PRIME PAGINE
Senza tregua (Repubblica, Manifesto). La trappola di Putin (Stampa). Civili bloccati ma si tratta (Messaggero). Le bombe sulla tregua (Corriere). Putin: "Sanzioni come atto di guerra" (Sole). Putin dichiara guerra e la sinistra insulta la Nato (Giornale). Gli utili idioti di Putin (Libero). Fratelli di Putin (Espresso).
Giorgetti: "Sostegni duraturi solo per le attività strategiche" (Messaggero). Bonetti: "Una rete per aiutare i bimbi" (Messaggero). Cinquantamila a Roma contro la guerra (Manifesto).
Borse: Wall Street +2%, Europa -10% Italia, la guerra frena la produzione (Sole). Parte la caccia all'oro russo (Sole). Spese militari: butteremo 10 miliardi più all'anno (Fatto). Linea comune dell'Europa contro i rincari (Messaggero).
ECONOMIA
Fuga dal gas russo (Stampa p.12): Draghi punta ad aumentare di 10 miliardi le importazioni dall'Algeria. Domani a Bruxelles il vertice con von der Leyen. La guerra contribuirà "a generare ulteriori squilibri nell'attività industriale dei prossimi mesi", a dirlo è il Centro studi di Confindustria, che lancia un primo alert sugli effetti economici. Anche Messaggero (p.10) riporta l'allarme di Confindustria che vede nero, "produzione già in calo, a rischio il Pil del 2022". La paura dei panettieri a rischio chiusura, "Il prezzo della farina è salito alle stelle" (Stampa p.12), l'allarme parte da Milano: "Stiamo lavorando in perdita ma non scarichiamo i conti sui clienti". E di rincari record parla anche Repubblica (p.26) per gli alimentari, in un anno, aumenti del 21%, i costi dell'energia e la crisi in Ucraina minacciano le forniture di farina, mangimi e fertilizzanti. Ed è anche allarme grano, "le panetterie a rischio chiusura" (Repubblica p.26). "Bastano dieci giorni di guerra per mettere in crisi la ripresa", scrive De Francesco su Giornale (p.10), "l'instabilità e il caro-energia fermano la produzione industriale e i trasporti".
Draghi tratta il gas con il Qatar e chiede alla Ue piani d'emergenza (Repubblica p.14-15 e altri). Gas: il ministro Di Maio in Qatar con Eni per rafforzare la cooperazione (Sole p.4 e tutti).
E sulle mosse del governo, il Ministro Giorgetti su Messaggero (p.11): "I soldi del Pnrr per le attività strategiche, dall'auto ai chip fino alla difesa, rafforziamo le fondamenta dell'economia - non solo bonus, lo Stato può aiutare ma è l'imprenditore l'elemento trainante".
Fatto (prima e p.6), torna sulle spese militari: "butteremo 10 mld in più all'anno", ecco il piano di Guerini, l'obiettivo è 40 mld annui fra Difesa, Mise e Mef, l'incremento dei budget sarà graduale" l'Italia si adeguerà così alla richiesta Nato del 2% del Pil.
Lavoro. Meno mimose, più lavoro (con il Pnrr). Su Corriere (p.34), l'analisi di Querzè: "il 30% dei posti di lavoro creati dai bandi del Pnrr deve andare alle donne. A leggere le linee guida applicative della norma, però, sorge il dubbio che alla fine, le donne assunte con i bandi del Pnrr saranno molte, molte meno".
Scacco agli oligarchi (Stampa p.17). Tra Ville, yacht e resort, sequestrati 143 milioni agli oligarchi, nel mirino della finanza (Corriere p.15): iniziati i primi sequestri di beni in Italia degli oligarchi russi.
POLITICA
"No Putin, no Nato" "Italia ripensaci": migliaia al corteo di ieri a Roma. La manifestazione, patrocinata dalla Cgil (senza Cisl), con gli striscioni e il canto di Bella Ciao, Landini: "una guerra non si ferma con altre guerre, serve l'Onu" (Corriere p.18, Stampa p.14 e tutti). Letta: "No all'odio tra russi e ucraini".
Secondo Tajani, intervistato dal Corriere (p.19), "serve una mediazione Onu, l'Europa si dimostri solidale e crei un fondo per la crisi - diamo spazio alla diplomazia, la clausola di salvaguardia del patto di Stabilità va estesa almeno per un altro anno".
Renzi (Iv) a Repubblica (p.17) dice: "Giuste le armi agli ucraini ma ora c'è bisogno di più politica - I pacifisti? Capisco il no della Cisl. Cresce l'ipotesi di una Merkel mediatrice, Putin non è impazzito, vuole spostare ad Est il baricentro della geografia del mondo".
Solidarietà. "Una rete per i bambini, li integreremo a scuola" dice la Ministra Bonetti al Messaggero (p.5): "Dobbiamo farli sentire a casa. Stanziati 20 milioni - si va dal supporto psicologico a quello linguistico e non trascureremo lo sport". Il capo della Protezione civile, Curcio parla al Corriere (p.18): "Dai vaccini alle tende, il piano per i profughi, controlliamo ogni giorno i parametri sul nucleare, siamo connessi con l'Ispettorato per la sicurezza nucleare".
Sul catasto Salvini non arretra: "ci siamo opposti e ci opporremo", nuovo voto martedì, la tensione non cala, minacce al leader sui muri di una sede leghista (Corriere p.22). Ma il Ministro D'Incà al Corriere (p.22): "Non è il momento dell'egoismo, gravissimo logorare Draghi, dobbiamo dargli tutto il sostegno – poi aggiunge - serve dialogo per raggiungere gli obiettivi del Pnrr". Riforma del catasto, Mes e balneari, Salvini sfida il governo su tre fronti (Stampa p.20). Ma Marattin (Iv) a Stampa (p.20) assicura: "Le tasse non aumenteranno, da Lega e Fi solo populismo, costruiscono montagne di balle per guadagnare punti nei sondaggi".
Guerra dell'informazione Messaggero (p.6 e altri): Rai, Mediaset e Ansa, stop ai servizi da Mosca, "Qui si rischia il carcere", pene fino a 15 anni per chi racconta l'invasione della Russia e le testate richiamano i loro inviati.
Il ricordo di Antonio Martino (Corriere p.23 e altri), ex ministro della Difesa e tra i fondatori di FI, scomparso ieri. Mattarella: "Assertore dei valori dell'Occidente e della democrazia".
Virus. Vaccini, i bambini in ritardo, protetto solo uno su tre, "Non sottovalutare i rischi", è l'appello dei pediatri "molti genitori non si rendono conto dell'efficacia. Tornano ad aumentare di poco i nuovi contagi, diminuiscono i ricoveri" (Stampa p.22). L'immunologo Cossarizza a Repubblica (p.21): "Con i vaccini fermi corriamo rischi enormi, il virus colpisce ancora". Anche Ricciardi al Messaggero (p.13): "non abbassare la guardia, a Londra il Covid è tornato".
ESTERI
Bombe russe sulla tregua. I civili restano in trappola (Repubblica p.2-7, e tutti). Saltano i corridoi umani per evacuare le città ucraine. Gli attacchi russi bloccano il corridoio di Mariupol. C'è lo spettro di una nuova Stalingrado. Sta finendo il cibo, non ci sono riscaldamento, elettricità, gas. Ai negoziati si era discusso di evacuazione, poi una grande esplosione ha fermato le operazioni. Ospedali senza medicine verso il disastro umanitario. Scuole come bunker trasformate in rifugi. Aiuti umanitari nel mirino degli hacker, allarme per ospedali e aziende sanitarie. A Zaporizhjia, dopo l'attacco alla centrale, aspettano l'offensiva russa sulla città. Nel mirino dei russi un'altra centrale atomica. Zelensky alla Nato "Subito la no-fly zone, ci sono 15 reattori nucleari a rischio". Kherson si ribella all'occupazione. La gente in strada canta l'inno ucraino. Cecchini su Kiev: lungo il fronte fra Bucha e Irpin finiscono nel mirino anche i reporter, attaccata una troupe di Sky.
Putin: "Le sanzioni come una dichiarazione di guerra. La no-fly zone è guerra. Lo stato ucraino non esisterà più" e il premier israeliano Bennett vola a Mosca per mediare (Repubblica p.2 e 8, e tutti). Incontra anche Zelensky e poi vola a Berlino da Scholz e sente Macron: si punta al cessate il fuoco. domani nuovo round di colloqui in Bielorussia per trovare la tregua. Zelensky supplica la Nato di costituire la "no-fly zone" e parla con il Congresso Usa: "Ci servono aerei e subito". Il ministro degli Esteri cinese chiede che siano fermati gli attacchi e sollecita un'intesa più ampia tra la Nato e il Cremlino.
Nicola Monti, ad di Edison: "L'Europa è troppo legata a Mosca la guerra ci costringe a cambiare - (Stampa p.13) - abbiamo investito poco come Paese nella diversificazione e questo pone un problema drammatico, se le forniture dovessero interrompersi. In tal caso, non sarebbero immediatamente sostituibili. Paghiamo una politica di scarsa diversificazione delle fonti e delle rotte del gas.
L'ammiraglio Mike Mullen, ex capo di stato maggiore Usa, appena tornato da Taiwan: "Con una no-fly zone si rischia una guerra tra la Nato e la Russia" (Corriere p.9). "Putin è determinato a usare la forza massiccia per prendere le città. Ma non sarà la fine del conflitto". "Siamo stati per anni in Afghanistan, come i russi prima di noi Perché queste cose finiscano ci vogliono anni, decenni".
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Commentario del 06.03.2022
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