Commentario del 22.03.2022

PRIME PAGINE
Accordo Usa-Ue: più armi all'Ucraina (Stampa). Ora lo Zar minaccia anche l'America (QN). Tensione alle stelle: Usa-Russia sul baratro e l'Europa si fa l'esercito (Giornale). Cronaca di guerra in primo piano sul Corriere: raid e terrore, scontro totale. E Repubblica evidenzia: 10 mln di profughi. Metsola al Giornale: "Difesa unica per l'Unione, democrazia a rischio".
Italia-Politica. Oggi l'appello di Zelensky a Montecitorio: possibili defezioni in aula tra Lega e 5S (Repubblica). "Zelensky contro gli utili idioti" titola il Foglio. Oggi il discorso, fronda in Parlamento (Stampa). Gli ultrà anti-Zelemsky pronti a disertare il suo discorso in Aula (Giornale).
Italia-Economia. Guerra e inflazione schiacciano il Pil: nel Def la crescita scende verso il 3% (Sole). Italia fra gas e Pil a picco: Draghi telefona ai leader (Giornale). Con il decreto prezzi benzina sotto due euro (Stampa). Tempo attacca e lo definisce un "finto taglio alla benzina". Intanto schizza il prezzo del greggio: bruciati gli sconti di Draghi (Libero). Effetti collaterali della crisi ucraina: la guerra bombarda i nostri ospedali (Libero).

ECONOMIA
Benzina, ultimi conti al Tesoro per varare il taglio da 0,25 euro (Corriere p.30 e tutti).Atteso il decreto, la procura parla di "manovre speculative". Lo sconto sarà valido per 30 giorni. Anche il Messaggero (p.10) sottolinea come scatti oggi il taglio del prezzo della benzina: decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale. L'intervento varato venerdì dall'esecutivo prevede la riduzione di 25 centesimi sulle accise. Sul fronte energetico invece l'Italia tentenna sul gas russo: crescono i dubbi su nuove sanzioni energetiche (Giornale p.10). Per la Stampa (p.16) i prezzi della benzina sono congelati in attesa dell'ok agli sconti.
Pace fiscale più ampia, per le cartelle in arrivo la quarta rottamazione (Messaggero p.10). L'operazione sulla rampa di lancio punta a sanare il periodo 2018-2019. Pressing di Lega, FI e 5Stelle sul Tesoro, che cerca un miliardo per le coperture. Tempi ridotti per la riforma fiscale, ma rimane l'incognita della flat tax, sottolinea il Sole (p.12). Tra i correttivi della maggioranza anche la riduzione a 12 mesi per i decreti e una revisione generalizzata delle tax expeditures. In discussione lo scivolo sulla tassa piatta.
Il Messaggero (p.16) si concentra anche sui ritardi del Pnrr ed il monito lanciato da Franco: "Funziona se lavoriamo tutti". Il ministro dell'Economia: "Non va modificato, ma per alcune opere possibili correzioni selettive". Per rivedere i tempi e gli importi già definiti serve comunque il via libera degli altri Paesi. Anche il Sole (p.14) riporta le parole di Franco: guerra ed energia non cambiano i piani del Pnrr, possibile rivedere i prezzi. Il ministro apre ad aggiustamenti sulla valutazione di alcune opere. Sul tavolo anche il dirottamento sul piano dei fondi di coesione.
Fitch intanto smonta il miracolo dell'Italia: Pil solo a +2,7%, e a pesare è il fattore energia. Secondo l'agenzia Usa siamo troppo dipendenti da Mosca, ma anche l'Europa non crescerà oltre il 3%. Per Libero (p.2-3) crescono del 20% le famiglie senza soldi per pagare le bollette, ed è emergenza usurai. Nelle ultime settimane impennata di richieste alle associazioni anti-racket. Sempre più nuclei scivolano nella povertà e non riescono a far fronte alle spese. Anche il Sole (p.3) sottolinea come nel Def arrivi la frenata alla crescita: l'aumento del Pil va verso il 3%. La previsione tendenziale scende di quasi due punti rispetto al +4,7% programmato per quest'anno. Ieri le osservazioni del Mef per le ultime limature prima della validazione.
Su Giornale (p.4) focus sulle imprese in Europa che sono in mano ai russi. Uno studio condotto dall'Università Cattolica rivela infatti che in Italia ci sono 2150 titolari, molti a Rimini e Como.

POLITICA
Oggi Zelensky parla alla Camera, è scontro aperto sugli assenti (Stampa p.15, Repubblica p.14 e altri). Alle 11 l'intervento in video del presidente ucraino tra assenze, ambiguità e timori di contestazioni. Molti ex 5S si sfilano, non mancano le "perplessità" anche tra diversi esponenti della Lega e ci saranno defezioni anche tra i membri di Forza Italia. Calenda attacca: "Indecoroso". Il capogruppo leghista Molinari alla Stampa (p.15) assicura  che il Carroccio "parteciperà in modo convito" perchè " l'autocrazia di Putin non sarà mai un modello". E Salvini richiama i suoi: "Leghisti tutti in Aula". Ma – segnala Repubblica (p.15) – almeno dieci deputati del Carroccio sono pronti a sfilarsi: l'ala filo-russa non ci sta e si prepara a disertare la seduta. Intanto, il senatore comunista Dessì a Repubblica (p.14) dice: "Non ascolterò Zelensky, per colpa sua rischiamo la terza guerra mondiale. Doveva impedire che i suoi battaglioni aggredissero chi invocava l'autonomia nel Donbass". Sono una ventina – secondo i calcoli del Giornale (p.12) – i politici italiani che odiano il leader ucraino, accusandolo di "volere la guerra": da Lannutti a Paragone, in molti non si presenteranno al suo discorso in video. Libero (p.6) scrive: "I filo-putiniani" escono allo scoperto. Intanto entra sempre di più in gioco l'intreccio tra le vicende attuali e la "missione" russa nel 2020 in Italia: il soccorso dell'esercito russo in Italia durante l'emergenza Covid citata dal ministero russo nel suo attacco al nostro Paese minacciando "conseguenze irrerversbili" se aderire alle sanzioni. Durante l'incontro segreto tra i vertici militari russi e quelli italiani – ricostruito dal Corriere (p.14) – gli emissari di Putin chiesero di entrare nei nostri enti pubblici. Conte, che allora era premier, al Corriere (p.15) spiega: "La delegazione di Mosca agì sotto il controllo dei nostri militari. I direttori delle agenzie di intelligence Aise e Aisi hanno assicurato che non c'è mai stata attività impropria che ha travalicato dai confini sanitari. Lo hanno riferito anche di
fronte al Copasir specificando che l'attività dei russi si è svolta nei limiti e nelle forme che sono poi state concordate con le autorità sanitarie. Le insinuazioni, i dubbi e le perplessità mi sembrano assolutamente fuori luogo".
Covid, boom di casi di Omicron 2. "Contagia come il morbillo" dicono gli esperti, secondo cui è più esposto chi è senza booster (Giornale p.16). Ma le terze dosi rallentano: mancano 3 mln di italiani (Stampa p.20). E' boom di rinunce dopo l'annuncio dell'abolizione del Super Green Pass.

ESTERI
Kiev: sventrato il centro commerciale sulla capitale l'attacco più feroce (Repubblica p.6-9e tutti). Un missile ha centrato nella notte il "Retroville", devastandolo e uccidendo otto persone che erano di guardia. A colpire forse la nuova arma ipersonica. La capitale si prepara alle barricate. La versione dei russi: "Struttura utilizzata per nascondere batterie di lanciamissili e munizioni". Ma mancano conferme. Diktat della Russia: "Bandiera bianca e sarete salvi". Ma Kiev respinge l'ultimatum e in città non resta che aspettare il peggio.
Ora Biden blinda gli alleati. Sale la tensione con Mosca (Corriere p.10, Stampa p.12, Messaggero p.7). Il presidente, giovedì in Europa. Il Cremlino convoca l'ambasciatore Usa: "Relazioni sull'orlo della rottura". La scorsa settimana Biden aveva definito Putin "un criminale di guerra". La reazione dei russi è arrivata al rallentatore, ma durissima: "Le relazioni tra noi e gli Usa sono sull'orlo della rottura". Gli Usa rilanciano, Anne Neuberger consigliera Usa cybersicurezza: "Sappiamo che i russi potrebbero lanciare cyber attacchi contro le nostre infrastrutture cruciali come acquedotti, reti elettriche, ospedali". Alla riunione con Draghi, Johnson, Macron e Scholz il presidente avverte: "Non si può contare su Pechino". Dilemma della Casa Bianca: inviare o no armi d'attacco.
Europa, svolta sulla Difesa comune. Esercito Ue con 5 mila soldati (Repubblica p.17, Corriere p.11, Stampa p.12, Messaggero p.7). C'è voluta una guerra alle porte per far nascere l'Europa della Difesa ma dopo anni di discussioni ieri c'è stata la svolta: è stato approvato lo "Strategic Compass", il documento che definisce il percorso per una politica militare dell'Unione. "Zero gas russo e Difesa unica: in gioco la nostra democrazia" dice la presidente del Parlamento Ue, Metsola, intervistata dal Giornale (in prima e p.2). Europa che ha accolto un terzo dei profughi ucraini, ma sale l'allarme dell'Onu: "Gli sfollati sono già 10 milioni" (Repubblica p.2).
Repubblica (p.13) intervista la leader dell'opposizione bielorussa Svetlana Tikhanovskaja: "Se entra in guerra Lukashenko è finito. Il dittatore ha svenduto la nostra sovranità a Putin, autorizzando l'uso del territorio per l'aggressione. Ma la gente è contraria".

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