pagati per non lavorare". Crescono intanto i contagi tra i bambini: solo uno su tre ha il vaccino. Secondo il report dell'Iss l'incidenza più alta tra gli under 5 e nella fascia 10-19, Il booster protegge al 91% dalla malattia grave. Ieri intanto 73 mila nuovi casi.

ESTERI
Attacco ad ovest, i missili arrivano dentro Leopoli (Corriere p.2-3 e tutti). Alle 16.12 suonano le sirene nel centro a 70 km da Varsavia. Fuoco su un istituto di ricerca nucleare a Khaerkiv: impossibile stabilire i danni. A Odessa respinto in mare un commando. Sul tema anche il Messaggero (p.2-3) che parla di razzi vicino alla Polonia durante la visita di Biden. Hezbollah intanto invierà 800 combattenti in aiuto a Mosca. Per loro 1500 dollari al mese. E proprio Biden ieri si è scagliato contro Putin: "Non può restare al potere", Mosca replica: "Non decide lui". Il capo della Casa Bianca sullo Zar: "Un macellaio dittatore", e il Cremlino replica: "Gli insulti complicano il negoziato". La Nato intanto  si riorganizza ad Est, pronta una nuova base in Europa (Repubblica p,2-3). Tra le candidate ci sono la Polonia e la Romania con Costanza. La decisione finale è attesa per giugno al vertice di Madrid. In Russia arriva lo stop a diritti e media: "E' tornata la legge marziale". Nell'ultimo mese tagliate le libertà di parola, movimento e proprietà. E ieri nessuno ha potuto ascoltare Biden rivolgersi proprio alla popolazione. La Stampa (p.10) racconta delle !Z" sulle case dei dissidenti: la nuova lettera scarlatta. Nonostante la propaganda galoppante in tanti sono contro la guerra. Il regime li silenzia con atti di intimidazione senza precedenti.
La Stampa (p.7) si concentra sull'incubo armi chimiche, l'Apocalisse possibile. L'arma atomica resta nell'ambito della deterrenza ma i gas sono stati usati più volte. L'abbiamo visto in Siria e in Iraq: ora la minaccia si avvicina sempre più all'Europa.
Sul Corriere (p.10) intervista a Oleg Sinegubov, governatore di Kharkiv: "Con i russi il rancore durerà per generazioni". Era la città più legata a Mosca, a 20 km dal confine: "Hanno fatto male i loro calcoli. Non sono riusciti ad accerchiarci, ma torneranno".
 
@riproduzione riservat

Commentario del 26.03.2022

Primo Piano Rassegna Stampa
Sabato 26 marzo 2022

PRIME PAGINE
Ucraina, l'appello di Biden: "In gioco c'è la democrazia" (Stampa). Putin cambia i piani (Repubblica): la Russia annuncia di volersi concentrare sul Donbass. "Guerra fino a maggio": Mosca intende annunciare la fine del conflitto il 9 (Messaggero). Secondo QN l'esercito russo è allo stremo, Mosca è nei guai. Zelensky in un intervento sulla Stampa scrive: "Fermate la strage".
Casini al Messaggero: "La Nato va rafforzata per avere la pace".
Europa-energia. Tetto sul prezzo del gas, Ue ancora divisa (Stampa e tutti). "Illusione finita, la solita Europa" titola il Giornale. Patto sul gas tra Europa e Usa (Corriere). A gennaio l'Italia dimezza l'import russo (Sole). Il gas degli Usa saturerà l'Europa, ma a prezzi e costi ambientali alti (Avvenire). Draghi: "Diversificazione avanti, presto due rigassificatori su nave" (Sole).

ECONOMIA
In Europa accordo a metà sull'energia: rinviato il tetto al prezzo del gas (su tutti). Arriva il sì alle scorte e agli acquisti in comune, ma la Germania stoppa i Paesi del Mediterraneo. I leader europei rischiano la rottura su tetto alle tariffe e mercato unico, poi arriva la mediazione: la Commissione presenterà una proposta entro due mesi. Il Giornale (in prima e pp.2-3) attacca: "La solita Europa". Nessun accordo tra i 27 sulle misure taglia-bollette e l'Ue si attacca al gas di Biden. "Consumeremo il gas degli Usa" scrive il Tempo (p.3), segnalando l'accordo tra Stati Uniti ed Europa per compensare le forniture russe. Ma resta il nodo del trasporto e della trasformazione del gas liquido, con Draghi che annuncia la costruzione di altri due rigassificatori su navi galleggianti. Ma – sottolinea Libero (p.4) – il gas americano è poco, molto costoso e super-inquinante. A maggio l'Europa si unirà alle sanzioni Usa alla Russia sul blocco all'acquisto di petrolio e metano (Repubblica p.9). Draghi, sulla situazione energetica italiana, assicura: "Progressi molto rapidi: in un paio di settimane saremo in grado di presentare al Paese un piano di diversificazione". Il Messaggero (p.11) segnala intanto come non sia finito lo stress sul prezzo della benzina: dopo la riduzione di 30 centesimi per effetto del decreto, scattano i primi aumenti ai distributori. E risalgono le quotazioni del petrolio mentre resta forte la pressione sul diesel.
E, intanto, i timori per le prospettive della guerra e l'aumento dei prezzi fanno scendere la fiducia dei consumatori (Messaggero p.18): a marzo indice in calo di 11,6 punti.
Italia alle prese con i ritardi per il Pnrr. Finora, da inizio 2022, centrati sette obiettivi, ma al Senato c'è il dl concorrenza in affanno (Sole p.10). Il sottosegretario Garofoli assicura che "saranno raggiunti" i 45 obiettivi cui è subordinata la rata da 21 mld del primo semestre 2022. Ma è il lento cammino delle riforme a preoccupare: fisco, giustizia e mercato continuano a slittare e in Parlamento in traffico è destinato ad aumentare per i decreti legge e l'imminente arrivo del Def.

POLITICA
Tensioni sulle spese militari, ora Draghi valuta la fiducia (Stampa p.16 e altri). Martedì il voto in Senato nelle commissioni Esteri e Difesa sul decreto Ucraina che prevede l'innalzamento al 2% del Pil delle spese militari. Il premier sarebbe pronto a porre la fiducia sul decreto, ma Conte resta contrario: "Non temiamo lo spauracchio della caduta del governo". Il Pd cerca un accordo sul testo, ma è pronto alla rottura con l'alleato. Di Maio, nel frattempo, si smarca dal leader del M5S e definisce quelle di Conte sulle armi "posizioni inaccettabili" (Corriere p.17). "Il vertice degli alleati divisi" titola il Corriere (p.16) a proposito della riunione di lunedì sul decreto Ucraina, in vista della quale crescono i timori di spaccature in merito all'ordine del giorno di FdI, che il Giornale (p.4) definisce una "trappola" della Meloni per mandare il tilt il Movimento sul no alle spese militari. La vicepresidente del M5S, Alessandra Todde, alla Stampa (p.17) dice: "Non staccheremo la spina al governo, ma l'Italia ha altre priorità. E' chi pretende di stanziare altri 13 miliardi per le spese militari, mentre le imprese rischiano di sospendere le loro attività per il caro bollette, a mettere in difficoltà il governo". Poi sul rapporto con il Pd, spiega: "L'alleanza è forte e c'è fiducia reciproca tra Letta e Conte". Al Messaggero (p.9) le parole di Pier Ferdinando Casini: "Questo impegno è stato stretto con Obama, ci è stato richiesto da Trump e i fatti di questi giorni dimostrano che se non rafforziamo la Nato, non esisterà più capacità di deterrenza e dissuasione. I Paesi democratici non usano le armi per offendere e si pone fuori dalla Costituzione chi pensa di usare le forze militari per attaccare. Ma allo stesso tempo si porrebbe fuori dalla Costituzione chi rinunciasse a difendere l'inviolabilità della nostra patria".
In un intervento sul Corriere (in prima e p.16), Giorgia Meloni guarda all'Europa: "La crisi ucraina ha dato la sveglia a un'Ue sonnolenta. La scelta di inviare armi all'Ucraina non ha alternative, ma se vogliamo scongiurare un'ulteriore escalation dobbiamo portare la Russia sul tavolo negoziale. Per il futuro – prosegue la leader dei conservatori europei – sarà difficile costruire una difesa comune senza una visione di politica estera comune".

ESTERI
Guerra in Ucraina, Mosca cambia strategia: i tank arretrano da Kiev (Corriere p.2 e tutti). Putin cambia i piani: ora Mosca frena sulla guerra e annuncia: "Solo nel Donbass e stop a maggio" (Repubblica in prima e p.2 e tutti). Il ministero della Difesa russo annuncia la "fase 2" del conflitto, focalizzando l'attenzione sulla "liberazione dell'Est del Paese" e rinunciando alla capitale ucraina. Il 9 maggio la data che sarebbe stata segnalata ai militari per la fine del conflitto. I servizi alleati sono fiduciosi: tra un mese Putin sarà senza risorse (Repubblica p.3). L'ex capo di Cia e Pentagono, Leon Panetta, intervistato da Repubblica (p.2) dice: "Putin rischia il golpe, ma se resta al potere sarà indebolito". Biden intanto, in visita al contingente americano in Polonia, dice: "E' in gioco la democrazia. Voi siete l'argine contro il dittatore" (Stampa p.8 e altri). Il numero uno della Casa Bianca non limita la strategia sul nucleare: "Sarà usato contro ogni minaccia all'esistenza". Il presidente ucraino Zelensky, in collegamento con il Consiglio europeo, ribadisce: "Contro di noi è in corso uno sterminio di massa". Poi ringrazia l'Italia per l'aiuto e rilancia l'appello: "Non esitate ad accoglierci nell'Ue" (Stampa p.15 e altri). Al Corriere (p.19) parla la premier lituana Symonite: "Pensavamo bastassero deterrenti per impedire un'aggressione, ma ora dobbiamo riconsiderare la situazione e la presenza di truppe nel fianco Est della Nato: dobbiamo pensare a una difesa attiva, invece che a deterrenti".
Stretta Ue sui colossi digitali: "Bisogna salvare le piccole imprese" (Stampa p.24 e tutti). La stretta di Bruxelles mira a bloccare tutti i colossi che tentano di limitare la concorrenza sul mercato digitale. Via libera all'accordo sul regolamento che prevede maxi-sanzioni e stop alle acquisizioni per tutelare la concorrenza su internet: sanzioni fino al 20% del fatturato per pratiche sleali e abuso di posizione dominante.

Commentario del 25.03.2022

PRIME PAGINE
Armi chimiche, altolà a Putin (Messaggero). Uniti contro Putin (Repubblica). Biden sfida Putin: reagiremo ad attacchi chimici (Stampa). Biden e la Ue: più armi a Kiev (Corriere). La Nato reagirà agli attacchi chimici (QN). Guerra dei due mondi (Giornale). Ultimatum a Putin (Tempo). L'alleanza non russa (Manifesto). Santa alleanza anti-Draghi (Libero). Non armarsi contro Putin? Da pazzi (Foglio). Nato e Draghi: "Più armi" il Papa: "Siete dei pazzi" (Fatto). La folle corsa alle armi (Avvenire).
Sanzioni, bloccato l'oro di Mosca, piano Usa: più gas liquido alla Ue (Sole). Caro energia, indaga la Gdf (Italia Oggi).
Conte sfida Draghi sull'aumento della spesa militare ma il premier conferma la scelta (Repubblica). Draghi a Conte: sulle armi non torno indietro (Stampa). Draghi, mossa sul gas ma grana per le armi e Conte minaccia crisi (Giornale). Cingolani: "Dai big della finanza speculazioni sul prezzo del gas" (Messaggero). Draghi: "Il metano in rubli è violazione dei contratti", Bonomi: "Serve il tetto Ue" (Sole).
Fuori dai Mondiali (Messaggero). Fuori dai Mondiali: sconfitta storica (Corriere). Disastro Italia: siamo fuori dal Mondiale (Libero e tutti).

ECONOMIA
Procedono i controlli sulle speculazioni per il caro-benzina (Stampa p.24 e altri). Il prezzo della benzina torna a correre, il ministro Cingolani sentito in Procura, il governo promette: "agiremo ancora". Cingolani in Procura: "I colossi della finanza dietro l'exploit del gas", evidenzia Messaggero (p.10). Il Ministro: "I responsabili dei rialzi? Hedge fund e i grandi intermediari globali", a febbraio Shell aveva segnalato l'ondata che si stava abbattendo sul listino olandese.
Sui contributi a fondo perduto, 25 mila verifiche, 800 mila euro di erogazioni già bloccate – evidenzia Italia Oggi (prima) - sul Pnrr, controlli coordinati con ragioneria e amministrazioni centrali".
Tajani (Fi) al Messaggero (p.11), parla di "necessità di un nuovo Recovery per l'emergenza guerra - l'Ue deve alleviare le ricadute economiche sulla gente, ci vuole un piano come per il Covid, sforzo aggiuntivo su Difesa, agricoltura e profughi".
Pil, l'Istat rifà i conti (Stampa p.2): un errore di calcolo, l'aumento 2021 è +7,1% e non +7,5%, il governo accelera sul Def, crescita giù di un punto verso nuovi aiuti per 10 miliardi contro il caro-energia. Un Pil nominale più basso significa anche una variazione del rapporto tra prodotto interno lordo e debito pubblico.
C'è l'accordo sulle partite Iva, taglio Irpef per due anni ai redditi oltre 65mila euro (Messaggero p.13): intesa tra i partiti, confermata la tassa piatta al 15%, stop al sistema degli acconti e le detrazioni sulle spese per la salute, arrivano in automatico sul conto corrente. Intanto il Ministro Franco assicura (Messaggero p.13, Sole p.9 e altri): "Dopo il Def valuteremo altre misure a sostegno delle imprese colpite dagli effetti della guerra in Ucraina".
Guerra in Ucraina. "Nessuno di noi pagherà il gas russo in rubli", lo dice Draghi, lo ripetono Scholz e gli altri leader europei. E' la risposta al ricatto di Putin, su Stampa (p.3 e tutti). Europa pronta a "stracciare i contratti". Dagli States 15 mld di metri cubi in più, Draghi vede l'olandese Rutte e insiste per imporre un tetto ai prezzi del metano. Anche Sole (prima e p.8) evidenzia: Draghi attacca l'aut aut di Putin, "il metano in rubli è violazione dei contratti", e secondo Bonomi (Confindustria): "Serve il tetto Ue al prezzo del metano e misure strutturali".
Intanto la guerra scatena l'emergenza cibo, per la Fao a rischio 13 mln di persone, il G7 si prepara ad affrontare un'economia bellica anche sugli scaffali dei supermercati: "serve un vertice mondiale e piani straordinari di Biden e Macron". Il presidente francese: "In caso di mancata semina in Ucraina, la guerra provocherà una carestia ineluttabile" (Stampa p.4).
Russia, negozi chiusi, merci razionate, russi con i carrelli vuoti (Stampa p.12): la spesa nella capitale è contingentata, i supermercati sperano: "scorte in arrivo" ma avanza l'autarchia.

POLITICA
Draghi rassicura gli alleati: impegno sulle spese militari (Messaggero p.3-4 e altri). Non c'è alcun cedimento sulle sanzioni "ma la pace va cercata disperatamente". Faccia a faccia con Erdogan: presto un incontro a tre con la Francia sulla Libia. Secondo il premier, "la Cina può essere cruciale per la pace e bisogna affrontare il tema della sicurezza alimentare" (Corriere p.4). Intanto Conte mina il governo: pronto allo strappo sulla spesa militare, ma i 5S sono divisi (Repubblica p.14). L'ex premier rialza il tiro e assicura: sulla missione russa abbiamo vigilato. Sostegno da Di Battista, imbarazzo di Di Maio e si incrina il patto con il Pd. All'angolo sul caso della missione russa, il leader grillino attacca il premier: "Voteremo contro". L'ira dei dem: "Così mette a rischio l'esecutivo". Nel movimento è il caos (Giornale p.11). Non armarsi contro Putin? E' da pazzi, titola invece il Foglio (prima).
La Stampa (p.14) parla di Pd in rivolta: "Di Maio è più affidabile". Il premier stoppa il leader dei 5Stelle. Letta: "Sulle spese militari troveremo una soluzione". Secondo il dem "l'avvocato del popolo è allo sbando". Critiche arrivano però da Papa Francesco: "La spesa per le armi una pazzia". Il Pontefice: "La buona politica non può essere sopraffazione, adesso servono nuove relazioni a livello internazionale" (Stampa p.17). E proprio il premier Conte è stato audito al Copasir. Restano i dubbi su quanto accaduto nel 2020 e arriva l'esposto dell'ambasciatore russo. "Ho chiarito che la loro fu un'azione solo per aiuti sanitari". Il mistero di una missione organizzata in sole 24 ore. Sul Messaggero (p.11) intervista ad Antonio Tajani: "Le critiche della Meloni? Anche lei a volte pensa a Fratelli D'Italia e non alla coalizione - e aggiunge - ben vengano i chiarimenti nel centrodestra: noi vogliamo vincere le amministrative e poi le politiche".
Vaccini, l'Aifa dice no alla quarta dose per gli over 70: "Più urgenti i booster" (Repubblica p.22). Un milione e mezzo di soggetti fragili non ha completato il ciclo. L'allarme dell'agenzia: "il governo studi un modo per convincerli". Secondo Stampa (p.22) l'Aifa posticipa il secondo booster: si parte dopo l'estate con gli over 75, per proteggere i fragili arriva il cocktail di monoclonali di AstraZeneca.

ESTERI
Avvertimento di Biden a Putin: "Reagiremo ad attacchi chimici".  Pressing sulla Ue: "Vi daremo il nostro gas". Altolà della Nato (Repubblica p. 2 e tutti). Alla Cina nuovi moniti: "Non aiuti la Russia". Mosca rischia l'espulsione dal G20. L'Assemblea generale dell'Onu: "stop alla guerra". Per la prima volta dall'inizio della guerra in Ucraina, il presidente americano non esclude il ricorso alla forza militare. La natura della risposta dipenderà dalla natura dell'attacco.
Intanto le sanzioni dividono i Grandi. Sul petrolio la Ue vuole aspettare. "Quello di Putin è solo un bluff", l'Ue non pagherà il gas in rubli (Repubblica p.4-5, e tutti). Europa pronta a "stracciare i contratti". Francia e Germania, appoggiate dall'Italia, frenano su un ulteriore pacchetto spinto da Biden e Johnson ma i Paesi dell'Est chiedono di agire. In pochi se lo aspettavano. La Ue: addio a Mosca entro il 2027 grazie a stoccaggi, acquisti comuni e una rete interna più connessa. In arrivo forniture dagli Usa ma si ipotizzano contenimenti in inverno per case e industrie.
Zelensky, appello per gli aerei Nato e la speranza: "Siamo vicini alla pace" (Corriere p.4, Stampa p.2). "Ci basta l'1% dei vostri caccia e tank". Zelensky ha chiesto in particolare, aerei da combattimento e carri armati per "sbloccare" le città assediate del Sud dell'Ucraina.
Il team segreto di Biden anticipa le mosse russe per preparare la risposta a un attacco nucleare locale (Repubblica p.13, Messaggero p.2). Una "mini-bomba" atomica russa può costringere l'alleanza atlantica a un intervento. La task force ha studiato in anticipo le sanzioni contro Mosca e come armare Kiev ora ha preparato le proposte che gli Usa hanno portato alla Nato.
I pretoriani di Putin finiti nell'ombra (Repubblica p.12, e altri). Il ministro della Difesa, di solito presenzialista in tv, è ricomparso in una breve apparizione dopo 13 giorni: "È il possibile motore di un colpo di stato". La preoccupazione degli americani che ora non riescono più a contattare il capo di Stato maggiore. Giallo sulla morte della giornalista Baulina: "Eliminata dal Cremlino". Navalny: "Oksana era una combattente, l'hanno assassinata".
15 mila morti (tra loro tanti ufficiali). Le confessioni degli 007: "Putin rischia un golpe". Le voci dei soldati russi al fronte: "Non abbiamo cibo né benzina" (Repubblica p.7-8, e altri). Trapela l'insoddisfazione anche tra gli alleati di Putin, uccisi 7 colonnelli, 9 tenenti colonnelli e 20 maggiori. Le comunicazioni radio non criptate rivelano l'impasse dell'esercito e le prove di crimini. "Abbiamo bisogno urgente di acqua e carburante, i mezzi sono bloccati per strada". Più perdite per Mosca ma il fattore tempo gioca contro gli ucraini.
Distrutta la nave dell'assedio a Mariupol. Frena l'avanzata a sud (Repubblica p.6-9, e tutti). La porta-anfibi esplode nel porto di Berdyansk, danneggiati altri due vascelli.

© riproduzione riservata

Commentario del 24.03.2022

PRIME PAGINE
Sfida di Putin: voglio rubli per il gas (Stampa). Zelensky: "La guerra lampo di Putin è fallita" (Repubblica). Putin: "Il gas si paga in rubli" (Messaggero). Lo spettro delle armi chimiche (Corriere). "Putin ha già perso, dovrà ritirarsi" (QN). Il rublicone (Manifesto). Attacco russo alle ferrovie italiane (Libero). Putin perde i pezzi (Giornale). Più trippe contro il duce di Mosca (Foglio). Putin ci frega sul rublo e aggira le sanzioni (Fatto). Sfida di Putin: "Solo rubli per il gas", il prezzo sale fino al 34%, borse giù (Sole). Gas, contrattacco di Putin (Avvenire). Queste sanzioni non funzionano (Verità). Tempo ironizza: Draghi fa l'americano.
Conte boccia le spese militari, "Voteremo no all'aumento" (Stampa). In fuga un bambino al secondo e Conte frena sulla corsa al riarmo (Notizia). Vendita di armi: parte l'indagine, D'Alema trema (Libero).
Meloni: "Il Pnrr con la guerra va ricontrattato" (Messaggero). Franco: "Il Pil rallenterà", Visco: "Con questi prezzi le imprese non ce la fanno" (Sole). Putin incastra le banche (MF).

ECONOMIA
L'avvertimento del Ministro Franco su Corriere (p.30 e tutti): Pil, a rischio la ripresa. La crescita del Pil di un ulteriore 4% quest'anno, stimata neanche un mese fa, è ormai una chimera a causa della guerra e del costo alle stelle dell'energia. Franco: "L'attività economica rallenterà e per l'Italia la revisione rispetto alle ultime stime della Commissione Ue, potrebbe essere rilevante, e l'inflazione continuerà a salire".
Il governatore di Bankitalia, Visco lancia un grido d'allarme sui prezzi dell'energia per le imprese (Stampa p.4 e altri): "con i prezzi del gas saliti 10 volte in due anni c'è un grande stress sui consumatori e sulle industrie, queste non possono sopravvivere con tali prezzi". Bankitalia: "Caro energia, le imprese chiudono", Draghi avvisa la Cina (Giornale prima e p.2).
Il mondo nella trappola dei prezzi, ora la globalizzazione è a rischio, analizza Stampa (p.30): la crisi dell'energia e delle materie prime accelera la frenata del Pil, c'è il pericolo stagflazione, niente crescita mentre l'inflazione galoppa. Il costo della vita salirà di un altro 2% e ci sarà un impatto sui redditi. Fmi e Ocse escludono una recessione ma col taglio del gas, il contraccolpo ci sarà.
"Per il Pnrr, vanno ricontrattate le priorità e sul gas serve cautela", sono le parole di Meloni al Messaggero (p.11) che aggiunge - "Bonomi ha assolutamente ragione, quando dice che le misure del governo sono insufficienti, tutte le associazioni produttive concordano che il problema sia affrontato in maniera irrisoria dal punto di vista delle risorse - oggi non reggeremmo lo stop alle forniture".  
Il ricatto di Putin: rubli per il gas, l'Europa prepara nuove sanzioni (Corriere p.11 e tutti): "Dovremmo pagare il gas russo in euro, non in rubli", commenta Giavazzi, consigliere economico del governo. E' la pretesa del presidente Putin, di rifiutare i pagamenti in euro e dollari per il gas. Il leader russo ha annunciato in una riunione di governo, che Mosca non accetterà più le valute dei "Paesi ostili" e l'unica accettata sarà il rublo. Giavazzi dice no ai pagamenti in rubli – evidenzia anche Stampa (p.4) - ma Palazzo Chigi: "parliamone con gli alleati", intanto allo studio dell'Europa, acquisto e stoccaggio di gas naturale su base comune. Su Messaggero (p.2), Bruxelles: "Se ci sarà ostruzionismo da parte di Mosca, pronti anche a confiscare i depositi di Gazprom in Europa".
Sugli acquisti di gas primo ok in Europa ma il prezzo divide (Repubblica p.12): il Consiglio Ue non varerà per ora il tetto chiesto dall'Italia. No al pagamento in rubli chiesto da Mosca, sì a nuove sanzioni. Ma sul petrolio non c'è intesa.  Putin ci frega sul rublo e aggira le sanzioni (Fatto),
Piano Ue per le imprese e taglio Iva sugli alimenti, Roma sblocca 10 miliardi (Messaggero p.12, Sole p.2 e altri). La Commissione ha presentato un nuovo quadro temporaneo sugli aiuti di Stato, in particolare per le aziende energivore che potranno beneficiare di decine di milioni di euro, che sarà in vigore per tutto il 2022 e un pacchetto dedicato ad agricoltori e famiglie più vulnerabili.

POLITICA
Emergono nuovi dettagli riguardo il caso della missione russa in Italia durante la prima ondata della pandemia. Secondo il Corriere (p.13-14), Guerini disse no all'invio da Mosca di 400 uomini. Fu il ministro a ridimensionare l'accordo tra Putin e Conte. Il rifiuto alla richiesta russa di spostarsi in Puglia. Oggi il Copasir deciderà quando sentire l'ex premier. E intanto Draghi annuncia: "spese militari da adeguare". I distinguo di Cinque Stelle e Lega. Il premier in Parlamento: "strategia europea sulla difesa". Passa la risoluzione di maggioranza. Il M5S dice no all'aumento, il Carroccio parla di "toni troppo belligeranti, il popolo si spaventa". La posizione del M5S riportata anche da Repubblica (p.16) attraverso le parole di Conte: "Non votiamo aumenti della spesa militare". Per ora però nessun ordine del giorno contro la crescita dei fondi. Dopo il caso Petrocelli, l'ex premier punta a ripristinare le espulsioni. Secondo il dossier del quotidiano servono 10 mld in più per la Difesa, i nodi sono rappresentati da età media alta e troppi graduati. Nel 2021 spesi circa 24 mld, che saliranno a 26 nel 2022. Italia al 102simo posto nel mondo rispetto alla ricchezza nazionale.
Le parole dell'ex premier, Conte arrivano anche attraverso l'intervista a Stampa (p.12): "Le spese militari non sono la priorità: il Movimento voterà no all'aumento" e aggiunge: "L'urgenza deve essere proteggere famiglie e imprese dalla crisi". Su Zelensky: "Ho seguito il suo discorso dall'ufficio, giusto l'invio degli aiuti militari". Secondo il Giornale (p.13) il no all'aumento delle spese militari ricompatta l'asse M5S-Lega e Iv incalza il Pd.
Sul Messaggero (p.11) intervista a Giorgia Meloni. Tanti i temi toccati, uno dei quali un eventuale cambio di rapporti con il governo: "No, assolutamente no. La nostra opposizione è netta, totale e convinta. Il punto è che noi l'opposizione la facciamo al governo, non all'Italia. Credo che il governo Draghi non stia facendo bene praticamente su nulla". Poi riguardo gli equilibri della coalizione: "Penso sempre che i leader non si decidono a tavolino, ringraziando iddio li decidono gli italiani quando hanno la possibilità di farlo". Poi aggiunge: "Voglio un centrodestra orgoglioso, che difenda le idee per cui è stato votato, che non si consideri presentabile solo se governa con la sinistra".
Virus. Quarta dose subito agli over 70, oggi il verdetto dell'Aifa (Repubblica p.20). Contagi in risalita, l'Agenzia si riunisce per rispondere al governo. Scienziati divisi, Ricciardi: "Bisogna partire", secondo Bassetti invece "non serve". La Stampa (p.14) racconta invece del flop di Novavax, il vaccino che doveva convincere i No Vax è un fallimento, sono state infatti somministrate meno del 2% delle dosi, costate 20 milioni. E la campagna si è arenata: prime iniezioni in forte calo.

ESTERI
Draghi non si piega allo Zar: "L'Ue è divisa ma reagiremo" e prepara nuovi aiuti. Anche in deficit (Repubblica p.13, Messaggero p.3). Il premier: "Sarà fondamentale il mantenimento di spazi di dialogo ma Pechino non supporti Mosca" e spingerà ancora sul prezzo del metano. Conferma l'impegno italiano: 2% di Pil per le spese militari. Garanzie agli Usa su aumento delle spese militari e difesa Ue. Trovare "la strada per un accordo" sul gas in Europa è difficilissimo. Draghi ne è consapevole, alla vigilia di un vertice a Bruxelles decisivo per "i destini" europei ma anche per "la difesa dell'Italia". C'è la risposta da dare a Vladimir Putin, un "aggressore" come lo furono "Hitler e Mussolini".
Prima intervista a Zelensky del presidente a un giornale italiano dall'inizio dell'invasione russa del 24 febbraio: "La guerra lampo di Putin è fallita. Il popolo ucraino sta difendendo l'Europa intera ma servono aerei" (Repubblica p.2-3). "Gli ucraini abbattono le bandiere russe sotto i proiettili, la nostra nazione è devastata, intere città come non esistono più, le hanno spazzate via".
Zelensky accusa i colossi francesi: "Sponsorizzate la guerra" (Stampa p.6, Messaggero p.2). Renault sospende le attività a Mosca dopo gli appelli di Kiev al boicottaggio, il presidente ucraino chiede di non sanzionare Abramovich: "Ha sostenuto la pace".
Il Cremlino inizia a perdere pezzi: fugge l'uomo che creò gli oligarchi (Repubblica p.4, e tutti). Banca centrale e diplomazia due crepe nel muro di Putin. Espatriato in Turchia, Chubais, ex delfino di Eltsin e padre delle grandi privatizzazioni degli anni Novanta. Putin lo aveva messo a capo dei negoziati sul clima.
Biden rafforza la Nato a Est: "Minaccia chimica da Mosca". L'accusa: "Sono crimini di guerra" (Repubblica p.8, e altri). Il presidente Usa oggi a Bruxelles vede i partner dell'Alleanza e il Consiglio europeo. Nuovi gruppi tattici in 4 Paesi e una "linea rossa" oltre la quale scatterebbe la risposta militare alla Russia. Altre sanzioni agli oligarchi. Il segretario di Stato Blinken ha accusato Mosca di crimini di guerra. Biden ripete che vuole evitare la Terza guerra mondiale, posizione saggia e ha detto che l'uso di armi chimiche da parte della Russia in Ucraina è "una minaccia reale".
Sugli armamenti l'Europa è distante dal tandem Usa-Londra (Repubblica p.9). Germania, Francia e Olanda non condividono la priorità di Stati Uniti e Regno Unito che vogliono fornire missili terra-aria, mezzi corazzati ed eventualmente velivoli intercettori.
Intanto la Nato si blinda a Est (Stampa p.7). Quattro nuovi battaglioni in Romania, Slovacchia, Ungheria e Bulgaria. Oggi Biden al vertice dell'Alleanza e al G7.
Adesivi gialli sulle porte e appelli alla delazione. È caccia ai "traditori" (Repubblica p.5). Dopo le frasi di Putin contro i "moscerini", lo Stato incoraggia la denuncia degli antipatriottici.
"La Russia fuori dal G20". Ma la Cina è già pronta a mettere il suo veto (Repubblica p.11). Pechino preme perché il tema dell'Ucraina sia escluso dal vertice e domani il ministro degli Esteri Wang Yi sarà a sorpresa, in India dopo due anni di gelo.
La controffensiva: "Irpin torna nostra". Gli ucraini allontanano i russi dalla capitale. L'orgoglio di Kiev: "Accerchiamento fallito, russi in ritirata. Questo sarà il loro cimitero" (Repubblica p.6-8, e tutti). Piani concepiti male: sembra la II guerra mondiale, riconquistata gran parte della cittadina.
Varsavia espelle 45 diplomatici di Mosca (Repubblica p.4). Il ministro dell'Interno polacco ne ha annunciato l'espulsione accusandoli di essere spie.

@riproduzione riservata

Commentario del 23.03.2022

PRIME PAGINE
Zelensky all'Italia: aiutateci (Corriere). Mano tesa all'Ucraina (Messaggero). "L'Ucraina è Europa" (Repubblica). "Immaginate se Genova fosse Mariupol" (Stampa). Draghi scherza con la guerra (Tempo). Le armi a Kiev spaccano la maggioranza (QN). La sottile linea russa (Manifesto). Zelensky ci parla, la politica si spacca (Libero). Schiaffo di Draghi a Putin (Giornale). I partigiani dell'Europeismo (Foglio). Zelensky fa la colomba e Draghi diventa falco (Fatto). "Il Papa ci aiuti a far pace" (Avvenire).
Cingolani: "Il blocco del gas russo oggi non sarebbe un problema" (Messaggero). Benzina, partono gli sconti ma sui prezzi si scatena il caos (Giornale).
Auto, ecco come avere i nuovi bonus (Sole).

ECONOMIA
Gas, gli scenari per fronteggiare uno stop da Mosca su tutti. "Gas russo, tre anni per sostituirlo" (Corriere p.15 e tutti): il ministro Cingolani, ieri alla Camera, ha spiegato quanto (e come) attuare la strategia di exit. "Per farlo - dice - servono almeno tre anni per sostituire completamente 30 mld metri cubi. Per i prossimi due inverni, dunque, servirà costruire una fase transitoria. Che passa attraverso "un incarico a Snam per la negoziazione all'acquisto di una nave da rigassificazione, Fsru, e al noleggio di una seconda unità", ha detto. Anche su Messaggero (p.11) il Ministro assicura: "Ora il blocco del gas russo non creerebbe problemi - nel breve, nessun rischio per gli approvvigionamenti". Bonomi al Sole (prima e p.2) dice: "per l'energia servono misure strutturali, un tetto al prezzo del gas per prevenire gli extraprofitti, la crescita è vicina allo zero"
Intanto la benzina torna a 1,8 euro, i distributori (lentamente) si adeguano ai nuovi prezzi (Messaggero p.11), un 1 confortevole e rassicurante seppur dietro ci sia un ribasso di pochi centesimi, che gli automobilisti attendevano. Benzina ai livelli pre-crisi, lo sconto di 15 euro sul pieno durerà per almeno un mese – segnala anche Stampa (p14): proteste per i prezzi che non scendono al mattino, poi arriva il taglio. Benzina, partono gli sconti ma sui prezzi si scatena il caos, a sentire i gestori (Giornale prima e p.9).
La guerra alimentare su Stampa (p.15): la produzione mondiale di grano è a rischio perché l'invasione russa porterà a un drastico calo delle forniture dall'Ucraina, ma anche perché l'impennata dei costi di energia e fertilizzanti avrà un impatto devastante sui prezzi finali dei prodotti alimentari. E' quanto riporta il documento sulla sicurezza alimentare.
Il commento di Marro su Corriere (p.32) parla di lavoro e di crisi in arrivo dopo il recupero del 2021. "Ora che le conseguenze della guerra in Ucraina costringono anche il nostro governo ad abbassare drasticamente le stime di crescita del Pil nel 2022, ci saranno riflessi negativi pure sulla ripresa dell'occupazione – scrive - e pensare che il 2021 era andato bene". Il dossier di Stampa (p.24) parla di lavoro occasionale. Solo un contratto a tempo su cento ha una durata oltre i 12 mesi e quattro su dieci non arrivano a trenta giorni, nel report del ministero, l'aumento della precarietà soprattutto nella ristorazione e nel turismo.
Flat tax, lite nella maggioranza, la delega fiscale slitta ancora (Stampa p.24 e altri): l'esecutivo teme il bis delle tensioni sul catasto e cerca la mediazione, l'ira della Lega, "siamo tornati indietro, così non va".  
Messaggero (p.16 e altri) segnalano la delega fiscale, rispunta il cashback: sì a detrazioni si medicine, visite, cure e altre spese sociosanitarie potrebbero in futuro essere erogate direttamente sul conto tramite piattaforme telematiche.

POLITICA
"Immaginate se Genova fosse Mariupol, è un massacro". In primo piano su tutti, le parole di Zelensky di ieri la Parlamento. L'appello del presidente ucraino che usa toni più prudenti rispetto agli interventi di Gerusalemme o Bruxelles: "Il nostro popolo è diventato esercito, 117 i bambini uccisi" (Corriere p.2-3 e tutti). Poi arriva anche l'invito al Papa a visitare l'Ucraina. Putin mai citato e toni meno duri, conferma il Messaggero (p.2-3): effetto della telefonata col Pontefice. Sono però tanti gli assenti, circa un centinaio, e Conte annuncia: "Petrocelli via dal M5S". Per Repubblica (p.2-3 e altri) sono invece 300 gli assenti. A disertare la seduta soprattutto leghisti e grillini. Per Libero (p.4) uno su tre se ne frega dell'Ucraina e parla di "parlamentari in fuga da Zelensky".  "Ucraina nella Ue, non vi lasceremo soli", questa la replica del premier che valuta l'invio di altre armi e soldati. "Resistere alla ferocia di Putin". Si valuta la spedizione di truppe anche in Bulgaria e domani a Bruxelles l'Italia spingerà per un fondo Ue sui rifugiati. Sulle spese militari però arriva lo strappo del M5S, e Salvini dice: "Voto la pace". Letta però accusa: troppi filo-putinisti. "La reazione con Mosca va calibrata, nessuno scherzi con l'atomica", così Matteo Renzi intervistato da Stampa (p.13). Il leader di Italia Viva: "Gravissimo che il nucleare non sia più un tabù. Critiche al premier senza senso, ha l'appoggio anche dall'opposizione". Su Repubblica (p.5) arrivano invece le parole di Enrico Letta: "Zelensky ha cambiato la storia, gravi i vuoti in Aula: in Italia troppi filo-Putin". Poi chiede "subito una svolta in Ue, difesa comune e tetto europeo al prezzo del gas per evitare la bancarotta di famiglie e imprese". Su Stampa (p.13) anche le parole di Giorgia Meloni: "Grazie Zelensky, ha parlato da leader europeo. No al neo-imperialismo russo". Continua a tenere banco il caso dei russi in Italia durante la prima ondata della pandemia. Il Copasir vuole sentire Conte sull'operazione virus 2020. Per fare luce sulla spedizione di due anni fa si prepara l'audizione dell'ex premier. Il sospetto dello spionaggio e il no di Guerini all'invio di altre 220 unità (Repubblica p.19).
Sul Messaggero (p.13) spazio anche ai sondaggi: FdI è in testa, ma Meloni accusa: la tv ci snobba. Per le ultime rilevazioni la Lega resta staccata di cinque punti. Secondo il Pd. Salvini lancia la "federazione tra partiti" in Sicilia, ma viene stoppato anche da Forza Italia.
Virus, contagi a quota 100mila, salgono i ricoveri. L'Oms bacchetta l'Italia sulle riaperture (Stampa p.20). La pandemia accelera, ma i vaccini limitano i casi gravi. Speranza punge sulle terze dosi: "Serve attenzione"(Stampa p.20-21). Ricciardi: "L'era delle mascherine non è finita. La quinta ondata? Dipende da noi".

ESTERI
Mariupol, maxi-ponte umanitario. L'ultima speranza per evitare l'ecatombe (Repubblica p.6-9, e tutti). Pronto il patto militare tra russi e ucraini per svuotare la città prima della distruzione finale. L'obiettivo è mettere finalmente in salvo 300mila persone ora in trappola sotto le macerie. La vicepremier Vereshchuk: "Già partiti i primi pullman e camion". Leopoli. "La Bielorussia vuole invaderci", la città fa la fila per armarsi. Nuovo allarme sulle intenzioni di Lukashenko.
Biden chiede nuove sanzioni alla Ue: "Non comprate il petrolio russo" (Repubblica e Corriere p.14, Messagero p.10). Bandire il petrolio russo. Il presidente arriva tra falchi e colombe. L'ultimo passo delle sanzioni contro Mosca non è più tanto lontano. Su richiesta degli Stati Uniti, infatti, l'Europa si prepara ad approvare un altro pacchetto di sanzioni.
L'incubo dell'atomica. Sul tavolo della Nato la minaccia di Mosca. L'allarme di Biden su Putin: "Pericolo guerra chimica" (Repubblica p.10, e tutti). Washington teme anche un attacco nucleare dalla Bielorussia. Peskov nell'intervista a Christiane Amanpour (Cnn): "Di fronte a una minaccia alla nostra stessa esistenza, l'arma nucleare potrebbe essere utilizzata". Biden vola a Bruxelles dai partner atlantici: "Lo spettro di un attacco nucleare sull'Ucraina continua a preoccuparci".
"Putin ha sbagliato i piani": i due scenari degli alleati sull'esito del conflitto (Repubblica p.12 e altri). I servizi occidentali sono convinti che il Cremlino abbia fallito la prima fase dell'invasione. Ma non tutti credono che Kiev riuscirà a vincere. A Putin mancano soldati. E ora vuole prolungare la leva del 2021. Perso il 10% delle truppe. Emergono le prime crepe nelle forze di Mosca: "Centinaia di disertori verso la Bielorussia".
Navalny condannato ad altri 9 anni. Ora il dissidente rischia di "sparire". Avviso del Cremlino a chi va in piazza (Repubblica p.11, e tutti). Il leader anti-Cremlino condannato per truffa e oltraggio alla Corte. Il nemico numero uno del Cremlino non ha più agibilità politica.

@riproduzione riservata

Commentario del 22.03.2022

PRIME PAGINE
Accordo Usa-Ue: più armi all'Ucraina (Stampa). Ora lo Zar minaccia anche l'America (QN). Tensione alle stelle: Usa-Russia sul baratro e l'Europa si fa l'esercito (Giornale). Cronaca di guerra in primo piano sul Corriere: raid e terrore, scontro totale. E Repubblica evidenzia: 10 mln di profughi. Metsola al Giornale: "Difesa unica per l'Unione, democrazia a rischio".
Italia-Politica. Oggi l'appello di Zelensky a Montecitorio: possibili defezioni in aula tra Lega e 5S (Repubblica). "Zelensky contro gli utili idioti" titola il Foglio. Oggi il discorso, fronda in Parlamento (Stampa). Gli ultrà anti-Zelemsky pronti a disertare il suo discorso in Aula (Giornale).
Italia-Economia. Guerra e inflazione schiacciano il Pil: nel Def la crescita scende verso il 3% (Sole). Italia fra gas e Pil a picco: Draghi telefona ai leader (Giornale). Con il decreto prezzi benzina sotto due euro (Stampa). Tempo attacca e lo definisce un "finto taglio alla benzina". Intanto schizza il prezzo del greggio: bruciati gli sconti di Draghi (Libero). Effetti collaterali della crisi ucraina: la guerra bombarda i nostri ospedali (Libero).

ECONOMIA
Benzina, ultimi conti al Tesoro per varare il taglio da 0,25 euro (Corriere p.30 e tutti).Atteso il decreto, la procura parla di "manovre speculative". Lo sconto sarà valido per 30 giorni. Anche il Messaggero (p.10) sottolinea come scatti oggi il taglio del prezzo della benzina: decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale. L'intervento varato venerdì dall'esecutivo prevede la riduzione di 25 centesimi sulle accise. Sul fronte energetico invece l'Italia tentenna sul gas russo: crescono i dubbi su nuove sanzioni energetiche (Giornale p.10). Per la Stampa (p.16) i prezzi della benzina sono congelati in attesa dell'ok agli sconti.
Pace fiscale più ampia, per le cartelle in arrivo la quarta rottamazione (Messaggero p.10). L'operazione sulla rampa di lancio punta a sanare il periodo 2018-2019. Pressing di Lega, FI e 5Stelle sul Tesoro, che cerca un miliardo per le coperture. Tempi ridotti per la riforma fiscale, ma rimane l'incognita della flat tax, sottolinea il Sole (p.12). Tra i correttivi della maggioranza anche la riduzione a 12 mesi per i decreti e una revisione generalizzata delle tax expeditures. In discussione lo scivolo sulla tassa piatta.
Il Messaggero (p.16) si concentra anche sui ritardi del Pnrr ed il monito lanciato da Franco: "Funziona se lavoriamo tutti". Il ministro dell'Economia: "Non va modificato, ma per alcune opere possibili correzioni selettive". Per rivedere i tempi e gli importi già definiti serve comunque il via libera degli altri Paesi. Anche il Sole (p.14) riporta le parole di Franco: guerra ed energia non cambiano i piani del Pnrr, possibile rivedere i prezzi. Il ministro apre ad aggiustamenti sulla valutazione di alcune opere. Sul tavolo anche il dirottamento sul piano dei fondi di coesione.
Fitch intanto smonta il miracolo dell'Italia: Pil solo a +2,7%, e a pesare è il fattore energia. Secondo l'agenzia Usa siamo troppo dipendenti da Mosca, ma anche l'Europa non crescerà oltre il 3%. Per Libero (p.2-3) crescono del 20% le famiglie senza soldi per pagare le bollette, ed è emergenza usurai. Nelle ultime settimane impennata di richieste alle associazioni anti-racket. Sempre più nuclei scivolano nella povertà e non riescono a far fronte alle spese. Anche il Sole (p.3) sottolinea come nel Def arrivi la frenata alla crescita: l'aumento del Pil va verso il 3%. La previsione tendenziale scende di quasi due punti rispetto al +4,7% programmato per quest'anno. Ieri le osservazioni del Mef per le ultime limature prima della validazione.
Su Giornale (p.4) focus sulle imprese in Europa che sono in mano ai russi. Uno studio condotto dall'Università Cattolica rivela infatti che in Italia ci sono 2150 titolari, molti a Rimini e Como.

POLITICA
Oggi Zelensky parla alla Camera, è scontro aperto sugli assenti (Stampa p.15, Repubblica p.14 e altri). Alle 11 l'intervento in video del presidente ucraino tra assenze, ambiguità e timori di contestazioni. Molti ex 5S si sfilano, non mancano le "perplessità" anche tra diversi esponenti della Lega e ci saranno defezioni anche tra i membri di Forza Italia. Calenda attacca: "Indecoroso". Il capogruppo leghista Molinari alla Stampa (p.15) assicura  che il Carroccio "parteciperà in modo convito" perchè " l'autocrazia di Putin non sarà mai un modello". E Salvini richiama i suoi: "Leghisti tutti in Aula". Ma – segnala Repubblica (p.15) – almeno dieci deputati del Carroccio sono pronti a sfilarsi: l'ala filo-russa non ci sta e si prepara a disertare la seduta. Intanto, il senatore comunista Dessì a Repubblica (p.14) dice: "Non ascolterò Zelensky, per colpa sua rischiamo la terza guerra mondiale. Doveva impedire che i suoi battaglioni aggredissero chi invocava l'autonomia nel Donbass". Sono una ventina – secondo i calcoli del Giornale (p.12) – i politici italiani che odiano il leader ucraino, accusandolo di "volere la guerra": da Lannutti a Paragone, in molti non si presenteranno al suo discorso in video. Libero (p.6) scrive: "I filo-putiniani" escono allo scoperto. Intanto entra sempre di più in gioco l'intreccio tra le vicende attuali e la "missione" russa nel 2020 in Italia: il soccorso dell'esercito russo in Italia durante l'emergenza Covid citata dal ministero russo nel suo attacco al nostro Paese minacciando "conseguenze irrerversbili" se aderire alle sanzioni. Durante l'incontro segreto tra i vertici militari russi e quelli italiani – ricostruito dal Corriere (p.14) – gli emissari di Putin chiesero di entrare nei nostri enti pubblici. Conte, che allora era premier, al Corriere (p.15) spiega: "La delegazione di Mosca agì sotto il controllo dei nostri militari. I direttori delle agenzie di intelligence Aise e Aisi hanno assicurato che non c'è mai stata attività impropria che ha travalicato dai confini sanitari. Lo hanno riferito anche di
fronte al Copasir specificando che l'attività dei russi si è svolta nei limiti e nelle forme che sono poi state concordate con le autorità sanitarie. Le insinuazioni, i dubbi e le perplessità mi sembrano assolutamente fuori luogo".
Covid, boom di casi di Omicron 2. "Contagia come il morbillo" dicono gli esperti, secondo cui è più esposto chi è senza booster (Giornale p.16). Ma le terze dosi rallentano: mancano 3 mln di italiani (Stampa p.20). E' boom di rinunce dopo l'annuncio dell'abolizione del Super Green Pass.

ESTERI
Kiev: sventrato il centro commerciale sulla capitale l'attacco più feroce (Repubblica p.6-9e tutti). Un missile ha centrato nella notte il "Retroville", devastandolo e uccidendo otto persone che erano di guardia. A colpire forse la nuova arma ipersonica. La capitale si prepara alle barricate. La versione dei russi: "Struttura utilizzata per nascondere batterie di lanciamissili e munizioni". Ma mancano conferme. Diktat della Russia: "Bandiera bianca e sarete salvi". Ma Kiev respinge l'ultimatum e in città non resta che aspettare il peggio.
Ora Biden blinda gli alleati. Sale la tensione con Mosca (Corriere p.10, Stampa p.12, Messaggero p.7). Il presidente, giovedì in Europa. Il Cremlino convoca l'ambasciatore Usa: "Relazioni sull'orlo della rottura". La scorsa settimana Biden aveva definito Putin "un criminale di guerra". La reazione dei russi è arrivata al rallentatore, ma durissima: "Le relazioni tra noi e gli Usa sono sull'orlo della rottura". Gli Usa rilanciano, Anne Neuberger consigliera Usa cybersicurezza: "Sappiamo che i russi potrebbero lanciare cyber attacchi contro le nostre infrastrutture cruciali come acquedotti, reti elettriche, ospedali". Alla riunione con Draghi, Johnson, Macron e Scholz il presidente avverte: "Non si può contare su Pechino". Dilemma della Casa Bianca: inviare o no armi d'attacco.
Europa, svolta sulla Difesa comune. Esercito Ue con 5 mila soldati (Repubblica p.17, Corriere p.11, Stampa p.12, Messaggero p.7). C'è voluta una guerra alle porte per far nascere l'Europa della Difesa ma dopo anni di discussioni ieri c'è stata la svolta: è stato approvato lo "Strategic Compass", il documento che definisce il percorso per una politica militare dell'Unione. "Zero gas russo e Difesa unica: in gioco la nostra democrazia" dice la presidente del Parlamento Ue, Metsola, intervistata dal Giornale (in prima e p.2). Europa che ha accolto un terzo dei profughi ucraini, ma sale l'allarme dell'Onu: "Gli sfollati sono già 10 milioni" (Repubblica p.2).
Repubblica (p.13) intervista la leader dell'opposizione bielorussa Svetlana Tikhanovskaja: "Se entra in guerra Lukashenko è finito. Il dittatore ha svenduto la nostra sovranità a Putin, autorizzando l'uso del territorio per l'aggressione. Ma la gente è contraria".